RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 20 SETTEMBRE 2021

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RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 20 SETTEMBRE 2021

A cura di Manlio Lo Presti

Esergo

Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Quello che non dà troppo nell’occhio,
in fondo alla tavola,
più vicino ai camerieri che ai festeggiati.
Perché non so stare con le persone importanti.
Non so vincere.
Non sono capace a far festa come gli altri.
Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Quello che nessuno chiede.
Giù, in fondo al bus sgangherato
che trasporta i pendolari della misericordia
ogni giorno dal peccato al perdono.
Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Quello in fondo alla fila.
Aspetterò il mio turno
e non protesterò se qualche prepotente
mi passerà davanti.
Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Per me sarà perfetto
perché sarai Tu a sceglierlo.
Sarò a mio agio
e non dovrò vergognarmi di tutti i miei errori.
Sarà il mio posto.
Sarà il posto di quelli come me.
Di quelli che arrivano ultimi,
e quasi sempre in ritardo,
ma arrivano,
cascasse il mondo.
Tienimi quel posto, Dio mio.

Eric Pearlman

Fonte: https://librariacultura.altervista.org/tienimi-quel-posto-dio-mio-la-splendida-poesia-di-eric-pearlman/

 

 

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SOMMARIO

Il fondamentalismo vaccinista è eversivo
Vaccinateli tutti, Dio riconoscerà i suoi
Censura sul web in seguito ai leaks di orrori pedo-satanici: tranquilli è tutto vero ed è consuetudine
Cingolani: “il pianeta è progettato per 3 miliardi di persone”
Intercettazioni legali solo se “certificate”
ORLANDO, IL MINISTRO-LAVORATORE
“Belen torna al lavoro, Antonino fa il “mammo” con Luna Marì”
Chi sono i 9 milioni irriducibili del pass. Già un referendum per cancellarlo
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di necessità virtù
REGIME TECNO-SANITARIO MAI VISTO PRIMA
La Francia richiama gli ambasciatori di Stati Uniti e Australia
Aleister Crowley. Il mago nero
Speranza, lo strano addio e le ombre sul ministero
REDDITO DI CITTADINANZA
A RISCHIO USURA OLTRE 176 MILA IMPRESE: 1 SU 3 E’ AL SUD
ATTENZIONE AGLI AUTOGOL
UN SUGGERIMENTO DA AVVOCATO
Tribunale di Milano dichiara illegittima la sospensione senza stipendio degli OSS
Superbonus, via libera alla detrazione anche con abusi edilizi
GREEN PASS OBBLIGATORIO AL LAVORO
Orto-lalia
“Preoccupante aumento dei ricoveri tra i pienamente vaccinati”, Israele informa su cosa ha spinto alla terza dose
LA FINE DELLA DEMOCRAZIA IN ITALIA
Invito a Camaldoli – Le metamorfosi della democrazia
La coscienza è un effetto quantistico: Roger Penrose rilancia la sua teoria
LE NANOTECNOLOGIE E LO SVILUPPO UMANO E SOCIALE DEL NOSTRO FUTURO
All’armi siam fascisti, anzi massoni

 

 

 

EDITORIALE

 

IN EVIDENZA

Il fondamentalismo vaccinista è eversivo

Un articolo sovversivo, scritto al rovescio, proprio com’è finita capovolta la nostra normalità

Di Alberto Conti, ComeDonChisciotte.org

Eversore è chiunque vuole rovesciare l’ordine costituito, foss’anche il suo massimo garante, il Presidente della Repubblica.

Come premessa questa volta anteponiamo le “note”, cioè rovesciamo l’ordinamento canonico dei contributi scritti, diventando eversori nella forma di un libero pensiero che però denuncia ben altri eversori nella sostanza di un abuso di potere, quelli che tradiscono l’articolo 1 della Costituzione Italiana alla quale hanno giurato fedeltà. E lo facciamo riportando fedelmente la dichiarazione di voto dell’Onorevole Sara Cunial, coraggiosamente espressa in Parlamento il 9/9/2021 sul D.L. “green pass”, suddivisa nei suoi mitici 31 punti di denuncia politica della menzogna (“Non potete più dire che …”).

Chi già la conosce può passare oltre, tenendo presente che ogni punto è da considerarsi come nota esplicativa di questa breve riflessione, nel suo insieme.

——————————— Inizio Note —————————————

1 – Non potete più dire che si tratta di una emergenza, perché ormai sono passati quasi due anni dall’inizio di questa isterica gestione.

2– Non potete più dire che del COVID non si sa niente, perché esiste una letteratura molto consolidata, che risale addirittura a prima della cosiddetta pandemia.

3 – Non potete più dire che non esistono cure, perché è dalla primavera del 2020 che si conoscono i rimedi, ed ora anche EMA ha iniziato ad approvare i primi farmaci.

4 – Non potete più dire che il plasma convalescente non è una soluzione, perché chi lo ha dimostrato ha pagato un prezzo troppo caro.

5 – Non potete più dire che il Vaccino è la sola alternativa, perché non è un vaccino, ma una terapia sperimentale genica, ed è illecito costringere gli italiani ad essere cavie.

6 – Non potete più dire che i vaccini non sono sperimentali, perché ancora non è finita nemmeno la sperimentazione del primo vaccino autorizzato. E i dati sulle reazioni avverse dimostrano l’opposto.

7 – Non potete più dire che sono sicuri perché non sapete cosa contengono. Anzi, le notizie che ci pervengono dal mondo sono chiare: milioni di lotti confiscati in tantissimi paesi a causa di sostanze estranee, anche molto pericolose, non riconosciute e non riportate in etichetta.

8 – Non potete più dire che non si può raggiungere l’immunità di gregge senza il vaccino, perché è stato dimostrato che già gran parte della popolazione è immune naturalmente, senza il vaccino, motivo per cui non volete che si diffondano i test sierologici anticorpali.

9 – Non potete più dire che non ci sono i rischi della vaccinazione, perché i numeri delle reazioni avverse dei dati di UK, USA ed Europa parlano da soli. Leggeteli!

10 – Non potete più dire che la vostra strategia è il vaccino volontario, perché state obbligando tutti a farlo in modo indiretto, con ricatti sociali, stalking e mobbing. State usando la pandemia come scusa per le riforme sociali, lavorative ed economiche “lacrime e sangue” che il vostro Recovery richiede come riscatto.

11 – Non potete più dire che tutte le misure messe in atto sono solo per l’emergenza, perché l’OMS ha pubblicato un paper – finanziato da Bill Gates e Rockefeller Foundation – sull’uso permanente, e ripeto “permanente”, del passaporto vaccinale.

12 – Non potete più dire che “ce lo chiede l’Europa”, perché il Regolamento UE 2021/953, per bontà loro anche citato nello stesso decreto, al considerando 36 dice: “è necessario evitare la discriminazione diretta ed indiretta di persone che HANNO SCELTO DI NON ESSERE VACCINATE”. Frase che nel SOLO CASO DELLA TRADUZIONE ITALIANA, e ripeto SOLO NEL CASO DELLA TRADUZIONE ITALIANA, è stata sapientemente occultata dai ladri di verità che si divertono a sabotare i testi normativi di riferimento. Lo Scopo del Covid Pass Europeo – che è Green solo in Italia (perché evidentemente in linea con le nucleari visioni del Ministero Cingolani) – è quello di “agevolare l’esercizio del DIRITTO DI LIBERA CIRCOLAZIONE da parte dei titolari”. NOTARE: LIBERA, no SOTTO RICATTO. All’Art 3, dice: “Il possesso dei certificati di cui al paragrafo 1 NON COSTITUISCE UNA CONDIZIONE PRELIMINARE PER L’ESERCIZIO DELLA STESSA LIBERTA’ DI CIRCOLAZIONE!”.

13 – Non potete più dire che rispettate la priorità delle fonti normative, perché nell’accettare il compromesso al ribasso per i salivari, la cui implementazione è regolamentata dalla famosa Circolare del Ministero della Salute, decidete che con un PIZZINO Speranza decida la vita o la morte sociale, lavorativa ed economica dei cittadini italiani e di questo Paese. Ricordo che i salivari rapidi hanno pari efficacia e quindi anche pari errore, peraltro, dei nasali da tortura cinese.
Sono totalmente sovrapponibili e quindi è solo una sola scelta politica.

14 – Non potete più raccontare la favola dell’immunizzazione che sanno raccontare così bene solo i venditori di vaccini, anche qui dentro. Quanti colleghi tamponati o peggio vaccinati qui dentro possono dirsi immuni e quindi giurare di non essere contagiati e di non contagiare? Io mi posso sentire sicura se vengo in contatto con la collega plurivaccinata Lorenzin, ad esempio?

15 – Non potete più dire che lavorate per il popolo perché tutti i membri del CTS, così come gli esperti dei salotti televisivi, a cui affidate il dibattito intellettuale del Paese, dico TUTTI, sono pagati dalle case farmaceutiche.

16 – Non potete più dire che avete un rigoroso sistema di farmaco vigilanza, perché abbiamo capito dalla incoerenza dei dati tra AIFA e Istituto Superiore di Sanità, che non riuscite più a reggere il palcoscenico e siete costretti a mandare in crash i diversi sistemi informatici sanitari nazionali e regionali. Vedi Regione Lazio.

17 – Non potete più dire che i vaccinati non contagiano, ormai le notizie di vaccinati contagiati e contagiosi sono all’ordine del giorno (vedi ospedale S.Eugenio).

18 – Non potete più dire che è per il nostro bene, perché gli italiani non sono mai stati così male.

19 – Non potete più dire che è una situazione normale, ed è una situazione a livello mondiale, perché sempre più paesi stanno azzerando le misure d’emergenza.

20 – Non potete più dire che siamo in democrazia, perché con le vostre parole e i vostri atti, sta sparendo ogni diritto e libertà e colpevolizzate chi esercita le libertà costituzionali e naturali.

21 – Non potete più parlare dell’utilità delle mascherine, dopo le vostre belle foto ai vari eventi ufficiali e mondani no-mask.

22 – Non potete più dire che i vaccini fanno bene, perché i report delle autorità sanitarie mondiali, che voi censurate, ci dicono che la situazione è assolutamente opposta, cioè i casi di reazioni avverse sono milioni nel mondo e colpiscono tutti, soprattutto i giovani: ad esempio in Israele, in cui il tasso di popolazione vaccinata è tra i più alti al mondo, il Report ufficiale del solo aprile 2021, vi risparmio l’ultimo perché è un’ecatombe, per gli effetti avversi ai vaccini Pfizer riporta: “il programma vaccinale coincide con un incremento della mortalità del 25%. Nella fascia d’età 20-29 anni l’aumento di mortalità è drammatico, +32%”, suggerendo che il vaccino è molto più mortale per i giovani che non per le persone più anziane! C’è una stretta correlazione tra il numero di persone vaccinate ed il numero di morti al giorno per ciascuna delle fasce di età.

Il rischio di morte dopo la seconda vaccinazione è maggiore che dopo la prima. Aumento percentuale considerevole, del 26% , di tutti i problemi cardiaci nelle persone al di sotto dei 40 anni (con miocarditi e pericarditi). Alta prevalenza di emorragie, danni neurologici, scheletrici, ai tessuti, muscolari… i casi di coagulopatia sono all’ordine del giorno, causa di infarti, ictus, aborti spontanei, interruzione del flusso sanguigno degli arti inferiori e superiori, embolie polmonari.

23 – Non potete più dire che i vaccini evitano la malattia perché il dato ufficiale del Ministero della Salute Israeliano del 13/08/2021 dice che l’81% dei casi gravi in ospedale sono vaccinati con 2 o 3 dosi!

24 – Non potete più dire che il vaccino migliora la vita perché il documento ufficiale della Sanità Britannica pubblicato il 3 settembre 2021 dice che i casi della variante Delta aggiornati al 29 agosto indicano 1798 morti, di cui 536 NON vaccinati ( il 30% ) e, udite, udite, 1233 vaccinati (cioè il 69% del totale). QUINDI LA MORTALITÀ PER I VACCINATI È PIÙ CHE DOPPIA RISPETTO AI NON VACCINATI!
Questa è la realtà, leggeteli questi dati.

25 – Non potete più dire che chi muove critiche alla campagna vaccinale ha paura, perché questi sopra sono i dati ufficiali dei Paesi che della vaccinazione hanno fatto sfoggio in tutto il mondo.

26 – Non potete più dire che 1/3 degli italiani, che muove critiche, abbia “paura” del vaccino, perché la paura non ha origine dai cittadini, la paura è stata la chiave di chi ha gestito e continua a gestire in modo altamente discutibile l’emergenza, e ricopre incarichi a livello governativo.

27 – Non potete più dire di essere onesti intellettualmente. E non parlo tanto della maggioranza, la cui parte dissidente, ritirando gli emendamenti e votando contro emendamenti per diffondere salivari rapidi e test sierologici, ha svelato le sue reali posizioni, ma anche dell’opposizione.

Leggo testuali parole: “Il Certificato Verde segna un primo passo verso la definitiva eliminazione degli ostacoli alla libera circolazione che tanto hanno danneggiato la nostra economia. Questo strumento deve essere implementato nel tempo più breve possibile, in modo che diventi effettivo già prima dell’inizio della stagione estiva”.

Questa è la dichiarazione ufficiale del 19 marzo scorso, della leader di Fratelli d’Italia, che difendeva la decisione di istituire un green pass perché “l’adozione omogenea di questa misura in tutta l’Unione europea comporterebbe finalmente il venir meno di tutte le restrizioni”.
FATE CAPIRE, PER CORTESIA, PER CHI LAVORATE. PERCHE’ GLI ITALIANI SONO STANCHI DI QUESTE PRESE IN GIRO.

28 – Non potete più dire che il green pass migliorerà le nostre vite perché è lo strumento per instaurare definitivamente una dittatura politica fondata sulla paura e su eterne emergenze sanitarie.

29 – Non potete più dire che l’Italia è la più brava perché è solo il laboratorio storico degli esperimenti di ingegneria sociale, insieme alla Francia, con Draghi da una parte e Macron, figli di Goldman Sachs e di Rothschild.

30 – Non potete più mandare il capo di questo Stato a dire che dobbiamo rinunciare alle nostre libertà e alla rivendicazione dei nostri diritti, perché lo Stato siamo noi Italiani, e siamo pronti anche a morire per difendere i nostri diritti!

31 – Non potete più dire che vaccinarsi è un atto d’amore, perché un atto d’amore senza consenso e sotto ricatto si chiama STUPRO” (*).

——————————— Fine Note —————————————

Ora mettiamoci nei panni dei tantissimi giovani e fisicamente sani lavoratori, cioè di coloro, uomini e donne, che rappresentano più di tutti il futuro e le speranze di questo bellissimo Paese. Loro dovrebbero essere in linea di principio i soggetti privilegiati, mentre nella realtà sono i più pesantemente penalizzati e danneggiati. Loro dovrebbero costituire le colonne portanti della nostra Repubblica Democratica fondata sul Lavoro, faticosamente e coraggiosamente costruita a partire dalle macerie delle due assurde e devastanti guerre mondiali.

Questi nostri figli, fratelli, compagni di sventura, sono oggi “liberi” di scegliere se sottomettersi o no ad una terapia genica sperimentale, della quale non hanno necessità, falsamente elevata a idolo “salvifico” della nuova fondamentalista religione “vaccinista”. Un feticcio propagandato e violentemente imposto col ricatto, l’estorsione e la menzogna dai deliranti sacerdoti di questa falsa religione totalizzante e maligna.

Chi siano questi demoni è inutile ripeterlo, li vediamo quotidianamente all’opera praticamente in tutte le posizioni di potere istituzionale, pubblico e privato. La loro evidentissima devianza professionale rappresenta ormai una “pandemia settoriale”, un tragico ossimoro (una vera pandemia, anche solo cognitiva e comportamentale, dev’essere universale, non settoriale) che attanaglia il nostro Paese come ed anche più degli altri Paesi occidentali, sotto la regia unica dell’oligopolio privato della sanità, la cosiddetta grande industria del farmaco.

I loro padroni sono gli stessi di ogni altro settore, sono i pochissimi “padroni universali”, e la loro influenza si estende anche alle istituzioni pubbliche, alla (ex)politica che dovrebbe controllare questi abusi, queste devianze eversive e golpiste, a garanzia di un normale processo democratico, chiaramente ormai soppresso nei fatti.

Con l’obbligo di green pass esteso a tutti i lavoratori, facilmente prevedibile fin dall’iniziale sdoganamento dell’obbligo stesso per i lavoratori della sanità, si pone una pesantissima pietra tombale sui diritti umani più in generale, cioè sulla più nobile conquista di civiltà non solo del nostro ordine costituito, ma di qualunque altro su questo pianeta.

Secondo il “buon senso” di Sebastiano Barisoni, conduttore di “Focus Economia” a Radio24, emittente radiofonica di Confindustria, è naturale e giusto che un lavoratore si paghi il tampone invasivo ogni 2 giorni per poter lavorare, dal momento che lo Stato gli offre il più comodo vaccino gratis. Questa è libertà. E’ logico, no! O no?

Questo è solo un piccolo esempio di eversore dell’ordine costituito sulla base della nostra Costituzione repubblicana. Un esempio minore, visto che il “galantuomo” non ricopre ruoli di potere pubblico. Il meschino si limita ad orientare l’opinione pubblica, e come lui migliaia di altri operatori mediatici, prezzolati sacerdoti della religione fondamentalista vaccinista. Gente di successo, non c’è che dire stando ai risultati statistici, anche se pretestuosamente gonfiati ad arte. Stupratori seriali della più bella Costituzione del mondo, associati in branco, come lupi famelici dotati di un potere criminale che li accomuna.

I profeti e i demoni di ogni religione dicono tutti la stessa cosa: chi non è con me è contro di me.
Aut aut, democrazia o dittatura, salvezza o perdizione, vita o morte. Non si può più non scegliere da che parte stare, ma si può sempre aprire gli occhi e cambiare opinione, in scienza e coscienza.
Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia se in cielo, in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia soffocherà il singhiozzo di quelle labbra smorte, che all’odio e all’ignoranza preferirono la morte.

Con queste toccanti parole di Fabrizio De Andrè chiudiamo queste amare riflessioni su una società ormai chiaramente suicidaria. Ribellarsi alla menzogna istituzionalizzata, all’obbligo suicidario, è il nostro dovere civico e morale più basilare di tutti, la testimonianza di umanità che lasceremo in eredità alla storia.

Conclusioni

L’obbligo di green pass per tutti i lavoratori, che implica l’obbligatorietà di fatto di un pericolosissimo quanto controproducente (ai fini della salute pubblica) trattamento genico sperimentale, altrimenti facoltativo ope legis, malcelata da una falsa e pretestuosa alternativa di improponibili, costose e volutamente macchinose procedure burocratiche e diagnostiche ogni due giorni, è palesemente contrario al primo pilastro costituzionale sul quale si regge l’ordinamento del nostro Stato, poiché nega il diritto primario al lavoro nel rispetto della persona umana, tramite un odioso ricatto discriminatorio, economico, occupazionale, morale, insostenibile dalla stragrande maggioranza dei lavoratori onesti.

