NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 28 SETTEMBRE 2018

NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 28 SETTEMBRE 2018

A cura di Manlio Lo Presti

Esergo

Come cambiano i tempi!

Quando ero ragazzo il cellulare era un furgone della polizia.

LUCIANO DE CRESCENZO, I pensieri di Bellavista, Mondadori, 2005, pag. 120

 

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Le opinioni degli autori citati possono non coincidere con la posizione del curatore della presente Rassegna.

 

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ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME

Ryanair, O’Leary: a breve aerei con un solo pilota. In futuro, nessuno

27 settembre 2018, di Alberto Battaglia

L’aereo di linea con un solo pilota in cabina è già dietro l’angolo, e il prossimo passo – non troppo lontano – sarebbe un mezzo completamente automatico. Lo ha dichiarato il ceo di Ryanair, Michael O’Leary.

La prossima rivoluzione nel volo è “l’aeromobile condotto da un singolo pilota in cabina (…) abbiamo già la tecnologia”, ha detto O’Leary all’edizione polacca di Business Insider, “non mi sorprenderebbe vedere presto aerei senza pilota”.

Il numero uno del vettore low cost più popolare in Europa ha anche fornito una stima di massima entro la quale potremmo immaginare aerei completamente automatici: “Accadrà probabilmente nei prossimi 40-50 anni – forse saremo tutti a bordo di droni per il trasporto passeggeri”.

Continua qui: http://www.wallstreetitalia.com/ryanair-oleary-a-breve-aerei-con-un-solo-pilota-in-futuro-nessuno/

 

BELPAESE DA SALVARE

Nelle scuole un crollo ogni 4 giorni: lo stato della sicurezza

Il rapporto di Cittadinanzattiva: gravi ritardi nella manutenzione soprattutto al Sud. I presidi: «Interventi non più rinviabili». Per adeguare gli edifici servono 20 mld in 10 anni.

27 SETTEMBRE 2018

Un crollo ogni quattro giorni di scuola nel 2017-2018, un record rispetto agli ultimi 5 anni, con ben 13 persone rimaste ferite tra personale scolastico e alunni (204 crolli e 37 feriti dal 2013 ad oggi). Tre scuole su quattro senza agibilità statica, solo una su 20 in grado di resistere ad un terremoto. Crescono gli investimenti per la manutenzione: in media di 50 mila euro ad edificio per interventi di manutenzione ordinaria e di 228 mila euro per quelli straordinari, ma il divario fra le varie realtà regionali è notevole. Questi alcuni dei dati che sono emersi dal XVI Rapporto sulla sicurezza delle scuole, presentato a Roma da Cittadinanzattiva.

ITALIA A TRE VELOCITÀ SU MANUTENZIONE E RISPETTO NORME

Lo studio ha rivelato una Italia a tre velocità, sia sulla manutenzione che sull’adempimento delle norme e delle certificazioni richieste dalla legge: ad investire di più sulla manutenzione ordinaria è la Lombardia (in media quasi 119 mila euro), meno la Puglia (non si arriva ai 3 mila euro); la verifica di vulnerabilità sismica è stata effettuata solo nel

 

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ECONOMIA

Perché la Francia può “sforare” sul deficit e l’Italia no

Debito pubblico più sostenibile. Titoli di Stato sicuri. E un pacchetto di riforme credibili presentato all’Ue. Così Parigi ha ottenuto flessibilità. Salvini e Di Maio offrono garanzie peggiori.

FRANCESCO PACIFICO – 24 SETTEMBRE 2018

 

Dal 2003 a oggi la Francia ha sforato il rapporto deficit/Pil nove volte. All’inizio del nuovo secolo ci fu anche l’Italia tra i Paesi Ue che avallarono la violazione ai parametri europei. Durante gli anni della crisi, dal 2008 al 2016, Parigi non ha mai rispetto le indicazioni europee. Forse anche memore di questi precedenti, Emmanuel Macron ha annunciato che i transalpini sono destinati a chiudere il 2018 al 2,8% di disavanzo sul prodotto interno lordo, contro il 2,6 concordato a Bruxelles. Non uno sforamento, ma una flessibilità sui conti che vale oltre i 5 miliardi di euro. Tutto per finanziare un maxi piano anti tasse da 25 miliardi di euro, che ha fatto imbufalire Luigi Di Maio, subito pronto a copiare la proposta. Ma a permettere questa scelta non c’è soltanto, come dice il nostro ministro del Lavoro, il fatto «che la Francia è uno Stato sovrano» (leggi anche Dal deficit ai fondi Ue: il confronto tra Italia e Francia). Ecco le spiegazioni.

  1. DEBITO PUBBLICO MINORE: PER I MERCATI È PIÙ SOSTENIBILE

La Francia ha un debito pubblico alto, al 99,2%, ma è più basso di una trentina di punti rispetto a quello italiano. Soprattutto è più sostenibile del nostro per i mercati: l’Eliseo infatti paga ogni anno una quarantina di miliardi di interessi passivi sulle sue emissioni e ha uno spread con il Bund di circa 33 punti.

 

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FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI

UniCredit studia fusione con due banche europee

27 settembre 2018, di Alessandra Caparello

Il 2019 sarà per Unicredit l’anno della grande fusione. Con chi? No con Commerzbank  e sospesi almeno per il momento i colloqui con SocGen, papabile partner potrebbe essere l’inglese Lloyds Bank  oppure l’olandese Abn Anmro.

La prima guidata da Antonio Horta Osorio che, ricorda Il Sole 24 ore, qualche anno fa  era nella rosa dei possibili CEO a guida della banca di Piazza Gae Aulenti. La seconda indice è già conosciuta in Italia per la sua partecipazione a Capitali e perché fu protagonista dell’Opa su Antonveneta. Terza opzione potrebbe essere Ing. Per ora dalla baca italiana nessun commento al riguardo.

Mustier pare abbia accantonato il progetto di fusione per molti fattori in ballo. Come il rischio BTp e le incertezze sulla crisi in Turchia. Ad agosto presentando i conti semestrali del gruppo, lo stesso Mustier aveva ammesso per la prima volta che nel prossimo anno a fine 2019 verranno valutate anche le opzioni di crescita esterna.

 

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POLITICA

Più di mille ex deputati fanno ricorso contro il taglio dei vitalizi

Gli ex parlamentari chiedono di sospendere cautelativamente la misura fintantoché lo stesso Consiglio non avrà deciso nel merito.

27 settembre 2018

 

Sono oltre 1.000 gli ex deputati che hanno presentato ricorso contro la delibera dell’ufficio di presidenza della Camera che ha tagliato loro i vitalizi. Lo apprende l’Ansa alla vigilia della Conferenza stampa nella quale il presidente dell’Associazione ex parlamentari Antonello Falomi, e i due vicepresidenti, Franco Proietti e Michele Zolla faranno il punto sui ricorsi il cui termine per la presentazione scade il 27 settembre. Alle 11,30 di del 28 settembre, nella Sala Stampa della Camera, Falomi fornirà i numeri definitivi dei ricorsi che stanno finendo di arrivare negli uffici della Camera.

I RICORSI PRESI IN ESAME DAL CONSIGLIO DI GIURISDIZIONE

 

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