NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 12 MARZO 2020

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NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 12 MARZO 2020

A cura di Manlio Lo Presti

Esergo

È bene essere affaticati per l’inutile ricerca del vero Bene,

per poter tendere le braccia al Liberatore.

BLAISE PASCAL, Pensieri, Einaudi, 2004, pag. 407

 

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 Precisazioni

 

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La redazione provvederà doverosamente ed immediatamente alla loro rimozione dal blog.

 

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SOMMARIO

 

“Il tasso di letalità del coronavirus in Italia è almeno dieci volte inferiore ai dati ufficiali”. Nuova intervista all’epidemiologo Salmaso

Mezzi blindati sono passati a Pescara Nord

Il FMI ha trovato la soluzione alla crisi economica: “Dovete morire prima”

Coronavirus, ‘non uscite’ ma a Roma 40mila non hanno casa

“Veniamo a farle il tampone, è obbligatorio”. Sciacallaggio per entrare in casa degli anziani

Gli USA, l’Italia, Israele e i vaccini

In dieci anni tagliati 37 miliardi alla sanità pubblica: persi 70mila posti letto e chiusi 359 reparti

VIRUS. MESSAGGIO PER L’EX “HOMO DEUS”

Diego Fusaro ► “L’Italia affoga e l’Europa ci tiene la testa sott’acqua”

Dipendenti rubano ad aziende sanitarie mascherine e le rivendono. Denunciati 

USA schierano bombardieri stealth B-2 in Europa

Mostrata per la prima volta in video la cabina di pilotaggio del B-2

Il Lockheed Martin F-35 ha 873 carenze

Trump, Soleimani e la guerra civile come caos controllato

CORONAVIRUS: LA GUERRA DEL PETROLIO TRA RUSSIA ED OPEC

Conte come Mosè?

Seneca – Perché la stupidità ci domina con tanta ostinazione?

LEGGENDO CIORAN CHE PARLA CON DIO

CONTRO LA PAURA di Rudolf Steiner

Il silenzio della lentezza

WikiLeaks e l’hacker della CIA

L’Iran smentisce la menzogna degli Stati Uniti sulla fine del blocco umanitario

Galloni: no al golpe del Mes, con la scusa del coronavirus

Mercati e coronavirus: Borse tracollano. L’accaduto

Il Fiero Pasto ai tempi del coronavirus e del MES

Il coronavirus è dietro il crollo del mercato azionario mondiale?

LA PANDEMIA NON DEVE INFETTARE L’ECONOMIA E LA SOCIETA’ CIVILE. Lettera aperta del Gruppo Caffè

Perché 30.000 soldati USA sono sbarcati in Europa nonostante il virus?

La via della seta che agita gli USA

Cina, coronavirus e capitalismo

Gioco politico anche sulla zona rossa

Salvini: “Dall’Ue finora silenzi o vaghe promesse”

La virologa Gismondo: “Coronavirus in Italia da novembre. Al lavoro per trovare una cura”

TUTTO QUESTO QUI:

 

 

IN EVIDENZA

“Il tasso di letalità del coronavirus in Italia è almeno dieci volte inferiore ai dati ufficiali”. Nuova intervista all’epidemiologo Salmaso

“Sull’influenza stagionale 2017-18, risulta che 8,7 milioni di persone si rivolsero telefonicamente al medico/pediatra di famiglia per una “sindrome simil-influenzale”. Meno di 1/4 furono visitate dal medico. Sono morte “con complicazioni influenzali” non meno di 18.000 persone, in prevalenza anziane. Di quelle 18.000, solo 173 (1 su 100) morirono in un reparto di rianimazione”

di Patrizia CecconiLondra 11 marzo 2020

D. Buongiorno dottore, bentornato in Italia… dall’Austria, visto che la Tanzania aveva chiuso i voli con l’Italia. Se avesse tardato qualche giorno non sarebbe più entrato neanche dall’Austria! Ormai siamo qualificati come appestati e io stessa non posso tornare in Italia perché la Gran Bretagna ha chiuso i voli, sebbene abbiano anche loro il virus, ballano, si abbracciano, ti tossiscono in faccia, ma si sentono immuni, però hanno chiuso una scuola frequentata da italiani! Passiamo all’intervista, cosa pensa della situazione che si è creata in Italia e i numerosi decessi che si sono avuti in seguito alla Covid-19?

R. Ogni anno in Italia, i morti con la comune influenza stagionale sono 20 volte di più di quelli morti ad oggi con Covid19. Perché non intasiamo le rianimazioni ogni anno? Ecco i dati del Covid-19 in Italia, aggiornati alle ore 18:00 del 10/3/2020: 8514 casi con 631 deceduti (ISS-Epicentro). Faccio notare che questo campione è estremamente selezionato perché i test sono stati fatti in prevalenza su persone malate. La maggioranza degli esperti, fra cui Ilaria Capua, ritiene che i casi asintomatici siano da 10 a 100 volte superiori. Perciò il tasso di letalità non sarebbe del 7,4%, ma almeno dieci volte inferiore.

  1. Bene, può dirci qualcosa di più circa l’ultima influenza stagionale in Italia di cui si hanno i dati ufficiali?

    R. Sì, sull’influenza stagionale 2017-18, risulta che 8,7 milioni di persone si rivolsero telefonicamente al medico/pediatra di famiglia per una “sindrome simil-influenzale”. Meno di 1/4 furono visitate dal medico. Sono

 

 

Continua qui: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_tasso_di_letalit_del_coronavirus_in_italia__almeno_10_volte_inferiore_ai_dati_ufficiali_nuova_intervista_allepidemiologo_salmaso/5496_33545/

 

 

 

 

 

 

 

Mezzi blindati sono passati a Pescara Nord

Pubblicato il: 11/03/2020, 21:03

Dei convogli che trasportavano mezzi blindati sono stati filmati all’uscita dell’autostrada Pescara Nord il 24 febbraio scorso.

I mezzi, probabilmente, fanno parte dell’esercitazione militare “Defender Europe 20” che prevede lo sbarco in Europa di oltre 20.000 soldati USA.

I mezzi sarebbero stati fatti uscire a Pescara Nord per proseguire sulla statale in quanto non potevano transitare sul viadotto del Cerrano.

L’esercitazione, in Norvegia, è stata annullata a causa del Coronavirus mentre in Italia sembrerebbe essere confermata.

 

VIDEO QUI: https://youtu.be/-2KohZOixgUhttps://youtu.be/b7C-3eQYirg

 

https://www.pescaranews.net/notizie/attualita/25087/a-pescara-arrivano-i-carri-armati

 

 

 

 

 

 

Il FMI ha trovato la soluzione alla crisi economica: “Dovete morire prima”

Se la longevità delle popolazioni occidentali mette a rischio i bilanci degli stati più sviluppati

15 aprile 2016             RILETTURA – PER NON DIMENTICARE E CAPIRE MEGLIO

La notizia, quando non volutamente nascosta, è passata alquanto inosservata; eppure certifica una volta di più la confusione che regna sotto il cielo dell’economia e soprattutto il paradigma che sta dietro alla crisi degli ultimi anni: lo smantellamento progressivo dello stato sociale. A rilanciarla è stato il blog L’Antidiplomatico.

Nelle pieghe del Global Financial Stability Report, presentato dal Fondo Monetario Internazionale, c’è un’avvertenza: la longevità delle popolazioni occidentali – ossia il famoso “allungamento delle aspettative di vita” – mette a rischio i bilanci degli stati più sviluppati.

Il Fmi arriva a questa affermazione quando prova a spiegare che “nessun asset può essere considerato veramente sicuro”. Che rapporto c’è tra investimenti finanziari e vecchiaia delle popolazioni? Quello tra affidabilità dei titoli di stato e, appunto, spesa pubblica dedicata agli istituti del welfare (pensioni, sanità, assistenza, istruzione). Silenzio assoluto, per esempio, sulla spesa militare.

Di recente le principali agenzie di rating (tutte statunitensi) hanno deciso un downgrade di titoli fin qui considerati sicuri, “virtualmente privi di rischio”, come i Bund tedeschi o i Treasury americani. Beni rifugio per eccellenza

Si comprende facilmente che questi downgrade hanno seriamente preoccupato gli “investitori professionali” (fondi speculativi, fondi pensione, risparmio gestito, hedge fund, ecc), che stanno dirottando altrove i propri investimenti o sono in procinto di farlo. Con ovvie e serissime conseguenze sulla stabilità degli stessi mercati finanziari e conseguentemente anche per i bilanci stessi degli stati (quando cala l’affidabilità di un titolo, il prezzo scende; e di conseguenza sale il rendimento, ossia gli interessi che uno Stato deve pagare).

Il Fmi sottolinea inoltre che “l’offerta di asset sicuri è diminuita di pari passo alla capacità del settore pubblico e privato di produrre asset di questo tipo”. E la causa principale è individuata nella longevità “eccessiva” delle relative popolazioni. “Se l’aspettativa di vita media crescesse di tre anni più di quanto atteso ora entro il 2050, i costi potrebbero aumentare di un ulteriore 50%.

Il rischio è considerato “notevole” sia per quanto riguarda la sostenibilità

Continua qui: https://quifinanza.it/soldi/il-fmi-ha-trovato-la-soluzione-alla-crisi-economica-dovete-morire-prima/63665/

 

 

 

 

 

Coronavirus, ‘non uscite’ ma a Roma 40mila non hanno casa

Pubblicato il: 10/03/2020 17:06 di Stefania Marignetti

L’emergenza Coronavirus richiede di stare a casa. Ma cosa succede con chi una casa non c’è l’ha? Solo su Roma, a fronte di una capacità di accoglienza di circa 3000 posti, la stima Istat dei senza fissa dimora è di 8mila persone; 20.000 le persone che hanno richiesto aiuto, tra migranti e non. E a questi numeri bisogna aggiungere quelli di chi vive in stabili occupati, 12mila persone; quelli dei campi rom autorizzati, 4500/5000 persone; e le circa 300 persone che sfuggono al sistema. Insomma, siamo su una cifra di circa 40mila persone in emergenza abitativa per le quali applicare le misure di contenimento per il Coronavirus è difficile per non dire impossibile. A fornire i dati all’Adnkronos è Binario 95, il centro di accoglienza della stazione Termini, che lancia l’hashtag #vorreistareacasa.

