RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 18 OTTOBRE 2022

Lola Daviet

RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 18 OTTOBRE 2022

 

A cura di Manlio Lo Presti

Esergo

Spesso le persone prendono decisioni non conformi al loro interesse. In poche parole non fanno quello che gli converrebbe davvero, non ciò che vogliono realmente.

ACKERLOF-SHILLER, Ci prendono per fessi, Mondadori, 2015, pag. 17

 

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SOMMARIO

LA MORTE DI LOLA DAVIEL E LA PEDOFILIA EUROPEA E IL TRAFFICO DI ORGANI
“Lola uccisa e fatta a pezzi e la sinistra tace”. È bufera in Francia
Gli attacchi aerei statunitensi hanno ucciso almeno 22.000 civili dall’11 settembre
Vuoi vedere che la NATO non sta vincendo?
IL GREENPASS DI DRAGHI
Zuppa contro il quadro “Girasoli” di Van Gogh: la protesta dei militanti ecologisti a Londra
Londra e Vilnius implicate nell’attentato al ponte di Crimea
La Russia potrebbe deviare il gas da Nord Stream alla Turchia. Opzione Hub per spaccare la NATO?
La pace a un passo
FUOCO SUI FILORUSSI 
Fuoco sui filorussi Kiev viola la tregua e bombarda Donetsk
COME VENGONO NASCOSTE LE MORTI PER CANCRO CAUSATE DAI FARMACI COVID
GLI STATI UNITI HANNO IL VIZIETTO DI GIOCARE A CREARE VIRUS
“The Economist”: As Europe falls into recession, Russia climbs out
“The Economist”: Mentre l’Europa cade in recessione, la Russia ne esce
“Bollette illegali: ecco quali sono”. Interviene l’Antitrust: cosa hanno scoperto. Occhio, potrebbe riguardare tutti
Elon Musk parla del reddito universale…
Microchip: grande azienda cinese si vendica delle sanzioni e allontana tutti i dipendenti statunitensi
Vento di Concilio
IL PENSIERO UNICO PROGRESSISTA
Creato un tessuto con 1200 micro-celle solari
Emergenza Covid x files

 

 

 

IN EVIDENZA

LA MORTE DI LOLA DAVIEL E LA PEDOFILIA EUROPEA E IL TRAFFICO DI ORGANI

Federica Francesconi 17 10 2022
Francia: Lola,12 anni. Stuprata, torturata, rinchiusa in baule dove è morta soffocata, infine decapitata. Per lei nessuna sciacquetta dello star system si taglierà una ciocca di capelli. Questa gentaglia è fondamentalmente favorevole allo sdoganamento della pedofilia e del traffico d’organi quando a macchiarsi di questi orrendi crimini in Occidente sono i migranti.
Il corpo di Lola è stato ritrovato. Ma quanti minori ogni anno spariscono nel nulla? In Europa solo l’anno scorso 250 mila secondo le statistiche ufficiali. Ma questo non si può dire
E non si può nemmeno dire che l’economia più florida, quella che non conosce crisi, è la pedopornografia e il traffico d’organi di cui i destinatari sono i ricchi pervertiti dell’élite globalista satanista, amici di Epstein, del principe Andrea d’Inghilterra, del casato dei Bush e dei coniugi Clinton. In questo orribile commercio gli immigrati sono la bassa manovalanza. I committenti, invece, occupano i piani alti della politica, dell’ economia e del mondo dello spettacolo.
Il karma prima o poi raggiungerà non solo gli esecutori materiali di questi crimini, ma anche quelli che tacciono, coprono e promuovono la pedofilia: giornalisti, Forze dell’Ordine, magistrati, intellettuali e star del mondo dello spettacolo. Meglio sarebbe stato per voi non esser mai nati, poiché ciò che avete fatto a degli innocenti come un boomerang vi tornerà indietro. Per voi nessun perdono è possibile.
FONTE: https://www.facebook.com/federica.francesconi.3/posts/pfbid0269WBny4PTShjzk5fmcqy2esRX5Kgu7JVgR4e216z7pQqkT77rd8nj6rTPWPCiCzfl

“Lola uccisa e fatta a pezzi e la sinistra tace”. È bufera in Francia

Lola è stata soffocata, poi sgozzata e il suo cadavere chiuso in un contenitore di plastica sotto casa. La maggiore indiziata è l’algerina Dahbia, 24 anni, una senzatetto con precedenti psichiatrici. Polemica in Francia

È polemica in Francia sullo scioccante e brutale omicidio di Lola Daviet, la studentessa di dodici anni trovata morta in un baule di plastica nel cortile interno del suo palazzo, nel 19esimo arrondissement della capitale francese. Secondo quanto riferito dai media francesi, sono due le persone indiziate: una donna di 24 anni, una senza tetto con problemi psichiatrici, che secondo diversi testimoni quel pomeriggio camminava in stato confusionale per il quartiere parigino, e un uomo, sospettato di aver aiutato la donna ad aver spostato il corpo dell’adolescente. Come riportato dall’Ansa, secondo quanto si apprende da fonti degli inquirenti, la sospettata si chiama Dahbia ed è di origine algerina: è proprio il fattore etnico a scatenare il dibattito politico nel Paese d’Oltralpe. Secondo quanto ricostruito Lola è stata soffocata, poi sgozzata e il suo cadavere chiuso in un contenitore di plastica.

L’accusa della destra e l’hashtag #Francocide

La destra francese accusa il governo Macron di non voler parlare del terribile omicidio della minorenne per via della nazionalità straniera dell’indagata. “Trovata in un baule sgozzata dai barbari, Lola aveva solo 12 anni. Il mio pensiero va ai suoi genitori. Per loro e per Lola bisogna fare giustizia” ha twittato Eric Zemmour, candidato sovranista alle ultime elezioni presidenziali, che ha aggiunto al suo tweet l’hashtag #Francocide (“Francocidio”). “Lola, 12 anni, brutalmente assassinata nel 19° arrondissement di Parigi. Quattro algerini in custodia. I nostri giovani vengono massacrati mentre i professionisti in lutto inseguono un’islamofobia immaginaria” ha sottolinato il senatore Stéphane Ravier, eletto proprio con il partito di Zemmour. Replicando a un tweet del presidente Macron in cui si citava la repressione di una manifestazione algerina avvenuta a Parigi, 61 anni fa, Ravier ha aggiunto:

Non una parola per Lola. Perché i sospettati sono forse algerini? Questo individuo odia la nostra gente“. “Ancora un dramma. Un’altra atrocità. Nessun perdono. È davanti a questi barbari che dobbiamo essere uniti. Mostriamo loro che non lo lasceremo perdere, mostriamo loro che molti di noi li stanno combattendo ha poi dichiarato Stanislas Rigault, presidente di Génération Zemmour, commentando l’omicidio della giovanissima Lola. “Stuprata, torturata, massacrata abbandonata in un baule da 4 algerini nell’indifferenza e nel silenzio politico-mediatico” accusa infine Agnès Marion, presidente di Cercle Fraternité. Polemiche anche sul ministro dell’interno, criticato per avere pubblicato un tweet su tutt’altro e non essersi espresso sull’omicidio della giovane.

Giallo sull’omicidio della giovane

I contorni della vicenda, per il momento, appaiono poco chiari. Lola Daviet era studentessa delle medie, vista viva per l’ultima volta nel filmato della videocamera di sorveglianza, alle 15 e 20 di venerdì, in compagnia della presunta assassina Dahbia B., che le faceva segno di seguirla, riporta il Corriere della Sera. La giovane è stata ritrovata alle 23 e 20 di venerdì sera rinchiusa in un baule nella corte interna del condominio dove abitava con i genitori e il fratello, in un quartiere popolare del XIX arrondissement di Parigi. Aveva profonde ferite alla gola, mani e gambe legate, scotch sul viso, e i numeri “1” e “0” appoggiati sulle gambe. L’inchiesta dovrà apparire come e quando è avvenuto il barbaro assassinio, che presenta ancora molto punti oscuri. Secondo un testimone, a cui Dahbia B. avrebbe offerto molti soldi, “parlava di traffico di organi, e mi ha chiesto di aiutarla a trasportare il grosso baule di plastica“. Una vicenda a dir poco torbida, ora al centro del dibattito politico.

