NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 9 LUGLIO 2018

NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 9 LUGLIO 2018

A cura di Manlio Lo Presti

http://www.dettiescritti.com/

https://www.facebook.com/Detti-e-Scritti-958631984255522/

 

Le opinioni degli autori citati possono non coincidere con la posizione del curatore della presente Rassegna.

Esergo

Pensando – fantasticando,

io perdo anche ogni sgarbatezza.

PETER HANDKE, La storia della matita, Guanda, 1992, pag. 181

 

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EDITORIALE

Magliette rosse: totalitarismo versione 67.30.51.0

Manlio Lo Presti – 9 luglio 2018

 

Come promemoria per tutti noi, è opportuno ricordare che esiste una forma di controllo sociale che va oltre il fascismo che è il TOTALITARISMO. 

Un sistema integrato avente lo scopo di imporre alla popolazione una percezione alterata della realtà. Un piano percettivo costruito dalla megamacchina atlantica già dall’immediato dopoguerra. Una macchina infernale nata negli oscuri quartieri di Tavistock e della Columbia University grazie all’esperienza di pagatissimi oscuri professori, detti SPIN DOCTOR, cioè specialisti della gestione della “dissonanza cognitiva” con lo scopo di creare caos, disturbo informativo, soprattutto paura, rabbia, terrore, ma mai un ragionamento sensato e freddo.

Il dominio della ex-europa si è realizzato con la tecnica del SOFT POWER che riassume tutte le tecniche appena accennate.

Risultato? Un continente trucidato con oltre 50.000.000 di malati di mente (di cui 20.000.000 da camicia di forza) e oltre 85.000.000 di disoccupati per crisi economica da domanda effettiva (volutamente prolungata da 12 anni) a cui si aggiungono 25.000.000 di espulsi dai cicli produttivi esternalizzati in Paesi con bassissimo costo di manodopera o convertiti alla tecnetronica. Un numero tragico e terrificante che arriverà a 50.000.000 di espulsi nei prossimi due anni.

Tra il criminale silenzio dei media, aggiungiamo una imminente invasione di oltre 200.000.000 di africani, prossimi schiavi pagati 3 o 10 euro al giorno (che dovrebbero pagarci le pensioni), sospinti verso la ex-italia dalla brutale presenza imperialistica cinese in Africa dove ci sono 22 città vuote ma perfettamente funzionanti che dovranno accogliere oltre 400.000.000 cinesi, da trasferire con il più grande e biblico ponte aereo della storia.

DI FONTE A TUTTO QUESTO ORRORE, IL TANTO VITUPERATO FASCISMO (che non esiste più nella vecchia forma di collettiva memoria, sulla quale si poggia il bombardamento etico di una sinistra venduta ai poteri atlantici) DIMOSTRA DI ESSERE UNA DISTRAZIONE rispetto a questa sopra accennata prospettiva, per la quale ROCKEFELLER,  BILL GATES, KISSINGER hanno dichiarato in una conferenza all’ONU di approntare tutti i mezzi possibili per ELIMINARE A BREVE ALMENO 2.000.000.000 di umani per ragioni di controllo planetario. Se ne può vedere il filmato con sottotitoli italiani sul canale Youtube. 

CI DISTRAGGONO CON NOTIZIOLE LACRIMEVOLI O CHE PROVOCANO UNA RABBIA CHE ACCECA IL GIUDIZIO…

Parlo del #metoo, della maglietta rossa, del piagnisteo IMMIGRAZIONISTA NWO dell’attuale pontefice, degli immigrati che muoiono in mare la cui colpa è solo degli italiani demmerda, e non dei 26 Paesi dell’Unione Europea.

 

Non si parla di:

 

13.000.000 di disoccupati,

di 5.000.000 di poveri assoluti,

di 1.500.000 di BAMBINI ITALIANI DENUTRITI,

di 70141 negozi falliti, mentre quelli cinesi e pakistani non falliscono mai (indovinate perché),

di oltre 6.000 suicidi per motivi economici…

di otto mafie che continuano a dissanguare la ex-italia, spostando ricchezze immense per l’acquisto di armi utili ad alimentare i 26 conflitti provocati dall’asse BUSH-CLINTON-OBAMA-TRUMP

dei 49.000.000 di euro mensili che la ex-italia paga per partecipare ai ridetti 26 conflitti che potrebbero avere un utilizzo sociale migliore nel nostro martoriato Paese.

 

Sono dei veri scienziati dell’orrore totalitaristico, appunto!