 

“Semplice isolarsi a casa a fronte dell’emergenza, ma chi una casa non ce l’ha come può rispettare il decreto? Hai solo due opzioni: stare bene o stare male, nel mezzo non ci sono tutele- dice all’Adnkronos Alessandro Radicchi, presidente di Binario 95 e fondatore dell’Osservatorio nazionale della solidarietà nelle stazioni italiane – la quarantena non la puoi fare nei centri di accoglienza,

Continua qui:

https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/03/10/coronavirus-non-uscite-roma-mila-non-hanno-casa_PYAicWS6HBIaWWXQll1vcK.html?fbclid=IwAR0mfTwd7ovfjja6VqLv3y9eAFa5esJi9GdetPhmBOQEMjk8CxXLWZIar1Q

 

 

 

 

ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME

“Veniamo a farle il tampone, è obbligatorio”. Sciacallaggio per entrare in casa degli anziani

Tentativi di truffa a Cortona, sedicenti operatori della protezione civile cercano di sfruttare la paura del Coronavirus per raggirare persone chiuse nelle proprie abitazioni

Mattia Cialini – 10 marzo 2020 16:14

Coronavirus e sciacallaggio.

 

Da Cortona giungono segnalazioni di ripetuti tentativi di truffa, specialmente ai danni di anziani, presi di mira dai malviventi che, sfruttando la preoccupazione per il contagio, cercano di introdursi all’interno delle abitazioni, approfittandone per impossessarsi di denaro e oggetti di valore.

 

Nelle ultime ore, ad alcuni residenti nel comune di Cortona, giungono telefonate di falsi appartenenti alla protezione civile della Toscana – spiegano dal municipio – che domandano se, nell’ambito familiare, ci siano persone con tosse, febbre e raffreddore. Gli stessi falsi operatori dichiarano che, in presenza di quei sintomi, sarebbero disposti ad andare direttamente a casa dei pazienti ad eseguire il tampone diagnostico, poiché la Regione Toscana lo avrebbe reso obbligatorio a tutti i suoi

Continua qui:

http://www.arezzonotizie.it/cronaca/sciacalli-truffa-tampone-coronavirus.html?fbclid=IwAR1hey1lY_bErTgJcj9_e0jzCT4a-9tHQ4W6YstHicBLHv7dQQ-HJzJY8sI

 

 

 

 

 

Gli USA, l’Italia, Israele e i vaccini

Brandi Domenico11 marzo 2020

CERTAMENTE TUTTO QUESTO MI E STATO DI AIUTO A SCRIVERLO HO COPIATO ED AGGIUNTO QUALCOSA IN PIU …GRAZIE AL MIO AMICO……..🇮🇹 Avevo già scritto ma forse non era comprensibile adesso e COMPLETO.

L’America chiude con la Cina. DAZI.
Di Maio va in Cina e fa un accordo strepitoso col governo cinese denominato La via della seta.
La Francia e la Germania ci restano di merda.
L’accordo prevede la corsia preferenziale all’Italia rispetto al restante dell’Europa negli scambi commerciali.
Smacco per l’asse franco/tedesco e per l’America.
Come fare per impedire che questo accordo faccia diventare l’Italia una nazione più forte appoggiata dalla Cina, colosso e prima potenza mondiale?

Ecco che entrano in scena i servizi segreti Americani che chiedono

ai Francesi che concordano assieme ad i tedeschi

e, udite udite, gli israeliani la strategia

per mettere in un solo colpo in ginocchio l’economia cinese ed italiana

(infatti, come mai gli Israeliani hanno il vaccino?)

La Francia ha una centrale e un laboratorio costruito in Cina ed esattamente nella città di Wuhan (guarda un po’ che combinazione), dove si mettono appunto studi per saperne di più di virus e batteri SARS.

Si trova il pollo kamikaze di turno che in qualità di ricercatore va nella centrale e fa uscire il virus infettandosi da solo, quindi saluta dando la mano a tutti nella centrale ed in città.

Questo signore viene mandato in Italia a farsi un bel giretto a Codogno dove contagia tantissime persone.

Gli israeliani che c’entrano?
Bene i furbacchioni si occuperanno di fare uscire a tempo debito e prima di chiunque altro il vaccino che molto probabilmente hanno già approntato da tempo.
Milioni di euro per loro.

Riepilogando, la Francia e la Germania se ne lavano le mani facendo cadere la colpa sui cinesi.
Gli americani applaudono così si tolgono la Cina di mezzo.

La Russia resta a guardare e l’Italia si fa spaventare, come previsto dalla stampa e dai media che bombardano creando panico tra la gente.

Nel frattempo, chiede aiuto alla America che manda così 35000 marines dettando legge a Conte che ci chiude tutti in casa per far sì che i militari abbiano strada libera chi sa per cosa…….

Così, fra tre settimane arriverà il vaccino da Israele ma tutto non sarà finito perché comincerà una recessione che porterà l’Italia in default

A meno che, a meno che………

https://www.facebook.com/brandi.domenico.77?__tn__=%2CdC-R-R&eid=ARDCDywDIx5EYKYA8O4IyXm34Aq6At_-wTPUqgmSoxoqO0YztMJjXJNcfM6ygj9f-Xg91qWdQgFaDEAo&hc_ref=ARSMqN-hUWhIJcuWZnXFNcnjNKdR2uV9_fm8q31pqmpSD9vMI2Y9fN-rkS0Qp3tMzE0&fref=nf

 

 

 

 

BELPAESE DA SALVARE

In dieci anni tagliati 37 miliardi alla sanità pubblica: persi 70mila posti letto e chiusi 359 reparti

Il sistema, oggi in trincea contro il coronavirus, ha subito nell’ultimo decennio varie decurtazioni

05/03/2020

 

In 10 anni sono stati tagliati 37 miliardi dalla sanità pubblica. E così il sistema, spiega l’Agi, in trincea contro il coronavirus, arriva all’appuntamento debilitato: malgrado le risorse recuperate negli ultimi anni, il trend è rimasto discendente, tanto che, stando al report della Fondazione Gimbe del settembre 2019, il finanziamento pubblico è stato decurtato di oltre 37 miliardi in dieci anni, di cui circa 25 miliardi nel 2010-2015 per tagli conseguenti a varie manovre finanziarie ed oltre 12 miliardi nel 2015-2019, quando alla sanità sono state destinate meno risorse di quelle programmate per esigenze di finanza pubblica.

In termini assoluti il finanziamento pubblico in 10 anni è aumentato di 8,8 miliardi, crescendo però in media dello 0,9% annuo, tasso inferiore a quello dell’inflazione media annua. Un taglio che si traduce inevitabilmente in un calo nel livello di assistenza: viene stimata una perdita di oltre 70.000 posti letto negli ultimi 10 anni, con 359 reparti chiusi, oltre ai numerosi piccoli ospedali riconvertiti o abbandonati. Non a caso i dati OCSE aggiornati al luglio 2019 dimostrano che l’Italia si attesta sotto la media, sia per la spesa sanitaria

Continua qui:

https://www.huffingtonpost.it/entry/in-dieci-anni-tagliati-37-miliardi-alla-sanita-pubblica-persi-70mila-posti-letto-e-chiusi-359-reparti_it_5e60d2a0c5b62d548c9dd3bf

 

 

 

 

 

 

VIRUS. MESSAGGIO PER L’EX “HOMO DEUS”

di Roberto PECCHIOLI – 11 Marzo 2020

 

Voglia Dio che abbiano ragione loro. Che chiudere l’Italia serva davvero a ridurre l’epidemia del Covid19 e lo stato d’eccezione passi in fretta. Ai nonni e ai padri chiesero di andare in guerra, a noi di rimanere sul divano. Il sacrificio è accettabile, va affrontato con una parola inconsueta da mezzo secolo: disciplina. Sino a ieri era vietato vietare. Da oggi il Sessantotto – contagio ben più potente e persistente del Corona Virus- va in soffitta. Vietare si può, forse si deve e la personalità autoritaria, con buona pace degli autentici untori della nostra civiltà, i professori della Scuola di Francoforte, è invocata dal popolo per affrontare l’emergenza. Misure forti, chiedono tutti: eccole. Se saranno efficaci, lo scopriremo vivendo, o morendo.

Epperò… continuiamo a non credere alle versioni ufficiali: mentre i concittadini si dotano di mascherine e si mettono più o meno disciplinatamente in fila davanti a farmacie, supermercati e banche, il non detto prevale sulla verità. Un barlume di sincerità è uscito dalla bocca di un illustre virologo; abbiamo imparato a conoscerli per nome e a sperare che siano stregoni, sciamani, non semplici scienziati alla ricerca di terapie. Le misure pesanti sono state chieste, diremmo invocate dai clinici e dagli operatori della sanità. Il sistema non è in grado di reggere se il contagio avanza. Mancano posti letto, strumenti, strutture. Il secondo paese manifatturiero d’Europa si arrende a un’infezione per mancanza di mezzi, nello stesso momento in cui afferma di avere il miglior sistema sanitario d’Europa.

In Italia ci sono circa 191 mila posti letto pubblici, 3,6 ogni mille abitanti, contro i 4,7 della media dei paesi OCSE, i 5 della Francia e gli otto della Germania. Di questi, solo poco più di cinquemila sono di terapia intensiva. Non c’è bisogno di commenti: migliaia di malati in più all’improvviso, in un contesto senza una terapia certa, portino al collasso e al caos, trascinando con sé il panico popolare. Chi scrive teme di sfiorare la paranoia, o la sindrome ossessiva, ma non riesce a pensare se non nei termini di Catone, il senatore romano che terminava invariabilmente i suoi interventi, su qualsiasi tema, chiedendo che Cartagine fosse distrutta. Delenda Carthago. La nostra Cartagine è la globalizzazione neoliberista, la prigione soffocante del debito, il monetarismo dei banchieri, sostenuti dai loro sgherri di Bruxelles e, ahimè, di Roma.

Si potrà, in qualche modo, uscire dal tunnel del presente contagio, ma domani un altro problema, un ulteriore dramma ci crollerà addosso se non cambieremo il sistema e riprenderemo in mano il nostro destino. Il mondo-mercato è un inferno, il bene comune non è una partita doppia, banchieri e padroni universali sono nemici dei popoli. I loro servitori politici, un giorno, dovranno essere trattati per ciò che sono: collaborazionisti del nemico. In queste settimane è servito chi, con l’espressione furba e lo sguardo di chi ha capito tutto, si vanta di non occuparsi di politica e di economia. Sono la politica, l’economia e la finanza a occuparsi di noi.

