Il valore della reputazione digitale

La prima qualità del libro Web reputation di Angelo Deian è la chiarezza espositiva spesso assente nella trattazione di questo complicato argomento in altre pubblicazioni. Il testo di centonovantaquattro pagine è suddiviso in cinque capitoli. Ogni capitolo è lo sviluppo logico e teorico del precedente. Molto significativo è l’uso sagace di aforismi all’apertura del libro e in premessa di ogni capitolo che anticipano lo spirito del contenuto del tema trattato. Il primo capitolo analizza lo scenario enfatizzando la crescente importanza della conoscenza digitale e culturale come motore e come fondamento della reputazione digitale. Il secondo analizza la morfologia della struttura distributiva delle informazionii social media, le app, le reti corte, le piattaforme e l’irruzione dei cosiddetti influencer.

Il capitolo valuta con attenzione l’importanza e gli aspetti positivi di una reputazione digitale ben costruita e, soprattutto, mantenuta credibile nel corso del tempo sia in ordine alle decisioni individuali, sia rispetto alle strategie delle organizzazioni private e pubbliche nazionali o internazionali. Il terzo capitolo approfondisce gli aspetti del sistema comunicativo entrando nel dettaglio della web reputation come strumento previsionale, come livello di affidabilità (employability) e come metro di gestione del mercato e del posizionamento di mercato del singolo e della organizzazione aziendale e/o istituzionale.

L’esergo del quarto capitolo è emblematico: “In un mondo alluvionato da informazioni irrilevanti, la semplicità è potere”. Semplificare non significa quindi banalizzare come molti temono nascondendosi nelle narrazioni complicate ed infarcite di inglesismi per conferire al libro un contenuto intellettivo spesso risibile o del tutto assente! Si fa analisi utilizzando contestualmente dati e strumenti diversi, cioè si procede ad una analisi congiunta (conjoint analysis) per la realizzazione di prodotti e servizi mirati grazie anche alla crescente raffinatezza degli studi sui comportamenti socioeconomici della clientela. Il quinto capitolo illustra con chiarezza l’uso sincronizzato dell’analisi congiunta, della occupabilità e della affidabilità. Il testo spiega come usare l’intelligenza artificiale per la gestione ottimale della piattaforma di Rete.

Un ultimo elogio è quello di aver usato l’inglese per il minimo indispensabile! Altre pubblicazioni di settore sono redatte con una specie di itanglish che appesantisce la fruibilità del testo credendo di infarcirlo di modernità e frantumando la fondamentale cooperazione fra il lettore e l’autore. Si tratta di un ottimo libro che reca moltissime informazioni e utilissime chiavi di lettura di un mondo in evoluzione permanente. Un libro che va letto con attenzione per comprendere l’importanza e il livello della propria posizione individuale e reputazionale nel mare aperto del web, senza perdersi nel cammino.

Angelo Deiana, Web reputation, Giacomelli Editore, 2021, 194 pagine, 16 euro