RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 9 APRILE 2020

https://www.ilprimatonazionale.it/approfondimenti/ricciardi-lezione-italiani-meritate-finire-come-grecia-152599/

RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 9 APRILE 2020

A cura di Manlio Lo Presti

Esergo

Su un documento di autocertificazione in Comune

mi hanno chiesto di apporre la dicitura

“dichiaro di essere capace di intendere e volere”

STEFANO BARTEZZAGHI, Non se ne può più, Mondadori, 2010, pag. 152

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SOMMARIO

Quando Ricciardi voleva dare una “lezione” agli italiani: “Vi meritate di finire come la Grecia”
Sette domande al presidente del Consiglio Giuseppe Conte
La Verità, il crac della Popolare di Bari e il ruolo del fratello e del nipote di Mattarella
Die Welt e la mafia che in Italia attende i soldi da Bruxelles
Der Spiegel ancora all’attacco dell’Italia: copertina con spaghetti a forma di cappio e la frase “Ciao amore”
Il sistema globale è al collasso, mentre procedono gli arresti di massa; inevitabile il Ripristino
Rivista francese rivela la “perla” dell’aviazione militare russa
PER IL SUPERAMENTO DEL NICHILISMO
Il report sulle violazioni dei diritti umani negli Stati Uniti nel 2019
Perché a Bergamo e non nella metropoli di Milano?
Abe, Macron, Merkel e il Principe Carlo hanno il “coronavirus”, mentre la battaglia per il Pianeta Terra si intensifica
Covid-19, istituita a Palazzo Chigi la task force contro le fake news
La doppia morale dell’Olanda, paradiso degli evasori ma rigorosa con i bilanci degli altri
IL DECRETO FUFFA PER GLI AIUTI ALLE IMPRESE
IL LIMITE DI 25 MILA EURO PER LA GARANZIA PUBBLICA AL 100% E’ TROPPO BASSO
Banca d’Italia, le famiglie europee rischiano tutte le loro risorse finanziarie
CADE L’ULTIMO TABU’: BANK OF ENGLAND FINANZIERA’ DIRETTAMENTE IL DEFICIT DEL GOVERNO BRITANNICO
LA CRISI GLOBALE ED IL PROGETTO QANON
Testo integrale del Decreto Legge  8 aprile 2020, n. 23
Criminalità: i possibili scenari post emergenza sanitaria
IMMIGRATI BLOCCANO STRADA NON VOGLIONO LA SPESA A DOMICILIO: “I BUONI PASTO”
GERMANIA ESIGE SBARCO ONG TEDESCA A LAMPEDUSA
MES E CORONABOND, LA POSIZIONE OLANDESE DALLE PAROLE DEL MINISTRO DELLE FINANZE
Sgambetti a Mattarella da sinistra e da destra
BAGNAI: LA MONTAGNA DI CARTA (UTILE?) CHE PASSA IN COMMISSIONE…
Savona sgradito perché ha paragonato la Germania al Terzo Reich

 

 

IN EVIDENZA

Quando Ricciardi voleva dare una “lezione” agli italiani: “Vi meritate di finire come la Grecia”

Informazioni contraddittorie, minimizzazioni, presunzione: nell’emergenza coronavirus gli esperti – intesi come categoria – non hanno certo rappresentato nel complesso un punto di riferimento autorevole e granitico. Anche comprensibile data la novità e l’imponderabilità di un virus capace di generare un’emergenza senza precedenti. Forse sarebbe bastata un po’ di spocchia in meno verso noi comuni mortali, che magari quando a febbraio avanzavamo dei dubbi tipo “ma non è che il virus lo trasmettono anche gli asintomatici?”, oppure “ma non è che rimane anche sulle superfici?”, la gran parte degli esperti rispondeva come se gli avessi chiesto delle scie chimiche.

Ricciardi ha sbagliato meno di altri esperti
Si può dire che Gualtiero Ricciardi, per gli amici Walter, tra i volti mediatici dei competenti in tivvù è stato probabilmente uno di quelli che ha detto meno castronerie. Disse che “le epidemie non amano il federalismo”, in relazione alla necessità di quarantena per tutte le persone rientranti dalla Cina in polemica con Enrico Rossi e fin da subito ha parlato di una emergenza che “sarebbe durata fino all’estate” senza dare false illusioni. Certo, ha detto pure che fare i tamponi agli asintomatici non serviva, forse al momento unico serio errore di valutazione considerando che lui stesso pare essere ora un grande fan del “modello coreano”, che si basa proprio su tamponi a tappeto e limitazione pesantissima della privacy (rispetto alla quale Gualtiero pare essere d’accordo).

Auspicare per gli italiani una situazione “tipo Grecia”
Ma ora ci interessa ricordare alcune posizioni del Ricciardi politico. Medico, accademico ed ex attore tra i cui segni particolari figurano “versatilità e narcisismo” (cit La Verità), non è certo un mistero che si ritrovi tra le schiere delle élite, tra quei competenti convinti di poter amministrare la cosa pubblica meglio dei politici. Fondatore di Italia Futura con Luca Cordero di Montezemolo e candidato (senza fortuna) con Scelta Civica di Mario Monti nel 2013, la collocazione politica di Ricciardi appare chiara. Certo, alla luce delle conseguenze economiche che questa crisi avrà, fa sempre un certo effetto leggere alcune frasi del medico divenuto commendatore (nominato da Mattarella nel 2017) risalenti a un paio di anni fa.

“Credo che come per Grecia Portogallo Irlanda Spagna sia opportuno che gli Italiani sperimentino sulla loro pelle quello che “salvatori” come Amato Ciampi e Monti gli hanno finora evitato, solo provando quelle sofferenze potranno capire – 27 marzo 2018″. Eh sì, il buon Ricciardi, l’esperto, auspicava per gli italiani uno scenario stile Grecia, così avrebbero “capito” finalmente l’importanza delle misure lacrime e sangue di Monti, Fornero e compagnia. Il tutto ritwittando in risposta al post di un semplice dipendente comunale di nome Antonio Triolo, che il 27 marzo 2018 (3 settimane dopo il voto del 4 marzo) si lamentava dell’onnipresenza nei talk televisivi di Monti, Fornero e compagnia.

 

Un giudizio aspro e duro quello di Gualtiero Ricciardi, che suona quasi “anti-italiano”.

Nella speranza che il suo ruolo resti il più tecnico possibile.

Al momento un Cottarelli in versione cattiva non pare proprio essere quello che serve per gestire la crisi economica e sociale più importante dal dopoguerra ad oggi.

FONTE:https://www.ilprimatonazionale.it/approfondimenti/ricciardi-lezione-italiani-meritate-finire-come-grecia-152599/ 

 

Sette domande al presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Se le sue risposte tarderanno ad arrivare, non mi preoccuperò, però lei provi a pensare a quanta strada possono fare queste domande

Siccome non voglio che le risposte mi siano date dal tempo e che questo avvenga quando avrà dimenticato le domande gliele ripropongo, in modo da ridurre la possibilità che le sfuggano, per fare chiarezza su aspetti importanti che sono a cuore agli italiani.

  1. Avendo emanato la “Delibera del Consiglio dei Ministri 31 gennaio 2020” (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/02/01/20A00737/sg) con la quale ha «dichiaratoper 6 mesi dalla data del presente provvedimentolo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili», ritiene che le azioni da Lei messe in campo nelle settimane successive siano state sufficienti, o almeno funzionali al contenimento di questa emergenza internazionale o non ha per caso deliberato come atto dovuto, sottovalutando il fenomeno stesso?
  2. Perchédata l’emergenza, il fatto che i primi focolai di contagio fossero estremamente localizzati e che da più parti (nel settore medico) si stesse avvisando il Governo sulla crisi cui sarebbero inevitabilmente andate incontro le strutture sanitarie in assenza di un intervento immediato, non ha predisposto risorse e mezzi, concentrandoli sui focolai, consentendo di effettuare il massimo sforzo per cercare di circoscrivere il fenomeno in modo da renderlo gestibile e, al contempo tenere aperte la attività produttive nelle altre regioni italiane?
  3. Perché, relativamente al tema della disponibilità di mascherine, altri dispositivi di protezione individuale, ventilatori per gli ospedali, non ha proceduto all’utilizzo di strumenti persuasivi o coercitivi nei confronti di aziende produttrici, in modo che questi dispositivi e strumenti fossero messi a disposizione in tempi brevi e utili alla gestione della crisi e ha invece usato lo strumento delle gare Consip, generando ulteriori ritardi di tipo burocratico?
  4. Perché non ha chiesto immediatamente alle Forze Armate di allestire in tempi brevissimi e con criteri di potenziale mobilità delle strutture, ospedali da campo per questa necessità, quando ogni italiano sa che il nostro Esercito è perfettamente in grado di operare in tal senso, visto che lo fa ordinariamente in veste di forza di pace in zone di guerra?
  5. Perché non ha reso immediatamente disponibili in conto corrente risorse monetarie ai cittadini e alle imprese, sulla base di criteri semplici e facilmente verificabili posteriormente in caso di abusi, ma ha scelto procedure burocratiche tortuose, inevitabilmente destinate a generare ulteriori ritardi, sofferenze e rinunce a riaprire attività produttive alla fine di questo percorso?
  6. Perchédato l’impegno da parte della Bcedi acquistare titoli del debito italiano fino ad un importo di 220 miliardinon ha intanto iniziato ad attingere da questa fonte, peraltro calmierata quanto ad interessi, voce enorme del nostro debito pubblico, per alleviare la situazione economica italiana, ingaggiando un duello polemico tanto sterile, quanto burocraticamente complesso e certamente lungo nei tempi, con altre istituzioni europee su fantomatici Corona Bond?
  7. È vero che superando la Sua vera, o presunta, iniziale ritrosia, sta fondando un proprio partito o movimento politico con cui candidarsi direttamente o si sta mettendo a capo di uno già esistente?

FONTE:https://www.eurocomunicazione.com/2020/04/09/sette-domande-al-presidente-del-consiglio-giuseppe-conte/

La Verità, il crac della Popolare di Bari e il ruolo del fratello e del nipote di Mattarella

www.nextquotidiano.it

banca popolare di bari fratello nipote mattarella

La Verità racconta oggi in un articolo a firma di Giacomo Amadori e Fabio Amendolara il crac della Banca Popolare di Bari e il ruolo di Antonino e Bernardo Mattarella. Nelle carte dell’inchiesta c’è una chat di Antonino con il vecchio management dopo che il giorno prima Bernardo era stato incaricato di salvare la banca con il Mediocredito Centrale di cui è dirigente:

La sorpresa arriva dalle motivazioni con cui i giudici del Riesame di Bari hanno respinto il ricorso contro i domiciliari dell’ex presidente della Bpb Marco Jacobini, dell’ex codirettore Gianluca Jacobini e dell’ex dirigente del bilancio Elia Circelli. In particolare, nelle carte relative a Gianluca Jacobini viene citata una «chat con “Nino Mattar”, da identificarsi, verosimilmente, con Antonino Mattarella, fratello di Sergio, presidente della Repubblica.

Nella chat, che va dal 17 dicembre 2019 al 12 gennaio 2020, proprio il 17 dicembre «Mattarella propone un incontro con “Nicolosi”, “Arena” e “Morgagni” da identificarsi, verosimilmente, i primi due, in Ciro Nicolosi, vice titolare divisione 4 di Banca d’Italia, e di Alfredo Arena, funzionario in Banca d’Italia… sono dei di Banca d’Italia». Evidentemente chi ha inviato ai giudici questa informativa pensava di aver fatto fare il salto di qualità all’inchiesta. I bancarottieri avrebbero contatti diretti con il fratello del presidente della  Repubblica, e attraverso N no Mattarella, fratello maggiore (classe 1937) di Sergio, con funzionari della Banca d’Italia, i quali, proprio a dicembre, avevano appena commissariato l’istituto pu gliese. Nicolosi e Arena sarebbero stati individuati su Internet da fonti aperte.

banca popolare di bari fratello nipote mattarella

Peccato che di vero in questa  ricostruzione sembra esser ci solo il rapporto di affari e consulenza tra gli indagati e Nino Mattarella. Quest’ultimo infatti, quando lo contattiamo cade dalle nuvole. «È una cantonata pazzesca di chi ha scritto quella informativa. Io in Banca d’Italia non conosco nessuno. Coloro che hanno scritto questa cosa sono dei farabutti. Come se io mi fossi interessato in Banca d’Italia, sono dei criminali… è una mascalzonata di quelle colossali, solo per tirare dentro il nome del fratello del presidente della Repubblica».

Mattarella senior sottolinea che conosce Jacobini da anni: «Negli ultimi mesi dello scorso anno il dottor Jacobini ebbe a chiedermi di interessarmi per allargare la clientela dell’agenzia di assicurazioni Allianz (già Ras) di cui gli Jacobini da anni sono titolari a Bari. A tal fine mi sono rivolto a un mio amico, il dottor Gaetano Nicolosi, titolare della primaria ditta Nitolosi Trasporti, chiedendogli se poteva trasferire una parte del suo portafoglio assicurativo. Il dottor Nicolosi mi ha dato la sua disponibilità e mi ha riferito che avrebbe potuto interessare anche il signor Arena, suo amico, titolare del Gruppo Arena, supermercati in Sicilia. In questo senso informavo Gianluca invitandolo a contattare il Nicolosi per concordare un incontro». Sui rapporti con gli Jacobini, Mattarella senior ha aggiunto con La Verità: «Io ho ricevuto una consulenza per la riorganizzazione del personale della Tercas (controllata dalla Bpb, ndr). Me lo ha chiesto Gianluca quando era l’ad di quella maledetta banca. Sono passati tre o quattro anni, ma non mi ricordo quanto mi abbiano pagato».

FONTE:https://www.nextquotidiano.it/la-verita-il-crac-della-popolare-di-bari-e-il-ruolo-del-fratello-e-del-nipote-di-mattarella/

Die Welt e la mafia che in Italia attende i soldi da Bruxelles

Il quotidiano tedesco Die Welt va all’attacco degli eurobond con argomenti degni di sole, pizza e mandolino: in un pezzo firmato da Christoph B. Schiltz in cui si chiede ad Angela Merkel di fermarsi sul progetto del debito condiviso per l’emergenza Coronavirus, si scrive tra l’altro che gli Stati membri dell’Ue dovrebbero certamente aiutarsi tra loro, ma non senza limiti né controlli, mentre “in Italia la mafia aspetta soltanto una nuova pioggia di soldi da Bruxelles”.

Die Welt e la mafia che in Italia attende i soldi da Bruxelles

Il quotidiano aggiunge che “gli italiani devono essere controllati” dalla Commissione europea e “devono dimostrare” di spendere gli aiuti esclusivamente per l’emergenza sanitaria. In questi giorni in cui “sono in gioco le basi dell’Ue”, ci si interroga su “fino a che punto debba arrivare la solidarietà finanziaria tra i 27 Stati membri”. La solidarietà è deve essere “generosa”, ma non senza limiti né controlli. La solidarietà è, infatti, “un’importante categoria europea, ma anche la sovranità nazionale e la responsabilità dei politici nei confronti dei loro elettori sono fondamentali”. In questo contesto, “Roma e Parigi stanno spingendo a tutta forza per gli eurobond”, ossia per una responsabilità del debito congiunta tra gli Stati membri dell’Ue. Tuttavia, avverte “Die Welt”, le obbligazioni europee sarebbero “una gigantesca perdita di miliardi di euro per i contribuenti tedeschi”. Il cancelliere Angela Merkel deve quindi “rimanere ferma” e non cedere alla proposta sugli eurobond, “soprattutto ora che l’Ue vuole mettere sul tavolo aiuti economici per 500 miliardi di euro per paesi come l’Italia e la Spagna”. Data la quantità “incredibile” dei finanziamenti e l’allentamento delle regole di bilancio dell’Ue per far fronte alla crisi, secondo “Die Welt” le conseguenze di tale sostegno a Stati membri come l’Italia potrebbero essere “incontrollabili”. I principi essenziali dell’Ue, conclude “Die Welt”, devono continuare ad applicarsi anche durante la crisi innescata dal Coronavirus.

Nell’ordine a Die Welt bisognerebbe segnalare che i 100 (e non 500) miliardi di aiuti dell’Unione Europea del piano SURE rappresentano lo 0,8% del PIL dell’eurozona, e che prevedono la partecipazione degli stati membri, che quindi i soldi in prima istanza devono metterceli. In secondo luogo andrebbe ricordato al quotidiano che questi prestiti possono arrivare anche con i controlli, se lo desidera, mentre nessuno in Italia ha intenzione di regalare soldi alla mafia, e nemmeno agli spaghetti, alla pizza e al mandolino. Proprio a questo proposito è illuminante leggere cosa ha scritto stamattina Alessandro Penati su Repubblica:

I sostenitori del Mes, come Germania e Olanda, sono convinti che questa istituzione sia essenziale per la stabilità dell’euro. Ritengono evidentemente che l’istituzione abbia gli strumenti (condizionalità, patrimoniale, ristrutturazione del debito) per mettere definitivamente in sicurezza le finanze pubbliche dell’Italia nel caso non improbabile di una crisi, senza causarne un’uscita dall’euro. Come in Grecia. Ma difficile nel caso dell’Italia, vista la dimensione del suo debito e della sua economia; una nostra uscita disordinata dall’euro, e non potrebbe essere altrimenti, farebbe implodere la moneta unica con grande danno per la Germania. Se anche l’intervento del Mes evitasse una crisi dell’euro, causerebbe pur sempre una depressione economica in Italia che metterebbe in crisi il terzo mercato europeo per l’export tedesco.

Senza contare che un’economia europea integrata, e in salute, è essenziale perché le imprese, anche tedesche, raggiungano le economie di scala necessarie a competere efficacemente con le americane e le cinesi. L’Italia fa bene a chiedere con fermezza un bond europeo mutualizzato a lungo termine, e a basso costo perché, aumentando la sostenibilità del suo debito, ridurrebbe il rischio di una crisi, a beneficio anche della Germania. In cambio però deve dare prova concreta di essere credibile nel voler ridurre l’eccessivo indebitamento, cosa che non è stata capace di fare da almeno 10 anni a questa parte. E dovrebbe negoziare l’aiuto finanziario non in nome della solidarietà europea, concetto oggi quanto mai astratto, ma facendo leva sui rispettivi interessi economici.

In ultimo, purtroppo anche in Germania il livello del dibattito ci fa capire che la situazione è disperata, ma non seria.
FONTE:https://www.nextquotidiano.it/die-welt-e-la-mafia-che-in-italia-attende-i-soldi-da-bruxelles/

 

 

 

BELPAESE DA SALVARE

Der Spiegel ancora all’attacco dell’Italia: copertina con spaghetti a forma di cappio e la frase “Ciao amore”

Nel sottotitolo si legge: “Come l’Italia si autodistrugge e trascina l’Europa con sé”. Solo pochi giorni fa un altro attacco era partito contro l’Italia accusata di essere “scroccona” (schnorrer) ai danni degli altri membri dell’Unione europea

L’hanno rifatto. A Der Spiegel piace mettere l’Italia in copertina con tanto di stereotipi. Dopo la famigerata prima pagina degli spaghetti su cui era appoggiata una pistola ecco che sul magazine, in edicola domani, appare una forchetta, degli spaghetti a forma di cappio e il titolo “Ciao amore!”. Nel sottotitolo si legge: “Come l’Italia si autodistrugge e trascina l’Europa con sé“. Solo pochi giorni fa un altro attacco era partito contro l’Italia accusata di essere “scroccona” (schnorrer) ai danni degli altri membri dell’Unione europea. Parole durissime in un articolo online anche contro il numero uno della Bce, Mario Draghi dopo giorni di trattative tra Lega e Cinque Stelle per la formazione del primo governo dichiaratamente euroscettico.

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Tra le dimenticabili copertine anche quella con Fracescco Schettino, il comandante della Concordia condannato per il naufragio del Giglio, “italiano tipico” in un articolo del 2006. “Mano sul cuore: qualcuno si è forse meravigliato del fatto che il capitano della Costa Concordia fosse italiano? Ci si può immaginare che a compiere una simile manovra, inclusa la fuga successiva, potesse essere un tedesco oppure, diciamo anche, un capitano di marina britannico?” aveva scritto Jan Fleischhauer. Che la settimana scorsa nel suo intervento sugli scrocconi aveva sentenziato: “Io non ho nulla contro persone che vivono al di sopra delle loro possibilità. Per me l’Italia può continuare a praticare l’evasione fiscale come sport nazionale. Trovo però incomprensibile che si vogliano addossare i costi delle proprie decisioni politiche ad altri che hanno un’altra concezione della politica”.

 

FONTE QUI:https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/01/der-spiegel-ancora-allattacco-dellitalia-copertina-con-spaghetti-forma-di-cappio-e-la-frase-ciao-amore/4398635/

 

 

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

Benjamin Fulford: Il sistema globale è al collasso, mentre procedono gli arresti di massa; inevitabile il Ripristino 

L’uso della pandemia o “infodemia” per far crollare l’attuale struttura di potere mondiale procede senza intoppi, concordano molte fonti. Ci sono varie segnalazioni su arresti di massa delle élite. Alcuni di questi possono essere confermati da notizie su leader come il cancelliere tedesco Angela Merkel e il primo ministro britannico Boris Johnson che sono stati confinati “a causa dell’infezione da coronavirus“.

https://news.yahoo.com/merkel-isolating-pressure-mounts-her-040052387.html

Il mondo sta scoprendo che Angela Merkel è  figlia di Adolf Hitler. Gli italiani, che si sono appena liberati del controllo tedesco (UE), ci hanno inviato una copia dell’unica foto conosciuta di Hitler con sua figlia Angela. Il messaggio dice: “e quando sarai grande, Angela, distruggerai tutta l’Europa“.

Inoltre, la White Dragon Society ha contattato la base navale americana di Yokosuka, in Giappone, per presentare laccuse di crimini di guerra contro il Primo Ministro fantoccio Shinzo Abe per il suo ruolo nell’omicidio di massa di Fukushima e altri crimini. Multipli e credibili testimoni – tra cui due ex primi ministri – assicureranno un verdetto di colpevolezza. Ciò è stato possibile con la rimozione (finalmente) dei migliori agenti della cabala in Giappone , Richard Armitage e Michael Greenberg, affermano fonti del Pentagono e della CIA. Abe, a differenza del nonno il criminale di guerra Kishi Nobosuke, non sfuggirà alla giustizia. Come dicono i giapponesi: “Zama Miro“.

Fonti della CIA in Asia hanno confermato questo fatto:

“Il responsabile del Giappone è in lista degli arresti da farsi durante questo round. La storia ufficiale sarà che si è rivelato positivo per CoV19 ed è in quarantena. Questa è la parola in codice usata una volta che questi membri occulti satanici vengono catturati. “

Nel frattempo all’interno degli Stati Uniti “è quasi una certezza che ci sarà una guerra civile e molti moriranno“, predicono fonti della CIA.

Ecco cosa hanno detto le fonti del Pentagono sulla campagna militare in corso contro la mafia kazariana satanica negli Stati Uniti:

“Mentre le basi sotterranee della cabala vengono distrutte nello Utah, a New York, nell’Idaho, in California e altrove … i bambini salvati salgono a bordo delle navi ospedale Comfort e Mercy, protette dai marines.”

VIDEO QUI:https://youtu.be/l5cUsNTr4Yw

(Per quelli di voi ancora ignari del combattimento in corso nelle basi sotterranee, guardate questo video di 29 minuti.)

La legge marziale da emergenza sanitaria sta prende forma da quando [il presidente americano DonaldTrump ha richiamato in servizio attivo un milione di riserve e militari pensionati di recente. La guerra dichiarata ai cartelli della droga messicani, le reti 5G sono state disattivate, la FEMA è sotto il controllo militare e l’ispettore generale del Pentagono sta supervisionando aiuti per il coronavirus con $ 2 trilioni.

Inoltre, poiché 170.000 procedure di incriminazione vengono svelate dagli arresti di massa, scorrerà sangue e perdite causate dai “suicidi” delle operazioni militari,  oltre al ritiro dell’adrenocromo. (img sotto )

Le pecore, ancora sotto effetto del lavaggio del cervello e dormienti, saranno scioccate nell’apprendere che gli oltre 40.000 bambini che scompaiono ogni anno negli Stati Uniti (statistiche dell’FBI) venivano torturati a morte dall’élite per raccogliere una sostanza tratta dall’adrenalina conosciuta come adrenocromo.  Poter leggere, su Wikipedia, informazioni sull’adrenocromo  è segno che le cose stanno davvero cambiando.

https://en.wikipedia.org/wiki/Adrenochrome

La mafia khazariana non si arrende senza combattere. La settimana scorsa il WDS ha ricevuto il seguente messaggio:

“Abbiamo governato questo pianeta per migliaia di anni e lo distruggeremo piuttosto che arrenderci e perderlo.”

Tuttavia, state certi che il WDS continuerà a fermare i loro tentativi di distruggere il pianeta.

L’ultima mossa che hanno usato per provare a scatenare una guerra tra Stati Uniti e Cina dicendo agli americani che erano stati i cinesi a scatenare la “pandemia“, e viceversa ai cinesi che erano stati gli americani è fallita.

Il grande meme che stanno spingendo in Occidente è che “Tutti i sentieri conducono al bio-laboratorio di Wuhan“.

https://www.zerohedge.com/geopolitical/all-trails-lead-back-wuhan-bio-lab

https://sadefenza.blogspot.com/2020/03/il-virus-corona-della-regina-deve.html

In effetti, l’epidemia in Cina può essere fatta risalire alla Wuxi Pharmaceutical corporation di Wuhan, in Cina. Ma ecco la parte interessante, indovina chi possiede Wuxi? È la fondazione Soros. Se scorri l’elenco delle aziende che possiedono nel database SEC di seguito, lo troverai come Wuxi Pharmatech Cayman Inc.

Forse qualcuno dovrebbe confrontare la diffusione dell’infezione negli Stati Uniti con le sedi di laboratorio americane Wuxi in Texas, Maryland, New Jersey, California, Minnesota, ecc.“come suggerisce un attento lettore che ci ha inviato queste informazioni.

Naturalmente, la fondazione Soros è un fronte della famiglia Rothschild e altri honchos Khazariani, molti dei quali si nascondono in SvizzeraNuova Zelanda e Isole Vergini britanniche, tra gli altri luoghi.

