NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 7 GIUGNO 2018

NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 7 GIUGNO 2018

A cura di Manlio Lo Presti

http://www.dettiescritti.com/

https://www.facebook.com/Detti-e-Scritti-958631984255522/

 

Esergo

Adoro la puzza di bruciato, è l’odore delle avventure eccitanti.

MICHELLE FEYNMAN, Le batture memorabili di Feynman, Adelphi, 2017, pag. 119

 

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EDITORIALE

Lo scherano che strattona una bambina

All’interno di un telegiornale – credo su un canale Rai di prima serata – si vede la breve intervista a Maria Elena Boschi. Durante la garbata conversazione, si è visto alle sue spalle il pretoriano che la protegge prendere il braccio di una bambina incuriosita, che ha avuto l’ardire di avvicinarsi, e strattonarla brutalmente per farla allontanare.

Una scena miserevole al punto tale da farmi perdere di vista il contenuto della conversazione.

Mi domando: che bisogno aveva quel pretoriano di scansare con tale sgarbo una pericolosissima bimbetta? Forse aveva un panetto di bomba al plastico Semtex con se? Forse era la cugina della piccola vietnamita che corre e getta una bomba dentro l’elicottero USA che si trovava nel cortile di una scuola, nel corso di un rastrellamento nel film Apocalypse Now?

Sono pochi secondi che non intendo dimenticare e, anzi, voglio condividere con tutti i lettori ai quali può essere sfuggita la squallida scena.

Sto evidenziando questo fatto minimale percependolo come una ulteriore crepa che sta aggredendo l’impalcatura sociale del nostro Paese. Troppe spinte centrifughe che stanno distruggendo la tenuta sociale italiana, e anche questo gesto contribuisce alla accelerazione del disastro.

Il comportamento morale molto basso dello scherano, che vuole farsi vedere più realista del re, non deve più ripetersi perché sia possibile la ripresa di comportamenti virtuosi, di atteggiamenti costruttivi anche quando si fanno servizi gravosi come quello delle scorte.

Ma la barbarie VERA, mai!

Spero solamente che non sia uno dei numerosi fattarelli che stanno segnando l’inizio di una dolorosa, lunga e sanguinosa guerra civile nella ex-italia.

Ne riparleremo!

 

 

 

 

IN EVIDENZA

Ma quanti migranti ci saranno in Europa nei prossimi anni?

Paolo Magliocco – 04 giugno 2018

 

Torino – Non esistono stime precise di quante saranno le persone che si sposteranno da un paese all’altro del mondo e che raggiungeranno i paesi dell’Europa e l’Italia.

Le Nazioni Unite, nell’ultimo rapporto sulla popolazione mondiale , adottano l’idea che il numero di migranti resterà stabile fino al 2050 dopo essere diminuito in questo decennio rispetto al periodo 2000-2010. In questo scenario l’Europa continuerà ad assorbire circa un milione di migranti all’anno ma la popolazione europea comincerà a diminuire dal prossimo decennio a causa di un saldo naturale che è già negativo oggi e che andrà peggiorando a partire dal 2020. L’immigrazione, insomma, non sarà in grado di compensare il saldo naturale della …

 

Continua qui: http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2018/06/04/ACugDwHE-saranno_prossimi_migranti.shtml

 

 

 

 

 

 

#METOO/ Le donne abusate a causa della fede valgono meno delle dive di Hollywood?

La fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che soffre” ha pubblicato su “Vanity Fair” una lettera aperta politicamente scorretta. Perché non fare un #MeToo della fede?

 

7 giugno 2018 Mauro Leonardi

 

 

L’inserzione di “Aiuto alla Chiesa che soffre” su Vanity Fair (Foto dal web)

 

 

Nel numero da ieri in edicola del settimanale Vanity Fair compare una pubblicità di grande impatto: si tratta di una pagina finanziata da “Aiuto alla Chiesa che soffre”, la fondazione pontificia che da oltre 70 anni si batte per la libertà religiosa nel mondo. La pubblicità, nella forma della lettera aperta, ha come protagoniste tre donne che hanno subìto, a causa della loro fede, violenze atroci da parte di gruppi religiosi estremistici.