Chiunque, abusando del proprio potere istituzionale, emetta un decreto in aperto contrasto col primo e più importante pilastro fondativo dell’ordinamento politico, civile, economico, sociale del nostro Paese, basato sull’inviolabile diritto al lavoro, commette un atto di alto tradimento verso la Patria e il Popolo Sovrano. Ed è indubitabilmente anche un eversore dell’ordine pubblico.

Chiunque vota, sottoscrive, approva, difende, fiancheggia, promuove, giustifica, o anche solo si compiace più o meno apertamente di un tale provvedimento, si rende complice di questo gravissimo crimine, divenendo quindi a sua volta un pericoloso eversore dell’ordine pubblico, un collaborazionista nemico della Patria.

Per tutti gli altri scatta l’obbligo civico e morale di insorgere contro questo abominio, che mina alla radice la pacifica e collaborativa convivenza civile dei cittadini di questo Stato. Lo chiede la difesa della Patria nel suo più profondo fondamento, nella sua stessa essenza. E’ una questione di vita o di morte dello stato di diritto, della sopravvivenza civile del nostro Paese, ancor prima della sacrosanta difesa della propria e dell’altrui salute fisica.

Di Alberto Conti, ComeDonChisciotte.org

P.S.: sempre ai signori benpensanti, convinti che il nostro allarmismo sia esagerato, dedico questo MESSAGGIO URGENTE ALLE FORZE DELL’ORDINE DA PARTE DI ALICIA ERAZO, Alto Commissario Internazionale dei Diritti Umani CIDHU per Europa Asia e Oceania:

https://t.me/marcellopamio/1479

e quest’ulteriore iniziativa dell’Onorevole Sara Cunial, un’interrogazione parlamentare a risposta scritta sul ritrovamento di grafene nei “vaccini” anticovid, materiale potenzialmente pericolosissimo per la salute umana, che non è dichiarato dal produttore e che non dovrebbe esserci nel prodotto commerciale (**):

https://r2020.info/2021/09/16/graphene-nei-vaccini-anti-covid-interrogazione-al-ministro-speranza/

15.09.2021

N.B.

(*)= On. Sara Cunial, estratto della dichiarazione di voto sul D.L. “green pass” del 9/9/2021.

(**) = rilanciata prontamente da ComeDonChisciotte.org in data 17.09.2021

Pubblicato da Jacopo Brogi per ComeDonChisciotte.org

FONTE: https://comedonchisciotte.org/il-fondamentalismo-vaccinista-e-eversivo/

 

 

 

Vaccinateli tutti, Dio riconoscerà i suoi

Censura sul web in seguito ai leaks di orrori pedo-satanici: tranquilli è tutto vero ed è consuetudine

1° La vendetta di Obama
2° I negazionisti della tragica realtà degli abusi rituali: “Le bufale possono uccidere”
3° Anni e anni di orrori ben celati dal mainstream
4° Bambini carne da macello per ottenere il favore degli “Dei”
5° Pedofilia satanica tra i potenti. E’ consuetudine
6° I messaggi in codice delle email trapelate
7° Il pallino per l’ “arte” dei fratelli Podesta
8° A cena con la strega
9° Non solo pizza nel menù della Comet Ping Pong
10° I Clinton sul Lolita Express: non affermazioni di blogger, ma soffiate dei federali

-A cura della Redazione di Antimassoneria-

1°)  LA VENDETTA DI OBAMA

L’espulsione di 35 diplomatici russi dall’America è forse l’ultima mossa della disastrosa politica di Barack Obama, che prima di sparire dallo studio ovale ha pensato bene di non poter concludere la sua miserabile carriera senza evocare il ritorno di una guerra fredda tra USA e Russia. Quali sono le colpe imputate all’ex Unione Sovietica? Aver interferito nelle elezioni attraverso il lavoro di hackeraggio informatico che avrebbe sviscerato le famose migliaia di email pubblicate poi da Wikileaks regalando così la vittoria al repubblicano Donald Trump sulla sua rivale “democratica” Hillary Clinton.  WikiLeaks, il sito che pubblica rivelazioni internazionali, nega di essere stata “imbeccato” dai russi, così come Mosca rispedisce al mittente ogni accusa. Non sono stati russi e Obama lo sa, come lo sanno ancora meglio coloro da cui egli riceve gli ordini, e dovrebbero saperlo anche i giornalisti se si occupassero di fare giornalismo e non propaganda ai loro padroni. Si capisce chiaramente che le soffiate provengono da ingerenze di Washington verso la compagnia che ha diretto i giochi fino ad oggi, come ha anche affermato l’ex ambasciatore britannico Craig Murray, il quale ha raccontato che il profluvio di e-mail che stanno seppellendo la Clinton non vengono da Putin, a “da cerchie ufficiali a Washington”.

Infatti molti collaboratori del partito e probabili imbeccatori di wikileaks sono stati finiti ammazzati, incidentati o suicidati in circostanze misteriose, proprio nel bel mezzo dello scandalo delle email che è costato a Hillary la Casa Bianca. E’ il caso di Joe Montano e Set Rich http://www.wnd.com/2016/08/clinton-death-list-33-most-intriguing-cases/ . Sempre secondo Craig Murray, e come ha dato ad intendere lo stesso patron di Wikileaks Julian Assange, le email sarebbero state portate proprio da Seth Rich assassinato a Washington il 10 Luglio 2016, con un colpo di arma da fuoco alla schiena, anche se la lista degli Hillary Haters sarebbe lunga senza travalicare i confini di Washington, altro che hacker russi! http://yournewswire.com/wikileaks-seth-rich-leaked-clinton-emails/

Ed è proprio questo il boccone che Obama, Soros tutta la compagnia di Wall Street e le varie lobbies non riescono a digerire: Trump alla Casa Bianca, il “nuovo Hitler”, come lo ha definito George Soros (1) parla proprio, lui, noto ex collaboratore dei nazisti, che ha anche fatto sapere che Trump minaccia gravemente l’arrivo del tanto agognato e pianificato Nuovo Ordine Mondiale. E’ infatti Trump il vero obiettivo. La sua vittoria, secondo questa illuminata compagnia, non avrebbe mai potuto verificarsi senza che le famose email divenissero di dominio pubblico.  Il contenuto, infatti, chiarisce definitivamente la natura (satanica) della candidata sconfitta e il suo ruolo di primo piano nell’opera di destabilizzazione del medioriente insieme a decenni di intrighi, corruzioni e innumerevoli morti sospette tra l’entourage dei Clinton o comunque coloro che dei loro sporchi affari sapevano troppo, oltre che alla vicinanza dello staff a gruppi occultisti pedofili.

2°)  I NEGAZIONISTI DELLA TRAGICA REALTA DEGLI ABUSI RITUALI: “LE BUFALE POSSONO UCCIDERE”

 

E’ un vero peccato per coloro che avrebbero la vocazione giornalistica dover ignorare un evento così allettante per le penne dell’informazione. Che peccato non poter non potere scrivere qualche bell’ articolo riguardante lo scandalo pedopornografico, con tanto di streghe e rituali denominato “Pizzagate” presso il locale Comet Ping Pong di Washington in cui sono coinvolti i fratelli Podesta,  dello staff di Hillary Clinton come emerso dalle indiscrezioni di Wikileaks. Il mainstream infatti si è premurato all’inizio di ignorare la vicenda, ma con l’avanzare delle manifestazioni di consapevolezza dei cittadini che ormai si servono del web come mezzo di informazione, non hanno avuto scelta: del Pizzagate è necessario parlarne, ma per gettare tutto in burletta, ovviamente, ma attenzione, se ci fate caso i disinformatori del mainstream, mentre si fanno beffe con disprezzo da lecchini delle notizie che emergono dallo scandalo che vede coinvolti ancora una volta i Clinton, non portano mai delle confutazioni alla teoria dei cosiddetti cospirazionisti! Bufala, nonsense. “Una bufala capace di portare alla follia”, dicono. Come nel caso di Edgar Maddison Welch, l’uomo che sarebbe entrato nella “pizzeria” per sparare alcuni colpi di arma da fuoco contro il soffitto! Secondo il teatrino mediatico, Edgar era “brainwashed” dai complottisti le cui menzogne possono armare la mano dei poveri cittadini creduloni fino a spingerli ad azioni tanto estreme. Non per niente, subito dopo la compagnia del potere, attraverso gli immancabili finanziamenti di George Soros ha chiesto a gran voce di mettere a tacere in qualche modo il web che è pieno di “bufale” capaci di spingere ad azioni folli come quelle di Edgar. Una macchina troppo pericolosa,  il web, pensato originariamente per completare l’opera di sovversione sociale; il web che ora si rivela adesso fonte primaria di informazione libera per i cittadini che ormai fin troppo palesemente manifestano la loro completa diffidenza verso quelle fonti di informazione definite “maistream” . Propedeutica quindi la sparatoria al Comet Ping Pong per esigere un maggiore controllo del web, oltre che per continuare la campagna in favore del disarmo dei cittadini che prendono una pistola e sparano all’udire una bufala. Insomma se questa sparatoria non fosse stata possibile, si sarebbe dovuta inventareInfatti Edgar Maddison Welch l’autore di quella che poteva essere una carneficina risulta essere un attore appartenente al cast dei cosiddetti “crisis actors” già noto per aver avuto un ruolo come cecchino nel film “Something about Pizza”! (2) Lo scopo di quest’ultima operazione “Psyops” è quella di screditare completamente le accuse contro banchieri, politici e personaggi di spicco che tengono in mano le redini del mondo, il cui successo è garantito dalle entità alla quale vengono offerti sacrifici rituali.

3°) ANNI E ANNI DI ORRORI BEN CELATI DAL MAINSTREAM

 

Chi segue questo blog avrà avuto modo di leggere degli articoli riguardanti la pedofilia rituale molto prima che scoppiasse il “Pizzagate”. Testimonianze, documenti e prove di tutti i tipi sono emersi negli anni, oltre alle inchieste della magistratura che vengono sempre puntualmente troncate quando si arriva ai vertici delle varie organizzazioni di pedofili e crimini di origine occultista. Nel Maggio del 2016 pure il programma di pseudo-controinformazione Le Iene si è occupato in un lungo servizio di raccogliere alcune testiomonianze di una ragazzina protagonista suo malgrado di filmini “snuff” in cui i bambini (spesso anche neonati di poche settimane) venivano torturati e uccisi subito dopo essere stati violentati. (video in fondo a questo articolo)
Ma andiamo con ordine. Ricorderete sicuramente il caso del mostro di Marcinelle (Belgio) negli anni 90. Il deputato belga Laurent Louis ha diffuso pubblicamente un messaggio che il gruppo Anonymous ha inviato a tutti i parlamentari del Belgio. Esso contiene un elenco di tutti i politici, uomini d’affari e giudici coinvolti nella prima fase o negli sviluppi successivi del caso di pedofilia criminale Marc Dutroux e delle moglie, che avevano rapito, torturato e ucciso dei bambini e averli venduti ad un’organizzazione. Si scoprira’ una rete di pedofili in tutto il Belgio che arriva a lambire ministri e persino i membri della famiglia reale del Belgio, tutti i giornalisti e gli investigatori che si occuperanno di questa vicenda moriranno misteriosamente.
In Inghilterra. Nell’estate del 2014 è emerso un dossier di 114 casi di pedofilia e abusi sessuali, su cui la polizia aveva indagato negli anni ‘80, il dossier era scomparso dagli archivi di Scotland Yard.
Secondo il deputato laburista inglese Tom Watson, emerse che l’indagine che portò all’arresto 20 anni fa del pedofilo Peter Righton aveva ramificazioni ben più profonde al tempo non perseguite dalla polizia. Legami che porterebbero una banda di pedofili ad avere contatti con «Downing Street e il Parlamento». Nella clamorosa intervista alla Bbc, un uomo di nome Nick (non si sa altro su di lui) rivela di essere sopravvissuto ad una serie di orrori e macabre perversioni ad opera di politici e potentati. Nick afferma di essere stato abusato sessualmente da membri del parlamento e generali delle forze armate per ben nove anni. In particolare, ha sostenuto di essersi trovato nella stessa stanza in cui un bambino di 12 anni venne strangolato da un deputato, in un’elegante casa di Londra, a metà circa degli anni ‘80. Nick afferma che un anno e mezzo più tardi un secondo ragazzino fu assassinato dalla stessa gang di pedofili vip alla presenza di un pezzo grosso del partito conservatore, all’epoca ministro, dopo un brutale assalto sessuale. E racconta che un terzo bambino, di 10 o 11 anni, fu ucciso dalla banda.
Ma gli abusi rituali sui minori si registrano anche in Olanda. Una donna che ha partecipato ai rituali Anne Marie van Blijenburgh, ex moglie di Kees van Korlaar, un membro della criminale associazione olandese, nota come “Octopus Syndacate” parla senza mezzi termini: la setta è autrice di torture, stupri e uccisione di bambini. I bambini o giovani ambo sessi vengono drogati, sacrificati e infine alcune parti del corpo vengono mangiate a scopo rituale. Tra i finanziatori Beatrice regina d’Olanda e il principe Johann Friso, suo secondogenito. Ministri, ufficiali di alto rango e di tutti i tipi di persone partecipano al rito satanico, in cui i criminali della Octopus Syndacate hanno il ruolo di fotografare i neofiti e i promettenti in carriera, in modo da poterli poi ricattare se ce ne fosse bisogno.

4°)  BAMBINI CARNE DA MACELLO PER OTTENERE IL FAVORE DEGLI “DEI”

Come racconta John Todd, uno dei più illustri ex della setta degli Illuminati convertitosi al Cristianesimo che prima di morire misteriosamente è riuscito a raccontare ciò che aveva visto nei rituali, I politici prendono i loro ordini da streghe che riportano a Rothschild. Phillipe de Rothschild è stato il grande capo fino alla sua morte nel 1988. Circa 130 ragazze adolescenti vengono sacrificate in rituali satanici in un solo anno; la polizia classifica questi come comuni “stupri culminati in omicidio”.

(In basso il calendario satanico e i relativi sacrifici previsti per ogni ricorrenza) 


Sono migliaia i bambini che ogni anno spariscono nel nulla. Che fine fanno? Finiscono in pasto agli orchi, finiscono nella rete dei pedofili e dei trafficati di organi, nel peggiore dei casi diventano “attori” in atroci “snuff movie”, in cui vengono violentati, seviziati e infine uccisi davanti alla telecamera, nell’ambito di filmati destinati a pervertiti in grado di pagare milioni di euro, per quelle pellicole. Tra questi bambini spesso alcuni si rivelano delle potenziali star: è arcinoto il caso di Michael Jackson che dopo aver inserito i simboli e i messaggi della setta nei suoi video e nelle sue canzoni, alla fine della sua carriera cominiciò a manifestare segni di insofferenza. Come rivela Brice Taylor, una delle poche sopravvissute al progetto della CIA MK Ultra

“Jackson era solo un ragazzino di quattro o cinque anni quando accompagnai Bob Hope in un luogo dove sono stati filmati … Il loro padre ha portato i ragazzi in … e mi ricordò di aver visto portarli in una stanza laterale … Tutti dovevano tirarsi giù i pantaloni e chinarsi … un uomo adulto violentava ognuno di loro.”

A queste sedute Cathy O’Brien una delle poche salvate dagli esperimenti della setta e autrice del libro scandalo “Trasformation of America” racconta che da ragazzina venne spesso torturata e violentata per il divertimento di politici della CIA, e militari, dice: “Gli schiavi all’avanzare dell’età, sono stati ritualmente assassinati a caso nel parco alberato di Bohemian Grove”
Ma ci sono anche le denucie di centiania di bambini contro Michael Aquino ex capo del Pentagono, amico fidato di George W. Bush, nonchè fondatore del Tempio di Set, una chiesa satanica scissa della più nota Chiesa di Satana fondata da Anton La Vey. Aquino negli ultimi decenni ha ricevuto le accuse di oltre 200 persone (all’epoca minorenni) che riferiscono di essere state abusate, torturate e violentate in riti satanici e in sedute di controllo mentale. Nel 1987 solo nel caso di West Point in un anno, una cinquantina di bambini sono stati interrogati dagli investigatori. (approfondimenti consigliati relativi ai casi sopracitati a fine articolo nella sezione “articoli correlati”)
Mai in nessuna società pagana del passato alla quale le logge vorrebbero RE-VOLVERE buttandosi dietro le “tenebre del Cristianesimo” si è mai arrivati a tanta malvagità. Questi non sono gli unici casi di pedofilia rituale le cui inchieste e le varie investigazioni condotte negli anni arrivano a far tremare i più alti vertici dei vari stati. Di casi di bambini che finiscono in rituali satanici per ottenere i favori degli dei ne potremmo ancora citare a migliaia. E nessuno si soprenda di ciò.

5° PEDOFILIA SATANICA TRA I POTENTI: E’ UNA CONSUETUDINE.

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Alla luce della cronaca degli ultimi decenni ci si soprende quindi non poco se lo scandalo del Pizzagate venga bollato senza mezzi termini come un’assurdità, qualcosa di obsoleto e inascoltabile. Se si indagasse invece più a fondo a questa vicenda magari ci si persuaderebbe su che cosa si fonda il diritto odierno e magari si comprenderebbe meglio lo scopo delle svolte cosiddette “progressiste”. Quindi nessuna sorpresa se anche i Clinton, si ritrovano coinvolti in casi di pedofilia rituale. I Clinton sono  già screditati, tra l’altro, per le vicende legate alla loro Clinton Foundation, (una vera e propria associazione a delinquere di stampo mafioso (3) e nella strana morte di diverse persone legate da relazioni sessuali ad entrambi i coniugi (4) come ad esempio Vince Foster (5), oltre alle centiania di persone scomode a conoscenza dei loro sporchi giochi di potere spariti in rocamboleschi incidenti ed immotivati suicidi (6).

Come abbiamo più volte ribadito negli articoli precedenti, c’è un forte collegamento tra pedofilia e occultismo. Durante le messe nere vengono spesso offerti a satana sacrifici di animali. Ma il sacrificio più gradito è quello umano, in particolare quello di un bambino da 0 a 3 anni come istruiva anche Aleister Crowley, -padre del satanismo moderno e diventato un mito tra le celebrità e i politici di tutto il mondo occidentale- nei suoi libri che potete trovare in qualsiasi libreria. Come potete vedere nel caledario satanico ad data delle “feste comandate” è raccomandato un sacrificio rituale o sesso con minori o entrambe le cose a seconda della “festività” (8)

6° I MESSAGGI IN CODICE DELLE EMAIL TRAPELATE

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Ma come sono emerse le indiscrezioni sfociate nello scandalo denominato Pizzagate di cui con molta probabilità vi siete persi tutti i succosi dettagli?

Le sconcertanti rivelazioni provengono da alcune email hackerate e pubblicate su Wikileaks di John Podesta, un pezzo grosso del partito democratico. Giurista e politico, Podesta ha in precedenza ricoperto il ruolo di co-presidente della fase di transizione iniziale dell’amministrazione Obama ha anche ricoperto la carica  di Capo di gabinetto della Casa Bianca del Presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton dal 1998 al 2001, nonchè presidente di think-tank come il Center for American Progress. Il nome di Podesta è divenuto noto soprattutto per essere stato presidente della discussa campagna elettorale alle presidenziali del 2016 di Hillary Clinton. Alcuni volontari e bloggers lessero con cura le conversazioni di Podesta trapelate da Wikileaks, che sono apparse sospette sin dall’inizio. Le e-mail più equivoche risultarono quelle in cui erano contenute diversi codici e parole chiave riguardanti Pizza, hotdog e altri tipi di cibo.