Al tempo del virus, il potere lavora con più lena, certo che il suo sporco lavoro riuscirà. La sanità italiana è al collasso: in pochi anni, per il dogma dell’austerità e la riduzione della spesa, hanno chiuso decine e decine di ospedali, i posti letto sono drasticamente diminuiti e il sistema si chiama “azienda sanitaria”. Azienda: deve fatturare, non curare. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’Italia è un paese farsesco, dove la situazione è sempre grave, ma non seria. Decreti di enorme impatto sulla vita di tutti vengono improvvidamente rivelati da portavoce governativi del calibro di Rocco Casalino, un reduce del Grande Fratello televisivo. Se sono in ginocchio Lombardia e Veneto, le regioni più produttive e serie della nazione, si trema all’idea della propagazione del contagio al Sud, dove i Pronto Soccorso sono devastati da

 

Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/virus-messaggio-per-lex-homo-deus/?utm_medium=push&utm_source=onesignal

 

 

 

 

Diego Fusaro ► “L’Italia affoga e l’Europa ci tiene la testa sott’acqua”

Di Un Giorno Speciale – 11 Marzo 2020

 

Mancano pochi giorni all’incontro tra i ministri dell’economia e delle finanze della zona euro. Il 16 marzo sul tavolo dell’Eurogruppo si discuterà di emergenza coronavirus… O forse no? All’ordine del giorno sembra esserci infatti prima di ogni altra cosa l’approvazione del MES, Meccanismo europeo di stabilità o Fondo Salva-Stati. Una cosa che non stupisce il filosofo e saggista Diego Fusaro il quale commenta: “L’Unione Europea è inesistente, ci fa perdere tempo, ci impone di firmare il MES il 16 marzo con la vicinanza e con la solidarietà di un boia”.

Arriveranno gli aiuti dall’Europa? L’Italia riuscirà a rialzarsi da questa emergenza? Cosa si sta sbagliando e cosa, sopratutto, si dovrebbe fare? Francesco Vergovich e Fabio Duranti ne hanno parlato con Diego Fusaro. Ecco cosa ha detto.

 

VIDEO QUI: https://youtu.be/hh3WWvKdc8o

 

“L’Unione Europea è inesistente”

“Questo virus ha fatto crollare in un attimo tutte le menzogne, il castello di fandonie che il liberismo ci ha propinato per anni. Abbiamo bisogno di più Stato, di più pubblico, di più sanità pubblica, di meno Europa e di più rapporti con chi, come la Cina, ci è vicino. La Cina ci è vicina, mentre l’Unione Europea è inesistente, ci fa perdere tempo, ci impone di firmare il MES il 16 marzo con la vicinanza e con la solidarietà di un boia.”

“Questo Governo ha un tasso di credibilità ormai prossimo allo zero”

“Abbiamo assistito in questi giorni a persone dello spettacolo che comode nei loro attici

Continua qui: https://www.radioradio.it/2020/03/diego-fusaro-italia-europa-mes-coronavirus-emergenza/

 

 

 

 

Dipendenti rubano ad aziende sanitarie mascherine e le rivendono. Denunciati  

Per un pezzo chiesti fino a 70 euro. Centinaia i prodotti sequestrati dalla Guardia di Finanza tra mascherine chirurgiche, guanti in lattice e altri prodotti igienizzanti

di Stefano Benfenati – 10 MARZO 2020

Centinaia di dispositivi medici, come mascherine chirurgiche, guanti in lattice o prodotti disinfettanti, rubati dall’Ausl o dall’ospedale di Parma per poi essere venduti a prezzi alti approfittando dell’emergenza legata alla diffusione del coronavirus: è l’accusa nei confronti di un 40enne residente a Parma dipendente della Ausl emiliana e di un operatore sanitario 58enne residente sempre nel Parmense.

Entrambi sono stati denunciati dalla guardia di finanza per peculato.

Le indagini sono partite nei giorni scorsi quando le fiamme gialle (in seguito ad una segnalazione arrivata alla centrale operativa) hanno scoperto una sala slot dove un dipendente stava vendendo abusivamente i dispositivi medici: fino a 70 euro il prezzo richiesto per una mascherina. L’uomo è stato segnalato alla Procura per il reato di ricettazione.

Le verifiche della fiamme gialle hanno poi portato ad identificare il presunto dipendente infedele dell’Ausl di Parma accusato di aver sottratto il materiale medico all’azienda. In seguito alle perquisizioni domiciliari, eseguite dai militari del gruppo di Parma, è stato individuato un altro operatore sanitario, un 58enne residente a Torrile (Parma), trovato in possesso, presso la propria abitazione, di merce sottratta all’azienda ospedaliera di Parma. Tutti i prodotti (alcune centinaia di pezzi tra mascherine chirurgiche, guanti in lattice, prodotti igienizzanti), che al momento risultano di particolare utilità pubblica e di difficile reperimento, sono stati sottoposti a sequestro in vista della successiva restituzione alla locale azienda ospedaliera.

Le attività investigative sono state eseguite con la più ampia collaborazione del personale amministrativo dell’ospedale di Parma che ha contribuito fattivamente all’individuazione dei presunti dipendenti infedeli.

“E’ una vergogna. Che delle persone, a maggior ragione i dipendenti pubblici di un’azienda

 

Continua qui: https://www.agi.it/cronaca/news/2020-03-10/coronavirus-dipendenti-rubano-mascherine-7415934/

 

 

 

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

USA schierano bombardieri stealth B-2 in Europa

10.03.2020

 

Gli Stati Uniti hanno dispiegato bombardieri stealth strategici B-2 Spirit in Europa, ha dichiarato il comando europeo degli Stati Uniti in un comunicato stampa.

I bombardieri, il cui numero non è stato specificato, lunedì sono arrivati ​​da una base aerea in Missouri nelle isole Azzorre portoghesi. Prenderanno parte a delle esercitazioni. Durante il volo sull’Atlantico, i bombardieri hanno fatto rifornimento in volo con l’aiuto di un aereo cisterna Extender KC-10.

“Gli aerei opereranno in vari siti militari nell’area di responsabilità del comando europeo. Il trasferimento di bombardieri strategici offre ai membri dell’equipaggio l’opportunità di conoscere il teatro europeo e mostra il supporto di alleati e partner degli Stati Uniti”, si legge nel comunicato.

Il B-2 Spirit è un bombardiere multi-ruolo in grado di sganciare bombe convenzionali

 

Continua qui: https://it.sputniknews.com/difesa/202003108840302-usa-schierano-bombardieri-stealth-b-2-in-europa/

 

 

 

 

 

 

 

Mostrata per la prima volta in video la cabina di pilotaggio del B-2

04.05.2019                          RILETTURA

Il reporter di guerra Jeff Bolton è stato a bordo del bombardiere strategico subsonico statunitense Northrop Grumman B-2 Spirit e ha mostrato, per la prima volta in assoluto, la sua cabina di pilotaggio. Il video è disponibile su YouTube.

https://it.wikipedia.org/wiki/Northrop_Grumman_B-2_Spirit#/media/File:B-2_first_flight_071201-F-9999J-034.jpg

 

Per ovvie ragioni, l’aviazione americana è estremamente rigida riguardo la divulgazione delle immagini del bombardiere, soprattutto dei suoi interni.

Un’eccezione è stata fatta per i giornalisti e reporter di guerra Jeff Bolton, che ha realizzato le riprese per un documentario in 12 episodi sulle forze nucleari strategiche statunitensi.

VIDEO QUI: https://youtu.be/RPWjI0HpwyA  

Il bombardiere strategico subsonico statunitense Northrop Grumman B-2 Spirit

 

Continua qui: https://it.sputniknews.com/mondo/201905047607664-mostrata-per-la-prima-volta-in-video-la-cabina-di-pilotaggio-del-b-2/

 

 

 

 

Il Lockheed Martin F-35 ha 873 carenze

Scritto il9 MARZO 2020 – Garrett Reim, Flight Global

 

Il Lockheed Martin F-35 Lightning II ha 873 carenze irrisolte e nuovi problemi vengono scoperti regolarmente, rendendone difficile la riduzione nell’aeromobile. Questa è la conclusione dell’ultima valutazione dell’orrendo caccia stealth del Rapporto annuale dell’Ufficio valutazioni e test (DOT&E) del dipartimento della Difesa statunitense, rilasciato al Congresso degli Stati Uniti il 30 gennaio.

“Sebbene il programma lavori a correggere le carenze, ancora vi sono nuove scoperte, con una bassa riduzione del numero complessivo di carenze”, afferma il rapporto. I problemi dell’F-35 includono 13 carenze di categoria 1. Tali problemi “possono causare morte o lesioni gravi; la perdita o gravi danni al sistema d’arma; limitare in modo critico la prontezza al combattimento dell’organizzazione utilizzatrice; o determinare l’interruzione della linea di produzione”, secondo la definizione della US Air Force (USAF). Le carenze dell’F-35 sono aggravate da problemi di manutenzione che portavano la velocità di missione del velivolo al di sotto l’obiettivo dell’80% del DoD. La percentuale di missione consentita è la percentuale di aeromobili in grado di eseguire almeno una missione, esclusi quelli in manutenzione o sottoposti a riparazioni importanti. “Alcuna parte significativa della flotta, compresa quella pronta al combattimento, poté raggiungere e sostenere l’obiettivo dell’80% di prontezza alla missione del DoD”, afferma il DOT&E. “Tuttavia, singole unità poterono raggiungere l’obiettivo dell’80% per brevi periodi durante le operazioni”.

Lockheed Martin non rispose alla domanda su quando sarebbero state risolte le carenze dell’F-35, dicendo che ancora studia il rapporto del DOT&E. “L’F-35 continua a maturare ed è il caccia più letale, resistente e connesso al mondo”, affermava la compagnia. “L’affidabilità continua a migliorare, con una flotta globale in media superiore al 65% nei tassi di missione e le unità operative hanno costantemente un rendimento vicino al 75%”. Alcuni dei problemi persistenti dell’aeromobile sembrano essere collegati all’ufficio del programma comune dell’F-35 e al processo continuo di sviluppo e consegna delle capacità recentemente adottato da Lockheed Martin, un metodo

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Trump, Soleimani e la guerra civile come caos controllato

Le linee di faglia su cui si sarebbe mossa l’Amministrazione di ‘The Donald’ erano ben visibili da subito. E l’omicidio Soleimani somiglia all’omicidio Massud. Quali conseguenze? [S. Santini]

Redazione6 gennaio 2020megachip.info

 

di Simone Santini.

 

Tre anni fa, all’indomani della elezione di Donald Trump, scrivevo queste note:

 

“A Trump, o meglio alla sua Amministrazione, saranno affidati questi compiti.
Ripristinare e proteggere l’economia interna ricostruendo le sue basi fondamentali. Stati Uniti di nuovo come motore produttivo, manifatturiero, con piena occupazione. Fine delle delocalizzazioni selvagge.
Distensione con la Russia ma senza cedere nulla di quanto conquistato finora. Congelamento dello status quo, fine delle aggressioni, reciproco rispetto formale e collaborazione laddove gli interessi fossero convergenti.
Massima competizione commerciale ed economica con la Cina ma senza spingere al momento sull’acceleratore del confronto militare. […] Sul medio periodo si dovrà alzare sempre più l’asticella della competizione globale e porre Pechino davanti ad una scelta strategica: accettare la supremazia americana in cambio di una parziale condivisione dei dividendi dell’Impero oppure il confronto militare, sempre più aggressivo.
Concentrarsi nell’immediato sullo scacchiere mediorientale, lo scenario più urgente. Fine della sponsorizzazione del jihadismo sunnita, che ha esaurito in quell’area la sua funzione, e spinta verso la democratizzazione delle petromonarchie del Golfo, a partire dall’Arabia Saudita. Il nemico principale, tuttavia, torna ad essere lo sciismo politico e i suoi alleati, il cosiddetto asse della resistenza, e il suo centro nevralgico, l’Iran”.