FONTE: https://www.ilgiornale.it/news/mondo/lola-uccisa-e-fatta-pezzi-e-sinistra-tace-polemica-francia-2076539.html

 

 

Gli attacchi aerei statunitensi hanno ucciso almeno 22.000 civili dall’11 settembre

GUERRA AL TERRORE

 

20 anni dopo gli attacchi terroristici al World Trade Center di New York dell’11 settembre 2001, almeno 22.000 civili sono stati uccisi negli attacchi aerei statunitensi durante la guerra al terrorismo, principalmente in Afghanistan, Iraq e Siria. La stima minima conta circa 11.500 morti per attacchi aerei civili in Iraq, 5.700 in Siria e 4.800 in Afghanistan. Ulteriori decessi si sono verificati in Somalia, Yemen, Pakistan e Libia. La stima massima della ONG britannica Airwars , che ha analizzato gli attacchi aerei dichiarati negli Stati Uniti dal 2001, è più del doppio di circa 48.000.

Nel frattempo, più di 7.000 membri in servizio statunitensi e più di 8.000 appaltatori erano morti nelle guerre successive all’11 settembre a luglio 2021, poco prima che gli Stati Uniti ponessero fine alla loro guerra più lunga in Afghanistan ad agosto. Mentre il mondo in questo sabato ricorda le quasi 3.000 persone uccise negli attacchi dell’11 settembre, un triste bilancio e pochi trionfi emergono da entrambe le parti.

Mentre le vittime civili hanno picchi più evidenti in Iraq nel 2003/2004 e in Siria tra il 2015 e il 2019, la guerra in Afghanistan ha visto in media meno morti all’anno ma ha ucciso tra 100 e 550 civili afgani ogni anno tra il 2006 e il 2019. Nessun dato completo per il 2021 era disponibile.

 

Infografica: attacchi aerei statunitensi hanno ucciso almeno 22.000 civili dall'11 settembre | Statista

DESCRIZIONE

Questo grafico mostra i civili uccisi negli attacchi aerei statunitensi in Afghanistan, Iraq e Siria dall’11 settembre 2001.

 Rapporto

 Scarica Grafico
FONTE : https://www.statista.com/chart/25748/us-airstrikes-civilian-casulties/

 

 

 

Vuoi vedere che la NATO non sta vincendo?

“Diplomazia non dovrebbe essere una parolaccia nella guerra in Ucraina”, cosi titola di punto in bianco  il Financial Times.  E  la firma è di Gideon Rachman, un Padrone del Discorso  che fino a ieri predicava la guerra a oltranza, fino al cambio di regime a Mosca, anzi, fino allo smembramento della Russia in una dozzina di staterelli, e Putin condannato dal tribunale per crimini contro l’umanità.

Adesso, mentre si profilano gli indizi di una nuova e vasta offensiva russa contro l’Ucraina, Il Padrone cita “ una  fonte militare di alto livello: “L’azione militare è inefficace di per sé. È veramente efficace solo quando è combinato con sforzi economici e diplomatici. E non stiamo vedendo abbastanza diplomazia”.. e delinea lui i parametri da proporre per  “un eventuale accordo di pace.

La Russia deve ritirarsi almeno dove si trovavano le sue forze prima dell’invasione del 24 febbraio [quindi lasciarle il Donbass] . L’Ucraina deve avere il suo futuro come Stato vitale assicurato, con accesso al mare, controllo del proprio spazio aereo e garanzie di sicurezza affidabili che non dipendono dalla buona fede russa [ma fuori dalla NATO]. Lo status della Crimea sarà la questione più difficile in qualsiasi negoziato. Ma trovare soluzioni creative a problemi intrattabili è l’obiettivo della diplomazia di alto livello. Abbiamo bisogno di vederne di più”.

Cosa è successo?  M.K. Bhadrakumar, ex ambasciatore  e il miglior analista politico  indiano, titola senza ambagi:

Una guerra che la Russia sta per vincere

Gli europei sono stati ben   fregati dagli americani

E continua:

“Gli americani sono avvolti in un mondo surreale della loro narrativa egoistica che la Russia ha “perso” la guerra. Nel mondo reale, però, Ivan Tertel, capo del KGB in Bielorussia, che ha una visione privilegiata di Mosca, ha detto martedì scorso che con la Russia che ha aumentato la sua forza di truppe nella zona di guerra  – e il dispiegamento di armamenti avanzati, ‘l’operazione militare entrerà in una fase chiave. Secondo le nostre stime, una svolta avverrà nel periodo da novembre di quest’anno a febbraio del prossimo anno.’

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La guerra dei poveri: identikit dei soldati che Putin manda in Ucrainawired

La rappresaglia della Russia contro le “infrastrutture critiche” dell’Ucraina, qualcosa a cui Mosca si è astenuta finora, ha gravi implicazioni. Dal 9 ottobre,  [in risposta alla distruzione del Nord Stream e all’attacco sul punto di Crimea, che  Bhadrakumar non esita a chiamare atti  terroristici] la Russia ha iniziato a prendere di mira sistematicamente il sistema elettrico e le ferrovie ucraine. Il noto esperto militare russo Vladislav Shurygin ha detto a Izvestia che se questo ritmo fosse mantenuto per una settimana o giù di lì, “interromperebbe l’intera logistica dell’esercito ucraino: il sistema per il trasporto di personale, equipaggiamento militare, munizioni, carico correlato, nonché il funzionamento di impianti militari e di riparazione.’

E consiglia il suo governo:

“ I responsabili politici e gli strateghi a Delhi dovrebbero prendere nota attenta della sequenza temporale. La conclusione è che la Russia sta cercando una vittoria totale e non si accontenterà di niente di meno che di un governo amico a Kiev. I politici occidentali, compreso Biden, capiscono che non c’è niente che possa fermare i russi adesso.  La fornitura di armi degli Stati Uniti si sta prosciugando mentre Kiev continua a chiedere di più….”

Ma come: tutta la narrativa  sulle difficoltà  dell’armata russa e la sua prossima disfatta per opera delle eroiche truppe di Zelensky  era, appunto, narrativa?

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La guerra dei poveri: identikit dei soldati che Putin manda in Ucrainawired

Jack F. Matlock Jr., che è stato ambasciatore in URSS nel 1990,  anche lui consiglia su Responsible Statecrat :

Perché gli Stati Uniti devono premere per un cessate il fuoco in Ucraina

In quanto attore chiave nella difesa di Kiev e leader delle sanzioni contro la Russia, Washington è obbligata ad aiutare a trovare una via d’uscita.

La frase-chiave del diplomatico USA:

“… La questione con Ucraina e Russia ovviamente non è il riconoscimento dell’indipendenza, ma se gli Stati Uniti debbano sostenere l’obiettivo ucraino di ripristinare il controllo su tutto il territorio che ha ricevuto quando l’Unione Sovietica si è sciolta [cioè della Crimea, che Putin non cederà mai, ndr.]. Se il perseguimento di tale obiettivo accelera la progressiva distruzione dell’Ucraina, ovviamente non è nell’interesse dell’Ucraina.

Inoltre, “La posizione dell’Europa sarà messa a dura prova durante il prossimo inverno a causa della drastica riduzione del commercio con la Russia, in particolare per quanto riguarda l’energia. È sempre più probabile che i cittadini europei incolpino gli Stati Uniti per le politiche che alimentano l’inflazione e provocano una recessione economica, soprattutto perché le loro valute si indeboliscono rispetto al dollaro. Le sanzioni statunitensi alla Russia saranno viste da molti come tentativi egoistici di dominare l’Europa occidentale”… Insomma un ripensamento.  Dovuto a  cosa, se non alla consapevolezza  che la NATO  potrebbe non sostenere la prossima grande offensiva russa che si profila?

FONTE: https://www.maurizioblondet.it/vuoi-vedere-che-la-nato-non-sta-vincendo/

IL GREENPASS DI DRAGHI

Pfizer ammette ufficialmente che il loro farmaco non impedisce il contagio. Eppure gli esperti, la politica e i giornalisti hanno raccontato agli italiani l’esatto contrario, ricattandoli per due anni non si capisce bene perché.
Adesso che le cose sono finalmente chiare vi chiedo: se non impediva il contagio a cosa serviva davvero il greenpass?
Dovreste soltanto chiedere scusa. Non voi politicanti, servi delle multinazionali e pappagalli del potere. Ma voi cittadini italiani che avete insultato, discriminato, ghettizzato, trattato come appestati e terroristi i vostri fratelli, tutti coloro che questa banalissima verità l’avevano sempre saputa. Se aveste un minimo di dignità stamattina i gargarismi li dovreste fare con l’acqua del cesso.
FONTE: https://www.facebook.com/antoniodisiena82/posts/pfbid0aDcJ7ZYh2EZvPs65sYuMLDSjfwbsFoqX4rZsFwRKT9feYGjtWLet7BZ7DAWnQH8Rl

 

 

ARTE MUSICA TEATRO CINEMA

 

ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME

FONTE: https://www.youtube.com/watch?v=BGKS9meyNHg

 

BELPAESE DA SALVARE

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

Londra e Vilnius implicate nell’attentato al ponte di Crimea

Secondo Greyzone, ad aprile scorso Chris Donelly avrebbe studiato un piano per sabotare il ponte di Crimea e addestrare soldati ucraini a realizzarlo. Avrebbe condiviso il progetto in particolare con il ministro della Difesa lituano, Audrius Butkevičius.