 

Ne riparleremo …

 

 

 

 

IN EVIDENZA

Prassi teoretica dell’elitismo nell’economia di mercato: liberalismo, malthusianesimo e diritti civili – Parte II 

 

Post di Bazaar con la collaborazione di Francesco Maimone e Arturo – 30 giugno 2018

 

(DA LEGGERE RILEGGERE CON ATTENZIONE)

 

 

«EUGÉNIE: Sul mio onore, no! Non mi sento minimamente inclinata ad essere casta; anzi, direi che sono tutta portata per il vizio ad essa opposto! Ma, Dolmancé, la carità e la beneficenza non potrebbero rappresentare la felicità per alcune anime sensibili? »

 

Continua qui: http://orizzonte48.blogspot.com/2018/06/prassi-teoretica-dellelitismo.html

 

ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME

Sapete dove potete infilarvi le magliette rosse? Ma prima dite la verità e fate mea culpa sulla Siria

 

Di Mauro Bottarelli , il 8 luglio 2018

 

Parlando dei modesti, Arthur Schitzler metteva in guardia con queste parole: “Non immaginate con quale commosso orgoglio coltivano le loro debolezze”.

Continua qui:

https://www.rischiocalcolato.it/2018/07/sapete-dove-potete-infilarvi-le-magliettine-rosse-ma-prima-dite-la-verita-e-fate-mea-culpa-sulla-siria.html

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

Iran, le proteste per la crisi e la responsabilità degli Usa

I commercianti del gran bazar sono in allarme per l’inflazione galoppante e la popolazione è arrabbiata per il carovita. Un circolo vizioso innescato dalle sanzioni in arrivo imposte da Trump.

Barbara Ciolli 08 luglio 2018

Atterrato in Iran dopo il rigore parato a Cristiano Ronaldo, il portiere della nazionale persiana Alireza Beiranvand è stato osannato come un eroe della patria. Ma la gioia all’aeroporto e nelle piazze di migliaia di iraniani per il team che ai Mondiali 2018 si è fatto onore negli incontri contro grandi squadre non è bastata a stemperare la frustrazione che stava esplodendo in altre piazze della Capitale per condizioni di vita che a breve peggioreranno ancora. A scioperare e sfilare nei cortei sono stati, dopo anni di imperturbabilità, i commercianti del bazar perché all’orizzonte c’è il ritorno, già da agosto, di pesantissime sanzioni da parte degli Usa.

 

Continua qui: https://www.lettera43.it/it/articoli/mondo/2018/07/08/iran-proteste-economia-crisi-nucleare-usa/221620/

 

 

Senza guerra dichiarata in atto, il “warfare” salva di fatto l’economia USA. E quando sarà vera crisi?

Di Mauro Bottarelli , il 4 luglio 2018

 

 

Antifa contro Patriot Prayers

I giornali italiani non ne parlano e anche i telegiornali sono restii a trattare il tema, salvo qualche stringato servizio della Botteri a “LineaNotte” dedicato alle proteste contro la politica sull’immigrazione di Donald Trump, ovviamente impreziosito dall’arresto dell’attrice Susan Sarandon, tanto per garantirsi il tocco glamour che piace alla gente che piace, per scomodare uno slogan degli anni Ottanta. Eppure, le strade d’America da qualche settimana stanno bruciando. E non solo di passione politica per abbattere il fascismo che si starebbe impadronendo della Casa Bianca ma proprio di botte, cazzotti e calci. Per ora, solo questo. Questi video

Portland Antifa Knocked Out in One Punch BEST QUALITY

[4K] Battle of Portland: Antifa vs Proud Boys

sono relativi a una manifestazione tenutasi sabato a Portland, Oregon e degenerata in scontri fra antifascisti e sostenitori del presidente.

 

Continua qui:

https://www.rischiocalcolato.it/2018/07/senza-guerra-dichiarata-in-atto-il-warfare-salva-di-fatto-leconomia-usa-e-quando-sara-vera-crisi.html

 

 

 

CULTURA

Il culto tributato a Faletti? Ingiustificato. Se cercate un vero libro di culto leggete De Maria

Il bastone e la carota. Un libro stroncato e uno elogiato alla settimana. Nei libri di Faletti non c’è né trama né scrittura. Se volete qualcosa di forte leggete l’opera il De Maria: un libro inquietante e delirante, riscoperto su una bancarella torinese.