Ma diamo anzitutto un’occhiata ai codici delle email.

Hodog sta per ragazzino;

pizza= ragazzina;

cheese= bambina;

pasta=bambino;

gelato= ragazzo dedito alla prostituzione;

noce= persona di colore;

salsa= orgia, e via di seguito.

Nelle email infatti si leggono conversazioni di questo tipo:

“Do you think i’ll do better playing domino on cheese than on pasta”? (pensi che giocherei a domino meglio sul formaggio piuttosto che su di una pasta?). Wikileaks email  #50332.

In un’altra email inviata da Fred Burton leggiamo:

“Obama spent about 65.000$ flying in pizza/dogs from Chicago for a private party at the White House” (Obama ha speso circa 65.000 $ per volare in pizza/dogs per una festa privata alla Casa Bianca).

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Apparentemente il linguaggio di queste conversazioni appare strano e privo di senso; si tratta di un linguaggio cifrato. Sembra strano sin dall’inizio che Obama possa tornare da Chicago per spendere 65.000$ in un trattenimento esclusivo alla Casa Bianca a base di pizze ed hotdog, molto costosi tra l’altro. Chi spenderebbe tale somma per pizze e hotdog come cena per i propri ospiti in un party esclusivo, quando la Casa Bianca dispone dei più rinomati chef del mondo? Ricordiamo tra l’altro che non è possibile portare alla Casa Bianca nessun altro tipo di cibo che non sia stato cucinato all’interno per un logico problema di security.

Una cosa è certa: non ci si riferiva al cibo, ma si parlava di prostituzione. Da quando emerge Obama risulta coivolto nello scandalo “Pizzagate” : Obama ha comunicato con Hillary Clinton attraverso quel discusso server segreto per la quale la Clinton è stata indagata dall’FBI; Inoltre ha coperto le sue malefatte; l’ha tenacemente difesa e sostenuta durante la sua campagna elettorale; anche Obama, come John Podesta, mostra uno strano taglio al dito medio sinistro, esattamente come prevedono le ricette di “Spirit Cooking” della satanista Marina Abramovic che vedremo tra poco. Nella foto in basso ecco un rilassato Obama ospite nella discussa pizzeria Comet Ping Pong dove sono emerse numerose prove a sostegno del fatto che la pizzeria fosse una sorta di quartier generale di pedofili-satanisti.

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Tornando al contenuto delle email, in un’altra e-mail inviata da Cheryl Mills ad Hillary Clinton leggiamo:

“I’ll be sacrificing a chicken in the backyard to Moloch” (Sacrificherò un pollo a Moloch) -Wikileaks email #14333-.

Nella neo-lingua gay chicken sta per ragazzino di età puberale o pre-puberale come riporta Wikipedia.

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Il dio-gufo Moloch attorno alla quale si radunano potentati di mezzo mondo ogni anno al Bohemian Grove (di cui abbiamo parlato in altri articoli) è associato alla “divinità” alla quale sin dall’antichità vengono sacrificati i bambini. Il culto a Moloch (o Baal) è originario dell’antica Canaan; si era infiltrato nelle comunità israelitiche (Giudici 3: 7; 1 Re 16: 31-33; 2 Cronache 28: 1 -2) e Dio lo aveva condannato severamente per bocca dei suoi Santi Profeti (Levitico 18,2; Levitico 20,2).

7° IL PALLINO PER L’”ARTE” DEI FRATELLI PODESTA

(IN ALTO: UNO DEI QUADRI DI JOHN PODESTA UN UOMO DISTESO CON ALTRI CHE TENGONO IN MANO UN PIATTO- L IMMAGINE RIMANDA IMMEDIATAMENTE AD UN RITUALE CANNIBALISTICO).

John e Tony Podesta sono appassionati di una macabra ed inquietante forma di “arte” : dipinti che raffigurano scene di cannibalismo o stomachevoli immagini di adolescenti nudi e senza vita sono esposti nei loro lussuosi appartamenti e sono stati fotografati per alcuni servizi su riviste. (gallery in basso)

Il Washington Post ha stranamente rimosso un articolo del 2004 dedicato all’arte di casa Podesta. Nel corso di un’intervista Podesta disse a proposito della pittura cannibalistica, “E ‘meglio essere il ragazzo con la forcella che il ragazzo sul tavolo.” L’ex amministrazione Clinton ufficiale di Sally Katzen affermò di aver provato un indicibile disagio mentre fece visitare la casa. Nella foto potete ammirare una scultura che sembra a primo acchitto un’opera d’arte moderna; un’opera che Tony Podesta tiene fieramente nel soppalco del suo appartamento.

Il soggetto della scultura in realtà è molto emblematico; rimanda infatti immediatamente alle celebri immagini polaroid che il noto serial killer Jeffrey Dahmer scattava alle sue vittime dopo averle uccise per esibirle come trofeo. La scultura di Podesta e l’immagine della vittima di Dahmer come potete osservare sono praticamente identiche: stesso corpo privo di testa; corpo all’indietro in una posa contorsionista; stessa posa anatomica .. In poche parole, la scultura che Podesta tiene a casa sua è una vera e propria replica della famosa foto di una delle vittime di Dahmer. Ora la domanda che tutti gli analisti, blogger o giornalisti indipendenti si sono fatti è questa: perchè Tony Podesta ha voluto una replica delle foto di un serial killer a casa sua? A voi la risposta…
I fratelli Podesta sembrano anche strettamente coinvolti nella sparizione della piccola Madeleine McCann, la nota bambina inglese scomparsa in Portogallo il 3 maggio del 2007 all’età di 4 anni. I fratelli Podesta sono noti per la passione per i paesi europei, in particolare per il Portogallo proprio dove si trovavano nei giorni della sparizione di Madeleine! (9) Stranamente, nelle email trafugate e diffuse da wikileaks non risulta alcuna email risalente a qualche giorno prima o dopo alla sparizione di Madeleine. Che peccato che siano state con tutta probabilità cancellate! Queste email infatti avrebbero potuto chiarirci molti dubbi ad esempio su come sia possibile una somiglianza così impressionante tra i Podesta e i volti dell’indentikit diffusi dalla polizia portoghese. Pure il neo di Tony Podesta sul sopracciglio destro (ingrandendo l’immagine!)

8° A CENA CON LA STREGA

I codici satanici diventeranno ancora più chiari quando irromperà in scena la nota satanista Marina Abramovic. La Abramovic che  si auto dichiara “performance artist” e’ nota per essere molto vicina a politici di spicco e note celebrità. Gli esperti di occultismo affermano che il suo lavoro “artistico” è ispirato dalla corrente luciferiana di Aleister Crowley (il più famoso satanista di tutti i secoli). In una delle sue “ricette” la Abramovic educa le donne a porre un pesce vivo nella loro vagina per la preparazione di pozioni d’amore (!!!). (10)

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Gli show di Marina includono nudità; a masturbazione; tagli sadomasochistici; lavaggi di scheletri posti sul suo grembo. E’ apparsa inoltre su diverse riviste patinate in foto relative al mondo dell’ occulto. Uno dei suoi ritratti più famosi è quello in cui tiene una testa di capra sanguinante in mano.

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Il suo ultimo libro, “Walk Through the Walls” contiene materiale esteso su veggenti e tarocchi e discute la sua abilità come mistica in grado di predire gli eventi futuri (!!!). (In basso una gallery di alcuni lavori “artistici” di Marina)

Attraverso le email pubblicate da Wikileaks leggiamo che questa degenerata satanista è colei che ha invitato a cena John Podesta e suo fratello Tony Podesta con le rispettive mogli per partecipare al suo “Spirit Cooking”. Il celebre inquietante “Work of Art” della Abramovic chiamato “Spirit Cooking” che include il consumo di sperma, sangue mestruale e latte materno,  allestito presso un certo numero di musei di tutto il mondo negli anni ’90, in cui usa sangue di maiale (“che somiglia di più al sangue umano”)  mescolandolo ad urina  con qualche altro “ingrediente”, per farne una “vernice” con cui scrive sul muro scritte come: “Mescola latte fresco di donna con sperma fresco”, “Urina fresca del mattino spruzzata sugli incubi notturni”, o anche “con un coltello affilato taglia in profondità il tuo dito medio e mangia il dolore”, eccetera. (11) Dopo la pubblicazione delle email e l’inevitabile scandalo che ne è seguito, la Abramovic ha negato di aver incontrato Podesta e che la cena prevista per quella sera (poi sfumata dice…) era esclusivamente a base di normalissimo cibo. Ma non solo: dal suo profilo Twitter nega persino di essere una satanista: “I’m not satanist. Stop it!” la  credibilità della frase stonava con l’indirizzo  del suo account registrato con il nome AbramovicM666 ha, come era prevedibile, suscitato l’ilarità dei suoi followes.

i-m-not-satanistOvviamente per i media mainstream le dichiarazioni della strega (l’artista scusate…) non possono che corrispondere alla verità e noi crediamo alle sue affermazioni parola per parola!
Osservando i “lavori artistici” di questa performer  la domanda sorge spontanea: se i satanisti sono così disinibiti nel mostrare certe cose davanti ai riflettori, cosa saranno in grado di fare a porte chiuse?

9° NON SOLO PIZZA NEL MENU DELLA COMET PING PONG

Dai documenti declassificati e dalle relative istruzioni dell’FBI leggiamo che il simbolismo è usato ampiamente dai predatori sessuali di innocenti per promuovere la loro causa.

“I loro attivisti cercano costantemente di ottenere la legalizzazione dei rapporti tra minori e adulti insieme alla legalizzazione della pornografia infantile basata sulla loro convinzione che i bambini avrebbero la capacità di poter acconsentire ad atti sessuali”.

Nel bollettino dell’FBI vengono indicati simboli ostentati anche attraverso gli abiti o la gioielleria o nei loro siti internet come questi in basso.

altri-simboli-dei-pedofiliIl bollettino dice ancora:

“Gli investigatori devono essere attenti alla propaganda pro-pedofilia ostentata anche attraverso i vari simboli e messaggi in codice per lanciare messaggi attraverso i  quali  i pedofili si riconoscono.”

I simboli più eloquenti sono stati classificati e vengono puntualmente usati dalla Pizzeria “Best Pizza” nel sito internet (logo pedofilo sparito dopo lo scandalo) per promuovere le loro “specialità” dove Hillary Clinton è stata fotografata più volte.

logo
La pizzeria Best Pizza è ubicata a pochi passi dalla discussa Comet Ping Pong, (come si vede nelle mappe) che dalle rivelazioni di wikileaks risulta essere un ritrovo di occultisti e pedofili dove Obama e John Podesta hanno organizzato nientemeno che una raccolta fondi come confermato dalle email in cui è trapelata una discussione con il proprietario del ristorante, James (Jimmy) Alefantis -classificato dalla rivista GQ come uno dei personaggi più influenti di Washinngton nel 2012- in cui si pianificava un evento presso il noto locale in favore della Clinton. Alenfantis risulta essere al centro di un gruppo di satanisti e pedofili, che comprende persone potenti di Washington, DC come prova. I simboli presenti nel ristorante e sul suo sito web sono infatti identici ai simboli pedofili, e le foto di bambini trovati sugli account social di Alefantis sembrano essere fortemente correlati alle attività che si tenevano in quella che è diventata la pizzeria più famosa del mondo. Nella gallery in basso potete ammirare gli spot del proprietario della Comet Ping Pong in cui pubblicizza le “specialità della casa”.

Guardate bene la foto pubblicata dallo stesso Alefantis sul suo account in tempi ancora non sospetti:

la lugubre foto del sotterraneo che sembrerebbe un’enorme cella frigorifera è seguita dai commenti di Alefantis e dei suoi “amici” : “Oh yeah, it looks fun” (oh sì, sembra divertente) commenta Jimmy Alefantis (divertente???). Uno dei suoi amici commenta: “Rinse off when you’re done” (lavatela bene quando avrete finito).Un altro esclama #Killroom (sala delle torture) e Jimmy (Comet) Alefantis risponde #Murder (omicidio). Un’altra simpatica amica di Jimmy chiede: “where the werewolves lock themselves up during the full moon?” ( è dove i lupi mannari si chiudono durante la luna piena?).
Nella pizzeria si tengono anche mostre di arte intrise di inequivocabile simbolismo occulto raffiguaranti torture e stupri ai danni di bambini come potete vedere nei disgustosi dipinti. (in basso)

Opere che si commentano da sole ad frutto del lavoro di diversi artisti tra cui Kim Noble. A Kim Noble è stata dignosticata un disturbo di personalità (D.I.D dissociative identitive disorder). Questo disturbo è originato da profondi traumi infantili che fraturano la propria identità in personalità multiple. E’ ragionevole pensare che la Noble stessa sia stessa vittima di abusi sessuali nella sua infanzia.
Non solo “arte” pedosatanica, anche concerti di musica rock. Uno dei gruppi ospiti alla Comet Ping Pong sono i “Sex Stain” (macchia di sesso). Si guardi la foto  del gruppo che si esibisce, in una performance alla Comet il 15 settembre scorso.

sexstainpedosymbolIl simbolo sulla sinistra della cantante,  forma una piramide o triangolo blu  sul grosso dado: il simbolo che l’FBI ha identificato, fra molti altri, attraverso i  quali  i pedofili si riconoscono. Viene quindi da chiedersi: quale persona sana di mente potrebbe mai partecipare agli eventi organizzati da Alefanis in questo locale?

10° I CLINTON SUL LOLITA EXPRESS: NON AFFERMAZIONI DI BLOGGER MA SOFFIATE DEI FEDERALI

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Ma non vi preoccupate, è tutto ok! A chi non è capitato di andare a mangiare pizza in un simpatico locale come il Comet Ping Pong? Ovviamente per il mainstream e per i debunkers tutto ciò è assolutamente nella norma e chiunque osi collegare le attività pedo-occultiste con il dorato mondo di chi tiene in mano i fili del potere viene tacciato come pericoloso paranoico, complottista vicino alla destra reazionazia e isolazionista di Trump.

Una bufala  in cui sembra esserci cascato, a loro dire anche l’ex capo della DIA,  appena scelto  da Trump   come suo consigliere di sicurezza nazionale Michael Flynn, noto per aver confermato, quando svolgeva il suo ruolo di direttore, l’arrivo nelle sue mani di una informativa della stessa DIA in cui si preannunciava il sostegno dell’Occidente nella creazione di uno “Stato Islamico” in Siria, già nel 2012. Flynn sostiene che il patrocinio agli jihadisti radicali da parte della Casa Bianca (questi stessi jihadisti che poi sono passati all’ISIS ed al gruppo Al Nusra) nella loro lotta contro il regime siriano fu il frutto di una decisione volontaria. (12) Ovviamente pure lui è stato bollato come antisemita, razzista e tutta la lista di aggettivi che in genere si attribuiscono a coloro che dicono la verità.

Ebbene, il Washington Post ha accusato falsamente il generale Flynn di  diffondere la storia del Pizzagate.

In realtàl’ex generale in un vecchio tweet in tempi ancora non sospetti, senza citare la Comet Ping Pong ha scritto semplicementeun tweet riguardante Anthony Weiner, il marito della signora Uma Abedin, (la vicepresidente della campagna elettorale del 2016 della Clinton, ), grande  sessuomane ed estimatore di ragazze quindicenni:

“ La polizia di New York ha trovato nel computer di Weiner abbastanza indizi da mettere Hillary e il suo equipaggio via [in  carcere] a vita”.
In un articolo Maurizio Blondet  (13) riferisce che Flynn si riferiva alle indiscrezioni, venute dal NYPD (polizia di New York) e dall’FBI , relative al Lolita Express di Jeffrey Epstein:  un ricco finanziere ebreo, che  nel 2005 ha fatto 13 mesi di carcere per   aver cercato  di far sesso con minorenni, anche  di 12 anni  (la sua accusatrice  principale, Virginia Giuffre,  aveva 15 anni quando fu fatta salire sul Boeing 757 di Epstein, dove disse d’essere stata usata come “schiava sessuale”). Il “Lolita Express” è   appunto  il charter di lusso in cui salgono amici  fidati e paganti, presumibilmente per attività pedofile durante il volo verso Cancun o qualche isola dei Caraibi.

Che Bill Clinton sia stato un ospite fisso del Lolita Express,  lo ha riferito  nel gennaio 2015, in tempi non sospetti (non era ancora arrivato l’ordine di bollare come bufala  questi fatti), RAI News,  che più ufficiale e mainstream non si può.  Del resto, cosa  negare? Gli agenti hanno in mano i  piani di volo. (14)
Le notizie  fatte filtrare a novembre dal NYPD e Fbi,  precisavano: Bill è salito sul Lolita Express almeno 20 volte; Hillary almeno 6, anche più quando tutti gli indizi saranno vagliati. Sono quelle che  Flynn commenta  nel suo tweet; non, ripeto non, il “Pizzagate”, nome sotto cui si comprendono infinite indagini diciamo “private” fatte collettivamente dalla Rete, specie sui siti social 4Chan e Reddit, e che possono più  facilmente essere squalificati come “complottisti”.  Ben altro è squalificare le soffiate dei federali…
Mentre completo la stesura di questo articolo apprendo dalla TV dell’uscita di un nuovo film diretto dall’ebreo  Justin Kurzel “Assassins Creed” (il credo degli assassini). Chi sarebbero questi assassini di cui si parla nel film? I protagonisti del Pizzagate o i viaggiatori del Lolita Express? Ma cosa andate a pensare! Ma è ovvio che si tratta di Tomas di Torquemada e la compagnia dell’Inquisizione, argomento da trattare strumentalmente con la solita malafede come ha insegnato tra gli altri Umberto Eco, giusto per mostrare al pubblico occidentale “democratizzato” il progresso dell’elite nei secoli che ha abolito i roghi e la caccia alle streghe. Effettivamente di progressi ne sono stati fatti non c’è dubbio: ai tempi dell’Inquisizione erano le persone come i Podesta, i Clinton e Marina Abramovic a finire sul rogo. Oggi invece nella nostra gloriosa epoca sono i bambini e gli innocenti a venire sacrificati in onore del diavolo, in nome ovviamente della “Tolleranza”. Distraetevi credete all’indottrinamento mediatico, andate al cinema. Sono gli inquisitori del 500 gli “assassins”.
-Redazione Antimassoneria- antimassoneria.altervista.org © Copyright 2017

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Caso CERN- Nuovo Ordine Mondiale e nuovi sacrifici umani per la realizzazione

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L’occidente senza katèchon si prepara all’imminente intronizzazione di Lucifero

BIBLIOGRAFIA e WEBGRAFIA

https://view.officeapps.live.com/op/view.aspx?src=http%3A%2F%2Fantimassoneria.altervista.org%2Fwp-content%2Fuploads%2F2017%2F01%2Fnote-e-fonti.odt&wdOrigin=BROWSELINK

ARTICOLI COLLEGATI

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http://antimassoneria.altervista.org/loccidente-senza-katechon-si-prepara-allimminente-intronizzazione-di-lucifero/

 

FONTE: http://antimassoneria.altervista.org/censura-sul-web-seguito-ai-leaks-orrori-pedo-satanici-tranquilli-vero-ed-consuetudine/

 

Cingolani: “il pianeta è progettato per 3 miliardi di persone”

VIDEO QUI: https://www.youtube.com/watch?v=aKYLaD1moTI

Parla Roberto Cingolani, fisico, accademico e politico italiano, dal 13 febbraio 2021 ministro della transizione ecologica nel governo Draghi, a UniStem Day 2014 – promossa dal centro UniStem.
“Tutto il pianeta è sovrappopolato, c’è un problema di sostenibilità.

