Italia e Germania, da città fantasma a centri per migranti

Italia e Germania, da città fantasma a centri per migranti

Riace in Calabria. E le tedesche Magdeburgo, Halle, Neubrandeburgo, Cottus e Schwedt: i comuni abbandonati aprono all’accoglienza.

26 Settembre 2016

Le città fantasma come nuove sedi di accoglienza per i migranti.
Il problema dei paesi abbandonati è piuttosto diffuso sul territorio europeo, come anche l’emergenza immigrazione: l’Italia e la Germania sembrano aver trovato una risposta per entrambe le questioni.

Riace: in Calabria l’idea per rilanciare la vita del comune

Il paese di Riace, in provincia di Reggio Calabria, era stato abbandonato da parte dei locali da almeno 15 anni, tanto da rischiare di diventare una città fantasma.
Eppure il sindaco Mimmo Lucano non si è dato per vinto, proponendo un programma finanziato dal governo per rilanciare l’economia e la ‘vita urbana’ del comune, mettendo a disposizione per le famiglie dei rifugiati le case disabitate.
Il progetto del primo cittadino di Riace non è passato inosservato, tanto che la rivista
Fortune lo ha inserito tra i nomi delle personalità più influenti al mondo, insieme a papa Francesco e Angela Merkel.
Da persona schiva quale è, il
sindaco ha spiegato a Lettera43.it com’è nato il suo progetto di riqualificazione del territorio, in grado di consentire un modello di integrazione nuovo, se non nel mondo, almeno in Italia.
L’INCONTRO DI DUE ESIGENZE. Il concetto di fondo a cui Mimmo Lucano si appella è semplice: così come ci sono persone senza casa, a Riace ci sono case senza persone che le abitano.
L’obiettivo è quello di far incontrare le due realtà, con risultati e risvolti nuovi: «Il multiculturalismo, la varietà delle competenze e le storie personali che hanno raggiunto Riace hanno rivoluzionato quella che stava diventando una città fantasma».

Germania: dalla Guerra fredda alle tendopoli

Anche i tedeschi devono fare i conti con il problema del ‘dove’ poter ospitare queste persone.
Da qui l’idea di un progetto che preveda il popolamente e la riqualificazione delle città costruite durante la Guerra fredda e poi abbandonate.
OSTELLI RIMESSI IN SESTO. Centri come Magdeburgo, Halle, Neubrandeburgo, Cottus e Schwedt a parite dal 2016 fanno parte del programma di accoglienza, con l’allestimento di tendopoli e la possibilità di rimettere in sesto ostelli e riutilizzare spazi di ex aeroporti.
Johannes Schroth, architetto di Neu Olvenstedt, ha commentato positivamente il progetto, affermando: «Si tratta di un’importante occasione per il modello delle aree residenziali d’accoglienza future».
Attualmente, il flusso di nuovi arrivi a Magdeburgo conta quasi 200 individui ogni settimana, ha affermato il funzionario locale e supervisore del programma Simon Borris, che ha visto con i suoi occhi come abitazioni e edifici ormai decaduti abbiano ripreso vita grazie ai nuovi inquilini.

http://www.lettera43.it/politica/italia-e-germania-da-citta-fantasma-a-centri-per-migranti_43675261598.htm