 

Le linee di faglia su cui si sarebbe mossa l’Amministrazione americana erano dunque ben visibili da subito. Questi tre anni di Presidenza, turbolenti, ci hanno poi confermato quelle direttrici e consentito di approfondire taluni approcci.
In particolare, per quanto riguarda il confronto con l’Iran, Trump è apparso bilanciarsi tra le due fazioni principali dello Stato Profondo statunitense che, semplificando e banalizzando, si potrebbero così riassumere: la fazione realista, “il partito dell’assedio”, per cui il nemico va accerchiato, logorato, ma non colpito a fondo perché poi diventa molto difficile ricomporre i cocci di quel che si è rotto; la fazione idealista, messianica, “il partito della guerra”, per cui vale il motto colpisci per primo, colpisci due volte, e sui cocci pisciaci sopra.
Tra queste due posizioni imperiali, ne esistono tante variegate e composite. Trump è a cavallo di una di queste. Nel gruppo di potere che lo ha portato alla Casa Bianca, ad esempio, ci sono quelli che vorrebbero concentrarsi esclusivamente sugli affari interni lasciando sullo sfondo il resto del pianeta, e le lobbies ultrasioniste il cui unico interesse è togliere di mezzo la Repubblica islamica iraniana.
L’assassinio di Qassem Soleimani dimostra a mio avviso che il partito della guerra ha preso definitivamente il controllo della strategia nei confronti dell’Iran. Se Trump abbia preso tale decisione o sia stato messo davanti al fatto compiuto sarà materia di dibattito per gli storici, ma non cambia la situazione.
In ogni caso c’è chi ritiene prevalente l’ipotesi di una decisione diretta del Presidente soprattutto per scopi elettorali: creare un nemico esterno imminente lo aiuterebbe a tirarsi fuori dai guai interni, richiesta di impeachment e collaterali (va aggiunto che anche Israele, è, di nuovo, in campagna elettorale, e questa tornata è esistenziale per Netanyahu ancor più che per Trump). La tesi

 

Continua qui: https://megachip.globalist.it/guerra-e-verita/2020/01/06/trump-soleimani-e-la-guerra-civile-come-caos-controllato-2051272.html

 

 

 

 

 

 

CORONAVIRUS: LA GUERRA DEL PETROLIO TRA RUSSIA ED OPEC

Fabio Marco Fabbri

11 marzo 2020

 

La prima conseguenza socialmente destabilizzante, oltre quella sanitaria, di una “peste”, è quella economica. L’ormai conclamata diffusione della pandemia da Codiv-19, sta ritracciando e ricordando, quel percorso, che ogni storico e studioso della “materia”, conosce bene, che riguarda gli effetti delle epidemie nella società.

L’arrivo della malattia disegna “ritualmente” alcune tappe nella vita della popolazione colpita, che potremmo riassumere, molto brevemente, come di seguito: l’effetto iniziale, dopo la conclamazione della “peste”, è quello che riguarda la possibilità di cura degli infettati, che è inversamente proporzionale al numero dei contaminati; ciò significa che il numero di coloro che potranno essere curati si abbassa drasticamente con l’aumentare degli infettati, non azzerandosi per vari fattori, ma attestandosi, mediamente, intorno al 8/10 per cento (dei colpiti dal “virus”). Segue la destabilizzazione sociale, che si caratterizza con l’acuirsi degli atteggiamenti anarchici e di ribellione della società; si arriva poi ad una brusca frenata dell’economia e delle dinamiche produttive, che inesorabilmente, conducono verso stati di “carestia”. Questi “non fenomeni”, tali perché sono fisiologici e ciclicamente preseti, si mescolano, causando tutte quelle manifestazioni che mettono allo scoperto sia i punti di forza che i punti di debolezza di uno Stato, nel caso Italia “pare” prevalgano i secondi.

Detto questo, uno dei primi effetti sull’economia mondiale del coronavirus, è stato l’abbassamento del costo del “barile di petrolio”, oltre il tonfo delle principali Borse mondiali. Circa il calo del costo del petrolio, l’Arabia Saudita, voce Opec, ha chiesto alla Russia di ridurre la produzione dell’idrocarburo al fine di contenere la produzione mondiale e mantenere più alto il prezzo. Tuttavia, Mosca, il 6 di marzo, non ha accolto l’invito dell’Arabia Saudita, rifiutandosi di forzare le proprie capacità estrattive con lo scopo di ridurre la produzione. Riyad aveva programmato di poter ottenere una riduzione di 1.5 milioni di barili giornalieri, ma la reazione di Mosca ha costretto la petro-monarchia saudita a percorrere un’altra strada. Questa sottospecie di “guerra del petrolio” ha indotto l’Arabia Saudita, oltre che a non ridurre la produzione del “greggio”, ad offrire uno sconto di 6-8 dollari al barile, ai sui clienti. Il risultato di queste operazioni economiche, mirate al contenimento strategico dei prezzi, ha creato nel mercato petrolifero una schizofrenia data dall’incertezza, che ha prodotto come risultato,

 

Continua qui: http://opinione.it/esteri/2020/03/11/fabio-marco-fabbri_russia-opec-arabia-prezzo-petrolio-coronavirus/

 

 

 

 

 

 

 

CULTURA

Conte come Mosè?

Mi chiedete di essere più serio e di “servire” una mia interpretazione “simbolica” degli eventi. Bene, lo farò sempre con lo stesso metodo, io scrivo e voi interpretate così come devono essere interpretate tutte le scritture.

Stefano Hedo Erario – 12 marzo 2020

 

Chiave di lettura: 1 marzo anno di V.’.L.’.

E: Matteo 13,1-23, Marco 4,1-20 e Luca 8,4-15) e nel Vangelo di Tommaso (Tommaso 9).

Da: Esodo 12 (secondo libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana).

 

José de Ribera, Moses (1638) – Napoli, Museo di S.  Martino

 

1 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne nel paese d’Egitto: 2 «Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell’anno. 3 Parlate a tutta la comunità di Israele e dite: Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. 4 Se la famiglia sarà troppo piccola per consumare un agnello, si assocerà al suo vicino, al più prossimo della casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l’agnello, secondo quanto ciascuno può mangiarne. 5 Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre 6 e lo serberete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. 7 Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case, in cui lo dovranno mangiare. 8 In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe amare. 9 Non lo mangerete crudo, né bollito nell’acqua, ma solo arrostito al fuoco con la testa, le gambe e le viscere. 10 Non ne dovete far avanzare fino al mattino: quello che al mattino sarà avanzato lo brucerete nel fuoco. 11 Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore! 12 In quella notte io passerò per il paese d’Egitto e colpirò ogni primogenito nel paese d’Egitto, uomo o bestia; così farò giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! 13 Il sangue sulle vostre case sarà il segno che voi siete dentro: io vedrò il sangue e passerò oltre, non vi sarà per voi flagello di sterminio, quando io colpirò il paese d’Egitto. 14 Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione, lo celebrerete come un rito perenne.
15 Per sette giorni voi mangerete azzimi.
Già dal primo giorno farete sparire il lievito dalle vostre case, perché chiunque mangerà del lievitato dal giorno primo al giorno settimo, quella persona sarà eliminata da Israele.
16 Nel primo giorno avrete una convocazione sacra; nel settimo giorno una convocazione sacra: durante questi giorni non si farà alcun lavoro; potrà esser preparato solo ciò che deve essere mangiato da ogni persona.
17 Osservate gli azzimi, perché in questo stesso giorno io ho fatto uscire le vostre schiere dal paese d’Egitto; osserverete questo giorno di generazione in generazione come rito perenne. 18 Nel primo mese, il giorno quattordici del mese, alla sera, voi mangerete azzimi fino al ventuno del mese, alla sera.
19 Per sette giorni non si troverà lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà del lievito, sarà eliminato dalla comunità di Israele, forestiero o nativo del paese. 20 Non mangerete nulla di lievitato; in tutte le vostre dimore mangerete azzimi».
21 Mosè convocò tutti gli anziani d’Israele e disse loro: «Andate a procurarvi un capo di bestiame minuto per ogni vostra famiglia e immolate la Pasqua. 22 Prenderete un fascio di issòpo, lo intingerete nel sangue che sarà nel catino e spruzzerete l’architrave e gli stipiti con il sangue del catino. Nessuno di voi uscirà dalla porta della sua casa fino al mattino. 23 Il Signore passerà per colpire l’Egitto, vedrà il sangue sull’architrave e sugli stipiti: allora il Signore passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nella vostra casa per colpire. 24 Voi osserverete questo comando come un rito fissato per te e per i tuoi figli per sempre. 25 Quando poi sarete entrati nel paese che il Signore vi darà, come ha promesso, osserverete questo rito. 26 Allora i vostri figli vi chiederanno: Che significa questo atto di culto? 27 Voi direte loro: È il sacrificio della pasqua per il Signore, il quale è passato oltre le case degli Israeliti in Egitto, quando colpì l’Egitto e salvò le nostre case».
Il popolo si inginocchiò e si prostrò.
28 Poi gli Israeliti se ne andarono ed eseguirono ciò che il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aronne; in tal modo essi fecero.
29 A mezzanotte il Signore percosse ogni primogenito nel paese d’Egitto, dal primogenito del faraone che siede sul trono fino al primogenito del prigioniero nel carcere sotterraneo, e tutti i primogeniti del bestiame. 30 Si alzò il faraone nella notte e con lui i suoi ministri e tutti gli Egiziani; un grande grido scoppiò in Egitto, perché non c’era casa dove non ci fosse un morto!
31 Il faraone convocò Mosè e Aronne nella notte e disse: «Alzatevi e abbandonate il mio popolo, voi e gli Israeliti! Andate a servire il Signore come avete detto. 32 Prendete anche il vostro bestiame e le vostre greggi, come avete detto, e partite! Benedite anche me!». 33 Gli Egiziani fecero pressione sul popolo, affrettandosi a mandarli via dal paese, perché dicevano: «Stiamo per morire tutti!». 34 Il popolo portò con sé la pasta prima che fosse lievitata, recando sulle spalle le madie avvolte nei mantelli.
35 Gli Israeliti eseguirono l’ordine di Mosè e si fecero dare dagli Egiziani oggetti d’argento e d’oro e vesti. 36 Il Signore fece sì che il popolo trovasse favore agli occhi degli Egiziani, i quali annuirono alle loro richieste. Così essi spogliarono gli Egiziani.
37 Gli Israeliti partirono da Ramses alla volta di Succot, in numero di seicentomila uomini capaci di camminare, senza contare i bambini. 38 Inoltre una grande massa di gente promiscua partì con loro e insieme greggi e armenti in gran numero. 39 Fecero cuocere la pasta che avevano portata dall’Egitto in forma di focacce azzime, perché non era lievitata: erano infatti stati scacciati dall’Egitto e non avevano potuto indugiare; neppure si erano procurati provviste per il viaggio.
40 Il tempo durante il quale gli Israeliti abitarono in Egitto fu di quattrocentotrent’anni. 41 Al termine dei quattrocentotrent’anni, proprio in quel giorno, tutte le schiere del Signore uscirono dal paese d’Egitto. 42 Notte di veglia fu questa per il Signore per farli uscire dal paese d’Egitto. Questa sarà una notte di veglia in onore del Signore per tutti gli Israeliti, di generazione in generazione.
43 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: «Questo è il rito della pasqua: nessun straniero ne deve mangiare.
44 Quanto a ogni schiavo acquistato con denaro, lo circonciderai e allora ne potrà mangiare.
45 L’avventizio e il mercenario non ne mangeranno.
46 In una sola casa si mangerà: non ne porterai la carne fuori di casa; non ne spezzerete alcun osso.
47 Tutta la comunità d’Israele la celebrerà.