La violenza va condannata sempre e comunque, non deve avere etichette, non c’è una violenza buona e una cattiva, non c’è una violenza da condannare e una violenza da sdoganare. #MeToo è una bellissima iniziativa, e l’ho detto molte volte. Ma non può rimanere sola. Chi ha promosso #MeToo ha un’altra occasione per scendere in campo…

 

Continua qui: http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2018/6/7/-METOO-Le-donne-abusate-a-causa-della-fede-valgono-meno-delle-dive-di-Hollywood-/824588/

 

 

 

 

 

 

 

 

Nato all’Italia

“Dialogo con Mosca ma sanzioni sono importanti”. Ambasciatore Usa: “Devono essere mantenute”

www.ilfattoquotidiano.it – 6 giugno 2018

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg

La “revisione del sistema delle sanzioni” alla Russia annunciato durante il suo discorso al Senato dal premier Giuseppe Conte non piace alla Nato, agli Usa e alla Germania. Angela Merkel: “L’annessione della Crimea è stata una lampante violazione del diritto internazionale. E questo giustifica l’esclusione della Russia dal G8”. Tra due giorni in programma il G7 in Canada

La “revisione del sistema delle sanzioni” alla Russia annunciato durante il suo discorso al Senato dal premier Giuseppe Conte non piace alla Nato, agli Usa e alla Germania. “Intendiamo preliminarmente ribadire la convinta appartenenza del nostro Paese all’Alleanza atlantica, con gli Stati Uniti d’America quale alleato privilegiato. Ma attenzione, saremo fautori di una …

Continua qui: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/06/governo-nato-allitalia-dialogo-con-mosca-ma-tenere-le-sanzioni/4408091/

 

 

 

 

 

ARTE MUSICA TEATRO CINEMA

Luigi Pirandello: dalla maschera denudata al mito

25 Lug, 2016  Di Franco Sepe

 

Pirandello dirige Marta Abba e Lamberto Picasso ne La nuova colonia, 1928.

Il mito, ovvero la sua elevazione rituale sotto forma di iniziazione ai misteri, è risaputo, è alle origini dell’evento teatrale. E l’evento teatrale delle origini è la tragedia, che nasce dal ditirambo, cioè dall’inno originariamente intonato al nume cui è devoluto l’atto rituale – come, ad esempio, nelle piccole e grandi dionisiache. Il ditirambo, dapprima libero poi fissato in versi, riunisce in coro attorno all’ara su cui si compie il sacrificio coloro che vi si votano esprimendosi con il canto. Dalla suddivisione in semicori e dal dialogo dei corifei fino alla nascita del dramma …

 

Continua qui: https://www.pirandelloweb.com/luigi-pirandello-dalla-maschera-denudata-al-mito/

 

 

 

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

Perché le proteste in Giordania sono un rischio per l’Europa

Nel regno hashemita monta la rabbia, come in Marocco. Con i tagli al sociale, le tasse e i rincari, il Paese che ospita 3 milioni di profughi può implodere. E dare il via a nuove ondate di migranti.

 

Barbara Ciolli 07 giugno 2018

Il regno che accoglie da anni più rifugiati in Medio Oriente – ben oltre 3 milioni, un abitante su tre – è agitato da proteste per il peggioramento delle condizioni di vita che non accennano a placarsi, nonostante il cambio repentino di premier e le promesse del sovrano di ristabilire «giustizia ed equilibrio sociale». Re Abdullah II di Giordania resta il punto di riferimento della popolazione: al discendente di Maometto si appellano le migliaia di giordani in strada ad Amman, davanti agli edifici governativi, e nelle altre città. Per bloccare il prima possibile il programma di austerity, imposto dal Fondo monetario internazionale (Fmi) per ripagare i debiti del Paese, foriero di tagli ai sussidi, alla sanità e all’istruzione pubblica e dell’impennata dei prezzi dei beni di consumo.

