NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 25 SETTEMBRE 2018

https://www.maurizioblondet.it/israele-la-pacchia-e-finita/

NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 25 SETTEMBRE 2018

A cura di Manlio Lo Presti

Esergo

Le leggi, che pur sono o dovrebbon esser

patti di uomini liberi,

non sono state perlopiù che lo stromento

delle passioni di alcuni pochi.

CESARE BECCARIA, Dei delitti e delle pene, Einaudi, 1965, pag. 9

 

http://www.dettiescritti.com/

https://www.facebook.com/Detti-e-Scritti-958631984255522/

 

Le opinioni degli autori citati possono non coincidere con la posizione del curatore della presente Rassegna.

 

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IN EVIDENZA

PANSA: “QUESTO GOVERNO SARÀ ABBATTUTO… E INTERVERRANNO LE FORZE ARMATE”

Impressionante intervento di PANSA a Otto e mezzo

18 settembre 2018 Maurizio Gustinicchi

 

Video qui: https://www.youtube.com/watch?v=W-rizTTIvwM

spara a zero sui gialloverdi dicendo più o meno:

 

“il governo di Di Maio finisce male perchè e composto di prepotenti come Salvini o incompetenti che distruggeranno tutto … o finiscono male da soli o li faranno finire male altri”

 

Poi lancia una profezia davvero paurosa:

 

Continua qui:

https://scenarieconomici.it/pansa-questo-governo-sara-abbattuto-e-interverranno-le-forze-armate/

 

 

Occhio alla UE: I Gulag iniziarono esattamente così. Il dissidente russo che ci mise in guardia.

23 ottobre 2015 – Claudio Messora

VIDEO QUI: https://youtu.be/Dzw59dK0PA8

Vladimir Bukovsky è uno scrittore, neurofisiatra e attivista dissidente russo che ha trascorso 12 anni nelle prigioni psichiatriche russe e nei campi di lavoro, per aver difeso i diritti umani durante gli anni ’60 e gli anni ’70. Il suo ultimo periodo di prigionia risale al 1971. Arrivò in occidente nel 1976 e oggi vive a Cambridge. Ha sperimentato sulla sua pelle un sistema che egli considera sinistramente simile a quello che oggi ci viene imposto con l’Unione Europea. Ecco il video, che ho tradotto e sottotitolato per voi, nel quale esprime pensieri pesanti come macigni, che dovrebbero scuotere anche le coscienze più sopite.

È veramente un enigma per me capire perché, dopo avere appena seppellito un mostro, l’Unione Sovietica, ne stiamo costruendo un altro notevolmente simile: l’Unione Europea.

Continua qui: https://www.byoblu.com/2015/10/23/occhio-alla-ue-i-gulag-iniziarono-esattamente-cosi-il-dissidente-russo-che-ci-mise-in-guardia/

 

Israele. La pacchia è finita

Maurizio Blondet 23 settembre 2018

Tre titoli, che non ho il tempo di tradurre:

I generali israeliani si precipitano a Mosca

Amikam Norkin (a sin.) con la delegazione israeliana a Mosca, 20 settembre.

 

“24 ore dopo aver abbattuto l’Il-20, il capo supremo dell’aviazione israeliana, generale Amikam Norkin, ha annunciato di correre in volo a Mosca con una delegazione per spiegare “Le conclusioni dell’inchiesta di Tsahal” e “le informazioni precedenti la missione”. Il che lascia trasparire, diciamo, un insolito nervosismo dei militari di Sion (che mai hanno giustificato con altre potenze le loro azioni criminali) e un certo sforzo di non lasciar degradare le relazioni con Mosca.

“La delegazione militare israeliana a Mosca è stata gettata fuori in 21 minuti 21

http://halturnerradioshow.com/index.php/news/world-news/3182-israeli-military-delegation-to-moscow-thrown-out-by-russians-after-21-minutes

...The Russians then abruptly interrupted.  They told Israel that Israeli fighter jets “sneakily shadowed” the much larger Russian aircraft to use it as radar cover for Israeli missile launches.  They said the Israelis did this on purpose;  then threw the Israelis out of the meeting after a grand total of . . . . 21 minutes.

The Israeli military members described the meeting as “tense and very threatening.”

Incontro teso e molto minaccioso …

La Russia chiude il Mediterraneo orientale al traffico marittimo e aereo

Il NOTAM ( “NOtice To AirMen”) con cui Mosca ha annunciato il non-sorvolo.

 

Mosca ha annunciato che nell’ampia zona (attorno a Cipro, le coste del Libano e della Siria) nessuna nave o aereo devono entrare fino a mercoledì perché vi sono in corso esercitazioni militari. Di fatto, si pensa che navi e ricognitori russi stiano passando al pettine fine la zona dove è caduto l’Iliushin, per recuperare i corpi dei loro piloti ed ogni altro residuo in vista di una seria indagine: hanno infatti accusato i caccia israeliani di essersi “nascosti” dietro lo Il-20. Gli ebrei accusano la contraerea siriana di incapacità (chutzpah accolto come offesa gravissima, dato che è addestrata dai russi).