48 Se un forestiero è domiciliato presso di te e vuol celebrare la Pasqua del Signore, sia circonciso ogni suo maschio: allora si accosterà per celebrarla e sarà come un nativo del paese. Ma nessun non circonciso ne deve mangiare.
49 Vi sarà una sola legge per il nativo e per il forestiero, che è domiciliato in mezzo a voi».
50 Tutti gli Israeliti fecero così; come il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aronne, in tal modo operarono.
51 Proprio in quel giorno il Signore fece uscire gli Israeliti dal paese d’Egitto, ordinati secondo le loro schiere.

Motto: da Matteo 1;16

<Ma beati gli occhi vostri, perché vedono; e i vostri orecchi, perché odono!>

Un Abbraccio #She

 

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Seneca – Perché la stupidità ci domina con tanta ostinazione?

 

Brani scelti: SENECA, Lettere a Lucilio, I secolo d.C.

Perché la stupidità ci domina con tanta ostinazione?

Punto primo: non la respingiamo con forza e non tendiamo con slancio alla salvezza.

Punto secondo: non abbiamo sufficiente fiducia nelle verità scoperte dai saggi, non le accogliamo nel profondo del cuore e ci dedichiamo con scarso impegno a una questione tanto importante. Come può imparare quanto serve per combattere i vizi chi si applica nei ritagli di tempo che i vizi gli lasciano?

Nessuno di noi va a fondo; cogliamo solo quanto è in superficie e i pochi minuti spesi per la filosofia bastano e avanzano per gente tanto affaccendata. L’ostacolo maggiore è che siamo subito soddisfatti di noi stessi; se c’è qualcuno che ci definisce valenti, saggi, virtuosi, gli diamo immediatamente credito. Non ci accontentiamo di lodi misurate: accogliamo come dovuto il cumulo

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https://www.libriantichionline.com/divagazioni/seneca_stupidita_ci_domina?fbclid=IwAR0kKAB9SJFSJMJW_oIiL44RRtO2ciSLhQNUdYInOOnBnVo9R8YdSUUq0pU

 

 

 

 

 

 

LEGGENDO CIORAN CHE PARLA CON DIO

di

Gustavo Micheletti

11 marzo 2020

 

Come è capitato a molti santi e mistici, anche il grande scrittore e saggista rumeno Emil M. Cioran ebbe con Dio un rapporto poco conciliante. Nel suo caso, sia la fede che la sua negazione, sia l’amore per Dio che l’odio per Dio, si fondavano su un rapporto autentico con la sofferenza, un rapporto cioè privo da infingimenti ed esente da strategie consolatorie. Come per Fëdor Dostoevskij, anche per Cioran la sofferenza è infatti “la causa unica e sola della coscienza”. È solo grazie alla sofferenza che noi possiamo smettere di essere delle marionette, ed è solo grazie ad essa che noi possiamo acquisire la sensazione d’esistere.

Del resto, già prima di Dostoevskij i grandi tragici greci ce lo avevano insegnato: in base alla legge che sta a fondamento della tragedia attica, la legge del to pathei pathos, la conoscenza deriva essenzialmente dal dolore. “Gli uomini – scrive Cioran – si dividono in due categorie: quelli che lo hanno capito, e gli altri”. Giacomo Leopardi, per esempio, lo aveva capito molto bene, come si evince, in particolare, da un verso contenuto ne L’ultimo canto di Saffo, là dov’è scritto che “arcano è tutto fuor che il nostro dolor”. Solo il dolore, infatti, può essere veramente conosciuto, solo esso non è per noi misterioso e quindi solo seguendo la traccia che lascia nella nostra vita possiamo in qualche modo intravederne un senso.

Chi invece non ha avuto occasione di comprendere questo rapporto della conoscenza col dolore non può nemmeno cogliere l’occasione che questo offre per una trasfigurazione di sé che preluda a una rinascita, né potrà mai accedere alla mistica che coglie in Dio una proiezione del niente. Ciò che Jacques Lacan chiamava “il luogo dell’Altro”, se non è occupato da una figura amica, può essere occupato solo da una figura nemica. Quando è vuoto, si può solo oscillare tra queste due alternative, tra la tentazione di riempirsi con l’una o con l’altra. Per questo Cioran può dire di odiare Dio e non desiderare di fatto nient’altro che l’amore di Dio. Ma la differenza sottile tra odio e amore di Dio non è molto diversa da quella che sussiste tra Dio e il niente e che caratterizza la mistica: “Tutto è niente – scrive Cioran sulla scia di altri grandi mistici dei secoli precedenti – questa la rivelazione iniziale dei conventi. Così comincia la mistica. Tra il niente e Dio c’è meno di un passo, perché Dio è l’espressione positiva del niente”.

L’ascesa al cielo di ogni mistico s’invera infatti nel suo sguardo, nei suoi occhi. Così, nella misura in cui i nostri occhi s’imbevono del nulla, “sanno tutto. Imbevuti del nulla ci assicurano che niente ci può più accadere”. Proprio quando nulla ci può più accadere, l’ambivalenza oscillante del nostro rapporto con Dio rivela il nostro destino: “il nostro fallimento non si fa mai tanto evidente come nell’oscillazione misteriosa che ci sospinge lontano da Dio per ricondurci poi a Lui”, in un’alternanza “che palesa nella sua interezza la incurabilità del nostro destino”.

La funzione dell’uomo sulla terra è dunque quella di svuotare Dio e ricondurlo

Continua qui:

http://opinione.it/cultura/2020/03/11/gustavo-micheletti_dostoevskij-cioran-leopardi-l-ultimo-canto-di-saffo-lacan-dio-nietzsche-spinoza-lacrime-santi/

 

 

 

 

 

CONTRO LA PAURA di Rudolf Steiner

Citazione di Ilaria Seminara –  Facebook – 11 marzo 2020

Qualsiasi cosa accada, qualunque cosa, a me sconosciuta,
mi possa accadere la prossima ora o domani, certamente non la potrò modificare con la paura e l’ansia.
L’affronto dunque con perfetta pace interiore, con il mare del sentire perfettamente calmo.
Paura ed angoscia paralizzano la nostra evoluzione; respingiamo allora le ondate di paura e di ansia per quanto nella nostra anima ci viene incontro dal futuro.
La devozione nei confronti di ciò che viene chiamato la Sapienza divina presente negli eventi, la certezza che qualsiasi cosa accadrà perché doveva accadere, e che – qualsiasi ne sia la direzione – avrà comunque i suoi effetti positivi; traducendo questo atteggiamento animico in parole, sentimenti, idee, realizziamo lo stato d’animo della preghiera devota.

Tra le cose che dovremmo imparare nel nostro tempo vi è questa: il vivere nell’assoluta fiducia,
senza nessun esteriore appiglio al nostro esistere,
confidando nell’aiuto sempre presente del Mondo Spirituale.
In verità non può oggi essere diversamente, pena il venir meno del coraggio.

Educhiamo rettamente la nostra volontà
e cerchiamo di destarci interiormente e consapevolmente
ogni mattina ed ogni sera.

 

(R.S. 17.02.1910)

https://www.facebook.com/seminara.ilaria?__tn__=%2CdC-R-R&eid=ARBXFxYpOElz1JjTHKc_7HCRGsEWXEtQxncoD9diDUExZq-U7M43vmgKejrvrGvMYRzUs7jJ_uubZEtB&hc_ref=ARQJWTpvhaCIPogVS1SIxNVRxkjeTg7Q01xNmhYNgfXYg9Uzeibo_m8WtSRKssFqOh8&fref=nf

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il silenzio della lentezza

È tutta questione di… ospitalità.

Alessandro Bertirotti – 12 marzo 2020

Anche quando non ce ne rendiamo conto, tutte le cose cambiano. Spesso, le trasformazioni più sostanziali, quelle che incidono fortemente sulla vita degli esseri viventi, assumono forme evidenti, inequivocabili, palesi, anche se si preparano nel silenzio della lentezza.

Sì, oggi vorrei proprio soffermarmi su questo concetto. Ho scritto qui che avrei ragionato con voi, proprio su alcuni spunti, per riflettere, ossia specchiarci, sulla situazione nella quale versiamo (e non solo in Italia, ma nel Mondo).

Quando abbiamo scoperto l’agricoltura, 5.000 anni fa, è iniziata una nuova importante Era per la nostra specie, e questo evento è stato preparato nel silenzio della vita quotidiana, dai nostri antenati. Quando una madre educa il proprio figlio, lo fa tutti i giorni, con atti, azioni, parole e soprattutto buoni esempi. Non si stanca mai di ripetere le stesse cose, e lo fa per molto tempo. È importante sapere che per tutte le cose umane ci vuole tempo, ossia quella misura del movimento, secondo il prima e il poi, come ci ricorda Aristotele nella Fisica. Ad un certo punto, quasi per miracolo, quella stessa madre si accorge che il figlio è cresciuto, ed è ora in grado di restituire al mondo gli insegnamenti ricevuti. Accade la stessa cosa per un insegnante, per un buon medico, un buon infermiere, un buon direttore d’azienda, un buon politico, una buona avvocatessa. Insomma, tutto ciò che riguarda l’esistenza avviene sottotraccia, e quando siamo di fronte a ciò che si definisce epifenomeno sappiamo che la sua preparazione risale ad antichi tempi.