Il colonnello Donelly è stato consigliere speciale di quattro segretari generali della Nato, nonché responsabile delle reti stay-behind nella Russia indipendente. Oggi è a capo dell’Institute of Statecraft, propaggine del ministero della Difesa britannico per la diffusione della propaganda anti-Russia nei media internazionali. Donnelly è stato chiamato in causa per l’attentato del 2018 a Sergei e Yulia Skripal per il ruolo primario avuto nella diffusione delle accuse all’FSB.

L’FSB russo ha invece ricostruito il percorso del camion-bomba e arrestato otto persone di nazionalità russa che hanno partecipato all’operazione, attribuita ai servizi segreti ucraini. Per rappresaglia l’esercito russo ha bombardato massicciamente edifici pubblici, anche a Kiev, facendo molte vittime collaterali.

FONTE: https://www.voltairenet.org/article218255.html

La Russia potrebbe deviare il gas da Nord Stream alla Turchia. Opzione Hub per spaccare la NATO?

Ottobre 18, 2022 posted by Leoniero Dertona

Le forniture di gas naturale russo all’Europa attraverso il sistema di gasdotti Nord Stream probabilmente non saranno ripristinate e potrebbero essere reindirizzate in Turchia attraverso il Mar Nero.

L’amministratore delegato del gigante energetico russo Gazprom PJSC, Alexei Miller, ha dichiarato domenica alla televisione russa che le forniture di NatGas attraverso il Nord Stream saranno reindirizzate in Turchia se verranno costruite le infrastrutture necessarie. Ha detto: “Sapete, nulla è impossibile”:

“Stiamo parlando dei volumi che abbiamo perso a causa degli atti di terrorismo internazionale contro i gasdotti Nord Stream, quindi possono essere volumi significativi”, ha detto Miller alla televisione russa, citato dall’agenzia di stampa statale russa Sputnik.

Vorrei ricordarvi che abbiamo l’esperienza dei preparativi per la realizzazione del progetto South Stream, che originariamente era previsto con una capacità di 63 miliardi di metri cubi [all’anno]. Pertanto, se parliamo anche solo della documentazione tecnica per lo sviluppo del percorso, per South Stream – tutto questo era già stato fatto in passato“, ha continuato Miller.

Southstream era un progetto di gasdotto che doveva passare dalla Russia all’Europa Meridionale, sempre tramite la Turchia, e che poi, a causa delle sanzioni, venne ridotto a Turkstream, che è operativo dal 2020. Alla fine si tratterebbe di far risorgere, con un accordo fra Russia e Turchia, il progetto più vecchio.
La scorsa settimana, Miller ha parlato al forum della Settimana dell’energia russa a Mosca, dove ha affermato che non c’è urgenza di riparare i gasdotti Nord Stream 1 e 2 dopo gli attentati. Ha detto che le riparazioni potrebbero richiedere anni, scelta coerente con le parole di Putin allo stesso forum: “Potremmo trasferire nel Mar Nero i volumi persi del Nord Stream che prima transitavano attraverso il Mar Baltico”.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e Putin si sono incontrati nel corso della settimana per discutere di un nuovo gasdotto nel Mar Nero, che utilizzerebbe la Turchia per esportare il gas naturale in Europa.

Il ministro dell’Energia turco Fatih Donmez ha dichiarato la scorsa settimana che ulteriori collegamenti del gas naturale verso la Turchia dalla Russia e un hub commerciale sul confine turco-UE potrebbero essere “tecnicamente possibili”.  Questa struttura permetterebbe a Mosca di continuare ad esportare in Europa attraverso la Turchia, dalla quale transitano anche i gas azero e, in futuro, potenzialmente anche a iracheno, iraniano e del Mediterraneo orientale, soprattutto se gli USA, abbastanza ciecamente, continuassero a sabotare EstMed, il gasdotto che dovrebbe condurre dai campi del Mediterraneo orientale a Grecia e Italia. Mescolando i gas di varia provenienza la Turchia controllerebbe l’energia europea e permetterebbe di aggirare i vari dazi alla Russia, alla faccia della sia presenza nella NATO.

FONTE: https://scenarieconomici.it/la-russia-potrebbe-deviare-il-gas-da-nord-stream-alla-turchia-opzione-hub-per-spaccare-la-nato/

 
La pace a un passo
Antonio Di Siena 12 10 2022
Lo so che i proclami bellicosi e deliranti di Stoltenberg e della NATO lasciano intendere tutt’altro. Come so che due giorni di bombardamenti ininterrotti da parte di Mosca fanno intravedere uno scenario totalmente diverso. Eppure, guardando tra il fumo e le macerie della guerra io scorgo un germoglio d’ulivo. Sta lì. Pronto per essere colto.
Non datemi del pazzo sciroccato e pensateci attentamente.
Entrambe le parti hanno quasi del tutto raggiunto gli obiettivi. Gli Stati Uniti hanno definitivamente reciso il legame russo-tedesco impedendo quella che per loro sarebbe una saldatura ferale per il controllo dell’Europa.
La Russia, che che ne dicano i pappagalli, ha stabilmente due piedi nei territori russofoni e ha dimostrato che senza il sostegno occidentale può entrare a Kiev in due giorni.
Nei fatti il fiume Dnepr può diventare un muro, la nuova cortina di ferro. Un limes naturale che fa pure molto green.
Di qua il continente europeo non più subordinato allo strapotere economico e industriale tedesco, irrimediabilmente ancorato e dipendente dagli USA (energeticamente, tecnologicamente e militarmente) e ad essi completamente assoggettato. Un cortile di casa dove issare patriotticamente la Stars and Stripes e riportare la produzione a bassissimo costo. Una nuova e più progredita Africa da sfruttare, capace di fornire manodopera affamata ma iper specializzata e manovalanza intellettuale istruita ma precarizzabile, dove pacificare la lotta tra capitalismo produttivo e finanziario che sta politicamente dilaniando dall’interno il centro dell’impero.
Di là l’Asia. Un mini-mondo abitato da paesi, energeticamente demograficamente ed economicamente fortissimo che, seppur animati da acredini secolari e interessi nazionali non sempre convergenti (quando non chiaramente antitetici) sono accomunati dall’obiettivo di sganciarsi dal neo-colonialismo imperiale americano. Un vero e proprio continente multipolare dove sperimentare un nuovo paradigma di emancipazione e cooperazione indipendente e paritetica.
Due blocchi certamente diversissimi, uno omogeneo e graniticamente atlantico l’altro multipolare e multi culturale, che però garantiscono a tutti i big player in campo di continuare a prosperare indisturbati o rallentare di molto l’inevitabile declino.
Di mezzo ci siamo noi italiani ed europei, insieme agli ucraini. Immolati come agnelli sacrificali sull’altare della pace e ridotti definitivamente allo status neo-coloniale. Ma eravamo stati avvertiti: “essere un nemico degli Stati Uniti è pericoloso, ma esserne amico è fatale”.
Parce sepulto.
FONTE: https://www.facebook.com/antoniodisiena82/posts/pfbid0cF7uSsHHniTMyp3xTghJaxFLV8LJhFZmwCm1RicBB2UEybqDXq8WiPMtZrsyimHEl

 

 

FUOCO SUI FILORUSSI 
Amici che mi date del cripto fascista filo putiniano, anche se lo so che mi detestate io vi voglio bene lo stesso. Per questo vi consiglio di rileggere con attenzione questo articolo di Repubblica datato 3 ottobre 2014. Leggetelo con calma, soppesando le parole, magari ripensando a ciò che accade in questi giorni. E poi ripetete ad alta voce “c’è un aggredito e un aggressore”. Se quella stessa identica frase che andate ripetendo a pappagallo da sei mesi dovesse suonarvi improvvisamente strana, ambigua non preoccupatevi. È il primo passo per prendere atto che non siete altro che pupazzi a molla. Azionati a piacimento dalla propaganda e sempre pronti a puntare il dito verso la direzione sbagliata. Per nascondere la luna e tre decenni almeno di malefatte dell’imperialismo americano.
È vero, potreste ex abrupto sentirvi dei perfetti utili idioti. Ma sempre meglio scemi ma onesti che complici di questa enorme e sanguinosissima mistificazione di massa.
Link: https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/10/03/fuoco-sui-filorussi-kiev-viola-la-tregua-e-bombarda-donetsk23.html
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/10/03/fuoco-sui-filorussi-kiev-viola-la-tregua-e-bombarda-donetsk23.html
FONTE: https://www.facebook.com/antoniodisiena82/posts/pfbid0HFWwfKdXV99UwFfErL78ZaPbb8imntNVsDNKppEjzV7vFjfdCwhoKAgygCgftRDtl

 

 

Fuoco sui filorussi Kiev viola la tregua e bombarda Donetsk

 

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE 03 ottobre 2014                 RILETTURA

MOSCA .

