RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 18 GIUGNO 2021

https://www.facebook.com/1017751441/posts/10220600094765146/

RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI

18 GIUGNO 2021

A cura di Manlio Lo Presti

Esergo

 Esistiamo ancora. Ma ci riusciamo solo a metà.

ERNST BLOCH, Eredità del nostro tempo, Il SAGGIATORE,, 1992, PAG. 13

 

http://www.dettiescritti.com/

https://www.facebook.com/dettiescritti

https://www.instagram.com/dettiescritti/

 

Le opinioni degli autori citati possono non coincidere con la posizione del curatore della presente Rassegna. 

I numeri degli anni precedenti della Rassegna sono disponibili sul sito www.dettiescritti.com

 

 Precisazioni legali 

 www.dettiescritti.com è un blog intestato a Manlio Lo Presti, e-mail: redazionedettiescritti@gmail.com 

Il blog non effettua alcun controllo preventivo in relazione al contenuto, alla natura, alla veridicità e alla correttezza di materiali, dati e informazioni pubblicati, né delle opinioni che in essi vengono espresse. Nulla su questo blog è pensato e pubblicato per essere creduto acriticamente o essere accettato senza farsi domande e fare valutazioni personali. 

Le immagini e le foto presenti nel Notiziario, pubblicati con cadenza pressoché giornaliera, sono raccolte dalla rete internet e quindi di pubblico dominio. Le persone interessate o gli autori che dovessero avere qualcosa in contrario alla pubblicazione delle immagini e delle foto, possono segnalarlo alla redazione scrivendo alla e-mail redazionedettiescritti@gmail.com 

La redazione provvederà doverosamente ed immediatamente alla loro rimozione dal blog.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

SOMMARIO

 

EDITORIALE

 

IN EVIDENZA

Bill Gates, vaccinazioni, microchip e brevetto 060606 – Rispiegato bene.

 


Leonid Savin da  GlobalResearch :

Le teorie della cospirazione pullulano: alcuni credono che i rettiliani gestiscano il governo degli Stati Uniti e altri credono che la Coca-Cola usi il sangue dei bambini cristiani per produrre le sue bevande analcoliche. Ci sono persone che hanno visto “scie chimiche” e altri che sostengono di indossare cappelli di carta stagnola quando guardano la televisione per proteggersi dalle onde distruttive del lavaggio del cervello. Spesso le profezie della Scrittura vengono interpretate come un commento a qualche scoperta o evento tecnologico. Ma ci sono anche fatti razionali che non ha senso negare perché documentati. Questi includono l’esistenza del club Bilderberg, il progetto MK-Ultra della CIA e il finanziamento di attività politiche dubbie da parte di George Soros in un certo numero di paesi.

Il caso descritto di seguito si riferisce a un fatto ufficialmente documentato, sebbene ci sia qualcosa di  “biblico” in esso.

Il brevetto WO/2020/060606 è stato  effettivamente registrato:  il 26 marzo 2020. La domanda di brevetto è stata depositata da Microsoft Technology Licensing, LLC, guidata da Bill Gates, il 20 giugno 2019 e, il 22 aprile 2020, il brevetto ha ottenuto lo status internazionale . Il titolo del brevetto è “Sistema di criptovaluta che utilizza dati sull’attività corporea”.

Qual è questa invenzione che le persone di Microsoft hanno deciso di brevettare? L’abstract della domanda di brevetto online afferma :

L’attività del corpo umano associata a un’attività fornita a un utente può essere utilizzata in un processo di mining di un sistema di criptovaluta. Un server può fornire un compito a un dispositivo di un utente che è comunicativamente accoppiato al server. Un sensore accoppiato in modo comunicativo o compreso nel dispositivo dell’utente può rilevare l’attività corporea dell’utente. I dati sull’attività corporea possono essere generati in base all’attività corporea rilevata dell’utente. Il sistema di criptovaluta accoppiato in modo comunicativo al dispositivo dell’utente può verificare se i dati sull’attività corporea soddisfano una o più condizioni stabilite dal sistema di criptovaluta e assegnare criptovaluta all’utente i cui dati sull’attività corporea sono verificati.

In altre parole, nel corpo verrà inserito un chip che monitora l’attività fisica quotidiana di una persona in cambio di criptovaluta. Se le condizioni sono soddisfatte, la persona riceve determinati bonus che possono essere spesi per qualcosa.

Una descrizione dettagliata dell’”invenzione” fornisce 28 concetti su come potrebbe essere utilizzato il dispositivo.

Fornisce inoltre un elenco dei paesi a cui è destinata l’invenzione. Essenzialmente, questi sono tutti i membri delle Nazioni Unite e alcune organizzazioni regionali specificate separatamente: l’Ufficio europeo dei brevetti, l’Organizzazione europea dei brevetti e due organizzazioni africane per la protezione della proprietà intellettuale.

Sebbene l’inserimento di microchip nel corpo non sia una novità – il Programma Massonic Youth Child Identification è in funzione negli Stati Uniti da un pezzo,  e le persone che si definiscono cyborg esibiscono vari impianti – il coinvolgimento di Microsoft è interessante. E perché al brevetto è stato assegnato il codice 060606? È una coincidenza o la scelta deliberata di ciò che nel Libro dell’Apocalisse viene indicato come il numero della Bestia?

Bill Gates viene costantemente menzionato in questi giorni in relazione ai suoi interessi nelle aziende farmaceutiche, nelle vaccinazioni e nei finanziamenti dell’OMS. Sebbene i media globalisti cerchino di evidenziare Bill Gates come un gran filantropo e di proteggerlo da attacchi e critiche in ogni modo possibile, è improbabile che riescano a nascondere un’intera rete di connessioni.

La società di Bill Gates è coinvolta in un altro progetto: il progetto di ID digitale ID2020  Alliance. Sulla homepage del sito web, si dice che il progetto si occupa della questione dei diritti digitali dal 2016. Nel 2018, l’Alleanza ha lavorato con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Oltre a Microsoft, l’Alleanza comprende la Fondazione Rockefeller, lo studio di design IDEO.org (con uffici a San Francisco e New York), la società di consulenza Accenture e Gavi, la Vaccine Alliance – una società che promuove e distribuisce attivamente vari vaccini in tutto il mondo.  La organizzazione a ciui il Governo Conte  ha verstao 130 milioni di euro  di denaro pubblico, il nell’aprile 202o. Come esultava 24 Ore:

Vaccino anti-Covid, Italia in prima fila con 130 milioni. Telefonata Conte-Gates

 Il Segretariato per l’Alleanza  GAVI ha sede a New York.

È significativo che Gavi, la Vaccine Alliance, copra principalmente paesi dell’Africa e dell’Asia. In Europa l’organizzazione è attiva solo in Albania, Croazia, Moldavia e Ucraina e, nel Caucaso, in Georgia, Armenia e Azerbaigian. Gavi  la Vaccine Alliance  è collegata  con la Bill & Melinda Gates Foundation, il World Bank (BAnca Mondiale), l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’UNICEF. Questi sono tutti elencati come soci fondatori.

Da febbraio 2020 , Gavi, Vaccine Alliance si è concentrata sulla pandemia di coronavirus. L’amministratore delegato dell’organizzazione è il dottor Seth Berkley. Sebbene la sede di Gavi, la Vaccine Alliance, sia a Ginevra, lo stesso Berkley, un epidemiologo di formazione, è di New York. Dalla fine degli anni ’80 ha lavorato per otto anni presso la Fondazione Rockefeller ed è membro del Council on Foreign Relations. È anche membro del consiglio consultivo dell’Acumen Fund, con sede a New York .