Il pianeta è progettato per 3 miliardi di persone”: da dove scaturisca questa convinzione non è dato saperlo e non lo ha spiegato.
Poi ha aggiunto: “L’essere umano è un parassita perché consuma energia senza produrre nulla“

FONTE: https://www.imolaoggi.it/2021/06/17/cingolani-pianeta-e-progettato-per-3-miliardi-di-persone/

 

 

Intercettazioni legali solo se “certificate”

del Dott. Giovanni Russo

Il principale vantaggio di una certificazione anche nel settore delle intercettazioni sarebbe quello di fornire una preventiva garanzia circa la legalità (intesa come rispondenza alle regole tecniche più avanzate) dell’intero sistema delle intercettazioni, evitando di dover ricostruire ogni volta l’intera filiera di gestione del dato intercettato, con benefici anche sotto il profilo della riduzione dei tempi processuali. Si avrebbero inoltre vantaggi nello snellimento delle procedure di gara: in moltissimi altri settori industriali la certificazione indipendente di prodotto costituisce già un requisito legale o contrattuale. Infine, si avrebbe finalmente la disponibilità di un’elencazione oggettiva di caratteristiche che permetterebbe ai pubblici uffici una più semplice scelta del prodotto più adeguato alle specifiche esigenze del momento.

1. Introduzione

E’ ben nota la rilevanza investigativa e probatoria delle intercettazioni, un tempo prettamente telefoniche e, più recentemente, anche telematiche e ambientali.
Esse permettono l’acquisizione di elementi probatori (non solo conversazioni ed altri tipi di comunicazione, ma anche documenti, immagini, video ecc.) che sono il frutto della diretta (e inconsapevole) produzione dei soggetti intercettati. Forniscono, cioè, informazioni “di prima mano”, di grande interesse giudiziario, perché caratterizzate, il più delle volte, da spontaneità e veridicità e perché correlate a manifestazioni comunicative private, idonee a rivelare le reali motivazioni e finalità dell’agire umano.

Con la rivoluzione digitale, le relazioni comunicative hanno assunto un ruolo centrale, potremmo dire “essenziale” in tutti gli ambiti della vita quotidiana e, quindi, anche nei contesti criminali.
Se nel 2017 The Economist, con qualche ritardo, poteva affermare che “The world’s most valuable resource is no longer oil, but data”, risulta evidente che al giorno d’oggi le informazioni rappresentano certamente l’oggetto del desiderio dei moderni delinquenti, che hanno sostituito grimaldelli, piedi di porco e ordigni esplosivi con nuovi e sofisticati strumenti digitali (virus, worm, trojan malware, adware, ransomware) oppure, più semplicemente, hanno imparato ad approfittare di password deboli o di siti internet non sicuri.
Ma la ricerca informativa è anche il “terreno di caccia” degli apparati investigativi e giudiziari, il cui compito è prevenire la commissione dei reati e sanzionare gli autori dei crimini.

L’inviolabilità della libertà e della segretezza delle comunicazioni, proclamata come principio dall’art. 15 della Costituzione, deve trovare oggi una sua declinazione anche digitale, realizzando quella che il mondo anglosassone definisce come “cyber security”, assicurata dall’insieme degli strumenti, delle tecnologie e delle procedure atti a garantire disponibilità, confidenzialità e integrità ai dati e ai sistemi informatici.
Una “barriera” virtuale tra il mondo esterno e le informazioni in formato digitale che ognuno di noi produce, detiene, scambia. Cresce, dunque, di giorno in giorno, l’esigenza di individuare metodologie e competenze in grado di assicurare la sicurezza informatica dei sistemi, anche complessi, per fronteggiare forme sempre più dirompenti di compromissione di micro e macro ecosistemi digitali, ad esempio, con dati esfiltrati o criptati con richiesta di riscatto.
Ma si impone, parallelamente, la necessità di realizzare efficaci attività di indagine penale, nell’ambito dell’area legale autorizzata dal secondo comma del citato art. 15 Costit.

2. Le intercettazioni legali

Come il chirurgo, in condizioni di necessità e, se possibile, previo consenso della persona interessata, opera col bisturi una lesione nei tessuti del corpo umano, per tutelare il bene superiore della vita, il sistema giustizia dello Stato può intervenire, lacerando la sfera della privacy di un determinato soggetto, per ragioni di interesse investigativo. L’autorizzazione a ledere, momentaneamente e per le sole esigenze di giustizia, il diritto alla libertà e alla segretezza delle informazioni delle comunicazioni è fornita dalla Costituzione in presenza di due condizioni.

Innanzitutto deve sussistere una previsione legislativa che faccia da guida, da argine e che orienti la dimensione della “violazione” in quell’area di riservatezza, calibrandone gli effetti nell’ambito delle finalità costituzionalmente riconosciute e rilevanti. Nel caso di specie, le finalità rilevanti che consentono questa compressione della libertà di comunicare (senza che altri ascoltino) nascono dall’esigenza penalistica di garantire l’ordine sociale attraverso la punizione di chi commette dei reati.

La seconda condizione è costituita dall’esistenza di un provvedimento del magistrato, cioè una valutazione, caso per caso, della ricorrenza dei presupposti previsti dalla legge e della oggettiva pertinenza di questa compressione in relazione ai fini costituzionalmente garantiti che sono concorrenti. Il magistrato verifica la sussistenza dei presupposti, disciplinati nel codice di procedura penale dagli articoli 266 e seguenti, ivi compresa la necessità/indispensabilità di un così rilevante tipo di intromissione nella sfera personale tutelata rispetto alle finalità investigative.

La mutevolezza delle capacità comunicative e trasmissive che, come cittadini, sperimentiamo quotidianamente impone al legislatore di adeguare periodicamente le regole procedurali, affinché le descritte garanzie costituzionali siano assicurate anche in presenza di innovazioni tecnologiche.

In particolare, vengono in considerazione i recenti interventi legislativi (il Decreto Legislativo 29 dicembre 2017, n. 216 e il decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 161 convertito con legge 28 febbraio 2020, n. 7): essi, nel riconoscere il ruolo delle intercettazioni come strumento di indagine necessario, si propongono di fissare il giusto equilibrio tra la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione e il diritto all’informazione.

Vengono introdotte alcune novità come quella che vieta “sempre” la pubblicazione, anche parziale, del contenuto delle intercettazioni non acquisite, quella che interviene nell’ambito dell’art. 266 c.p.p. e, in particolare, in relazione all’impiego del captatore nei luoghi qualificabili come domicilio, per il quale è richiesta adeguata motivazione in seno al decreto autorizzativo. Si assiste, altresì, al potenziamento del ruolo del Pubblico Ministero sul vaglio delle intercettazioni: egli dovrà anche vigilare affinché nei verbali non siano riportate espressioni lesive della reputazione delle persone. Viene previsto un archivio digitale, gestito e tenuto sotto la direzione e la sorveglianza del Procuratore della Repubblica dell’ufficio che ha richiesto ed eseguito le intercettazioni.

L’intervento legislativo, quindi, è chiamato a tenere conto delle novità nel campo delle attività tecniche di captazione, rese possibili dalla disponibilità non solo dei nuovi strumenti tecnologici in senso stretto ma anche dallo sviluppo di una nuova dimensione di espressione degli spazi comunicativi intra e inter relazionali. Ci si riferisce alle svariate piattaforme di comunicazione (ad es. i social network) in relazione alle quali assumono sempre maggiore importanza le intercettazioni telematiche che consentono di penetrare questi nuovi ambiti relazionali restituendo, anche a livello storico, una grande quantità di informazioni generate con le nostre attività, attraverso i computer e, soprattutto, attraverso i devices portatili. Questi strumenti, peraltro, sono funzionali anche ad un’altra esigenza umana, cioè quella della memorizzazione, ovvero della custodia di documenti e attività in genere che l’utilizzatore compie o alle quali è interessato. L’accesso captativo a questi strumenti consente quindi non solo di registrare e ascoltare in tempo reale o differito le conversazioni, ma consente anche di ricostruire, a mesi o anni di distanza, una traccia storica delle attività svolte dal “bersaglio” (relazioni e contatti che il soggetto ha avuto, compresi i contenuti che sono lì depositati). Si tratta, a ben vedere, di una sorta di estensione digitale della personalità.

Proprio nella rilevanza di tale impatto sembra di poter invenire il fondamento della previsione dell’obbligo di distruzione del materiale costituito da verbali, registrazioni di comunicazioni intercettate etc., non rilevanti: non vengono dettate regole esclusivamente di tipo formale ma si cerca, in qualche modo, di affrontare, il più vicino possibile, il contenuto informativo, per differenziarlo in base alla concreta utilità che la sua conoscenza rivesta nell’ambito delle indagini (e del dibattimento), restituendo la parte irrilevante a quella sfera di riservatezza della persona che ne è titolare, tutelata per diritto ma violata per ragioni di giustizia.

Il tema denuncia tutta la sua delicatezza: il legislatore ha saputo individuare regole aggiornate che mettano in sicurezza, in chiave adeguatamente moderna, i valori che sono alla base del principio costituzionale sopra indicato? E l’applicazione pratica che di quelle regole fanno magistrati, polizia giudiziaria e tecnici addetti alle operazioni materiali di intercettazione garantisce effettivamente che la compressione del diritto di ognuno di noi ad una sfera di riservatezza (entro la quale liberamente atteggiarsi comunicativamente con gli altri e entro la quale manifestare, liberamente, la nostra personalità) sia la minima possibile?

3. Criticità vere e presunte

Da più parti sono stati sollevati rilievi e rimostranze circa l’impiego dello strumento intercettativo, sia con riferimento al ricorso in via generale a tale mezzo di indagine, sia con riguardo alle concrete modalità di esecuzione dello stesso.
Al netto delle posizioni meramente strumentali, finalizzate alla paralisi o alla delegittimazione di specifiche indagini, va osservato che la enorme dimensione di dati che vengono sottratti, seppur per ragioni di giustizia, alla vita di migliaia di persone, assume valore certamente degno di attenzione. Non possono, pertanto, essere tollerate sbavature.

Ebbene, taluni episodi assurti agli onori della cronaca, sia pure frammentariamente, hanno potuto ingenerare la convinzione che non tutti i meccanismi siano attuati in maniera soddisfacente. In attesa di conoscere i risultati degli approfondimenti svolti al riguardo, anche nell’ambito di procedimenti penali, vanno comunque rilevate alcune “zone d’ombra” che sarebbe necessario contrastare.

In primo luogo, mancano regole uniformi per la realizzazione delle operazioni di intercettazione. Non esiste un mansionario né un catalogo delle prestazioni che disciplinino in dettaglio le azioni da porre in essere nelle fasi pre e post intercettazione (oltre che, ovviamente, nell’esecuzione delle operazioni di captazione in senso stretto). Eppure sarebbe importante poter contare su di un “disciplinare”, considerando che l’ufficio di Procura, per poter effettuare le attività tecniche di intercettazione, deve necessariamente rivolgersi alla galassia delle innumerevoli aziende, presenti sul mercato e che offrono servizi di questo tipo, ognuna delle quali segue proprie regole e prassi.
In secondo luogo, per ragioni prevalentemente “tecniche”, possono verificarsi anomalie nella continuità dei flussi delle attività di captazione, che comunque non sono sempre sicure, fondandosi, anche se per necessità tecniche, su di un trasferimento del dato captato attraverso più punti.

Altri aspetti di opacità possono riguardare la modalità di custodia dei dati acquisiti, soprattutto con riferimento alla fase di smistamento dall’operatore telefonico all’azienda incaricata delle intercettazioni e, da questa, all’ufficio di Procura.
Alcune problematiche sono sorte anche con riguardo alle tecniche di inoculazione dei captatori informatici, dovendosi prevenire casi di “infezioni massive”, nonché con riferimento alla effettiva rimozione del virus, una volta terminata l’intercettazione autorizzata (non è accettabile che il virus, ancorché “inattivato”, venga lasciato all’interno del dispositivo target).
Sono ben evidenti, in tale scenario, le difficoltà, per i circa 140 Procuratori del nostro Paese, di esercitare una efficace azione di controllo sul sistema dei flussi sopra sommariamente descritti. Un groviglio abbastanza complicato, insomma, e tale da rappresentare, nel suo complesso, una struttura critica.

Nella migliore delle ipotesi, infatti, il Procuratore, attraverso la struttura dedicata alle intercettazioni (il “CIT”), potrà assicurare in maniera rigorosa la correttezza degli aspetti burocratici/procedurali (l’esattezza del bersaglio da attingere, la conformità all’autorizzazione del Gip delle attività da delegare, il rispetto delle scadenze, ecc.), ma non potrà certamente espletare alcun effettivo controllo circa le risorse e le soluzioni tecnologiche di volta in volta adottate. Neppure i pregevoli decaloghi, che qualche Procura con più spiccata sensibilità e più avanzate competenze in questo settore ha avuto cura di predisporre (e che sono stati diffusi a tutti gli uffici di Procura nell’ambito della condivisione delle best practises), possono ritenersi una soluzione appagante. Questo decalogo, che contiene una serie di condizioni che gli operatori incaricati delle intercettazioni devono assicurare prima di iniziare le attività, finisce per collocarsi – infatti – sul piano delle iniziative meramente formali per due motivi: la Procura non dispone di alcuno strumento efficace e completo per un controllo della veridicità dei titoli vantati dal contraente, né della effettività degli impegni assunti; può agire soltanto ex post, ovvero quando emerge già la patologia.

La seconda ragione è che oggettivamente un decalogo astratto, a fronte della velocità con la quale mutano i sistemi tecnologici (soprattutto in questo settore vengono ideati ogni settimana nuovi prodotti, nuovi software, nuove applicazioni ecc.), rischia di diventare obsoleto anche a pochi mesi dalla sua stesura o sottoscrizione.

4. Il valore dell’accreditamento o della certificazione

In realtà, basterebbe guardare ai modelli internazionali di valutazione della sicurezza informatica: esaminare i sistemi nel loro complesso, valutandoli rispetto ad altri fattori come, ad esempio, la tipologia di dato, la sua importanza sotto il profilo della sicurezza, il luogo di conservazione, la natura e le prerogative dei suoi fruitori. Non a caso uno degli elementi di maggiore novità introdotti dal Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati è stata la previsione di una valutazione di impatto, cioè una valutazione del rischio, con conseguente gestione, che dipendesse proprio dai suddetti fattori.
In tutti i settori in cui tali sistemi informatici lavorano, dal manufatturiero all’agroalimentare, dal chimico al meccanico, la scelta della migliore prassi o soluzione da applicare tiene conto delle esigenze di sicurezza: gli enti internazionali di standardizzazione come ISO, ITU, ETSI, ecc., con la loro documentazione tecnica, hanno infatti profilato le casistiche d’uso. L’aggregazione di tali standard internazionali, sulla base delle finalità da perseguire e del settore di pertinenza, è alla base dei c.d. accreditamenti o certificazioni condotte da enti terzi (in quanto diversi sia dall’utilizzatore che dal produttore), valorizzando di conseguenza l’intera filiera sotto i profili della qualità e dell’affidabilità.

In tutti i Paesi in cui l’accreditamento è stato introdotto è aumentata la competitività e l’intero sistema socio-economico ne ha beneficiato, dalle istituzioni alle imprese, ai consumatori, in termini di reputazione e di performance.
Nel dettaglio, come ricordato dal nostro ente di certificazione nazionale Accredia, diversi potrebbero essere i vantaggi: nel caso delle istituzioni, o della Pubblica Amministrazione più in generale, si possono ottenere benefici in termini di riduzione della legislazione nazionale aggiuntiva e di semplificazione dei controlli diretti nei confronti di organizzazioni pubbliche o private che possiedono la certificazione.

5. Le intercettazioni legali come servizi informatici da certificare

E’ dunque paradossale rilevare che le intercettazioni, intese come servizi informatici noleggiati dalla Pubblica Amministrazione, non possono riferirsi ad alcuno standard internazionale, che comprenda le varie peculiarità, a differenza di quanto avviene in tanti altri settori.
Spesso si è portati a valutare erroneamente che tale forma di garanzia o certificazione sia già in qualche modo contemplata nella dichiarazione di aderenza ai requisiti elencati nei relativi bandi di gara e nei loro allegati tecnici. In realtà, l’elencazione di requisiti tecnici dei bandi non può essere mai così dettagliata da considerare tutti gli aspetti necessari, ad esempio come quello della sicurezza, del trattamento, degli standard ETSI per l’inoltro dei dati ai sistemi dell’autorità giudiziaria, ecc. Nella maggior parte dei casi, quindi, si procede sulla base di una semplice autodichiarazione del fornitore, che ha il solo scopo pratico di manlevare i pubblici uffici dalle verifiche preliminari, altamente specialistiche sotto il profilo tecnico, che questi ultimi non sarebbero in alcun modo in grado di svolgere.

Il principale vantaggio di una certificazione anche nel settore delle intercettazioni sarebbe quello di fornire una preventiva garanzia circa la legalità (intesa come rispondenza alle regole tecniche più avanzate) dell’intero sistema delle intercettazioni, evitando di dover ricostruire ogni volta l’intera filiera di gestione del dato intercettato, con benefici anche sotto il profilo della riduzione dei tempi processuali. Si avrebbero inoltre vantaggi nello snellimento delle procedure di gara: in moltissimi altri settori industriali la certificazione indipendente di prodotto costituisce già un requisito legale o contrattuale. Infine, si avrebbe finalmente la disponibilità di un’elencazione oggettiva di caratteristiche che permetterebbe ai pubblici uffici una più semplice scelta del prodotto più adeguato alle specifiche esigenze del momento.

In tal modo si raggiungerebbero tre obiettivi importanti.

  1. Garantire al cittadino che le modalità tecniche delle captazioni, della trasmissione e della custodia delle sue comunicazioni rispettino elevati e costanti standard qualitativi, idonei ad assicurare l’effettività dei precetti delle norme di rango costituzionale e ordinario. In altri termini, dare a tutti la certezza che l’intero “processo” dell’attività intercettativa sia presidiato da meccanismi tecnici – validati ab inizio e costantemente monitorati – che garantiscano l’integrità, la continuità, la non manipolabilità, la non replicabilità, la confidenzialità delle comunicazioni.
  2. Garantire ai Procuratori della Repubblica di poter disporre, già all’atto della scelta dell’azienda a cui affidare le attività intercettative, di elementi valutativi affidabili; attribuire ai predetti Procuratori – attraverso le competenze del soggetto certificatore – strumenti per verificare in maniera continuativa e attendibile le modalità attraverso le quali viene posto in esecuzione il mandato intercettativo che egli ha conferito, sulla base dell’autorizzazione del GIP, alla Polizia Giudiziaria. Attraverso la certificazione del “processo” intercettativo, in altri termini, il Procuratore ottiene la garanzia scientifica che ogni istante dell’attività invasiva avvenga senza intromissioni, interferenze, errori, dimenticanze, negligenze, trascuratezza ecc.
  3. Garantire all’operatore incaricato di eseguire le intercettazioni, di avere un qualificato e competente interlocutore con il quale potersi permanentemente interfacciare, anche a fronte di ogni nuovo evento che si manifesti e che richieda una “decisione” di tipo tecnologico.