Gli aerei israeliani devono cessare fino a mercoledì i loro tipici svoli in violazione degli spazi aerei e siriani.  Ma sono stati presi di sorpresa anche gli americani, che hanno nella zona del Golfo la

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Siria: intervista alla suora che smentisce l’articolo di Avvenire

24/09/2018

Intervista alla suora siriana Yola Girges

Intervista a cura di Camilla di Paola e Alessandro Carocci

Abbiamo incontrato suor Yola Girges – responsabile dell’Unione delle religiose di Damasco e francescana missionaria del Cuore Immacolato di Maria presso il santuario del memoriale della conversione di San Paolo – il 15 settembre, vicino al Vaticano, per ascoltare la sua testimonianza sulla guerra in Siria. Ha un gran sorriso e subito ci abbraccia per salutarci.

La sua presenza è rassicurante e i suoi modi dolci e affabili. Ci sediamo davanti a un caffè e subito inizia a parlare: sembra un fiume in piena, ha tanto da dire.

Decidiamo di partire da un articolo recentemente pubblicato da Avvenire a firma di Sara Lucaroni, ospitata ad agosto proprio dalla stessa suor Yola, con la quale ha condiviso quello che in Oriente chiamano “il pane della fratellanza”.

Nell’articolo, la giornalista parla di «una normalità a tutti i costi. Cercata a tutti i costi.

Continua qui: http://www.oltrelalinea.news/2018/09/20/intervista-alla-suora-siriana-yola-girges/

 

 

ARTE MUSICA TEATRO CINEMA

Crisalide: L’esperienza selvaggia

Enrico Piergiacomi – 20 settembre 2018

Quando un vulcano ha le doglie o è scosso da un’attività sismica, non si sa bene che cosa potrà liberare. Potrebbe uscirne dell’innocuo fumo, eruttare una colata lavica, fiottare della cenere distruttrice, o aprirsi una crepa nella terra che rivela una miniera di oro e argento. Nei versi dell’Ars poetica, Orazio usa questa similitudine del vulcano che ha le doglie per riferirsi, in forma ironica, ai risultati modesti di un poeta che promette qualcosa di grande. Egli proclama un’opera magnifica, ma partorisce un topolino: e tutti ridono. Abbandonando l’ironia oraziana, potremmo portare all’estremo l’analogia tra il vulcano e il poeta, supponendo che il secondo è ambiguo come il primo. Quando i poeti hanno le doglie, possono liberare versi e pensieri vacui come il fumo, preziosi come l’oro e l’argento, o devastanti come la lava e la cenere ardente.

Se il teatro è una forma di poesia, ci si potrebbe allora forse

 

Continua qui: http://www.doppiozero.com/materiali/crisalide-lesperienza-selvaggia

 

 

ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME

L’impatto economico della pirateria online

Scaricare un film o una serie in modo illegale ha un prezzo salato. Ogni anno si calcolano danni pari a 1 mld. E oscurare i siti serve a poco. Il quadro.

Carlo Terzano – 23 SETTEMBRE 2018

 

Sembrano lontani gli anni in cui nei mercatini rionali era possibile imbattersi in oscuri individui che nel bagagliaio dell’auto esponevano, senza ritegno, musicassette di contrabbando e giochi della PlayStation in anonime confezioni di plastica trasparente, dal titolo scritto col pennarello (solo i più raffinati fotocopiavano la copertina originale). Nel frattempo è cambiato il mondo e la pirateria si è evoluta, ha mutato pelle, ma non ha mai smesso di sottrarre soldi ai legittimi proprietari dei diritti d’autore.

OSCURATI I PRINCIPALI SITI DI STREAMING E DOWNLOAD ILLECITI

Nelle ultime settimane, molti internauti hanno avuto un’amara sorpresa: la chiusura, quasi simultanea, dei maggiori portali che consentono la visione in streaming di film, serie televisive e partite di calcio. Sono così finite al buio le sale cinematografiche domestiche di Altadefinizione, CB01, CinemaGratis, CineBlog, Guardaserie, Eurostreaming, ItaliaSerie e Il Genio dello Streaming, tanto per nominare i più noti. Ad assestare il colpo con ogni probabilità le autorità italiane nell’ambito di una delle più vaste attività di contrasto allo scambio illegale di file di opere tutelate dal diritto d’autore, sebbene non sia apparso, al posto delle home page dei portali incriminati, il solito disclaimer «Sito sottoposto a sequestro in esecuzione di provvedimento dell’autorità giudiziaria» con gli estremi del procedimento penale in atto.