Quindi, è stato trovato un altro collegamento. Probabilmente è meglio lasciare le interpretazioni teologiche del numero di brevetto agli esperti di religione, ma è chiaro che ci sono forti legami tra organizzazioni e aziende come la Rockefeller Foundation, Microsoft, la lobby farmaceutica e il World Bank.

Stanno cercando di svolgere il ruolo di un governo sovranazionale concentrandosi costantemente sul fatto che, in questi giorni, i governi nazionali non potrebbero far fronte da soli a epidemie, malattie, carestie, ecc.

Quindi, i media globalisti continueranno le loro campagne di informazione, dove la colpa sarà attribuita ovunque tranne che all’Occidente. È significativo che in questo momento, mentre iniziano a emergere ulteriori informazioni sul coronavirus, sono state intensificate le false storie sul ruolo della Cina nell’epidemia e le statistiche sono state manipolate .

*

Nota per i lettori: fare clic sui pulsanti di condivisione sopra o sotto. Seguici su Instagram, @crg_globalresearch. Inoltra questo articolo alle tue liste di posta elettronica. Crosspost sul tuo blog, forum su Internet. eccetera.

Leonid SAVIN  è un analista geopolitico, caporedattore di Geopolitica.ru, fondatore e caporedattore del Journal of Eurasian Affairs; capo dell’amministrazione del Movimento Eurasiatico Internazionale.

FONTE: https://www.maurizioblondet.it/bill-gates-vaccinazioni-microchip-e-brevetto-060606-rispiegato-bene/

 

 

Il transumano – e la carne umana

ATTENZIONE!!! Parla Roberto Cingolani, un fisico, accademico e politico italiano, dal 13 febbraio 2021 ministro della transizione ecologica nel governo Draghi. Da 12.40 a 16.10, spiegata con poche parole la vera natura dell’esperimento in corso e dei suoi devastanti effetti, così come dei fenomeni magnetici in chi ha preso il siero.

6:39 Cingolani dice: «…il pianeta è sovrappopolato, il numero di abitanti aumenta ed è evidente che c’è un problema di sostenibilità di un ecosistema che è quello del pianeta, progettato per tre miliardi di persone, e dell’essere umano che è biologicamente un parassita perché consuma energia senza produrre nulla….”

Al minuto 15 l’apoteosi: dice di poter distruggere qualsiasi cellula con un campo magnetico applicato alle nanoparticelle intelligenti (ossido di ferro) scaldando a 50 gradi con un campo magnetico esterno …

Quindi con quelle nanoparticelle si può uccidere una persona con una frequenza in qualsiasi momento.

VIDEO QUI: https://youtu.be/Alh2LDdpH9w

Per Claudio Puoti – una prece

Galli: “forse la seconda dose di AstraZeneca non serve”.

Eppure era solo Febbraio quando Lancet diceva che questo siero con solo la prima dose aveva un’efficacia non troppo alta (76%).  Prima era “Funzionicchia” ora è diventato “Forse non serve”. La Sperimentazione in vivo sugli ignari esseri umani continua a spron battuto. Ma è  evidente che nessuno vuole metterci la faccia per quanto riguarda la vaccinazione eterologa (mix di vaccini).

 Ecco, l’empio produce ingiustizia,
concepisce malizia, partorisce menzogna.
 Egli scava un pozzo profondo
e cade nella fossa che ha fatto;
 la sua malizia ricade sul suo capo,
la sua violenza gli piomba sulla testa.

FONTE: https://www.maurizioblondet.it/vadano-in-malora-le-loro-macchinazioni/

 

 

 

BELPAESE DA SALVARE

I NON VACCINATI SONO DEFINITI “LATITANTI”

Rosanna Ruscito – 17 06 2021

La parola “latitante” evoca volutamente l’idea di un criminale
Comunque io resisto come Neo tra i proiettili in Matrix
FONTE: https://www.facebook.com/1017751441/posts/10220600094765146/

 

 

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

L’impero americano d’Occidente schiera le truppe per la battaglia

Il presidente statunitense, Joe Biden, è venuto in Europa per assicurarsi che tutti gli alleati stiano al suo fianco. Dopo aver firmato la Nuova Carta Atlantica con i britannici, Biden ha imposto il proprio punto di vista al vertice del G7 e a quello della NATO. Ha fatto in modo d’imprigionare gli europei nella logica del suo discorso. Ora il presidente americano ha il campo libero per negoziare con il “nemico”: Mosca.

JPEG - 70.3 Kb

Si è svolto il 14 giugno, al quartier generale di Bruxelles, il Summit Nato: il Consiglio Nord Atlantico al massimo livello dei capi di stato e di governo. Esso è stato presieduto formalmente dal segretario generale Jens Stoltenberg, di fatto dal presidente degli Stati uniti Joseph Biden, venuto in Europa per chiamare alle armi gli Alleati nel conflitto globale contro Russia e Cina.

Il Summit Nato è stato preceduto e preparato da due iniziative politiche che hanno visto Biden protagonista – la firma della Nuova Carta Atlantica e il G7 – e sarà seguito dal vertice del presidente Biden col presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, il 16 a Ginevra, il cui esito è preannunciato dal rifiuto di Biden di tenere, come di prassi, una conferenza stampa finale con Putin.

La Nuova Carta Atlantica [1], firmata il 10 giugno a Londra dal Presidente degli Stati uniti e dal Primo ministro britannico Boris Johnson, è un significativo documento politico al quale i media nostrani hanno dato scarso rilievo.

La Carta Atlantica storica [2] – firmata dal presidente Usa Roosevelt e dal primo ministro britannico Churchill nell’agosto 1941, due mesi dopo che la Germania nazista aveva invaso l’Unione Sovietica –enunciava i valori su cui si sarebbe basato il futuro ordine mondiale, garantito dalle «grandi democrazie», anzitutto la rinuncia all’uso della forza, l’autodeterminazione dei popoli e i loro uguali diritti nell’accesso alle risorse.

Dopo che la Storia ha dimostrato come siano stati applicati tali valori, ora la Carta Atlantica «rivitalizzata» ribadisce l’impegno a «difendere i nostri valori democratici contro coloro che cercano di minarli». A tal fine Usa e Gran Bretagna assicurano gli Alleati che potranno sempre contare sui «nostri deterrenti nucleari» e che «la Nato resterà una alleanza nucleare».

Il Summit G7, svoltosi in Cornovaglia l’11-13 giugno, intima alla Russia di «porre fine al suo comportamento destabilizzante e alle sue attività maligne, compresa la sua interferenza nei sistemi democratici di altri paesi», e accusa la Cina di «pratiche non di mercato che minano il funzionamento equo e trasparente dell’economia globale».

Con queste e altre accuse (formulate con le stesse parole di Washington), le potenze europee del G7 – Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia, che sono allo stesso tempo le maggiori potenze europee della Nato – si sono allineate con gli Stati uniti prima dello stesso Summit Nato.

Esso si è aperto con la dichiarazione che «la nostra relazione con la Russia è al punto più basso dalla fine della guerra fredda: ciò è dovuto alle azioni aggressive della Russia» e che «il rafforzamento militare della Cina, la sua crescente influenza e il suo comportamento coercitivo pongono sfide alla nostra sicurezza». Una vera e propria dichiarazione di guerra che, capovolgendo la realtà, non lascia spazio a trattative che allentino la tensione [“G7 2021 — Final Communiqué”, Voltaire Network, 13 June 2021.]]. Il Summit ha dichiarato aperto un «nuovo capitolo» nella storia della Alleanza, basato sull’agenda «Nato 2030» [3].