Lo strumento necessario per il raggiungimento dei tre obiettivi è la certificazione – a cura di soggetto terzo qualificato e accreditato – dell’intero processo di intercettazione e captazione delle informazioni: esso, fin dall’avvio dell’installazione, anzi fin dalla scelta degli strumenti tecnologici, da quelli hardware al software, deve essere validato dal punto di visto scientifico così che se ne certifichi la idoneità a realizzare un’attività conforme ai parametri di legge.
Dal punto di visto organizzativo la individuazione dei soggetti certificatori, da abilitare a tale funzione in materia di intercettazione, potrà essere compiuta dal Ministero della Giustizia, eventualmente per macro aree territoriali, oppure potrà essere rimessa alla discrezionalità dei singoli Procuratori della Repubblica, attingendo tale figura nell’ambito di elenchi previamente validati dallo stesso Ministero.©

FONTE: https://www.sicurezzaegiustizia.com/intercettazioni-legali-solo-se-certificate/

 

 

 

ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME

ORLANDO, IL MINISTRO-LAVORATORE

Antonio De Pascali 19 09 201

Andrea Orlando non ha mai lavorato in vita sua.

Ed ha studiato pure poco, avendo conseguito solo il diploma di liceo scientifico.

Ma poco conta. E’ comunista ed è ministro da quasi 10 anni. Ed in ambiti importantissimi come l’Ambiente, l’altro ieri, la Giustizia, ieri, ed il Lavoro oggi.

Dov’è la novità?

La novità nella mostruosa cazzata dichiarata ieri. Quando da ministro del Lavoro ha dichiarato che “è bene avere il green pass sul luogo di lavoro e che il tampone gratuito ce lo sogniamo perchè col tampone gratuito molti non si vaccinerebbero mentre l’intento del Governo è proprio quello di vaccinare tutti o quasi”.

Insomma, dopo aver combattuto per 70 anni il Fascismo che era il Male assoluto e che rappresentava la massima espressione dello Stato Etico, la realtà più deprecabile della storia, secondo i neo liberali comunisti, il Governo del comunista Orlando diventa così etico che più etico non si può.

Il tampone si paga così sproniamo che vi vacciniate, dice.

Questa l’etica dello Stato comunista bancario di Draghi. Un’etica farlocca che solo i burattinai più farlocchi possono proporre al popolino ignorante.

Insomma, abbiamo uno Stato liberale e moderno che permette che milioni di Italiani fumino andando incontro alla morte per cancro, ufficialmente riconosciuta come conseguenza del fumo, anzi lucrandoci sopra, milioni di morti che producono tasse vergognose.

Abbiamo uno Stato liberale e moderno che permette che milioni di Italiani si ubriachino e siano dediti all’alcol andando incontro a morte per cirrosi, lucrandoci sopra, milioni di morti, con tasse enormi sull’alcol.

Però lo Stato si redime e diventa etico per il covid.

Vaccinazione a go-go. E chi non si vaccina non potrà vivere in mezzo agli altri.

Perché la salute collettiva prescinde tutto.

Anche le morti per fumo ed alcol, che sono di serie B rispetto a quelle per covid.

Certe volte, quando vedo queste cose, quando vedo questo accanimento, penso che abbiano ragione parte di quegli scappati di casa dei no-vax quando parlano di nano-particelle iniettate col vaccino. Che si attiverebbero col 5G cinese.

A volte la fantascienza supera la realtà.

Con ministri come Orlando.

FONTE: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1063260204211454&id=100015824534248

 

 

 

“Belen torna al lavoro, Antonino fa il “mammo” con Luna Marì”

Rita Lazzaro 11 09 2021

Si parla tanto di sessismo, di rispetto verso la donna e la figura materna, con tanta cura e attenzione nell’uso del linguaggio appropriato, caratterizzato da tanto di vocale come:

SindacA, ministrA, avvocatA,architettA.

Ci si strappa le vesti per un fischio, dando luogo addirittura a future fattispecie di reato come il catcalling e poi?

Poi gli stessi coVVetti, nulla dicono su una parola sessista come “mammo.”

Parola ridicola nonché offensiva, visto che, il “mammo” ha già un nome, un ruolo,un’importanza e si chiama:Papà.

E già, esiste la figura paterna che certo, non vale meno di quella materna, entrambi unici e insostituibili nelle loro differenze MA con un aspetto in comune:l’amore infinito verso i figli e quando un uomo, si occupa del proprio figlio, lo accudisce, lo educa, lo protegge, non fa il “mammo”, fa semplicemente il PADRE.

Da donna, da figlia mi dissocio da parole sessiste che, offendono non solo la figura paterna ma altresi materna, perché la mamma è sempre la mamma tanto quanto il papà è sempre il papà .

Una donna ma principalmente una Figlia.

FONTE: https://www.facebook.com/100012280962259/posts/1355263554892997/

 

 

 

 

BELPAESE DA SALVARE

Chi sono i 9 milioni irriducibili del pass. Già un referendum per cancellarlo

Sono 300mila i dipendenti pubblici senza certificato, 3,7 milioni nel privato. E poi minori, pensionati e casalinghe. Un comitato lancia la raccolta firme abrogativa: c’è anche Freccero

 

 

 

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di necessità virtù

Qualcuno ha paragonato la crescita economica che in Italia deriverà dai fondi stanziati dall’Unione Europea, a favore dei paesi colpiti dalla crisi pandemica, a quello che seguì il periodo post bellico più vicino temporalmente, cioè quello della seconda guerra mondiale. A parte il numero degli italiani morti che rappresenta l’unico aspetto fortemente evocativo che può accumunare i due momenti storici, per il resto quello indicato come “miracolo economico italiano” fu caratterizzato, è vero, da forte crescita economica e sviluppo tecnologico, ma soprattutto dalla riunificazione di un paese diviso, che doveva superare la frammentazione dei poteri dello Stato e le conseguenze della guerra civile interna. Uno stravolgimento sociale dal quale nacque la nostra Repubblica e fu emanata la nostra Costituzione, quindi un rinnovamento totale dovuto anche alla competenza e moralità delle diverse rappresentanze politiche.

In quest’era moderna post Covid dovremo accontentarci solo della prospettiva di una probabile ripresa economica, e non anche di quella politica, indicata come Next Generation EU (NGEU) ovvero un programma che prevede investimenti e riforme su tre macroaree: accelerazione della transizione ecologica e digitale; miglioramento della formazione delle lavoratrici e dei lavoratori; maggiore equità di genere, territoriale e generazionale. L’Italia è la prima beneficiaria di questo intervento, ma anche la seconda in Europa dopo UK per numero di morti causati dal Covid-19: il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) ci garantirà risorse per 191,5 miliardi di euro da impiegare nel periodo 2021- 2026, delle quali 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto.

Per usare i soldi del RRF è richiesta a tutti gli Stati membri la presentazione di un pacchetto di investimenti e riforme, chiamato Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Nel caso italiano il Piano abbraccia 4 contesti (pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione della legislazione, promozione della concorrenza) e si articola in 6 Missioni: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute. Oltre a questo, occorrerà indicare quali componenti del Piano contribuiscono ai sette programmi di punta europei c.d. “Flagship programs”: 1) Power up; 2) Renovate; 3) Recharge and refuel; 4) Connect; 5) Modernise; 6) Scale-up; 7) Reskill and upskill.

Il Covid-19 ha colpito la nostra economia più pesantemente di altri Paesi europei, perché era, e continua ad essere, più debole. Guardando al ventennio precedente, il Pil in Italia è cresciuto in totale del 7,9%, mentre in Germania è stato del 30,2%, in Francia del 32,4% e in Spagna del 43,6%. I problemi non sono pochi. Abbiamo tempi eccessivi nella giustizia civile, con in media 500 giorni per concludere un procedimento in primo grado; abbiamo barriere fisiche e mentali per l’accesso al mercato in diversi settori; abbiamo poche professioni regolamentate o comunque non sono tutte; abbiamo pochi investimenti pubblici e privati che rallentano il processo di modernizzazione della pubblica amministrazione, delle infrastrutture e delle filiere produttive; abbiamo un’ottima ossatura fatta in prevalenza di piccole e medie imprese ma che nella maggior parte dei casi non realizzano la transizione al digitale, perché non ne comprendono le opportunità. Come sempre è una questione culturale e di competenza.

Il Piano cerca di riaffermare il concetto di pubblica amministrazione come “alleata” di cittadini e imprese, intervenendo per riqualificarla nella formazione, anche per mezzo della riforma della Giustizia che riveste da sempre un ruolo centrale anche nell’attrazione di investimenti stranieri. È previsto un nuovo supporto ai giudici nell’evasione delle pratiche procedurali pendenti per il contenimento e la riduzione delle cause pendenti, a partire da quelle in arretrato.

Nel complesso, leggendo le riforme declinate nei contesti e nelle Missioni del PNRR, è inevitabile rilevare che si tratta di interventi che dovevano essere realizzati, in realtà, già nel ventennio precedente e ci si chiede se mai sarà sufficiente immettere semplicemente più fondi rispetto al passato piuttosto che cambiare modalità e capacità di gestirli. Le tabelle con la ripartizione dei fondi e le attività da effettuare sembrano essere una rappresentazione grafica di una spesa forzata, che deve comunque avvenire, mentre non viene fatto alcun cenno, per non dire che sono state dimenticate, altre attività innescate dalle prime che potrebbero efficientare il sistema e senza spese, come ad esempio la riforma delle intercettazioni che sono alla base delle indagini di giustizia e che si è incagliata tra contese politiche e commissioni poco competenti. A dire il vero nel Piano sono mancanti proprio tutte quelle attività attese da moltissimo tempo, ma che sono state oggetto di scontro politico, relegando il Piano stesso a strumento di pace politica ottenuta dalle consultazioni con gli attori istituzionali, economici e sociali affidata nella primavera del 2020 al comitato degli “esperti”.

La UE darà all’Italia non pochi euro e vogliamo comunque vederla come opportunità, ma per raggiungere gli obiettivi non è certo sufficiente delineare in maniera analitica le attività e le modalità con cui spenderemo questi soldi. Occorrerebbe invece dare una svolta alla guida delle amministrazioni centrali e territoriali, ai singoli uffici, dovremmo cercare e trovare maggiore italianità nelle aziende fornitrici, occorrerebbe cambiare anche il modo di fare politica di governo affinché non sia incentrata alla propaganda elettorale o personale, dare vita realmente ad un nuovo miracolo economico con riforme strutturali ed una nuova impostazione socio-culturale, dovremmo fare insomma di necessità “finalmente” virtù.

FONTE: https://www.sicurezzaegiustizia.com/il-piano-nazionale-di-ripresa-e-resilienza-di-necessita-virtu/

 

 

 

REGIME TECNO-SANITARIO MAI VISTO PRIMA

Federica Francesconi – 19 09 2021

No, mi dispiace, per quanto potessero essere liberticidi e oppressivi, i regimi totalitari del passato non raggiunsero mai le aberrazioni dell’attuale regime tecnosanitario italiano, dove:

– per poter circolare liberamente in strada devi dimostrare di non essere un infetto (con un certificato, il GP, che non dà alcuna garanzia che tu non lo sia)

– per lavorare devi inocularti un serio che comporta grossi rischi per la tua salute o, in alternativa, pagare dalle 200 alle 250 € al mese per comprare dei tamponi che non garantiscono un bel nulla

– per poter accedere a servizi essenziali come istruzione e cure sanitarie devi dimostrare di non essere un infetto sempre attraverso i sistemi inutili descritti sopra.

Vi prego di non fare paragoni con i regimi del passato. Non si era mai visto nella storia un regime che fa gli interessi delle multinazionali, che persegue con sistematica e fredda perversione la distruzione dello stato sociale, l’impoverimento del popolo, la svendita dell’economia nazionale a potenze straniere, la distruzione del senso di coesione tra i cittadini attraverso il terrorismo biomedico ecc.

Nemmeno il nazismo, nella sua brutalità oppressiva, ha mai perseguito l’annientamento della Germania, anche se poi indirettamente lo ha causato. Invece, la classe dirigente italiana, piazzata dall’élite mondialista, persegue scientificamente lo sfascio del Paese, ecco perché i paragoni con i regimi del passato non reggono.

Il regime tecno-sanitario, instaurato in Italia nell’indifferenza quasi generale, è una mostruosità mai vista prima, un unicum che non trova paralleli negli ultimi 250 anni di storia. Neanche la Cina può fungere da parallelo, dal momento che pur essendo un regime tecno-repressivo, esso persegue il potenziamento e l’espansione dello Stato. Solo il regime italiano, nell’attuale contesto internazionale, si è votato alla disgregazione della nazione. Perché questa unicità? Perché l’Italia in mano ai cani del mondialismo, infiltrati in tutti i gangli vitali dello Stato, è l’esperimento, riuscitissimo a giudicare dai risultati, del progetto mondialista di riprogrammazione della società in senso distopico. Con Draghi al comando e le istituzioni piegate a 90 gradi, quest’atto di magia nera ha potuto essere attuato senza scossoni. I nazisti, in confronto, erano delle mammolette.

FONTE: https://www.facebook.com/federica.francesconi.3/posts/10222815748240015

 

 

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

La Francia richiama gli ambasciatori di Stati Uniti e Australia, citando la “gravità eccezionale” dell’accordo sottomarino AUKUS

La Francia RICORDA gli ambasciatori di Stati Uniti e Australia, citando la "gravità eccezionale" dell'accordo sottomarino AUKUS
Parigi ha richiamato i suoi ambasciatori da Washington e Canberra per consultazioni, citando il “comportamento inaccettabile” di Stati Uniti, Regno Unito e Australia nel raggiungere un accordo sui sottomarini nucleari che ha affondato un contratto di costruzione navale francese.

“Su richiesta del Presidente della Repubblica [Emmanuel Macron], ho deciso di richiamare immediatamente a Parigi per consultazioni i nostri due ambasciatori negli Stati Uniti e in Australia”. Il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian ha detto venerdì.

Le Drian ha detto che la decisione è stata giustificata dalla “gravità eccezionale” dell’annuncio del 15 settembre fatto da Australia, Stati Uniti e Regno Unito.

ANCHE SU RT.COMMentre una Francia furiosa trama la sua vendetta per il tradimento dell’America sul suo accordo sui suoi sottomarini, prenderà l’opzione nucleare di lasciare la NATO?Abbandonare il progetto sottomarino che Canberra e Parigi avevano concordato nel 2016 costituisce “un comportamento inaccettabile tra alleati e partner, le cui conseguenze influenzano la stessa concezione che abbiamo delle nostre alleanze, delle nostre partnership e dell’importanza dell’Indo-Pacifico per l’Europa”, ha detto il ministro degli Esteri francese.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il primo ministro australiano Scott Morrison e il suo omologo britannico Boris Johnson hanno annunciato l’iniziativa “AUKUS” in un evento virtuale a tre vie mercoledì pomeriggio. Il fulcro di questa nuova alleanza di “democrazie marittime” è il progetto di 18 mesi per fornire a Canberra sottomarini a propulsione nucleare ma armati convenzionalmente. Ciò renderebbe l’Australia solo il settimo paese al mondo a gestire tali navi – e l’unico senza un proprio arsenale nucleare.

ANCHE SU RT.COMLo sbalorditivo tradimento della Francia da parte dell’America sui sottomarini nucleari per l’Australia segnala un enorme cambiamento geopolitico nella strategia degli Stati UnitiSecondo quanto riferito, la Francia ha scoperto l’accordo dai resoconti dei media, piuttosto che direttamente da Washington o Canberra, anche se i funzionari australiani insistono sul fatto di aver reso “molto chiaro” al loro partner che l’accordo franco-australiano potrebbe essere annullato. Le Drian e il ministro delle forze armate Florence Parly hanno rilasciato una dichiarazione furiosa in risposta alla presentazione di AUKUS, e il ministro degli Esteri in seguito lo ha definito una “pugnalata alla schiena”.

La reazione iniziale di Macron è stata quella di annullare un evento di gala presso l’ambasciata francese a Washington, previsto per il 240 ° anniversario della battaglia navale che ha contribuito a vincere la guerra d’indipendenza degli Stati Uniti.

Parigi non solo fu tagliata fuori dalla nuova alleanza anglofona, ma perse il contratto per fornire sottomarini a propulsione convenzionale all’Australia, per un valore fino a 66 miliardi di dollari. Il governo francese ha una partecipazione di maggioranza in Naval Group, che ha lavorato al contratto.

ANCHE SU RT.COMTre occhi… contro la Cina? Biden dice che Stati Uniti e Regno Unito aiuteranno l’Australia a costruire sottomarini nucleari “armati convenzionalmente”Pensi che i tuoi amici siano interessati? Condividi questa storia!

FONTE: https://www.rt.com/news/535167-france-recalls-ambassadors-aukus/

 

 

 

CULTURA

Aleister Crowley. Il mago nero

Federica Francesconi 10 09 2021

Non amo parlare ci certe tematiche sui Social, in quanto penso che la stragrande maggioranza degli utenti non abbia le basi spirituali per accoglierle. Ogni tanto però, quando la mia anima mi dà l’ok, faccio qualche strappo alla regola e lancio dei sassolini nello stagno, che so bene essere raccolti da pochissimi.

Ora, aprite bene le orecchie a ciò che vi sto rivelando. Chi ha creato la falsa emergenza pa*****ca sta portando avanti un enorme esperimento per agire sulla realtà.

Quasi un secolo fa, un certo Aleister Crowley, forse il più potente mago nero dell’epoca moderna (fu utilizzato come agente dall’intelligence inglese durante la II Guerra Mondiale per influenzarne il corso a favore degli Alleati, giusto per inquadrare il personaggio), sintetizzò la magia in questi termini: la magia è una scienza sperimentale; a determinate azioni seguono determinate conseguenze. Il mago è uno scienziato invertito. Lo scienziato è un mago invertito.