Continua qui: https://www.lettera43.it/it/articoli/economia/2018/09/23/pirateria-hacker-impatto-economico-streaming/223760/

 

BELPAESE DA SALVARE

NELLA UE, NÉ LIBERI NÉ soprattutto UGUALI

Maurizio Blondet 21 settembre 2018

Heri dicebamus:

Ogni giorno bisogna diventare più coscienti che quella verso questa UE è una vera lotta di liberazione – per la riconquista della libertà e dell’uguaglianza nel consesso europeo, dove siamo stati ridotti a inferiori e subalterni.

Una tizia dell’OCSE ci ingiunge di non abolire la legge Fornero e accusa l’Italia di essere “un rischio per la prosperità europea”.

La  BCE e la Commissione  ci minacciano di apocalissi e ritorsioni se “sforiamo” il deficit dell’1,6 per cento,  negandoci il 2, e il 2,9 –  ma non era il 3, il limite per tutti gli altri? mentre  Macron sforerà il 3 per cento anche quest’anno come da almeno un quinquennio, senza ricevere  alcuna censura.

Quello che ci vien vietato così severamente è una spesa in deficit di 10-15 miliardi; mentre la BCE non si è accorta che la Danske Bank  ha, tra il 2007 e il 2015, riciclato 200  miliardi di euro – e il tutto nella filiale estone, ossia di un paese di 1,4 milioni di abitanti, il cui prodotto interno lordo è di 22 miliardi, ossia un decimo della cifra riciclata e fatta sparire. Ma Danimarca ed Estonia non sono un rischio per la prosperità dell’Europa – l’Italia lo è.

L’Italia  i cui “mercati esteri”, al contrario delle previsioni e desideri degli

 

Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/nella-ue-ne-liberi-ne-uguali/  

 

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

La Russia potenzia la difesa aerea siriana – Dice alle “teste calde” di darsi una calmata

24 settembre 2018

Il Ministro della Difesa Russo ha annunciato oggi alcune delle misure che verranno prese in Siria in risposta all’abbattimento del velivolo per contromisure elettroniche e la conseguente perdita dei 15 uomini dell’equipaggio. Ieri, il Ministro della Difesa Russo aveva detto di considerare Israele responsabile dell’incidente.

 

Subito dopo il fatto, avevamo fatto notare che:

 

Su richiesta personale di Netanyahu, la Russia aveva bloccato la consegna all’esercito siriano dei sistemi originali russi di difesa aerea S-300. Questi avrebbero potuto, malauguratamente, essere indirizzati contro il bersaglio sbagliato. In conseguenza di ciò, un 747 iraniano era stato danneggiato e 15 militari russi avevano perso la vita. Netanyahu altri simili ‘favori’ da Mosca se li può scordare.

 

Ieri, avevamo aggiunto:

L’incidente avrà conseguenze a diversi livelli. Per prima cosa, lo spazio aereo lungo la costa siriana sarà off-limits per gli aerei israeliani.

La difesa aerea siriana sarà ulteriormente modernizzata e rafforzata. Il suo personale otterrà un ulteriore training specialistico. Ma, probabilmente, la maggior disgrazia per l’esercito israeliano verrà dal raffreddamento delle relazioni con le forze russe. Non ci saranno più omaggi, non ci saranno più occhi girati dall’altra parte e i Russi faranno fuoco sulle forze israeliane, se dovessero tentare ancora simili trucchi.

Queste erano le misure che avevamo previsto e sono esattamente quelle annunciate oggi dal Ministro della Difesa Shoigu. La Siria otterrà gli S-300, la sua difesa aerea verrà ulteriormente rafforzata, la costa siriana sarà difesa in modo ancora più saldo:

MOSCOW, September 24./TASS. “Entro due settimane, l’esercito siriano otterrà dalla Russia i sistemi di difesa aerea S-300 per rafforzare le sue capacità di combattimento dopo l’abbattimento dell’IL-20 russo in Siria,” ha detto lunedi il Ministro della Difesa Sergei Shoigu.

La Siria aveva ordinato i sistemi S-300 nel 2013, ma la Russia ne aveva bloccata la

 

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Giuliani: “Non so quando ma rovesceremo il regime in Iran”

www.wallstreetitalia.com – 24 settembre 2018, di Alberto Battaglia

Gli Stati Uniti rovesceranno il regime di Teheran, non è una questione di se, ma di quando: ne è convinto l’ex sindaco di New York e avvocato di Donald Trump, Rudolph Giuliani. Le sue affermazioni, pronunciate nel corso dell’Iran Uprising Summit organizzato dalle Communities Iraniano-americane, hanno scatenato un polverone.

“Non so quando li rovesceremo”, ha detto Giuliani, “potrebbe essere fra pochi giorni, mesi, o un paio d’anni. Ma accadrà”. Le affermazioni del Consigliere per la sicurezza informatica della Casa Bianca, fra i più convinti sostenitori del presidente Trump, non potevano che essere velocemente smentite.