di Davide Brullo – 7 LUGLIO 2018

Il bastone. Come, dopo Saffo e dopo Leopardi, è interdetta ai poeti la parola luna, che ci fa crescere un rasoio in cuore, così al giornalista è impedita la didascalia il più grande scrittore italiano vivente, dopo l’uso improprio che ne ha fatto Antonio D’Orrico, affibbiando l’epiteto epico a Giorgio Faletti, già Vito Catozzo in Drive In e cantante strappalacrime al Festival di Sanremo (con il refrain nazionalpopolare “minchia signor tenente”). All’epoca, ammetto, pensai che quello fosse l’apice del giornalismo culturale italiano: un giornalista è così forte che, fottendosene dei reali valori estetici, può inventarsi a tavolino un ‘caso’, destabilizzando il mercato editoriale. L’affare offre ancora brividi inediti. D’Orrico ha trapiantato lo ‘Schema Ponzi’ nel sistema editoriale italico: una truffa che fa fare tanti soldi a tanti e fa felici tutti, soprattutto i lettori beoni, beoti. Ammetto. Mi sembrò un colpo di genio. Ora che il più grande scrittore italiano vivente è estinto da un tot, però, possiamo cinicamente decostruire la trovata, punto per punto. Giorgio Faletti non è più vivente – il che, sinceramente, mi rattrista, era una così brava persona – non è il più grande e soprattutto non è neppure uno scrittore. Faletti è un italiano. Un italiano che scrive. Per decostruire la didascalia forgiata quel dì da quella lince di D’Orrico basta leggere L’ospite, titolo con il quale Einaudi raduna due racconti,

 

Continua qui:

 

https://www.linkiesta.it/it/article/2018/07/07/il-culto-tributato-a-faletti-ingiustificato-se-cercate-un-vero-libro-d/38688/

 

DIRITTI UMANI – IMMIGRAZIONI

ONG: CHI LE FINANZIA VERAMENTE? E PERCHE’ HANNO QUESTE E PROPRIO QUESTE PRIORITA’?

sabato 29 aprile 2017

 

  1. 1. Nessuno si interroga su quanto costi esattamente armare delle navi – che magari in precedenza erano addette al trasporto di merci ricavandone un corrispettivo- e dunque, rinunciando ai precedenti noli commerciali, per tenerle continuamente in navigazione, pagando i relativi carburanti, il personale di bordo delle varie qualifiche e quello di terra per il supporto logistico/tecnologico e per il disbrigo delle pratiche portuali di ormeggio e rifornimento.

 

Allo Stato, a cui non si perdona nessuno spreco, – che poi consiste nel fatto stesso che non affida al mercato privato ogni suo possibile compito-, costa(va) tanto: la “versione” Mare Nostrum, delle operazioni di salvataggio (previo pattugliamento), costava allo Stato italiano 9,5 milioni al mese; quella Frontex, e Triton, in apparenza notevolmente di meno, cioè circa 2,9 milioni al mese.

 

Almeno stando al livello di finanziamento apprestato dall’UE: ma dato il “volume” incrementale di sbarchi in Italia, nel corso degli ultimi anni, questo finanziamento UE deve necessariamente essere pro-quota e quindi non sufficiente a coprire gli interi costi dell’operazione: e ciò, includendo, appunto, l’attuale apporto di navi mercantili, cioè di armatori privati (che dovrebbero essere prescelte dall’UE in base a criteri che si devono presumere trasparenti e conseguenti ad accertamenti sui requisiti finanziari e di capacità tecnica degli armatori interessati).

 

 

Continua qui: http://orizzonte48.blogspot.com/2017/04/ong-chi-le-finanzia-veramente-e-perche.html

 

GIUSTIZIA E NORME

Carpeoro: fermare la Lega, giudici brutali e intellettuali servi

Scritto il 09/7/18

Ora la campagna mediatica contro Salvini coinvolge anche il mondo dello spettacolo, con il discusso appello su “Rolling Stone”? Il problema di fondo è che la cultura italiana è fatta di meretricio intellettuale. Uno firma e fa i girotondi perché “fa bello”, giova alla carriera e giova all’immagine aggregarsi nel politicamente corretto. I cosiddetti artisti e intellettuali italiani hanno voglia di omologazione, hanno voglia di essere branco. Ed è esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere un intellettuale o un artista. Io lo trovo l’esempio della gregarietà del mondo culturale, intellettuale e artistico italiano. Questo è un paese di moralisti, non è un paese di morale. La maggior parte di quelli che fanno la morale agli altri, se vai a guardare a casa loro, scopri che fanno di peggio. A livello nazionale è partita la guerra contro Salvini.