Viene rafforzato il «legame transatlantico» tra Stati uniti ed Europa su tutti i piani – politico, militare, economico, tecnologico, spaziale ed altri – con una strategia che spazia su scala globale, dal Nord America all’Europa, dall’Asia all’Africa In tale quadro gli Usa schiereranno tra non molto in Europa contro la Russia e in Asia contro la Cina nuove bombe nucleari e nuovi missili nucleari a medio raggio.

Da qui la decisione del Summit di accrescere ulteriormente la spesa militare: gli Stati uniti, la cui spesa ammonta a quasi il 70% di quella complessiva dei 30 paesi della Nato, spingono gli Alleati europei ad accrescerla.

L’Italia, dal 2015, ha aumentato la sua spesa annua di 10 miliardi, portandola nel 2021 (secondo i dati Nato) a circa 30 miliardi di dollari, la quinta in ordine di grandezza fra i 30 paesi Nato, ma il livello che deve raggiungere supera i 40 miliardi di dollari annui.

Viene allo stesso tempo rafforzato il ruolo del Consiglio Nord Atlantico, l’organo politico dell’Alleanza che, secondo le norme Nato, decide non a maggioranza ma sempre «all’unanimità e di comune accordo», ossia d’accordo con quanto deciso a Washington.

Ciò comporta un ulteriore indebolimento dei parlamenti europei, in particolare di quello italiano, già oggi privati di reali poteri decisionali su politica estera e militare dato che 21 dei 27 paesi della Ue appartengono alla Nato.

Non tutti i paesi europei sono però sullo stesso piano: Gran Bretagna, Francia e Germania trattano con gli Stati uniti in base ai propri interessi, mentre l’Italia si accoda alle decisioni di Washington contro i suoi stessi interessi.

I contrasti economici (ad esempio quello tra Germania e Usa sul North Stream) passano però in secondo piano di fronte al superiore comune interesse: far sì che l’Occidente mantenga il suo predominio in un mondo in cui emergono, o riemergono, nuovi soggetti statuali e sociali.

NOTE

[1] “The New Atlantic Charter”, Voltaire Network, 10 June 2021.

[2] “The Atlantic Charter”, by Franklin Delano Roosevelt, Winston Churchill, Voltaire Network, 14 August 1941.

[3NATO 2030, November 25, 2020.

FONTE: https://www.voltairenet.org/article213404.html

 

 

 

CULTURA

BERNARDO di Ventadorn

di Nicola Zingarelli – Enciclopedia Italiana (1930)

BERNARDO di Ventadorn (Bernart de Ventadorn). – A questo trovadore la poesia amorosa provenzale deve forse la sua fortuna e i progressi successivi, avendole egli dato col suo felicissimo ingegno un’impronta indelebile. Narra la biografia provenzale di Ugo di Sain Circ, vissuto un secolo dopo, che Bernardo, nato nel castello di Ventadorn (Ventadour, comune di Moustier-Ventadour, circond. di Tulle, presso le rive della Corrèze), da un servo del castello che scaldava il forno per cuocere il pane, piacque per la sua bellezza e per le sue doti naturali al visconte, e anche alla viscontessa, che se ne innamorò: ma quando, dopo molto tempo si scoprì questo amore, ella fu rinchiusa e sorvegliata severamente, ed egli dové esulare; e se n’andò dalla duchessa di Normandia, che poi diventò regina d’Inghilterra, e l’accolse bene e l’amò. Questo è un racconto leggendario, fondato sopra alcuni versi d’una rassegna di trovadori in caricatura, composta da Peire d’Alvernia, non dopo il 1173; tale si è dimostrato con le falsità che vi appariscono quando lo si mette alla prova dei dati storici, e con le parole della rassegna, le quali sono caricatura di frasi delle canzoni di Bernardo: qualsiasi difesa di quella biografia non riesce a distruggere questi argomenti. La storia degli amori di Bernardo non è possibile, poiché le persone sono da lui indicate con nomi convenzionali, Aziman, calamita, Mon EscudierBelvezerAlvernhatzMon DecorMon FrancesMon CortesDous EsgartTristanConort; solo si può identificare il reis Engles, Enrico II Plantageneto, re d’Inghilterra, che sposò nel 1154 Eleonora di Poitiers, già moglie di Luigi VII, figlia di Guglielmo VIII e nipote di Guglielmo VII, primo dei trovadori provenzali. Alla corte d’Inghilterra accenna Bernardo in varie canzoni e loda i reali. Ma di amore non è mai da parlare, bensì di ossequio che il girovago cantore fa ai suoi protettori. Un altro personaggio si può identificare, il signor di Belcaire, Beaucaire, cioè Raimondo V di Tolosa, che regnò dal 1148. Midons di Narbona sarà forse Ermengarda che favorì i trovadori. L’amore in Ventadorn è una pura finzione, come tutti gli altri amori che cantano questi poeti, che immaginano situazioni e le coloriscono con le tinte della realtà. Bernardo descrisse angosce, desiderî, speranze, con la perfetta illusione del vero, e l’accenno a Ventadorn serviva appunto a dare apparenza di realtà. Egli non ha trattato d’altro che di amore, con calore, abbandono, finezza; e nessun altro pensiero che di amore trova luogo in lui. Poco più di 40 sono i componimenti che possono dirsi certamente suoi, bellissimi, che già allora ottennero gran rinomanza; e in alcuni codici sono anche accompagnati con note musicali. La sua presenza nei varî paesi della Francia e della Provenza valse a diffondere la poesia limosina nelle altre contrade, e a render di moda il canto dell’amore fino, cioè del nobile e sincero amore, cortese, signorile, onde fu piena in breve tutta la letteratura francese, anglonormanna, provenzale, e poi dei paesi vicini, oltre il Reno e oltre le Alpi e i Pirenei. Non cercò esteriori artifici nel metro e nella lingua, ma situazioni semplici, chiare, evidenti, e le trattò con eleganza e intimità. Dante non fa menzione di lui, ma pare che tragga alcune reminiscenze direttamente delle sue poesie; il Petrarca lo ricorda tra i 15 trovadori che enumera in un capitolo del Trionfo dell’Amore, ma non con particolare rilievo. Quanto al limite estremo della sua vita, nulla si può sapere, fuori di quella rassegna di Peire di Alvernia, da cui si deduce che era vivo nel 1173. In vecchiaia, si diede a vita religiosa nell’abbazia di Dalon.

Bibl.: N. Zingarelli, Ricerche sulla vita e le rime di B. d. V., in Studi medievali, I (1905), che riassume i precedenti; inoltre, in Mélanges Chabaneau, p. 1025 segg.; e Il primo poeta d’amore, in La Cultura moderna, 1923; G. Carducci, Un poeta d’amore del sec. XII, in Opere, VII, Bologna 1893; A. Tobler, Ein Lied B. v. V. s., in Sitzungsberichte d. K. Akademie der Wissensch., Berlino 1885; V. Crescini, Per il testo critico di una canz. di B. d. V., in Per gli studi romanzi, Padova 1892; e in Atti del R. Istituto Veneto, LXIII; finalmente la bella edizione di C. Appel, B v. Ventadour, seine Lieder, mit Einleitung und Glossar, Halle 1915.

FONTE: https://www.treccani.it/enciclopedia/bernardo-di-ventadorn_%28Enciclopedia-Italiana%29/

 

 

 

DIRITTI UMANI

Il Sistema vi concede un’altra libertà

Dai media: “Il Tribunale Civile di Ancona ha stabilito che l’azienda sanitaria deve verificare le condizioni di un paziente per l’accesso al suicidio assistito, in ‘attuazione’ della “sentenza Cappato” della Corte costituzionale. –

Si spalanca la porta socchiusa dalla Corte Costituzionale con la sua decisione di mesi fa, presa inattesa di un “indispensabile intervento del legislatore”, ha ritenuto “non punibile” chi “agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente.