“Parla a titolo personale e non a nome dell’amministrazione sulla politica estera”, ha dichiarato la portavoce del Dipartimento di Stato, Heather Nauert, sebbene Giuliani si fosse espresso con un generico “noi” che avrebbe

 

Continua qui: http://www.wallstreetitalia.com/giuliani-non-so-quando-ma-rovesceremo-il-regime-in-iran/

 

 

CULTURA

Paul Virilio, il filosofo del disastro

Marco Belpoliti – 20 settembre 2018

Una leggenda mai confermata, ma anche mai smentita, racconta che Mohamed Atta, il capo del gruppo terroristico che ha abbattuto le Torri gemelle, sia stato uno studente del dottorato tedesco dove insegnava Paul Virilio. Di sicuro c’è solo il fatto che Atta era stato uno studente d’ingegneria e d’architettura con una laurea in urbanistica e che nella progettazione dell’attentato, da lui portato a termine, c’è qualcosa che ricorda alcuni dei libri del filosofo e architetto francese scomparso in questi giorni. Che cosa?

 

Il primo libro pubblicato da Virilio s’intitola Bunker Archéologie ed è uscito nel 1975. Si tratta della sua tesi di laurea redatta a 25 anni per ottenere l’abilitazione in Urbanistica, disciplina da lui esercitata per qualche tempo, prima di diventare uno dei filosofi della contemporaneità più interessanti degli ultimi quarant’anni. Forse non è un caso che questo libro, ripubblicato nel 1995 dalle Les Editions du Demi-Circle, sia stato uno due o tre libri preferiti da Bruce Chatwin, che lo scrittore inglese portava con sé nello zaino durate i

 

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ECONOMIA

Il cortocircuito di Carlo Cottarelli

Il super mega commissario del FMI, Carlo Cottarelli, in un’intervista rilasciata ad Italia Oggi, prima ha ammesso che l’Euro è divenuto una trappola, salvo poi sostenere che l’Italia, di questa trappola, non può proprio farne a meno.

di Ascanio Modena Altieri – 23 settembre 2018

La notizia proviene dal sito di informazione Italia Oggi, non di certo una tribuna bufalara: Carlo Cottarelli, intervistato dalla già citata piattaforma, stupisce nuovamente le schiere amiche del libero mercato, della Germania e della moneta unica con una veritiera, quanto imbarazzante dichiarazione:

«Senza l’euro l’Italia sarebbe cresciuta di più»

Come, ci si chiede? Il fu PdC incaricato spiega come i mali di questo infelice accrocchio siano dovuti ad una eccessiva e smodata spesa pubblica implementata nei primi dieci anni dall’assunzione della moneta unica, aggiungendo inoltre che la Germania, l’attuale e indiscusso motore trainante della zona euro, sta attuando politiche non utili sia a livello nazionale che comunitario. L’economista del FMI si riferisce alla mancanza di spesa nei conti pubblici e all’elevato avanzo e deficit.

Nella lunga intervista, Cottarelli si rifà una verginità – con lieta sorpresa di molti suoi detrattori – notando (si preferirebbe accusando) più o meno esplicitamente la Germania, di aver portato tutti i paesi entrati nella moneta unica ad un livello di sudditanza, in linea con regole ben precise: parliamo di una inflazione più alta ed un aumento dei costi del lavoro per

Continua qui: https://www.lintellettualedissidente.it/cartucce/il-cortocircuito-di-carlo-cottarelli/ 

 

L’economista tedesco Schmieding: «Italia a rischio bancarotta»

Per la più antica banca di Germania un governo euroscettico rimandato all’autunno da Mattarella porterà il Paese al tracollo. Mentre gli altri Stati della Ue reggeranno. «Cottarelli? Sarebbe l’uomo giusto».

Barbara Ciolli  – 28 maggio 2018 RILETTURA

 

Il presidente Sergio Mattarella ha rimandato «politiche potenzialmente disastrose». La sua scelta di bloccare il governo anti-establishment di M5s e Lega dimostra che il «sistema di pesi e contrappesi sta funzionando in Italia», scrive in un’analisi acuta sulla grave crisi istituzionale e politica di Roma il capo economista di Berenberg Bank – la quarta banca più antica al mondo e la prima tedesca – Holger Schmieding, ex senior advisor del Fondo monetario internazionale come lo è stato, tra i vari incarichi ricoperti per l’istituto, il premier incaricato Carlo Cottarelli. Per Schmieding, Mattarella si è erto a pilastro della «salvaguardia» del Paese.

