A.M.B. mercoledì 21 settembre 2022
La minaccia all’Occidente: «Useremo tutti i mezzi a nostra disposizione, non sto bluffando». Verranno richiamati 300mila riservisti

Il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto stamani un discorso alla nazione

Il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto stamani un discorso alla nazione – Reuters

Annunciato ieri, incerto fino a sera, poi rinviato a oggi. Stamani, alle 8 italiane, il presidente russo Vladimir Putin ha rivolto un discorso alla nazione con un video messaggio, preregistrato, trasmesso in tv. Un discorso che segna un’escalation della guerra in Ucraina.

Spazzato il campo da ogni ipotesi di trattativa, in una fase che vede in vantaggio le forze armate ucraine, Putin rivendica l’inevitabilità di quella che insiste a chiamare “operazione speciale”, annuncia la “mobilitazione parziale” dei riservisti russi (“già firmato il decreto”) e il “sostegno” di Mosca ai referendum per l’annessione nei territori ucraini conquistati. L’obiettivo rimane “la liberazione di tutto il Donbass”, a proposito del quale Putin parla di proposito “irremovibile”.

Il capo del Cremlino rilancia al rialzo contro l’Occidente, accusato di voler “indebolire, dividere e distruggere la Russia”. “Nella sua aggressiva politica anti-russa, l’Occidente ha superato ogni limite” sostiene Putin, chiarendo che userà “tutti i mezzi a nostra disposizione” e che coloro che stanno cercando di usare il ricatto nucleare contro la Russia scopriranno che le carte in tavola possono essere rivoltate contro di loro. “Non sto bluffando”, aggiunge.

Il ministro della Difesa Serghei Shoigu, citato dalla Tass, ha spiegato che la mobilitazione parziale prevede il richiamo di 300.000 riservisti, che verranno formati e poi mandati al fronte. Si tratterà di uomini che hanno già servito nell’esercito, con esperienza di combattimento e specializzazioni militari. Sono esclusi i militari di leva. Scopo della mobilitazione, ha detto, è “controllare i territori liberati”. “Non posso fare a meno di sottolineare che oggi combattiamo non solo contro l’Ucraina e l’esercito ucraino, ma contro tutto l’Occidente e la Nato”. Shoigu ha aggiunto che la Russia ha un’enorme risorsa in termini di mobilitazione militare, un bacino di quasi 25 milioni di persone.

«L’Occidente ci ricatta, Kiev non vuole la pace, credo nel vostro sostegno»

Ecco i principali passaggi del discorso rivolto da Putin alla nazione nel video messaggio.

“L’obiettivo dell’Occidente, che non vuole la pace in Ucraina, è l’indebolimento e la distruzione della Russia”. “Nella sua aggressiva politica anti-russa, l’Occidente ha superato ogni limite. Sono loro a ricattarci sull’uso delle armi atomiche. Ma all’Occidente dico: abbiamo tantissime armi con cui rispondere. E useremo ogni strumento per difendere il Paese e il nostro popolo. Non è un bluff”.

L’Occidente che “dice apertamente di aver sciolto l’Urss nel 1991”, ora ritiene sia arrivato “il momento di fare lo stesso con la Russia”.

“L’Ucraina è stata riempita di armi ancora di più” e “unità militari addestrate secondo gli standard della Nato” sono “sotto il comando effettivo di consiglieri occidentali”. Kiev “ha lanciato nuove bande di mercenari stranieri e nazionalisti”.

“Dopo che il regime di Kiev ha respinto una soluzione pacifica al problema del Donbass e ha fatto la sua rivendicazione sulle armi nucleari, è diventato assolutamente chiaro che una nuova, ampia offensiva nel Donbass, come già accaduto due volte in precedenza, sia inevitabile”.

“Lo ripeto, stiamo parlando solo di una mobilitazione parziale. Ciò significa che solo quei cittadini che sono nelle riserve e soprattutto, coloro che hanno prestato servizio nelle forze armate, hanno determinate specializzazioni militari ed un’esperienza rilevante saranno soggetti a coscrizione”.

“È nostra tradizione storica e destino del nostro popolo fermare coloro che cercano il dominio mondiale, che minacciato di smembrare e rendere schiava la madrepatria. È quello che stiamo facendo ora, e credo nel vostro sostegno“.

FONTE: https://www.avvenire.it/mondo/pagine/il-discorso-di-putin-mobilitazione-parziale-obiettivo-donbass