LE MANOVRE DI AUSTERITY. Nel 2016 sono arrivati alla Giordania 723 milioni di dollari dal Fmi. Il rientro dai debiti prevede l’abbattimento del debito pubblico dal 90% al 70% sul Prodotto interno lordo (Pil), attraverso una legge finanziaria, in approvazione al parlamento, che aumenterà del 5% i prelievi sui lavoratori dipendenti e dal 20% e fino al 40% sulle aziende. Altre manovre di contenimento della …

 

Continua qui: http://www.lettera43.it/it/articoli/mondo/2018/06/07/giordania-proteste-migranti-profughi/220838/

 

 

 

 

 

CULTURA

L’assurda razionalità dell’esistenza di Dio

Mentre si fa un governo dell’assurdo tornano alla mente le parole credo quia absurdum di Tertulliano, apologeta cristiano che non è considerato padre della chiesa, forse per troppo acuta intelligenza

Vittorio Sgarbi – Mer, 06/06/2018

Dio esiste? Mentre si fa un governo dell’assurdo tornano alla mente le parole credo quia absurdum di Tertulliano, apologeta cristiano che non è considerato padre della chiesa, forse per troppo acuta intelligenza.

Tertulliano, da Wikipedia

Infatti, Dio non si può intelligere e non si può dimostrare. Si sente e, per chi lo sente, c’è. Una certezza, invece, è l’esistenza della Chiesa, nella quale non si può non credere. È (oltre che dalle vestigia della grandiosa eredità artistica, letteraria, architettonica, musicale) costituita ancora oggi da uomini straordinari e visionari, e spesso anche, nonostante la loro fede nell’assurdo, razionali. Ho avuto il privilegio di conoscere molti valorosi sacerdoti, e anche la parte generalmente più sofisticata di loro, che è rappresentata dai vescovi. E ogni volta stupisco, prima che …

Continua qui: http://www.ilgiornale.it/news/cronache/lassurda-razionalit-dellesistenza-dio-1537056.html

 

 

 

 

 

Abelardo ed Eloisa, la trappola dell’amor di sé

“Avrebbero dovuto pensare alla grandezza di Dio e non alla propria, per raggiungere la vera grandezza”. La storia di Eloisa e Abelardo secondo Etienne Gilson. 07

 

giugno 2018 Laura Cioni

“Avrebbero dovuto pensare alla grandezza di Dio e non alla propria, per raggiungere la vera grandezza”. Così, in una frase poco più che accidentale, Etienne Gilson si esprime riguardo all’amore di Abelardo ed Eloisa, la cui vicenda è nota a molti come il legame più drammatico tra un uomo e una donna nel cuore del XII secolo. Dapprima uniti dall’amore per la sapienza, poi amanti, in seguito sposi, infine confinati in due monasteri benedettini in una vicenda raccontata in un Epistolario sulla cui autenticità si sono affaticati molti studiosi.

Gilson a questo proposito narra un piccolo episodio occorsogli nella sala dei manoscritti della Biblioteca Nazionale di Parigi. Aveva chiesto un’informazione a un vecchio benedettino a proposito del significato di due parole della Regola, dal quale …

Continua qui: http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2018/6/7/LETTURE-Abelardo-ed-Eloisa-la-trappola-dell-amor-di-se/824572/

 

 

 

CYBERWAR SPIONAGGIO DISINFORMAZIONE

Caso Babchenko: i russi non c’entrano

Giampaolo Rossi – 4 giugno 2018

 

LA FAKE NEWS PIÙ INCREDIBILE

La beffa di Babchenko passerà alla storia come una delle più clamorose e sfacciate fake news degli ultimi tempi.
La storia del giornalista anti-Putin ucciso in Ucraina su ordine del bieco regime moscovita e poi risorto il giorno dopo miracolosamente, presentandosi davanti al mondo sbigottito dal suo ritorno in vita, è stata una gigantesca operazione di manipolazione anti-russa che ha coinvolto (in questo caso loro malgrado), leader europei, agenzie stampa e grandi firme del giornalismo che conta.

Tra chi ha dovuto fare dietro front e chi si è precipitato a cancellare i tweet deliranti prodotti da una russofobia patologica, è evidente come l’opinione pubblica occidentale, almeno quella dipendente dal mainstream, possa essere raggirata e manipolata con …

Continua qui: http://blog.ilgiornale.it/rossi/2018/06/04/caso-babchenko-i-russi-non-centrano/?repeat=w3tc

 

 

 

DIRITTI UMANI – IMMIGRAZIONI

La confessione del tunisino appena sbarcato: ha ragione Salvini “siamo ex detenuti” –

Maurizio Blondet 5 giugno 2018

Scontro tra Salvini e il governo tunisino sulle parole del ministro dell’Interno.