I RISCHI RESTANO. Non di meno la decisione di rifiutare Paolo Savona come ministro delle Finanze è anche carica di «significativi rischi»: la crisi istituzionale scaturita è gravissima e il clima – in vista di elezioni anticipate – si sta infiammando anche tra la popolazione. L’eventualità di un titolare dell’Economia euroscettico è solo ritardata e «alla lunga politiche come quelle nel programma di M5s e Lega possono portare l’Italia alla bancarotta e all’uscita dall’euro», spiega Schmieding a L43 dal suo ufficio di

Continua qui: https://www.lettera43.it/it/articoli/interviste/2018/05/28/governo-m5s-lega-euro-italia-capoeconomista-schmieding/220549/

 

 

Il Ministro Savona interviene in risposta all’ex ministro Padoan: breve corso di Politica Economica

Riportiamo la risposta del Ministro Savona a Padoan ed a coloro che hanno contestato le sue parole circa i poteri della BCE. Appare chiaro il concetto del Ministro : l’unica uscita possibile dalle contraddizioni dell’euro è attraverso la crescita in TUTTI i paesi europei, da raggiungere tramite un ampliamento dei poteri della Banca Centrale Europea che dovrebbe agire ufficialmente da prestatore di ultima istanza e , soprattutto, dovrebbe regolare il cammino attraverso il quale i paesi si possono avviare ad un allineamento  dei livelli dei debiti pubblici, cosa che non è stata fatta, errando , prima dell’entrata nell’euro.  

24 settembre 2018

Il collega Pier Carlo Padoan ha cortesemente commentato il contenuto del documento che ho inoltrato alle autorità europee per conto del Governo italiano secondo le linee discusse in seno al Comitato interministeriale degli Affari europei che presiedo. Per la considerazione che porto alle idee e all’opera di Padoan è doveroso rispondergli.

Padoan afferma che è d’accordo su tre punti della mia analisi:

  • necessità di una politica economica basata sia sull’offerta, sia sulla domanda;
  • gli investimenti pubblico e privati svolgono un ruolo centrale in questa politica biforme;
  • la governance europea, in particolare della zona euro, deve essere modificata per sostenere queste linee programmatiche.

È invece in dissenso sul ruolo che attribuisco alla Bce di operare al fine di “azzerare” gli spread sui tassi dell’interesse. Conclude la sua analisi ricordando ciò che l’Italia – invero con molto garbo omette di auto-citarsi – ha proposto per avviare a soluzione i tre punti di concordanza della nostra analisi, ma non concordo sul fatto che siano stati fatti passi avanti a Bruxelles o a Francoforte. La politica economica europea resta ancorata fermamente alle condizioni dell’offerta. Sarei tentato di chiudere questa mia replica affermando che

Continua qui: https://scenarieconomici.it/il-ministro-savona-interviene-in-risposta-allex-ministro-padoan-breve-corso-di-politica-economica/

 

GIUSTIZIA E NORME

Il Decreto sicurezza è legge

www.ilpopulista.it – 24 settembre 2018

“Passo in avanti per rendere l’Italia più sicura, per combattere con più forza mafiosi e scafisti, per ridurre i costi di un’immigrazione esagerata”

“Sono felice”, “si tratta del dl più condiviso, più modificato, più aggiornato nella storia almeno di questo governo”. Matteo Salvini è entusiasta dopo l’approvazione in Cdm del provvedimento che accorpa i due decreti su sicurezza e immigrazione. Un testo “che non è blindato”, mette in chiaro, e che “è stato approvato all’unanimità”.

Per il vicepremier si tratta di un “passo in avanti per rendere l’Italia più sicura, per combattere con più forza mafiosi e scafisti, per ridurre i costi di un’immigrazione esagerata, per espellere più velocemente delinquenti e finti profughi, per togliere la cittadinanza ai terroristi, per dare più poteri alle Forze dell’ordine”. Ecco le misure nel dettaglio:

DOMANDA D’ASILO – “Per i richiedenti asilo – afferma Salvini – la sospensione della domanda d’asilo è prevista in caso di pericolosità sociale o in caso di condanna in primo grado. Questa è stata una delle sintesi raggiunte”. Il ministro dell’Interno dice di essersi ispirato, per la stesura della norma, a un episodio di cronaca, ovvero quella degli autisti di autobus “massacrati” a Como. “Se il questore valuterà particolarmente pericoloso un richiedente asilo, potrà sospendere la domanda” spiega il vicepremier. “C’è anche un passaggio all’autorità giudiziaria – puntualizza in conferenza stampa il premier Giuseppe Conte – perché collegata al Cpr”.

ESPULSIONI – Per espellere dall’Italia un richiedente asilo serve anche la pericolosità sociale e non solo l’essere sottoposto a procedimento penale. Questa una delle misure ottenute dal M5S, viene riferito da fonti grilline, in sede di discussione in Cdm.

CITTADINANZA – Via la cittadinanza solo in caso di condanna definitiva per terrorismo.