Ora diamo un’occhiata a ciò che l‘arconte cabalista e portaborse di Rockefeller, Henry Kissinger, dice, proposito della situazione:

“Le istituzioni di molti paesi saranno percepite come fallite … La realtà è che il mondo non sarà più lo stesso dopo il coronavirus … La sua diffusione è esponenziale: i casi negli Stati Uniti raddoppiano ogni cinque giorni. Al momento in cui scriviamo, non esiste una cura. Le forniture mediche non sono sufficienti per far fronte all’ondata crescente di casi. Le unità di terapia intensiva sono sull’orlo del tracollo, e di essere sopraffatte. Lo sforzo per affrontare la crisi, per quanto vasto e necessario, non deve escludere l’urgente compito di lanciare un’impresa parallela per il passaggio all’ordine post-coronavirus di una visione e un programma globale di collaborazione … Piano Marshall e Progetto Manhattan … La contrazione scatenata dal coronavirus è, nella sua velocità e scala globale, diverso da qualsiasi cosa mai conosciuta nella storia. Il fallimento potrebbe incendiare il mondo “.

https://www.wsj.com/articles/the-coronavirus-pandemic-will-forever-alter-the-world-order-11585953005

Ecco come l’MI6 ha analizzato i commenti spinti di Kissinger:

“Stiamo raccogliendo temi di fuoco, l’iniziazione selvaggia, ecc. Tutte le forme molto brutali di trasmissione alla sottomissione attraverso una coercizione altamente traumatica. Roba tipica da MKUltra- della CIA . ”

Quindi abbiamo il dottor Jerome Adams, chirurgo generale degli Stati Uniti, afferma che è “il nostro Pearl Harbor“, aggiungendo “Sarà il nostro momento da 11 settembre“.

https://www.zerohedge.com/political/surgeon-general-next-week-will-be-our-pearl-harbor-and-911-moments

Una fonte senior della CIA afferma:

“Ci sarà un collasso globale totale entro un mese. E poi un riavvio dell’intero sistema … Trump accetterà di iniettare $ 5 trilioni da helicopter money nell’economia, ma non sarà d’aiuto. Rilascerà l’energia del punto zero di Nikola Tesla per le industrie americane, 
che verrà utilizzata per riavviare l’America. Dopo che vengono radunati gli occulti membri satanici ”.

Un’altra fonte prevede:

“L’umanità si ribellerà alla corruzione nel mondo e TUTTI i governi verranno abbattuti. Mancano mesi, non anni. Credo che il peggio finirà entro luglio 2020. “

MI6 da parte sua dice:

“Vediamo la pandemia come un tentativo di accelerare la governance mondiale ad alta tecnologia totalmente coesa, il fascismo di fascia alta, roba di tipo nazionalsocialista”.

La persona che ha progettato il sistema finanziario quantistico afferma che la transizione finanziaria sarà:

“Migrazione [basata sul modello matematico] Stochastic Equilibrium to Recursive Complexity della banca centrale. Sono due approcci diametralmente opposti, il secondo è un dispiegamento economico da tempo di guerra. Il cambiamento fondamentale è quando vengono incorporati pezzi di asset fuori registro ecc. La transizione è molto simile a una trasfusione di sangue. Quindi il sangue sporco (valuta FIAT) viene sostituito da sangue pulito ecc. ”

In sostanza, sta dicendo che l’élite dei White Hat ha accettato di implementare un sistema molto simile al sistema basato sull’agenzia di pianificazione economica di grande successo, lanciato dal Giappone dopo la seconda guerra mondiale. Significa spingere per una crescita esponenziale invece che per la stabilità.

Gli inglesi stanno anche dicendo che l’Alleanza anglosassone5-Eyes, è nel mezzo di una “controffensiva strategica multidimensionale, con antidoti tattici e esiti del tribunale per crimini di guerra. Direi che l’altra parte dovrà correre meglio. ”

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko sembra essere più consapevole della maggior parte degli attuali leader mondiali da ciò che sta dicendo:

“Non avete l’impressione che i poteri in essere <…> vogliono rimodellare il mondo senza una guerra attraverso questa cosiddetta psicosi da coronavirus, l’infodemia?”

Ha anche notato che le Nazioni Unite stanno usando questa “infodemia” come scusa per stampare il 10% del valore del PIL globale in denaro per “combattere le conseguenze economiche del coronavirus“.

https://tass.com/world/1139259

A proposito, per quelli di voi che pensano ancora che l’infodemia non sia reale, date un’occhiata da vicino all’elegante editing TV per spiegare perché il Governatore Cuomo ha bisogno di più ventilatori per manichini come questo.

https://www.youtube.com/watch?v=KFo5JPIeZ6c&feature=youtu.be

L’altra notizia sconvolgente che viene messa in ombra dall’infodemia è l’enorme riallineamento militare in corso. In sostanza, l’esercito americano ha iniziato a ritirarsi dall’Afghanistan e da gran parte del Medio Oriente. Per citare il giornale vicino al Mossad israeliano , Debka :

“Gli Stati Uniti hanno lasciato un’altra base in Iraq sabato 4 aprile, consegnando l’esercito iracheno alla grande base aerea di Habbaniyah Al-Taqaddum 74 km a ovest di Baghdad. Non ci sono più truppe statunitensi nella regione di Baghdad. ” 

https://www.debka.com/us-forces-quit-habaniya-base-in-iraq-pull-truman-carrier-out-of-mid-east/

Invece, sembra che gli Stati Uniti stanno per prendersi le maggiori riserve di petrolio al mondo situate vicino casa in Venezuela.

La storia di copertina per questo è la seguente:

“Oggi gli Stati Uniti stanno lanciando operazioni antidroga migliorate nell’emisfero occidentale per proteggere il popolo americano dal flagello mortale di stupefacenti illegali”, ha detto Trump. “Stiamo schierando ulteriori cacciatorpediniere della Marina, navi da combattimento, aerei ed elicotteri, lance della Guardia Costiera e aerei di sorveglianza dell’Aeronautica, raddoppiando le capacità nella regione.”

https://www.dailywire.com/news/general-milley-drops-hammer-on-mexican-cartels-we-will-defend-our-country-regardless-of-the-cost

Sembra che gli Stati Uniti abbiano scambiato l’Ucraina con il Venezuela per rendere possibile questa operazione.

Attualmente, la Russia sono in pieno svolgimento esercizi che preparano alla guerra per conquistare l’Ucraina, e Trump non interferirà con questo“, afferma l’analista russo Bohdan Lystsia .

Trump prende il Venezuela e Putin non interferisce. Putin prende l’Ucraina da solo e Trump non interferisce con questo “, spiega.

http://yahovor.arbat.name/

https://www.veteranstoday.com/2020/04/05/trump-and-putin-the-exchange-of-ukraine-for-venezuela/

Nel complesso, anche se non vuoi usare l’espressione “biblica” per quello che sta succedendo, perlomeno stiamo assistendo ai più grandi cambiamenti globali dalla Seconda Guerra Mondiale. Vediamo se questa settimana interromperanno le comunicazioni wireless .

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https://sadefenza.blogspot.com/2020/04/mentre-collassa-il-sistema-globale.html

FONTE:https://sadefenza.blogspot.com/2020/04/mentre-collassa-il-sistema-globale.html

La rivista francese Capital ha attirato l’attenzione sul video del caccia russo di quinta generazione Su-57, che il ministero della Difesa aveva pubblicato nel suo canale su YouTube alla fine di marzo.

Nelle immagini si vede come i piloti delle forze aerospaziali facciano evoluzione acrobatiche aeree singole e di gruppo, sorvoli a bassa quota e radenti al suolo. Inoltre, i piloti hanno eseguito manovre di combattimento aereo ravvicinato sfruttando la manovrabilità avanzata dell’Su-57.

Secondo l’autore dell’articolo, i piloti delle forze aerospaziali russe hanno testato la potenza del caccia ed hanno mostrato di cosa sia capace.

Secondo il materiale, in questo video la “perla dell’aviazione russa” vola ad altissima velocità radente al suolo, dimostra di guadagnare quota repentinamente, così come sfrutta le armi del nemico.

“Con due propulsori turboreattivi, il Su-57 raggiunge una velocità massima di circa 2.600 chilometri all’ora ed una velocità ascensionale di 21 chilometri al minuto”, scrive Capital.

VIDEO QUI: https://youtu.be/sQ3wPFLOtTo

Durante i test, il caccia russo dimostra una “manovrabilità insuperabile”, osserva l’autore dell’articolo.

Il caccia russo di quinta generazione Su-57

L’Su-57 è un caccia futuristico di quinta generazione creato dalla società Sukhoi che sfrutta la tecnologia stealth. Il velivolo è progettato per distruggere bersagli aerei, terrestri e di superficie sfruttando sistemi di difesa aerea, la ricognizione a lungo raggio, nonché strumenti di guerra elettronica.

La combinazione di elevata manovrabilità con la capacità di eseguire voli a velocità supersonica, nonché una moderna aerodinamica e la bassa visibilità ai radar forniscono al Su-57 la superiorità rispetto ai suoi avversari.

Il contratto per la fornitura di 76 caccia Su-57 al ministero della Difesa russo era stato firmato nel forum Army-2019. I test del caccia continuano, vengono controllati il funzionamento dei suoi sistemi e le modalità operative del motore del secondo stadio.

FONTE:https://it.sputniknews.com/difesa/202004088948851-rivista-francese-rivela-la-perla-dellaviazione-militare-russa/

 

 

 

CULTURA

PER IL SUPERAMENTO DEL NICHILISMO

 

DI Flores TOVO

Comedonchisciotte

Come si sa, dopo lo scioglimento dell’URSS il 31 dicembre del 1991, anche l’ultima grande ideologia, ormai già agonizzante, ossia il comunismo marxiano, scomparve praticamente dalla mente di tutti. Rimase sulle sue macerie il trionfo del nichilismo ideologico, ossia della quella dimensione “spirituale” in cui non vi sono più certezze in tutti i campi culturali ed esistenziali. Trionfo che, parimenti, portò alla vittoria del capitalismo assoluto e della società aperta cosiddetta liberal-liberista. Una fine delle certezze che va a significare fine di ogni credenza assoluta, delle religioni, del sacro, dell’etica, dell’estetica, dell’epistème scientifica: insomma la fine di tutto ciò, come già anticipava lo scettico Wittgenstein un secolo fa, di cui “non si può parlare”. Ma il nichilismo non segna solo la fine delle ideologie, ma segna anche, come scriveva Guènon, l’imposizione del regno della quantità, del semplice numero, che nella vita attuale si dispiega come vita anonima, minimale, sempre alla ricerca di beni di consumo per lo più inutili. Una vita senza scopi, senza tensioni per alcunché che trascendano la propria piccola realtà: l’unico valore che conta è l’attaccamento a codesta vita stessa, contrassegnata dalla paura della morte, come ben si può osservare ai nostri giorni. Del resto si può anche comprendere l’odierno terrore collettivo mondiale: la paura è, infatti, la situazione emotiva caratteristica dell’esistenza inautentica alienata (Heidegger), in quanto all’umanità non è rimasto altro che il preservare la propria singola contingenza esistenziale. Oltre, infatti, non c’è che il nulla.
Ora ci si pone la domanda: come si è arrivati a tutto questo? Per cercare di rispondere, sia pure parzialmente, a questa domanda decisiva, bisogna rivolgere uno sguardo pensante a due filosofi contemporanei che più di tutti hanno approfondito questo tema, fino a portarli alla follia o alla depressione sia pur temporalmente limitata: ovvero Nietzsche e Heidegger. Due pensatori che ormai nella letteratura filosofica vengono presentati come complementari, si veda ad esempio Hegel e Marx, ma che in realtà esprimono vedute del tutto diverse. Si tratta quindi di esaminare il loro rapporto.
In un qualsiasi manuale di filosofia di Liceo Nietzsche viene presentato come il distruttore delle certezze, come colui che annuncia la morte di Dio, come il nichilista perfetto che nega qualsiasi verità che non sia fondata sulla superomistica volontà di potenza. Zarathustra è uno scettico radicale (così sta scritto nell’ “Anticristo”). Nietzsche, perciò, dovrebbe essere considerato, a rigore, il filosofo antimetafisico per eccellenza, che previde in modo straordinario la vita del nostro tempo.
Eppure Martin Heidegger, nel suo monumentale libro “Nietzsche”, lo definisce come l’ultimo metafisico, in quanto la sua filosofia non è una semplice metafisica, ma l’ultima metafisica. E poiché per Heidegger filosofia e storia, sulla scia del pensiero di Hegel, sono la stessa cosa, egli ritiene che la filosofia di Nietzsche rappresenti in Occidente, che è la terra del tramonto, il compimento della storia dell’esserci umano e dell’Essere, in quanto la metafisica è lo studio pensato sull’Essere nel suo rapporto di coappartenenza con l’esserci. Nel libro secondo della sua opera, e precisamente nei due capitoli intitolati “La metafisica di Nietzsche” e “La determinazione del nichilismo”, Heidegger spiega con chiarezza il perché Nietzsche, proprio perché nichilista, è l’ultimo metafisico.
Prima però di continuare l’analisi del tema proposto, è necessario stabilire che cosa s’intende per metafisica, per chiarire meglio i termini della questione. Nella tradizione filosofica la metafisica è, come scriveva Aristotele, la filosofia prima. In estrema sintesi è la scienza del vero che studia l’Essere in quanto Essere, le cause e i principi primi. Quindi proprio per questo la metafisica studia pure Dio, diventando perciò una onto-teologia. Tuttavia per Heidegger la metafisica occidentale, a partire da Platone, per arrivare sino a Nietzsche, è stata soltanto una fisica, poichè v’è stato un profondo fraintendimento logico ed ontologico fra Essere ed ente, col risultato di scambiare l’ente (il molteplice, i singoli oggetti fisici, tra cui l’uomo) con l’Essere, che, in quanto tale, è ineffabile ed inafferrabile, poiché è il principio che permette la manifestività degli enti fisici, ossia il principio che entifica gli enti. Il principio è in sé coglibile soltanto con una intuizione intellettuale (una proprietà del pensiero che trascende l’esperienza) perché, essendo il principio che si dispiega in tutte le sue parti, è impossibile conoscerlo attraverso i sensi che colgono appunto solo le parti e mai l’uno da cui tutto deriva. I primi grandi pensatori greci, in particolare Eraclito (fr. 50 “Prestando ascolto non a me, ma alla ragione, è saggio convenire che tutte le cose sono uno”) e Parmenide (fr. 2 “Ora, io ti dirò…quali sono le vie di ricerca che si possono pensare: l’una che è, e che impossibile che non sia – è il pensiero della Persuasione, perché tien dietro alla verità…), pensavano alla verità come alètheia, tradotta come non-nascondimento, poiché la verità dell’Essere implica sempre un co-originario nascondersi di essa e un suo disvelamento, e così pensava Heidegger. L’Essere, infatti, come principio non può, secondo costoro, essere conosciuto nella sua “realtà” se non in modo riflesso da parte dell’ente. La verità a cui possiamo attingere è quella più o meno piccola parte di verità che ci viene donata dall’Essere (c’è da aggiungere che pure Plotino, S. Agostino, Dionigi Areopagita, Cusano, Bruno, Lutero ed altri mistici tedeschi pensarono al tema della verità in questa direzione). Ma il pensiero dominante che ha prevalso in Occidente è stato quello di Platone, Aristotele, S.Tommaso, Cartesio, che hanno ritenuto che la verità fosse attingibile attraverso l’uso corretto dell’intelletto umano rispetto la realtà che si rappresenta (adaequatio rei et intellectus). Heidegger “incolpa” Platone nel suo saggio “La dottrina platonica della verità” e in altri successivi (che stanno quasi tutti nella raccolta “Segnavia”) di aver mutato profondamente il rapporto di coappartenenza Essere-esserci, in quanto l’esserci ha avuto la pretesa di conoscere la verità in sé (l’idea in Platone, poi la sostanza in Aristotele, il cogito ergo sum in Cartesio, ecc.) e quindi, di fatto, di essersi sostituito all’Essere. Da questa pretesa è nato quell’oblio dell’Essere, che è un frutto insano perché esprime un atto di arroganza che non ha tenuto conto della differenza ontologica fra Essere ed esserci. Con Platone, che per Heidegger è il fondatore della metafisica occidentale, l’esserci è caduto nell’erranza e questa “… fa parte della costituzione intrinseca dell’esser-ci in cui l’uomo storico è coinvolto” (1). Cosicchè la metafisica non è stata una corrente filosofica come tante altre, bensì la configurazione stessa dell’Essere nel corso della storia umana occidentale in tutte le sue attività (scienza, arte, etica, religione, ecc.) e nelle sue varie epoche: una configurazione in cui, alla fine del percorso, dell’Essere stesso non v’è più nulla, poiché l’esserci è precipitato in codesta erranza. La riduzione dell’Essere a idea o valore, a materia e forma, a soggetto pensante in grado di legiferare sulla natura come in Cartesio, (ma anche in Kant, sia pure al di dentro di limiti empirici), ha condotto il pensiero a quel progressivo oblio dell’Essere, che alla fine coincide col nichilismo che porterà all’evento dell’abbandono dell’Essere. Nietzsche, con l’idea di superuomo e di volontà di potenza, ha portato al compimento questa configurazione alienata rispetto all’Essere, in quanto il superuomo è la soggettività compiuta che si estrania completamente dell’Essere stesso. Tale soggettività è, quindi, per Heidegger il perno teorico su cui si fonda la metafisica di Nietzsche. Questi afferma, infatti, in molti suoi aforismi, che il superuomo deve imprimere la sua volontà di potenza all’Essere stesso. Si ottiene così il rovesciamento della differenza ontologica: l’ente umano, l’esserci, addirittura “vuole” imporre all’ Essere la propria volontà di potenza. Il divenire, che è tempo ed Essere oltre che pensiero e volontà, viene forgiato dall’uomo-superuomo, che celebra se stesso nell’apoteosi del dionisiaco Eterno ritorno dell’Uguale. La verità stessa, scrive Nietzsche, diventa “… quel genere di errore senza cui un determinato genere di esseri viventi non potrebbe vivere” (2). Il superuomo s’incarna come il detentore della “verità”, la quale viene imposta dalla sua volontà di potenza (intesa come arte, politica, ed etica vissuta appunto nella dimensione dell’Eterno ritorno dell’Uguale)). Un superuomo che Jünger individuò come il “Tecnico”, ovvero colui che è il padrone del “Gestell”, cioè di quell’impianto o dispositivo che tutto livella ed omologa. Non è vero ciò che è vero, ma è vero ciò che viene sancito come vero da chi ha i mezzi ed la forza per imporlo, “poiché la vita è essenzialmente appropriazione, offesa, sopraffazione…” (Al di là del bene e del male”). Nietzsche è il Gorgia da Lentini moderno, uno “scriba del caos”. In tal modo, dice Heidegger, l’Essere stesso rimane impensato, poiché il pensiero è tutto rivolto all’ente umano e agli enti in quanto tali. Dell’Essere stesso non vi è quindi più niente: la metafisica che si è rivelata nell’Occidente si è posta perciò come nichilismo assoluto; e Nietzsche, proprio perchè esalta l’uomo-superuomo, si palesa come l’esecutore ultimo del nichilismo. Egli stesso, del resto, si dichiarava nichilista perfetto. Ma così “…l’Essere stesso rimane impensato…”, e cioè… “rimane assente e come tale rimanere assente l’Essere stesso è essenzialmente (west)” (3). Il ritirarsi dell’Essere fino a restare assente nel suo abbandonarci è la storia stessa dell’Essere nell’esserci. Il superuomo stabilisce la definitiva lontananza dell’esserci nei confronti dell’Essere. Egli non rappresenta un ideale soprasensibile, bensì:
“… non è nemmeno una persona che a un certo punto si annunci e compaia da qualche parte. E’ in quanto soggetto della soggettività compiuta, il puro attuarsi della volontà di potenza… il superuomo vive in quanto la nuova umanità vuole che l’Essere dell’ente sia la volontà di potenza” (4).
La volontà di potenza è l’essenza stessa di un “Essere” inteso come immanente vita dionisiaca, come esistenza finita, in cui viene esclusa ogni trascendenza. Il senso della vita diventa la vita stessa nella sua totale finitudine. Qui sta, secondo Heidegger, l’errore fondamentale del pensare nicciano: il credere che la volontà di potenza, pur inserita nel dionisiaco Eterno ritorno dell’Uguale, sia l’essenza, il ciò che è permanente nella natura stessa. Lo stesso Evola riconobbe questo errore poiché, in realtà, la volontà di potenza non è altro che una delle possibili determinazioni dell’Essere. L’Essere, si è detto, è ineffabile come principio, e le sue determinazioni possono essere il pensiero, il tempo, il sentimento, la volontà e così via. Risulta qui chiaro che l’influenza schopenhaueriana, espressa col concetto-base della “volontà di vivere” intesa come noumeno o come “cosa in sé”, sia decisiva per Nietzsche, sebbene egli specifichi la genericità di tale principio rivedendolo con quello di volontà di potenza, che di per sé implica l’atto; il che vuol dire che la potenza si muove verso una finalità (l’atto) che il superuomo pone e si pone. Evola, invero, a differenza di Heidegger, ammetteva che nella via del superuomo disegnata da Nietzsche ci sono tratti positivi, come il principio di non obbedire alle passioni, l’indifferenza verso la felicità e quindi il rifiuto dell’edonismo moderno, l’arrogarsi il diritto ad atti eccezionali, l’essere duri di fronte la vita, e così via. Il superuomo, diceva Evola, può quindi prefigurare, sia pure inconsapevolmente, la dimensione della trascendenza, e perciò, diciamo noi, ad un ristabilimento della differenza ontologica fra Essere ed esserci (5).
Resta il fatto che se l’Essere viene determinato come valore, cioè come volontà di potenza, esso viene spiegato come ente determinato in quanto tale e non come Essere. “Per il rappresentare, che nel pensare per valori guarda alla validità, l’Essere rimane, già riguardo alla problematicità dell’ “in quanto Essere”, fuori campo. Dell’Essere in quanto tale non ne “è” niente: l’Essere – un nihil” (6). Qui si rileva l’essenza del nichilismo nella sua “vuota” interezza.
Indubbiamente Nietzsche nelle sue opere si palesa, come si diceva, un genio della preveggenza, che lo fa trasfigurare come un profeta vero e proprio, nel senso etimologico ebraico, cioè di una persona che “prevede prima degli altri” quello che sarà il futuro. E in effetti, la morte di Dio con il conseguente ateismo di massa e l’affermarsi di un nichilismo perfetto, quantunque passivo, sono gli eventi “spirituali” che raffigurano il nostro tempo. Egli è, inoltre, l’annunciatore, non tanto del superuomo artista e creatore che egli bramava essere e che sperava nascesse almeno in alcuni uomini, ma dell’ultimo uomo, anonimo, consumista e gaudente che non crede più a nulla. Nietzsche è, in conclusione, il filosofo massimo che prefigura la (non) spiritualità del nostro tempo. Si tratta, quindi, di superarlo e andare oltre il suo nichilismo.
Bisogna cioè ripensare completamente ad una nuova metafisica per riedificare un rapporto con l’Essere: una metafisica che ritorni ai padri del pensiero: ad Anassimandro, Eraclito, Parmenide, Lao-tzu, alle Upanishad. Il nichilismo ci sta portando al delirio e alla perdita di ogni senso. Inutile descrivere ciò che sta accadendo. E’ necessaria allora la ricostruzione di verità salde, che siano conformi alla natura propria dell’essere uomini (lo Stoicismo ci insegna qualcosa a riguardo col principio del “vivi secondo natura”), senza il fanatismo dell’assolutezza, che ci aprano comunque ad un forte ancoraggio verso l’Essere. Ciò significa far rinascere il sentimento del sacro verso la natura e la trascendenza divina, il senso della comunità e il pensiero dell’equilibrio armonico, in senso anche economico-sociale. E’ e sarà uno sforzo titanico, forse ormai troppo grande, ma che spetterà agli uomini venturi tentare di affrontare.

 

NOTE:
1) M. HEIDEGGER, Sull’essenza della verità, sta in “Segnavia”, ed. Adelphi, Milano 1987, p. 151.
2) F. NIETZSCHE, La volontà di potenza, ed. Bompiani, Milano 1994, p.376.
3) M. HEIDEGGER, Nietzsche, ed. Adelphi, Milano 1994, p. 824.
4) IDEM, op. cit., pp.783-784.
5) J. EVOLA, Cavalcare la tigre, ed. Scheiwiller, Milano 1971, pp. 50-53.
6) M. HEIDEGGER, op. cit., p.812.

 

Rovigo, 6/4/2020

FONTE:https://comedonchisciotte.org/per-il-superamento-del-nichilismo/

 

 

DIRITTI UMANI

Il report sulle violazioni dei diritti umani negli Stati Uniti nel 2019

18 Marzo 2020

 

Come ogni anno l’Ufficio d’informazione del Consiglio di Stato della Repubblica popolare cinese pubblica il report sulle violazioni dei diritti umani negli Stati Uniti. Questo testo è molto interessante perché costruito solo ricorrendo a fonti statunitensi.

da: https://www.globaltimes.cn

traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

Premessa

“Abbiamo mentito, abbiamo imbrogliato, abbiamo rubato … Ti ricorda la gloria dell’esperimento americano”, ha detto il Segretario di Stato americano Mike Pompeo in un discorso del 15 aprile 2019.

Le osservazioni dei politici statunitensi hanno completamente smascherato la loro ipocrisia di adottare due pesi e due misure in materia di diritti umani e di usarli per mantenere l’egemonia.

Gli Stati Uniti sostengono di essere fondati sui diritti umani, affermando di difenderli a livello mondiale. Seguendo un quadro della propria ristretta comprensione dei diritti umani e usando i propri interessi fondamentali per perseguire l’egemonia globale come metro di valutazione, gli Stati Uniti pubblicano annualmente rapporti sui diritti umani di altri paesi, mettendo insieme insinuazioni e dicerie. Questi rapporti distorcono e sminuiscono la situazione dei diritti umani in paesi e regioni che non sono si conformano agli interessi strategici degli Stati Uniti, ma fanno finta di non sentire e di non vedere le persistenti, sistematiche e vaste violazioni dei diritti umani negli Stati Uniti.

Questo rapporto si basa su una serie di dati pubblicati, rapporti e ricerche. I fatti dettagliati nel rapporto dimostrano che negli ultimi anni, soprattutto dal 2019, la situazione dei diritti umani negli Stati Uniti si sta deteriorando.