Tra le strade e le case di Donetsk è tornata la guerra. Da due giorni l’artiglieria ucraina sta bombardando il centro abitato seminando il panico tra i civili, distruggendo scuole, interi condominii, perfino i giardini pubblici e facendo un numero imprecisato di vittime. Ieri sotto le macerie del quartier generale della Croce Rossa è morto un operatore sanitario svizzero, Lauren Du Pasquier, 38 anni. Si aggiunge, in una lista ancora tutta da completare, ai sei bambini straziati mercoledì da un colpo di mortaio. La clamorosa violazione della tregua viene spiegata dai militari ucraini con la «necessità» di punire il tentativo dei ribelli di riconquistare quello che resta dell’aeroporto cittadino. Una giustificazione assai poco convincente che ha costretto la Ue a prendere una pur flebile posizione di condanna. «La tregua va mantenuta a tutti i costi, siamo molto preoccupati », ha detto un portavoce di Bruxelles dove cominciava a serpeggiare un certo imbarazzo. Proprio ieri mattina fonti dell’Unione Europea avevano infatti anticipato l’intenzione di proporre ulteriori sanzioni contro Mosca «nel caso di violazioni della tregua da parte di ribelli filo russi».

E al Cremlino si sottolinea con inevitabile virulenza la sensazione che l’Occidente tenda un po’ troppo a minimizzare le violazioni ucraine e sia portata invece a scaricare ogni responsabilità sui russi. Sempre ieri la Procura di Mosca ha avviato un’inchiesta di genocidio nei confronti del ministro della Difesa di Kiev sulla base del ritrovamento di ben quattro fosse comuni nell’area dalla miniera Kommunar nell’area carbonifera del Donbass che circonda la città di Nizhniaia Krynka. Le fosse, confermate dagli osservatori neutrali dell’Osce, conterrebbero secondo i russi un migliaio di corpi di civili russofoni caduti sotto gli attacchi dell’esercito e altri addirittura giustiziati. Sui numeri, e anche sulla modalità delle uccisioni, restano ancora parecchi dubbi ma è difficile contestare i funzionari dello staff del Cremlino quando dicono che «nessuna voce si è ancora levata dall’Europa su una simile atrocità ». A rendere il clima sempre più teso ci si mette il raccontoconfessione di un militare ucraino del battaglione privato Dniepr finanziato dall’oligarca Igor Kolomojeskij. Il soldato, fuggito e finito in Russia a Rostov, ha raccontato di rastrellamenti nei villaggi dei russi di Ucraina, di esecuzioni e di «pulizia etnica».

Probabile che queste sensazioni siano state riversate ai numerosi ospiti europei che in questi giorni bazzicano Mosca. Ieri Putin ha ricevuto in colloquio privato il presidente di Banca Intesa Giovanni Bazoli, venuto a Mosca per presentare la traduzione russa di un suo libro. Una cerimonia funestata dalla gaffe del vice ministro Meshkov che ha scambiato l’operatore svizzero della Croce Rossa morto in Ucraina per un italiano. Superato l’imbarazzo è comunque rimasta la preoccupazione generale. Mentre i cannoni ucraini martellano Donetsk, l’Italia si prepara a ospitare a Milano (il 16 ottobre per il vertice Asem) un incontro tra i due presidenti in guerra, Putin e Poroshenko.

Nicola Lombardozzi

 

 

 

CULTURA

 

CYBERWAR SPIONAGGIO INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE

COME VENGONO NASCOSTE LE MORTI PER CANCRO CAUSATE DAI FARMACI COVID

Dr. Joseph Mercola – 14 ottobre 2022-10

 

In una serie di post su Twitter, The Ethical Skeptic – autodefinitosi ex ufficiale dei servizi segreti e stratega – ha presentato una serie di grafici che illustrano come i decessi per cancro vengano erroneamente etichettati come decessi da Covid.

Il sospetto è che si tratti di uno sforzo per nascondere il fatto che i vaccini anti-Covid hanno provocato un’impennata dei tassi di cancro. Inoltre, The Ethical Skeptic esamina in profondità i dati in “Houston, abbiamo un problema, parte 1”, su TheEthicalSkeptic.com (1).

Come si legge nel suo articolo, sette degli 11 codici di Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD) monitorati dal Centro Nazionale per le Statistiche Sanitarie degli Stati Uniti – tra cui il cancro – hanno registrato forti aumenti a partire dalla prima settimana di aprile 2021.

Questa data di inizio non è casuale, in quanto coincide anche con un punto di inflessione chiave relativo a uno specifico intervento sul sistema corporeo nella maggior parte della popolazione statunitense“, osserva The Ethical Skeptic (2). In altre parole, l’aprile 2021 è stato il momento in cui ampie fasce della popolazione americana hanno iniziato a sottoporsi alle prime vaccinazioni anti-Covid.

Diagnosi di cancro in aumento

Il grafico che segue, evidenziato in Substack della dott.ssa Jennifer Brown (3), illustra l’andamento ciclico delle ondate di diagnosi di cancro, da gennaio 2015 al 1° ottobre 2022. Come indicato nella casella di testo in alto a destra:

“Dovremmo essere al nadir stagionale o vicino ad esso. Invece siamo ad un eccesso di CA [cancro] maggiore di tutti i tempi, e stiamo salendo. Si tenga presente che c’è un ritardo sostanziale nella segnalazione dei CA, quindi è probabile che questo dato rappresenti in modo insufficiente il vero eccesso”.

Negli ultimi sette anni non abbiamo mai registrato un simile tasso di nuove diagnosi di cancro. La colpa è dei vaccini anti-Covid? Probabilmente sì, a meno che non si riesca a identificare un altro fattore ambientale o un’esposizione diffusa, introdotta in massa nella popolazione all’inizio del 2021, che non esisteva prima.

Andamento ciclico delle diagnosi di cancro tra il 2015 ed il 2022

 

Il CDC falsifica i registri di morte per eliminare le segnalazioni di cancro

Secondo l’analisi di The Ethical Skeptic dei dati del U.S. Morbility and Mortality Weekly Report (MMWR), a partire dalla 14a settimana del 2021 i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno filtrato e ridenominato i decessi per cancro come decessi da Covid per eliminare le segnalazioni di cancro (4).

I due grafici seguenti, pubblicati su Twitter l’1 e il 2 ottobre 2022, illustrano come la mortalità per cancro venga artificialmente soppressa. Come spiegato da The Ethical Skeptic (5), (6):

“Le dinamiche dell’insieme sono complesse, ma il principio è semplice. Quando un certificato di morte riporta il Cancro come UCoD [causa di morte sottostante] e la Covid come MCoD [causa di morte principale], le UCoD e MCoD vengono scambiate e la Covid viene indicata come UCoD al 100% (425/settimana).

 

“Ne consegue che il 20% di tutti i decessi Covid ogni settimana è rappresentato da persone che muoiono di cancro, il che è enormemente più alto di quanto dovrebbe essere. Si tratta di una chiara sovra-attribuzione = equivale esattamente alla differenza tra le curve di ritardo dei codici ICD-10 per il cancro e per tutti gli altri”.

Il problema che il CDC deve affrontare è… Cosa fare quando la mortalità COVID non è più abbastanza consistente da nascondere l’eccesso di mortalità per cancro?”.

