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Tommaso D’Aquino il gigante della filosofia medievale

Manlio Lo Presti – 29 gennaio 2020

Il 28 gennaio 1225 nasce Tommaso D’Aquino. La sua teologia è una titanica testimonianza della capacità della mente umana di concepire ipotesi, progetti, dimensioni inesplorate.

La sua opera è pressocché sterminata. Solo la Summa Theologiae comprende soltanto 5318 pagine. Un compendio della cultura medievale che sarà un punto di riferimento rilevante per le successive elaborazioni teologiche del cattolicesimo. Sarà inoltre il manuale di controversia verso tutte le interpretazioni non allineate e del diritto canonico nelle sue successive elaborazioni e rifacimenti.

Il suo immenso lavoro di polemista (1) costituirà la base teorica e operativa (2) dei tribunali ecclesiastici che usarono la mano durissima (3) in un’epoca devastata da instabilità politica, guerre continue e tentativi – in moltissimi casi di matrice politica straniera – di frammentare la dottrina cattolica con la creazione di movimenti ereticali ricercatori di una purezza dell’amore di Dio che poteva essere corretta in punta di penna, ma che non teneva in alcun conto le implicazioni geopolitiche che tali teorie producevano.

La teologia militante diventa progressivamente terreno di scontro politico. Uno scenario da tenere in buon conto quando andiamo ad analizzare le vicende storiche dell’Inquisizione nei periodi successivi, sia pure con gli abusi conseguenti.

Per la vastità delle sue ricerche Tommaso D’Aquino può paragonarsi ad Aristotele, Platone, Kant, Hegel, Heidegger ed oggi Severino. Creatori di immense cattedrali di pensiero. Creatori di sistemi complessi, di ipotesi della totalità che ci circonda che necessita continuamente di avere nuove interpretazioni, nuove re-visioni, ulteriori ri-pensamenti.

Tommaso D’Aquino rimane un gigante del pensiero occidentale. L’architettura del suo pensiero è complicata, vasta, labirintica.

Il grande teologo va affrontato con il sussidio di una preparazione concettuale di base che va acquisita ex ante alla lettura e alle riflessioni derivanti dallo studio della sua vastissima opera, con costanza e con la consapevolezza che la comprensione costruttiva si ottiene con calma, con l’analisi del testo e, soprattutto, con la interpretazione attenta di quello che non è scritto ma traspare dal ragionamento…

NOTE

1) Contra errores Graecorum (Contro gli errori dei Greci)

    Contra impugnantes Dei cultum (Contro coloro che avversano il culto di Dio)

    Contra retrahentes (Contro coloro che distolgono)

    Contra Saracenos (Contro i Saraceni, cioè i Musulmani)

2) Guaccio, Compendium Maleficarum, Einaudi, 1992, pag, XXXIV – 447

    https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Maria_Guaccio 

3) Molte tecniche di interrogatorio e di tortura fisica, psicologica e giudiziaria moderna provengono dall’esperienza inquisitoria

    http://www.psicologiagiuridica.com/numero%2013/articoli/Massano%20Barbara.pdf