Porta aperta dalla campagna e dalle pressioni sul “Palazzo” del Partito Radicale da almeno 30 anni. L’apertura del tribunale civile di Ancona arriva in coincidenza straordinaria, ovviamente sena nessuna correlazione: “ La decisione arriva alla vigila della presentazione a Roma del Referendum eutanasia legale” – esulta RaiNews24, megafono delle campagne radicali – organizzata dall’Associazione Luca Coscioni, ossia dal Partito Radicale.. Tutto ciò viene ovviam,ente esaltato come “una conquista” e un progresso dai media.

Tutto è orribilmente posticcio: l’eutanasia “richiesta da un malato irreversibile”, ossia “dal basso”; attraverso una ONG (dei Radicali) è un classico della hubrys dominante: o se ne sente l’orrore, oppure nessun argomento basta a convincere chi non crede più in Dio, quindi non sa dare un senso alla sofferenza come espiazione e intercessione. Che è la maggioranza. Polemizzare con questa apertura che sdogana il suicidio di Stato è perfino controproducente: fa parte cruciale di quei “diritti cosmetici” che il Sistema ha deciso di “concederci” in anticipo, prevedendo anche “le dispute e polemiche” posticce , sempre rigorosamente “all’interno della sua ideologia”.

Il Sistema ha “liberato il corpo, come è avvenuto con la soppressione della morale sessuale severa vigente in passato, l’importante è che lo spirito rimanga sotto chiave”, ha scritto Pier Paolo Dal Monte.. “da qui i diritti cosmetici che permeano la società odierna, permettono la normalizzazione di quelli che un tempo erano considerate attitudine devianti [i “diritti LGBT) e la “immoralizzazione” di comportamenti che, un tempo, erano considerati morali” – come la castità, il voler allevare i figli nella morale cristiana, denunciati come “discriminatorie” e promossi dalle “famiglie repressive” e da punire. Non c’è idea più condannata e censurata, oggi, dall’esortazione a trovare nella sofferenza un significato di salvezza. Condannata anche dalla Gerarchia clericale.

La legalizzazione dell’eutanasia e suicidio assistito va idealmente appaiata con la notizia “scientifica”che abbiamo dato ieri, ma che rischia di passare inosservata:

Scienziati impiantano l’utero in un ratto maschio e lo fanno partorire

“… hanno castrato un topo maschio, quindi gli hanno trapiantato un utero di femmina di topo da cui in seguito hanno partorito un cucciolo di topo tramite taglio cesareo. Il motivo ideologico dell’orribile esperimento è apertamente dichiarato dagli autori: “… era importante per i transgender avere “un accesso equo ai trapianti uterini”.

Volete un commento da me? E’ inutile. Ha già detto tutto il Sistema.

“Passati i 65 anni, l’uomo costa alla società più di quel che produce. Oggi la vecchiaia è sì un mercato, ma non è solvente. In quanto socialista, sono contro l’allungamento della vita. L’eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali delle società future. La logica socialista è la libertà, e la libertà fondamentale è il suicidio”

Jaques Attali

FONTE: https://www.maurizioblondet.it/il-sistema-vi-concede-unaltra-liberta/

 

 

 

Il caso Saman: una speranza negata e una vita spezzata

 | 

L’uccisione, a Novellara nella bassa reggiana, della diciottenne ragazza pakistana Saman, non è solo un femminicidio. Se dalla parte dei carnefici troviamo delle donne e addirittura delle madri, è illogico credere che questo sia solo un truce episodio. Ci si ostina a tacere o a negare il ruolo dell’islam in una mentalità, distorta quanto vi pare, in cui radica l’uccisione di giovani donne, come decisione presa in ambito familiare per punire una figlia il cui comportamento sia stato giudicato di gravità incommensurabile, come è giudicato il rifiuto di un matrimonio imposto. Per chi conosce l’islam e il suo mondo, nessuna meraviglia nel ritrovarvi sacche di oscurantismo medioevale. Per chi non lo conosce temo sia tempo perso tentar di aprire gli occhi a chi per partito preso sull’islam tace, discutere di qualsiasi tema richiede che le persone a confronto sappiano di che parlano.

Ricondurre il tutto a femminicidio significa travisare l’argomento. L’uccisione della donna da parte di un uomo, spesso per gelosia e non di rado d’impeto, è l’intollerabile marchio di un maschilismo violento. La soppressione di una figlia decisa e preordinata da donne e uomini che compongono l’ambito familiare cui la “condannata a morte” appartiene, sulla base di una mentalità radicata in valori e tradizioni, cui la religione non è estranea, è un’altra faccenda. Sono delitti sulla base di “valori” o peggio “disvalori” che costituiscono l’elemento dirimente di un fenomeno criminoso. E’ sconvolgente la “coralità” partecipe di una famiglia, donne comprese, sulla base di un “Imperativo categorico” irrevocabile di tutela dell’onore collettivo del clan familiare. Altro che “familismo amorale”, che vizia certi aspetti del costume nostrano. L’immigrazione ci ha portato a contatto con fenomeni su cui tacere o negare rasenta la complicità o forse la configura, senza attenuanti. Non aiuta il tentativo di legittimare l’islam con le responsabilità del mondo cristiano, come dire: “Care donne, tutte le religioni vi hanno reso la vita difficile”. Bella consolazione, specie per quelle musulmane che hanno scelto di vivere in quello che loro stesse abitualmente chiamano il mondo cristiano, in cui hanno cercato una vita degna di essere vissuta. Che diciamo a queste donne? Guardate che anche il cristianesimo vi ha trattato male? Siete cadute dalla padella nella brace? Se alcuni passi della Bibbia e certa misoginia della peggiore tradizione cristiana non sono negabili, dovremmo per giustizia ricordare, almeno nell’anno in cui si celebra Dante, la preghiera di san Bernardo nell’ultimo canto del Paradiso: “ Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio, tu se’ colei che L’UMANA NATURA NOBILITASTI SI’ CHE ‘L SUO FATTORE NON DISDEGNO’ DI FARSI TUA FATTURA”. Dante lo dice meglio di chiunque. Quale altra religione monoteista attribuisce ad una donna più alta considerazione quale quella che dà ad una donna il privilegio di generare Dio in forma di uomo? E non mi si venga a dire che di Maria parla anche il Corano perché non è la stessa Maria dei Vangeli, nemmeno anagraficamente, in quanto le vengono attribuiti genitori diversi da quelli del Vangelo e pure, come fratello, un profeta che però visse qualche secolo prima della Madonna. Inoltre la Maria coranica è una donna assai contrariata dal fatto di rimanere incinta senza lo straccio d’un marito e se ne lamenta a non finire. Leggete il Corano, per un’ operazione di verità e di informazione equilibrata.

Ma è mai possibile che ogni volta che uomini e donne si macchiano di orrendi crimini, dobbiamo per forza arenarci in contese sulle religioni come se solo nelle religioni dovessimo trovare tutte le responsabilità, in una società che è sempre più atea o agnostica. Religioni a parte, che pure c’entrano e che dobbiamo conoscere adeguatamente per giudicarne gli effetti, dovremmo esplorare gli abissi dell’animo umano e le diverse logiche che animano l’intelligenza femminile e quella maschile e le patologie psico-comunicative che ammorbano il confronto. Dobbiamo porre le condizioni educative per cui il confronto fra le due logiche, maschile e femminile, non si risolva a coltellate. Coltellate che quasi sempre confermano l’inferiorità maschile che non regge di fronte ad un uso femminile della parola, di cui la donna terrà sempre in serbo l’ultima. Le forme della comunicazione sono infinite e non includono la violenza. Chi ha la testa, la usi.