Fermiamoci, allora.

Poniamo il tempo nella nostra coscienza, e rendiamoci conto che siamo noi a crearlo, come ci ricorda Aristotele. Non parlo, ovviamente del concetto di tempo nella Fisica. Mi riferisco al tempo che noi tutti sperimentiamo.

Tutto e subito, più veloci del tempo stesso, come se il raggiungere qualsiasi obiettivo

Continua qui: http://blog.ilgiornale.it/bertirotti/2020/03/12/il-silenzio-della-lentezza/

 

 

 

 

 

CYBERWAR SPIONAGGIO INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE

WikiLeaks e l’hacker della CIA

 

Scritto da Mario Lombardo – Pubblicato: 10 Marzo 2020

 

La giustizia americana ha dovuto registrare un clamoroso fallimento questa settimana in un caso con serissime implicazioni per la “sicurezza nazionale” e collegato in maniera indiretta alla persecuzione di Julian Assange. Un giudice di un tribunale federale di Manhattan ha cioè annullato per comportamento irregolare dell’accusa, ovvero il governo di Washington, un processo che vede alla sbarra l’ex ingegnere informatico della CIA, Joshua Schulte, accusato di avere passato a WikiLeaks una mole enorme di documenti riservati sulle attività criminali dell’agenzia di Langley e pubblicati col titolo di “Vault 7”.

Un altro ex agente della CIA incriminato nel recente passato, John Kiriakou, ha sottolineato dalla sua pagina Facebook come la decisione di invalidare un procedimento o una parte di esso in un caso come quello di Schulte sia particolarmente grave per il dipartimento di Giustizia USA. Oltre all’importanza del processo in sé, in questi casi l’accusa dispone infatti anche di vantaggi considerevoli rispetto alla difesa. Ad esempio, richieste di documenti e testimonianze da parte dei legali dell’imputato sono quasi sempre negate se l’accusa fa appello alla necessità di segretezza per ragioni di “sicurezza nazionale”.

Ciò è esattamente quello che è accaduto nel processo a Schulte. Quest’ultimo, inoltre, è stato sottoposto a ripetute violazioni dei suoi diritti costituzionali. Un difensore dell’ex agente della CIA aveva rivelato qualche mese fa come la sua corrispondenza legale fosse monitorata dalle autorità federali e gli stessi legali minacciati di possibili denunce se fossero entrati in possesso di documenti classificati.

Non solo, alla difesa era stato fatto divieto anche di effettuare ricerche in rete sui testimoni della CIA apparsi sotto falso nome sul banco dei testimoni durante il dibattimento. L’intero processo, infine, si è tenuto nel silenzio praticamente assoluto dei media ufficiali americani, mentre i pochi giornalisti indipendenti che hanno seguito le sedute hanno avuto frequentemente difficoltà ad accedere all’aula o ai documenti del processo.

Lunedì, ad ogni modo, la giuria nel caso Schulte non è stata in grado di raggiungere un verdetto relativamente a otto capi d’accusa, ovvero quelli di gran lunga più gravi a suo carico e contestatigli secondo il dettato del famigerato “Espionage Act”, utilizzato anche per l’incriminazione di Assange. La ragione principale di ciò è stata la mancata comunicazione alla difesa di informazioni

 

Continua qui: http://www.altrenotizie.org/spalla/8822-wikileaks-e-l-hacker-della-cia.html

 

 

 

 

 

 

 

 

DIRITTI UMANI

L’Iran smentisce la menzogna degli Stati Uniti sulla fine del blocco umanitario

www.lantidiplomatico.it

Teheran denuncia le menzogne “spudorate” degli Stati Uniti sulla sospensione delle sanzioni contro l’Iran relative a beni umanitari, medicine e cibo

“Le sanzioni oppressive e illegali imposte dagli Stati Uniti L’Iran nel quadro della sua campagna di “massima pressione” ha colpito il benessere e la salute pubblica nel paese persiano “, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Seyed Abbas Musavi.

Nelle dichiarazioni rilasciate durante una conferenza stampa, in videoconferenza a causa del nuovo coronavirus, Musavi ha denunciato che sebbene i medicinali e le attrezzature mediche debbano essere esenti da sanzioni, Washington ha istituito e mantenuto il blocco illegale contro il settore della salute iraniana.

“Tuttavia, (gli americani) dichiarano apertamente che le medicine e il cibo non sono soggetti a sanzioni”, ha precisato il diplomatico persiano.

In questo modo, Musavi ha ripudiato l’annuncio fatto lo scorso giovedì da Washington, dove si afferma di aver autorizzato scambi finanziari con la Banca centrale dell’Iran ai sensi del cosiddetto Accordo commerciale umanitario svizzero (SHTA).

Il SHTA è un meccanismo che faciliterebbe l’importazione dell’Iran di alimenti, medicine,

 

 

Continua qui: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-liran_smentisce_la_menzogna_degli_stati_uniti_sulla_fine_del_blocco_umanitario/82_33552/

 

 

 

 

 

 

 

ECONOMIA

Galloni: no al golpe del Mes, con la scusa del coronavirus

Scritto il 08/3/20

 

 

In quale tipo di situazione ci stiamo trovando? Mentre era evidente che i poteri economico-finanziari, per la prima volta nella storia, non fossero in grado di dare indicazioni su come l’economia e la finanza dovessero affrontare le crisi che stavano cominciando, si è tirato fuori prima il pretesto dell’ambiente – che è un gravissimo problema per l’umanità, ma non certo nei termini sollevati da Greta e dai suoi seguaci – e adesso c’è questo coronavirus. Come nasce, il Mes? E’ l’erede di quel Fondo Salva-Stati che fu costituito prima che la Banca Centrale Europea si attrezzasse per comperare i titoli di Stato sul mercato secondario. Quindi è diventato inutile, nel momento in cui la Bce può acquistare titoli di Stato, può immettere tutti gli euro che vuole (come fanno le altre banche centrali del pianeta) per comperare titoli di qualunque genere – anche titoli tossici: oggi circolano 54 Pil mondiali di titoli tossici di debiti, ed è questa la ragione per cui il sistema sta diventando ingovernabile. Ma non ci sono soluzioni: né da parte di quelli che ci hanno dominato finora, né da parte nostra, in fondo, che siamo qui per cercare di affrontare la situazione.

 

VIDEO QUI: https://youtu.be/QvSX2l3fsVM

 

Il Mes ha dei profili di incostituzionalità che sono stati perfino rilevati dai tedeschi, che non l’hanno firmato. Pertanto, a ratificarlo dovranno essere i rappresentati popolari riconosciuti (nel caso nostro, il Parlamento), e non possono essere ammessi o ipotizzati colpi di mano. La situazione del coronavirus è praticamente dominata da una gravissima emergenza: non era mai successo, per esempio, che si chiudessero le scuole. Ma perché? Perché nel recente passato abbiamo chiuso ospedali, abbiamo ridotto la spesa pubblica, non abbiamo assunto infermieri né medici, e adesso ce n’è estremo bisogno. E quindi, se questi 4.000 contagiati dovessero diventare 40.000 o 400.000, negli ospedali non avremmo i posti. Come si fa ad affrontare questo problema? Come si fa ad affrontare il problema degli Stati che non hanno moneta per fare investimenti e spese necessarie? In un modo semplicissimo, come hanno fatto tante altre realtà: immettendo moneta sovrana a circolazione nazionale. Questa è l’unica strada che abbiamo: sia per affrontare realmente l’emergenza del coronavirus, sia per tagliare la strada al Mes.

(Nino Galloni, intervento nella diretta web-streaming “Mes, fermare il contagio” trasmessa su “ByoBlu” e “Pandora Tv” il 7 marzo 2020, registrata su YouTube. Economista keynesiano e vicepresidente del Movimento Roosevelt, Galloni è il portavoce del Coordinamento nazionale No-Mes, che conduce la sua campagna all’insegna dello slogan “Blocca il contagio, no alla ratifica del Mes”. Il fondo europeo, alimentato da fondi statali, obbligherebbe lo Stato a pagare forti interessi denaro anticipato al Mes dallo Stato stesso, pena una drastica “ristrutturazione” del debito che taglierebbe il welfare mettendo in ginocchio l’economia, sotto il ricatto finanziario. Sostenitore del

Continua qui: https://www.libreidee.org/2020/03/galloni-no-al-golpe-del-mes-con-la-scusa-del-coronavirus/

 

 

 

 

 

 

Mercati e coronavirus: Borse tracollano. L’accaduto

Cristiana Gagliarducci – 12 marzo 2020 – 07:55

 

I mercati oggi hanno dato il via a una nuova ondata di vendite sulla scia delle ultime notizie sul coronavirus e delle decisioni prese da Donald Trump

Anche oggi i mercati sono stati nuovamente travolti da una nuova ondata di imponenti vendite, che ha portato alcuni indici a bruciare ben oltre il 4%.

Il tutto sulla scia delle ultime notizie riguardanti non soltanto il coronavirus, ma anche la risposta pensata da Donald Trump per arginare l’epidemia, la quale non ha particolarmente entusiasmato gli investitori.

Le Borse sono affondate e sui mercati oggi è tornata a farsi sentire quella sensazione di panic selling che in realtà non ha mai del tutto abbandonato l’azionario nelle ultime settimane. Quella di oggi, tra l’altro, sarà una giornata ancor più impegnativa per gli stessi mercati, che seguiranno con attenzione il meeting della Banca Centrale Europea in dirittura d’arrivo.

Mercati oggi e coronavirus: la risposta di Trump non convince

L’azionario globale è crollato, mentre lo yen ha imboccato la via del rialzo e i rendimenti sui Treasury USA sono diminuiti ancora dopo che Donald Trump ha annunciato le sue misure contro il coronavirus.

Il presidente degli Stati Uniti d’America ha deciso di sospendere tutti i voli dall’Europa, ma non ha fornito dettagli in merito a ipotetici pacchetti di aiuti economici.

Per questo gli investitori hanno mostrato un certo grado di delusione che ha affossato Wall Street ieri e che non è svanito neanche sui mercati oggi.

Sull’andamento di questi ultimi, poi, non hanno certamente giovato le ultime notizie sul coronavirus. Nel tardo pomeriggio di ieri l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficializzato il passaggio da epidemia a pandemia, confermando dunque la portata globale della questione.

“Nulla di tutto questo avrebbe potuto ispirare fiducia sui mercati e la storia non migliorerà neanche questo pomeriggio quando la BCE annuncerà le sue decisioni di politica monetaria. Ciò che serve ora è assistenza fiscale diretta,”

ha dichiarato Jeffrey Halley, senior market analyst di Oanda Singapore.