Peccato siano gli stessi clandestini tunisini a confessare di essere ex detenuti ‘graziati’ e caricati sui barconi:

I detenuti tunisini pagano 1.000 euro per imbarcarsi verlo l’Italia. Lo racconta un giovane testimone che da Ventimiglia sta aspettando un passeur che lo porti in Francia. Perché sono già a Ventimiglia.

C’è chi si fa il selfie (e i CC là in fondo?)

 

All’inviato di Matrix mostra i video del suo viaggio, poi quelli della nave inglese che l’ha salvato e portato a Messina. Alla domanda se sia vera la storia dell’indulto che ha aperto le carceri nel suo Paese permettendo a molti criminali di arrivare in Italia, risponde di sì. Almeno 2700 i detenuti scarcerati

Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/la-confessione-del-tunisino-appena-sbarcato-ha-ragione-salvini-siamo-ex-detenuti/

 

 

 

ECONOMIA

E’ LA MOGLIE DI BINI SMAGHI (BCE, Société Génerale ecc..). Ed altre rivelazioni

Maurizio Blondet 6 giugno 2018

Questa Veronica De Romanis, che si presenta come economista bocconiana  e renziana, l’altro giorno ha aggredito  il  senatorre Alberto Bagnai in dibattitto ad Agorà, sostenendo che con Mario Monti il debito era diminuito. Bagnai avendo risposto che in  realtà era aumentato, la De  Romanis lo ha zittito con arroganza, sostenuta da pari arroganza della conduttrice  (“Non interrompa!”) Naturalmente aveva ragione Bagnai. L’austerità fa aumentare il debito pubblico (impedendo il rilancio dell’economia), quindi la ricetta applicate da Monti e dalle”sinistre” da otto anni,  è …

 

Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/e-la-moglie-di-bini-smaghi-bce-ed-altre-rivelazioni/

 

 

 

 

L’andamento del fatturato delle imprese a marzo 2018

I dati mensili confermano l’andamento positivo, ma con un ulteriore rallentamento: un trend che riguarda sia la componente domestica, sia quella interna.

 

* IN COLLABORAZIONE CON IL CER (CENTRO EUROPA RICERCHE)  – 7 giugno 2018I dati mensili confermano l’andamento positivo del fatturato, ma con un ulteriore rallentamento. A marzo la crescita annua del fatturato e delle componenti domestica ed estera è stata rispettivamente pari a +4,0%, +3,5% e +5,1%. Tutte le variazioni hanno mostrato

Continua qui: http://www.lettera43.it/it/articoli/il-grafico-del-giorno/2018/06/07/fatturato-imprese-italia-marzo-2018/220675/

 

 

 

 

FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI

L’ITALIA NON HA E NON AVRA’ UNA CRISI DEL DEBITO!

Scritto il 6 giugno 2018

Probabilmente molti di Voi lo ricorderanno, Icebergfinanza è stato uno dei pochissimi che nel 2011/2012 suggeriva di non lasciarsi prendere dal panico durante la crisi italiana.

Oltre ad un’intervista su Rai3, usci anche un mio articolo sul giornale locale…

Centinaia di articoli ed analisi per spiegare ai lettori per quale motivo l’Italia rischiava poco o nulla in quella crisi, per quale motivo molte leggende metropolitane veicolate per creare panico erano fake news, erano false.

Una sintesi eccola qui, ma gli articoli e le analisi erano centinaia davvero, in molti di voi…

 

Continua qui: http://icebergfinanza.finanza.com/2018/06/06/litalia-non-ha-e-non-avra-una-crisi-del-debito/

 

 

 

 

GIUSTIZIA E NORME

«Garanzie» e manette, una giustizia double face

Su processi e carcere il discorso del neo premier Conte è pieno di contraddizioni

Errico Novi 6 giugno 201

Sarà difficile sradicare dalla visione del premier Giuseppe Conte e dei due partiti di maggioranza l’idea che la fiducia dei cittadini nella giustizia vada di pari passo con la riduzione nelle garanzie. E che sarà una dialettica impervia lo dimostrano proprio i passaggi dedicati dal capo del governo, nel suo discorso alle Camere, a processi e carcere. Dice testualmente: «Vogliamo ricostruire il rapporto di fiducia con i cittadini: non è venuta meno la domanda di giustizia ma i processi costano e durano troppo a lungo». Benissimo: e allora perché promette di essere fedele al “contratto” di governo anche sulla prescrizione, quando assicura «la riformeremo» perché l’istituto va «restituito alla sua funzione originaria»? Perché, considerato che il …