Gli Stati Uniti sono il Paese con la maggiore violenza armata del mondo. Il numero di uccisioni di massa negli Stati Uniti ha raggiunto il record di 415 nel 2019, con più di una per ogni giorno dell’anno. In totale 39.052 persone sono morte per violenza da armi da fuoco negli Stati Uniti nel 2019. Una persona viene uccisa con una pistola negli Stati Uniti ogni 15 minuti. “Questa sembra essere l’era delle sparatorie di massa”, ha commentato USA Today.

Le elezioni sono diventate un gioco da soldi per i ricchi. La spesa per le elezioni del Congresso del 2018 ha superato i 5,7 miliardi di dollari, rendendo la battaglia per il controllo della Camera e del Senato la più costosa di sempre. Nel 2018 i 10 maggiori donatori individuali hanno versato più di 436 milioni di dollari ai Super PACs (comitati di azione politica) nelle elezioni di metà mandato. La corsa per raccogliere fondi per le elezioni presidenziali del 2020 si sta riscaldando. I candidati hanno raccolto più di 1,08 miliardi di dollari per le elezioni.

Gli Stati Uniti hanno la più grave polarizzazione tra ricchi e poveri tra i paesi sviluppati. L’indice Gini è cresciuto a 0,485 nel 2018, il livello più alto degli ultimi 50 anni. Il 10 per cento delle famiglie più ricche degli Stati Uniti controlla quasi il 75 per cento del patrimonio netto delle famiglie. Il 50 per cento inferiore ha visto sostanzialmente zero guadagni netti di ricchezza dal 1989 al 2018.

Gli Stati Uniti sono attualmente l’unico paese sviluppato in cui milioni di persone soffrono la fame. C’erano 39,7 milioni di persone che vivevano in povertà negli Stati Uniti, secondo i dati dell’U.S. Census Bureau pubblicati nel 2018. In una sola notte dell’anno precedente, più di mezzo milione di americani non avevano un rifugio permanente. Ci sono stati 65 milioni di adulti che hanno scelto di non farsi curare per un problema medico a causa del costo.

I crimini di odio razziale negli Stati Uniti hanno sconvolto il mondo. La supremazia bianca negli Stati Uniti ha mostrato una tendenza alla rinascita. La maggior parte degli arresti per terrorismo domestico sono stati collegati alla violenza della supremazia bianca. Un uomo bianco ha aperto il fuoco e ha ucciso 22 persone in un supermercato Walmart a El Paso, Texas. Il suo movente era l’odio verso gli ispanici. Si è detto che “gli Stati Uniti sono sempre stati nel bel mezzo di una crisi terroristica nazionalista bianca”.

Sparatorie e brutali abusi su afroamericani da parte dei poliziotti sono frequenti. Gli adulti afroamericani hanno 5,9 volte più probabilità di essere incarcerati rispetto agli adulti bianchi. Un relatore speciale delle Nazioni Unite ha definito tali disparità razziali un’eredità della schiavitù e della segregazione razziale.

Il divario razziale in termini di occupazione e ricchezza è impressionante. Negli ultimi 40 anni, i lavoratori di origine africana hanno costantemente sopportato un tasso di disoccupazione circa doppio rispetto ai loro omologhi bianchi. La ricchezza tipica di una famiglia bianca è quasi 10 volte superiore a quella degli afroamericani. Se le tendenze attuali continuano, potrebbero volerci più di 200 anni prima che la famiglia media di origine africana accumuli la stessa quantità di ricchezza dei suoi omologhi bianchi.

L’intolleranza religiosa continua a deteriorarsi. I sondaggi del Pew Research Center hanno mostrato che circa l’82% degli intervistati afferma che i musulmani sono soggetti ad almeno una certa discriminazione negli Stati Uniti. Circa il 64 per cento dice che gli ebrei sono soggetti ad almeno una certa discriminazione negli Stati Uniti. Gli estremisti ispirati dall’ideologia fondamentaliste sono stati responsabili di 249 incidenti antisemiti nel 2018. Un rapporto dell’ONU ha rilevato l’eccezionalità degli incidenti antisemiti violenti negli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti hanno la situazione più pericolosa per le donne tra i Paesi ad alto reddito. Nel 2015, uno stupefacente 92% di tutte le donne uccise con armi da fuoco in questi Paesi proveniva dagli Stati Uniti. Le donne negli Stati Uniti avevano 21 volte più probabilità di morire per omicidio da arma da fuoco rispetto alle donne delle nazioni pari. Ogni mese in media 52 donne sono state uccise dal proprio partner. Fino al 70 per cento delle donne statunitensi ha subito violenze fisiche o sessuali da parte del partner nel corso della propria vita.

La povertà infantile è un problema scioccante. Circa 12,8 milioni di bambini americani vivono in povertà e un totale di 3,5 milioni di bambini sotto i cinque anni sono poveri, di questi 1,6 milioni vivono in condizioni di estrema povertà. “Nessun bambino dovrebbe preoccuparsi della provenienza del suo prossimo pasto o se avrà un posto dove dormire ogni notte nella nazione più ricca della Terra”, ha commentato il Children’s Defense Fund in un rapporto, aggiungendo che ancora “circa un bambino su cinque in America vive in povertà e affronta queste dure realtà ogni giorno”.

La povertà tra gli anziani sta diventando sempre più grave. Un anziano su 12 dai 60 anni in su – 5,5 milioni di persone – non ha cibo sufficiente. Circa il 40 per cento degli americani della classe media potrebbe vivere sulla soglia della povertà o in povertà quando raggiunge i 65 anni.

Il trattamento che il governo americano riserva agli immigrati è diventato sempre più duro e disumano. La politica della “tolleranza zero” ha causato la separazione di molti bambini dalle loro famiglie. Le autorità statunitensi per l’immigrazione hanno separato più di 5.400 bambini dai loro genitori al confine con il Messico dal luglio 2017. Un totale di 24 immigrati, tra cui sette bambini, sono morti sotto la custodia degli Stati Uniti dal 2018.

Gli Stati Uniti sono “la nazione più bellicosa della storia del mondo”. Gli Stati Uniti hanno speso 6,4 trilioni di dollari per le guerre che hanno lanciato dal 2001, che hanno causato più di 800.000 morti e hanno prodotto decine di milioni di sfollati.

I. Diritti civili e politici solo di nome

Gli Stati Uniti si presentano come “terra di libertà” e “faro di democrazia”, ma è solo qualcosa di immaginario che inganna il popolo e il mondo. La mancanza di controlli nel diritto di detenere armi ha portato a una violenza dilagante, mettendo in serio pericolo la vita dei cittadini e la sicurezza delle proprietà. Il peggioramento della politica monetaria distorce l’opinione pubblica e rende le cosiddette elezioni democratiche un gioco per i ricchi.

La politica ha portato alla proliferazione delle armi. La produzione, la vendita e l’uso delle armi negli Stati Uniti è un’enorme catena industriale, che forma un enorme gruppo di interesse. Gruppi di interesse come la National Rifle Association hanno fatto grandi donazioni politiche per le elezioni presidenziali e congressuali. Gli svantaggi intrecciati nella politica dei partiti, nella politica elettorale e nella politica monetaria rendono difficile per le autorità legislative ed esecutive fare qualcosa per il controllo delle armi, permettendo solo un deterioramento della situazione. Secondo un rapporto dei media online statunitense dell’11 dicembre 2019, gli Stati Uniti hanno molte più armi di qualsiasi altro Paese e nel 2017 il numero stimato di armi da fuoco di proprietà civile negli Stati Uniti era di 120,5 armi ogni 100 residenti, il che significa che c’erano più armi che persone. Un rapporto del 20 novembre 2019 sul sito web del Center for American Progress dice che una persona viene uccisa con una pistola negli Stati Uniti ogni 15 minuti, citando le cifre relative alle morti per arma da fuoco dal 2008 al 2017. In totale 39.052 persone sono morte per violenza da armi da fuoco negli Stati Uniti nel 2019.

Le sparatorie di massa si sono susseguite una dopo l’altra. Gli Stati Uniti sono il Paese con la peggiore violenza da armi da fuoco al mondo. Le frequenti sparatorie di massa sono diventate un tratto distintivo degli Stati Uniti. Citando i dati del Gun Violence Archive (GVA) , l’edizione online di The Mirror ha riportato il 30 dicembre 2019 che il numero di sparatorie di massa negli Stati Uniti ha raggiunto il record di 415 nel 2019, più di una per ogni giorno dell’anno. Rispetto ai 337 del 2018, 346 del 2017, 382 del 2016, 335 del 2015 e 269 del 2014, il primo anno in cui il VGV ha tenuto i dati. Le tre peggiori sparatorie americane del 2019 hanno avuto luogo a El Paso, Texas, Virginia Beach, e Dayton, Ohio, ed hanno ucciso rispettivamente 22, 12 e 9 persone. “Questa sembra essere l’era delle sparatorie di massa”, ha commentato USA Today in un rapporto online.

Il numero dei crimini violenti è allarmante. Il rapporto “Crime in the United States, 2018”, pubblicato dal Federal Bureau of Investigation (FBI) nel 2019, ha mostrato che nel 2018 si stima che a livello nazionale siano stati commessi 1.206.836 crimini violenti, tra cui 16.214 omicidi, 139.380 stupri, 282.061 rapine e 807.410 aggressioni aggravate. Il rapporto “Criminal Victimization, 2018” pubblicato dal Bureau of Justice Statistics nel 2019 ha mostrato che il numero di vittime di crimini violenti di età pari o superiore ai 12 anni negli Stati Uniti è stato di 3,3 milioni nel 2018, in aumento per tre anni consecutivi.

La sicurezza delle persone è a rischio. Il rapporto “Crime in the United States, 2018” pubblicato dall’FBI ha mostrato che nel 2018 ci sono stati circa 7.196.045 reati contro la proprietà nella nazione, con un tasso di reati contro la proprietà stimato a 2.199,5 per 100.000 abitanti. I reati contro il patrimonio nel 2018 hanno comportato perdite stimate in 16,4 miliardi di dollari. Tra i reati contro il patrimonio sono stati stimati 748.841 furti di veicoli a motore e 1.230.149 furti con scasso. Il tasso stimato di furti di veicoli a motore è stato di 229 per 100.000 abitanti. I veicoli rubati hanno un valore complessivo stimato di oltre 6 miliardi di dollari. Le vittime di furti con scasso hanno subito una perdita di proprietà stimata in 3,4 miliardi di dollari. La perdita media di dollari per ogni furto con scasso è stata di 2.799 dollari.

La cattiva gestione dei casi da parte della polizia ha comportato la perdita di fiducia da parte dell’opinione pubblica. Gli incidenti segnalati al National Incident Based Reporting System (NIBRS) dell’FBI nel 2018 hanno coinvolto quasi 6,6 milioni di reati e quasi 7 milioni di vittime. Il sito web del Pew Research Center ha riportato il 17 ottobre 2019 che negli Stati Uniti nel 2018 è stato cancellato il 45,5% dei crimini violenti e il 17,6% dei crimini contro la proprietà, citando i dati dell’FBI. Molte vittime non hanno denunciato un crimine per la sensazione che la polizia “non avrebbe fatto o non potrebbe fare nulla per aiutare”. Nel 2018, solo il 43 per cento dei crimini violenti e il 34 per cento dei crimini contro la proprietà registrati dal Bureau of Justice Statistics sono stati segnalati alla polizia.

La dignità personale e la privacy dei cittadini sono sistematicamente violate. Secondo un rapporto del 6 dicembre 2019 sul sito web del Dallas Morning News, il Texas ospita otto centri di sorveglianza segreta, che, sostenuti congiuntamente dai dipartimenti federali, statali e locali delle forze dell’ordine, sono stati creati allo scopo di condividere meglio l’intelligence e di monitorare e analizzare meglio i social media e altri forum online. Una decina di anni fa, quando i centri di fusione stavano arrivando online, l’American Civil Liberties Union ha emesso un avvertimento che i centri avevano linee di autorità ambigue e un’eccessiva segretezza. La minaccia, ha dichiarato, per “la creazione di una società di sorveglianza totale”, è reale. Secondo un rapporto dell’U.S. Government Accountability Office pubblicato il 4 giugno 2019, l’ufficio per il riconoscimento dei volti dell’FBI può ora cercare nei database con più di 641 milioni di foto. La metà degli adulti statunitensi – più di 117 milioni di persone – si trova in una rete di riconoscimento facciale delle forze dell’ordine, secondo un rapporto di uno studio della Georgetown University, che solleva seri interrogativi sulle violazioni della privacy e delle libertà civili, in particolare per gli afroamericani.

I disordini nella gestione delle carceri hanno portato a frequenti scandali di abusi. Un rapporto pubblicato sul sito web del Dipartimento di Giustizia il 3 aprile 2019 afferma che le carceri dell’Alabama per gli uomini non riescono a proteggere i prigionieri dalle violenze e dagli abusi sessuali e che di conseguenza i prigionieri subiscono gravi danni, anche mortali. Il sito web del Sun ha riportato il 10 dicembre 2019 che 14 donne stanno facendo causa al complesso correzionale federale di Coleman negli Stati Uniti per abusi sistemici che affermano di aver subito nella prigione. Le accuse di violenza e molestie sessuali dietro le sbarre negli Stati Uniti sono salite alle stelle del 180 per cento dal 2011 al 2015. L’isolamento, che secondo le Nazioni Unite è una forma di tortura, causa gravi dolori, sofferenze fisiche e mentali e può anche portare alla morte. Un’indagine del 2017 sulle prigioni di Stato stima che negli Stati Uniti circa 61.000 prigionieri sono tenuti in isolamento in un giorno qualsiasi, secondo un rapporto del 4 settembre 2019 sul sito web del Guardian.

Le elezioni politiche sono state ridotte a un gioco da soldi. La CNN ha riferito il 7 febbraio 2019 che la spesa per le elezioni del Congresso del 2018 ha superato i 5,7 miliardi di dollari, superando i 5,3 miliardi di dollari spesi durante le elezioni presidenziali del 2008, allora registrate, e rendendo la battaglia per il controllo della Camera e del Senato la più costosa di sempre. La corsa al Senato della Florida è stata la gara più costosa degli esami di metà mandato, con una spesa che ha raggiunto i 209 milioni di dollari. Il candidato vincitore, il repubblicano Rick Scott, ha versato più di 63 milioni di dollari della sua fortuna personale nel concorso. Nel 2018, i 10 maggiori donatori individuali hanno versato più di 436 milioni di dollari ai Super PACs (comitati di azione politica) nelle più costose elezioni di metà mandato di sempre, secondo un rapporto datato 14 agosto 2019 sul sito web della rivista Time. I grandi soldi della politica hanno travolto il processo politico, concedendo ai ricchi interessi speciali più potere ora che in qualsiasi altro momento della recente storia americana, “distorcendo le voci dei cittadini comuni e mettendo a rischio le fondamenta della nostra democrazia”.

La corsa per raccogliere fondi per le elezioni presidenziali del 2020 si sta riscaldando. Secondo i dati pubblicati il 29 dicembre 2019 sul sito della Commissione Federale per le Elezioni, i candidati hanno raccolto più di 1,08 miliardi di dollari per le elezioni presidenziali del 2020 e hanno speso 531 milioni di dollari. Nella sua prima settimana come candidato democratico alle presidenziali statunitensi, secondo un rapporto HuffPost del 30 novembre 2019, Michael Bloomberg ha lanciato una campagna pubblicitaria di oltre 40 milioni di dollari. I candidati presidenziali hanno speso più di 100 milioni di dollari in pubblicità digitali, secondo un rapporto pubblicato dal Center for Responsive Politics il 24 novembre 2019.

L’autodefinita “libertà di stampa” americana è solo di nome. Per la terza volta in tre anni, la posizione degli Stati Uniti in un indice annuale di libertà di stampa è diminuita, ha detto un rapporto pubblicato sul sito web del Washington Post il 18 aprile 2019. I dati rilasciati dal sito web dell’U.S. Press Freedom Tracker il 29 dicembre 2019 mostrano che nel 2019 negli Stati Uniti sono stati attaccati 38 giornalisti, 28 incidenti in cui ai giornalisti è stato negato l’accesso agli eventi governativi, nove giornalisti sono stati arrestati o hanno subito accuse penali. Dal 2017, almeno 54 giornalisti sono stati citati in giudizio o sono stati sequestrati e 36 giornalisti sono stati arrestati mentre coprivano le proteste negli Stati Uniti. L’attuale amministrazione statunitense sta “montando il più diretto attacco alla libertà di stampa della storia americana”, secondo un rapporto datato 12 dicembre 2019 sul sito web del Guardian.

Manifestanti sono stati arrestati per protestare contro le politiche del governo. Gli appelli per la chiusura dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) si sono intensificati da quando il governo statunitense nel 2018 ha attuato la sua politica di “tolleranza zero” sull’immigrazione. Circa 100 manifestanti che chiedevano la fine dell’ICE sono stati arrestati a New York City, secondo un rapporto della CNN dell’11 agosto 2019. Almeno 15 manifestanti sono stati arrestati in una manifestazione organizzata da Greenpeace USA il 12 settembre 2019, secondo un rapporto pubblicato sul sito web di Houston Chronicle. Quasi 40 manifestanti hanno partecipato a una protesta pianificata a Miami il 29 novembre 2019 per un’azione governativa sul cambiamento climatico e un manifestante è stato arrestato, secondo un rapporto sul sito web del Miami Herald.

II. Assenza di una garanzia di base dei diritti sociali ed economici

Dietro la prosperità generale degli Stati Uniti c’è la crudele realtà della grave polarizzazione tra ricchi e poveri del Paese. Il divario nella distribuzione del reddito continua ad aumentare, i costi medici e dell’istruzione continuano ad aumentare, la copertura della previdenza sociale si riduce e la vita delle persone in fondo alla scala sociale è miserabile.

Il divario tra ricchi e poveri ha raggiunto il picco da 50 anni. Nel maggio 2018, Philip G. Alston, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla povertà estrema e i diritti umani, ha pubblicato un rapporto che afferma che gli Stati Uniti hanno il più alto tasso di disuguaglianza di reddito tra i paesi occidentali. Il Washington Times ha riportato sul suo sito web il 27 settembre 2019 che l’indice Gini degli Stati Uniti è aumentato costantemente negli ultimi cinque decenni, citando i dati dell’Ufficio Censimento degli Stati Uniti. L’indice Gini è salito a 0,485 nel 2018, il livello più alto degli ultimi 50 anni. Citando un rapporto della società finanziaria con sede a New York JP Morgan Chase, il sito web di USA Today ha riportato il 26 maggio 2019 che il 10 per cento delle famiglie più ricche degli Stati Uniti controlla quasi il 75 per cento del patrimonio netto delle famiglie. “Il crescente consolidamento della ricchezza nelle mani di pochi è andato oltre ciò che molti americani ritengono giustificato o moralmente accettabile”. La tendenza di base dell’aumento del divario di reddito negli Stati Uniti sta influenzando negativamente il godimento e la realizzazione dei diritti umani. Il sito web del New York Times ha riportato il 10 settembre 2019 che il divario crescente tra ricchi e poveri non solo sta ampliando il divario tra i redditi e la ricchezza in America ma sta aiutando i ricchi a condurre una vita più lunga, mentre accorcia la vita di coloro che stanno in fondo alla scala sociale. La polarizzazione tra ricchi e poveri negli Stati Uniti è una tendenza stabile a lungo termine. La ragione principale di questa tendenza è strutturale, determinata dal sistema politico degli Stati Uniti e dagli interessi patrimoniali rappresentati dal governo americano. Il governo degli Stati Uniti non solo manca della volontà politica di eliminare queste cause strutturali, ma introduce continuamente politiche e misure per rafforzarle. Negli Stati Uniti, “la persistenza della povertà estrema è una scelta politica fatta da coloro che sono al potere”, ha detto Alston, il relatore speciale.

La disuguaglianza nella distribuzione del reddito è in crescita. USA Today ha riferito sul suo sito web il 17 aprile e il 26 maggio 2019 che la disuguaglianza di reddito è un problema crescente negli Stati Uniti, che potrebbe essere il prodotto di fattori quali la stagnazione dei salari della classe media e l’aumento vertiginoso delle retribuzioni dei dirigenti. In alcune delle più grandi e riconoscibili aziende globali, gli amministratori delegati guadagnano in meno di un’ora quanto il loro tipico dipendente guadagna in un intero anno. MyLogIQ, un aggregatore di dati delle aziende pubbliche, ha pubblicato un rapporto che confronta la retribuzione totale dei CEO con la retribuzione mediana dei dipendenti delle aziende dell’indice S&P 500, identificando 13 aziende in cui il CEO guadagna almeno 1.000 volte lo stipendio del loro dipendente tipico, mentre il contrasto maggiore è stato di 3.566 volte. Citando un rapporto della Federal Reserve, il sito web di Forbes ha riportato il 29 maggio 2019 che nel 2018 il 10 per cento più ricco deteneva il 70 per cento della ricchezza totale delle famiglie, rispetto al 60 per cento del 1989. La quota incanalata verso il primo 1 per cento è balzata al 32 per cento nel 2018 dal 23 per cento del 1989. Il 50 per cento inferiore ha visto sostanzialmente zero guadagni netti di ricchezza in quei 30 anni, facendo scendere la loro già esigua quota di ricchezza totale ad appena l’1 per cento dal 4 per cento, letteralmente schiacciati dal peso delle crescenti disuguaglianze.

Le persone in fondo alla scala sociale vivono con difficoltà. Negli Stati Uniti, dove l’economia è già molto sviluppata, molti devono ancora affrontare la minaccia della fame. Gli Stati Uniti rimangono l’unico Paese sviluppato dove milioni di persone soffrono la fame, ha detto un articolo pubblicato il 16 dicembre 2019 sul sito dell’American Bar Association. Secondo l’Ufficio del Censimento degli Stati Uniti, ci sono 39,7 milioni di persone che vivono in povertà negli Stati Uniti, tra cui 12,8 milioni di bambini nel 2018. Il sito web dell’American Progress ha riportato il 13 febbraio 2019 che più di 4 americani su 10 hanno difficoltà a permettersi i servizi di base come l’alloggio, il cibo e l’assistenza sanitaria. Il Congresso degli Stati Uniti ha rifiutato di aumentare il salario minimo federale di 7,25 dollari all’ora per un decennio, contribuendo all’aggravarsi della povertà. L’Istituto di politica economica ha detto il 27 agosto 2019 che il valore reale (corretto per l’inflazione) del salario minimo federale nel 2019 è sceso del 17 per cento nel 2009 dal 31 per cento dal 1968. Il Los Angeles Times ha riportato sul suo sito web il 7 maggio 2019 che il governo degli Stati Uniti ha proposto di utilizzare un falso tasso di inflazione per eliminare milioni di persone dalla povertà. “Questa amministrazione non è interessata a sapere quanti americani vivono in povertà o come aiutarli”. Gioca con i numeri”.

I senzatetto sono in una situazione miserabile. USA Today ha riportato sul suo sito web il 7 ottobre 2019 che in una sola notte dell’anno precedente, più di mezzo milione di americani non avevano un rifugio permanente, secondo il Dipartimento per lo sviluppo edilizio e urbano degli Stati Uniti. Il Los Angeles Times ha riportato online il 2 luglio 2019 che quasi 8 milioni di americani hanno perso la casa durante la recessione. Per la classe media americana, il tasso di proprietà delle case è sceso a circa il 60% nel 2016 da circa il 70% nel 2004, secondo dati separati della Federal Reserve. Il 4 giugno 2019 la Los Angeles Homeless Services Authority ha pubblicato i risultati del Greater Los Angeles Homeless Count del 2019, che ha mostrato che 58.936 persone nella contea di Los Angeles sono senza fissa dimora, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Il 18 giugno 2019 la CNN ha riferito che l’aumento dei senzatetto nelle contee vicine è stato ugualmente incoraggiante. I senzatetto sono aumentati del 43 per cento nella contea di Orange rispetto all’anno precedente, del 28 per cento nella contea di Ventura e del 50 per cento nella contea di Kern. I senzatetto non hanno ricevuto né simpatia né aiuto. Il sito web della BBC ha riportato, il 18 luglio 2019, che i funzionari governativi di West Palm Beach, in Florida, stanno cercando di allontanare i senzatetto dal lungomare della città facendo suonare un loop infinito di musica per tutta la notte. Maria Foscarinis, direttore esecutivo del National Law Center on Homelessness and Poverty, ha detto: “Cacciarli via con la musica a tutto volume è semplicemente disumano e davvero scioccante”.

L’onere medico pubblico è schiacciante. Il divario sanitario tra gli Stati Uniti e i Paesi con lo stesso livello di sviluppo continua ad aumentare, uno dei motivi è che il carico sanitario pubblico è troppo pesante. Il sito web della CBS ha detto, il 1° luglio 2019, che gli aumenti di prezzo dei farmaci su prescrizione sono in aumento, con più di 3.400 farmaci che hanno aumentato i loro prezzi nei primi sei mesi del 2019, con un aumento del 17 per cento del numero di aumenti di farmaci rispetto all’anno precedente, mentre l’aumento medio dei prezzi è del 10,5 per cento. Il 21 novembre 2019, il sito web dell’American Broadcasting Company ha citato un nuovo rapporto del Commonwealth Fund per segnalare che i premi e i contributi deducibili dei dipendenti della classe media sono aumentati di quasi il 6 per cento all’anno tra il 2008 e il 2018, durante il quale anche la quota di tale spesa nel reddito familiare è salita all’11,5 per cento dal 7,8 per cento. L’American Broadcasting Company ha riferito il 3 aprile 2019 che gli americani hanno preso in prestito 88 miliardi di dollari per pagare l’assistenza sanitaria negli ultimi 12 mesi. Secondo una nuova indagine nazionale di Gallup e West Health, 15 milioni di americani hanno rinviato l’acquisto di farmaci su prescrizione a causa dei costi dei farmaci. Oltre a ciò, secondo l’indagine, ci sono stati 65 milioni di adulti che hanno scelto di non farsi curare per un problema medico a causa del costo.