Scostamento rispetto al trend normalizzato

 

Quindi, per riformulare, ciò che lo The Ethical Skeptic sta dicendo è che il 20% delle morti settimanali cosiddette Covid è costituito in realtà da morti per cancro, il che è piuttosto sorprendente. Ma scambiando le cause di morte principali e sottostanti, elencando la Covid come causa principale, si nasconde (in qualche misura) il fatto che le morti per cancro stanno salendo alle stelle.

Secondo la sua analisi, i vaccini anti-Covid uccidono 7.300 americani alla settimana. La Covid, nel frattempo, sta uccidendo 1.740 persone (7). Quindi, a cosa darà la colpa il CDC quando la Covid scomparirà e non potrà più scambiare le denominazioni di causa principale e sottostante di morte?

I dati del Dipartimento della Difesa mostrano un aumento massiccio del cancro

 

Solo dopo l’introduzione dei vaccini anti-Covid si sono manifestati cancri “turbo” incontrollabili, mai visti prima, che la classe medica ha iniziato a curare (8). I dati del Defense Medical Epidemiology Database (DMED), rivelati dall’avvocato Tom Renz e dal senatore Ron Johnson (sopra), hanno mostrato che i tassi di cancro tra il personale militare e le loro famiglie sono praticamente triplicati dopo l’introduzione delle vaccinazioni (9).

Come ricorderete, pochi giorni dopo la rivelazione dei dati DMED, il database è stato messo offline, presumibilmente per “identificare e correggere” un presunto problema di corruzione dei dati, e quando è tornato, i dati erano stati alterati per nascondere questi evidenti segnali di allarme (10).

I cancri “turbo ” sono emersi dopo l’introduzione del vaccino anti-Covid

 

Nel video qui sopra, la dottoressa Ute Kruger, patologa svedese, ricercatrice e medico senior dell’Università di Lund, descrive i cambiamenti che ha personalmente osservato in seguito alle vaccinazioni anti-Covid. Ha notato, per esempio (11), (12):

  • I pazienti affetti da cancro sono sempre più giovani: l’aumento maggiore si registra tra i 30 e i 50 anni.
  • Le dimensioni dei tumori sono drammaticamente più grandi; storicamente, al momento della diagnosi di cancro si trovavano comunemente tumori di 3 centimetri. Ora, i tumori che si trovano sono regolarmente da 4 a 12 centimetri, il che suggerisce che stanno crescendo a un ritmo molto più veloce del normale.
  • I tumori multipli in più organi sono sempre più comuni.
  • Le recidive e le metastasi sono in aumento. La Dr.ssa Kruger sottolinea che molti dei pazienti oncologici da lei visitati erano stati in remissione per anni, per poi essere improvvisamente assaliti da una crescita incontrollabile del tumore e da metastasi poco dopo la vaccinazione anti-Covid.

Questi cancri “turbo”, come li chiama la Kruger, non possono essere spiegati con i ritardi negli screening del cancro dovuti ai blocchi e alle altre restrizioni Covid, perché quei tempi sono ormai lontani. I pazienti, nonostante l’accesso agli screening medici come negli anni passati, si presentano con crescite tumorali grossolanamente esacerbate, e la dottoressa ritiene che ciò sia dovuto al fatto che i tumori sono “turbo-caricati” dai farmaci a base di mRNA.

Anche il dottor Ryan Cole ha discusso dell’esplosione del cancro (vedi video sotto). Egli ritiene che i vaccini accelerino soprattutto i tumori già esistenti, attraverso la disregolazione del sistema immunitario (13). Cole ha notato che tumori che normalmente potevano essere controllati e tenuti sotto controllo, dando al paziente diversi anni di vita di qualità, una volta sottoposti alla vaccinazione anti-Covid, il cancro cresceva improvvisamente fuori controllo e portava rapidamente alla morte.

 

I dati sono altamente falsati; arriveremo mai alla verità?

La triste realtà è che, a questo punto, la maggior parte delle fonti di dati è stata talmente corrotta che è improbabile che riusciremo mai a ottenere tutta la verità. Il CDC ha iniziato a manipolare i dati nel 2020 e non ha più smesso. Il DMED, che storicamente è stato uno dei migliori e più incontaminati, ora è stato modificato. Altre fonti di dati hanno subito la stessa sorte.

Ciò è oltremodo grave e i modellatori di dati come The Ethical Skeptic mostrano quanto sia grave la situazione. L’idea che il CDC stia manipolando le statistiche per nascondere chiari segnali di pericolo è spaventosa e immorale all’estremo, eppure è quello che stiamo vedendo. La domanda è: perché si fa di tutto per proteggere un prodotto così letale? La vostra ipotesi è valida quanto la mia.

 

Il Dr. Joseph Mercola (n. 1954), medico osteopata americano e convinto sostenitore delle medicine alternative, è autore di due libri elencati nel New York Times Bestseller List. Nel suo “La grande bufala dell’aviaria”, del 2006,  sostenne con forza la tesi che tale malattia era in realtà servita soltanto al governo per accumulare denaro e potere. Vive in Florida con la moglie Elizabeth e dirige la sua azienda di prodotti per la salute e integratori vitaminici.

 

Link: https://everlast.mercolamarket.com/r/?id=h6090cf1a,3204492c,3171cfbe&e=Y2lkPURNMTI2NDIwMCZiaWQ9MTYyMDEwMjkzOCZwMT01OWVkMmU3NjM5OTM5ZGE5MmZmMGUzZmQ4YTRiZWNkMWUzOGU0NjdlODMxMmZlYzc3NjBmYWMxYWI5NzUzYWFmJnAyPTIwMjEwNDIy&s=tEUH2IdztMg6HNYrrKdOuMu8zuRynwf_oSOhnOpIj0w

FONTE: https://comedonchisciotte.org/come-vengono-nascoste-le-morti-per-cancro-causate-dai-farmaci-covid/

 

 

 

GLI STATI UNITI HANNO IL VIZIETTO DI GIOCARE A CREARE VIRUS

 

_Roberto Nuzzo_

<<Nella nuova ricerca, che non è stata sottoposta a revisione paritaria, un team di ricercatori di Boston e Florida ha estratto la proteina spike di Omicron, la struttura unica che si lega e invade le cellule umane. È sempre stato presente ma si è evoluto nel tempo. Omicron ha dozzine di mutazioni nella sua proteina spike che lo ha reso così contagioso. I ricercatori hanno collegato la proteina spike di Omicron al ceppo selvatico originale emerso per la prima volta a Wuhan all’inizio della pandemia. I ricercatori hanno esaminato come se la cavavano i topi con il nuovo ceppo ibrido rispetto alla variante originale di Omicron.

I ricercatori hanno aggiunto la proteina spike di Omicron al ceppo Wuhan Covid originale.

La punta di Omicron è altamente mutata, il che l’ha resa la variante più contagiosa di sempre.

Otto topi su 10 infettati dal ceppo creato in laboratorio sono morti nel laboratorio della Boston University.

Gli scienziati della Boston University sono stati oggi condannati per “giocare con il fuoco” dopo che è emerso che avevano creato un nuovo ceppo di Covid letale in un laboratorio.

DailyMail.com ha rivelato che il team aveva creato un virus ibrido, che combinava Omicron e il ceppo originale di Wuhan, che in uno studio ha ucciso l’80% dei topi.

La rivelazione mostra come la ricerca sulla manipolazione dei virus pericolosa continui ad andare avanti anche negli Stati Uniti, nonostante i timori che pratiche simili possano aver dato inizio alla pandemia.
Il professor Shmuel Shapira, uno dei principali scienziati del governo israeliano, ha dichiarato: “Questo dovrebbe essere totalmente proibito, sta giocando con il fuoco”.
Si ritiene che il guadagno della ricerca sulla funzione – quando i virus vengono manipolati intenzionalmente per essere più infettivi o mortali – sia al centro dell’origine di Covid.

Un laboratorio cinese situato a poche miglia dal primo gruppo di casi ha condotto ricerche simili sui coronavirus dei pipistrelli.
Ma la pratica è stata ampiamente limitata negli Stati Uniti dal 2017.
Il dottor Richard Ebright, un chimico della Rutgers University di New Brunswick, nel New Jersey, ha dichiarato a DailyMail.com che: “La ricerca è un chiaro esempio di guadagno della ricerca funzionale.