 

Continua qui: http://www.ilpopulista.it/news/24-Settembre-2018/29176/il-decreto-sicurezza-e-legge.html

 

 

LAVORO PENSIONI DIRITTI SOCIALI

Galloni: perché l’Italia attira e sfrutta lavoratori clandestini

Scritto il 24/9/18

La Guardia di Finanza ha arrestato alcuni malviventi marocchini che gestivano diversi extracomunitari, prevalentemente clandestini, occupati in attività agricole nel forlivese: paghe fino a 6 euro al giorno per giornate di 14 ore di lavoro agricolo durissimo. Prima considerazione: se non ci fossero regole nel mondo del lavoro, il liberismo sfrenato porterebbe a rendere “normali” situazione come quella descritta. Seconda considerazione: gli imprenditori italiani hanno bisogno di lavoratori così sfruttati per tenere bassi i costi di produzione o per realizzare sovraprofitti? Terza considerazione: se è per tenere bassi i costi (e non importare prodotti a basso prezzo, ad esempio dal Nordafrica), non sarebbe meglio cambiare modello economico e basarsi sullo sviluppo locale, l’autoproduzione, i km zero anche introducendo monete complementari che spiazzino le merci della globalizzazione?

Quarta considerazione: se è per realizzare un sovraprofitto, allora è necessario stabilire minimi

 

Continua qui: https://scenarieconomici.it/cosa-dobbiamo-capire-della-presenza-dei-clandestini-in-italia-di-nino-galloni/

 

 

 

LA LINGUA SALVATA

Spopolamento

spopolamento Forte diminuzione della quantità di popolazione di una regione. È il risultato dell’abbandono volontario o forzoso di determinate zone da parte delle popolazioni ivi insediate; può essere totale oppure interessare una sola parte della popolazione; può essere repentino oppure effetto di flussi continui e prolungati di abbandoni.

A parte lo s. derivante dall’esodo demografico conseguente a disastri o calamità naturali e umane, il fenomeno di s. più significativo è quello conseguente alle migrazioni di popolazione. I movimenti migratori infatti, così come hanno prodotto, specie nei decenni intorno alla metà del 20° sec., vistosi fenomeni di inurbamento, hanno al contempo provocato visibili effetti di s. in numerosi territori; e ciò anche in Italia, dove il fenomeno, acutissimo nei tre decenni successivi alla Seconda guerra mondiale, si è poi attenuato, mostrando talvolta timidi segni di un’inversione di tendenza (sia per i rientri degli emigrati, sia per effetto della decongestione delle aree più urbanizzate). Tali effetti sono naturalmente più visibili nelle zone a marcata economia rurale, specie se povera (cosicché si parla anche di s. rurale), come conseguenza di un

Continua qui: http://www.treccani.it/enciclopedia/spopolamento/

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

I periodi di unipolarità sono sempre durati solo un momento

23 settembre 2018 – MARTIN SIEFF

 

Ai dirigenti, ai politici, agli opinion leader e agli ‘esperti’ americani piace parlare del “momento di unipolarità” e della posizione di “iper-potenza” di cui, nella loro immaginazione, godrebbero nel mondo gli Stati Uniti.

Da questa fantasia vengono completamente esclusi tutti i fatti storici ad essa poco convenienti.

Il momento unipolare degli Stati Uniti (ammesso e concesso che sia mai esistito) è durato meno di un decennio, dal disfacimento dell’Unione Sovietica, alla fine del 1991, al 15 giugno 2001. Il “momento” degli Stati Uniti è riuscito a malapena ad arrivare alle soglie del 21° secolo.

In quel fatidico 15 giugno 2001 si erano verificati due eventi di grande importanza. Primo, il presidente americano George W. Bush aveva tenuto un discorso a Varsavia in cui dichiarava che l’obbiettivo strategico più importante degli Stati Uniti era l’integrazione nella NATO dei tre staterelli baltici, Estonia, Lettonia e Lituania.

Nello stesso giorno, Russia e Cina davano vita, insieme ad altre quattro nazioni dell’Asia Centrale, allo SCO, l’Organizzazione per la Cooperazione di Shangai, la più popolosa e potente organizzazione per la sicurezza internazionale della storia.

Quest’anno, lo SCO ha raddoppiato la sua popolazione grazie all’ingresso, in

Continua qui: https://comedonchisciotte.org/i-periodi-di-unipolarita-sono-sempre-durati-solo-un-momento/

 

 

 

Perché le difficoltà di Rohani devono preoccupare l’Occidente

L’attentato terroristico e le accuse agli Usa. Le criticità interne e internazionali. La polarizzazione politica domestica. Se l’Iran scivola su questa deriva è anche affare nostro.