Il numero di persone senza assicurazione sanitaria sale vertiginosamente. Gli Stati Uniti sono uno dei pochi paesi sviluppati a non avere un’assicurazione sanitaria universale, e un numero significativo di residenti non ha un’assicurazione sanitaria, quindi non può ricevere l’assistenza sanitaria che merita quando si ammala. Il sito web del Los Angeles Times del 23 gennaio 2019 ha riportato che alla fine del 2018 il 13,7 per cento degli adulti statunitensi non era assicurato, rispetto al 10,9 per cento della fine del 2016, secondo un sondaggio di Gallup. Il nuovo rapporto indica anche che circa 7 milioni di adulti statunitensi hanno probabilmente perso la copertura assicurativa dal 2016. Secondo il sondaggio Gallup, oltre il 21 per cento degli adulti al di sotto dei 35 anni non ha più un’assicurazione sanitaria, con un aumento di quasi 5 punti percentuali solo negli ultimi due anni. Uno studio del Georgetown University Center for Children and Families ha rilevato che il numero di bambini negli Stati Uniti senza assicurazione sanitaria è aumentato nel 2018 per la prima volta in oltre un decennio.

L’abuso di droga sta peggiorando. American Progress ha riportato online il 10 gennaio 2019 che 630.000 persone sono morte per overdose di droga in tutto il Paese dal 1999 al 2016. Nel 2017, uno sbalorditivo numero di 72.000 americani è morto di overdose, quasi 200 persone al giorno. Il sito web del Guardian ha riportato il 18 dicembre 2019 che la popolarità della droga è in pieno boom nei campus degli Stati Uniti, dato che circa uno studente su cinque delle scuole superiori degli Stati Uniti ha detto di aver fumato marijuana l’anno precedente. Il 29 maggio 2019, il Chicago Tribune ha riportato sul suo sito web che secondo il National Institute of Drug Abuse, un liceale anziano su su 16 riferisce un uso quotidiano di marijuana.

La riduzione degli aiuti finanziari del governo porta a un’impennata della pressione finanziaria sugli studenti universitari. Il sito web dell’APM (American Public Media) ha riportato il 25 febbraio 2019 che gli Stati hanno tagliato i loro investimenti nell’istruzione superiore di 9 miliardi di dollari nell’ultimo decennio, il che ha portato a un’impennata delle tasse scolastiche e dell’onere del pagamento dei prestiti agli studenti. Il 25 febbraio 2019 Forbes ha riportato sul suo sito web che i mutuatari erano collettivamente debitori di oltre 1.500 miliardi di dollari di prestiti agli studenti negli Stati Uniti nel 2019, raggiungendo un livello record. Il debito per prestiti agli studenti era la seconda categoria di debito al consumo più alta – dietro solo al debito ipotecario. Il sito web di USA Today ha riportato il 10 giugno 2019 che molti studenti universitari avevano difficoltà a trovare un posto per dormire. Il rapporto citava un sondaggio per dire che il problema dei senzatetto riguardava il 18 per cento degli intervistati che frequentavano i college biennali e il 14 per cento di quelli che frequentavano gli istituti quadriennali. Il numero di coloro che hanno dichiarato di aver sperimentato l’insicurezza abitativa è stato del 48% per gli iscritti a istituti di quattro anni. Tuttavia, dei quasi 399.000 studenti del community college californiano che hanno vissuto un periodo da senzatetto nell’anno precedente, 80.000 di loro hanno dormito in macchina.

III. Minoranze etniche che soffrono di bullismo e di esclusione

La discriminazione razziale ha sempre accompagnato lo sviluppo degli Stati Uniti nella loro storia, il colore della pelle gioca un ruolo importante nel determinare il destino degli americani. La struttura politica e l’ideologia della supremazia bianca hanno fatto sì che le minoranze etniche subissero discriminazioni a tutto campo in vari campi come la politica, l’economia, la cultura e la vita sociale negli Stati Uniti.

La supremazia bianca è in aumento. In sostanza, gli Stati Uniti sono ancora un paese di bianchi protestanti anglosassoni. Tutte le altre razze, etnie e comunità religiose e culturali subiscono vari livelli di discriminazione. Dal 2016, la supremazia bianca negli Stati Uniti ha mostrato una tendenza alla rinascita, che ha portato all’opposizione razziale e all’odio. Il sito web del Guardian ha riportato il 12 novembre 2019 che il consigliere senior della Casa Bianca Stephen Miller ha dato forma alla copertura elettorale del 2016 del sito web Breitbart dell’ala dura di destra con materiale tratto da importanti nazionalisti bianchi, islamofobi e siti web di estrema destra, secondo un nuovo rapporto investigativo del Southern Poverty Law Center (SPLC). Miller ha anche elogiato le politiche di immigrazione restrittive e razziste dell’America dell’inizio del XX secolo. Mentre si candidava alle elezioni, il governatore della Florida, Ron DeSantis ha fatto riferimento a vecchi topoi razzisti che collegano le persone di origine africana alle scimmie e imputando loro minori risultati evolutivi. Un rapporto del gruppo di lavoro dell’ONU di esperti sulle persone di origine africana, pubblicato il 2 agosto 2019, ha detto che i politici degli Stati Uniti hanno usato un linguaggio che ha rafforzato gli stereotipi negativi sulle persone di origine africana. L’eredità degli stereotipi razziali e delle caratterizzazioni negative delle persone di origine africana, che sono state create per giustificare la schiavitù degli africani e che continuano a danneggiare le persone di origine africana e a violare i loro diritti umani.

USA Today ha riportato sul suo sito web il 27 giugno 2019 che la propaganda della supremazia bianca è apparsa nei campus dei college statunitensi in quell’anno accademico, segnando un aumento di tre anni di materiale razzista. Solo nel semestre primaverile, un gruppo di guardiani dell’odio ha registrato 161 casi di propaganda estremista in 122 campus in 33 stati e nel Distretto di Columbia. Alcuni di questi casi sono stati caratterizzati da attacchi contro minoranze come ebrei, persone di origine africana, musulmani e immigrati non bianchi, mentre altri erano con contenuti di supremazia bianca. Secondo la Anti-Defamation League, sono aumentati anche i manifesti e gli adesivi di propaganda della supremazia bianca al di fuori dei campus universitari, con 672 casi nei primi cinque mesi del 2019, rispetto agli 868 incidenti dell’intero anno 2018. Secondo un rapporto online dell’Huffington Post del 5 aprile 2019, il direttore dell’FBI Christopher Wray ha testimoniato davanti al Congresso che la supremazia bianca è una minaccia persistente e pervasiva per la sicurezza degli Stati Uniti. Più tardi, ha anche detto al Congresso che la maggior parte degli arresti interni legati al terrorismo dall’ottobre precedente erano stati collegati alla violenza della supremazia bianca. Il New York Times ha riportato online il 7 agosto 2019 che da Pittsburgh a Christchurch, e ora a El Paso, uomini bianchi accusati di aver compiuto sparatorie mortali di massa hanno citato la stessa paura paranoica: l’estinzione della razza bianca. L’idea che “i bianchi saranno sostituiti da persone di colore” è stata citata direttamente nella rivendicazione di quattro pagine scritta dall’uomo arrestato per l’uccisione di 22 persone a El Paso. “Gli Stati Uniti sono sempre stati nel bel mezzo di una crisi terroristica nazionalista bianca”, ha detto Ibram Kendi, direttore dell’Antiracist Research and Policy Center dell’American University.

La discriminazione razziale è comune nelle forze dell’ordine. Il relatore speciale dell’ONU sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza ad essa collegata ha sottolineato che le persone di origine africana negli Stati Uniti sono ancora uccise e brutalizzate a tassi allarmanti dalle autorità di polizia e dai vigilantes, che sono portano poca o nessuna responsabilità per questi atti. Gli adulti afroamericani hanno 5,9 volte più probabilità di essere incarcerati rispetto agli adulti bianchi. Queste disparità razziali sono un’eredità della schiavitù e della segregazione razziale. Le persone di origine africana hanno più probabilità di essere viste come criminali dagli agenti di polizia e trattate con misure crudeli. La CNN ha riferito il 1° marzo 2019 che in un terribile atto di violenza della polizia con discriminazione razziale sei agenti di polizia hanno sparato a Willie McCoy, un rapper ventenne, circa 25 volte alla testa, all’orecchio, al collo, al petto, alle braccia, alle spalle, alle mani e alla schiena. La sorella di McCoy, Simone Richard, ha detto che la polizia ha giustiziato suo fratello e non gli ha dato la possibilità di alzare le mani. Secondo un rapporto sul sito web del Guardian del 19 agosto 2019, Donald Neely, 43 anni, è un senzatetto e un afroamericano malato di mente. È stato arrestato da due ranger con l’accusa di violazione di domicilio. Gli agenti hanno legato Neely a una corda, con le mani ammanettate dietro la schiena, conducendolo mentre cavalcavano per le strade di Galveston, Texas. Questa scena che ha prodotto un’associazione storica ha scatenato una protesta diffusa in tutto il paese. La CNN ha riferito il 17 dicembre 2019 che il procuratore del Mississippi Doug Evans ha escluso molti giurati afroamericani dai processi da quando è entrato in carica nel 1992. I giurati afroamericani avevano 4,4 volte più probabilità di essere esclusi rispetto ai giurati bianchi. E nei casi in cui l’imputato era afroamericano, il tasso di esclusione di Evans contro i giurati di origine africana era “ancora più pronunciato”.

La disuguaglianza razziale sul posto di lavoro e il sostentamento delle persone non sono migliorati. Il Center for American Progress ha riportato il 7 agosto e il 5 dicembre 2019 sul suo sito web che, rispetto ai loro omologhi bianchi, i lavoratori afroamericani incontrano ostacoli sistematici per ottenere un lavoro. Hanno tassi di disoccupazione più alti, minori opportunità di lavoro, salari più bassi, sussidi più bassi e maggiore instabilità del lavoro. La schiavitù e la segregazione razziale concentrano i lavoratori di colore in occupazioni sottovalutate. La segregazione occupazionale e la persistente svalutazione dei lavoratori di colore sono un risultato diretto della politica intenzionale del governo. Mentre gli afroamericani, gli asiatici e gli ispanici o i latinoamericani rappresentano il 36% della forza lavoro complessiva degli Stati Uniti, essi costituiscono il 58% dei lavoratori agricoli vari, il 70% delle cameriere e degli addetti alle pulizie e il 74% dei facchini, dei fattorini e dei portinai. I salari mediani per questi lavori sono molto al di sotto dei salari mediani di tutte le industrie degli Stati Uniti.

La discriminazione sul lavoro perpetua la disuguaglianza rispetto al benessere economico, soprattutto per le persone di origine africana. Negli ultimi 40 anni i lavoratori di origine africana hanno costantemente sopportato un tasso di disoccupazione circa doppio rispetto ai loro omologhi bianchi. L’espansione del mercato del lavoro negli ultimi 10 anni negli Stati Uniti non ha eliminato le sistematiche differenze razziali. Tra coloro che hanno lavorato a tempo pieno tutto l’anno nel 2018, gli uomini afroamericani hanno guadagnato 70,2 centesimi per ogni dollaro guadagnato dagli uomini bianchi, e le donne bianche hanno guadagnato 78,6 centesimi. Le donne afroamericane hanno ottenuto 61,9 centesimi per ogni dollaro guadagnato dagli uomini bianchi. Citando i dati della Federal Reserve, il Los Angeles Times ha riportato, il 2 luglio 2019, che le disparità razziali nella ricchezza sono peggiorate, poiché la ricchezza tipica di una famiglia bianca è quasi 10 volte superiore a quella degli afroamericani. Secondo un rapporto sul sito web di USA Today dell’8 novembre 2019, a Milwaukee-Waukesha-Waukesha-West Allis, nella zona del Wisconsin, il tasso di disoccupazione per gli afroamericani è del 13,9 per cento, mentre per i bianchi è solo del 3,9 per cento. Il reddito mediano per le famiglie di origine africana è solo il 43,8 per cento di quello delle famiglie bianche. Solo il 27,8 per cento dei capifamiglia afroamericani possiede la propria casa, meno della metà del 68,2 per cento dei bianchi.

Il razzismo è diffuso sul posto di lavoro e nella vita di tutti i giorni. Secondo un rapporto della CNN del 18 gennaio 2019, dopo un’indagine, la Commissione per i diritti civili dell’Ohio ha confermato che la General Motors ha permesso un ambiente ostile. I dipendenti afroamericani hanno subito commenti razzisti o minacce. La parola con la N era regolare sul posto di lavoro dove ai dipendenti afroamericani veniva detto “scimmia”, o gli veniva detto di “tornare in Africa”. I lavoratori bianchi indossavano camicie con simboli nazisti sotto la tuta. I bagni sul posto di lavoro erano dichiarati “solo per i bianchi”. Un impiegato bianco minacciò il suo supervisore afroamericano: “Ai vecchi tempi, saresti stato sepolto con una pala.” Quando i dipendenti afroamericani hanno denunciato la discriminazione razziale ai dirigenti, è stato detto loro di occuparsene personalmente. USA Today ha riportato sul suo sito web l’8 novembre 2019 che i dipendenti afroamericani si sono lamentati del crescente razzismo e della discriminazione all’interno della società Facebook. Dodici dipendenti attuali ed ex dipendenti afroamericani hanno reso pubblica una lunga lista di micro aggressioni, tra cui due dipendenti bianchi che chiedevano a un responsabile di un programma afroamericano di pulire dopo aver finito di fare colazione. Le persone di colore sono state trattate come poco amichevoli e anormali. “Il razzismo, la discriminazione, il pregiudizio e l’aggressione non si appalesano nelle grandi cose. Sono le piccole azioni che si accumulano nel tempo e si integrano in una cultura in cui siamo destinati ad essere visti solo come quote, ma mai ascoltati, mai riconosciuti e mai accettati”, hanno detto alcuni dipendenti afroamericani. La CNN ha riportato sul suo sito web il 28 agosto 2019 che la conduttrice televisiva Alex Housden in Oklahoma ha paragonato il suo coetaneo afroamericano a un gorilla, scatenando attacchi razzisti.

Secondo un rapporto sul sito web del Center for American Progress del 7 agosto 2019, le persone di colore continuano a subire una discriminazione dilagante nel mercato immobiliare: Il 17 per cento dei nativi americani, il 25 per cento degli asiatici, il 31 per cento dei latino-americani e il 45 per cento degli afroamericani riferiscono di subire discriminazioni quando cercano di affittare o acquistare un alloggio. Al contrario, solo il 5% dei bianchi americani dichiara di subire discriminazioni nel mercato immobiliare. La discriminazione razziale non solo pregiudica l’accesso all’alloggio, ma può anche influire sul valore della proprietà. Uno studio ha scoperto che le case nei quartieri afroamericani sono state sottovalutate in media di 48.000 dollari USA a causa della discriminazione razziale, con il risultato di 156 miliardi di dollari USA persi a livello nazionale. Per secoli, il razzismo strutturale nel sistema abitativo statunitense ha contribuito a creare forti e persistenti disparità razziali nella ricchezza e nel benessere finanziario, soprattutto tra le famiglie afroamericane e quelle bianche. Queste differenze sono talmente radicate che, se le tendenze attuali dovessero continuare, potrebbero volerci più di 200 anni prima che la famiglia media di origine africana accumuli la stessa quantità di ricchezza dei suoi omologhi bianchi.

I bambini non bianchi soffrono di gravi discriminazioni nell’istruzione. La CNN ha riferito il 27 febbraio 2019 che i distretti scolastici a maggioranza bianca negli Stati Uniti ricevono 23 miliardi di dollari l’anno in più rispetto ai distretti che educano i bambini non bianchi. Il distretto scolastico bianco medio ha ottenuto 13.908 dollari per ogni studente nel 2016, rispetto agli 11.682 dollari per studente nei distretti che servono prevalentemente persone di colore. Nel frattempo, i distretti bianchi iscrivono poco più di 1.500 studenti, mentre i distretti non bianchi servono più di 10.000 studenti, circa sei volte il primo. Gli studenti afroamericani hanno tre volte più probabilità di essere sospesi o espulsi rispetto ai loro coetanei bianchi, secondo il Dipartimento dell’Educazione degli Stati Uniti. La constatazione più indicativa di pregiudizi razziali è che in 84 distretti scolastici del Sud, il 100 per cento degli studenti sospesi erano di origine africana. Anche gli studenti afroamericano della prescuola hanno più probabilità di essere sospesi rispetto agli studenti di altre razze. Infatti, uno studio pubblicato su Psychological Science suggerisce che i bianchi iniziano a percepire i ragazzi afroamericani come minacciosi a soli 5 anni, associandoli ad aggettivi come “violenti”, “pericolosi”, “ostili” e “aggressivi”. I pregiudizi razziali negativi che i bambini afroamericani devono affrontare e gli alti tassi di sospensione correlati possono far sì che i bambini afroamericani rimangano indietro dal punto di vista accademico, e alla fine abbandonino la scuola. Aumenta anche le possibilità che essi abbiano contatti con il sistema di giustizia penale. E la disciplina punitiva può essere uno dei motivi per cui i suicidi tra i ragazzi afroamericani sono in aumento.

Il crimine d’odio sale ad alto livello. Un rapporto pubblicato il 12 novembre 2019 dall’FBI ha mostrato che le forze dell’ordine hanno presentato rapporti di incidenti nel 2018 che hanno coinvolto 7.036 incidenti con un’unica causa, il 57,5 per cento dei quali derivava da un pregiudizio razzista/etnico/di razza. Un totale del 46,9 per cento dei crimini motivati dall’odio per motivi razziali è stato motivato da pregiudizi anti-neri o afro-americani, mentre tra le 5.155 vittime di crimini motivati dall’odio per motivi razziali, il 47,1 per cento sono state vittime di crimini motivati da pregiudizi anti-neri o afro-americani. Il 4 agosto 2019 il Guardian ha riportato sul suo sito web una sparatoria di massa avvenuta il 3 agosto in un supermercato Walmart nella città di confine del Texas, El Paso. Il tiratore è Patrick Crusius, 21 anni, che ha guidato per 650 miglia fino alla città di confine e si è scatenato nel supermercato, aprendo il fuoco e uccidendo 22 persone. Ha detto che questo attacco era una risposta all’invasione ispanica del Texas. Secondo un rapporto della CNN del 20 dicembre 2019, una ragazza di 14 anni stava camminando verso la Indian Hills Junior High quando un veicolo è finito sul marciapiede e l’ha investita. Il tentato omicidio è stato commesso da una donna dell’Iowa di 42 anni che ha detto di averlo fatto perché l’adolescente “era messicana”. Il New York Post ha riportato il 7 novembre 2019 sul suo sito web che Mahud Villalaz, un latino-americano di 42 anni, è stato attaccato da Clifton A. Blackwell, da un uomo bianco che ha chiesto a Villalaz: “perché avete invaso la mia contea?

L’intolleranza contro l’ebraismo e l’islam continua a peggiorare. Il rapporto annuale dell’FBI ha rilevato che il 20,2 per cento dei crimini di odio a sfondo monocratico sono stati motivati dal pregiudizio religioso dei colpevoli. Delle 1.617 vittime di crimini d’odio antireligiosi, il 56,9 per cento sono state vittime di crimini motivati da pregiudizi anti-ebraici e il 14,6 per cento sono state vittime di pregiudizi anti-islamici (musulmani). Gli americani dicono che alcuni gruppi religiosi continuano ad essere discriminati e svantaggiati, secondo un’analisi dei sondaggi del Pew Research Center del marzo 2019. Circa l’82% degli intervistati dice che i musulmani sono soggetti ad almeno una certa discriminazione negli Stati Uniti, e il 56% dice che i musulmani sono molto discriminati. Un totale del 63 per cento degli intervistati dice che essere musulmani danneggia almeno un po’ le possibilità di avanzamento di qualcuno nella società americana, compreso il 31 per cento che dice che danneggia molto le sue possibilità. Nel sondaggio del 2019, il 64% dice che gli ebrei sono discriminati almeno in parte negli Stati Uniti, con un aumento di 20 punti percentuali rispetto all’ultima domanda del 2016. Il relatore speciale dell’ONU sulla libertà di religione o di credo ha notato che gli incidenti antisemitici sono eccezionalmente violenti negli Stati Uniti, tra cui una sparatoria mortale in una sinagoga che ha causato grandi perdite di vite umane e di feriti. I commenti dell’attentatore durante l’attacco e la sua attività sui social media nei giorni precedenti hanno rivelato una credenza in una serie di teorie cospirative antisemite che affondano le loro radici in un’ideologia di estrema destra e supremazia bianca. In seguito, un altro uomo armato, analogamente motivato dall’ideologia della supremazia bianca, ha attaccato una sinagoga. Anche il relatore speciale dell’ONU sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza ad essa collegata ha espresso grave preoccupazione per l’allarmante aumento dell’antisemitismo negli Stati Uniti. Ha notato con preoccupazione l’allarmante aumento degli incidenti antisemitici legati ai gruppi neonazisti e ai gruppi affiliati di supremazia bianca e nazionalisti bianchi. Gruppi o individui estremisti noti, ispirati dall’ideologia estremista, sono stati responsabili di 249 incidenti antisemitici nel 2018, il più alto livello di incidenti antisemitici con collegamenti noti con estremisti o gruppi estremisti dal 2004 e il terzo anno più alto in assoluto da quando l’organizzazione ha iniziato a tracciare i dati negli anni Settanta.

I diritti delle popolazioni indigene sono stati violati. Il Relatore speciale dell’ONU sull’alloggio adeguato come componente del diritto a un adeguato standard di vita e sul diritto alla non discriminazione in questo contesto ha affermato, in un rapporto, che i nativi americani sono stati sottoposti a un trattamento sfavorevole il 28 per cento delle volte in cui hanno cercato di affittare una casa in competizione con un individuo bianco non indigeno, altrettanto qualificato. I nativi americani possono anche cedersi rifiutato di prolungare li contratto d’affitto sulla base di una discriminazione. Un rapporto pubblicato il 18 novembre 2019 dalla National Public Radio, intitolato “Closing the Water Access Gap in the United States”, mostra che i nativi americani hanno più probabilità di avere problemi di accesso all’acqua rispetto a qualsiasi altro gruppo. Secondo il rapporto, 58 famiglie di nativi americani su 1.000 non hanno l’impianto idraulico, rispetto a 3 famiglie bianche su 1.000, secondo il rapporto. Questa disparità ha implicazioni per la salute pubblica. I nativi americani subiscono un maggior numero di morti, povertà e tassi di disoccupazione più elevati. L’incidenza degli omicidi e delle sparizioni contro gli indigeni è ben al di sopra della media. I nativi americani hanno quasi quattro volte più probabilità di essere vittime di omicidi rispetto alla popolazione generale del Montana, dove i nativi americani sono solo il 6,7% della popolazione totale, ma costituiscono il 26% dei casi di persone scomparse. Alle Hawaii, i nativi hawaiani e gli altri abitanti delle isole del Pacifico rappresentano solo il 10 per cento della popolazione totale, ma il 39 per cento dei senzatetto. Queste cifre continuano a crescere con l’aumento del costo della vita e lo sviluppo del turismo li costringe a lasciare la loro patria. Il 10 maggio 2019, il Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale ha inviato una lettera al governo degli Stati Uniti, esprimendo la preoccupazione che la prevista costruzione di un telescopio di 30 metri a Mauna Kea nello Stato delle Hawaii possa incidere sui diritti dei popoli indigeni sulle loro terre ancestrali. Ha anche espresso preoccupazione per le accuse di mancanza di un’adeguata consultazione e per la mancata ricerca del consenso, preventivo e informato dei popoli indigeni. Il Comitato ha anche espresso preoccupazione per la profanazione del complesso di dune di sabbia di Pu’uone, un luogo di sepoltura degli indigeni del Kanaka Maoli nel centro di Maui, nello Stato delle Hawaii, che sarebbe stato utilizzato per attività estrattive per un periodo di anni senza il libero, previo e informato consenso del Kanaka Maoli e che avrebbe portato alla rimozione di innumerevoli tombe nell’area.

Secondo un sondaggio del Pew Research Center intitolato Race in America 2019, più di 150 anni dopo che il XIII Emendamento che ha abolito la schiavitù negli Stati Uniti, la maggior parte degli adulti statunitensi afferma che l’eredità della schiavitù continua ad avere un impatto sulla posizione delle persone di origine africana nella società americana di oggi. Più di quattro su dieci dicono che il paese non ha fatto abbastanza progressi verso l’uguaglianza razziale. Circa il 58% dice che le relazioni razziali negli Stati Uniti sono negative, e circa il 65% dice che negli ultimi anni è diventato più comune per le persone esprimere opinioni razziste. Circa il 76 per cento dei discendenti africani e asiatici e il 58 per cento degli ispanici dicono di aver subito discriminazioni o di essere stati trattati ingiustamente a causa della loro razza o etnia, almeno di tanto in tanto. Un totale del 53 per cento degli intervistati afferma che i rapporti razziali stanno peggiorando. La maggior parte dei discendenti africani (73%), degli ispanici (69%) e degli asiatici (65%) afferma che l’attuale amministrazione ha peggiorato i rapporti razziali, rispetto a circa la metà dei bianchi (49%). Circa il 59 per cento dice che essere bianchi aiuta la capacità delle persone di fare carriera nel Paese almeno un po’. Circa due terzi degli intervistati dicono che le persone di origine africana sono trattate ingiustamente dal sistema giudiziario penale e nei rapporti con la polizia. Più della metà degli adulti afroamericani afferma che “non è troppo” o “per niente” probabile che il Paese riesca a raggiungere l’uguaglianza razziale.

IV. Grave discriminazione e violenza contro le donne

Fin dalla fondazione degli Stati Uniti, oltre due secoli fa, le donne si sono battute per la parità tra i sessi. Ma ancora oggi gli Stati Uniti non hanno ratificato la Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne. Le donne negli Stati Uniti si trovano ancora ad affrontare una discriminazione sistematica, ampia e istituzionale, con una sconvolgente discriminazione di genere palese e occulta in varie forme.

Le donne sono vittime di gravi aggressioni violente. Everytown Research ha riportato sul suo sito web il 17 ottobre 2019 che gli Stati Uniti sono stati il Paese più pericoloso per le donne tra le nazioni ad alto reddito, considerando l’uso diffuso e crescente di armi da fuoco da parte dei malfattori. Nel 2015, uno stupefacente 92% di tutte le donne uccise con armi da fuoco in questi Paesi proveniva dagli Stati Uniti. Le donne negli Stati Uniti avevano 21 volte più probabilità di morire per omicidio da arma da fuoco rispetto alle donne delle nazioni vicine, e quasi la metà delle donne vittime di omicidio da arma da fuoco sono state uccise da un attuale o ex partner, secondo il rapporto. Lo studio ha rilevato che l’accesso a una pistola ha reso cinque volte più probabile che il partner violento uccida la vittima. Ogni mese, una media di 52 donne sono state uccise da un partner, con 4,5 milioni e mezzo di donne che hanno denunciato di essere state minacciate con una pistola. USA Today ha riferito il 20 novembre 2019 che il numero di omicidi legati alla violenza domestica è in aumento. Secondo UN Women, fino al 70 per cento delle donne statunitensi ha subito violenze fisiche o sessuali da parte di un partner nel corso della propria vita. Secondo la Coalizione nazionale statunitense contro la violenza domestica, una donna su tre ha subito una qualche forma di violenza fisica da parte di un partner intimo. Tra le donne che sono state uccise, una su tre è stata uccisa da un partner.