Ha aggiunto: “Se vogliamo evitare una prossima pandemia generata in laboratorio, è imperativo rafforzare la supervisione della ricerca potenziata sui potenziali patogeni pandemici”

*Link della notizia:*
https://www.dailymail.co.uk/health/article-11323677/Outrage-Boston-University-CREATES-Covid-strain-80-kill-rate.html

Mail Online (https://www.dailymail.co.uk/health/article-11323677/Outrage-Boston-University-CREATES-Covid-strain-80-kill-rate.html)
EXCLUSIVE: ‘This is playing with fire – it could spark a lab-generated pandemic’: Experts slam Boston lab where scientists have created a new deadly Covid strain with an 80% kill rate
The variant – which is a hybrid of Omicron and the original Wuhan virus – killed 80 per cent of mice infected with it at Boston University.

Indignazione per la Boston uiversity che ha creato una linea diCovid che ha un tasso di letalità dell’80 per cento

ESCLUSIVO: “Questo  è  giocare con il fuoco: potrebbe innescare una pandemia generata in laboratorio”: gli esperti  contro il laboratorio di Boston dove gli scienziati hanno creato un nuovo ceppo mortale di Covid con un tasso di uccisioni dell’80%

  • I ricercatori hanno aggiunto la proteina spike di Omicron al ceppo Wuhan Covid originale
  • La punta di Omicron è altamente mutata, il che l’ha resa la variante più contagiosa di sempre
  • Otto topi su 10 infettati dal ceppo creato in laboratorio sono morti nel laboratorio della Boston University
  • [ Video ]⚠️DATI ISTAT PAZZESCHI

🔴– 2022 MALORI IMPROVVISI 548.000
(Oltre 1500 al giorno!)
‼️+400.000 rispetto al 2020‼️Ad

🔴– Morti c0v1d estate 2022 quadruplicati rispetto estate 2020

🔴Percentuale aumenti 2022 rispetto media quinquennio 2015/2019
– Infarto miocardio +269%
– Disfunzioni ovariche +437%
– Aborti spontanei +279%
– Tumori al seno +487%
– Sclerosi multiple +680%
– Embolia polmonare +468%

GAME OVER

T.me/BuffonateDiStato

FONTE: https://www.maurizioblondet.it/gli-stati-uniti-hanno-il-vizietto-di-giocare-a-creare-virus/

 

 

 

Rapporti compromessi fra Starlink e Ucraina

Un mese fa il comandante in capo delle forze armate ucraine, il generale nazionalista integralista Valeri Zaloujny, ha scritto a SpaceX per chiedere ottomila terminali supplementari. L’esercito ne aveva già ricevuti 20 mila – i terminali valgono da 1.500 a 2.500 dollari, secondo il modello – generosamente pagati da Polonia, Stati Uniti e Regno Unito.

Secondo il generale Zaoujny, circa 500 terminali al mese sono stati distrutti sui campi di battaglia. Senza questi terminali l’esercito e le autorità civili non possono più comunicare. Già si è verificato un guasto che pare abbia già causato una catastrofe i cui dettagli sono stati secretati.

A oggi il costo dei terminali e delle comunicazioni a carico di SpaceX ammonta a 80 milioni di dollari. Dovrebbe raggiungere 100 milioni di dollari a fine 2022 e 400 milioni a fine 2023.

CNN ha rivelato che SpaceX, che all’inizio della guerra ha comunicato di volersi impegnare a fianco dell’Ucraina, ha scritto al Pentagono per informarlo che non può più sostenere il costo da sola.

Elon Musk, amministratore delegato di Starlink, ha scambiato aspri tweet con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il miliardario, che avendo accesso a tutti i messaggi delle autorità ucraine scambiate su Starlink è a conoscenza di molte informazioni da noi ignorate, ha preso posizione a favore del riconoscimento della Crimea e del Donbass come province russe.

La somma chiesta da SpaceX è trascurabile rispetto al valore della società (127 miliardi di dollari). Elon Musk ha vissuto in Sudafrica fino a 17 anni e sa cosa significa un’ideologia suprematista come quella dei nazionalisti integralisti. Se taglia l’accesso a Starlink, l’esercito ucraino crollerà in pochi giorni.

FONTE: https://www.voltairenet.org/article218258.html

 

 

 

DIRITTI UMANI

 

ECONOMIA

“The Economist”: As Europe falls into recession, Russia climbs out

9:18 16.10.2022 •

In a very short commentary, “The Economist” makes the important point that Russia is coping with economic difficulties better than Europe. Although it is Russia that is under European and American sanctions.

Social-media trolls are posting videos, intended for European audiences, showing gas stoves left on full blast, writes “The Economist”. What might cost hundreds of euros in Berlin comes to a few roubles in Moscow. The taunting is childish, but it hints at a deeper truth: the economic war between Russia and the West is at a delicate moment. While Europe teeters on the brink of recession, Russia is emerging from one.

Many doubt official Great Domestic Product (GDP) data, but it is possible to get a sense of activity from a range of sources. Goldman Sachs, a bank, produces a “current-activity indicator”, which follows how economies are doing month to month. The data suggest Russian activity is livelier than in other big European countries.

A spending measure produced by Sberbank: output in the car industry, which a few months ago had practically fallen to zero, has also bounced back, suggesting producers have obtained supplies from outside the West. In dollar terms Russia’s monthly goods imports now almost certainly exceed last year’s average.

In its recent forecasts, the International Monetary Fund upgraded Russia’s prospects for 2022. In April it thought that Russian GDP would fall by 8.5%. It now expects a decline of 3.4%.

Mr Putin expects to double down, both abroad and at home.

TRADUZIONE

“The Economist”: Mentre l’Europa cade in recessione, la Russia ne esce

In un brevissimo commento, “ The Economist” sottolinea che la Russia sta affrontando le difficoltà economiche meglio dell’Europa. Anche se è la Russia che è sotto le sanzioni europee e americane.

I troll dei social media stanno pubblicando video, destinati al pubblico europeo, che mostrano stufe a gas accese a tutto volume, scrive “The Economist”. Ciò che potrebbe costare centinaia di euro a Berlino, a Mosca si riduce a pochi rubli . Lo scherno è infantile, ma suggerisce una verità più profonda: la guerra economica tra Russia e Occidente è in un momento delicato. Mentre l’Europa vacilla sull’orlo della recessione, la Russia ne sta uscendo.

Molti dubitano dei dati ufficiali del Great Domestic Product (PIL), ma è possibile avere un’idea dell’attività da una serie di fonti. Goldman Sachs, una banca, produce un “indicatore di attività corrente”, che segue l’andamento delle economie di mese in mese. I dati suggeriscono che l’attività russa è più vivace che in altri grandi paesi europei .

Una misura di spesa prodotta da Sberbank: anche la produzione dell’industria automobilistica, che qualche mese fa era praticamente scesa a zero, si è ripresa, a suggerire che i produttori si siano riforniti da fuori Occidente. In termini di dollari, le importazioni mensili di merci dalla Russia ora superano quasi sicuramente la media dell’anno scorso.

Nelle sue recenti previsioni, il Fondo Monetario Internazionale ha migliorato le prospettive della Russia per il 2022. Ad aprile pensava che il PIL russo sarebbe diminuito dell’8,5%. Ora si prevede un calo del 3,4%.

Putin prevede di raddoppiare, sia all’estero che in patria.

FONTE: https://en.interaffairs.ru/article/the-economist-as-europe-falls-into-recession-russia-climbs-out/

 

 

 

FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI

 

GIUSTIZIA E NORME

“Bollette illegali: ecco quali sono”. Interviene l’Antitrust: cosa hanno scoperto. Occhio, potrebbe riguardare tutti

Pubblicato il 17/10/2022

Violazione da parte di alcune società di luce e gas del mercato libero del Dl Aiuti bis. In pratica stanno modificando unilateralmente i contratti a prezzo fisso, alzando i prezzi, nonostante la legge avesse vietato di farlo fino al 30 aprile 2023. Gli anziani di un tempo avrebbero detto: “È tutto un magna magna”. E mentre specula la politica, speculano i colossi dell’energia, speculano i rivenditori, speculano praticamente tutti… a rimetterci sono i cittadini, i comuni mortali che non sanno più come fare per pagare le bollette. E proprio le bollette, che sono arrivate a prezzi esorbitanti, ora finiscono sotto la lente dell’Antitrust e l’Arera, l’autorità di regolazione dell’energia elettrica e del gas, a causa di pratiche commerciali ritenute scorrette. “L’aumento incontrollato dei prezzi dell’energia e lo stato di incertezza generale causato dalle tensioni internazionali stanno coinvolgendo sia i consumatori che gli operatori del settore energetico, traducendosi talvolta in iniziative che possono configurarsi come pratiche commerciali scorrette o violazioni della regolazione di settore”, spiegano in una nota congiunta l’Antitrust e l’Arera. Ma quali sono queste pratiche “censurate” dalle authority?