Per Stephen Innes, global chief markets strategist di AxiCorp, il fatto che Donald Trump non abbia annunciato anche restrizioni interne sui viaggi rende evidente che il Presidente sta considerando il coronavirus come un problema

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Il Fiero Pasto ai tempi del coronavirus e del MES

Non è che ci voglia Nostradamus per capire che per l’Italia la firma del MES significherebbe suicidarsi. La crisi può essere usata da chi ci vuole spolpare.

Coronavirus

Redazione8 marzo 2020

 

di Giuseppe Masala.

 

VIDEO QUI: https://youtu.be/QvSX2l3fsVM

 

Fonti dell’Eurogruppo hanno fatto sapere che è attesa l’approvazione definitiva della riforma del MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) per il 16 di Marzo. Ecco, allora, non è che ci voglia Nostradamus per capire che per l’Italia la firma del MES significherebbe suicidarsi. Le nostre banche stanno crollando in borsa e conseguentemente lo spread Btp/Bund sta salendo. E’ evidente che avremo bisogno di finanziamenti e quelli della Bce sono vincolati all’attivazione del Meccanismo Europeo di Stabilità. Herr Weidman ha parlato chiaro: non sono all’orizzonte misure straordinarie di erogazione di liquidità da parte della Banca Centrale Europea. Letto in controluce significa: «Chi ha bisogno di liquidità usi le procedure ordinarie attivando il MES e firmando un Memorandum of Understanding in stile greco».

 

 

 

Ancora meno si può parlare di approvazione di norme capestro quali quella della dell’Unione Bancaria che prevedono la ponderazione del peso dei titoli di stato nazionali nel portafoglio titoli delle banche. Il cosiddetto doom loop tra banche e governi” è un concetto tortuoso e illogico che solo gli economisti – categoria maestra di pensiero gregario – può accettare. In una situazione di crollo generalizzato la logica dello spalmare il rischio sia nello spazio che nella diversificazione degli asset class non funziona: crolla tutto. Il concetto di Risk-Weighted Assets (RWA) è stato semplicemente demolito come concetto dal crollo del 2008. I tedeschi fanno finta di crederci e vorrebbero imporlo perché è funzionale ai loro disegni. L’Italia ha un un’allocazione dei risparmi/capitali fortemente concentrata sui titoli di stato italiani e questa situazione va smontata (dal loro punto di vista) con la scusa dell’effetto contagio banche-governo. Ma le banche spagnole che hanno una distribuzione più incentrata sull’estero sono messe meglio? Non mi pare proprio, hanno centinaia di miliardi impelagati in quell’Argentina che non riesce manco a pagare le rate dell’FMI e in quella Turchia impegnata in due guerre a bassa intensità (Siria e Libia) e come se non bastasse che rischia uno scontro con la Grecia. E’ forse

Continua qui: https://megachip.globalist.it/kill-pil/2020/03/08/il-fiero-pasto-ai-tempi-del-coronavirus-e-del-mes-2054156.html

 

 

 

 

 

Il coronavirus è dietro il crollo del mercato azionario mondiale?

Scritto il10 MARZO 2020 – Danielle Bleitrach, Histoire et Societé 10 marzo 2020

 

Il 10 marzo 2020, il quotidiano finanziario Les Echos l’affermava, ciò che è parzialmente impreciso, non è il coronavirus che ha causato questo crollo del mercato azionario, ma rivelava i profondi vizi di un sistema finanziario, di cui abbiamo ripetutamente affermato quanto probabilmente collasserebbe se la Cina non dettasse più la realtà dell’economia globalizzata e se la finzione finanziaria fosse smascherata. Infine, si noti la follia di chi vuole trascinre il nostro sistema di protezione sociale nella spirale dei fondi pensione seguendo il crollo del mercato azionario.

I mercati mondiali sono spazzati dal panico. Alla crisi sanitaria si aggiunge l’incidente petrolifero. La Borsa di Parigi era scesa dell’8,39%, a 4.707,91 punti alla chiusura, la sessione peggiore dal 2008. Wall Street ebbe la sessione peggiore dal 2008. Quindi abbiamo una specie di prevedibile matrioska, scatenando un’epidemia o causa casuale, la crisi petrolifera su cui pubblicheremo una piccola nota specifica dei comunisti russi se sia stato il rifiuto di Mosca di adottare la strategia dell’OPEC a ridurre la produzione a causare tale crisi nella crisi?

Il crollo del mercato azionario fu aggravato dalla guerra dei prezzi del petrolio lanciata da Riyadh il fine settimana, dopo il fallimento delle discussioni tra OPEC e Russia. I tredici Paesi esportatori offrirono all’alleato russo la riduzione della produzione di 1,5 milioni di barili al giorno per arginare la caduta dei prezzi del greggio. Ma non ebbero l’accordo di Mosca. L’OPEC è un’organizzazione in cui Mosca e Venezuela cercavano di svolgere un ruolo indipendente dalle major statunitensi e dal fatto che l’acquisto di petrolio è condizionato dal “petrodollaro”, che non solo rafforza la dipendenza mondiale dal dollaro, ma lega il capitale petrolifero ai meccanismi finanziari speculativi di New York. Oltre alla crisi sanitaria, ora c’è il crollo del petrolio. Il barile di Brent ha perso oltre il 20% (45% dall’inizio dell’anno) ed è sceso sotto i 36 dollari, dopo il fallimento dei negoziati tra OPEC e Russia. Tutto ciò rimaneva nel contesto del momentaneo arresto dell’economia cinese e del freno del consumo di petrolio, nonché della pressione dei petrolieri del Texas. Ma il crollo del mercato azionario che ha provocato il panico dei tutti i mercati finanziari del mondo, che era più che prevedibile, testimonia l’impossibilità di regolare l’economia mondiale esclusivamente con mezzi finanziari e monetari. Avevamo notato qui quanto negli ultimi giorni la FED degli Stati Uniti (banca centrale) abbia perso terreno e non sia nemmeno riuscita ad aumentare i tassi negativi. Tutto ciò che tale pseudo regolamento ha saputo fare finora era sostenere i prezzi in borsa degli ultraricchi

Continua qui: http://aurorasito.altervista.org/?p=10755

 

 

 

 

 

 

LA PANDEMIA NON DEVE INFETTARE L’ECONOMIA E LA SOCIETA’ CIVILE. Lettera aperta del Gruppo Caffè

12 Marzo, 2020 posted by Fabio Lugano

Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana

Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana

Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia

David Maria Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo

Charles Michel, Presidente del Consiglio europeo:

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea:

Christine Lagarde,  Presidente Banca Centrale Europea

Mario Draghi, già Presidente Banca Centrale Europea

Governanti italiani ed europei, ascoltateci!

 

Lettera aperta dal Gruppo Caffè

La pandemia coronavirus non deve infettare l’economia e la società civile!

Abbiamo osservato con somma preoccupazione l’inadeguatezza delle proposte UE e nazionali per affrontare il gravissimo impatto della pandemia coronavirus sulla economia reale e sulla società civile. Solo una struttura sanitaria pubblica può fronteggiare una calamità grave come questa.

Nessuno deve perdere il posto di lavoro e nessuna impresa deve morire a causa di questa epidemia. Lavoratori, imprenditori e cittadini tutti devono essere concretamente rassicurati che, passata la crisi, si possa riprendere la strada dello sviluppo economico e sociale. In caso contrario l’impatto determinerà un declino irreversibile della economia italiana ed europea.

Per scongiurare questo scenario, proponiamo che vengano immediatamente

 

Continua qui:

https://scenarieconomici.it/la-pandemia-non-deve-infettare-leconomia-e-la-societa-civile-lettera-aperta-del-gruppo-caffe/?utm_medium=push&utm_source=onesignal

 

 

 

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

Perché 30.000 soldati USA sono sbarcati in Europa nonostante il virus?

Di Francesco Amodeo – 11 Marzo 2020

 

VIDEO QUI: https://youtu.be/Qn3iS2qq77A

 

Sto analizzando centinaia di documenti desecretati che riguardano il periodo della Guerra Fredda tra USA e Unione Sovietica.

Non si può neanche immaginare quello che i servizi segreti americani sono stati capaci di fare per evitare che l’Italia si avvicinasse all’Unione Sovietica portando i loro nemici comunisti al governo in un paese pieno di basi americane e strategico in funzione antisovietica com’era l’Italia.

A partire dalla creazione di organizzazioni paramilitari clandestine come la Gladio che hanno per anni hanno operato sul nostro territorio.

Poi la strategia della tensione: il coinvolgimento di uomini del dipartimento di Stato o dei servizi segreti americani nei maggiori fatti di cronaca, come attentati o rapimenti eccellenti.

Abbiamo per esempio il libro-confessione di Pieczenik.

Questo cosa significa? Significa che siamo nuovamente in Guerra Fredda, questa volta tra USA e Cina, con i cinesi che stanno per sottrarre agli americani la leadership mondiale.

Se non capiamo cosa furono in grado di fare pur di scongiurare l’avanzata

 

Continua qui: https://www.radioradio.it/2020/03/perche-30-000-soldati-usa-sono-sbarcati-in-europa-nonostante-il-virus/?cn-reloaded=1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La via della seta che agita gli USA

 

Scritto da Fabrizio Casari – Pubblicato: 14 Marzo 2019                      RILETTURA

 

 

 

 

Un vero e proprio fuoco di sbarramento, alimentato con avvertenze e minacce all’indirizzo del governo, si è alzato contro la possibilità che l’Italia firmi il protocollo d’intesa del progetto One Belt One Road, da tutti generalmente definito come la nuova “Via della Seta”. Gli Stati Uniti hanno fatto immediatamente sentire la propria voce e subito sono intervenuti in loro sostegno alcuni esponenti della Unione Europea.

 

Ma cos’è One Belt One Road? È un piano di investimenti globali nato nel 2013 e al quale hanno aderito 67 paesi che hanno firmato il Memorandum d’Intesa. Gli investimenti ammontano a 8000 miliardi di euro e, fino ad ora, il Pakistan è la nazione maggiormente coinvolta, con un investimento di 60 miliardi di dollari.

 

Il piano, che prevede la costruzione di infrastrutture come strade, ferrovie, porti, centrali elettriche, per poter supportare il volume degli scambi, si snoda su due direttrici principali da Est a Ovest, entrambe con sbocchi in Europa. Una terrestre che passa attraverso l’Asia Centrale e una marittima che attraversa l’Oceano Indiano, arriva fino in Africa e risale verso Nord attraverso il Mediterraneo. L’Italia sarebbe uno sbocco naturale di questa rotta e a tal proposito si prevede un forte investimento cinese per migliorare ed ampliare la ricettività del porto di Trieste.

 

La Cina svolgerebbe il ruolo di finanziatore del progetto e di prestatore di fondi. La convenienza di Pechino, oltre a quella di divenire definitivamente un referente di assoluto rilievo per lo sviluppo economico internazionale, risiede anche nella possibilità di scaricare le proprie eccedenze di prodotto e, nel contempo, divenire creditrice dei paesi indebitati.