Le donne sono vittime di comuni reati sessuali e molestie sessuali. Secondo un’indagine congiunta di istituzioni, tra cui l’organizzazione no profit statunitense Stop Street Harassment e l’Università della California di San Diego, l’81 per cento delle donne ha subito una qualche forma di molestia sessuale nel corso della loro vita. Secondo uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine, più di 3,3 milioni di donne americane di età compresa tra i 18 e i 44 anni sono state stuprate la prima volta che hanno avuto un rapporto sessuale. I ricercatori hanno stimato che una donna statunitense su 16 ha avuto esperienze simili e l’età media delle donne che hanno subito un’iniziazione sessuale forzata è stata di 15,6 anni. Il sito web dell’ONU ha citato i dati di UN Women del 24 novembre 2019, secondo i quali circa un quarto delle studentesse universitarie laureate ha riferito di aver subito un’aggressione sessuale o molestie sessuali. La CNN ha riferito il 2 maggio 2019 che, secondo un rapporto pubblicato dal Pentagono, i tassi di violenza sessuale per le donne in servizio attivo sono aumentati in modo significativo, con le donne di età compresa tra i 17 e i 24 anni ad alto rischio di violenza sessuale. L’Army Times ha riferito il 21 agosto 2019 che la prevalenza di violenza sessuale nell’esercito è aumentata per le donne dal 4,4% nel 2016 al 5,8% nel 2018.

I casi di violenza sessuale hanno continuato ad aumentare. Secondo il rapporto sulla criminalità negli Stati Uniti del 2018 pubblicato dall’FBI nel 2019, si stima che nel 2018 siano stati denunciati 139.380 stupri alle forze dell’ordine, il 2,7 per cento in più rispetto alla stima del 2017 e il 18,1 per cento in più rispetto alla stima del 2014. Secondo un rapporto del Denver Post del 15 marzo 2019, 51 donne hanno sporto denuncia al Tribunale distrettuale del Distretto del Colorado contro il Comitato Olimpico degli Stati Uniti, i suoi funzionari, i direttori e il consiglio di amministrazione nazionale per non aver impedito l’abuso sessuale da parte di ex allenatori e del medico della squadra nazionale Larry Nassar. La maggior parte dei querelanti erano minorenni al momento dell’abuso e alcuni erano ancora bambine, con l’atleta più giovane elencata nella causa, che aveva solo otto anni. I 51 querelanti hanno detto che il Comitato Olimpico degli Stati Uniti avrebbe potuto prevenire l’abuso verso le giovani atlete, ma non è riuscito a prendere misure efficaci.

La discriminazione di genere sul posto di lavoro esiste in modo diffuso. Il Louisiana Weekly del 16 dicembre 2019 ha riferito che, tra le donne, più di quattro su dieci hanno dichiarato di aver subito discriminazioni di genere sul posto di lavoro quando si tratta di ottenere la parità di retribuzione o promozioni. I dati pubblicati dal Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti nel novembre 2019 hanno mostrato che, nel 2018, le donne che lavoravano a tempo pieno avevano un salario settimanale mediano pari all’81 per cento del salario dei lavoratori maschi a tempo pieno. Il New York Times dell’8 febbraio 2019 ha riferito che in tutti i luoghi di lavoro degli Stati Uniti la discriminazione in gravidanza è rimasta diffusa. Secondo il rapporto, le donne sono state ignorate per le promozioni e gli aumenti e sono state licenziate quando si sono lamentate. HuffPost ha riferito il 4 dicembre 2019 che gli Stati Uniti sono uno dei pochi paesi che non garantiscono alle neomamme un periodo di congedo retribuito. Il rapporto della New America ha mostrato che il 48% delle madri ha preso un congedo non pagato per occuparsi di un neonato. Secondo un’analisi di un sociologo dell’Università del Massachusetts, ogni bambino ha tagliato il 4 per cento del salario orario di una donna. Il numero di denunce di discriminazione in gravidanza presentate ogni anno alla Commissione per le Pari Opportunità di Lavoro è in costante aumento da due decenni e tocca il massimo storico. Sulla base dei dati del Global Gender Gap Index del World Economic Forum, è stato stimato che gli Stati Uniti impiegheranno altri 208 anni per raggiungere la parità di genere.

I problemi di genere e di discriminazione razziale si sovrappongono. Di fronte alla discriminazione sia di genere che razziale, le donne appartenenti a minoranze etniche si trovano in condizioni particolarmente miserabili. Philanthropy News Digest ha riferito l’8 febbraio 2019 che, sulla base di un sondaggio condotto su oltre 4.300 persone, le donne di colore sono state trattate ingiustamente in termini di ricerca di nuovi posti di lavoro e promozioni. WBUR ha riferito il 28 ottobre 2019 che solo il 20 per cento circa degli uomini bianchi lavoravano in lavori a basso salario, mentre il 40 per cento delle donne di colore lavoravano in lavori a basso salario, così come il 46 per cento delle donne latine o ispaniche. La CNBC ha riferito il 2 aprile 2019 che le donne nere guadagnavano 61 centesimi per ogni dollaro guadagnato dai loro omologhi bianchi maschi. Il rapporto ha aggiunto che le donne native americane guadagnavano 58 centesimi per ogni dollaro, e le donne latine 53 centesimi. Il Wall Street Journal ha riportato il 22 novembre 2019 che le donne latine hanno sofferto del peggior divario salariale tra i sessi per qualsiasi gruppo di donne appartenenti a minoranze. I dati del 2019 mostrano che le donne di Latina guadagnano il 46% in meno degli uomini bianchi e il 31% in meno delle donne bianche.

Per le donne la povertà è la minaccia più grave. USA Today ha riferito il 6 novembre 2019 che, secondo il Wall Street 24/7, le donne hanno molte più probabilità degli uomini di vivere al di sotto della soglia di povertà. Un totale del 10,6% degli uomini negli Stati Uniti viveva al di sotto della soglia di povertà, mentre per le donne il dato era del 12,9%. Il divario salariale tra i sessi negli Stati Uniti è rimasto tra i più alti del mondo ricco e il 70 per cento dei poveri americani erano donne e bambini. Dei 7,1 milioni di anziani che vivono in povertà negli Stati Uniti, quasi due su tre erano donne. L’Ufficio censimento degli Stati Uniti ha stimato che il 16 per cento delle donne di età superiore ai 65 anni viveva al di sotto della soglia di povertà. Le donne nere, ispaniche e native americane avevano quasi due volte più probabilità di vivere in povertà delle donne bianche più anziane. Secondo uno studio di Harvard, il Congresso degli Stati Uniti ha tagliato drasticamente i finanziamenti ai centri di sviluppo delle imprese femminili a partire dal 2009. Inoltre, quasi tutti gli stati degli Stati Uniti hanno tagliato i finanziamenti e i programmi (ridotti anche a livello federale) che una volta avevano aiutato le donne a far rispettare i premi per il mantenimento dei figli e le avevano addestrate a rientrare nella forza lavoro. Tali misure hanno esacerbato i problemi di povertà delle donne.

V. Gruppi vulnerabili che vivono in difficoltà

In quanto maggiore economia sviluppata del mondo, gli Stati Uniti si sono rifiutati di ratificare diverse convenzioni internazionali fondamentali sui diritti umani, tra cui il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, la Convenzione sui diritti del fanciullo e la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. Il governo degli Stati Uniti non solo non ha sufficiente volontà politica per migliorare le condizioni dei gruppi vulnerabili, ma continua a tagliare i progetti di finanziamento. Decine di milioni di bambini, anziani e disabili vivono senza cibo o vestiti a sufficienza e sono minacciati da violenze, bullismo, abusi e droghe, il che è inspiegabile.

La povertà infantile è un problema sconvolgente. Il 18 novembre 2019 il Hill ha riferito che, mentre i livelli di povertà estrema in tutto il mondo erano scesi drasticamente, il tasso di povertà dei bambini americani era circa lo stesso di 30 anni fa. Il rapporto sul reddito e la povertà del 2018 dell’Istituto di politica economica ha mostrato che, a livello nazionale, il 18,4% dei bambini viveva in povertà, e il 13% dei bambini viveva in aree di povertà concentrata. I dati dell’Ufficio censimento degli Stati Uniti hanno mostrato che 12,8 milioni di bambini americani vivevano in povertà entro il 2018. Nel 2018 i bambini di colore rappresentavano quasi i tre quarti di tutti i bambini poveri. Quasi un bambino di colore su quattro negli Stati Uniti era povero. Un totale di 3,5 milioni e mezzo di bambini sotto i 5 anni era povero nel 2018, di cui 1,6 milioni viveva in condizioni di estrema povertà. Il tasso di povertà infantile complessivo era del 20,3 per cento in Florida. Quasi 1,2 milioni di bambini californiani vivevano in quartieri a basso reddito, che erano meno propensi di quelli delle aree più ricche ad avere accesso a scuole pubbliche di qualità, cibo sano e assistenza medica, rendendo anche più difficile per loro uscire dal ciclo della povertà una volta diventati adulti. Nessun bambino dovrebbe preoccuparsi da dove verrà il suo prossimo pasto o se avrà un posto dove dormire ogni notte nella nazione più ricca della Terra. Eppure circa un bambino su cinque negli Stati Uniti vive in povertà e affrontava queste dure realtà ogni giorno, ha affermato un rapporto pubblicato dal Children’s Defense Fund.

Gli abusi sui bambini sono un problema allarmante. L’Amministrazione americana per i bambini e le famiglie, una divisione del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, il 28 gennaio 2019 ha pubblicato il rapporto sui maltrattamenti ai bambini del 2017, mostrando che circa 3,5 milioni di bambini sono stati coinvolti nelle denunce come vittime, con un aumento di circa il 10 per cento dal 2013 al 2017. Le indagini hanno rilevato circa 674.000 vittime di abuso e abbandono di minori, il 2,7 per cento in più rispetto al 2013. Una stima nazionale di 1.720 bambini morti per abuso e negligenza. Secondo i dati, il 18,3 per cento è stato vittima di abusi fisici e l’8,6 per cento di abusi sessuali. L’Indiana ha avuto i peggiori problemi di abusi sui bambini, con ben 65 bambini morti a causa di abusi e/o negligenza dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2017. CBS News ha riferito il 6 agosto 2019 che ogni anno sono stati segnalati circa 65.000 casi di abusi sessuali su minori, secondo l’organizzazione no-profit American Society for the Positive Care of Children.

Le condizioni di sicurezza del campus continuano a peggiorare. Secondo i dati diffusi dal National Center for Education Statistics nell’aprile 2019, nel 2017, tra gli studenti di età compresa tra i 12 e i 18 anni, ci sono state circa 827.000 vittime in totale a scuola e 503.800 vittime fuori dalla scuola. C’è stato un aumento del cyberbullismo a livello nazionale, con un numero di ragazze che hanno denunciato di essere state molestate online o via SMS, numero tre volte superiore a quello dei ragazzi. La Louisiana ha guidato gli Stati Uniti in episodi di bullismo, con quasi uno studente su quattro che ha denunciato di essere stato vittima di bullismo. Le sparatorie nelle scuole hanno avuto luogo più volte. Il 19 novembre 2019 la CNN ha riferito che ci sono state 45 sparatorie nelle scuole nelle prime 46 settimane del 2019, con una media di quasi una sparatoria scolastica a settimana.

La povertà degli anziani peggiora. MarketWatch ha riferito il 19 maggio 2019 che, secondo una ricerca di Feeding America (organizzazione no-profit), su 12 anziani di 60 anni e più – 5,5 milioni e mezzo di persone – non ha avuto abbastanza cibo nel 2017. Il New Mexico, la Louisiana e il Mississippi sono stati i tre stati con il più alto numero di anziani, più del 10 per cento della popolazione anziana dello stato, colpita dalla crisi della fame. Circa il 40 per cento degli americani della classe media vivrebbe vicino o in povertà al raggiungimento dei 65 anni di età, secondo uno studio del Schwartz Center for Economic Policy Analysis della New School. Il 24 maggio 2019 il Guardian ha riferito che la sicurezza sociale era, alla fine, insufficiente a proteggere dalla povertà un numero sorprendentemente elevato di americani anziani. Di coloro che erano ancora in età lavorativa, il 62% degli afroamericani e il 69% dei latino-americani non avevano risparmi per la pensione, il che significava che dopo il pensionamento dipendevano quasi interamente dalla previdenza sociale.

Le spese mediche sono troppo elevate perché gli anziani possano permettersele. Secondo un sondaggio nazionale pubblicato da Health Affairs nel 2019, il 53 per cento degli intervistati con gravi malattie si è trovato a dover affrontare gravi problemi di salute anche quando ha dovuto pagare le spese mediche. La Kaiser Family Foundation, un’organizzazione no-profit, ha detto che gli anziani statunitensi spendono maggiormente per i servizi di assistenza a lungo termine, che non sono coperti da Medicare. Tra questi, le persone con il morbo di Alzheimer o il morbo di Parkinson hanno speso la maggior parte dei soldi per i servizi di assistenza a lungo termine.

I servizi di assistenza agli anziani sono costosi e pieni di problemi. SFGATE ha riferito il 19 ottobre 2019 che il costo dell’assistenza agli anziani negli Stati Uniti era troppo alto. Il costo potrebbe mettere una famiglia in un condizione di povertà a meno che l’anziano non si qualifichi per Medicaid. Per esempio, le case di cura nella contea di Albany costano in media circa 400 dollari al giorno se l’anziano non ha i requisiti per Medicaid. Secondo un rapporto del Senato del 2019, quasi 400 strutture negli Stati Uniti avevano gravi problemi di salute, sicurezza o sanitari in corso, secondo un rapporto del Senato. Ma il governo federale per anni aveva tenuto nascosto il loro nome, il che rendeva lasciati irrisolti i problemi rendendo difficile la risoluzione.

Gli abusi sugli anziani e i tassi di suicidio sono scioccanti. Medical Xpress ha riferito il 14 giugno 2019 che circa il 16 per cento degli anziani sono stati vittime di qualche forma di maltrattamento, tra cui lo sfruttamento finanziario, la negligenza, l’abuso fisico, psicologico e sessuale. Più di 5,3 miliardi di dollari USA sono stati spesi ogni anno per l’assistenza medica relativa alle lesioni subite dagli anziani a causa di crimini violenti. Secondo i dati del Centers for Disease Control and Prevention, nel 2017 negli Stati Uniti si sono suicidate più di 8.500 persone di 65 anni o più, secondo i dati del Centers for Disease Control and Prevention. A causa del fatto che gli anziani sono più soli, più fragili e più isolati, un anziano su quattro che ha tentato il suicidio è morto, 50 volte in più che i giovani.

VI. I migranti soffrono di un trattamento disumano

Decenni di intervento degli Stati Uniti nel “cortile di casa” dell’America Latina hanno portato direttamente all’aggravarsi dei problemi dell’immigrazione nelle Americhe. L’attuale governo statunitense, per considerazioni politiche, ha adottato misure estreme senza precedenti e azioni disumane di applicazione della legge nei confronti degli immigrati, con il risultato di frequenti violazioni dei diritti umani degli immigrati che sono state severamente condannate dalla comunità internazionale.

La politica della “tolleranza zero” ha causato la separazione delle famiglie. Negli ultimi anni, il governo degli Stati Uniti ha adottato misure sempre più severe e disumane contro gli immigrati, in particolare la politica di “tolleranza zero” annunciata nell’aprile 2018 che ha causato la separazione di molte famiglie. L’American Civil Liberties Union (ACLU) ha riferito sul suo sito web il 25 ottobre 2019 che le autorità statunitensi per l’immigrazione hanno separato più di 5.400 bambini dai loro genitori al confine con il Messico dal luglio 2017. Lee Gelernt, avvocato dell’ACLU, ha dichiarato che la politica disumana e illegale ha fatto a pezzi migliaia di famiglie, tra cui neonati e bambini. “Le famiglie hanno sofferto enormemente, e alcune potrebbero non riprendersi mai”. Alcuni bambini sono stati trattenuti in strutture separate per mesi. Le riprese video fornite dalla dogana e dalla protezione dei confini degli Stati Uniti hanno mostrato bambini in gabbie e sotto sottili coperte. La pratica di costringere i genitori a separarsi dai propri figli potrebbe costituire un “abuso di minori autorizzato dal governo”, ha detto Zeid Ra’ad Al Hussein, alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, durante una sessione del Consiglio per i diritti umani del 18 giugno 2018. Felipe González Morales, il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani dei migranti, ha chiesto la sospensione della detenzione dei bambini migranti non accompagnati e delle famiglie con bambini per motivi legati al loro status di immigrazione amministrativa. Ha affermato che la detenzione di bambini in base al loro status migratorio è una violazione del diritto internazionale, rilevando che il trasferimento è dannoso per il benessere di un bambino e produce gravi effetti negativi a lungo termine sui bambini. Il Washington Post ha riferito sul suo sito web il 30 luglio 2019 che il governo degli Stati Uniti ha sottratto quasi 1.000 bambini migranti ai loro genitori al confine tra Stati Uniti e Messico da quando il giudice ha ordinato al governo degli Stati Uniti di limitare la pratica più di un anno fa. Circa il 20 per cento delle nuove separazioni ha riguardato bambini sotto i 5 anni. La pratica di costringere i bambini a separarsi dai loro genitori ha gravemente violato i diritti umani dei migranti. In un discorso pronunciato dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet alla 42a sessione del Consiglio per i diritti umani del 9 settembre 2019, ha affermato che la continua separazione dei bambini migranti dai loro genitori e la prospettiva di una nuova regola che permetta ai bambini di essere detenuti a tempo indeterminato ha ridotto drasticamente la protezione delle famiglie migranti. “Nulla può giustificare l’inflizione di un trauma così profondo a un bambino”.

I bambini migranti sono in difficoltà. Secondo un rapporto del Washington Post, apparso sul suo sito web del 22 agosto 2019, due agenzie federali che si occupano di immigrati – il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani e il Dipartimento della Sicurezza Nazionale – hanno detto che avrebbero emanato una regola per permettere ai bambini di rimanere con i loro genitori nei centri di detenzione degli Stati Uniti per un periodo superiore all’attuale massimo di 20 giorni. Il cambiamento permetterebbe all’amministrazione di tenere in custodia intere famiglie per tutto il tempo necessario e permetterebbe l’incarcerazione virtualmente illimitata dei bambini. A settembre 2019, almeno 2.838 bambini migranti non accompagnati vivevano in 35 centri di accoglienza in tutto il Texas. Questi rifugi avevano una lunga storia di ispezioni regolamentari che avevano scoperto gravi carenze in materia di salute e sicurezza. Tra il 2016 e il 2019, gli ispettori hanno scoperto più di 552 violazioni della salute e della sicurezza nelle strutture. Il Los Angeles Times ha riportato sul suo sito web il 10 dicembre 2019 che tre bambini sono morti per l’influenza mentre erano in custodia federale per l’immigrazione nel 2018. Il tasso di mortalità per influenza tra i bambini immigrati in custodia federale era nove volte superiore a quello della popolazione generale. Il rapporto ha citato il Dr. Mario Mendoza, un anestesista in pensione, affermando che negare ai bambini l’assistenza sanitaria di base offerta era intenzionalmente crudele e disumano. Secondo un rapporto del New York Times sul suo sito web del 26 giugno 2019, un gruppo di giornalisti, medici e avvocati ha potuto visitare la stazione di confine di Clint, Texas, dove sono stati trattenuti centinaia di bambini immigrati. Un medico ha paragonato le condizioni a “strutture di tortura”. Secondo un rapporto del Baltimore Sun sul suo sito web del 31 luglio 2019, le condizioni della stazione di polizia di frontiera di McAllen erano preoccupanti. L’autore del rapporto racconta: “Ho visto molte famiglie accalcate in condizioni di sovraffollamento. Ho visto bambini dietro la recinzione e fondamentalmente in gabbie”. Alcuni bambini erano in abiti sporchi e non erano stati cambiati da quando erano arrivati negli Stati Uniti”. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet ha dichiarato in un rapporto pubblicato sul sito web dell’ONU l’8 luglio 2019 di essere rimasta sconvolta dalle condizioni dei migranti e dei rifugiati in detenzione negli Stati Uniti. “Sono profondamente scioccata dal fatto che i bambini siano costretti a dormire per terra in strutture sovraffollate, senza accesso a cure mediche o cibo adeguati e con condizioni igienico-sanitarie inadeguate”, ha detto, aggiungendo che la detenzione di bambini migranti può costituire un trattamento crudele, disumano o degradante che è proibito dal diritto internazionale.

I migranti subiscono abusi crudeli. Il Washington Post ha riportato sul suo sito web il 26 novembre 2018 che le autorità statunitensi hanno usato gas lacrimogeni in diverse occasioni per fermare i migranti provenienti dall’America centrale, ferendo molte persone. Secondo un rapporto del New York Times del 21 giugno 2019, un rapporto del Dipartimento della Sicurezza interna ha mostrato che il centro di elaborazione delle frontiere di El Paso ha trattenuto fino a 900 migranti in una struttura progettata per 125. Alcuni dei detenuti erano stati trattenuti in condizioni di sola permanenza per giorni o settimane. La rivista Time ha riportato sul suo sito web il 10 luglio 2019 che 24 immigrati sono morti in custodia negli Stati Uniti dal 2018. Secondo un rapporto di Arizona Range News sul suo sito web dell’8 luglio 2019, il gruppo comunitario Arizona Jews for Justice ha organizzato manifestazioni a Phoenix il 2 luglio 2019, protestando contro le violazioni dei diritti umani da parte dei centri di detenzione per immigrati e denunciando le squallide condizioni di detenzione che violavano gravemente gli standard umani, tra cui cibo scaduto, cure mediche inadeguate, bagni ammuffiti e incidenti di sicurezza non denunciati. Il 22 giugno 2018 la CNN ha denunciato gravi abusi nei centri di detenzione per immigrati. Le cartelle cliniche del Centro di cura di Shiloh, una delle strutture di detenzione, hanno mostrato che ai bambini venivano iniettati sedativi e antipsicotici. Un tredicenne di El Salvador ha descritto un incidente quando, dopo aver tentato di scappare, è stato aggredito dal personale – causandogli lo svenimento e lasciandogli dei lividi. Poi, nonostante le sue obiezioni, gli è stata fatta un’iniezione di un farmaco “per calmarlo”. Una bambina di 11 anni, chiamata Maricela nei registri del tribunale, ha detto che prendeva 10 pillole al giorno che avevano effetti collaterali tra cui mal di testa, perdita di appetito e nausea. Un adolescente, fuggito dal Guatemala per sfuggire a un padre violento e al lavoro minorile forzato, era stato in custodia federale per quasi due anni al centro di detenzione minorile della contea di Yolo in California, un’altra struttura sicura pagata dal governo per ospitare i bambini immigrati, che ha descritto come un carcere minorile dove venivano trattati come criminali. Al centro giovanile della Shenandoah Valley, i detenuti hanno riferito di essere stati accoltellati con una penna, tenuti in manette, derisi dal personale e privati di vestiti e materassi.

Gli Stati Uniti sono stati i colpevoli dell’aggravarsi dei problemi di immigrazione nelle Americhe. Il Guardian ha riferito sul suo sito web il 19 dicembre 2018 che “la destabilizzazione degli anni Ottanta – che faceva parte dello sforzo della guerra fredda statunitense – è stata incredibilmente importante nel creare il tipo di condizioni politiche ed economiche che esistono oggi in quei Paesi”. Le famiglie delle carovane di migranti che arrancano verso il confine degli Stati Uniti stanno cercando di fuggire da un inferno che gli Stati Uniti hanno contribuito a creare”. Un articolo pubblicato da commondreams.com il 15 agosto 2019 diceva che i fattori che hanno allontanato i centroamericani dalle loro case sono stati la corruzione politica e la repressione, il potere dei cartelli della droga e il cambiamento climatico – tutti fattori che, in modo significativo, potrebbero essere attribuiti alle azioni degli Stati Uniti in America Latina per decenni.

VII. Gli Stati Uniti hanno calpestato i diritti umani in altri paesi

Per mantenere la propria egemonia nel mondo, gli Stati Uniti hanno perseguito l’unilateralismo e hanno calpestato l’ordine e il sistema internazionale con al centro gli scopi e i principi della Carta dell’ONU. Essendo un Paese così bravo a ritirarsi dalla cooperazione, a violare gli impegni, a sottrarsi alle responsabilità internazionali e a scuotere le fondamenta della cooperazione globale, gli Stati Uniti sono stati i colpevoli che hanno fatto sprofondare molti luoghi del mondo nel disordine e nel caos, e sono stati responsabili dei disastri umanitari che ne sono seguiti.

Il militarismo ha portato a disastri per i diritti umani. In un discorso pronunciato nel giungo 2019 l’ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, ha sottolineato che gli Stati Uniti hanno goduto di soli 16 anni di pace nei loro 242 anni di storia, rendendo il Paese “la nazione più bellicosa della storia del mondo”. Gli Stati Uniti sono stati in guerra per decenni, le guerre in Iraq, Afghanistan, Siria, Yemen e così via. La maggior parte delle guerre iniziate dagli Stati Uniti sono state azioni unilaterali, non autorizzate dal Consiglio di sicurezza dell’Onu né approvate dal Congresso degli Stati Uniti. Queste guerre hanno causato grandi perdite di vite umane ed enormi perdite di proprietà, portando a spaventosi disastri per i diritti umani. Il costo stimato della guerra globale degli Stati Uniti contro il terrorismo dalla fine del 2001 è stato di 6,4 trilioni di dollari USA e si stima che fino a 801.000 persone siano morte nelle guerre successive all’11 settembre, secondo i rapporti pubblicati dal progetto Costs of War basato presso il Watson Institute for International and Public Affairs della Brown University nel 2019. Le statistiche mostrano che la guerra in Afghanistan ha causato la morte di oltre 40.000 civili e circa 11 milioni di afghani sono diventati profughi. Più di 200.000 civili sono morti nella guerra in Iraq e circa 2,5 milioni sono diventati profughi. Il numero di morti di civili nella guerra siriana ha superato i 40.000, mentre 6,6 milioni sono fuggiti dal Paese. Il governo degli Stati Uniti ha protetto i criminali di guerra. Il 19 novembre 2019, Rupert Colville, portavoce dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha espresso la preoccupazione dell’ufficio per l’amnistia presidenziale degli Stati Uniti per tre membri del servizio militare americano accusati di crimini di guerra. Questi tre casi riguardavano gravi violazioni del diritto umanitario internazionale, tra cui “l’uccisione di un gruppo di civili e l’esecuzione di un membro di un gruppo armato catturato”, ha detto Rupert.