 

Continua qui: http://www.libreidee.org/2018/07/carpeoro-fermare-la-lega-giudici-brutali-e-intellettuali-servi/

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

Trump contro la Merkel, cioè l’ordoliberismo imposto all’Ue

Scritto il 07/7/18

Il “Washington Post” di Jeff  Bezos, patron di Amazon, cioè «uno dei quotidiani che fanno da buca delle lettere al Deep State che non ama Donald Trump», ha puntualmente anticipato la notizia: il Pentagono studia l’ipotesi di ritirare dalla Germania i 35.000 soldati americani che vi sono dislocati, presenza che data dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. «I soliti portavoce hanno smentito, ma senza affannarsi», scrive Fulvio Scaglione su “Linkiesta”: sono studi, dicono ufficialmente, che si fanno con regolarità per verificare il rapporto costi-benefici degli investimenti della difesa. Quindi l’ipotesi è stata presa in esame, ed chiaro che anche solo parlarne è un fatto clamoroso, osserva Scaglione, specie se si pensa che Trump «ha accumulato un intero catalogo di attacchi alla Germania di Angela Merkel, dalle critiche sulle politiche migratorie (comprensive di pubblici apprezzamenti nei confronti di Horst Seehofer, il rivale della cancelliera) alle ironie sul tasso di criminalità, dalle pressioni perché venga mandato a monte il progetto del gasdotto South Stream 2 in arrivo dalla Russia (a favore, chiaro, del gas americano) ai dazi sulle esportazioni tedesche di acciaio e alluminio». Forse la Merkel “se l’era cercata”, «andando negli Usa a fare a Trump la predica sul Muro al confine con Messico, lei che aveva convinto l’Europa a sganciare sei miliardi di euro a Erdogan perché il Muro lo facesse la Turchia».

 

Continua qui: http://www.libreidee.org/2018/07/trump-contro-la-merkel-cioe-lordoliberismo-imposto-allue/

 

 

POLITICA

Odiare Salvini e gli italiani, colpevoli di aver vinto le elezioni

Scritto il 08/7/18

Cieca e sorda, la rabbia dei “cespugli” dell’establishment contro Matteo Salvini, dipinto come l’Uomo Nero – l’orco malvagio, l’archetipo del male che specula sulle paure quotidiane (e sulla pelle dei più deboli) per fare il pieno di voti. Si mobilita qualche romanziere sulla scia dell’improbabile Saviano, massimo totem della banalità nazionale, e si reclutano attori e registi per la crociata contro il Perfido Leghista. Si arruolano per la causa le voci più giovani e meno note, spesso desolatamente anonime, della non memorabile scena musicale italiana. La parola d’ordine è una sola: No. La cosmetica: no al razzismo e al nazionalismo, nel paese meno discriminatorio e meno sciovinista del pianeta. No alla xenofobia, in un’Italia che vanta il record europeo di associazioni solidaristiche a tutela dei migranti. E per buon peso si aggiunge il classico No al fascismo, ove per fascismo non si intende quello reale e odierno, tecnocratico e spietato, minaccioso e tragicamente oppressivo. Non lo vedono nemmeno, i crociati anti-leghisti, il vero fascismo dell’oligarchia eurocratica (contro cui si batte proprio l’orrido Salvini). Il fascismo a cui alludono è il fantasma di quello storico, appeso per i piedi a Piazzale Loreto, morto e sepolto 73 anni fa.

 

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SCIENZE TECNOLOGIE

Salvare il mondo: la Macchina di Majorana (vivo, nel 2006)

Scritto il 27/5/18

“Smontare” la materia e ricostruirla ovunque, azzerando lo spazio-tempo. Primo obiettivo: medicare l’atmosfera, per riparare il clima e salvare la Terra. E ancora: creare energia infinita a costo zero, senza più petrolio e carbone. «So come si fa», direbbe il protagonista del film. «E chi ti credi di essere, Dio?». Non proprio, ma quasi: «Io sono Ettore Majorana, lo scienziato ufficialmente scomparso nel 1938». Immaginatevi la faccia dell’ingegner Rolando Pelizza, industriale bresciano, il giorno che si sentì rispondere in quel modo, nel lontano 1959, da quell’uomo giovanile dall’età indefinibile. Majorana? Il baby-genio che sbalordiva i suoi maestri Fermi, Amaldi e Pontecorvo, scappati negli Usa e in Urss per sottrarre a Hitler la ricerca sull’atomica. Lui, Majorana: il giovanissimo fenomeno venuto dalla Sicilia a incantare i “ragazzi di via Panisperna”, cioè i migliori cervelli del mondo, all’epoca, nel campo della fisica. «Ho capito cos’è la materia e come funziona. E tu, Rolando, devi aiutarmi a costruire un dispositivo sperimentale». La Macchina: la scatola “magica” che fa sparire le cose, qualsiasi cosa, e ne cambia la natura fisica. Possibile? Eccome: Giulio Andreotti prese molto sul serio la faccenda, passando il dossier a Kissinger.

 

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