Vittorio Zedda

FONTE: https://www.civica.one/la-vita-spezzata-di-saman/

 

 

 

GIUSTIZIA E NORME

GIUSTIZIA ITALIANA PER CENSO

Giustizia italiana per censo

La giustizia fa acqua ed è persecutoria verso le fasce a reddito basso, ma assolutoria nei riguardi dei rappresentanti (o protetti e difesi) dei vari poteri (bancari, partitici, religiosi, industriali, multinazionali): quest’indagine non la fa il giornalista ma il rappresentante dell’associazione “Vittime della Giustizia e del Fisco”. Perché è questa l’idea dei tribunali che ormai campeggia nel sentire dell’uomo di strada, dell’artigiano, dell’operaio, del contadino, del professionista che s’arrabatta.

Del resto basta aprire Internet, andare sul popolare Dagospia di ieri e leggere: “Intrecci pericolosi/2. Piero Amara, nella primavera del 2014, organizzò una maxicena alla Casina Valadier a Roma, alla quale avrebbe partecipato anche l’allora procuratore della Capitale, Giuseppe Pignatone, con il fratello Gianfranco, avvocato generale dello Stato – l’episodio è stato riferito dallo stesso Amara a Panorama – a quella cena parteciparono almeno 45 persone, molti i magistrati, fra loro l’ex vicepresidente del Consiglio superiore della magistraturaMichele Vietti e gli allora togati del Consiglio, Alessandro Pepe e Paolo Corder”.

L’episodio è stato riferito nelle scorse settimane dall’avvocato Piero Amara al giornalista Giacomo Amadori: quest’ultimo ha riportato tutto (insieme ad altri particolari) sul numero di Panorama in edicola. Della vicenda ne ha scritto anche Paolo Ferrari su “Libero quotidiano”. Si legge a chiare lettere negli articoli che Amara sarebbe stato l’ideatore del “Sistema Siracusa”: sodalizio giudiziario (tra avvocati, magistrati e uomini d’affari e partiti) finalizzato ad aggiustare i processi e pilotare le sentenze. Quindi abuso d’ufficio, favoreggiamento, corruzione… sono solo alcuni dei reati permessi ai rappresentati dei vari poteri. Di contro proseguono, con meticolosa pignoleria e senza alcuno sconto, i processi verso la gente normale. Solo per fare qualche esempio: due anni fa i cittadini in fila ad un ufficio del Comune di Roma hanno chiesto lumi in maniera animata dei vari disservizi anagrafici, il dirigente dell’ufficio li ha fatti tutti identificare e denunciare dalla Polizia di Roma Capitale, ed è stato loro chiesta l’elezione di domicilio, probabilmente andranno a processo. Certamente avranno un avvocato d’ufficio o uno bravo ma non introdotto. Così per l’uomo di strada si profilano pene esemplari, mentre lo Stato tenta di lavare in famiglia i panni sporchi del birbante Amara.

Apprendiamo da Dagospia e dai giornali appena citati che, “prima di essere arrestato, Amara ha fatto in tempo a rilasciare alcune interviste, in particolare sulla super Loggia segreta Ungheria. Tornando alla cena della primavera del 2014, fra gli organizzatori figurerebbero anche il faccendiere Fabrizio Centofanti, grande accusatore di Luca Palamara a Perugia, e Filippo Paradiso, un poliziotto distaccato presso la Presidenza del Consiglio”.

Queste notizie ormai rimbalzano dagli scantinati alle periferie. Ieri lo scrivente s’è recato ad incontrare un allevatore di canarini, perseguitato dall’Agenzia delle Entrate per un vecchio errore formale in dichiarazione dei redditi e un sarto che ormai abusivamente cuce pupazzi per giostre e discount. Quest’ultimo per un disguido fiscale si trova la casa pignorata, e pare non trovi un santo in Paradiso pronto ad aiutarlo. L’allevatore di canarini, ormai prossimo alle ottanta primavere, confessa di temere lo Stato più del Covid. Invece il sarto cuce pupazzi non griffati, che poi lui battezza “fufi”, “gommoli”, “er bambolozzo”, “i topini”… ogni giorno gira come una trottola per discount sgangherati e gestori di macchinette con pupazzo a premio: cerca loro di piazzare per due o tre euro bambolotti di pezza destinati a far sorridere bimbi di periferia.

Per questa gente il metodo “aggiusta processi” ha previsto fine pena mai. Potrebbe mai un Michele Vietti decidere di correre in difesa dell’allevatore di canarini, del sarto dei pupazzi, del carrozziere non a norma Ue… del precipitato in “povertà irreversibile”? Leggiamo che lo stesso Michele Vietti, all’epoca dei fatti narrati era vicepresidente del Csm, figurerebbe tra gli organizzatori del banchetto. Ovviamente tutti i soggetti chiamati in causa da Amara hanno smentito.

“Solo Pepe e Corder hanno ammesso di essere stati invitati ma di aver abbandonato dopo poco il simposio” riportano giornali e Dagospia. Amara, per evitare accuse di calunnia, avrebbe registrato tutte le persone con cui s’interfacciava: dai magistrati che avevano partecipato alle cene fino al procuratore Pignatone. Tutti incontri e cene che avrebbero funto da “pre-anticamera della Loggia Ungheria” (per usare un termine alla Dagospia): l’associazione segreta composta da magistrati, alti ufficiali delle forze di polizia, professionisti, vertici dei ministeri e dell’impresa… con lo scopo di pilotare processi, aste, nomine a Csm e vertici della Pubblica amministrazione. Sulla Loggia Ungheria sta svolgendo accertamenti la Procura di Perugia: il procuratore del capoluogo lombardo Francesco Greco ha mandato nei giorni scorsi i verbali di Amara al collega di Perugia, Raffaele Cantone (il procuratore umbro avrebbe trattenuto gli atti, senza trasmetterli a Firenze).

L’uomo della strada si sente ancora più vittima. Intanto Alfonso Luigi Marra (avvocato e già eurodeputato di Forza Italia) scrive sui social un ferale attacco alla guardasigilli Marta Cartabia: “Rendere veloce la giustizia civile è facilissimo. Un modo è ripristinare la legge Pinto, che è stata neutralizzata proprio per evitare la velocizzazione, perché manderebbe a gambe all’aria banche, assicurazioni, lobby e apparato pubblico. Ecco invece che Cartabia parla di nuovo di introdurre sistemi di conciliazione – nota Marra – che si sono sempre rivelati fallimentari, perché funzionano solo nei Paesi in cui, se non concili, ti arriva addosso una sentenza in poche settimane o, peggio, di contenere la litigiosità, che è un eufemismo per dire rendere più difficile, costoso e rischioso l’accesso alla giustizia. Perché quello che in realtà questi quattro accattoni vogliono è impedire le cause: unico strumento di democrazia rimasto, per così consentire ai loro padroni di poter sempre più impunemente schiacciare la società”.

“Accattoni e sfacciati che si qualificano politici e fingono persino di non accorgersi che in Italia una velocizzazione della giustizia c’è stata ed è quella dei pignoramenti immobiliari delle banche. Né a qualcuno importa assolutamente nulla dei quattro pidocchi di finanziamenti europei – insiste Marra – che si perderebbero se la giustizia civile non venisse velocizzata, innanzitutto perché anche i politici europei lavorano alle dipendenze delle stesse cosche di quelli italiani ed hanno gli stessi obiettivi, sicché alla fine i quattro pidocchi glieli daranno ugualmente. E poi perché la posta della velocizzazione della giustizia civile italiana è immensa e qualche decina di miliardi annuali in più o in meno di mance europee non cambiano niente, sono solo l’alibi che questa manica di miserabili e assassini sta usando per tenere in piedi la sceneggiata delle false cure del Covid”.