Le azioni di bullismo hanno minacciato le istituzioni internazionali. John Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, e il Segretario di Stato americano Mike Pompeo, hanno avvertito rispettivamente nel settembre 2018 e nel marzo 2019 che se la Corte penale internazionale (CPI) avesse continuato a indagare sul personale degli Stati Uniti e dei suoi alleati, gli Stati Uniti avrebbero imposto misure di ritorsione contro il personale direttamente responsabile delle indagini, come il divieto del loro ingresso negli Stati Uniti, il congelamento dei fondi e persino sanzioni economiche alla CPI. “Queste minacce costituiscono un’interferenza impropria con l’indipendenza della CPI e potrebbero ostacolare la capacità dei giudici, dei procuratori e del personale della CPI di svolgere i loro compiti professionali”, secondo gli esperti dell’ONU, che hanno insistito affinché gli Stati Uniti smettano di minacciare la CPI. In precedenza, i procuratori della CPI si erano rivolti ai giudici per un’indagine su presunti crimini di guerra da parte di tutte le parti in guerra nella guerra in Afghanistan. Alcuni militari e funzionari dei servizi segreti statunitensi sono stati sospettati di “torture, trattamenti crudeli, oltraggi alla dignità personale, stupri e abusi sessuali” nei confronti dei detenuti in Afghanistan e in altri luoghi. Secondo James Goldston, un esperto di legge, le osservazioni dei funzionari statunitensi avevano chiarito che il governo americano prendeva sul serio il diritto internazionale solo quando era nell’interesse degli Stati Uniti.

Le sanzioni unilaterali violano gravemente i diritti umani in altri Paesi. Secondo un rapporto pubblicato sul sito web dell’Onu il 7 novembre 2019, per il 28° anno consecutivo, l’Assemblea generale dell’Onu ha adottato una risoluzione che chiede la fine dell’embargo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite del 28 maggio 2019 intitolato “Necessità di porre fine all’embargo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba”, l’embargo economico e commerciale in quasi sei decenni è stata una violazione massiccia, flagrante e sistematica dei diritti umani di tutti i cubani. Il rapporto ha affermato che è imperativo che il governo degli Stati Uniti si conformi alle risoluzioni adottate dalla comunità internazionale nell’Assemblea Generale e ponga fine incondizionatamente alla sua politica di embargo contro Cuba. In una dichiarazione pubblicata dal sito web dell’Onu l’8 agosto 2019, l’Alto Commissario per i diritti umani Michelle Bachelet ha sottolineato che le sanzioni unilaterali imposte dagli Stati Uniti al Venezuela avrebbero implicazioni di vasta portata sui diritti alla salute e all’alimentazione in un Paese dove già esisteva una grave carenza di beni essenziali.

Gli Stati Uniti si sono rifiutati di adempiere ai loro obblighi internazionali. Negli ultimi anni, gli Stati Uniti si sono ritirati dai meccanismi multilaterali per il proprio interesse, tra cui il Consiglio per i diritti umani dell’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura e il Global Compact on Migration delle Nazioni Unite, infrangendo le regole e creando problemi al sistema di governance internazionale. La CNN ha riferito sul suo sito web il 4 novembre 2019 che gli Stati Uniti hanno presentato una notifica formale del loro ritiro dall’accordo sul clima di Parigi. Ha inviato un messaggio forte al resto del mondo che “man mano che gli impatti dannosi del cambiamento climatico diventano più evidenti, gli Stati Uniti … non faranno parte della carica internazionale per risolvere la crisi”, ha detto il rapporto.

La gente ha occhi perspicaci. Gli Stati Uniti si sono a lungo presentati con l’inganno come un cosiddetto “role mode” per la difesa dei diritti umani, giocando palesemente con due pesi e due misure in materia di diritti umani. I diritti umani, visti dagli Stati Uniti come uno strumento per mantenere la propria egemonia, sono stati da essi difesi o violati a seconda delle proprie esigenze. I fatti parlano più forte delle parole. Gli Stati Uniti, un paese che si preoccupa dei problemi dei diritti umani in patria, calpestano senza scrupoli i diritti umani delle persone in altri paesi, causando sofferenze indicibili. Tali atti offensivi sono una grave violazione della moralità internazionale e della coscienza umana e sono disprezzati da tutte le persone che credono alla gentilezza e alla giustizia. Consigliamo alle autorità statunitensi di limitare la loro arroganza e i loro pregiudizi, di esaminare con occhi chiari i problemi dei diritti umani degli Stati Uniti e di risolverli, invece di puntare il dito contro altri Paesi e di fare commenti irresponsabili.

 

FONTE:http://www.marx21.it/index.php/internazionale/stati-uniti-e-canada/30369-il-report-sulle-violazioni-dei-diritti-umani-negli-stati-uniti-nel-2019

 

 

 

CYBERWAR SPIONAGGIO INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE

Perché a Bergamo e non nella metropoli di Milano?

Lisa Stanton 31 03 2020

Sembra strano, ma in Italia nel 1° trimestre del 2020 le morti sono diminuite (167.400) rispetto al 1° trimestre del 2019 (185.967).

In Italia si registrano meno decessi rispetto all’anno precedente, tranne che in Lombardia e più precisamente a Bergamo e provincia dove i decessi sono aumentati di 4/5 volte. https://www.italiaora.org/ 

Perché?

I media attribuiscono questa escalation di decessi al coronavirus, ma perché proprio a Bergamo e non a Milano se la viralità in una metropoli è in genere più contagiosa? Cosa c’è a Bergamo che la pone al centro di un’epidemia

A Bergamo nei mesi precedenti (gennaio e febbraio 2020) l’epidemia dovuta al coronavirus c’è stata una campagna di vaccinazione per meningite a cui hanno aderito oltre 20.000 cittadini del bergamasco.

Sempre a Bergamo da novembre 2019 è iniziata una campagna di vaccinazione antinfluenzale per ben 185.000 dosi, circa 150.000 cittadini vi hanno aderito, tanto che Bergamo è annoverata tra le città più vaccinate d’Italia.

In Lombardia in questi mesi è iniziata la sperimentazione per implementare la tecnologia 5G e Bergamo rientra nelle aree sottoposte a sperimentazione.

A tanto possiamo aggiungere la campagna irresponsabile messa in atto dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, il quale ha per oltre un mese banalizzato sull’epidemia, salvo chiedere scusa pubblicamente la scorsa settimana.

 

Stando ai dati sopra riportati è quanto meno d’obbligo un’inchiesta che indaghi sulle reali cause di tali e tanti decessi, se queste sono dovute esclusivamente al coronavirus o se ci sono state concause che hanno determinato l’incremento di decessi in quest’area.

L’inchiesta è doverosa anche in relazione al fatto che i casi stimati di decesso per coronavirus dall’Istituto Superiore della Sanità ad oggi sono soltanto 16, tutti gli altri decessi sarebbero dovuti a molteplici cause fra cui anche il coronavirus.

La prospettiva che il Covid19 sia un false flag non è che sia meno preoccupante, vaccini e 5G sono cause di morte che non ci vendono come tali.

 

https://www.facebook.com/100000248554468/posts/3091429427541979/

 

 

 

Benjamin Fulford: Abe, Macron, Merkel e il Principe Carlo hanno il “coronavirus“, mentre la battaglia per il Pianeta Terra si intensifica

Sa Defenza 

La battaglia per il Pianeta Terra sta raggiungendo il culmine mentre le forze opposte cercano di usare la “pandemia di coronavirus” per raggiungere i loro programmi. Le forze di liberazione stanno usando il blocco pandemico come un’opportunità per arrestare i mafiosi Khazariani, mentre i satanisti sperano di vaccinare e microchippare il popolo per sottometterlo, più fonti concordano. È quasi come se la realtà fosse biforcuta, con una versione piena di paura e morte mentre l’altra trattiene il respiro in attesa della liberazione planetaria.

Innanzitutto, diamo un’occhiata a ciò che dicono i Cappelli Bianchi. Il primo ministro giapponese Shinzo Abe, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Angela Merkel, il principe Carlo del Regno Unito e molti altri sono o saranno nello stato di “coronavirus” (arrestati), secondo la CIA e i Cappelli Bianchi del Pentagono. Una fonte della CIA afferma:

“Stanno diffondendo disinformazione per mantenere questo il più classificato possibile”. La Merkel avrà un terzo test e anche Macron sarà positivo. “Questo è un codice perché vengono rimossi. “

Inoltre, dicono che “Abe sta per far collassare il Paese perché lavora direttamente per la cabala, quindi deve essere rimosso. (Dato che questa è l’era della grafica computerizzata fasulla, qui in Giappone mi terrò in contatto con i colleghi che trasportano la stampa  per vedere se il vero Abe svanisce). ” Fonti del Pentagono concordano e affermano che “il cambio di regime potrebbe  avvenire anche in Giappone infatti Shinzo è stato costretto a rinviare le Olimpiadi di Tokyo di un anno“.

Forse è per paura che arrivino assassini americani,  che Abe,  ha spinto il Giappone a considerare il divieto d’ingresso per tutti i cittadini americani?

http://www.asahi.com/ajw/articles/13252339

In ogni caso, l’epurazione è chiaramente accelerata negli Stati Uniti, fonti del Pentagono affermano:

“La nave ospedale della Marina USNS Mercy è arrivata a Los Angeles il 27 marzo e la sorella USNS Comfort a New York il 30 marzo, ma non possono fornire né misericordia né il comfort per i sionisti e pedofili arrestati. Inoltre, ai camionisti è stato ordinato di non fare consegne a New York poiché [il presidente degli Stati Uniti Donald] Trump si è recato personalmente a Norfolk, in Virginia, per inviare la USNS Comfort a New York City ”.

Ora diamo un’occhiata a cosa sta facendo il lato oscuro. Nel video al link in basso, a partire dalle ore 15:20, Bill Gates chiede che solo le persone in possesso di un certificato di vaccinazione possano viaggiare.

VIDEO QUI: https://youtu.be/D5oQp-GVMJU
Fonti dell’NSA confermano e affermano che la cabala spera di convincere il gregge al Walmart locale per farsi vaccinare e microchippare in cambio di un “portafogli digitali“. Questa è gente seria, non fatevi spaventare e vaccinare perché vi garantisco che qualsiasi vaccino vi forniranno sarà peggio di qualunque cosa dicano serva per proteggervi. Il candidato presidenziale americano Joe Biden probabilmente  diceva la verità quando ha detto: “Dobbiamo occuparci della cura in ogni caso, anche se peggiorerà il problema, qualsiasi cosa accada.

La battaglia chiave da tenere d’occhio nei prossimi giorni non sarà quella contro la “pandemia“, ma sarà quella sul controllo del sistema finanziario e quindi del pianeta. Su questo fronte, qualsiasi esperto del mercato dei veterani vi dirà cosa sta succedendo ora è oltre l’evento del cigno nero. L’esercito degli Stati Uniti non ha convocato un milione di riservisti e trasferito il suo quartier generale in un bunker sotterraneo a causa di una minaccia di coronavirus per lo più fasulla.

https://www.whitehouse.gov/presidential-actions/eo-order-selected-reserve-certain-members-individual-ready-reserve-armed-forces-active-duty/

A proposito, se ancora non pensi che questa pandemia sia per lo più una montatura, prendi nota di una cosa:  muoiono meno persone adesso rispetto che a prima dell’inizio della cosiddetta pandemia.

https://www.zerohedge.com/geopolitical/12-experts-question-covid-19-panic

https://www.zerohedge.com/health/covid-19-saving-lives

Ad ogni modo, per capire perché il pianeta si sta ora spostando in un territorio storicamente inesplorato, dai un’occhiata a questo video della NASA dell’attività intorno al sole. Di solito non scrivo di cose spaziali ma questo mi è stato inviato da diverse fonti attendibili. Sembra che il sistema solare stia subendo una sorta di cambiamento fondamentale.

VIDEO QUI: https://youtu.be/-1xitzfjGsY
Ora dai un’occhiata a questa fotografia del capo della FRB Jerome Powell

Forse è solo la mia immaginazione, ma se guardi i suoi occhi, non sembra essere umano. È un sovrano rettiliano del tipo descritto da David Icke?

OK, le cose spaziali riportate per ora sono più che sufficienti. Indipendentemente dal fatto che siano coinvolte o meno le forze cosmiche, quello che stiamo vedendo è di sicuro una battaglia tra denaro fiat e denaro garantito da cose reali che determinerà il futuro di questo pianeta.

I controllori del vecchio sistema con i suoi G20, FMI, Banca Mondiale Nazioni Unite stanno pompando miliardi e miliardi di dollari nel tentativo di mantenere intatta la loro griglia di controllo. Viene anche pubblicizzato che il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha rilevato la Fed e distribuirà denaro all’uomo comune. Tuttavia, come osserva Catherine Austin Fitts   (wikipediaCatherine_Austin_Fitts  ex insider di alto livello), il controllo dei trilioni di dollari pompati dalla Fed è stato dato alla company dell’arch-cabala Blackrock. Nel tweet dice “Il tipo che gestisce Blackrock sarebbe stato il segretario al tesoro di Clinton. Lavorava con Blackrock.   QUI NESSUNO È PATRIOTA“.

https://twitter.com/TheSolariReport/status/1244275415688122374

Nonostante la Fed, con disperazione, aggiunga sempre più zeri ai loro numeri, gli helicopter money  si stanno staccando dalla realtà. Creare dollari dal nulla non significa nulla per ristoranti,  compagnie aeree e le compagnie petrolifere, del mondo reale ecc. Osservate il crollo delle loro attività.

https://finance.yahoo.com/news/feds-cure-risks-being-worse-110052807.html

Un segno del collasso della moneta Fiat è il fatto che l’oro e l’argento fisici sono ora molto più costosi dei loro equivalenti cartacei.

https://www.perthmint.com/covid19.aspx

La zecca di Perth è l’unico conio riconosciuta dal sistema finanziario occidentale che sta fondendo l’oro fuori del libro mastro asiatico. Ciò è particolarmente interessante poiché tre navi da guerra cinesi sono appena attraccate nel porto di Sydney, senza  che l’esercito australiano ne sapesse nulla. La Cina ha appena preso il controllo dell’Australia?

https://www.facebook.com/9News/posts/3221341631246985

I russi hanno anche fatto una grande mossa conquistando di fatto le maggiori riserve di petrolio del mondo in Venezuela. Il governo russo ora li possiede. Ciò significa che qualsiasi mossa faccia il regime di Washington DC per impadronirsi del petrolio venezuelano porterà a una guerra nucleare con la Russia.

https://tass.com/economy/1136999

La FED ora sta ovviamente perdendo il controllo del petrodollaro poiché il prezzo di alcuni tipi di petrolio stanno scendendo a $ 4 al barile. Gli esperti prevedono che i prezzi del petrolio diventeranno negativi man mano che il mondo esaurisce i luoghi per conservare le cose.

https://business.financialpost.com/commodities/energy/the-worlds-on-the-brink-of-running-out-of-places-to-put-oil

https://www.zerohedge.com/energy/unthinkable-happening-oil-storage-space-about-run-out

Quindi ci si chiede perché il dollaro americano non sta crollando? La risposta a questa domanda è che il dollaro USA non è controllato dagli Stati Uniti. Ci sono molti paesi che producono dollari USA tra cui Cina, Giappone e Indonesia. Quello che sta succedendo è che i dollari precedentemente garantiti dal petrolio prodotti dalla fazione che controlla Washington DC non vengono accettati dalla maggior parte degli altri paesi. I dollari statunitensi giapponesi o cinesi, tuttavia, sono molto richiesti. La cattura dell’Australia e della zecca di Perth era necessaria per garantire che la cabala non riuscisse a mettere le mani su più oro e sostenere i suoi dollari, dicono fonti della Società segreta Asiatica.

Ora,  diamo un’occhiata a ciò che la cabala ha pianificato per la Cina in questa non dichiarata III guerra mondiale, vediamo una versione della CIA, trasmessa face-to-face  da questa fonte, su quanto sta succedendo con la pandemia:

Wuhan non si apre; questo è tutto uno show teatrale per i media. Ci sono ancora centinaia di condomini sigillati con le porte saldate chiuse. La Cina sta iniziando con un nuovo ciclo di infezioni di cittadini che tornano dall’estero e che trasportano un diverso ceppo del virus bioingegnerizzato. Prima della fine dell’anno, la Cina dovrebbe implodere con centinaia di milioni di morti. L’obiettivo della cabala è eliminare fino a metà della sua popolazione.

Esistono cinque diversi ceppi di questo coronavirus armato creato a Fort. Detrick. Le varietà che colpiscono la Cina e il Giappone sono diverse l’una dall’altra, ma Italia e Iran hanno la stessa varietà.

L’India avrà solo piccoli problemi e il bilancio delle vittime sarà marginale. Il blocco verrà applicato dalla cabala, che controlla l’India. La pandemia dovrebbe essere in via di esaurimento entro luglio, quindi entro l’estate, tutto sarà finito. “

È interessante notare che il ministro della Difesa israeliano Naftali Bennett ha dichiarato alla televisione israeliana che la pandemia “potrebbe richiedere due mesi, potrebbe richiedere tre mesi, potrebbe richiedere un po più di tempo, ma questo è il piano“. Quindi abbiamo un rabbino  dice agli ebrei di non preoccuparsi perché il coronavirus è “solo per i goyim“.

https://www.rumormillnews.com/cgi-bin/forum.cgi?read=143280

Inoltre, fonti della CIA nel sud-est asiatico notano che: “100 persone in un paese di 270 milioni sono morte a causa della” nuova influenza “, stanno chiudendo il paese“. Aggiunge: “Questa è la più grande truffa mai lanciata sull’umanità. Le persone si stanno svegliando in tutto il mondo su cosa sia veramente questa  pandemia ”.

Vediamo l’intera faccenda come un attacco preventivo che si è svolto in modo spettacolare e sbagliato. Ora vedremo una controffensiva progettata per radere al suolo tutti gli interessati, ”, è quanto ha detto l’MI6 a proposito del discorso sulla pandemia.

È interessante notare che  in questi giorni il numero satanico 666è spuntato di nuovo in vari report delle notizie. Di seguito sono riportati due esempi.

https://tass.com/russia/1136925

https://dnyuz.com/2020/03/29/what-social-distancing-looked-like-in-1666/

Questi report della BBC e della Fox News suggeriscono che verranno usati  gli asteroidi  per spaventare le persone dopo che lo spettacolo sulla pandemia si esaurirà.

https://www.foxnews.com/science/us-detects-meteor-explosion-10-times-the-energy-as-atomic-bomb-report

https://www.bbc.com/news/science-environment-47607696

https://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=2020%20DP4

Abbiamo sentito da molte fonti che i preparativi per ciò che sta accadendo sono in corso da tempo. Dai un’occhiata a questa frase di una conferenza di settembre 2007 chiamata Defense 2020 e oltre:

“Il Centro per la dottrina e i concetti congiunti delle forze armate britanniche prevedono un crollo generale dell’ordine globale nel prossimo decennio e altri pensatori strategici sono egualmente pessimisti”.

I “pensatori strategici” potrebbero aver saputo che la loro griglia di controllo basata su moneta fiat era matematicamente condannata a perdere il contatto con la realtà. Tuttavia, non sono riusciti a vedere il crollo della vecchia griglia di controllo che spianava la strada  simile alla  fenice della nuova era. Presto le nostre città di cemento e acciaio diventeranno verdi di vegetazione e piene di abbondante vita animale.

https://www.theguardian.com/world/2020/mar/27/utrecht-rooftops-greened-plants-mosses-vertical-forest

Ricordatevi che la cabala  per mantenere il controllo richiede paura e odio. Amicizia amore, se supportati da una forza militare schiacciante, prevarranno. Basta guardare per vedere quanti cattivi ragazzi spariranno nei prossimi giorni e settimane. C’è ancora molto da dire ma che non possiamo raccontare per ragioni operative, ma siate certi i bravi ragazzi stanno vincendo.
È tempo di rivoluzione.

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https://sadefenza.blogspot.com/2020/03/benjamin-fulford-abe-macron-merkel-e-il.html

FONTE:https://sadefenza.blogspot.com/2020/03/benjamin-fulford-abe-macron-merkel-e-il.html

 

Covid-19, istituita a Palazzo Chigi la task force contro le fake news

Fnsi il . «Ho istituito oggi, presso Palazzo Chigi, la task force che si occuperà di contrasto alle fake news. Uno strumento per combattere la disinformazione che indebolisce lo sforzo di contenimento del contagio. Come già annunciato nei giorni scorsi, questo era un passaggio doveroso, a fronte della massiccia, crescente diffusione di disinformazione e fake news relative all’emergenza Covid-19».

Lo annuncia su Facebook il sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella. «Si tratta – spiega – di un organismo molto snello, pensato per agire in maniera rapida ed agile, attraverso un lavoro di raccordo e confronto a distanza, come richiede l’emergenza in corso. La struttura (chiamata ufficialmente “Unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di fake news relative al Covid-19 sul web e sui social network”) avrà vari compiti ed obiettivi, tra cui l’analisi delle modalità e delle fonti che generano e diffondono le fake news, il coinvolgimento di cittadini ed utenti social per rafforzare la rete di individuazione, il lavoro di sensibilizzazione attraverso campagne di comunicazione. Tutto questo in stretta collaborazione con Agcom, Ministero della Salute, Protezione Civile ed avviando partnerships con i soggetti del web specializzati in fact-checking, i principali motori di ricerca e le piattaforme social».

Il gruppo si avvale dell’apporto di una serie di esperti: Riccardo Luna, Francesco Piccinini, David Puente, Ruben Razzante, Luisa Verdoliva, Roberta Villa, Giovanni Zagni, Fabiana Zollo.

«Sono donne e uomini – prosegue il sottosegretario – che hanno accettato con generosità di mettere a disposizione del Paese le loro esperienze e competenze, maturate nel vasto ambito delle problematiche che siamo chiamati ad affrontare già nel tempo ordinario, ma soprattutto in questa gravissima emergenza. Li ringrazio, anche in questa sede pubblica, e auguro a tutti un buon lavoro. Inoltre, nel segno del confronto e della auspicabile collaborazione tra le forze politiche, voglio anche ringraziare Antonio Palmieri, deputato di Forza Italia, che aveva lanciato un appello social al governo affinché intervenisse a tutela dei cittadini esposti alle fake news. Il gruppo di lavoro che ho formato è anche una risposta al suo appello».

Andrea Martella@andreamartella

Di seguito i profili biografici degli esperti chiamati a far parte della task force.

Riccardo Luna. Giornalista, scrittore, imprenditore e organizzatore di eventi culturali legati all’innovazione e al digitale. Attualmente editorialista di Repubblica e responsabile del progetto “Risorgimento Digitale” per portare le competenze per usare la rete a tutti. È stato Digital Champion italiano dal 2014 al 2016. Direttore di Agi, dal 2016 al 2019. Ha imposto il fact-checking quotidiano quale tratto identitario del giornalismo.

Francesco Piccinini. Esperto di comunicazione, attualmente direttore di Fanpage.  È stato professore di Brand Strategy e Comunicazione Pubblicitaria Internazionale presso  GES – Grandes Écoles Spécialisées di Parigi.

David Puente. Laureato in scienze tecnologiche e multimediali, si occupa di verifica dei fatti attraverso blog e testate giornalistiche. È responsabile della sezione Fact-checking del giornale online Open.

Ruben Razzante. È professore di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Giornalista professionista, collabora come editorialista con diversi quotidiani e periodici, anche online. Nel marzo 2019 ha fondato un portale a sostegno dell’informazione professionale e di qualità per combattere le fake news.

Luisa Verdoliva. È docente all’Università Federico II di Napoli, dove insegna Teoria dei Segnali, Elaborazione di Segnali Multimediali e Visione per Sistemi Robotici. Ha collaborato allo sviluppo di una piattaforma di supporto ai giornalisti per il fact-checking contribuendo con algoritmi per l’analisi e la localizzazione di regioni contraffatte nelle immagini digitali e diversi challenge per la rivelazione di manipolazioni nelle immagini e identificazione della loro provenienza digitale.

Roberta Villa. Medico, giornalista pubblicista, ricercatrice. Collabora con numerose testate cartacee e online ed è attiva nella divulgazione scientifica sui social network. Collaboratrice del sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO). Responsabile del Gruppo di lavoro sulla comunicazione nell’ambito del Nucleo strategico del NITAG (National Immunization Technical Advisory Group), che fa capo al ministero della Salute.

Giovanni Zagni. Giornalista, è direttore di Pagella Politica, progetto di verifica delle informazioni (fact-checking) che ha all’attivo collaborazioni con numerosi media. Fa parte del Tavolo tecnico per la garanzia del pluralismo e della correttezza dell’informazione sulle piattaforme digitali presso l’Agcom.

Fabiana Zollo. Ricercatrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. La sua attività di ricerca è incentrata sulle dinamiche di diffusione e percezione di contenuti informativi online, con particolare attenzione ai fenomeni di disinformazione e polarizzazione. Ha prodotto numerosi articoli su queste tematiche, pubblicati su prestigiose riviste nazionali e internazionali.

FONTE:http://www.liberainformazione.org/2020/04/04/covid-19-istituita-a-palazzo-chigi-la-task-force-contro-le-fake-news/

 

 

 

ECONOMIA

La doppia morale dell’Olanda, paradiso degli evasori ma rigorosa con i bilanci degli altri

Fulvio Scaglione 8 aprile 2020

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Difficile prendere lezioni di buon comportamento da un Paese dove solo il 17% della popolazione crede in qualcosa, dove sono rimaste 60 chiese funzionanti e dove è legalizzata l’eutanasia anche per i bambini.