Ciò significa che il mago agisce sulla realtà manipolando la mente umana. Per manipolare la realtà devi prima riplasmare la mente umana. Come? Semplicemente facendo sì che sia quella mente a formarsi da sé una nuova realtà. Naturalmente servono allo scopo tutta una serie di mezzi: propaganda, sostanze farmaceutiche, collusione del mondo politico ecc., oltre che determinate pratiche controiniziatiche di cui non si può parlare in questo spazio. Che poi questa realtà mentale sia “reale” o meno è assolutamente insignificante ai fini del risultato. Perché se un essere umano si convince che una realtà, che vive solo nella sua testa, esiste veramente, si comporterà come se quella realtà fosse più reale della stessa realtà. E siccome, come sanno bene sia i fisici quantistici che i kabbalisti, le menti degli esseri umani sono tutte interconnesse, un potente atto di magia è in grado di agire contemporaneamente sulle menti di 8 miliardi di esseri umani. Per poter plasmare le menti di otto milioni di individui il mago nero deve agire sul secondo piano di esistenza, che nella kabbalah è conosciuto come Yezirah (il piano astrale), il mondo della formazione, dove prendono forma gli enti del mondo fisico (Assiah), quello in cui viviamo noi, giusto per capirci. Grazie a Dio i maghi neri non sono in grado di agire sugli altri due piani di esistenza sopra Yezirah, ma il loro potere su quest’ultimo è tale che riescono, grazie a miliardi di anime addormentate, a creare “mondi nuovi” sul piano di Assiah. Quello della pa*****ia è un “mondo”, per la precisione un mondo parallelo a quello in cui abbiamo vissuto fino a un anno e mezzo fa. Come hanno fatto a creare un mondo che non esiste empiricamente parlando (la pa*****mia è stata gonfiata ad arte per fungere da pilastro del Grande Reset in corso)? Molto semplice: siamo noi che, chi più chi meno, gli diamo il potere di creare nuovi mondi. Loro sono degli sperimentatori, come tali prevedono dei risultati, ma non hanno la certezza che il loro esperimento si concluderà secondo le loro previsioni. Noi siamo gli oggetti del loro esperimento. Fintantoché colludiamo con l’esperimento come semplici oggetti non faremo altro che modificare l’esperimento stesso a favore dei risultati da loro previsti. Se invece, con un potente atto di coscienza, usciamo dall’esperimento saremo noi a modificarlo a loro svantaggio e a nostro vantaggio. Come sanno bene i fisici quantistici, è l’OSSERVATORE che modifica la realtà. Questo comporta che da oggetti dell’esperimento dobbiamo avere la forza di diventare osservatori per modificarlo a nostro favore.

In sintesi: i maghi neri del mondialismo non conoscono i risultati dell’esperimento in corso, in quanto la realtà può essere modificata in ogni momento. Ed è per questa incertezza intrinseca che ricorrono ad ogni mezzo subdolo e criminale, inclusa la repressione.

Ho cercato di semplificare al massimo concetti che sono molto complessi e di più non posso dire se non che ognuno di noi deve diventare un essere capace di schermare la sua mente dagli attacchi dei maghi neri, creando dei suoi “mondi” paralleli. Solo così arriveremo a trasmutare la materia. Cosa difficilissima perché la mente è soprattutto Ego, intrappolata nella carta moschicida di mondi destinati a collassare

FONTE: https://www.facebook.com/1165264657/posts/10222775126904507/

 

 

 

CYBERWAR SPIONAGGIO INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE

Speranza, lo strano addio e le ombre sul ministero

Lascia Zaccardi, capo di gabinetto finito nelle carte dei pm per il report Oms sparito

 

 

 

ECONOMIA

REDDITO DI CITTADINANZA

OGNI NEO ASSUNTO E’ COSTATO ALLO STATO 52 MILA EURO, IL DOPPIO CHE NEL PRIVATO. SPESI QUASI 20 MILIARDI

REDDITO DI CITTADINANZA: OGNI NEO ASSUNTO E’ COSTATO ALLO STATO 52 MILA EURO, IL DOPPIO CHE NEL PRIVATO. SPESI QUASI 20 MILIARDI

Ogni posto di lavoro “creato” con il Reddito di Cittadinanza (RdC) è costato allo Stato almeno 52 mila euro. Oltre il doppio di quanto spende annualmente un imprenditore privato per un operaio a tempo indeterminato full time che, mediamente, costa attorno ai 25 mila euro. A questa conclusione è giunta un’analisi realizzata dall’Ufficio studi della CGIA.

Come si è arrivati a questo risultato ? A fronte di poco più di un milione di persone in difficoltà economica che, titolari del reddito di cittadinanza, hanno manifestato la disponibilità a recarsi in ufficio o in fabbrica, gli ultimi dati disponibili ci dicono che solo 152 mila hanno trovato un posto di lavoro grazie al sostegno dei navigator.

Ipotizzando che i titolari del RdC lo abbiano ricevuto per almeno un anno prima di entrare nel mercato del lavoro[2], percependo così quasi 7 mila euro, possiamo approssimativamente stimare che l’Inps abbia sostenuto, per 1.150.000 persone disponibili a lavorare, una spesa di 7,9 miliardi di euro, pari a poco più di 52.000 euro se rapportata a ogni singolo neoassunto. Un costo che appare eccessivo per un numero così limitato di persone entrate nel mercato del lavoro grazie al RdC…

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FONTE: http://www.cgiamestre.com/reddito-di-cittadinanza-ogni-neo-assunto-e-costato-allo-stato-52-mila-euro-il-doppio-che-nel-privato-spesi-quasi-20-miliardi/

 

 

 

A RISCHIO USURA OLTRE 176 MILA IMPRESE: 1 SU 3 E’ AL SUD

Sono poco meno di 176.400 le imprese italiane che si trovano in sofferenza; tra queste una su tre è ubicata al Sud. Roma, Milano, Napoli e Torino sono le realtà territoriali maggiormente in difficoltà. Parliamo di società non finanziarie e famiglie produttrici che sono state segnalate come insolventi dagli intermediari finanziari alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia. Una “bollinatura” che, per legge, non consente a queste aziende di accedere ad alcun prestito erogato dal canale finanziario legale. Pertanto, non potendo beneficiare di liquidità, rischiano, molto più delle altre, di chiudere o di scivolare tra le braccia degli usurai. Per evitare che la platea di queste aziende in difficoltà aumenti, la CGIA spera che il Governo Draghi potenzi le risorse a disposizione del “Fondo di prevenzione dell’usura” e aiuti le banche a sostenere le imprese, soprattutto quelle di piccola dimensione. Grazie all’attivazione di queste due misure, lo stock complessivo delle aziende in sofferenza non dovrebbe crescere.

  • A Roma, Milano, Napoli e Torino le situazioni più critiche

Come era prevedibile, a livello provinciale il numero più elevato di imprese segnalate come insolventi si concentra nelle grandi aree metropolitane. Al 31 marzo scorso, Roma era al primo posto con 13.310 aziende: subito dopo scorgiamo Milano con 9.931, Napoli con 8.159, Torino con 6.297, Firenze con 4.278 e Brescia con 3.444. Le province meno interessate da questo fenomeno, invece, sono quelle che, in linea di massima, sono le meno popolate: come Belluno (con 360 aziende segnalate alla Centrale Rischi), Isernia (333), Verbano-Cusio-Ossola (332) e Aosta (239) (vedi Tab 1). Se analizziamo i dati per ripartizione territoriale ci accorgiamo che l’area più a “rischio” è il Sud: qui si contano 57.992 aziende in sofferenza (pari al 32,9 per cento del totale), seguono il Centro con 44.854 imprese (25,4 per cento del totale), il Nordovest con 43.457 (24,6 per cento del totale) e infine il Nordest con 30.070 (17 per cento del totale) (vedi Tab. 2)…

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FONTE: http://www.cgiamestre.com/a-rischio-usura-oltre-176-mila-imprese-1-su-3-e-al-sud/

 

 

 

 

GIUSTIZIA E NORME

ATTENZIONE AGLI AUTOGOL

Augusto Sinatra 18 09 2021

Riprendendo qualche spunto dalle pertinenti osservazioni della nostra amica Maria Rita Grandi, e con riguardo all’annunciato referendum abrogativo delle leggi che introducono l’obbligo del siero magico e della certificazione verde, è opportuno riflettere attentamente.
Il quesito referendario molto facilmente potrebbe essere non ammesso dalla Corte costituzionale non solo per la brevità della misura prevista fino al 31 dicembre di quest’anno, ma anche perché la Corte cost. si troverebbe nella condizione di anticipare una sua interpretazione giustificativa delle leggi in questione e con ciò precludendo la possibilità che qualche giudice ordinario possa investirla della questione di legittimità costituzionale.
Il rischio più grave è che se pur si andasse a votare, l’esito potrebbe essere disastrosamente negativo, conferendo consenso popolare alla obbligatorietà di massa del siero magico e relativa certificazione verde. Ovviamente, se il referendum dovesse essere ammesso, tutti quelli contrari alle leggi in questione, dovrebbero andare a votare in massa per la loro abrogazione.
Vi è poi da considerare che il termine di fine emergenza non solo potrebbe essere, come sarà sicuramente, prorogato, ma obbligatorietà generale della magica pozione e marchiatura verde prescindono dal cosiddetto stato di emergenza (ovviamente inventata).
Questo potrebbe indurre la Corte costituzionale in sede di valutazione di ammissibilità del quesito referendario, a non prevalersi dell’argomento della breve durata del provvedimento e cioè la data del 31 dicembre 2021, ma potrebbe opporre la superiore esigenza della tutela della salute pubblica.
Non dimentichiamo che la Corte costituzionale è eletta per un terzo dal parlamento che è quello che è, per un terzo è nominata dal Capo dello Stato, e cioè Napolitano prima e Mattarella dopo, che sono quelli che sono; e per l’ultimo terzo dalle c.d. giurisdizioni superiori (Corte di cassazione, Consiglio di Stato e Corte dei conti).
A questo punto Peppino De Filippo direbbe “E ho detto tutto”.
Credo, viceversa, che ci sia da avvalersi della incauta mossa del duo Draghi-Speranza che mi ricordano molto i compianti “Fratelli De Rege”.
E cioè attendere le ire palesi o nascoste di giudici, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Forze Armate che ovviamente non hanno gradito la estensione anche a loro della obbligatorietà dell’elisir di lunga vita.
Quel che dobbiamo fare noi è resistere in tutti i modi.
Qualcuno ancora ricorderà: “Vince sempre chi più crede, chi più a lungo sa patire”.
AUGUSTO SINAGRA
https://t.me/radiofogna

FONTE: https://www.facebook.com/100070758812209/posts/129004149468212/

 

 

 

UN SUGGERIMENTO DA AVVOCATO

AUGUSTO SINAGRA 24 08 2021

Molti insegnanti di ogni grado (dalle primarie alle Università e molti di6 altri settori di impiego pubblico e privato, specificamente del settore della sanità, che non vogliono rischiare la salute e la vita, mi chiedono come difendersi dall’ignominioso ricatto del lasciapassare verde, peraltro violativo dello stesso art. 32 Cost. e della normativa comunitaria e internazionale, oltre che fondato mendacemente su basi scientifiche false.

Il Decreto Legge non è impugnabile in via diretta dinanzi al giudice nazionale (ma dinanzi alla Corte europea di Strasburgo, sì).

Si può ricorrere direttamente al giudice nazionale per impugnare il provvedimento sanzionatorio conseguente alla violazione dell’obbligo di assumere il siero miracoloso per lavorare e vivere. Si tratterebbe, tuttavia, di un procedimento lungo e di esito incerto anche per la naturale attitudine di molti giudici a compiacere il “potere”.

Al di là di un governo inqualificabile (e poi sicuramente di larga parte del parlamento in sede di conversione in legge del decreto) che ricorre al “ricatto” per inconfessabili finalità, e pur consapevole dei gravissimi rischi per la salute che comporta la miracolosa pozione (che comunque non immunizza), credo che l’iniziativa più appropriata in difesa di tutti e di ciascuno, e anche per smascherare il vile inganno, sia la seguente (che il mio Studio già sta mettendo in atto con l’eccellente Collega Paolo Serra di Grosseto).

Ciascuno si rechi là dove si somministra la sacra pozione assieme ad un testimone, e chieda al sanitario incaricato – come ne ha diritto – una certificazione scritta nel senso che il siero miracoloso immunizza dal contagio, e non espone a nessun rischio né nell’immediato e né nel breve, medio e lungo periodo.

Il sanitario ovviamente non lo farà mai (si chiama anche questa medicina “difensiva”?).

L’interessato avverta conseguentemente che non firmerà alcun “consenso informato”.

La mancata acquisizione del lascia passare verde sarà stata dunque responsabilità del medico “siereggiante” e costituirà motivo conducente all’annullamento di ogni eventuale provvedimento sanzionatorio.

Vorrò vedere, infatti, quale giudice avrà il “coraggio” di affermare la legittimità della SOGGEZIONE ad UN RICATTO comportante RISCHI per la SALUTE e per la VITA

Chi fosse interessato mi contatti pure per e-mail:

studio@sinagrasabatinisanci.it

per ulteriori necessarie “istruzioni”.

 

FONTE: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=122286776806616&id=100070758812209N

 

Tribunale di Milano dichiara illegittima la sospensione senza stipendio degli OSS

Tribunale civile di Milano (Foto di Archivio Pressenza)

Importantissima sentenza del Tribunale di Milano, sancita l’illegittimità dei licenziamenti degli Operatori Socio-Sanitari, ribaltato il giudizio delle precedenti sentenze contrarie ai lavoratori.
Non un provvedimento d’urgenza ma prima vera e propria sentenza di merito quindi, una pronuncia definitiva che ha statuito l’illegittimità della sospensione ed il pagamento delle retribuzioni arretrate.

Si può parlare di pronuncia straordinaria perché da una parte ribalta l’andamento delle sentenze precedenti, dall’altra sancisce il principio d’illegittimità sia del licenziamento che della sospensione senza stipendio.
Il giudizio tra l’altro proviene dal più autorevole Tribunale italiano che nel merito ha precisato che la lavoratrice non deve tornare sul posto di lavoro, ma che ha comunque diritto ad essere pagata.

La Sentenza n. 2135/2021 del Tribunale del lavoro di Milano ha definito illegittima la sospensione dal lavoro da parte del datore di lavoro in forza dell’art. 2087 c.c.

Nelle prossime ore la pubblicazione del testo della sentenza.

Pronunciamento particolarmente importante perché inoltre potrà rappresentare sia giurisprudenza del lavoro che orientamento sui futuri dibattimenti relativi alla possibile sospensione sia dei sanitari non vaccinati, come anche del personale scolastico privo di green pass.

In una prima dichiarazione in merito la sentenza, l’avvocato Mauro Sandri si è così espresso:

“Il caso è uno dei primi che si è profilato in termini di sospensione di operatori sanitari; tutti ricorderanno la sentenza di Belluno, quando 5 operatori sanitari OSS vennero sospesi da una cooperativa, fecero il ricorso, persero rovinosamente quel ricorso. Il mainstream amplificò l’esito di quella sentenza arrivando a dire che era inutile fare questi ricorsi contro i provvedimenti di sospensione dei datori dal lavoro. Quella sentenza venne poi purtroppo emulata negativamente da altri tribunali, tra cui: Modena, Verona. Si era creata pertanto una giurisprudenza che riteneva di autorizzare i datori di lavoro privati a sospendere i loro dipendenti anche e indipendentemente dal fatto che successivamente fosse uscita una nuova legge. Io stesso avevo impugnato numerosi provvedimenti e in sede di sospensiva era sempre stata rigettata la mia richiesta di sospendere i provvedimenti di sospensione. Si è questa volta invece discusso la causa nel merito, vale a dire non più con provvedimento provvisorio e la sentenza è stata clamorosamente positiva, perché ha stabilito la illegittimità della sospensione.”

“Questo è un ricorso da lavoro, finalizzato alla reintegra nel posto di lavoro. Perché la sospensione determina l’espulsione del dipendente dal luogo di lavoro. Quindi viene chiesta la reintegrazione nel posto di lavoro e il pagamento degli stipendi anche arretrati.” – prosegue Sandri.

L’operatrice era stata sospesa lo scorso febbraio, quindi priva di stipendio per tutto questo periodo. Ora è stata reintegrata e avrà un ristoro ampio rispetto a quanto dovuto. La sentenza prevede la restituzione a favore della dipendente, di tutti gli stipendi che non aveva percepito durante tutti questi mesi con gli interessi.
Con un certo entusiasmo l’Avv. Sandri commenta ancora l’esito del ricorso:
“Si pone la parola fine a quello che è stato un arbitrio, consumato fino ad oggi dai datori di lavoro nei confronti dei dipendenti. Questa sentenza costituirà sicuramente un parametro per le future sentenze. Sarà una pietra miliare questo mutamento di indirizzo.”
– “forse è la prima che arriva a ribaltare una narrativa che era stata forse unanime per chi non si voleva vaccinare, è per me un trampolino per ulteriori cause che ho in corso, prime fra tutte quella contro il green-pass che verrà definitivamente cassato”

Sandri si riferisce al ricorso contro il green pass mosso direttamente in sede europea:
“Saranno dedicati nei prossimi giorni comunicazioni al rapporto tra il green-pass europeo e quello italiano. Quest’ultimo non è altro che la conseguenza diretta del primo. Solo esclusivamente eliminando il green-pass europeo potremmo sperare che i giudici nazionali possano porre un freno anche alla diffusione di quello italiano. Da un punto di vista interpretativo questa sentenza ha un perimetro che è limitato al soggetto che può emanare provvedimenti di sospensione, quindi non è estensibile al di fuori della specifica fattispecie del rapporto di lavoro privato e datore di lavoro in relazione agli obblighi sanitari.”

In relazione all’estensione del green-pass a tutte le categorie del privato in altri settori e in special modo prendendo in esame la pretesa di vaccinazione da parte dei datori di lavoro rivolta ai dipendenti, Sandri aggiunge che:

“Questo principio può essere valorizzato in molte altre situazioni in direzione degli obblighi vaccinali; chiunque, dipendente di una azienda abbia subito una pressione indebita a farsi vaccinare e magari sia stato sospeso per non averlo fatto diviene così oggetto di mobbing.” Subire una forma di pressione o di ricatto in termini di scelta sulla salute della propria persona è a tuti gli effetti ascrivibile a mobbing, ed impugnabile non solo al fine di dichiarare illegittimi i provvedimenti di sospensione e licenziamento ma anche per richiedere i danni.

In sintesi “questa sentenza fa capire che difendersi in maniera efficace è assolutamente importante per raggiungere risultati.”

La sentenza infatti dichiara inoltre che questi comportamenti sono illegittimi, rappresentando tale illegittimità una sicura estensione a tutto tondo per moltissime future cause.

“È fondamentale che ci sia la comprensione che comunque malgrado tutto, per eliminare una cattiva legge, l’unica soluzione è una buona sentenza.”

Conclude così Sandri nella sua dichiarazione, invitando in un certo qual modo ad affrontare l’illegittimità di una legge sbagliata oltre che discriminatoria e lesiva della dignità del lavoratore, in sede di tribunale.

FONTE: https://www.pressenza.com/it/2021/09/tribunale-di-milano-dichiara-illegittima-la-sospensione-senza-stipendio-degli-oss/

 

Superbonus, via libera alla detrazione anche con abusi edilizi

di Paola Mammarella

La conferma del Mef: la presentazione della CILA non richiede l’attestazione dello stato legittimo degli immobili

Foto: Facebook @Cameradeideputati
Foto: Facebook @Cameradeideputati

17/09/2021 – Anche gli edifici con irregolarità possono usufruire del Superbonus. Lo ha confermato il Ministero dell’Economia e delle Finanze rispondendo ad un’interrogazione proposta dagli on. Pd Mario Fragomeli e Gianluca Benamati in Commissione Finanze alla Camera.

Gli interroganti si sono fatti portavoce del caso di un condominio, che ha destato qualche dubbio agli operatori.