Continua qui: http://ildubbio.news/ildubbio/2018/06/06/garanzie-manette-giustizia-double-face/

 

 

 

 

LAVORO PENSIONI DIRITTI SOCIALI

Pensioni, la Ue chiede sacrifici. Ma aumenta il budget per quelle dei suoi funzionari sforando i 2 miliardi di euro

di Thomas Mackinson | 2 giugno 2018

Nel bilancio 2019 un aumento del 6,2% del budget per pagare gli assegni agli euroburocrati in pensione, una cifra mai raggiunta prima. Eppure il trattamento è già da super-privilegiati: maturano il diritto alla pensione dopo soli 10 anni di servizio e ne godono a partire dai 66, in alternativa dai 58. La beffa: gli importi sono calcolati con il metodo retributivo che l’Italia ha archiviato proprio su impulso della Ue a partire dal 1995

“Lavorate di più”, “non toccate la Fornero”. Aumentate (ancora) l’età della pensione. La Commissione Europea continua a predicare l’austerità per l’Italia in fatto di politiche previdenziali ma senza troppa pubblicità fa per se stessa l’esatto contrario. Concede un generoso aumento di …

 

Continua qui: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/02/pensioni-la-ue-chiede-sacrifici-ma-aumenta-il-budget-per-quelle-dei-suoi-funzionari-sforando-i-2-miliardi-di-euro/4397992/

 

 

 

 

 

Dall’età del ritiro al ricalcolo dell’assegno: ecco cosa cambierà alle pensioni

La “quota 100” per superare la legge Fornero. In dubbio Ape social e anticipo per i “gravosi”

IlGiornale – Gio, 07/06/2018

L’impegno del governo Lega-M5s sulle pensioni è chiaro: «Con la quota 100 smonteremo la legge Fornero pezzo per pezzo», garantisce Salvini.

Ecco chi ci guadagna e chi ci rimette con il ricalcolo contributivo.

La quota 100 per superare la legge Fornero

La questione attorno alla quale ruota tutta la dialettica sulla riforma delle pensioni nel governo Conte è la fatidica «quota 100» come parametro per superare la legge Fornero. In buona sostanza, dovrebbe poter ritirarsi dall’attività lavorativa chi avrà raggiunto almeno un’età anagrafica di 64 anni con 36 anni di contributi e poi a salire (65 + 35; 66 + 34) in modo tale da lenire l’aumento di 5 mesi dell’età pensionabile nel 2019 che passerà da 66 anni e 7 mesi a 67 anni. Nel computo dovrebbe essere fissato un tetto di 2 anni ai contributi figurativi, cioè quelli non materialmente versati dal lavoratore durante i congedi straordinari. Analogamente, è prevista la possibilità di uscire dal mondo del lavoro per …

Continua qui: http://www.ilgiornale.it/news/politica/dallet-ritiro-ricalcolo-dellassegno-ecco-cosa-cambier-1537674.html

 

 

 

 

 

 

 

 

LA LINGUA SALVATA

Giungla

giùn-gla

SignForesta pluviale tropicale, fitta e intricata; luogo ostile regolato dalla violenza e dalla sopraffazione

attraverso l’inglese jungle, dall’hindi gangal ‘deserto’.

L’etimologia qui lascia interdetti. L’esotismo ci fa intuire subito che si tratta di una di quelle parole che sono arrivate dall’India per via inglese, ma com’è che in origine indica il deserto? Se c’è un ambiente che è l’esatto contrario del deserto, questo ci pare proprio la giungla, che è una foresta pluviale tropicale inestricabilmente ricca di vegetazione, umidissima, popolata promiscuamente da una quantità impressionante di forme di vita. Ebbene, diciamo che non si può dare una spiegazione cristallina e incontrovertibile di questo paradosso, ma si può presentare un’ipotesi.