Morale della favola? All’orizzonte nessuna amnistia per la gente comune, invece archiviazioni e lentezze da prescrizione per i potenti, come per i vari indagati da Viareggio a Genova. Ad amministrare la giustizia c’è la gente perbene, i benpensanti… e così le sentenze guardano a censo e protezioni.

FONTE: http://www.opinione.it/societa/2021/06/18/ruggiero-capone_giustizia-italiana-censo-vittime-fisco-amara-loggia-ungheria-comune-roma/

 

 

 

 

LA LINGUA SALVATA

LINGUA ITALIANA CONTRO ITANGLISH

Lingua italiana contro Itanglish

La prima cosa che salta agli occhi nell’interessante volume di organizzazione aziendale allegato al celebre quotidiano il Sole 24 Ore di sabato 5 giugno 2021 è la presenza di almeno 3 termini inglesi per ogni pagina… almeno! Anche in questo caso abbiamo una ulteriore evidenza che “la questione della lingua” è rimasta una questione di lana caprina confinata negli arenghi universitari e accademici. La descrizione nel risguardo di terza di copertina dei ruoli dei sette Autori è redatta quasi totalmente in inglese.

Ad esempio, l’acronimo Ceo, sbattuto sul frontespizio del volume, è il correlativo della definizione “Amministratore delegato”. Marketing Advisor si può scrivere “esperto di strategie di mercato”. Dirlo in italiano poteva diminuire il valore concettuale del testo all’interno? Non si può e non si deve credere, altrimenti crolla tutto! I contenuti hanno sempre la precedenza rispetto alla ignobile e gratuita sottomissione linguistico-esterofila che affligge da sempre l’italiano “medio”. Non se ne esce!

Tutto questo fa tornare in mente la scena de I promessi sposi dove il medico stupisce il contadino mostrandogli una ampollina di “aqua fontis” lasciando intendere mirabolanti benefici! Anche qui, abbiamo il ricorso al “latinorum” per autenticare la truffa con una aura di cultura.

Ricorrendo continuamente all’inglese e/o ad altre xenolingue si ritiene di fare meglio? Piuttosto, il ricorso ossessivo e spesso inutile a lemmi esogeni rende la lettura più pesante non per ignoranza della lingua straniera, perché dà la sensazione di una sudditanza psicologica inutile e oltre le righe, quando l’italiano è una delle quattro lingue più studiate del pianeta! Sarebbe allora più coerente scrivere il testo totalmente in inglese e chi lo capisce… lo capisce!

Ammettiamolo: l’itanglish rappresenta una via di mezzo che scontenta tutti. Inoltre, tale operazione di delegittimazione semantica fa oscurare i contenuti, provocando una traslazione del contenuto sull’aggancio inglesista che fa sembrare il tutto onusto di maggior peso asseverativo. Scorrere questo libro, che presenta contenuti peraltro non del tutto nuovi ma scritti da un interessante punto di vista, fa pensare all’orrido bofonchiare del monaco sdentato, che nel film “Il nome della rosa” si esprime in una sorta di “penitenziagite” risultante da una mescolanza di un plurilinguismo caotico e a dir poco inelegante.

Parafrasando una esortazione del divino marchese De Sade, direi a questi avveduti, volenterosi ed entusiasti Autori e ad altri loro simili ed epigoni: “Italiani, ancora uno sforzo”. Nonostante la pressione sempre più violenta del predominio angloamericano, non siamo estinti e il segno più evidente è quello di continuare a parlare e scrivere nella nostra amatissima ed armoniosa lingua, figlia di una cultura sterminata che gli anglosassoni non si sognano di possedere. E, infine, evitiamo di accampare la abusata e mistificatoria scusa che il mondo degli affari è solo in inglese. La nostra lingua annovera il 95 per cento di termini di finanza, banca, borsa, assicurazioni. Già questo abbasserebbe a livelli tollerabili il ricorso ad idiomi esogeni. Italiani, ancora uno sforzo!

(*) Primo, non comandare”, Sole 24 Ore2021pagine 180allegato al quotidiano.

FONTE: http://opinione.it/cultura/2021/06/08/manlio-lo-presti_lingua-italiana-itanglish-sole-24-ore-ceo-marketing-advisor/

 

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE 

“LE COSTITUZIONI”: LA COREA DEL SUD (VIDEO)

L’altra faccia della medaglia della penisola coreana. Il primo articolo della Costituzione della Corea del Sud cita: “La Repubblica di Corea è una repubblica democratica”. La Corea del Sud differisce da quella del Nord maggiormente indipendente.

VIDEO QUI: https://youtu.be/BV2Og4rRXEU

FONTE: http://opinione.it/cultura/2021/06/16/manlio-lo-presti_le-costituzioni-primo-articolo-corea-del-sud-repubblica-democratica/

 

 

 

Alla vigilia di Yalta II, Putin riafferma l’alleanza russo-cinese

Appena prima del vertice USA-Russia di Ginevra, “Yalta II”, il presidente russo Vladimir Putin ha concesso un’intervista alla rete televisiva statunitense NBC News [1].

L’intervistatore, il giornalista Keir Simmons, gli ha rivolto domande sulla progressione spettacolare delle forze armate cinesi, sull’assenza della Cina ai negoziati per il controllo delle armi nucleari fra Stati Uniti e Russia, sulla cooperazione della Russia con Cina e Stati Uniti al programma spaziale, infine su cosa farebbe la Russia se la Cina risolvesse militarmente la questione di Taiwan. Ma nessuna domanda sulle pretese di Beijing sulla Siberia orientale.

Il giornalista ha chiesto a Putin: «Al Consiglio di Sicurezza la Cina, per esempio, si è astenuta sulla Crimea. Le più grandi banche cinesi non hanno infranto le sanzioni americane contro la Russia. Lei crede che otterrete dalla Cina sostegno al 100%?».

Il presidente Putin ha risposto al giornalista sui tentativi di spezzare l’alleanza Russia-Cina riaffermando che si tratta di un’intesa molto forte. «Non crediamo che la Cina rappresenti una minaccia per la Russia», ha concluso.

Putin ha ricordato che Russia e Cina hanno sperimentato nella storia recente quali sono le intenzioni degli Occidentali nei loro confronti; sono perciò convinte che se si dissociassero sarebbero attaccate, prima l’una poi l’altra. L’alleanza fra i due Paesi non è una scelta, ma una necessità per la loro sopravvivenza.

FONTE: https://www.voltairenet.org/article213416.html

 

IL NUOVO ORDINE MONDIALE PRENDE FORMA (PRIMA PARTE)

Perché una Yalta II?

Gli Stati Uniti non sono la superpotenza che sognavano di essere. Hanno subito una tremenda sconfitta militare in Siria, insieme a un centinaio di Stati alleati, che però si ostinano a cullarsi nelle proprie illusioni. Ma è arrivato il momento della resa dei conti. Per sopravvivere Washington ha un’unica scelta: allearsi con uno degli avversari. La Russia o la Cina? Questo è il nocciolo della questione.

PNG - 225.1 Kb
Il 3 maggio 2021, in una riunione preparatoria del G7, i ministri degli Esteri di Stati Uniti e Regno Unito, Anthony Blinken e Dominic Raab, hanno fatto capire che l’Occidente avrebbe combattuto sia la Russia sia la Cina. Ma lo scenario che si delinea è altro.