Superbonus, il condominio con abusi edilizi

Gli interroganti hanno prospettato il caso di un condominio provvisto di concessione edilizia e di titolo abitativo, costruito in difformità dal progetto originario, insanabile da un punto di vista urbanistico, ma reso alienabile con il ravvedimento dei condòmini dopo aver pagato la relativa sanzione prevista dal comune di appartenenza.

I condòmini hanno pagato la sanzione, pari al doppio del costo di produzione, come previsto dalla LR 65/2014 della Regione Toscana e sono interessati alla realizzazione degli interventi agevolati con il Superbonus.

Superbonus, ok alla detrazione anche con abusi edilizi

Il Ministero ha spiegato che, in base al comma 13-ter dell’articolo 119 del Decreto Rilancio (DL 34/2020), modificato dal Decreto Governance PNRR e Semplificazioni (Legge 108/2021), gli interventi oggetto del Superbonus sono realizzabili mediante comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) e che la presentazione della CILA non richiede l’attestazione dello stato legittimo previsto dall’articolo 9-bis, comma 1-bis, del Testo Unico dell’edilizia (Dpr 380/2001).

Ricordiamo che, per usufruire del Superbonus, è stato messo a punto il modello CILAS, cioè una CILA ad-hoc. La CILAS può essere utilizzata per gli interventi di efficientamento energetico e i lavori antisismici che, anche se realizzati su parti strutturali e prospetti, sono considerate manutenzioni straordinarie. La CILAS non può essere utilizzata per i lavori di demolizione e ricostruzione.

L’introduzione della CILAS e l’aver messo nero su bianco che non è necessaria l’attestazione dello stato legittimo degli immobili, ha destato qualche perplessità in merito alla possibilità che siano tacitamente sanati eventuali abusi edilizi.

In realtà, resta ferma la possibilità di segnalare la presenza degli abusi. Come spiegato anche dal portavoce del M5S Gianni Pietro Girotto dalla sua pagina Facebook, con la CILAS l’aspetto fiscale è separato da quello della regolarità edilizia e inalterate tutte le prerogative di controllo da parte delle amministrazioni comunali. Questo significa che “gli abusi rimangono tali, semplicemente non pregiudicano di poter fare l’intervento complessivo”.

Si tratta di una semplificazione che torna utile nei condomìni con molte unità immobiliari, per evitare che le irregolarità commesse da pochi condòmini pregiudichino la possibilità di far partire il cantiere per la riqualificazione energetica o la messa in sicurezza antisismica.

Norme correlate

Legge dello Stato 29/07/2021 n.108

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, recante governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure (Governance PNRR e Semplificazioni)

Decreto Legge 19/05/2020 n.34

Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 (Decreto Rilancio) (Coronavirus)

Decreto Pres. Repubblica 06/06/2001 n.380

Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia

GREEN PASS OBBLIGATORIO AL LAVORO

GREEN PASS OBBLIGATORIO AL LAVORO

Ieri (16/09) il Consiglio dei Ministri, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening.

IN ATTESA DELLA PUBBLICAZIONE DEL DECRETO DI SEGUITO LE PRINCIPALI PREVISIONI:

LAVORO PRIVATO

A chi si applica
Sono tenuti a possedere e a esibire su richiesta i Certificati Verdi coloro che svolgano attività lavorativa nel settore privato.

Dove si applica
Il possesso e l’esibizione, su richiesta, del Certificato Verde sono richiesti per accedere ai luoghi di lavoro.

I controlli e chi li effettua
Come per il lavoro pubblico, anche per quello privato sono i datori di lavoro a dover assicurare il rispetto delle prescrizioni. Entro il 15 ottobre devono definire le modalità per l’organizzazione delle verifiche. I controlli saranno effettuati preferibilmente all’accesso ai luoghi di lavoro e, nel caso, anche a campione. I datori di lavoro inoltre individuano i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle eventuali violazioni.

Le sanzioni
Il decreto prevede che il personale ha l’obbligo del Green Pass e, se comunica di non averlo o ne risulti privo al momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato assente senza diritto alla retribuzione fino alla presentazione del Certificato Verde. Non ci sono conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.
È prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1500 euro per i lavoratori che abbiano avuto accesso violando l’obbligo di Green Pass.
Per le aziende con meno di 15 dipendenti, è prevista una disciplina volta a consentire al datore di lavoro a sostituire temporaneamente il lavoratore privo di Certificato Verde.

LAVORO PUBBLICO

A chi si applica
È tenuto a essere in possesso dei Certificati Verdi il personale delle Amministrazioni pubbliche.
L’obbligo riguarda inoltre il personale di Autorità indipendenti, Consob, Covip, Banca d’Italia, enti pubblici economici e organi di rilevanza costituzionale. Il vincolo vale anche per i titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice.
Inoltre l’obbligo è esteso ai soggetti, anche esterni, che svolgono a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o formativa presso le pubbliche amministrazioni.
Dove si applica
Il possesso e l’esibizione, su richiesta, del Certificato Verde sono richiesti per accedere ai luoghi di lavoro delle strutture prima elencate.
I controlli e chi li effettua
Sono i datori di lavoro a dover verificare il rispetto delle prescrizioni. Entro il 15 ottobre devono definire le modalità per l’organizzazione delle verifiche. I controlli saranno effettuati preferibilmente all’accesso ai luoghi di lavoro e, nel caso, anche a campione. I datori di lavoro inoltre individuano i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle eventuali violazioni.
Le sanzioni
Il decreto prevede che il personale che ha l’obbligo del Green Pass, se comunica di non averlo o ne risulti privo al momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della Certificazione Verde; dopo cinque giorni di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso. La retribuzione non è dovuta dal primo giorno di assenza. Non ci sono conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.
Per coloro che sono colti senza la Certificazione sul luogo di lavoro è prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1500 euro e restano ferme le conseguenze disciplinari previste dai diversi ordinamenti di appartenenza.

Organi costituzionali
L’obbligo di Green Pass vale anche per i soggetti titolari di cariche elettive e di cariche istituzionali di vertice. Gli organi costituzionali adeguano il proprio ordinamento alle nuove disposizioni sull’impiego delle Certificazioni Verdi.

Tamponi calmierati
Il decreto prevede l’obbligo per le farmacie di somministrare i test antigenici rapidi applicando i prezzi definiti nel protocollo d’intesa siglato dal Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, d’intesa con il Ministro della salute. L’obbligo vale per le farmacie che hanno i requisiti prescritti.
Le nuove norme prevedono inoltre la gratuità dei tamponi per coloro che sono stati esentati dalla vaccinazione.

Tribunali
Il personale amministrativo e i magistrati, per l’accesso agli uffici giudiziari, devono possedere ed esibire le Certificazioni Verdi. Al fine di consentire il pieno svolgimento dei procedimenti, l’obbligo non si estende ad avvocati e altri difensori, consulenti, periti e altri ausiliari del magistrato estranei all’amministrazione della Giustizia, testimoni e parti del processo.

Revisione misure di distanziamento
Entro il 30 settembre, in ragione dell’estensione dell’obbligo di Green Pass e dell’andamento della campagna vaccinale, il Cts esprime un parere relativo alle condizioni di distanziamento, capienza e protezione nei luoghi nei quali si svolgono attività culturali, sportive, sociali e ricreative. La rivalutazione sarà propedeutica all’adozione degli successivi provvedimenti.

FONTE: http://www.cgiamestre.com/green-pass-obbligatorio-al-lavoro/

 

 

 

LA LINGUA SALVATA

Orto-lalia

(demo-lalia religiosa)

L’interpretazione personificata della nozione di perfezione ontologica metafisica e teleologica rappresentata dal termine “Dio” deriva dall’idea reificata della parola astratta “potere”: equivale al significato delle parole “satana”, “demonio” e “diavolo”, sinonimi che esprimono sensi diversi del concetto del male, come libertà irrazionale, volontà negativa, negazione della verità e della stessa vita.

La personificazione mitologica è una strategia ideologica per appropriarsi di idee universali e impedire la libertà dell’astrazione, riducendo il valore semantico del linguaggio, per limitare il potenziale logico del pensiero, ridimensionare la prospettiva ermeneutica della razionalità, in modo che l’orizzonte temporale della verità si allontani mediante l’effetto opposto, l’illusione della visione ravvicinata ottenuta con il trucco psicologico della mediazione personale, come lenti che filtrino l’esperienza diretta della vista: per esempio, la Chiesa definisce come “segni straordinari”, o presenta come miracoloso, dei fenomeni materiali senza valore per la vita; fa spettacolo di effetti speciali, apparentemente prodigiosi, per nascondere i miracoli autentici, per ridurre il senso di meraviglia, adombrare le possibilità innate alle capacità umane, tarpare le ali della vita e frenare il massimo potenziale ontologico positivo, l’infinito est-etico…

L’ortodossia teologica cristiana, per definizione del termine “dossa” (oppure “doxa”) che sta per “opinione”, è definibile come “orto-lalia”, perché corrisponde a una strategia politica persuasiva di demagogia linguistica, attraverso argomenti di carattere non legalista, essendo relativa alla dimensione interiore, soggettiva, dell’esistenza,  alla coscienza personale e individuale.

“Se il pensiero corrompe il linguaggio, anche il linguaggio può corrompere il pensiero” (George Orwell, “La politica e la lingua inglese”).

N.B. il termine “satan” equivale a “saturazione privativa”, che è sinonimo di “boanerghes” (da “abonerghes”) o “thorless”; i termini “demonio” o “daimon” equivagono a “dominio del tutto”; il termine “diabolico” o “diabolo(go)s” (derivante da “abodialogos”) equivale a “pensiero doppio”,

“pensiero dualista/bipolare”, “pensiero bassa/minore”, “logica apparente” e “lingua ambigua”.

Christian Aysten 20 08 2021

FONTE: https://www.facebook.com/groups/190143921065305/permalink/4214641435282180/

 

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

“Preoccupante aumento dei ricoveri tra i pienamente vaccinati”, Israele informa su cosa ha spinto alla terza dose

Una verità drammatica quella che viene mostrata dalla dottoressa Sharon Elroy-Preiss del ministero della Salute israeliano durante il dibatto trasmesso in diretta streaming tra gli esperti consultati dalla Food and Drug Administration.

L’agenzia federale statunitense che si occupa della distribuzione dei farmaci e quindi anche della regolamentazione dell’utilizzo dei vaccini, nelle prossime ore prenderà la decisione sulla base del parere fornito dal pool di esperti che ha da poco “respinto la proposta di offrire una terza dose del vaccino contro il Covid-19 di Pfizer-BioNTech a tutti i cittadini di età superiore ai 16 anni e inferiore ai 65”.

Il gruppo di esperti indipendenti dall’agenzia è arrivato alla conclusione che la campagna di richiamo non andrà alla popolazione generalizzata, ma “solo agli ultrasessantenni, che sono a maggior rischio di sviluppare affezioni gravi”.

Durante la riunione sono stati diversi gli esperti che hanno manifestato preoccupazione e dubbi circa la possibilità di dare l’ok alla proposta di offrire la terza dose del vaccino.

Tra i membri che hanno preso parola, la dottoressa Sharon Elroy-Preiss che ha come altri mostrato esitazione nel sostenere la possibilità di una terza dose. Durante la riunione l’esperta ha spiegato la motivazione per la quale all’interno del loro Paese avrebbero deciso di dare il via libera al richiamo del vaccino.

Secondo quanto riferito da Agi, Sharon Elroy-Preiss ha infatti affermato che “la somministrazione della terza dose è stata decisa dopo aver assistito a un preoccupante aumento dei ricoveri tra quarantenni e cinquantenni pienamente vaccinati”.

Insomma una notizia che in Italia, alla luce delle ultime folli misure adottate dal governo per la costrizione alla vaccinazione, provoca ancora più rabbia e insofferenza. Hanno calpestato le libertà, dato il via a un pericoloso meccanismo di discriminazione sulla base di cosa? Aria fritta. Draghi e il suo (super)governo di chiacchieroni pagheranno per quanto stanno facendo subire agli italiani.

FONTE: https://www.ilparagone.it/attualita/preoccupante-aumento-dei-ricoveri-tra-i-pienamente-vaccinati-israele-informa-cosa-ha-spinto-alla-terza-dose/

 

 

 

POLITICA

LA FINE DELLA DEMOCRAZIA IN ITALIA

La fine della democrazia in ItaliaNuova settimana, nuovo decreto con misure ancora più restrittive e limitanti per chi non vuole farsi il vaccino e quindi non ha il Green passDal 15 ottobre sarà necessario infatti avere il Green pass praticamente per tutti i lavori sul suolo italiano. Ciò che ne risulta è che alla fine della fiera gli unici ad avere la possibilità di non vaccinarsi saranno i percettori del Reddito di cittadinanza. E a proposito di reddito di cittadinanza, giovedì 16 settembre al programma Piazzapulita di Corrado Formigli è intervenuto l’ex presidente del Consiglio e attuale leader dei cinque stelle Giuseppe Conte. Tra le varie cose che ha detto se ne è uscito con quest’affermazione: “Non ho letto nel dettaglio il decreto, ma lo leggerò”. Queste parole raffigurano precisamente la fine della democrazia nel nostro Paese. Come è mai possibile che il capo del partito che alle ultime elezioni è arrivato primo prendendo una quantità esorbitante di voti non conosca nel dettaglio un decreto che cambierà la vita di milioni di italiani.

Ormai tutto è nelle mani dell’incontestabile Mario Draghi, che praticamente decide da solo insieme ai suoi amichetti, con il benestare dei partiti politici di maggioranza che non fanno nulla per provare a risvegliare la poca democrazia che ancora risiede nel nostro Paese. È incredibile il fatto che i partiti politici, per conservare un paio di poltrone, non facciano niente per provare a contestare il potere al nostro caro premier. Dall’alba dei tempi la politica è stata partecipazione, lotta, confronto, dialogo, scontro. Ora non c’è niente di tutto questo, le fazioni politiche restano a guardare senza avere nemmeno la pretesa di dire: “ci siamo anche noi e vogliamo dire qualcosa”. Di fare politica non interessa più nemmeno agli stessi politici, che se ne stanno beatamente accomodati a rispettare i diktat di Sua eccellenza.

La prova della morte della democrazia in Italia ci sarà se nelle elezioni politiche del 2023, qualora non si riuscisse ad ottenere una maggioranza, i partiti si mettessero tutti insieme e decidessero che vale la pena prolungare per qualche anno la durata del governo Draghi. Lì, seriamente, la nostra democrazia potrebbe essere in pericolo. E dobbiamo stare attenti ad agganciarci al discorso del: “È previsto dalla Costituzione quindi si può fare, la democrazia è anche questo”. Bisogna stare attenti perché il pericolo di affrontare tempi diversi è concreto, e le più grandi nefandezze sono state fatte proprio in nome del rispetto della legge.

FONTE: http://opinione.it/politica/2021/09/17/luca-crisci_decreto-green-pass-15-ottobre-lavoratori-mario-draghi-giuseppe-conte-cinque-stelle-corrado-formigli/

 

 

 

Invito a Camaldoli – Le metamorfosi della democrazia

Dal 30 settembre al 3 ottobre 2021 riprendono i «Percorsi di cultura politica» promossi dalla rivista Il Regno in collaborazione con  la Comunità monastica di Camaldoli. Lo scopo è avviare un confronto formativo sui grandi temi della cultura, nazionale e internazionale. Qui il programma completo e le modalità di partecipazione.

La rivista Il Regno, assieme alla Comunità monastica di Camaldoli, riprende, dopo il lungo periodo Covid, la scuola di Camaldoli. Il secondo anno dei «Percorsi di cultura politica» sarà dedicato al tema: «Metamorfosi della democrazia». Scopo degli incontri è avviare un confronto formativo sui grandi temi della cultura, nazionale e internazionale, consapevoli del crescente vuoto formativo che attraversa anche il nostro mondo cattolico. L’iniziativa non ha carattere partitico. All’interno di un approccio multidisciplinare, particolare cura è data alla lettura storica e culturale degli avvenimenti. L’ispirazione cristiana ne è il criterio orientativo, aperto al confronto con altre visioni culturali e religiose.

Si è pensato di dare vita a un appuntamento annuale che sia di fatto un archivio delle memorie e una semina di futuro. E il titolo di questo percorso di studi sarà: “Non di solo pane vivrà l’uomo”, evocando, nella citazione degli evangelisti Luca e Matteo (ripresa dal Libro del Deuteronomio), sia la differenza, sia la corrispondenza tra storicità e trascendenza. Solo quella tensione interiore e quella differenza comunicativa consentono di elaborare un giudizio critico circa le dinamiche pericolose del potere, sia esso religioso, economico, ideologico o politico.

Con questo secondo incontro s’intende guardare alla crisi delle democrazie, alle «metamorfosi» profonde che le attraversano, derivate dalle grandi trasformazioni storiche in atto. Dai nuovi squilibri di potere internazionali, alle crisi finanziarie globali e alle immigrazioni, dalle innovazioni nanotecnologiche alle pandemie, siamo di fronte a una messa in questione dei fondamenti del vivere assieme. Comprendere sia i nuovi squilibri di potere internazionali, sia l’infragilimento delle nostre società significa interagire con i vecchi e i nuovi modelli di legittimazione. Se ciò che è nazionale non è più nazionale, se ciò che è internazionale non è più internazionale allora le logiche sulle quali poggiava l’immagine della modernità non reggono più. Tutto viene rimesso in discussione, a partire dai concetti chiave (e alle rispettive teorie) di società, identità, stato, sovranità, legittimità, potere e autorità. L’esito è del tutto aperto. Questo processo interpella anche la fede cristiana nella sua dimensione storica e ha nella figura dell’Europa (figura politica e culturale) un simbolo e una possibilità.

Gli incontri, che si terranno presso il monastero di Camaldoli, si svolgeranno su quattro giorni consecutivi, da giovedì 30 settembre domenica 3 ottobre 2021, e avranno carattere residenziale. È prevista anche la modalità del collegamento da remoto: informazioni qui.

 

Questo è il programma delle giornate di Camaldoli.

