Il “device”, il voto elettronico e la retorica del governo Badoglio 2.0

Il “device”, il voto elettronico e la retorica del governo Badoglio 2.0

Manlio Lo Presti 8 aprile 2020

Al minuto 33.59 del filmato della conferenza di Conte del 6 aprile 2020, il ministro della PUBBLICA ISTRUZIONE ITALIANA, ha riferito che le scuole saranno dotate di tablet, e di DEVICE elettronici. (1)

IL PRESIDENTE CONTE IL VIDEO INTEGRALE DELLA CONFERENZA Del 6 APRILE 2020

 

La questione degli inglesismi introdotti nel parlare quotidiano in Italia sta diventando di una gravità tale da diventare un problema di sicurezza nazionale. (2) È infatti penoso che la titolare del dicastero più italiano di tutti faccia uso di parole straniere in maniera ingiustificata laddove esiste un correlativo italiano: device=dispositivo e soprattutto in una occasione pubblica e trasmessa in tutto il mondo!!!

Se pensiamo che la lingua italiana è letteralmente adorata e molto considerata all’estero al punto da essere la quarta lingua più studiata al mondo, il lessico della ridetta ministra è assolutamente inqualificabile e direi anche eversivo.

Mi auguro che qualcuno in Parlamento trovi da eccepire a tale disperato uso della nostra lingua da parte di un altissimo esponente della nazione!

Alla esterofilia servile e provincialotta della ridetta piccola ministra va aggiunta la battuta molto pericolosa dell’attuale capo del governo sulla utilità degli strumenti telematici come canale di democrazia. Una bella marchetta al movimento 5 stelle che ha fatto del voto telematico antiparlamentare il suo fondamento!

Egli ha dichiarato, al minuto 30.28 del filmato, che internet è lo strumento più efficace di espressione democratica screditando di fatto la valenza della operatività del Parlamento nazionale.

Questo è l’ennesima tappa di un processo di degradazione del Parlamento che è iniziato con il piano Gelli, manovrato a sua volta da Cefis garzone della CIA ed è proseguito nel corso del tempo con la nascita, con la diffusione di movimenti antiparlamentari, con movimenti favorevoli alla secessione.

Si tratta di una affermazione eversiva perché va contro i dettami della nostra Costituzione e si allinea pericolosamente con i principi politici espressi da Licio Gelli nel suo Piano di Rinascita Democratica (3). Un documento ben articolato che lasciava pochi dubbi interpretativi e che fu sequestrato alla figlia Maria Grazia all’aereoporto di Fiumicino nel 1982.

Il P.R.D. (4) è un documento che andrebbe letto e discusso nelle scuole, nelle università, al caffè. Evidentemente, dibattere i contenuti in televisione con programmi, solitamente diffusi oltre le 24, non è sufficiente.

La pochezza culturale e la mancata capacità di valutare il peso e le conseguenze delle parole pronunciate in consessi pubblici nazionali – che hanno oramai diffusione in tutto il mondo – è un deficit direi letale che sta uccidendo lentamente la vita politica democratica del nostro martoriato Paese.

Anche in questo caso i soloni neomaccartisti, occupatissimi ad aggredire oscure legioni di fascisti che sciamano ovunque e che si preoccupano delle risorse-INPS, questa volta abbiano un recupero di dignità censurando le affermazioni striscianti e antiparlamentari di Badoglio 2.0 e la ignobile e servile esterofilia linguistica della piccola ministra proiettata fortunosamente ai vertici di un ministero difficile e importante, dentro un Governo che non è caduto grazie alla pseudo pandemia!!!!!!

P.Q.M.

 

  1. Il capo del governo valuti più accuratamente le ricadute di tutto ciò che dice in pubblico e in privato. Egli è continuamente controllato, valutato, giudicato, avversato, travisato, oscurato, tradito, intercettato…
  2. Il capo del governo mostri abilità nella selezione dei propri consiglieri e sia abile nell’ascolto delle loro valutazioni, soprattutto in materia di spionaggio e di pressioni estere disgreganti contro gli interessi nazionali.
  • Il capo del governo tenga a freno le proprie spinte egoiche, spesso fuorvianti!
  1. Il capo del governo sia abile a sterilizzare rapidamente ogni azione che intenda screditare la centralità del Parlamento nazionale

 

  • Che la lingua italiana sia oggetto di emergenza nazionale, almeno nei consessi pubblici, formali, nazionali ed internazionali.
  • Che la lingua italiana sia utilizzata con precedenza assoluta nelle transazioni commerciali che si svolgono nel territorio nazionale.
  • Che la lingua italiana sia meno contorta e più leggibile nella produzione legislativa, eccessiva e caotica.
  • Che la lingua italiana non sia stupidamente invasa dall’uso – spesso improprio e con effetti comici – di terminologie anglosassoni che vengono usate dentro le aziende italiane in territorio italiano e non nelle loro sussidiarie estere, dove questo utilizzo sarebbe opportuno, MA NON OBBLIGATORIO.

 

Ricordiamo che l’egemonia di una lingua è storicamente l’espressione dei rapporti di forza commerciali e militari.

Il miliardario cinese, il petroliere arabo, l’oligarca russo se ne sbattono dell’inglese e, anzi, obbligano i committenti a parlare la loro lingua se vogliono fare affari.

Usiamo anche noi questo comportamento, almeno quando le aziende italiane sono la parte forte della negoziazione.

 

Infine, amiamo di più la nostra bellissima lingua più musicale del mondo,

leggiamo molto molto molto di più … per non estinguerci prima del tempo.

Speriamo bene!!!

 

Note

 

  1. il filmato della conferenza sul canale YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=dR1UWbyku5k
  2. https://www.informazionesenzafiltro.it/il-pericolo-degli-anglicismi-da-riders-a-shop-assistant/
  3. L’intero documento è visionabile e scaricabile qui: https://www.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2010/07/Il-Piano-di-rinascita-democratica-della-P2-commentato-da-Marco-Travaglio.pdf
  4. https://www.giornalettismo.com/piano-di-rinascita-democratica-licio-gelli-p2/