Armando Sanguini – 24 SETTEMBRE 2018

Rabbiosa, orgogliosa, preoccupata. Questi i tre aggettivi con i quali si può rappresentare in sintesi la reazione dei vertici iraniani all’attacco terroristico nella città di Ahvaz, situata nel Sud-Est del Paese, in un’area ricca di risorse energetiche e di etnie. Un attacco che secondo testimoni oculari avrebbe fatto 40 morti (ben più dei 29 ufficiali) e 57 feriti, la più grande strage per mano del terrorismo che sia mai avvenuta nel Paese, che pure ne ha sofferto diverse volte. Un attacco che ha mirato alle Guardie rivoluzionarie, il poderoso corpo paramilitare che si vuole garante della rivoluzione komeinista del 1979 e sua bandiera combattente a livello regionale (Siria, Libano, Iraq, Yemen, eccetera) e non solo.

MOMENTO DELICATO PER COLPA DELLE SANZIONI USA

Un attacco perpetrato durante l’annuale celebrazione dell’inizio della guerra Iraq-Iran, iniziata nel 1980 e terminata 10 anni dopo. Un attacco intervenuto in un momento a dir poco nevralgico per l’Iran, a causa della delicata contingenza politico-sociale-economica interna, del primo pacchetto di sanzioni Usa e del temibile approssimarsi (4 novembre) della scadenza del secondo, ben più percuotente perché riguardante le sue risorse energetiche nel contesto di una crescente politica accusatoria nei riguardi del regime iraniano condotta

 

Continua qui: https://www.lettera43.it/it/articoli/mondo/2018/09/24/rohani-iran-attentato-terroristico/223852/

 

 

 

 

Avviso agli Europeisti nostrani: è la MERKEL che sfascia UE

Maurizio Blondet 24 settembre 2018

Copio e incollo da L’Unione Sarda, visto che i media “importanti”, progressisti ed europeisti  non hanno dato la notizia. La notizia è già nota (sul web).

Germania dichiara guerra agli immigrati europei: “Quelli senza lavoro saranno espulsi”

Gli italiani e tutti gli europei emigrati e rimasti senza lavoro potrebbero essere espulsi se non trovano un’occupazione entro sei mesi.

A sollevare il caso, sull’emittente Radio Colonia, un servizio della trasmissione in italiano “Cosmo”, che ha mandato in onda la testimonianza di una donna italiana rimasta senza lavoro.

La donna ha raccontato di essere stata convocata dall’Ufficio per gli immigrati che le ha dato un ultimatum: “Visto che non posso provvedere a me stessa, mi hanno comunicato che ho 15 giorni di tempo per trovare un lavoro. Altrimenti mi rimpatriano, e pagherebbero anche il viaggio a me e alle bambine, se non sono in grado di pagarlo io”.

La donna ha spiegato di aver rinunciato al lavoro per la gravidanza. Poi, dopo essersi separata dal compagno, è rimasta senza mezzi di sussistenza. Ha chiesto il sussidio sociale, lo ha atteso per tre mesi e poi è arrivato questo avvertimento.

E non si tratta di un caso isolato, pare che siano in molti ad aver ricevuto comunicazioni simili, prima a voce poi per lettera.

Se così fosse, sarebbe una vera e propria dichiarazione di guerra della Merkel ai migranti europei poveri e senza lavoro.

Cosa che non va giù al sottosegretario agli Esteri italiano Riccardo Merlo: “Se fosse vero,

 

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POLITICA

Sulla morte della democrazia ovvero, di come la finanza ha ucciso la democrazia in occidente

19.09.2018

Nella discussione che verte sugli avvenimenti politici ci stiamo dimenticando, e lo stiamo facendo volontariamente, del fattore scatenante. Diciamo che “le socialdemocrazie stanno morendo” senza dire il perchè. Diciamo “il populismo sta vincendo” senza dire il perchè. Beh, adesso diciamolo: “la democrazia sta per morire. E questa volta non tornerà mai più”. Ma per farmi perdonare, io dirò perchè.

Diseguaglianza economica e sorveglianza elettronica.

La diseguaglianza economica, il fatto che pochi possiedono quasi tutto e molti quasi nulla, è la causa della morte della democrazia. La sorveglianza elettronica è il motivo per il quale la democrazia, se cade, non tornerà più.

Su questo è facile scrivere. Se negli anni 40 del secolo scorso per trovare Anna Frank occorsero due anni, oggi bastano venti millisecondi. E non illudetevi: se anche voi non avete il cellulare, ci sarà sempre qualcuno che si scatta un selfie inquadrando un pezzo del vostro viso dietro ad una finestra. Ci saranno sempre i consumi elettrici stravaganti di una casa ove dovrebbero vivere X persone e invece ne vivono di più. Se anche fate tutto a voce, ci sarà sempre qualcuno che parla al telefono vicino a voi in qualche momento, e il suo microfono ascolta anche la vostra voce. Non importa che abbiate o no un cellulare voi in persona: se ce l’hanno tutti quelli che vi circondano, e usano un social, è uguale.