 

GIOVEDÌ 30

PRIMA SESSIONE | ore 15.00-19.00

Saluto del Priore generale dei Camaldolesi, Alessandro Barban

Apertura dei lavori del direttore de Il Regno, Gianfranco Brunelli

 

«Non di solo pane vivrà l’uomo»

La grazia del presente e l’esperienza del futuro

(meditazione di Pierangelo Sequeri – Preside Istituto Giovanni Paolo II)

 

Ore 17

Dopo l’egemonia americana

Stati Uniti, nuovi equilibri internazionali e crisi dei modelli di democrazia

(Prof.  Maurizio Molinari – Direttore de La Repubblica)

 

Il caso cinese

La separazione tra mercato e democrazia come idea di dominio

(Prof.  Gianni Criveller – PIME, Milano)

 

Ore 19.00 vespri

Ore 19.30 cena

 

 

VENERDÌ 1 

Ore 8.00 celebrazione eucaristica

Ore 8.30 colazione

 

SECONDA SESSIONE | ore 9.30-13.00

 

Berlino 1989. Alla fine della storia

(Prof.  Biagio De Giovanni – Università Federico II, Napoli)

 

Democrazia

Il catalogo della crisi

(Prof.  Giovanni Guzzetta – Università Tor Vergata, Roma)

 

Ore 13.00 pranzo

 

TERZA SESSIONE – 15.30-19.00

 

Pulp fiction

Com’è  cambiata la società americana negli anni di Trump

(Prof. Anna Camaiti Hostert – Università di Chicago e Los Angeles)

 

Alla fiera dell’Est

Le democrazie autoritarie dopo il comunismo

(Prof. Paolo Segatti e dott.  Luka Lisjak Gabrijelčič – Università Statale, Milano e Central European University, Budapest)

 

Le sacre sponde

Il Mediterraneo: dalla Turchia al Marocco

(Prof. Olivier Roy – Istituto universitario europeo, Firenze)

 

Ore 19.00 vespri

Ore 19.30 cena

 

 

SABATO 2

Ore 8.00 lodi

Ore 8.30 colazione

 

QUARTA SESSIONE – ore 9.30-13.00

 

Le società dell’algoritmo

(Prof. Sauro Succi – Center for Life Nano-NeuroScience – La Sapienza, Roma)

 

Provare a essere Dio

Le nuove tecniche comunicative e le metamorfosi della persona

(Prof. Giuseppe Riva – Università Cattolica, Milano)

 

Ore 13.00 pranzo

 

QUINTA SESSIONE – ore 15.30-19.00

 

Emergenze sanitarie e nuovi squilibri

Medicalizzare la società?

(Prof.ssa  Mariella Enoc – Presidente Consiglio di amministrazione ospedale pediatrico Bambino Gesù)

 

Vecchie regole, nuovi monopoli

Economia e finanza

(Prof.  Alberto Quadrio Curzio – Università Cattolica, Milano)

 

19.00 vespri

19.30 cena

 

 

DOMENICA 3

Ore 7.30 lodi

Ore 8.00 colazione

 

SESTA SESSIONE – ore 9.00-12.00

 

L’Europa come ispirazione cristiana

(prof. Christoph Theobald – Centre Sèvres, Parigi)

 

L’Europa come economia e come democrazia

(Dott. David Sassoli – Presidente Parlamento europeo)

 

Ore 12.00 celebrazione eucaristica

Ore 13.00 pranzo

 

PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI

Foresteria del Monastero

52014 Camaldoli (AR)

Tel. 0575 556013

E-mail foresteria@camaldoli.it – www.camaldoli.it

FONTE: https://re-blog.it/2021/09/06/invito-a-camaldoli-le-metamorfosi-della-democrazia/

 

 

 

SCIENZE TECNOLOGIE

La coscienza è un effetto quantistico: Roger Penrose rilancia la sua teoria

IN QUESTO ARTICOLO

Argomenti: Tecnologie | Roger Penrose | Stuart Hameroff

Cosa ci rende degli esseri coscienti? Quello della natura della coscienza è uno dei più grandi enigmi scientifici ancora irrisolti, origine di un vasto e complesso dibattito. Una tra le principali questioni che dividono scienziati ed epistemologi è se la coscienza sia un semplice sottoprodotto dei processi di elaborazione dell’informazione, e quindi in linea di principio riproducibile anche su un computer o su altri supporti non biologici, o se invece derivi da caratteristiche specifiche del cervello.

Tra i propugnatori della seconda tesi c’è l’insigne matematico Roger Penrose, che nel suo libro del 1989 La mente nuova dell’imperatore sosteneva la tesi secondo cui la coscienza sarebbe il prodotto di effetti di tipo quantistico (e quindi di tipo probabilistico e non interamente determinato). La tesi di Penrose è stata criticata da varie parti, dal punto di vista filosofico, ma anche da quello scientifico, dato che il cervello era ritenuto inadatto al verificarsi di effetti quantistici. Quest’ultima critica, tuttavia, è stata superata dalla scoperta che vari meccanismi, dal senso dell’olfatto alla fotosintesi, sono influenzati dalla meccanica quantistica. Ora Penrose ha pubblicato un articolo su Physics of Life Reviews, in cui rilancia la propria teoria sulla base di nuove prove.

Scritto insieme a Stuart Hameroff, l’articolo rilancia l’ipotesi secondo cui la coscienza sarebbe basata su vibrazioni quantistiche nei microtubuli all’interno dei neuroni cerebrali. Tali vibrazioni non sono più solo un’ipotesi, ma sono state effettivamente osservate nel cervello. Penrose procede anche a contrastare i suoi critici, sostenendo che tutte le previsioni fatte in base alla sua teoria sono state confermate dalle osservazioni. I due scienziati osservano inoltre che le vibrazioni quantistiche dei microtubuli possono essere messe in relazione con determinati ritmi elettroencefalografici finora non spiegati, a dimostrazione della loro influenza sui processi cerebrali.

Penrose sottolinea che la sua teoria può essere in accordo sia con coloro che ritengono che la conoscenza sia un prodotto dell’evoluzione, sia con chi pensa invece che la coscienza sia una proprietà dell’Universo e preesista alla coscienza umana.

FONTE: https://st.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2014-01-17/la-coscienza-e-effetto-quantistico-roger-penrose-rilancia-sua-teoria-154127.shtml

LE NANOTECNOLOGIE E LO SVILUPPO UMANO E SOCIALE DEL NOSTRO FUTURO

Le nanotecnologie e lo sviluppo umano e sociale del nostro futuroTra le tematiche più affascinanti e dibattute della nostra attualità ritroviamo l’impiego delle nanotecnologie fondamentali nel settore della Difesa e in quello civile, per evitare malfunzionamenti, proteggere le superfici e le parti meccaniche delle strumentazioni individuali, sviluppare nuove innovazioni legate al food e alla distribuzione alimentare. Dall’elettronica alla digitalizzazione, dalla medicina all’ingegneria, dai più svariati settori industriali, anche se appena agli inizi, le nanotecnologie determinano performance notevolmente superiori a tutti gli standard precedenti. Un monumento tutelato dal tempo, un prodotto alimentare generato senza spreco di tempo e consumo del suolo, una superficie protetta dai germi e tantissime altre applicazioni, rappresentano le prospettive dell’utilizzo delle nanotecnologie. La società 4ward360 srl è un’azienda italiana leader in trattamenti nanotecnologici.

Il Fondatore è Sabrina Zuccalà, attiva nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione di formulati nanotecnologici per la protezione e conservazione delle superfici materiche. Nel 2008, l’azienda, dopo anni di studi in collaborazione con i più importanti istituti universitari ed esperti ricercatori, ha introdotto nel mercato nazionale ed Internazionale il primo formulato nanotecnologico per conferire proprietà idro e oleo repellenti alle superfici porose rivoluzionando, così, tutti i tradizionali sistemi protettivi conservativi fino al momento conosciuti e impiegati. Nel tentativo di comprendere la realtà della ricerca scientifica legata al settore nanotecnologico, intervistiamo Sabrina Zuccalà attiva nella ricerca e leader nello sviluppo e nella produzione di formulati nanotecnologici in ambito edile, industriale, civile e, soprattutto, nella protezione e conservazione dei beni culturali.

I nanomateriali sono utili nell’industria del packaging e della conservazione. Aggiunti nelle plastiche, permettono conservazioni migliori, grazie all’effetto barriera potenziato. La ricerca scientifica in tale settore permetterebbe di ottimizzare l’utilizzo e il consumo alimentare della popolazione. Possiamo approfondire?

I nanomateriali sono utili nell’industria del packaging e della conservazione: aggiunti nelle plastiche, permettono conservazioni migliori, grazie all’effetto barriera potenziato. Un esempio sono le nanoparticelle di argento di cui sono sfruttate le proprietà per la realizzazione di superfici con caratteristiche antibatteriche che possono prolungare la durata degli alimenti confezionati senza l’uso di molecole chimiche. Nel settore alimentare le nanotecnologie hanno enormi potenzialità, dalla produzione in campo, fino alla conservazione dei cibi. Già a livello di produzione, l’agricoltura di precisione è in grado di monitorare, proprio attraverso le nanotecnologie, tutti i parametri fondamentali sia climatici che fisiologici delle coltivazioni. Grazie a un semplice tablet è possibile controllare i grossi latifondi o le aree che presentano condizioni difficili per le colture, intervenendo tempestivamente solo quando e dove serve. Erbicidi, pesticidi e nutrienti possono essere incapsulati ed efficientati attraverso il lento rilascio, la resistenza al dilavamento e la protezione dalla degradazione causata dai raggi uv. La precisione e la selettività delle nanotecnologie, oltre a garantire una maggior produzione qualitativa e quantitativa in ambito agricolo, riescono a diminuire l’utilizzo di sostanze chimiche, proteggendo gli insetti impollinatori e la salubrità del terreno e delle falde acquifere.

Nella quotidianità delle nostre comunità, cosa può apportare concretamente la nanotecnologia?

Anche nella vita di tutti i giorni ritroviamo le nanotecnologie. E sono molto più presenti di quello che si potrebbe pensare. Pensiamo alle superfici antigraffio presenti nelle suppellettili di casa, su occhiali e orologi; gli abiti nei quali la nanotecnologia ha introdotto tessuti antimacchia, antipiega, in grado di non accumulare cariche elettrostatiche e di essere lavati a basse temperature; le creme solari che presentano nanoparticelle di diossido di titanio in grado di proteggere dai raggi Uv senza sbiancare la pelle. Nel campo della produzione, gestione e risparmio energetico le nanotecnologie stanno svolgendo un ruolo di primo piano: i continui miglioramenti dei nanomateriali inseriti nelle celle solari di nuova generazione contribuiranno ad aumentare l’efficienza di conversione della luce in energia elettrica; i nuovi nano-catalizzatori aumenteranno l’efficienza dei normali motori termici; i materiali nanoporosi di ultima generazione permetteranno un migliore controllo e accumulo dell’idrogeno nei motori di nuova generazione. In generali, tutti i nuovi materiali alleggeriti, rinforzati e coibentati dalla presenza di nanostrutture, contribuiranno a far risparmiare energia per il trasporto e per il riscaldamento.

Le nanotecnologie possono essere fondamentali anche nel settore della Difesa, soprattutto per evitare malfunzionamenti. Cosa possiamo dire dell’applicazione delle nanotecnologie in tale settore, estremamente delicato e vitale per i governi e le istituzioni?

Sono tanti e variegati gli esempi. Penso alle applicazioni su tutte le parti in metallo e in ferro delle eliche degli elicotteri, oggetto continuo di usura a causa delle tormente di sabbia, quando utilizzati in Medio Oriente. Con la nanotecnologia siamo in grado di arrestare questo fenomeno. L’attuale progresso tecnologico vede la possibilità sempre più concreta dell’impiego di robot, droni e sistemi autonomi nelle operazioni militari, che saranno in grado di operare con un’autonomia sempre maggiore. Tuttavia, dal punto di vista etico è richiesta una maggiore attenzione e l’allineamento dei sistemi autonomi a criteri di massima efficienza, nel rispetto delle linee guida nazionali e internazionali, affinché anche gli autonomous systems rimangano sempre tecnologicamente efficienti. Sono molteplici i decessi di militari o di cittadini a causa della cattiva manutenzione degli strumenti militari. Per fronteggiare più agevolmente la complessità del cambiamento, le forze armate dovranno disporre di strumentazione agile e flessibile, dotati di capacità avanzate che non siano fonte di errori e la nanotecnologia può dare il suo contributo.

La nanoscienza e la nanotecnologia consentono di vedere e controllare singoli atomi e molecole. Come possiamo immaginare il futuro dell’umanità implementando la ricerca in tale settore?

La nanomedicina sta prendendo sempre più piede e credibilità, sfruttando gli indubbi vantaggi e i sorprendenti risultati derivanti proprio dagli apparati nanometrici: la cinetica di un farmaco può essere migliorata con notevole efficacia, grazie a nanoparticelle in grado di rendere il medicinale più solubile, a lento rilascio nel sito bersaglio e in grado di limitare gli effetti collaterali. Nuovi nanomateriali sono in grado di cambiare le loro proprie caratteristiche una volta attivati da un segnale esterno. Un campo magnetico esterno, ad esempio, è in grado di attivare il rilascio di un farmaco intrappolato all’interno di particelle o device medici. Lo stesso campo magnetico può guidare particelle superparamagnetiche (contenuti con ossido di ferro) verso il sito bersaglio o tessuti difficilmente raggiungibili; nella diagnostica, le nanoparticelle sono utilizzate per implementare i mezzi di contrasto al fine di ottenere immagini migliori, diminuendo le criticità fisiologiche dei composti radioattivi normalmente usati. Inoltre, l’uso di nanoparticelle otticamente attive, in grado di riconoscere e depositarsi solo su tessuti malati, può portare a una diagnostica ancor più selettiva. Il nostro benessere, la medicina e la salute umana riceveranno enormi vantaggi dall’utilizzo delle nanotecnologie, una nuova visione per il nostro futuro.

FONTE: http://opinione.it/hi-tech/2021/09/16/domenico-letizia_nanotecnologie-intervista-sabrina-zuccal%C3%A0-4ward360-srl-food-distribuzione-alimentare/

 

 

STORIA

All’armi siam fascisti, anzi massoni

Marcello Veneziani, Panorama (n.39)

 

In una giornata d’autunno di cent’anni fa un gruppo di giovanotti in abiti borghesi posa davanti al Teatro Augusteo di Roma dove sta nascendo il Partito Nazionale Fascista. Tra loro il ventiseienne Dino Grandi, unico col cappello in testa, il ventiquattrenne Italo Balbo, con la sigaretta in bocca e un bastone, i ventiseienni Giuseppe Bottai e Ulisse Igliori, e il più giovane di tutti, il ventitreenne Curzio Malaparte. Nella foto che segue ci sono i quadrumviri della Marcia su Roma: Michele Bianchi, Cesare Maria De Vecchi, Emilio De Bono, lo stesso Balbo, e i due vicesegretari del Pnf, Attilio Teruzzi e Achille Starace.

Cos’hanno in comune questi signori? Sono fascisti, direte voi, anzi sono il fascismo, Duce a parte. Si, ma non solo: tutti i camerati appena citati risultano affiliati alla Massoneria. Tutti. Di alcuni di loro era noto, di altri no. E sono la quasi totalità della nomenklatura fascista. Non è presente nelle foto ma è presente in spirito e in loggia anche il fascista intransigente per antonomasia, Roberto Farinacci, massone pure lui. E’ impressionante scorrere gli elenchi e le relative qualifiche massoniche nel libro appena uscito di Luca Irwin Fragale La Massoneria nel Parlamento. Primo novecento e Fascismo, edito da Morlacchi University Press.

All’alba del governo Mussolini erano ben 267 i parlamentari affiliati alla Massoneria: una loggia più che un emiciclo. Massoni di riti diversi furono altri nomi importanti nella storia del fascismo: il sindacalista Edmondo Rossoni, il gran ministro Araldo di Crollalanza, il gran giurista Alfredo De Marsico; e Peppino Caradonna, Bernardo Barbiellini Amidei, Aldo Finzi, Balbino Giuliano e Costanzo Ciano, padre di Galeazzo, Alberto Beneduce, il futuro patron dell’Iri e Giacomo Acerbo, autore della legge elettorale che porta il suo nome; Ezio Maria Gray, che sarà poi esponente dell’ Msi, Armando Casalini e tanti altri.

Di massoni ce ne sono anche dalla parte opposta: dal leader dell’opposizione aventiniana Giovanni Amendola al comunista e disertore Francesco Misiano, dal socialista Ivanoe Bonomi al compagno Arturo Labriola, dal futuro partigiano Emilio Canevari al democratico sociale Andrea Finocchiaro Aprile, dal demoliberale Luigi Luzzatti al socialista Corso Bovio, da Pietro Mancini (padre di Giacomo) a Mario Berlinguer, della nota famiglia. E personalità come Vittorio Emanuele Orlando, l’economista Maffeo Pantaleoni, gli scrittori Paolo Orano e Sem Benelli, tanti sindacalisti rivoluzionari. Un elenco infinito. Senza dire dei massoni “esoterici”.

Considerando che quasi tutte le personalità significative del fascismo appartenevano o transitarono per la Massoneria, non si può nemmeno parlare d’infiltrazione, almeno nei primi anni del regime fascista e nel tempo che lo precede. Oltre i casi personali e famigliari, le relazioni e gli opportunismi di carriera o le infiltrazioni strategiche del potere massonico nelle istituzioni e nei partiti, anche più avversi, c’era pure un movente politico e ideale.

I Massoni erano da un verso risorgimentali (Garibaldi, si sa, era un Gran Maestro e la Massoneria ebbe un ruolo decisivo nel processo unitario) e dall’altro erano nemici del Trono e dell’Altare, della Tradizione cattolica, degli Imperi centrali. Il grande evento storico che li unì fu la Prima Guerra Mondiale che da un verso si poneva in Italia come il compimento del Risorgimento e dall’altro verso nasceva contro l’Ancien Regime, le potenze restauratrici del Congresso di Vienna. La Massoneria, già legata al mondo internazionale, liberale e radicale, aprì al nazionalismo e ai sindacalisti rivoluzionari. Anche una parte dei socialisti si convertì all’interventismo: tra loro spicca il compagno Benito Mussolini. Che diventò interventista intervenuto; abbandonò la direzione de l’Avanti! e fondò il Popolo d’Italia. Lo fece con l’aiuto di Filippo Naldi, massone e amico di massoni che sostennero l’impresa. Dal punto di vista ideologico, precursore della svolta interventista mussoliniana fu il compagno avvocato e docente Giuseppe Rensi, filosofo e massone. L’interventismo e la guerra coagularono energie giovanili e anche intellettuali di prim’ordine. Lo stesso D’Annunzio, in odore di massoneria, scrisse col sindacalista e massone Alceste De Ambris la Carta del Carnaro per Fiume e ammise: “Senza l’appoggio incondizionato della massoneria, l’impresa di Ronchi non avrebbe potuto raggiungere il suo obbiettivo”.

Mussolini si avvalse del sostegno massonico ma quando fu al potere se ne volle liberare, anche per le ingerenze franco-inglesi. Vi risparmio la storia raccontata in dettaglio da storici di diverso orientamento, da Gianni Vannoni ad Aldo G.Mola. La svolta fu il delitto Matteotti, con la longa manus della Massoneria nella vicenda. Venne la legge per sciogliere la Massoneria che da allora diventò nemica giurata del fascismo. E vennero gli attentati a Mussolini, ben quattro in pochi mesi. Il primo fu di un deputato socialista e massone, Tito Zaniboni nell’anniversario della Vittoria, il 4 novembre del 1925. Zaniboni finì in carcere e uscirà solo nel ’43. La fece franca invece il confratello generale Luigi Capello, nascosto dai fratelli massoni. Il Concordato con la Chiesa allargò la rottura con la Massoneria.

Alla seduta del Gran Consiglio il fatidico 25 luglio del ’43, otto massoni votarono contro Mussolini; due confratelli furono invece dalla sua parte, Farinacci e Buffarini Guidi. Poi ci fu il governo Badoglio, con tanti massoni. Insomma, la massoneria è alle origini del fascismo e della sua caduta, del regime e dell’opposizione. La storia non si può scrivere in bianco e nero, ha tante sfumature di grigio.

FONTE: http://www.marcelloveneziani.com/articoli/allarmi-siam-fascisti-anzi-massoni/

 

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