Francesca Sifola, Tempo senza maschera

 

Tempo senza maschera

Manlio Lo Presti – 14 maggio 2018

Siamo nel 2060, dentro una struttura sociale super tecnologica. Gli esseri umani hanno ragione d’essere in quanto vivono ed agiscono in maniera “funzionale”, cioè secondo previsi canoni di efficienza: nessuna dispersione, nessuna emozione disarticolante ed eversiva. Si tratta di un universo in cui ognuno dà e riceve quanto previsto. Tutto avviene senza passione, senza dubbi e soprattutto senza responsabilità per le conseguenze delle proprie azioni.

Il tessuto narrativo scorre con ricchezza di descrizioni di panorami interiori del protagonista che si muove all’interno di uno scenario rigido, cristallizzato, che ha lo scopo di condizionarlo dettando minuziosamente il ritmo giornaliero e persino il flusso dei pensieri.

Ma un giorno, all’improvviso, in seguito a strani sogni notturni, forse memoria di un passato in cui la dimensione “organica” dell’individuo lasciava ancora spazio alle emozioni, il protagonista, Pietro, decide di recidere i rapporti fra lui e la “megamacchina” in cui sente di star “vegetando”. Il prezzo da pagare è la immediata frattura con la moglie e il figlio, entrambi “funzionali”, che lo allontanano senza nessuna remora. Nel luogo di lavoro il suo capo accetta le sue dimissioni e agisce freddamente secondo i canoni procedurali previsti dall’unità produttiva.

Pietro inizia così a muoversi nel 2060 con la consapevolezza che la tecnologia ha ingoiato quella corposità e creatività della coscienza umana con la quale egli vuole restare connesso. Il suo percorso verso il ritorno ad un futuro in cui il suo intuito, ancora emozionale, lo porta a confidare, viene arricchito dall’incontro con un amico Lorenzo, che anni prima di lui aveva fatto la sua stessa scelta di distanza dal sistema in cui viveva. Il viaggio simbolico che i due amici intraprendono li porterà alla scoperta di un “tempo svelato”, in cui tutta la Storia dell’umanità è scritta in un grande Libro dalle “Lettere d’Oro”, spiegando passato, presente e futuro.

Dopo questo viaggio, il protagonista è ormai un uomo rinnovato ed è pronto a “vivere” in una realtà in cui la “scelta” è alla base della propria vita e dove è sempre l’uomo a “servirsi” degli strumenti che egli stesso ha creato.

Si tratta di un testo breve, che riprende con mano leggera e sicura un tema continuamente trattato: quello dell’etica della responsabilità e del libero arbitrio. Un testo prezioso da leggere con attenzione.

 

Francesca Sifola, TEMPO SENZA MASCHERA, Graus Editore, 2004, Pag. 109, € 8,00

Il libro è acquistabile scrivendo a Francesca Sifola – Mail: francescasifola@gmail.com