I cellulari che hanno il riconoscimento facciale hanno la camera sempre aperta e tracciano ogni faccia vedono. Se anche non aveste il cellulare voi e viveste senza, vi basterebbe camminare in un luogo abitato per essere tracciati mille

Continua qui: https://keinpfusch.net/post/fascismo/

 

 

SCIENZE TECNOLOGIE

Come cambia la percezione della paura negli anziani

Con l’invecchiamento, i normali meccanismi di reazione vengono alterati e gli anziani tendono ad aver paura anche in contesti che le persone di altre fasce di età considerano invece sicuri. Il risultato è emerso da uno studio sperimentale dell’Università di Bologna(red)

 

24 settembre 2018

 

Fobie e paure, disturbi d’ansia e attacchi di panico nei soggetti anziani d’ora in poi potranno essere considerati sotto una nuova luce, grazie a uno studio firmato da un gruppo di studiosi dell’Università di Bologna e pubblicato sulla rivista “Scientific Reports”.

La ricerca ha infatti chiarito alcuni meccanismi cruciali che legano l’invecchiamento alla percezione della paura: i dati raccolti in una sperimentazione sul campo dimostrano che i soggetti più anziani mostrano reazioni fisiologiche di paura anche quando si trovano in un contesto considerato sicuro da persone di altre fasce di età.

 

“I ricordi di esperienze traumatiche non vengono mai rimossi definitivamente dal nostro cervello: per questo, stimoli ed eventi collegati a situazioni di pericolo vissute in passato possono, in alcune circostanze, attivare allarmi e

 

Continua qui: http://www.lescienze.it/news/2018/09/24/news/invecchiamento_percezione_paura-4121875/

 

 

STORIA

Fucilati dai carabinieri appena arrivati al fronte disertori e ammutinati, i veri eroi della grande guerra

Renato Capozzi 3 gennaio 2018

“Presso un reggimento di fanteria, avviene un’insurrezione. Si tirano dei colpi di fucile, si grida non vogliamo andare in trincea. Il colonnello ordina un’inchiesta, ma i colpevoli non sono scoperti. Allora comanda che siano estratti a sorte dieci uomini; e siano fucilati. Sennonché, i fatti erano avvenuti il 28 del mese, e il giudizio era pronunciato il 30.

Il 29 del mese erano arrivati i ” complementi”, inviati a colmare i vuoti prodotti dalle battaglie già sostenute: 30 uomini per ciascuna compagnia. Si domanda al colonnello: “Dobbiamo imbussolare anche i nomi dei complementi? Essi non possono aver preso parte al tumulto del 28: sono arrivati il 29 “. Il colonnello risponde:.” Imbussolate tutti i nomi”.

Così avviene che, su dieci uomini da fucilare, due degli estratti sono complementi arrivati il 29. All’ora della fucilazione la scena è feroce. Uno dei due complementi, entrambi di classi anziane, è svenuto. Ma l’altro, bendato, cerca col viso da che parte sia il comandante del

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http://www.lefotochehannosegnatounepoca.it/2017/10/27/fucilati-dai-carabinieri-appena-arrivati-al-fronte-disertori-ammutinati-veri-eroi-della-grande-guerra/

 

 

 

Sistema del debito: dall’Antico Testamento ai Rothschild

(parte I)

23 settembre 2018

 

Eric Roll (1907-2005) in Storia del pensiero economico sostiene che il pensiero antico ci ha fornito poco materiale in materia di teoria economica e nonostante la sua frammentarietà, ci sono dei dati interessanti da tenere in considerazione. Infatti ‹‹La società nella quale vivevano i filosofi greci, o quella ancora precedente descritta nel Vecchio Testamento, possedevano senza dubbio alcune delle caratteristiche del capitalismo moderno. C’erano la proprietà privata, la divisione del lavoro, il mercato e la moneta.››.

Avendo le caratteristiche del capitalismo moderno, in tale società vi erano naturalmente anche i problemi del capitalismo moderno, l’economista britannico parlando dell’Antico Testamento prosegue:‹‹Il quadro della società di quel periodo, così come appare nei Re, e in modo più accentuato nelle lamentazioni, nelle proteste e nelle visioni dei profeti, mostra una netta divisione tra ricchi e poveri. L’opulenza della corte era basata sullo sviluppo graduale di una classe di schiavi. Le spese della casa reale, le guerre, e le prodigalità nella costruzione di pubblici edifici, furono finanziate dai dazi e dai profitti percepiti mediante il monopolio reale del commercio estero, dal lavoro coatto e da una pesante imposizione fiscale. I risultati di tutto ciò furono un impoverimento delle masse, l’alienazione dalla terra, e lo sviluppo di un proletariato››

Queste poche righe descrivono la società ebraica di tremila anni fa, ma dove troviamo quella

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