Siamo fuori controlloLo spread ricomincia a salire come non si era visto dal 2012 e l’inflazione galoppa, complice l’aumento dei prezzi delle bollette. Come se non bastasse, Mario Draghi vara una manovra sostanzialmente ancora da scrivere, una supercazzola da politico consumato tutta numeri appiccicati e propaganda. L’unico a fare festa è Renato Brunetta il quale, se potesse, chiederebbe ufficialmente la mano del premier onde poi divorziare al momento opportuno. Nel frattempo, gran parte del mondo politico è in sonno, una quota residuale sculetta intorno a Mario Draghi, perché in questo momento pare il cavallo vincente, qualcuno lancia petizioni improbabili su altrettanto improbabili presidenti della Repubblica così giusto per ingannare l’attesa.

Qualcun altro scrive libri per racimolare due spicci (raccogliamo l’acqua adesso fino a che siamo popolari) e i soliti furbetti girano il mondo alla ricerca delle conferenze meglio pagate. I più ipocriti, invece, si dedicano alla politica politicante, fanno finte “battaglie di civiltà” e poi si sparano da soli sulle pere auto-affossandosi i disegni di legge per regolare i conti interni al Partito.

Nel frattempo, il merito dei problemi scivola tra le “varie ed eventuali” come quando da ragazzi facevamo l’assemblea di classe e non sapevamo cosa mettere nell’ordine del giorno. E intanto in questi giorni piomberanno in Italia la maggior parte dei leader mondiali e ci diranno di essere sensibili a tematiche come l’inquinamento, la pace nel mondo, i diritti civili, la situazione dei migranti. Solo però che all’inquinamento ci devono pensare i cittadini su cui si scaricano i costi ambientali, la pace nel mondo va bene fino a quando non tocchi gli interessi degli amerikani, ai diritti civili ci pensa Zan, mentre gli immigrati vanno accolti se ad aprire i porti è l’Italia. Se invece la Francia spara a Ventimiglia va tutto bene e forse questi straccioni venuti da lontano sono anche un po’ puzzolenti.

I soldi del Pnrr per ora restano sulla carta e Renato Brunetta si intesta la ripresa, perché il bar ricomincia a vendere il caffè ai poveri dipendenti costretti inutilmente a tornare in presenza (la famosa teoria economica del tramezzino). Dopo il ballottaggio alle Amministrative, dei pericoli fascisti non c’è più traccia, il Monte dei Paschi di Siena può pure bruciare nelle fiamme dell’Inferno, Carlo Calenda si è riscoperto di sinistra e in periferia non si vede già più l’ombra di un politico. Anche il Partito Democratico va in piazza il giorno prima con i sindacati per le str…ate mentre il giorno dopo li fotte nella trattativa sulle pensioni perché si riscopre “draghista”.

E poi ci lamentiamo del fatto che la gente non vada a votare o delle continue violente manifestazioni aventi a oggetto problematiche a volte improbabili. Siamo fuori controllo e probabilmente il clima è fin troppo disteso rispetto a come dovrebbe essere.

FONTE: https://www.opinione.it/politica/2021/10/29/vito-massimano_spread-inflazione-draghi-pd-zan-fascisti/