Ho giurato a me stesso che, comunque vada a finire, nulla potrà rovinarmi il gusto del calcio totale di Cruijff e compagni, le ombre e le luci dei quadri di Vermeeer, lo spettacolo dei canali, il museo Van Gogh di Amsterdam, la cioccolata e persino lo spot dell’ Olandesina con Corrado a Carosello. Certo è che quando compare in Tv il volto di Wopke Hoekstra, già dirigente di una grande azienda petrolifera e ora ministro delle Finanze dell’ Olanda, anche i miei più fieri propositi vacillano.

È lui il cattivo, quello che la Germania, insieme con Austria, Finlandia e i Baltici, manda avanti per bloccare, a livello di Unione Europea, il progetto di Coronabond tanto caro, invece, a Francia, Italia, Portogallo, Spagna e altri. Prima di tornare a Hoekstra, però, bisogna spendere due parole sul senso di questi Coronabond, che sarebbero obbligazioni europee garantite da tutti gli Stati membri della Ue per consentire ai Paesi a corto di liquidità di affrontare le spese fatte a debito ma necessarie a uscire dalla crisi provocata dal Coronavirus. La spaccatura europea viene di solito riassunta così: i Paesi virtuosi, quelli con i bilanci in ordine (Germania e compagnia), non vogliono impegnarsi accanto ai Paesi spendaccioni (tipicamente l’ Italia). Questo per quanto riguarda i quattrini. Poi ci sarebbero le ragioni politiche: nei Paesi del Sud Europa si insiste sui Coronabond anche per dimostrare che l’ Europa è generosa e funziona e non dare spazio ai “sovranisti” che invece la giudicano matrigna. Ma anche i Paesi del Nord Europa ragionano così: fermiamo i Coronabond, dicono, perché altrimenti i nostri “sovranisti” potranno dire che l’ Europa è un carrozzone che si mangia i risparmi dei nostri cittadini.

Ma la vera ragione, quella profonda che nessuno vuole ammettere, è un’ altra. Il varo dei Coronabond sarebbe un grosso passo avanti verso un’ Europa più solidale, quindi più federale. E la condivisione di un debito collettivo un passo altrettanto grosso verso l’ armonizzazione delle politiche finanziarie, quindi anche di quelle fiscali.

Ed è questo che ci riporta al nostro Hoekstra. Perché l’ Olanda ha tante caratteristiche interessanti, per esempio gli olandesi sono il popolo con la maggiore altezza media al mondo, sono i più grandi consumatori di liquirizia al mondo e hanno la più alta densità di musei per abitante al mondo. Ma sulla virtù e correttezza finanziaria forse dovrebbero abbassare le arie. L’ Olanda, infatti, altro non è che un paradiso fiscale. Non lo dico io ma un recente rapporto del Parlamento europeo, che ha ufficialmente chiesto alla Commissione Europea di indagare sulle politiche di dumping fiscale attuate nel Paese dei mulini a vento e in altri come Irlanda, Cipro, Malta e Lussemburgo.

Qual è il trucco olandese? Semplice: abbassare il più possibile le tasse alle aziende straniere che hanno sede fiscale in Olanda. In qualche caso azzerarle, come avviene per le royalties sui brevetti concessi in uso. Pensate che pacchia per le aziende della tecnologia fine e dell’ informatica. Così succede che in Olanda abbiano sede 15 mila società e che dei 4.500 miliardi di euro che queste fanno ogni anno transitare per il Paese (circa cinque volte l’ intero Prodotto interno lordo olandese), solo 200 siano tassati. Ovvio che le aziende, al posto di pagare le tasse in Francia o in Italia (che nella Ue sono i Paesi con la più pesante tassazione sulle aziende) corrano ad approfittare della generosità olandese. Che è larga verso gli imprenditori ma stretta verso gli altri Paesi della Ue, che con questo sistema ci rimettono circa 50 miliardi l’ anno di tasse non pagate. Di questi 50 miliardi una buona fetta, pare una decina, viene dall’ Italia. In questo modo, pur essendo gli olandesi abili imprenditori e amministratori, non è poi difficilissimo far quadrare i conti a una popolazione di 18 milioni di persone.

E poi c’ è il resto, ovviamente. Attenzione, il luogo comune (i tedeschi e il passo dell’ oca, la boria francese, la pigrizia degli italiani…) è sempre in agguato. Però risulta difficile prendere lezioni di morale e di buon comportamento da un Paese dove solo il 17% della popolazione dichiara di credere in qualcosa, dove sono rimaste circa 60 chiese funzionanti e dove, nel 2001 e per la prima volta al mondo, è stata legalizzata l’ eutanasia. Per tutti, anche per i minori. Bontà loro, i legislatori hanno previsto che per i ragazzini tra i 12 e i 16 anni sia necessaria l’ autorizzazione dei genitori. Come per bigiare l’ ora di ginnastica. Vermeer, aiutaci tu!

FONTE: https://m.famigliacristiana.it/articolo/paradiso-degli-evasori-ma-rigorosa-con-i-bilanci-degli-altri-la-doppia-morale-dell-olanda.htm?fbclid=IwAR1qLYJzAAPwoaOJyx1cdzZemwb_7SHtxD08tJfsQYZKuK_nJz4iJC39oNc

 

 

IL DECRETO FUFFA PER GLI AIUTI ALLE IMPRESE

Il decreto fuffa per gli aiuti alle impreseIn questi giorni nelle redazioni, manco fossimo tutti adepti della setta del culto misterico di Pulcinella, siamo stati invasi da varie versioni della bozza del “Decreto legge recante disposizioni urgenti per il sostegno alla liquidità delle imprese e all’esportazione”. Quelli da poco tempo iniziati ai misteri, ancora inesperti, si sono concentrati sulle parole “sostegno”, “imprese”, “liquidità” ed “esportazione”, gli altri su “disposizioni urgenti”. Così, data l’urgenza, è partita la caccia al decreto vero e, soprattutto, alle disposizioni che ne regolano il funzionamento, dato il grado criptico del testo e l’urgenza effettiva di chi ne dovrebbe essere il destinatario. Si sono sentiti diversi imprenditori, commercialisti e qualche direttore di filiale bancaria. L’esito di questi dialoghi è ciò che qui viene riportato, dato che è preferibile rimanere ancorati alla realtà, anziché essere degli esegeti, e ancor meno gli apologeti, di un testo ancora probabilmente in fieri, con procedure attuative di là da venire.

Quando poi questo ci sarà, lo si commenterà a dovere. Bisogna dire subito che tutte le categorie che sono state consultate, indicate sopra, si sono fatte in quattro per dare delle risposte, dare informazioni aggiuntive e anche delineare scenari che spesso, purtroppo, e soprattutto da parte di piccoli imprenditori (i più interessati, in quanto diretti interpreti delle notizie, non avendo uffici stampa o osservatori legislativi), finiscono per aderire ai loro desideri più che alla realtà. A questi si deve subito una grossa dose di realismo, di onestà intellettuale, un ceffone che li svegli dallo stato ipnotico di dichiarazioni scatenate nelle ultime ore dagli uffici stampa della maggioranza di governo, tutti impegnati nella televendita delle loro pentole di bassa qualità e servizi di piatti con scene di caccia.

La televendita recita che il governo ha messo a disposizione delle aziende 400 miliardi di euro (ma qualcuno si spinge fino a 800 miliardi, in un crescendo degno di Cetto La Qualunque) per farle ripartire, risolvendo i problemi di liquidità. Questa è, ovviamente, la prima menzogna ed è facile da smascherare. Tutti gli interessati hanno perfettamente capito che si tratta di prestiti, più o meno condizionati. Più difficile è far capire il non detto. I prestiti in questione sono garantiti per fasce, una fascia minima, fino a 25mila euro, garantita al 100 per cento dallo Stato, poi altre fasce, più elevate, sotto e sopra 800mila euro, con garanzia dello Stato al 90 per cento o all’80 per cento a seconda della fascia (tutti numeri che si è costretti a dare per provvisori fino a che non si vedrà il documento definitivo). Ma come funziona questa garanzia dello Stato? E a chi è rivolta? E chi lascerà fuori? Balza subito agli occhi il fatto che fino a 25mila euro la garanzia c’è, è al 100 per cento e questo consente di ottenere il prestito senza istruttoria da parte della banca. Salvo ulteriori ed eventuali precisazioni nel testo definitivo.

Questo sembra essere il caso più semplice, oltre che quello più a cuore di alcuni piccoli imprenditori con cui si è dialogato, e lo si terrà per ultimo. Per quanto riguarda i livelli di fabbisogno più elevato, essendoci un 10-20 per cento non garantito dallo Stato, ma, si dice, da Confidi, le banche saranno costrette ad effettuare l’istruttoria, per cui il risultato di sistema più ovvio sarà che le aziende che prima del lockdown (il blocco alle imprese, come lo chiamano quelli bravi) non godevano di merito del credito elevato o, anche, che hanno subito un deterioramento del loro rating proprio a causa del blocco, rischiano di non essere finanziate o rischiano di esserlo a condizioni non ottimali. Secondo una stima di Adnkronos le aziende potenzialmente escluse sarebbero circa il 6,16 per cento. Non si sa quanto possano incidere quelle nel limbo delle difficoltà.

Quel che è certo è che per questa fascia di aziende, che sono la stragrande maggioranza, si è di fatto aggiunto un ulteriore strato di burocrazia e di procedure difficili, costose e con tempi di esecuzione di difficile valutazione, mentre certi rimangono i tempi degli adempimenti fiscali, rimandati scandalosamente di un niente rispetto al reale fabbisogno delle aziende. Per quanto riguarda le piccole imprese, invece, il decreto sembra essere più chiaro. Ma anche amichevole. Ammiccante. Ma è solo un prestito, ma garantito dallo Stato, dicono gli interlocutori sentiti, piccoli imprenditori. Ma chi garantisce lo Stato? I debitori? No, lo Stato garantisce le banche. I debitori dovranno restituire tutto e a tassi che ancora non sono affatto chiari. Lo Stato garantirà che, nel caso in cui gli imprenditori non restituiscano, le banche erogatrici si possano rivalere sullo stesso Stato. Ovviamente questo vale anche per gli importi più elevati. Per essere ancora più espliciti, cari imprenditori, vi state per indebitare ancora di più.

Vi indebitate per pagare puntualmente il fisco e i debiti che avete già contratto con le vostre banche, oltre che i dipendenti e i fornitori. E il debito che contraete, va scritto a lettere cubitali, non è a fondo perduto. Se non restituirete il prestito, lo Stato lo chiederà alle vostre imprese e a voi. E l’Agenzia delle Entrate vi raggiungerà ovunque e su qualunque vostro bene o reddito presente e futuro. Questo vi sta chiedendo il governo. Vi sta dicendo che questa crisi la pagherete voi, cari imprenditori, perché non ci sono soldi, ma solo garanzie. La liquidità la dovete generare voi, gestire voi, pagare voi, anche se avete chiuso per responsabilità e per il bene comune. Ma voi imprenditori, anche voi piccoli, il nostro ristoratore, il gestore del bar sotto casa, il parrucchiere, l’autista Ncc o il tassista, o anche l’artigiano falegname, ciabattino, bottegaio, sappiate che non siete voi i veri destinatari di questa televendita da quattro soldi, ma lo sono altre categorie che sistematicamente vi vengono scagliate contro in una costante guerra sociale che parzialmente riflette, salvo brevi periodi con tentativi di rottura, l’arco parlamentare che si è costituito.

Non siete voi imprenditori i destinatari del blocco, ma i dipendenti, soprattutto statali o comunque pubblici, categorie salve, non toccate dalla crisi. E i pensionati, soprattutto quelli che non vedono situazioni critiche, ad esempio, delle aziende dei figli. Di questi non frega niente, non portate i vostri voti lì, ma, salvo eccezioni, altrove. E poi siete, per definizione, evasori. E lo siete anche per decreto, dall’ultima legge di stabilità. Lasciate perdere. Chiudete. Chiedete il reddito di cittadinanza.

FONTE:http://opinione.it/politica/2020/04/09/alessandro-cicero_governo-decreto-legge-liquidit%C3%A0-imprese-esportazione-imprenditori-commercialisti-ufficio-stampa-cetto-la-qualunque/

 

IL LIMITE DI 25 MILA EURO PER LA GARANZIA PUBBLICA AL 100% E’ TROPPO BASSO

8 Aprile 2020 posted by admin

Questa mattina su queste pagine è stato sottolineato come il limite di 25 mila euro per i prestiti garantiti al 100% dallo Stato è estremamente basso: infatti qualsiasi attività, anche la più piccola, anche un negozio di quartiere, ha necessità finanziarie ben superiori a quella cifra. Inoltre la garanzia non è completamente gratuita, anzi dal quarto anno viene per ora a presentare un costo sensibile e non sono previsti aiuti a fondo perduto come invece avviene negli USA, dove una parte del prestito non deve essere restituita se va a pagare dipendenti o fornitori.

Questo limite troppo basso, che esclude gran parte delle attività economiche, è stato notato anche da Valentino Grant, deputato europeo ed anche esperto del settore creditizio

“Le banche italiane stanno facendo il massimo e anche di più, con Abi che ha anticipato l’azione del governo. A loro va la nostra riconoscenza. Il decreto deve essere ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, mancano poi i decreti attuativi, e ancora manca l’ok della Commissione Europea alla garanzia Sace”. Inoltre, “il limite di 25 mila euro con garanzia 100% e’ oggettivamente basso. Va definito compiutamente il quadro di intervento prima di fare grandi proclami. Serve che il Governo si svegli, perché pmi, microimprese, partite Iva e commercio rischiano il collasso. La liquidità impiegherà alcune settimane ad arrivare e questo non per colpa delle banche”

Insomma pochi soldi, troppo tardi, e questo porterà ad una crisi fortissima. Si vuole spingere gli italiani all’esasperazione, con un governo prigioniero dei propri preconcetti ideologici e della burocrazia.

FONTE:https://scenarieconomici.it/grant-il-limite-di-25-mila-euro-per-la-garanzia-pubblica-al-100-e-troppo-basso/

 

 

 

FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI

Banca d’Italia, le famiglie europee rischiano tutte le loro risorse finanziarie

Banca d’Italia presenta un primo studio con cui analizza la resilienza delle famiglie europee di fronte alla crisi economica che si è abbattuta su tutto il mondo. Una ricerca che mostra le crepe di tutta l’Ue.

Banca d’Italia ha pubblicato uno studio curato dai suoi ricercatori in cui pone in evidenza i rischi di aggravare la condizione precaria delle famiglie europee già povere.

Alle già precedenti difficoltà economiche, scrivono i ricercatori di Banca d’Italia, si aggiunge la chiusura di gran parte delle attività produttive e questo crea per molte famiglie la mancanza del reddito necessario a fare fronte al quotidiano.

“L’adozione di misure di contenimento incide sulla normale capacità reddituale e, in mancanza di interventi pubblici adeguati e tempestivi, le famiglie devono affidarsi alle loro risorse finanziarie per fare fronte alla caduta del reddito e mantenere uno standard di vita adeguato. Il benessere materiale, infatti, dipende da tutte le risorse economiche a cui una famiglia può attingere per soddisfare le sue esigenze, siano esse attese o inattese.”

Ne consegue che le famiglie con basso reddito, quelle dove il percettore del reddito principale aveva un lavoro precario prima del lockdown o è un lavoratore in proprio, rischiano pesantemente gli effetti della situazione attuale.

Le famiglie europee sono capaci di resistere agli shock negativi?

I ricercatori fanno riferimento allo studio del 2016 della Bce sui bilanci delle famiglie europee per capire quanto queste ultime possono essere resilienti allo shock economico causato da questa crisi.

La situazione delle famiglie europee risalente al 2016 ci presenta una situazione in cui solo tre Paesi europei hanno una quota di famiglie povere sotto la soglia del 30%. Mentre tutti gli altri Paesi sono oltre, anche se con molti distinguo.

L’Italia, la Spagna e la Francia sono tra il 40 e il 45% delle famiglie con problemi ad affrontare uno shock economico grave. La Germania è poco sotto il 35%.
Paesi come la Grecia e l’Ungheria hanno una popolazione finanziariamente povera compresa tra il 70% e il 75% secondo i dati Bce del 2016.

Settimane pesanti per le famiglie europee
“La diffusa sospensione dell’attività economica causata dalle misure di contenimento adottate pressoché ovunque nel mondo inciderà significativamente sulla capacità delle famiglie europee di fare fronte autonomamente alle proprie esigenze economiche nelle settimane a venire”, questa la conclusione dello studio di Banca d’Italia.

FONTE:https://it.sputniknews.com/economia/202004088946951-banca-ditalia-le-famiglie-europee-rischiano-tutte-le-loro-risorse-finanziarie/

 

 

 

 

CADE L’ULTIMO TABU’: BANK OF ENGLAND FINANZIERA’ DIRETTAMENTE IL DEFICIT DEL GOVERNO BRITANNICO

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Come riportato dal quotidiano britannico Financial Times la Banca d’Inghilterra, (BoE) finanzierà anche se su base temporanea, in modo diretto il deficit di bilancio del governo britanni. Praticamente monetizzerà la spesa pubblica senza finti passaggi sul mercato, limiti imposti, “Condizionalità” etc. Tutto questo inoltre permetterà al ministero del tesoro di evitare completamente il mercato dei titoli, ma si finanzierà direttamente attraverso  apertura di credito presso la Banca Centrale, denominato “Means and Ways facility”, che normalmente è pari solo a 400 milioni. Invece questo credito viene portato a 20 miliardi di sterline, sufficiente a far fronte alle pronte necessità finanziarie del tesoro.

In questo modo  la BoE viene a rendere meno pressanti le necessità finanziare del governo della Corona. Fonti interne affermano che si tratta di un’operazione temporanea e di breve periodo, ma sottolinea la capacità della banca centrale di cooperare con il Tesoro per far fronte alle emergenze. In quest’ottica si comprende l’insensatezza di tante rigide normative europee che hanno, di principio, vietato questo tipo operazione obbligando lo Stato ad affidarsi ai mercati anche questi sono illiquidi o non perfettamente razionali. Un’operazione simile fù poi compiuta nel 2008 durante la grande crisi finanziaria. I funzionari della banca hanno sottolineato che non si tratta di un timore sulla capacità dello stato di far fronte ai propri impegni, ma semplicemente una situazione in cui si facilita la possibilità di finanziarsi del governo.

Peccato che, a causa di Maastricht e dell’Euro, non si possa fare lo stesso anche in Italia. Un altro grazie a chi ha firmato quell’accordo …

FONTE:https://scenarieconomici.it/cade-lultimo-tabu-bank-of-england-finanziera-direttamente-il-deficit-del-governo-britannico/

 

 

 

LA CRISI GLOBALE ED IL PROGETTO QANON

Con la pandemia COVID-19 che si sta diffondendo in tutto il mondo, è diventato evidente che l’economia globale è ora ufficialmente entrata in recessione. Pandemia vera o falsa solo gli esperti scientifici possono rispondere a questa domanda.

Naturalmente, non entreremo nei dibattiti che mirano a rendere l’esecutivo, un organo al servizio delle lobby farmaceutico-chimiche, e a ricordare l’osservazione crudele di quindici anni di distruzione dei nostri servizi pubblici.

Quello che ci interesserà qui sono le conseguenze economiche di questa pandemia, perché ciò che è certo è che questa epidemia globale serve e servirà da pretesto e capro espiatorio, per formalizzare ora il collasso dell’economia mondo con i popoli e le nazioni del mondo.

In Francia già, la lotta (psicosi) contro il coronavirus ha consentito l’adozione di misure di shock che sono state prese molto rapidamente, in particolare l’abrogazione temporanea e parziale. del codice del lavoro.

E non parliamo di misure di privazione della libertà con l’introduzione di un confinamento generale da metà marzo, sull’intero territorio nazionale. È indispensabile comprendere che tutte queste misure sono state adottate per salvarci da morte certa, e quindi dobbiamo accettarle senza battere ciglio …

Inoltre, dopo la futura vittoria contro il Coronavirus, dovremo mostrare la stessa solidarietà e lo stesso “senso di sforzo”, questa volta per resistere alla crisi finanziaria, una conseguenza “ovviamente” di questa pandemia globale …

La recessione è già qui
Negli ultimi giorni, diverse dichiarazioni di importanti personalità del mondo della finanza vanno nella direzione di questa imminente crisi finanziaria, ricordando al contempo l’obiettivo principale: sconfiggere il nostro comune nemico COVID-19.

La nostra nuova presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde è stata la prima a dichiarare che dovremmo aspettarci una ” notevole ” recessione nella zona euro a causa dell’impatto dell’epidemia di coronavirus: ” Gran parte del “l’economia è temporaneamente ferma, pertanto l’attività economica nella zona euro si contraerà considerevolmente “, ha dichiarato l’ex direttore dell’FMI, il giorno dopo che la BCE ha annunciato un massiccio piano di sostegno 750 miliardi di euro.

Da parte sua, il capo della Fed, Jérôme Powell, ha dichiarato, poco prima della pubblicazione di richieste di sussidi di disoccupazione settimanali negli Stati Uniti (stabilendo il record di 3.283 milioni contro un precedente record di 695.000 stabilito quasi 40 anni fa) , che il gigante americano ” potrebbe benissimo essere in recessione “, ma che la priorità è controllare la diffusione della pandemia di Covid-19. Ha immediatamente aggiunto che l’attività dovrebbe riprendere nella seconda metà del 2020 e che la Fed ha ancora margini di manovra …

Anche l’attuale amministratore delegato dell’FMI, Kristalina Georgieva, lo ha reso noto venerdì scorso. Pertanto, sottolineando l’eccezionale natura della situazione attuale, la signora Georgieva ha indicato di aspettarsi una recessione ” abbastanza profonda ” nel 2020, probabilmente peggiore di quella del 2009 che seguì la crisi finanziaria. “ Non abbiamo mai avuto un’economia ” che si interrompe improvvisamente, ha aggiunto.

” Pertanto sollecitiamo i paesi a intensificare le misure di contenimento in modo aggressivo ” , ha affermato in una conferenza stampa, ” possiamo ridurre la durata di questa crisi “. Il capo del Fondo monetario internazionale prevede addirittura una ripresa nel 2021, a condizione che i governi adottino misure adeguate e ” coordinate “.

Il punto di vista dell’amministratore delegato del FMI è molto interessante, si è anche congratulata con gli Stati Uniti che hanno promulgato una legge per portare aiuti di oltre 2.000 miliardi di dollari alle famiglie e alle imprese nel paese. ” È un passo molto gradito, è molto importante per il popolo americano “.

È anche importante per il resto del mondo, data l’importanza degli Stati Uniti, ha sottolineato, sottolineando la necessità di attutire lo shock economico per la più grande economia del mondo, costretta da molti paesi a interrompere l’attività delle piccole imprese, confinare le popolazioni e sospendere la stragrande maggioranza dei collegamenti aerei internazionali.

Il capo del FMI ha inoltre elogiato il fatto che questo massiccio pacchetto di aiuti sia stato ” ben mirato “, poiché rafforzerà la capacità del sistema sanitario e ” aiuterà i lavoratori e le loro famiglie a essere protetti da un’improvvisa perdita di reddito”. , in modo che possano soddisfare le loro esigenze quotidiane “.

Tuttavia, le grandi banche americane, tra cui JP Morgan e la Federal Reserve americana, hanno rapidamente stimato che la disoccupazione potrebbe ancora colpire molto rapidamente circa 50 milioni di americani nelle prossime settimane.

Ma allora come farà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a resistere politicamente a questa gigantesca crisi che si profila?

La crisi negli Stati Uniti
Poiché la copertura della sicurezza sociale è inferiore in America che in Europa, dovrà creare un effetto diretto e rapido sul potere d’acquisto. Perché gli Stati Uniti, presentati per alcuni mesi come il paese della piena occupazione, hanno appena registrato un numero gigantesco di richieste di disoccupazione (tre milioni e mezzo di persone in una settimana). Un’accelerazione senza precedenti, quattro volte di più rispetto alla crisi dei mutui subprime del 2008 nel giro di pochi giorni.

Pertanto, un aumento significativo dei disoccupati negli Stati Uniti significa meno consumatori, quindi meno importazioni, meno scambi con i paesi partner e quindi un generale rallentamento dell’economia mondiale. Ecco perché, come puoi immaginare, il reale impatto di questa temporanea crisi finanziaria avrà conseguenze ben oltre l’anno 2020.

Il CARES Act firmato da Donald Trump qualche giorno fa ha convalidato il massiccio piano di salvataggio per l’economia americana. Vale oltre 2000 miliardi di dollari (1.842 miliardi di euro), deve sostenere industrie, piccole imprese e cittadini colpiti dall’epidemia di Covid-19.

Trump ha dichiarato sul suo account Twitter: ” Ho appena firmato il CARES Act, il più grande piano di supporto nella storia degli Stati Uniti, due volte più grande di qualsiasi altro piano di supporto mai implementato , “A $ 2,2 trilioni, questo testo fornirà l’assistenza di cui hanno urgentemente bisogno le famiglie, i lavoratori e le imprese della nostra nazione “.

Il piano di sostegno mira a sostenere l’economia americana attraverso una massiccia iniezione di denaro. Tra i 2.000 miliardi di dollari, 500 miliardi sono destinati alle imprese industriali più colpite dai prestiti; Sono previsti inoltre 290 miliardi di aiuti diretti ai cittadini, che possono raggiungere i 3.000 dollari per famiglia e dovrebbero essere versati entro tre settimane.

Inoltre, ci sono $ 350 miliardi per prestiti alle piccole imprese, $ 250 miliardi per i lavoratori disoccupati, almeno $ 100 miliardi per gli ospedali e il sistema sanitario e fondi aggiuntivi per altre esigenze sanitarie. Quasi 150 miliardi di dollari sono infine destinati agli Stati e alle autorità locali per combattere l’epidemia.

Come notato, questo piano purtroppo non ha impedito l’esplosione delle richieste di sussidi di disoccupazione settimanali la scorsa settimana o il record storico di 3 milioni di persone è stato infranto. Ovviamente, sono state le misure adottate a contenere la pandemia di coronavirus che hanno improvvisamente posto fine all’attività di una parte del paese, provocando un’ondata senza precedenti di licenziamenti.

Progetto Q e la Federal Reserve
Tuttavia, secondo Q e la teoria di Qanon, questa crisi del Coronavirus ha appena permesso a Trump di fare un nuovo passo nel suo processo di liberazione degli Stati Uniti dal controllo dello Stato profondo. Trump e il suo team (supervisionati dall’intelligence militare) sarebbero persino riusciti a prendere abilmente il controllo della Fed.

