I perché della crisi di governo

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I perché della crisi di governo

Manlio Lo Presti – 23 agosto 2019

Sembra che la ricomposizione di questa strana crisi di governo debba risolversi in breve tempo, secondo le intenzioni dell’effervescente inquilino del Colle. Costui vuole risolvere ma senza farsi stritolare dal Pd, sebbene siano in quel versante le sue simpatie e non certo per la destra ed in particolare quella salviniana.

L’Italia è sempre stata una colonia priva delle minime autonomie. È sovragestita da un ristretto comitato di affari con sedi operative in Inghilterra, Francia, Germania e USA. Non a caso in un articolo di libreidee.org (*) si afferma che l’Italia è contesa da Macron e da Merkel cui fanno riferimento PD e M5S contro gli USA con referente la Lega. Ebbene, questi padroni della penisola hanno deciso di staccare la spina a questo governo che si stava presentando troppo decisionista e poco propenso a sottomettersi. Uno sgarro che adesso riporta il nostro Paese nel caos e nelle braccia del 175° governo-tecnico-fate-presto.

L’ennesimo governo-fantoccio-fate-presto avrà il preciso compito di terminare la demolizione dell’Italia fino a ridurla come un paese latinoamericano e/o africano dopo la vendita delle restanti imprese ancora valide, lo spostamento di almeno 1.600 miliardi di risparmi italiani con la fusione Unicredito-Deutsche Bank ed infine l’imposizione di una patrimoniale di almeno sessantamila euro ad appartamento SENZA DILAZIONI che costringerà milioni di proprietari a svendere l’immobile che cadrà nelle mani di un preciso clan razziale proprietario delle maggiori finanziarie tedesche. E IL GIOCO È FATTO.

Dopo questo trattamento grecizzante, la ex-Italia diventerà un deserto pronto a ricevere una prima ondata di 5-600.000 nordafricani e bangladini (ucraini, armeni, e simili MAI: non voterebbero PD, men che meno i tibetani per non fare incaxxare la Repubblica Popolare Cinese, per carità!).

 La desertificazione della ex-Italia è un obiettivo ben preciso che l’unione europea intende realizzare ad ogni costo: la penisola deve diventare LA SACCA RAZZIALE DELL’EUROPA. Per questo ignobile obiettivo è stata mobilitata tutta la schiuma Dem e suoi sodali – attenti e solerti sacerdoti della vulgata neomaccartista, quadrisex, antifa, satanista, pedofila, antropofaga di estrazione Dem americana avente gli archimandriti Clinton, Podesta, Epstein, Soros, ecc.

Gli USA di Trump vogliono bastonare la germania e la francia che temporeggiano con il pagamento di quote parti dei costi delle forze militari NATO al confine dei paesi baltici per accerchiare la Russia che vede tutto ma sta misteriosamente zitta, pur avendo un temibile arsenale (di cui si sa poco. Si sa, costoro sono orientali e di poche parole, non amano la diffusione sbruffonesca di notizie in stile Hollywood)) con una distruttività pari se non superiore a quello americana.

Il veto dei dominatori si incastra – guada caso provvidenzialmente e con notevole sincronia – al fatto che non si devono lasciare alle destre le nomine di circa 400 posti di vertice in gran parte scadenti il 2020, per non parlare della successione del presidente della repubblica: non sia mai in mano ai fascisti!!!!!!!!!!).

Non è un caso che l’avatar del Colle abbia concesso solo quattro giorni per avere una risposta organizzativa ed organica di un governo possibile. Oltre quel tempo egli potrà avere mano libera per nominare un capo del governo tecnico-fate-presto a cui affidare gli obiettivi demolitori sopra accennati. Il timore che possa avere la nomina il preclaro Draghi: il più spietato antiitaliano in circolazione, a dispetto del quantitative-easing che serviva a salvare le sue terga e non la nostra penisola, come giornaloni di un preciso schieramento buonista neomaccartista volevano farci credere …

Escludendo che la ex-italia ne esca viva, ritengo che il varo del 186° GOVERNO-TECNICO-CE-LO-CHIEDE-L’EUROPA provocherà la rinascita e la spinta alle dinamiche autonomiste e secessioniste del nord-est. Un piano ben appoggiato ad hoc da una serie di attentati e scioperi settoriali. Il tutto accompagnato ad una raffica di alti e bassi dello spread che invece non si muove MAI per lo sforamento della francia e la incombente crisi della germania, con la scusa che costoro non hanno il debito pubblico dell’Italia che invece ha fondamentali economici solidissimi (beni immobiliari, risparmio che da solo è il doppio di tutta l’intera europa, tecnologie avanzatissime …) volutamente e totalmente ignorati nella valutazione globale di un Paese.

 

QUALCUNO È PIÙ SPREAD DEGLI ALTRI!

 

Ne riparleremo molto molto molto presto!!!

 

NOTE

(*) https://www.libreidee.org/2019/08/italia-contesa-macron-e-merkel-pd-m5s-contro-usa-lega/