L’italiano usato nella produzione normativa e la burocrazia dei mandarini carrieristi

https://www.lettera43.it/presidente-cassazione-csm-spaccato-in-due/

L’italiano usato nella produzione normativa e la burocrazia dei mandarini carrieristi

Manlio Lo Presti – 18 maggio 2020

https://www.lettera43.it/presidente-cassazione-csm-spaccato-in-due/

Anche questo cosiddetto decreto di oltre 400 pagine del governo Badoglio 2.0 è esorbitante, ridondante, illeggibile.

Ogni testo normativo viene preceduto da una forestazione infernale e babelica di rimandi normativi che ostacolano la comprensione del testo. Ogni decisione regolatoria viene vanificata dalle eccezioni susseguenti che ne limitano la sua piena applicazione e la sua gestione giuridica creando una serie infinita di interpretazioni e contro-interpretazioni.

Le ambiguità e le oscurità espositive dei testi sono terreno fertile per l’esplosione di diatribe e delibazioni che aprono liti legali lunghissime intasando le procure e allungando ad una media di 12-17 anni ogni processo e con esito incerto, per giunta!

Il linguaggio giuridico italiano segue regole semantiche, grammaticali, stilistiche totalmente avulse dalla lingua italiana attualmente in uso. La complicazione aumenta con ‘uso crescente di un gergo “globish” che vorrebbe richiamare l’inglese negli atti dello Stato che ancora è italiano.

L’incomprensibilità, la pretestuosa complessità dei testi normativi, la inglesizzazione storpiata e spesso inappropriata, l’oscurità dei contenuti ne rendono difficile l’attuazione.

Nel corso dei decenni, i tentativi di semplificare la redazione dei testi e il restringimento significativo del numero sterminato di norme (attualmente oltre 300.000) sono caduti nel nulla. I ministeri della semplificazione sono stati un paracadute di qualche politico trombato o di quelli di prima esperienza, nulla di più.

Uno scrittore russo affermava che la potenza della burocrazia sta nella sua lentezza, non nella sua velocità. Persino Lenin fu costretto a scendere a patti con il titanico apparato amministrativo zarista. La lentezza degli apparati è un valido supporto alla produzione di norme inapplicabili. Come si fa rendere inapplicabile una norma? Si inseriscono in corso di scrittura una serie di eccezioni la cui gestione necessita di nuove forze di polizia e controlli che, di fatto, non vengono svolti nella loro necessaria completezza.

Ecco che la normativa italiana è affetta da congenito velleitarismo come conseguenza della idea formalistica che la norma produce i suoi effetti non appena è pubblicata. Secondari o marginali sono gli aspetti organizzativi che sorreggono la sua effettiva applicabilità. Le strutture sono vetuste, i dispositivi elettronici di almeno due generazioni indietro, gli organici sempre al limite o del tutto insufficienti. Le organizzazioni criminali sono al contrario efficientissime, hanno strutture avanzate, utilizzano dispositivi elettronici di tre o quattro generazioni avanti a quelli che vengono usati dai cittadini.

TUTTO CIÒ PREMESSO

La semplificazione amministrativa non avverrà e non deve realizzarsi MAI

Le procedure devono essere LENTISSIME

Le soluzioni sono rese impossibili a causa di infiniti CONFLITTI DI APPARATI FRA LORO (es: il Consiglio di Stato contro La Cassazione che è contro La suprema Corte che combatte i Tribunali Amministrativi Regionali TAR che a loro volta si ribellano alla Corte dei Conti, mentre tutte le ridette strutture tentano di stritolare le Procure e di impantanare le Prefetture. Sopra a tutto questo, regna ma non governa l’effervescente Avatar del colle che controlla la infernale macchina del Consiglio Superiore della Magistratura in gran parte di estrazione post-togliattiana. Un luogo falstaffiano e oscuro serto di complotti costellati da triplici fraterne coltellate alla schiena.

P.Q.M.

Vedo molto lontana, se non è un abbaglio da Deserto di Gobi, una possibile sanificazione e semplificazione delle procedure. Stanno bene così.

E poi, perché affannarsi a cambiare una situazione che garantisce impunità, immenso potere, soldi, favori, carriere, passaggi ai vertici di aziende pubbliche o private, cattedre, prebende milionarie per consulenza a multinazionali sul come danneggiare l’Italia, ecc. ecc. ecc.

Perché? …