 

Il progetto presenta vantaggi di merito e metodo tanto per l’economia come per le relazioni internazionali dell’Italia, tra cui il riequilibrio della bilancia commerciale con la Cina, ma il mantra utilizzato da USA e UE è che Roma dovrebbe rinunciarvi per fedeltà al campo atlantista. Ovvero, una partnership nella realizzazione di infrastrutture con finanziamenti di Pechino, rappresenterebbe una “grave minaccia”.

 

L’opposizione statunitense al progetto è scontata: sebbene malcelata da “raccomandazione”, ha il retrogusto amaro di un ordine che s’impartisce ad un proprio protettorato. Nello specifico si aggiunge anche un aspetto politico importante: l’Italia entra in un progetto di sviluppo economico internazionale che non è a guida statunitense, anzi, dagli Stati Uniti è avversato. Gli Stati Uniti non possono sopportare un simile progetto che, di fatto, li porrebbe in una situazione marginale in una importante porzione di mondo.

 

Washington è fortemente preoccupata da un Paese suo competitor politico e commerciale (e forse tra poco anche militare) che assume un ruolo strategico. Buffo però che l’allerta contro “l’espansionismo cinese” viene da chi, da oltre 70 anni, controlla istituzioni monetarie internazionali, mercati, vie di comunicazioni, corridoi aerei e spazio, risorse principali di mare, suolo e sottosuolo

Continua qui:

http://www.altrenotizie.org/articoli/esteri/8377-la-via-della-seta-che-agita-gli-usa.html?fbclid=IwAR3pWwvi_DmjzmteRHL0Di6jOmqzZCRHdoCkf-9yyMSZr7E-S3PDe0P_8TQ

 

 

 

 

 

 

 

Cina, coronavirus e capitalismo

11 MARZO 2020Bruno Guigue

 

Abbiamo letto, visto e sentito di tutto: “il regime cinese è fallito”, la Cina è “sull’orlo”, il “sistema crolla”, Xi Jinping è “politicamente minacciato” e “brancola nel buio”, la” dittatura vacilla”, “il totalitarismo è scosso” e “ammette il suo fallimento”, “nulla sarà più come prima”. Una cosa è certa, infatti, è che nulla sarà più come prima, e per una buona ragione: la Repubblica popolare ha chiaramente sconfitto l’epidemia in due mesi. Gli uccelli del malaugurio diranno che è falso, che i dati sono falsi, che l’epidemia può ritornare. Ma gli esperti internazionali affermano il contrario e i fatti parlano da soli. Il numero giornaliero di nuove infezioni è ora 50 volte superiore nel resto del mondo che nella Repubblica popolare cinese. Degli 80000 casi registrati da gennaio in questo paese, 70000 pazienti sono già stati curati. Le restrizioni di viaggio vengono gradualmente revocate e l’attività economica riprende. Comprendiamo che questa realtà rattristo i nemici della Cina che brulicano nei media del mondo libero, ma dovranno abituarsi. La Cina ha realizzato ciò che alcun Paese è mai riuscito a fare: sconfiggere un’epidemia con una massiccia mobilitazione della società e dello Stato.

Dopo aver segnalato il virus all’OMS il 31 dicembre 2019, la Cina è in ordine di battaglia senza precedenti nella storia, col contenimento di 50 milioni di persone dal 23 gennaio, rallentando la progressione dell’epidemia. Apparso con la mascherina in televisione l’8 febbraio, il Presidente Xi dichiarò “la guerra popolare contro il nuovo demone”. Decine di migliaia di volontari accorsero a Hubei, decine di ospedali furono costruiti in poche settimane, migliaia di squadre furono inviate per rintracciare i contattati dai malati e il loro entourage. Solo un esempio: al termine dei festeggiamenti del Capodanno cinese, 860000 persone tornarono a Pechino. Il governo gli ordinò di rimanere per due settimane e il comune mobilitò 160000 addetti per garantire il rispetto di queste istruzioni. Se l’epidemia si ritira non è perché abbiamo girato le ruote della preghiera, è perché il popolo cinese ha compiuto sforzi giganteschi. In Europa critichiamo la Cina, procrastiniamo, “favoriamo l’economia” e nel frattempo la pandemia si diffonde. Nel 2009, il virus H1N1, apparso in Messico e negli Stati Uniti infettò 1600000 persone e ne uccise 284000 nel mondo. Washington si distinse per la sua nullità nell’affrontare tale pandemia, e i media occidentali preferirono guardare altrove. Oggi dovremo ammettere che il nostro sistema non funziona, mentre il socialismo cinese ha nuovamente dimostrato la sua superiorità. Perché per combattere una simile minaccia, è ancora necessario avere uno Stato. Ma dov’è il nostro? La salute pubblica è una sua priorità? Saprebbe costruire nuovi ospedali, anche

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POLITICA

Gioco politico anche sulla zona rossa

Invece di fare un passo indietro, la politica ne fa uno avanti in una sorta di “scontro a bassa intensità”. Soluzione all’italiana sulle Regioni: la zona rossa si farà ma non si dice

 

By Alessandro De Angelis – 10 MARZO 2020

Anche la “zona rossa”, per l’intero paese o solo per il Nord, entra nel gioco politico, proprio nel momento in cui la politica, intesa come manovra di parte, dovrebbe fare un passo indietro rispetto all’oggettività della situazione. E rispetto alla razionalità scientifica.

È il gioco di uno spirito nazionale che non scatta e non si incarna negli attori riuniti attorno al tavolone di Palazzo Chigi. Dove il presidente del Consiglio dice “no”, o quantomeno “non ora” rispetto alla richiesta di Salvini (e di tutte le opposizioni) di una “serrata” nazionale: l’Italia come una grande zona rossa, non più “arancione”, il che significa chiusura totale di tutte le attività produttive, di tutti gli esercizi commerciali, sospensione di ogni attività lavorativa, obbligo di stare a casa. Richiesta simile a quella che recapitano le regioni del Nord, la Lombardia con accenti particolarmente drammatici, ma anche Piemonte e Veneto, sia pur con meno enfasi: “Stringere ancora di più” dice Fontana perché a Codogno, in due settimane ha funzionato, riducendo i contagi.

 

In un clima di sfiducia tra le parti, Conte declina, quantomeno per ora, riservandosi di verificare l’efficacia delle misure varate lunedì, nella consapevolezza che si tratta di una soluzione davvero estrema, costosissima in termini politici, economici, di immagine internazionale. Diciamo le cose come stanno: il premier pensa che la mossa di Salvini sia, innanzitutto, un’operazione politica. L’operazione politica di chi, dopo aver proposto il voto, poi un governo che porti al voto, consapevole oggi che, in queste condizioni, è lunare immaginare una crisi di governo, si gioca la carta della chiusura del paese, per scaricare il crack sul governo in carica. Perché sarebbe difficile reggere alle conseguenze di misure del genere. È cioè la mossa di chi già prepara il “dopo”, quando all’ordine del giorno sarà squadernata la questione della ricostruzione del paese.

È un gioco uguale e contrario a quello di Conte, autoproclamatosi novello Churchill, testardamente aggrappato all’idea di poter gestire emergenza e ricostruzione, refrattario a ogni iniziativa che possa assomigliare a una cessione di sovranità, come la nomina di un commissario per l’emergenza, nonostante i clamorosi errori di comunicazione e le altrettanto clamorose falle

Continua qui:

 

https://www.huffingtonpost.it/entry/gioco-politico-anche-sulla-zona-rossa_it_5e6803e9c5b6670e73002350?ncid=other_trending_qeesnbnu0l8&utm_campaign=trending

 

 

 

 

Salvini: “Dall’Ue finora silenzi o vaghe promesse”

“Servono tanti tanti soldi, subito.

I miliardi si trovarono per aiutare le banche tedesche o per finanziare la Turchia.

Adesso che ha bisogno l’Italia non si può?”

scrive su Twitter il leader della Lega – 10 marzo 2020

 

https://www.agi.it/politica/news/2020-03-10/coronavirus-salvini-ue-soldi-7413082/

 

 

 

 

SCIENZE TECNOLOGIE

La virologa Gismondo: “Coronavirus in Italia da novembre. Al lavoro per trovare una cura”

L’esperta dell’ospedale “Sacco” di Milano: “Il ceppo italiano che abbiamo isolato noi non ha mostrato caratteristiche di maggiore aggressività”

di ILARIA ULIVELLI – Firenze, 10 marzo 2020

 

“Isolare un virus significa mettere a nudo il nostro nemico, conoscerlo meglio, svelare la sua anima genetica, guardare come si sta diffondendo, controllarne le nuove forme: insomma vuol dire che lo abbiamo a portata di mano e che ci fa meno paura”. Maria Rita Gismondo ha speso tutta la sua carriera in mezzo ai microrganismi. Ora dirige la Microbiologia clinica, virologia e bio-emergenze dell’ospedale Sacco di Milano, in prima linea contro il coronavirus.

Professoressa, quanto tempo servirà alla ricerca per individuare un vaccino e terapie antivirali efficaci?

“Per il vaccino servirà almeno un anno, speriamo che l’epidemia nel frattempo sia stata sconfitta. Per la terapia, se azzecchiamo la via giusta, in qualche mese ce la possiamo fare. Ma sono ipotesi di massima, perché è un virus finora sconosciuto e navighiamo a vista. Noi testiamo le molecole in vitro. Poi la ricerca farmacologica passa agli studi su animali e dopo sull’uomo”.

Ci sono farmaci che sono stati realizzati per Ebola e che sembrano funzionare…

“Dare un parere definitivo sulle molecole oggi sarebbe superficiale, si fanno test ma non tutti i pazienti reagiscono allo stesso modo. Bisogna provarne l’efficacia e valutare che non siano dannosi”.

E’ vero che il virus era già arrivato in Italia a novembre dello scorso anno e quindi prima che venissero scoperti i primi casi atipici di polmonite in Cina?

“Questo è assodato, emerge chiaramente dai nostri studi all’Università di Milano e da quelli di altri gruppi di scienziati”.

Com’è stato possibile rintracciare la presenza del virus prima che fosse scoperto?

“Questi studi si fondano sulle genotipizzazioni, che sono la fotografia dell’anima del virus. Il confronto con i virus circolati in Cina e nel resto del mondo, ci ha fatto capire che si tratta di un unico virus. Ne abbiamo genotipizzati

 

Continua qui:

https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/coronavirus-virologa-gismondo-1.5062536?fbclid=IwAR3X1gfDmq8XGQCA1WiPeJrpwqWtVlaxzeM3poYAt6Hc0EmvGKX8j3oKWSM

 

 

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