L’origine hindi e sanscrita di questa parola ci parla di deserto anche nel senso particolare di ‘terra non coltivata’. Volentieri perché arida e abbandonata, ma questo del ‘non coltivato’ è un significato attraverso cui il concetto di giungla si fa …

 

Continua qui: https://unaparolaalgiorno.it/significato/G/giungla

 

 

 

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

Il Papa con le Sette Sorelle. E manda Parolin al Bilderberg

Scritto il 07/6/18

Papa Francesco spedisce a Torino alla riunione del Bilderberg il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Vaticano, mentre – negli stessi giorni, il 6-7giugno – promuove a Roma un inedito summit con le Sette Sorelle e alcuni super-boss della finanza globale, come Larry Fink del fondo BlackRock. Maurizio Blondet lo definisce «improvviso interesse della centrali globaliste per l’Italia». La notizia: rispondono all’appello del pontefice i capi supremi delle multinazionali del greggio, insieme alle loro finanziarie ausiliarie transnazionali. L’incontro è ovviamente a porte chiuse, come quello quello del Bilderberg, al quale sono invitati Lilli Gruber, Lucio Caracciolo di “Limes” e l’economista Alberto Alesina di Harvard, insieme ad Elena Cattaneo dell’ateneo milanese, Vittorio Colao di Vodafone, Mariana Mazzuccato dell’University College di Londra e il solito John Elkann. Ma l’incontro tra Francesco e i petrolieri? Come mai il Papa delle periferie e dell’accoglienza verso i migranti

 

Continua qui: http://www.libreidee.org/2018/06/il-papa-con-le-sette-sorelle-e-manda-parolin-al-bilderberg/

 

 

 

 

POLITICA

Germania, perché i dazi Ue di Trump sono una guerra a Merkel

Tariffe americane anche contro le auto sarebbero una batosta per i tedeschi. I rapporti tra Angela e The Donald sono a zero. Berlino medita l’espulsione dell’ambasciatore Usa e vira verso Russia, Cina e Iran.

 

Barbara Ciolli  – 6 giugno 2018

L’ira dei tedeschi è straripata alla frase sul premier del governo di destra austriaco Sebastian Kurz, «rockstar» ideale per «rafforzare i conservatori in tutta Europa»: scopo dichiarato del neoambasciatore Usa a Berlino, il trumpiano Richard Grenell, in un’intervista incendiaria al sito di estrema destra Breitbart.

BENZINA SUL FUOCO. Apriti cielo: il socialdemocratico ed ex capo dell’Europarlamento Martin Schulz ha chiesto la «pronta sostituzione di Grenell, un caso a sé nella diplomazia internazionale», la leader della sinistra radicale (Linke) Sahra Wagenknecht ha proposto «l’espulsione immediata», la cancelliera Angela Merkel è rimasta in un silenzio pesantissimo…

 

Continua qui: http://www.lettera43.it/it/articoli/politica/2018/06/06/germania-merkel-trump-guerra-dazi-ue/220809/

 

 

 

 

Zingales a Mattarella: decide la democrazia, non i mercati

Scritto il 06/6/18

«La decisione del presidente italiano di respingere un governo eletto non ha senso né dal punto di vista economico né da quello politico». Lo afferma l’economista bocconiano Luigi Zingales, docente universitario a Chicago e, nel 2011, favorevole al rigore imposto all’Italia dall’Ue attraverso Mario Monti. Oggi Zingales non è più un teorico dell’austerity. Lo dimostra nel modo più esplicito, firmando un’analisi su “Foreign Policy” dopo l’inaudito siluramento del governo Conte attuato in prima battuta da Mattarella. «Nel 20° secolo, quando i risultati elettorali non risultarono graditi all’élite dominante e ai suoi alleati internazionali, scesero in strada i carri armati», scrive il …

 

Continua qui: http://www.libreidee.org/2018/06/zingales-a-mattarella-decide-la-democrazia-non-i-mercati/

 

 

 

 

 

 

 

 

SCIENZE TECNOLOGIE

Nuovo scandalo Facebook: condivisi dati personali con Apple, Samsung e altri produttori

www.nanopress.it

Una nuova tormenta di polemiche si abbatte sulla già martoriata reputazione di Facebook che dopo gli scandali seguiti al caso Cambridge Analytica e ai successivi incontri tra Zuckerberg e i policiti americani ed europei, ora deve fronteggiare un nuovo leak che fa già discutere. Tutti i dettagli e le spiegazioni semplici su cosa sta accadendo.