Come spiega Qui Finanza, “a testimoniare queste pratiche scorrette diverse segnalazioni pervenute alle due Autorità, da parte di consumatori, per violazioni dell’articolo 3 del DL Aiuti bis, che prevede la sospensione delle clausole contrattuali che consentano modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale relativamente alla definizione del prezzo, fino al 30 aprile 2023. Inoltre, all’articolo 2 lo stesso decreto dispone che siano “inefficaci” i preavvisi comunicati, per queste stesse finalità, prima della data di entrata in vigore del decreto e fino al 30 aprile 2023, a meno che le modifiche contrattuali si siano già perfezionate. Le due autorità, alla luce degli approfondimenti svolti congiuntamente e delle segnalazioni pervenute, hanno dato anche qualche chiarimento in merito alle regole e strumenti disponibili per consentire a consumatori ed imprese una corretta interpretazione dei reciproci comportamenti”. C’è da prestare attenzione, soprattutto se si sono visti raddoppiati o triplicati i costi delle bollette. Come difendersi?

Se vi fosse comunicata una modifica unilaterale del contratto, vi basterà rispondere inviando un reclamo scritto che sapete che le rimodulazioni sono attualmente sospese e che denuncerete la cosa. Per fare questo, il consiglio è comunque di contattare o rivolgersi le varie associazioni dei consumatore. A questo vanno aggiunte alcune importanti informazioni. È necessario sapere che si parla di variazioni unilaterali delle condizioni contrattuali (art. 13 Codice di condotta commerciale) in quei casi in cui, “1 – durante il periodo di esecuzione e di validità di un contratto di fornitura, il venditore decide di avvalersi, per giustificato motivo, di una clausola contrattuale legittima nella quale è prevista esplicitamente la possibilità di variare unilateralmente specifiche condizioni contrattuali, eccetto che in questa fase e fino alla scadenza del 30 aprile 2023 (ambito di applicazione articolo 3 Dl Aiuti Bis); 2 – le variazioni automatiche delle condizioni economiche (art. 13 Codice di condotta commerciale) sono quegli aggiornamenti già previsti dalle condizioni contrattuali all’atto della stipula (aumento prezzo unitario, scadere di sconti o promozioni, passaggio da prezzo fisso a variabile e così via), che non sono ritenuti modifica unilaterale delle condizioni economiche e quindi non rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo 3 del Dl Aiuti Bis; 3- i rinnovi delle condizioni economiche, cioè la stipula di un nuovo contratto alle medesime condizioni, non costituiscono un’ipotesi di variazione unilaterale, anche se il rinnovo può essere variamente regolato nell’ambito di un contratto concluso tra le parti. Nel caso delle cosiddette offerte PLACET, dove le condizioni sono interamente stabilite dall’Autorità ad eccezione del prezzo di cui l’Autorità stabilisce solo la struttura, la regolazione prevede un specifica procedura di rinnovo ogni 12 mesi che non rientra nell’ambito di applicazione dell’articolo 3″.

Quando allora le modifiche sono unilaterali e temporaneamente illegittime? Spiega ancora Qui Finanza: “Vi sono due casi di illegittimità per modifica unilaterale del contratto. Il primo caso ricorre quando il fornitore avanza una proposta di rinegoziazione per sopravvenuto squilibrio delle prestazioni a causa dell’aumento dei prezzi (di solito gli operatori invocano la forza maggiore), una situazione che potrebbe determinare una “eccessiva onerosità” e portare alla risoluzione “giudiziale” del contratto ma dovrebbe essere in ogni caso disposta da un giudice“. Il secondo caso di illegittimità è relativo all’esercizio del diritto di recesso dal contratto di fornitura con i propri clienti, anche con effetto immediato e con conseguente attivazione dei servizi di ultima istanza. “Bene, ottima notizia! Accolte le tesi del nostro esposto”, commenta Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, che si è fatta promotrice di diverse segnalazioni di bollette illegali.

FONTE: https://www.ilparagone.it/attualita/bollette-denunce-comportamenti-scorretti/

 

 

 

LAVORO PENSIONI DIRITTI SOCIALI

Elon Musk parla del reddito universale…

Musk: Ci saranno sempre meno lavori che non possono essere fatti meglio da un robot. Ma cosa si può fare con la disoccupazione di massa? Questa sarà una grande sfida sociale Penso che alla fine dovremmo avere una specie di reddito di base universale. Non penso che abbiamo scelta.

D: Ciò significa che i disoccupati saranno pagati in tutto il mondo?

Musk:  Si

D. Perché non c’è lavoro e le macchine hanno preso il controllo?

Musk: E voglio essere chiaro. Queste non sono cose che spero che accadano. Queste sono semplicemente le cose che penso succederanno probabilmente. La sfida più difficile: dove troveranno il significato le persone? Se non sei necessario, se non c’è bisogno del tuo lavoro come trovi il significato? Hai un senso. Ti senti inutile?  E come ci assicuriamo che il futuro sarà il futuro che vogliamo che ci piaccia? 

 

FONTE: https://www.facebook.com/100080150439940/videos/1173501640043614/

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

Microchip: grande azienda cinese si vendica delle sanzioni e allontana tutti i dipendenti statunitensi

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Naura Technology Group, il principale produttore cinese di apparecchiature per semiconduttori, ha comunicato ai suoi dipendenti americani in Cina di non partecipare più allo sviluppo di componenti e macchinari per rispettare le restrizioni imposte da Washington sul coinvolgimento di cittadini statunitensi in strutture chiave della Cina continentale.

In una nota interna, l’azienda di Pechino ha chiesto ai suoi ingegneri americani di smettere di lavorare a progetti di ricerca e sviluppo con effetto immediato. Praticamente li ha messi a riposo.
L’avviso è stato emesso dopo che il regolamento del Bureau of Industry and Security degli Stati Uniti ha limitato la “capacità di persone statunitensi di sostenere lo sviluppo o la produzione” di chip in alcuni impianti di produzione di semiconduttori situati in Cina senza una licenza.
Naura Technology, quotata a Shenzhen, non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento giovedì mattina.

L’ultima restrizione al coinvolgimento dei cittadini statunitensi nello sviluppo di chip in Cina fa parte di un’ampia regolamentazione varata da Washington, che comprende severi ed estesi controlli sulle esportazioni, per rallentare l’industria cinese dei semiconduttori.
I fornitori statunitensi di apparecchiature per chip stanno ritirando il loro personale americano dalle strutture cinesi, compreso il principale produttore di chip di memoria del Paese, Yangtze Memory Technologies, ha riferito il Wall Street Journal, citando alcune fonti.
All’inizio della settimana, Naura ha dichiarato in un documento di borsa che la sua filiale, Beijing Naura Magnetoelectric Technology, era nell’elenco non verificato del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti.
Naura ha minimizzato l’azione degli Stati Uniti affermando che la sua filiale rappresenta solo lo 0,5% del suo fatturato annuale totale. Il prezzo delle sue azioni ha perso il 20% questa settimana.
La decisione di Washington di includere nelle sanzioni commerciali contro la Cina anche persone o individui statunitensi ha segnato un’escalation rispetto alle misure precedenti, che riguardavano solo beni e tecnologie, e sta inviando onde d’urto nell’industria cinese dei semiconduttori, dove molti imprenditori, dirigenti e scienziati sono cittadini statunitensi.

Il problema delle  sanzioni di Washington sull’high tech è che vengono a escludere gli ingegneri americani, dallo studio e dalla collaborazione con le loro controparti cinesi in Cina. Quindi ora le aziende USA sanno ancora meno di quanto accada ad oriente. Non proprio un passo avanti.

FONTE: https://scenarieconomici.it/microchip-grande-azienda-cinese-si-vendica-delle-sanzioni-e-allontana-tutti-i-dipendenti-statunitensi/

 

 

Vento di Concilio

POLITICA

IL PENSIERO UNICO PROGRESSISTA

Il pensiero unico progressistaI “progressisti” italiani dicono di volere l’alternanza con i conservatori, ma quando questi vincono le elezioni li delegittimano, rifiutando di chiamarli per quel che sono – “conservatori” – e dipingendoli con epiteti degradanti e demonizzanti come “fascisti”, “nazional-populisti”, “ultrareazionari”, la “destra peggiore”, “ultracattolici”, eccetera. Fanno intendere che li legittimerebbero sol che fossero come loro li vorrebbero.