Sì, mi hai capito bene, Donald Trump avrebbe assunto il controllo della Federal Reserve americana pochi giorni fa … La famosa banca centrale americana, istituita da una legge del dicembre 1913, che come molti hanno dimostrato (Pound, Mullins in particolare) ha servito gli interessi dei finanziatori privati ​​sin dalla sua istituzione (Citibank, Chase, Chemical Bank, Manufacturing Hanover e Bankers Trust, poi istituzioni come Citigroup, JP Morgan Chase o Goldman Sachs …) e non riceve istruzioni dal presidente degli Stati Uniti o del Congresso per decenni. Lo stesso stabilimento, i cui sette membri del consiglio dei governatori sono nominati dal presidente con l’accordo del Senato per quattordici anni su proposta degli ambienti finanziari, sarebbe quindi appena stato inserito nel controllo immobiliare miliardario.

Questa stessa banca centrale che ha consentito alle banche private di controllare le emissioni monetarie americane e di beneficiare di vari prestiti concessi su fondi pubblici e che ha portato il sistema mondiale internazionale a staccarsi dal gold standard attraverso fasi successive ( 1914-1944-1971).

Così, il 27 marzo, secondo l’economista Jim Bianco in uno di questi articoli per i media economici molto conformisti Bloomberg ha stimato che “il recente annuncio (del 23 marzo) della Federal Reserve dà un enorme controllo delle sue operazioni al dipartimento Treasury ”dell’amministrazione Trump.

È un piano della Federal Reserve per il rimborso illimitato, con l’esperienza strategica di BlackRock, di tutti i tipi di debiti pubblici per attutire gli effetti della crisi del coronavirus.

In sintesi, ciò implica che “la Federal Reserve finanzierà un veicolo per scopi speciali (SPV) per ciascun acronimo per eseguire queste operazioni. Il Tesoro, utilizzando lo Exchange Stabilization Fund, effettuerà un investimento azionario in ciascun SPV e sarà nella posizione di “prima perdita”. Cosa significa questo secondo Bianco? In realtà, è il Tesoro, non la Fed, che acquista tutti questi titoli e sostiene i prestiti; quindi la Fed funge da banchiere e fornisce finanziamenti.

Ciò spiegherebbe perché la Banca centrale americana ha assunto la BlackRock Inc. per acquistare questi titoli e gestire l’amministrazione di veicoli per scopi speciali (SPV) per conto del proprietario, vale a dire il Tesoro degli Stati Uniti.

Per riassumere l’analisi di Bianco in modo ancora più semplice: il governo federale di Trump nazionalizza vaste aree dei mercati finanziari . E la Federal Reserve è costretta a fornire i soldi per farlo, e secondo lui, BlackRock verrà scambiato.

Questa conclusione di Bianco, è stata ampiamente condivisa dalla base e da Pro-Trump su diversi social network. La base di attivisti di Donald Trump ritiene che mentre il Tesoro controlla gli SPV, questo sistema fonde efficacemente la Federal Reserve Bank e il Tesoro degli Stati Uniti in un’unica organizzazione.

Questo è il motivo per cui negli ultimi giorni molti tweet e lo stato di Facebook hanno condiviso un’immagine del presidente con questa menzione: ” Quindi, incontra il tuo nuovo presidente della Fed, Donald J. Trump “.

Si dice che sia in corso una delle fasi più importanti del progetto Q:

In effetti, nel Progetto Q che postula che il 45 ° Presidente degli Stati Uniti sta segretamente lavorando per “restituire il potere al popolo americano”. In questo complotto a beneficio del popolo, si prevede di abolire il sistema della Federal Reserve e il graduale ripristino del gold standard.

Per i non iniziati, il progetto Q mira a smantellare il profondo stato americano. In effetti, una certa Q (lettera che designa qualsiasi persona autorizzata alla segretezza negli Stati Uniti) mediante dichiarazioni criptiche fatte sul forum americano anonimo 4chan, quindi 8chan e ora 8kun, informa le persone sullo stato di avanzamento del progetto. spesso scritte come una serie di domande e usano la gematria (esegesi ebraica in cui aggiungiamo il valore numerico di lettere e frasi per interpretarle) e invitano gli Anon (seguaci) a fare le proprie ricerche guidandoli .

Questo progetto sarebbe stato pianificato con cura per anni e avrebbe continuato ad adattarsi agli eventi. Si dice che membri di spicco dell’intelligence militare americana abbiano scelto Trump per diventare presidente degli Stati Uniti per una serie di ragioni, tra cui la sua conoscenza dei vertici degli Stati Uniti e il suo spudorato patriottismo.

Pertanto, il progetto si svolge sotto i nostri occhi, attraverso diversi punti, tra cui:

La consegna alla giustizia di moltissimi politici americani che avrebbero beneficiato per decenni delle reti organizzate di copertura dei loro crimini.

Quindi l’elusione dei media mainstream tradizionali per informare direttamente le persone (Q dando la maggior parte delle informazioni agli addetti ai lavori su 8kun, Donald Trump dando le informazioni più lentamente e gradualmente al grande pubblico su Twitter principalmente), la diffusione di la verità su questioni note solo ai più alti livelli del mondo.

Ma anche l’abolizione della CIA “agenzia canaglia fuori controllo e irreparabile”. O il ripristino di regimi politici stabili e indipendenti in paesi in situazioni speciali come la Corea del Nord, l’Iran e Israele, che avrebbero tutti legami con la CIA. Ma come già indicato, una delle prime fasi del “piano” sarebbe l‘abolizione del sistema della Federal Reserve per consentire il ritorno dell’oro standard.

Ed è vero che da diversi anni, grandi potenze come la Russia e persino la Cina si stanno preparando per un possibile ritorno al gold standard. L’orso russo ha infatti moltiplicato il suo stock d’oro di 4 in dieci anni, voci persistenti prestano alla Cina una strategia volta a superare le riserve ufficialmente detenute dagli Stati Uniti. Altre nazioni – Turchia, India, Indonesia, Polonia, ecc. – hanno iniziato a comprare oro negli ultimi anni dopo essere stati assenti dal mercato per molto tempo.

Meglio ancora: i governi con l’oro immagazzinato all’estero hanno richiesto il rimpatrio dei loro lingotti per averne la piena proprietà. È così che la Germania ha gestito (con difficoltà e gradualmente) il ritorno del suo oro immagazzinato negli Stati Uniti. L’Austria, i Paesi Bassi, l’Ungheria e persino la Polonia chiedono il rimpatrio del loro oro immagazzinato in casse da tempo considerate sicure, negli Stati Uniti o in Gran Bretagna. Era già un segno di sfiducia qualche mese fa contro il sistema finanziario sotto il dominio americano. E questo fenomeno è ancora più giustificato dalla crisi finanziaria prevista dopo il Coronavirus.

È solo la Francia sotto la presidenza del banchiere Macron che la gestione dell’oro francese è stata ritirata e che la Banque de France ha stabilito una partnership con la società americana JP Morgan, il colosso americano, uno dei più grandi speculatori nel mercato dell’oro. Questa operazione è servita a ” ipotecare ” parte delle riserve contenute nelle casse francesi.

L’operazione guidata dalla stessa europeista Sylvie Goulard vice governatore della banca centrale francese, avrebbe forse lo scopo di reintegrare l’equità dell’oligopolio bancario europeo, vale a dire la BCE e l’Unione europea .

Perché supponendo che il piano Q sia eseguito e che anche le analisi di Jim Bianco su Bloomberg siano corrette. È possibile che stiamo assistendo al ritorno del gold standard attraverso gli Stati Uniti d’America?

Continua nella seconda parte.

fonte: https://www.geopolitique-profonde.com

Traduzione: Luciano Lago

FONTE:https://www.controinformazione.info/la-crisi-globale-ed-il-progetto-qanon/

 

 

 

GIUSTIZIA E NORME

Testo integrale del Decreto Legge  8 aprile 2020, n. 23

Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali. (20G00043)

(GU Serie Generale n.94 del 08-04-2020)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 09/04/2020

FONTE:https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-04-08&atto.codiceRedazionale=20G00043&elenco30giorni=false

 

 

 

Criminalità: i possibili scenari post emergenza sanitaria

Piero Innocenti il .

Una volta superata la gravissima emergenza sanitaria che stiamo vivendo e che ha già causato tanti morti in Italia, diffuso ansie e paure in tutto il Paese, sconvolta la vita di milioni di persone, cosa ci aspetta su un altro fronte, quello della criminalità, rimasta (quasi) completamente inoperosa per tanto tempo anche per le forti limitazioni alla libertà di circolazione?

Rifletto su questo perché ho appena finito di leggere il report, di poche pagine, sull’andamento della delittuosità in relazione alla emergenza epidemiologica da Covid-19, redatto dal Servizio Analisi Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e relativo al periodo 1-22 marzo 2020.

Uno scenario in cui si registra una netta diminuzione, meno 64,2%, dei delitti denunciati (52.596) nel suddetto periodo in raffronto ai 146.762 delitti dello stesso periodo del 2019. Un calo significativo anche se, debbo dire, mi sarei aspettato decrementi percentuali ancor di più accentuati, almeno nelle regioni maggiormente colpite dall’epidemia (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto), tenuto conto delle tempestive rigorose restrizioni nella libertà di movimento adottate, della chiusura di gran parte delle attività commerciali e della massiccia presenza su strada di personale delle forze di polizia, di quelle locali, di contingenti dell’esercito.

Francamente, 2.701 furti nelle case, 2.162 borseggi e 2.868 furti su auto in sosta in un Paese sotto stretto controllo poliziesco e con poca gente in giro, non sono pochi. Nessuno, intendiamoci, pensava di vedere completamente annullati i delitti, neanche se fosse stato adottato il “coprifuoco” e si fosse davvero militarizzato tutto il territorio, come qualcuno, demagogicamente, sollecitava. La criminalità esiste, è una malattia di ogni società e non deve diventare un’ossessione.

Resta da capire, tuttavia, cosa potrà accadere quando, terminata questa terribile esperienza, la criminalità comune (la grande criminalità continua sempre imperterrita anche nell’attuale emergenza) tornerà baldanzosa e pervasiva come sempre nelle strade e nelle città per recuperare il tempo perduto e tornare al “lavoro” quotidiano. Temo che ci sarà molto da fare per le forze di polizia (le cui risorse umane sono ridotte, come è noto) e sarà necessario integrare ancor di più, magari con contingenti dell’esercito (ai militari è stata data la qualifica di agenti di pubblica sicurezza) il dispositivo di sicurezza nazionale per un serrato controllo del territorio ai fini preventivi e repressivi.

Già mi immagino, innanzi alla probabile recrudescenza di fatti criminali, le rinnovate iniziative da parte di gruppi di vicinato di fare la vigilanza nottetempo come è stato fatto fino ad un paio di mesi fa in molte città, prima che iniziassero i primi segnali della epidemia. Non mancheranno, statene certi, iniziative finalizzate a “richiamare in servizio (con un bando?) poliziotti e carabinieri in pensione da poco. Aumenteranno, di nuovo, le richieste di servizi di vigilanza privata, di montaggio di grate alle finestre, di porte blindate, di collegamenti di teleallarme alle centrali di polizia  e carabinieri.

Saranno “sconsigliati” gli arresti in flagranza di reato da parte della polizia giudiziaria e si cercherà di procedere a denunce in stato di libertà per non creare altri problemi ad un sistema carcerario perennemente in crisi per il sovraffollamento. I magistrati aumenteranno le detenzioni domiciliari, con tutto quello che comporta in termini di vigilanza da parte delle forze di polizia per verificare l’osservanza degli obblighi imposti stando in “casa” (da dove, spesso,  si continua a delinquere come fanno molti spacciatori). Gli uffici e comandi delle forze dell’ordine, verosimilmente, si troveranno a fronteggiare un più consistente numero di denunce e querele presentate dai cittadini (nel 2018 e 2019, mediamente, sono stati 7.500 i reati denunciati giornalmente) dovuto alla accentuata “ripresa” delle attività delinquenziali, con la conseguenza che, spero di sbagliare, sarà difficile, salvo situazioni particolari, fare indagini approfondite per individuare i responsabili (attività già oggi non facile).

Tanto più che, temo, le forze di polizia potrebbero essere chiamate a fronteggiare situazioni di tensione e di turbolenze in alcuni contesti territoriali del Paese in relazione alla gravissima situazione economica che si sta profilando e per la quale, sin da ora,  si predispongono  rimedi che speriamo possano essere sufficienti.

Lo Stato, volendo, può sconfiggere anche il virus mafioso

Se lo Stato poi avesse mobilitato contro l’espandersi della criminalità mafiosa le risorse umane specialistiche, quelle finanziarie e quelle straordinarie dell’intera comunità nazionale, con la stessa determinazione che sta mettendo nell’attuale gravissima emergenza sanitaria nazionale (e mondiale), forse, oggi, non saremmo ancora a parlare del “contagio” diffuso e incontrollabile delle mafie nostrane e di quelle straniere che trovando un “terreno fertile” si sono insediate da anni nel nostro Paese.

Risorse ingenti, come noto, con procedure veloci, per i problemi sanitari e dell’economia, ma anche, finalmente, la consapevolezza di tutta la politica di come sia molto elevato il pericolo di infettare una grossa fetta della popolazione con conseguenze drammatiche sul piano della mortalità e su quello economico e sociale.

Presi come siamo – in uno stato di semi detenzione domiciliare – da questi pensieri che ci turbano non poco, è passata in sordina la Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza 2019 redatta dai nostri Servizi dell’Intelligence (Presidenza del Consiglio dei Ministri) e presentata in Parlamento a febbraio scorso quando si stava appena profilando la situazione di allarme sanitario in alcune cittadine lombarde.

Tra i temi analizzati, tutti di particolare rilevanza, non poteva mancare quello sulla criminalità organizzata e, in particolare, “le proiezioni delle mafie all’estero”, le “infiltrazioni criminali nel ciclo dei rifiuti” e sulla “criminalità nigeriana: i sistemi dell’euro to euro e dell’osusu”.

Così, mentre nell’attuale momento storico si rileva una forte riduzione della delittuosità imputabile alla c.d. criminalità di strada, predatoria, dovuta essenzialmente alla scarsa mobilità di delinquenti collegata alla emergenza del coronavirus, la grande criminalità se ne infischia altamente di tutto questo e dovendo pensare a riallocare le proprie disponibilità economiche fa ricorso “a schemi sofisticati realizzati anche grazie al supporto assicurato da studi professionali compiacenti e largamente utilizzati pure per finalità di evasione fiscale”.

Così, Cosa nostra sembrerebbe “fortemente indebolita dall’azione di contrasto” e starebbe ricercando “nuove opportunità di affari al di fuori dei territori di matrice” mentre la ‘ndrangheta continua ad essere la “regina” delle mafie con la sua capacità “di adattarsi ai mutamenti di scenario, alle diversità dei contesti e alle emergenze organizzative conseguenti all’azione di contrasto”.

E’ quanto si è rilevato anche con l’ultima operazione di polizia “Rinascita-Scott” (dicembre 2019) che ha evidenziato, ancora una volta, “i rapporti illeciti tra c.o., massoneria, e un ampio novero di imprenditori, avvocati, politici e amministratori locali”. E’ da questi articolati network relazionali che si propaga quel virus, per nulla invisibile, che di tanto intanto, con qualche indagine di polizia giudiziaria si riesce ad intercettare e a neutralizzare per un breve tempo perché il contagio è ormai diffuso.

Come ci ricorda la relazione in argomento che, parlando della camorra, rileva il suo “attivismo imprenditoriale (..) in diversi settori economici all’estero nonché del basso Lazio, area di tradizionale insediamento anche per la ‘ndrangheta”. Un Paese in cui la sua Capitale e tutta la provincia registrano “l’operatività di diverse matrici delinquenziali dedite ad un’ampia gamma di attività criminali” con comitati d’affari che sono “espressione di varie formazioni criminali, attivi, tra l’altro, nel settore degli appalti pubblici e nella gestione del ciclo dei rifiuti, oltre che nel riciclaggio dei proventi illeciti”.

Pochi, ma significativi, i cenni informativi sui clan baresi e foggiani, sulla loro “insidiosa crescita organizzativa e capacità di infiltrare l’economia legal.” anche grazie alle “indebite interferenze nell’apparato amministrativo locale”.

Occorrerebbe un vero, profondo processo di sanificazione di tali ambienti che lo Stato potrebbe fare se veramente volesse risolvere, una volta per tutte, l’emergenza connessa alla diffusione del virus mafioso. Chi avrà il coraggio di avviare tale progetto?

FONTE:http://www.liberainformazione.org/2020/04/03/criminalita-i-possibili-scenari-post-emergenza-sanitaria/

 

 

IMMIGRAZIONI

IMMIGRATI BLOCCANO STRADA NON VOGLIONO LA SPESA A DOMICILIO: “I BUONI PASTO”

Frullano: “Gli immigrati bloccano la strada perché non vogliono la spesa a domicilio. Presenterò immediatamente denuncia alla magistratura”. Lo riporta un giornale locale.

SAN GIULIANO TERME (PISA) — Protesta in via Lenin da parte di alcuni extracomunitari ospitati in via del Cottolengo a San Giuliano Terme.

Sull’episodio è intervenuto il commissario comunale della Lega, Giovanni Frullano: “La sospensione dei buoni pasto per far consumare pranzo e cena all’interno della struttura di via del Cottolengo per rispettare le norme di prevenzione del contagio da Covid 19, ha generato un’irresponsabile protesta degli immigrati sfociata addirittura nell’occupazione di via Lenin”.

“Ieri, gli ospiti della casa d’accoglienza di San Giuliano Terme hanno rivendicato il diritto di avere il buono pasto invece di ricevere il cibo a domicilio, così da poter uscire per l’acquisto di ogni pasto”.

“Le regole da prevenzione epidemiologica non valgono solo per i cittadini italiani ma per “chiunque” si trovi in Italia. Gli uomini sono tutti uguali ed anche la legge vale per chiunque senza nessuna distinzione. Questa protesta – prosegue Frullano – è sfociata in un blocco stradale le cui immagini sono state fedelmente riportate dalla stampa”.

“Il blocco stradale è un reato in Italia, previsto per chiunque lo commetta e non per i soli italiani. Per questo motivo presenterò personalmente una denuncia alla Procura della Repubblica di Pisa in merito ai fatti di ieri accaduti a San Giuliano Terme con l’illecito blocco stradale dia via Lenin. Se questi sono i risultati dell’integrazione, dobbiamo certamente preoccuparci e non avere speranze: assembramenti generanti pericolo d’epidemia e strada bloccata perché si chiede il rispetto di prescrizioni che gli italiani stanno osservando con grandi sacrifici”.

FONTE:https://stopcensura.org/immigrati-bloccano-strada-non-vogliono-la-spesa-a-domicilio-i-buoni-pasto/

 

 

 

GERMANIA ESIGE SBARCO ONG TEDESCA A LAMPEDUSA

7 APRILE 2020

Marco Gervasoni@marco_gervasoni

Siamo difentati Vepublika di Cermania? Allucinante : il ministro degli esteri tedesco non osi mettere bocca e il governo “italiano” non osi dargli ascolto https://twitter.com/francescatotolo/status/1247433505371545600 

Francesca Totolo@francescatotolo

Il boss di @seaeyeorg, @gorden_isler, chiede a @AuswaertigesAmt (ministero degli Esteri tedesco) e a @HeikoMaas (ministro degli Esteri tedesco) di intervenire per far sbarcare i 150 #migranti a bordo della #AlanKurdi, che è già in prossimità da #Lampedusa.

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Francesca Totolo@francescatotolo

Il boss di @seaeyeorg, @gorden_isler, chiede a @AuswaertigesAmt (ministero degli Esteri tedesco) e a @HeikoMaas (ministro degli Esteri tedesco) di intervenire per far sbarcare i 150 a bordo della , che è già in prossimità da .

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FONTE:https://voxnews.info/2020/04/07/germania-esige-sbarco-ong-tedesca-a-lampedusa/

 

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

MES E CORONABOND, LA POSIZIONE OLANDESE DALLE PAROLE DEL MINISTRO DELLE FINANZE

 posted by 

Questa mattina ci imbattiamo sui tweet del Ministro delle finanze olandese che chiarisce il pensiero del loro governo su Mes ed Eurobond.

Gli Eurobond creeranno più problemi che soluzioni per la UE.

Il Mes è prestatore di ultima istanza, pertanto DEVE avere condizioni.

Anche se fossero fatte eccezioni, nel lungo termine le condizioni sono imprescindibili.

Che ne dite?

Non è l’anticamera della Caporetto piddin-pentastellata?

Ad maiora.

FONTE:https://scenarieconomici.it/mes-e-coronabond-la-posizione-olandese-dalle-parole-del-ministro-delle-finanze/

 

 

 

POLITICA

Sgambetti a Mattarella da sinistra e da destra
8 Aprile 2020 – RODOLFO RUOCCO

La Sace, è ambita, ambitissima. La società pubblica per l’assicurazione delle commesse estere delle imprese italiane è bramata sia dal Pd sia dal M5S. E adesso è desiderata più che mai. A scatenare la contesa tra i due alleati di governo sono state le nuove misure straordinarie varate dall’esecutivo Conte per impedire il crac delle imprese italiane causato dai contraccolpi economici del Coronavirus.

Il decreto legge Cura Italia 2 ha previsto 400 miliardi di euro in favore delle imprese la sera di lunedì 6 marzo, dopo un lunghissimo Consiglio dei ministri. Giuseppe Conte ha sottolineato in una conferenza stampa: è lo sforzo «più poderoso nella storia della Repubblica». Per quattro giorni si sono succeduti incontri e contatti a Palazzo Chigi per cercare di trovare un accordo tra i democratici e i grillini: i primi volevano la Sace nell’orbita del dicastero dell’Economia (il ministro è il democratico Roberto Gualtieri), i secondi in quella della Cassa depositi e prestiti (è guidata dal manager Fabrizio Palermo sostenuto dai pentastellati).

Alla fine il presidente del Consiglio è riuscito a trovare una mediazione tra Gualtieri e Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, ex capo politico del M5S. Lunedì è arrivato il compromesso. Conte ha precisato ai giornalisti: sarà la Sace, «che rimarrà nel perimetro della Cassa depositi e prestiti», ad occuparsi delle garanzie per i prestiti delle banche alle imprese, anche se il decreto ne affida il coordinamento al ministero dell’Economia. In sintesi: sia il Pd e sia il M5S avranno voce in capitolo per smistare i 400 miliardi di euro per aiutare le imprese.

Gli scontri non si fermano nemmeno davanti alla tragedia causata dalla pandemia, davanti agli oltre 17.000 morti e alla compressione della libertà di movimento degli italiani per cercare di arrestare il contagio. Gli appelli di Sergio Mattarella all’«unità del popolo italiano» di fronte al Covid-19 sono rimasti praticamente inascoltati. I ripetuti appelli accorati del presidente della Repubblica all’unità della maggioranza e all’unità tra quest’ultima e l’opposizione di centro-destra, così come avvenne nel 1945 dopo la caduta del fascismo e la fine della Seconda guerra mondiale, sono caduti nel vuoto. Nonostante vari tentativi, non è decollata una strategia unitaria anti pandemia tra il governo giallo-rosso e la triade Salvini, Meloni, Berlusconi. Anzi: la polemica tra il segretario della Lega e il presidente del Consiglio resta infuocata nonostante la tragedia umana, sociale ed economica prodotta dalla pandemia. Così la voce di Mattarella, l’uomo che riscuote in tutti i sondaggi la maggiore fiducia tra gli italiani, è rimasta inascoltata.

Sia a sinistra sia a destra, nei fatti, c’è una certa insofferenza verso il capo dello Stato. Anche ‘LaVerità’, un giornale vicino al centro-destra, strattona il presidente della Repubblica. L’ultimo episodio riguarda il fallimento della Banca popolare di Bari. ‘LaVerità’ ha titolato in prima pagina: «Il ruolo di fratello e nipote di Mattarella nel crac della Banca popolare di Bari». Sgambetti da sinistra e sgambetti da destra.

FONTE:https://www.articolo21.org/2020/04/sgambetti-a-mattarella-da-sinistra-e-da-destra/

 

 

 

BAGNAI: LA MONTAGNA DI CARTA (UTILE?) CHE PASSA IN COMMISSIONE…

Aprile 8, 2020 posted by Fabio Lugano

Vi presentiamo questo recente ed interessante video di ALberto Bagnai nel quale mostra, con dovizia di particolari, la montagna di carta che si trova a dover studiare nel suo ruolo di presidente della commissione economia del Senato.Una vera e propria montagna burocratica con valutazioni e controvalutazioni che, alla fine, servono solo al governo per dirsi da solo quanto è bravo….

VIDEO QUI: https://youtu.be/-XVTQcDDNS8

FONTE:https://scenarieconomici.it/bagnai-la-montagna-di-carta-utile-che-passa-in-commissione/

 

 

 

Savona sgradito perché ha paragonato la Germania al Terzo Reich

Quando il ministro Paolo Savona paragonava la ricetta economico-politica della Germania al progetto del ministro dell’Economia del Terzo Reich. Le parole vengono riproposte da Agorà. Si tratta di un intervento durissimo, dal quale si comprende perché le cancellerie europee cerchino in ogni modo di ostacolare il suo arrivo al ministero dell’Economia:

“Il modello di economia e di società dove l’economia determina la politica continua ad essere applicato – sosteneva Savona -. Il nazismo proponeva la Germania come paese d’ordine e proponeva che tutte le monete si dovessero comportare come il marco. Il resto dei paesi, Italia compresa, non doveva dedicarsi all’industria ma all’agricoltura , al turismo e al benessere anche dei tedeschi”.

Savona affermava che la differenza sta nel fatto che prima la Germania voleva imporsi “manu militari. Oggi hanno inventato un meccanismo che si chiama Europa unita e che porta gli stessi effetti. Un meccanismo nel quale i tedeschi hanno una posizione ideologica dominante”, concludeva il professore.

www.liberoquotidiano.it

Paolo Savona: la Germania ha ancora lo stesso piano del nazista Funk

Paolo Savona: noi sudditi dell’Eurozona, trappola mortale

Ex ministro, prof. Paolo Savona: ci hanno strappato la sovranità nel silenzio dei gruppi dirigenti

FONTE:http://www.imolaoggi.it/2018/05/25/savona-sgradito-perche-ha-paragonato-la-germania-al-terzo-reich/

 

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