 

Diego Barbera. 4 giugno 2018

Un nuovo scandalo si abbatte su Facebook, questa volta vede coinvolto il social network più grande e diffuso al mondo con una lunga lista di produttori di hardware. Più precisamente, di produttori dispositivi mobile come smartphone e tablet e in questo elenco si annoverano nomi importanti come Apple, Samsung, Microsoft, Amazon e anche Blackberry. Qual è il centro della polemica e della possibile nuova discordia per Mark Zuckeberg?

L’accusa è presto detta: Facebook avrebbe condiviso i dati personali degli utenti e degli amici degli utenti con queste società senza aver chiesto prima il consenso agli iscritti. Insomma, la solita storia già ascoltata, ma con declinazioni differenti. Facciamo un po’ di ordine …

Continua qui: https://www.nanopress.it/tecnologia/2018/06/04/nuovo-scandalo-facebook-condivisi-dati-personali-con-apple-samsung-e-altri-produttori/212606/

 

 

 

 

 

Screen Time, Apple vuole controllare la dipendenza da smartphone con un’app. Sarà sufficiente?

www.ilfattoquotidiano.it

Claudio Cominardi – 6 giugno 2018

Il nostro smartphone ci offre la possibilità di interagire nelle più disparate modalità con utenti web di tutto il pianeta. Il paradosso è che mentre siamo connessi virtualmente col mondo facciamo sempre più fatica a vivere le relazioni reali.

Mentre scrivo questo articolo sono in viaggio e nella carrozza del treno c’è una cosa che accomuna tutti i passeggeri, un telefonino ad altezza naso. Chat, social, hangouts, app games sono solo alcune delle attività che intrattengono i viaggiatori. Sono centinaia gli stimoli che passano attraverso i mobile phone mentre tutto attorno regna una surreale apatia. Questo è uno degli effetti sociali più preoccupanti dell’iper-connessione.

Ormai la pervasività tecnologica ha raggiunto livelli patologici. C’è addirittura chi soffre di nomofobia, ovvero il terrore di restare senza connessione. In tal senso le statistiche hanno dell’inquientante: secondo il rapporto Coop 2016 il 70% degli italiani controlla lo smartphone appena svegli; una ricerca Cisco rivela che 3 utenti su 5 passano più tempo attaccati al telefono piuttosto che con il proprio coniuge …

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/06/screen-time-apple-vuole-controllare-la-dipendenza-da-smartphone-con-unapp-sara-sufficiente/4407610/

 

 

 

STORIA

Luigi Einaudi: ecco chi era veramente e perché Sergio Mattarella lo elogia

 

Marco Mori – 14 maggio 2018

Il nome di Luigi Einaudi è stato più volte tirato in ballo dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in questi giorni. Per chi conosce la storia e le idee di Einaudi, risulta ovvio che Mattarella lo assurga ad esempio, Einaudi infatti è stato di gran lunga il peggiore dei Padri Costituenti.

Convinto liberista ed avversario della sovranità popolare, Einaudi è sempre stato un teorico dell’idea, completamente erronea, che lo Stato dovesse restare fuori dall’economia per raggiungere il maggior benessere possibile. In sostanza fu il Mario Monti dell’epoca, ma fortunatamente le sue idee non passarono all’interno dell’Assemblea Costituente, che invece codificò un modello economico radicalmente opposto a quello che Einaudi desiderava. Non vi chiedo però di credere alle mie parole, ma voglio farvi leggere direttamente ciò che Einaudi scriveva e diceva.

Ringrazio in proposito Dario Zamperin per l’ottimo lavoro di ricerca e di puntuale verifica delle fonti.

In primo luogo, Einaudi era un radicale avversario della Nazione italiana ed un convinto mondialista, esattamente come Mattarella: Agli Stati Uniti d’America si dovrebbero contrapporre gli Stati Uniti d’Europa, in attesa di veder nascere in un momento ulteriore dell’incivilimento umano, gli Stati Uniti del mondo (Corriere della Sera del 5 gennaio 1918)…

Continua qui: http://www.studiolegalemarcomori.it/luigi-einaudi-veramente-perche-sergio-mattarella-lo-elogia/

 

 

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