Già definendosi “progressisti”, la vittoria dei conservatori non può che essere per loro un “regresso” e, anzi, un salto indietro nei “secoli bui” della storia. Sono perciò sempre fautori di un pensiero unico “progressista”. Rivelano così, la loro intolleranza, un animo profondamente illiberale e non democratico e, in fondo, ancora giacobino (e per qualcuno neo-stalinista).

FONTE: https://www.opinione.it/politica/2022/10/16/lucio-leante_pensiero-unico-progressista-conservatori-fascisti-destra/

 

 

 

SCIENZE TECNOLOGIE

Creato un tessuto con 1200 micro-celle solari

Ottobre 17, 2022 posted by Giuseppina Perlasca

I ricercatori della Nottingham Trent University hanno inventato un tessuto con più di mille celle solari in miniatura che possono ricaricare un orologio intelligente o un telefono cellulare, secondo un comunicato stampa dell’istituto pubblicato giovedì.
Il progetto è guidato dal dottor Theodore Hughes-Riley, professore associato di tessuti elettronici presso la Nottingham School of Art & Design e ha portato allo sviluppo di un tessuto dotato di 1.200 celle fotovoltaiche.

Queste celle hanno la capacità di sfruttare 400 milliwatt (mWatt) di energia elettrica dal sole e possono essere facilmente incorporate in un capo di abbigliamento come una giacca o utilizzate come parte di un accessorio come uno zaino.

I tessuti sono progettati per sopportare le stesse forze degli indumenti di tutti i giorni e possono persino essere lavati in lavatrice a 40°C con altra biancheria senza subire danni.

Le minuscole celle solari misurano appena cinque millimetri di lunghezza e 1,5 millimetri di larghezza. Sono inoltre incorporate in una resina polimerica impermeabile e, cosa ancora più importante, non possono essere percepite da chi le indossa, il che significa che sono comode e pratiche da indossare. Le celle solari del nuovo materiale sono fatte di silicio, il che le rende traspiranti e chimicamente stabili. Inoltre, gli esperimenti hanno indicato che il materiale ha generato una potenza di 335,3 mWatt con luce solare 0,86 e fino a 394 mWatt con luce solare 1,0.

“Questo prototipo dà un’idea entusiasmante del potenziale futuro degli e-textiles”, ha dichiarato Hughes-Riley, dell’Advanced Textiles Research Group (ATRG) dell’università.
Questa tecnologia indossabile all’avanguardia è dotata di 1.200 minuscoli pannelli solari che possono ricaricare il cellulare
“Finora pochissime persone avrebbero pensato che i loro capi di abbigliamento o prodotti tessili potessero essere utilizzati per generare elettricità. E il materiale che abbiamo sviluppato, a tutti gli effetti, appare e si comporta come un normale tessuto, in quanto può essere stropicciato e lavato in lavatrice”.

“Ma sotto la superficie si nasconde una rete di oltre mille minuscole celle fotovoltaiche che possono sfruttare l’energia del sole per ricaricare i dispositivi personali”.

“I tessuti elettronici hanno davvero il potenziale per cambiare il rapporto delle persone con la tecnologia, come dimostra questo prototipo che ci permette di evitare di ricaricare molti dispositivi al muro”.

Con questi tessuti si può fornire un aiuto anche a chi compie sport estremi o si trova a operare in situazioni isolate difficilmente raggiungibili, pensiamo a medici che si trovano in situazioni estreme e che, con l’uso di questi speciali tessuti, potrebbero ricaricare facilmente, anche muovendosi, i propri mezzi di comunicazione. Ed un giorno avremo anche una “Moda energetica”, quasi un concetto futurista.

FONTE: https://scenarieconomici.it/creato-un-tessuto-con-1200-micro-celle-solari/

 

 

 

Emergenza Covid x files

Se sarà una tempesta in un bicchier d’acqua lo scopriremo solo vivendo, ma la notizia c’è, eccome. Janine Small, alta rappresentante della Pfizer (si occupa dell’area commerciale e delle relative connessioni internazionali) è stata ascoltata nel corso di un’audizione, a porte chiuse, al Parlamento europeo. Era presente in luogo dell’amministratore delegato della grande casa farmaceutica, Albert Bourla, il quale aveva declinato la convocazione. Ebbene, le è stato chiesto di riferire se il noto vaccino a mRNA Comirnaty fosse stato testato, prima dell’immissione in commercio, sulla prevenzione della trasmissione del virus oltre che su quella della malattia.

A precisa domanda di Rob Roos, deputato del partito conservatore Erc (European conservatives and reformists), la signora Small ha testualmente risposto: “Mi chiede se sapevamo se il vaccino interrompesse o no la trasmissione prima di immetterlo sul mercato? Ma no! Sa, dovevamo davvero muoverci alla velocità della scienza”. Al sorprendente responso ha dato ampio risalto, nella giornata di ieri, il quotidiano. E ne discende una domanda altrettanto provocatoria di quella con cui la Small ha replicato a Rob Roos: si è resa conto, la dirigente di Pfizer, delle conseguenze potenzialmente esplosive (anche, se non soprattutto, sul piano giuridico) delle sue affermazioni? Probabilmente no, considerato il tono ilare e stupefatto con cui la nostra ha pronunciato quelle parole.

Eppure, la storia di quanto accaduto negli ultimi due anni avrebbe dovuto farle immaginare lo scalpore successivo. Infatti, tutta la campagna non solo vaccinale ma di plurime misure emergenziali del periodo pandemico (green pass in primis) è stata impostata sulla base di convinzioni opposte rispetto a quanto rivelato in audizione. E cioè sul presupposto che il vaccino anti-Covid fosse idoneo a impedire la catena dei contagi. Solo questo “antecedente” fattuale, scientifico, legale, e financo logico, può costituire una ratio adeguata all’imposizione del green pass a categorie sempre più ampie di lavoratori e a un numero via via crescente di luoghi, situazioni, circostanze. Togliendolo, viene meno la giustificazione dell’impalcatura di comandi, divieti, discriminazioni “legittime” introdotte con le misure emergenziali del biennio scorso. A traballare potrebbe essere persino l’ammissibilità dell’obbligo vaccinale per i sanitari se è vero, come è vero, che il Decreto legge 44/2021 istitutivo del medesimo era finalizzato, testualmente, alla “prevenzione del contagio da Covid-19”. Oppure si pensi al decreto 52 istitutivo del cosiddetto green-pass mirante a “contenere e contrastare l’emergenza epidemiologica da Covid-19”.

Ora, spostiamo lo sguardo sul futuro. Più precisamente, verso i prevedibili esiti di tale “spensierata” rivelazione sul piano del diritto e su quello della politica. Sotto il primo aspetto, potrebbe conseguirne un’ondata di azioni giudiziarie, ai più diversi livelli, intentate da tutti coloro i quali hanno patito danni, patrimoniali e non, anche ingenti per effetto delle misure di cui sopra: dalla sospensione dello stipendio alla perdita del lavoro nella sfera professionale, dalla compromissione dei diritti civili fondamentali a più gravi ricadute psicologiche sul piano esistenziale in senso lato. E potrebbe anche discenderne l’innesco di iniziative giudiziarie penali in considerazione dell’importanza dei diritti compromessi e della gravità dei pregiudizi derivati. Ma la dimensione politica di questo vero e proprio “caso” ha profondità persino più vaste e, al momento, insondabili. Quale potrebbe, anzi quale dovrebbe essere l’impatto di tale “confessione” sulle istituzioni che, a vario titolo, hanno promosso o assecondato ogni singola misura dettata dal fallace convincimento mandato in frantumi dalle dichiarazioni della Small? Ovviamente, tutto dipenderà dalla “consapevolezza” dei cosiddetti decision makers: essi erano al corrente di quanto asserito dalla rappresentante di Pfizer? E se sì, da quando? E se no, può applicarsi a tale vicenda il noto principio del “non potevano non sapere” già impiegato in vicende altrettanto gravi del nostro passato? Mille sono le sfumature di grigio tra una condotta innocente e una colposa e altrettante tra una colposa e una dolosa. In questa storia, insomma, ricorrono tutte le premesse per una tempesta. E forse non in un bicchier d’acqua.

FONTE: https://www.lidentita.it/emergenza-covid-x-files/

 

STORIA

 

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