Non possiamo vivere in una società senza regole: quando sono ingiuste ci ribelliamo e le cambiamo. È inevitabile, perché ciò che in un dato momento appare giusto non lo è necessariamente più in un altro. In ogni caso, abbiamo bisogno di un ordine, senza il quale ognuno diventa nemico di ogni altro. Quel che è valido per i singoli uomini lo è anche per i popoli.

Nel 1945 la Conferenza di Yalta gettò le basi della divisione del mondo in zone d’influenza dei tre grandi vincitori della seconda guerra mondiale: Stati Uniti, Regno Unito e Unione Sovietica. Per tutta la guerra fredda gli schieramenti si sono insultati pubblicamente, ma hanno stipulato accordi sottobanco. La ricerca storica ha dimostrato che, sebbene l’accordo avrebbe potuto in qualunque momento tramutarsi in scontro, le invettive erano più finalizzate a consolidare il campo d’appartenenza che a colpire l’avversario/partner.

Il sistema, mai messo in discussione, resistette fino alla sparizione dell’Unione Sovietica, nel 1991.

Da allora gli Stati Uniti hanno preteso di essere l’unica superpotenza in grado di organizzare il mondo. Non ci sono riusciti. Cina e Russia − eredi dell’URSS − hanno tentato di rimescolare le carte in molte occasioni. A loro volta non ci sono riuscite, ma hanno continuato a svilupparsi. Il Regno Unito, che durante la guerra fredda aveva aderito all’Unione Europea, ne è uscito per entrare di nuovo in competizione (Global Britain). Così le potenze che ora ambiscono spartirsi il mondo sono diventate quattro.

Alla fine del periodo di disordini 1991-2021 − dalla “Tempesta del deserto” al “rimodellamento del Medio Oriente Allargato” − le ambizioni degli Stati Uniti sono andate in frantumi in Siria. Sono occorsi diversi anni a Washington per ammettere la sconfitta. Le forze armate russe sono tecnologicamente molto più avanzate, quelle cinesi hanno personale molto più qualificato. È urgente per gli USA prenderne atto e accettare un accordo; in caso contrario perderà tutto. Non si tratta più di valutare cosa sia meglio, ma di fare tutto il possibile per sopravvivere.

Gli alleati degli Stati Uniti non hanno capito la portata della catastrofe militare in Siria. Continuano a mentire a loro stessi e a considerare questo importante conflitto − che ha coinvolto più Stati di quelli della seconda guerra mondiale − una “guerra civile” in un piccolo Paese remoto. Faticheranno quindi ad accettare gli arretramenti a catena di Washington.

Una Yalta II è per il Regno Unito l’ultima chance. Quello che fu “l’Impero sul quale non tramonta mai il sole” non dispone più di mezzi militari all’altezza delle ambizioni. Però conserva abilità eccezionali e un cinismo ferreo (la “Perfida Albione”). Non disdegnerà alcuna opzione, purché gli assicuri una rendita. Nella scia degli Stati Uniti, il Regno Unito approfitta della cultura comune e di solide reti d’influenza. Alla Casa Bianca è di ritorno la Pilgrim’s Society (Associazione dei Padri Pellegrini), molto presente nel primo mandato di Obama.

La Russia non è l’URSS, con i suoi pochi dirigenti russi. Mosca non cerca di far trionfare un’ideologia; la sua politica estera non si fonda su una fumosa teoria geopolitica, ma sulla proiezione della sua forte personalità. È pronta a negligere i propri interessi pur di non rinnegare sé stessa.

Da lungo tempo la Cina non deve riconoscenza ad alcuno, soprattutto ai Paesi che l’hanno distrutta agli inizi del XX secolo. Beijing vuole soprattutto recuperare la propria zona d’influenza nella regione e commerciare con il resto del mondo. Sa essere paziente, ma non è disponibile a fare concessioni. Oggi è alleata della Russia, di cui però non ha dimenticato il ruolo nella colonizzazione; inoltre non ha rinunciato alle pretese territoriali sulla Siberia orientale.

Riassumendo, nessuna delle quattro grandi potenze agisce secondo la medesima logica e persegue i medesimi obiettivi. Questo facilita il raggiungimento di un accordo, ma fa sì che sia più difficile rispettarlo.

Il Pentagono ha affidato a un gruppo di lavoro l’incarico di riflettere sulle possibili opzioni rispetto alla Cina (DoD China Task Force), che teme più della Russia. Infatti, quel che Beijing recupererà nella propria zona d’influenza regionale andrà a scapito delle posizioni di Washington in Asia. La Casa Bianca ha da parte sua designato un gruppo di lavoro ultrasegreto, con l’incarico di esaminare i nuovi possibili scenari mondiali. La task force del Pentagono ha già consegnato il rapporto, subito secretato. Non si sa invece se il gruppo della Casa Bianca abbia portato a termine il suo.

Il gruppo della Casa Bianca deve vigilare sul destino degli Stati Uniti. La sua stessa composizione è segreta, ma sicuramente i suoi membri sono più potenti di un presidente anziano. Svolge un ruolo decisionale centrale, comparabile a quello svolto, durante l’amministrazione Bush-Cheney, dal Gruppo per lo Sviluppo e la Politica Energetica nazionale (National Energy Policy Development Group – NEDP).

Al momento nulla permette di capire se questo gruppo rappresenti obiettivi politici e/o finanziari. È comunque ovvio che la finanza globale influenzi sia la NATO sia la Casa Bianca. Essa non ha per obiettivo modificare alleanze, ma disporre delle informazioni che le sono indispensabili per adattarsi ai mutamenti mantenendosi nell’ombra, nonché per salvaguardare la propria posizione sociale.

Gli spostamenti dei vari inviati speciali di Washington inducono a supporre che l’amministrazione Biden abbia già scelto: ripristinare il duopolio della guerra fredda, unico modo per Washington di evitare una guerra contro un’alleanza russo-cinese, cui probabilmente non sopravvivrebbe.

Per Washington, questa scelta implica l’impegno a difendere contro le pretese cinesi l’integrità della Siberia russa; per Mosca, l’impegno a difendere, reciprocamente, le basi e installazioni USA che si trovano nella zona d’influenza cinese.

Un’opzione che presuppone il riconoscimento da parte di Washington della supremazia economica cinese nel mondo, ma che al tempo stesso gli consente di contenere politicamente l’“Impero di Mezzo” e così evitare che diventi una potenza mondiale nel pieno senso del termine.

Unica perdente: la Cina, che continuerebbe a essere priva della propria zona d’influenza e politicamente isolata. Potrebbe però essere per il momento tenuta a bada, consentendole di recuperare Taiwan, che da una settimana il Think Tank del Pentagono considera «non essenziale» per gli Stati Uniti.

Dobbiamo renderci conto che il principale ostacolo, in USA, è di ordine mentale. Dal 2001 Washington è persuasa che l’instabilità giochi a suo vantaggio. Per questo motivo strumentalizza, senza troppi scrupoli, gli jihadisti ovunque nel mondo, attuando la strategia Rumsfeld/Cebrowski. Un accordo tipo Yalta sarebbe invece una scommessa sulla stabilità, che Mosca auspica da due decenni.

Il presidente Biden ha messo in calendario dapprima un incontro con i partner britannici per rafforzare l’alleanza sul modello della Carta Atlantica; poi la riunione per il G7 dei principali alleati; infine il meeting con gli alleati civili e militari della NATO e dell’Unione Europea. Soltanto dopo essersi assicurato la fedeltà di tutti, il 16 giugno Biden incontrerà a Ginevra l’omologo russo.

Tutto questo è paradossale: significa far fare all’amministrazione Biden esattamente quello che è stato impedito all’amministrazione Trump di portare a termine. Si sono persi quattro anni.

(Segue…)

FONTE: https://www.voltairenet.org/article213396.html

 

 

 

POLITICA

QUESTE SÌ CHE SONO PRIORITÀ DEL PAESE

LA CROCIATA DI ELENA BONETTI, MINISTRA PER LE PARI OPPORTUNITÀ, CHE SI IMPEGNA PER FARE UNA LEGGE AFFINCHÉ NON VENGA PIÙ CHIAMATA “MINISTRO”, BENSÌ “MINISTRA”: “SE VOGLIAMO TESTIMONIARE CHE LE DONNE POSSONO ACCEDERE A QUALSIASI RUOLO DELLA PA, PENSO CHE ANCHE IL LINGUAGGIO DEBBA AVERE LA DECLINAZIONE AL FEMMINILE…”


I problemi quelli veri, che attagliano i cittadini? Eccoli qui. Per la sinistra, s’ intende. «Se ministra o ministro? Sempre ministra. Sul sito del governo c’ è scritto ministro? Faremo una legge anche per questo, perché il titolo ufficiale è ministro, io però penso sia giusto chiamarmi ministra».

La considerazione è di Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la famiglia, che ieri è intervenuta alla trasmissione di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora. Servirebbe addirittura una legge per cambiare questa dicitura? «La dicitura sì» per «i ruoli della Pa».

« All’ Università sono professore associato, formalmente, anche se mi faccio chiamare professoressa. Io credo – ha proseguito Bonetti a Rai Radio1 – che sarebbe importante promuovere la declinazione al femminile del linguaggio. Se vogliamo testimoniare che le donne possono accedere a qualsiasi ruolo della Pa, vivendolo nell’ esperienza del femminile, penso che anche il linguaggio debba avere la declinazione al femminile».

FONTE: https://m.dagospia.com/queste-si-che-sono-priorita-del-paese-la-crociata-di-elena-bonetti-ministra-per-le-pari-273716

 

 

 

SCIENZE TECNOLOGIE

“Nessune correlazioni” della settimana

Genova, 75enne ricoverata in rianimazione con carenza di piastrine. Aveva ricevuto la seconda dose di Moderna

Lesa: muore dopo il vaccino

S’indaga ad Arona: cinquantenne ricevette la prima dose lo stesso giorno di Andrea Pirali, anche lui deceduto.  Lascia tre figlie di cinque, sette e nove anni.

Terni, malore improvviso in casa: muore 24enne

Un giovane di 24 anni, Lorenzo Scorteccia, è stato infatti trovato morto nella sua abitazione dai familiari  trovarlo ormai privo di vita i familiari una volta rientrati. Nonostante l’intervento del 118, per il giovane ternano – molto conosciuto nel mondo calcistico e nell’ambiente dei tifosi della Ternana – non c’è stato più nulla da fare.

Massimo muore a 58 anni per una malattia al fegato 10 giorni dopo la prima dose di vaccino Pfizer

Ex insegnante si vaccina ma si ammala comunque di Covid: Bruna muore dopo due mesi di ricovero

 È stato un malore improvviso a stroncare la vita di Francesco Nardelli, 40 anni compiuti lo scorso 2 giugno, morto domenica mattina nella sua casa di Città Sant’Angelo….

26enne senza patologie ricoverato per embolia polmonare dopo AstraZeneca
Un valdostano di 26 anni, senza patologie pregresse, è stato ricoverato lunedì 14 giugno all’ospedale ‘Parini’ di Aosta con sospetta embolia polmonare. Giovedì scorso

era stato vaccinato con AstraZeneca, nelle ore seguenti la vaccinazione aveva manifestato difficoltà respiratorie e un malessere divenuto via via sempre più acuto.

Vaccino Pfizer, presentatrice TV sviluppa due tumori cerebrali 12 giorni dopo la seconda iniezione mRNA –
La presentatrice Jovita Moore è la conduttrice del telegiornale serale per WSB-TV Channel 2 News ad Atlanta- Ha detto alla stazione televisiva che era improvvisamente «smemorata, disorientata e semplicemente non si sentiva sè stessa». Ha riferito di aver quasi perso conoscenza e di essere svenuta in un negozio di alimentari più tardi quella sera.

Il dottore ha eseguito una risonanza magnetica martedì 13 aprile e ha trovato due tumori nel suo cervello. La donna ha quindi subito un intervento chirurgico al cervello venerdì 15 aprile. La Moore è stata dimessa dall’ospedale intorno al 30 aprile. I medici le hanno concesso un tempo di recupero di otto-dieci settimane dopo l’intervento.

Vaccino, morto il figlio di un politico argentino dopo l’iniezione

Nicolás Avelluto, 28 anni, figlio dell’ex segretario alla Cultura del governo di Mauricio Macri Pablo Avelluto, è morto nella sua casa nel quartiere di Núñez a Buenos Aires e la giustizia sta indagando sulle cause della sua morte. Lo riporta il quotidiano argentino El Diario. Il giovane, che era un fotografo, è stato trovato morto dalla madre sabato alle 20:15 nel suo appartamento a Quesada alle 2600. Il 7 giugno, Nicolás aveva ricevuto la prima dose del vaccino contro il coronavirus e aveva condiviso la notizia attraverso i social network.

Sanitari canadesi sconcertati dalla malattia cerebrale mortale MISTERO

Le autorità sanitarie canadesi della provincia del New Brunswick hanno scoperto una nuova devastante malattia cerebrale che ha già ucciso sei persone e colpito decine di persone. Le persone che sono colpite da questa patologia perdono le capacità cognitive basilari, quali la facoltà di leggere, e le facoltà motorie. Ora facciamo un passo indietro e torniamo al mese di marzo, quando gli scienziati canadesi chiesero l’aiuto del dottor Neil Cashman, uno dei più noti neurologi in Canada, per capire meglio le cause di questa malattia. Il dottor Cashman disse che questa patologia era dovuto ad un eccesso di prioni (glicoproteine) presenti nel  cervello. Qualche mese prima della comparsa di questa patologia, il dottor Bart Classen aveva pubblicato uno studio sui vaccini mRNA e su come questi vaccini siano appunto in grado di provocare delle nuove malattie neurodegenerative alla eccessiva presenza di prioni nel cervello. Sono quindi due le incredibili “coincidenze”. La prima è che questa misteriosa patologia cerebrale è iniziata ad emergere con vigore proprio dopo la distribuzione del vaccino mRNA. La seconda è che questa patologia è proprio legata ai prioni del cervello sui quali agisce in maniera negativa il vaccino mRNA. Il sistema ha messo in circolo un’arma enormemente più devastante del debole Covid. Quell’arma è il vaccino.

(Ma non erano rarissimi, gli eventi avversi?)

CRONACA

Genova, non è conseguenza del vaccino la sospetta trombosi su un 34enne al San Martino. Il caso era stato segnalato all’Aifa

Vaccinato con Johnson&Johnson il 5 di giugno il paziente aveva sviluppato i sintomi mercoledì 16, nell’11esima giornata post-somministrazione. Accanto all’elemento distintivo del calo delle piastrine si era manifestata “una sindrome neurologica trattata rapidamente e con successo

Morto per infarto nel campo: la procura dispone l’autopsia
Lo scrupolo del pm: a maggio al 62enne era stato somministrato AstraZeneca e qualche giorno dopo aveva avuto una lieve trombosi

FONTE: https://www.maurizioblondet.it/nessune-correlazioni-della-settimana/

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°