RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 10 GIUGNO 2020

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RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI

10 GIUGNO 2020

A cura di Manlio Lo Presti

Esergo

E quello che non sapete è la sola cosa che sapete
E ciò che avete è ciò che non avete
E dove siete è là dove non siete 

THOMAS S. ELIOT, Quattro quartetti, East Coker, III, vv 36-47,

Garzanti, 1959, pag. 37

 

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La redazione provvederà doverosamente ed immediatamente alla loro rimozione dal blog.

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SOMMARIO

La violenza negli USA è un problema che sorge fin dalla sua nascita.
ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALL’ANNICHILIMENTO DEI CITTADINI
Floyd non lo posso considerare un martire, tutti sanno che era un criminale incallito
I download effettivi della app Immuni sarebbero centomila: possibile?
L’odio rosso per la destra “sudata”
Un patto adesso può cancellare la vera identità del nostro Paese
MANCAVA SOLO UNA LEGGE AD PERSONAM PER LA PERFETTA TRASFORMAZIONE DEI GRILLINI IN CASTA INCANCRENITA
Argentina in allarme tra epidemia e default: cosa succede?
Non cercare chi sei, ma osserva tutto ciò che NON sei. Una poesia di Thomas Eliot
Se Mussolini avesse vinto la guerra
Bullismo di Stato
Un mese con il vaccino sperimentale anti Covid. La volontaria: “Sto molto bene”
CHI FOMENTA DI CONTINUO IL DISCORSO SUL “RAZZISMO”?
BAGNAI: ILVA, UNA STRADA PERCORSA MALE.
ALTRO CHE LIQUIDITÀ: IL GOVERNO MASSACRA DI TASSE.
Il clan Rothschild in Italia: gli insospettabili banchieri
(IN)ADEMPIMENTI CONTRATTUALI AI TEMPI DEL COVID-19
Germania pronta ad accogliere migranti sbarcati in Italia e a Malta
Sanatoria migranti? Disastro. Ecco il flop della Bellanova
vendétta
Pensioni: ecco quale sarà l’impatto del COVID-19 sul sistema di previdenza
1100 VITE AL GIORNO PER GEORGE FLOYD?
Recovery Fund: la Germania vuole ridimensionarlo, ma perché?
SU MAX WEBER, OVVERO DELLA RESPONSABILITÀ DEL POLITICO
PD: LA CORRUZIONE FATTA PARTITO E CON L’IMPUNITA’ GARANTITA
SBARCA IL TRANSUMANESIMO A MONTECITORIO
Trascrizione dell’intervento di Attisani a Montecitorio: Transumanesimo in Parlamento
CHI TOCCA I FILI MUORE
“In 70 giorni non sviluppa una app nemmeno Dio”. Parola di Ministra
Il “Gran Cardinale” Alessandro Farnese

 

 

EDITORIALE

La violenza negli USA è un problema che sorge fin dalla sua nascita.

Manlio Lo Presti – 10 giugno 2020

Sarebbe necessario analizzare le “centrali” mandanti di queste PSY OPS. Poiché sappiamo che NIENTE E’ COME SEMBRA. ho l’impressione che il POMPAGGIO MEDIATICO DI TERRA DI MARE DI ARIA sparato ininterrottamente a martello da oltre 4000 EMITTENTI DA TUTTO IL MONDO da oltre 200 ore senza interruzione, SIA IL SEGNO DI UNA DISTRAZIONE DI MASSA.

Come ben spiegato da Pierre Goldman, “gli umani agiscono per un motivo buono (la morte del catturato), ma poi agisce per i motivi VERI (colpire Trump il fascista contro i quadrisex, gli antifa, ecc.)

Lo schema operativo eversivo adottato è qualcosa che puzza di bruciato proprio per questa insistenza ossessiva che non deve lasciare il tempo di pensare, di riflettere, perché la massa agisca sulle emozioni e sulla impulsività …

Questa è una colossale PSY OP costruita PER CREARE DISSENSO CONTRO TRUMP, CHE PERALTRO, HANNO TENTATO DI ASSASSINARE OLTRE 12 VOLTE, con ripetuti incendi a vari edifici di sua proprietà.

QUESTA E’ UNA RIEDIZIONE IN FANTASTICOLOR DELL’OPERAZIONE “Charlie Hebdo”.

Ma è più importante parlare del finanziamento dei monopattini e di antirazzismo quadrisex …

RIFLETTIAMO!

 

 

 

 

IN EVIDENZA

ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALL’ANNICHILIMENTO DEI CITTADINI

(di Marco Santero) – 9 giugno 2020

Rilancio con grande piacere questo video di Anna Rita IANNETTI, un grande medico con un curriculum immenso, una grande donna che affronta a viso aperto (E SENZA RITOCCHI CHIRURGICI) lo scempio che questo Governo infame sta facendo del paese, della salute fisica e psicofisica dei cittadini italiani e in modo particolare delle fasce deboli come anziani e bambini.

Il punto chiave è che ci sia stata una risoluzione fra Conte, Ministro della Salute e Comitato tecnico scientifico che dovrà essere indagata dalla magistratura per quello che è stato fatto e per gli enormi danni che stanno arrecando, in particolare, con i bambini e adolescenti con un CRIMINALE DISTANZIAMENTO SOCIALE CHE DANNEGGIA LO SVILUPPO NEUROLOGICO E PSICOFISICO DEI BAMBINI CHE NE RIMARRANNO MENONATI A LIVELLO PSICOSOCIALE PER IL RESTO DELLA VITA!

Siamo ormai alla MEDICINA DI STATO, una vera Santa Inquisizione che non permette ai medici di operare in SCIENZA E COSCIENZA, ma ormai i medici sono ingabbiati in protocolli rigidissimi che stanno distruggendo il ruolo del medico, ridotti ormai semplici esecutori acritici iper-specializzati E QUINDI FUNZIONALI SOLO AL PROFITTO ASTRONOMICO CHE RUOTA INTORNO ALLE MALATTIE CRONICHE E DEGENERATIVE E TUMORI CHE ORMAI SONO DIVENTATE UNA VERA EPIDEMIA PER MILIONI E MILIONI DI ITALIANI, ALTRO CHE CORONAVIRUS.

Terrorizzare gli italiani a reti unificate ha un effetto devastante sul sistema immunitario, è semplicemente CRIMINALE! ANCHE PERCHE’ E’ MANCATA COMPLETAMENTE L’INFORMAZIONE SULLA PREVENZIONE.

Ma a mio parere la cosa è ancor più grave e criminale è il progetto che è stato applicato all’Italia:

L’Italia e gli italiani a mio parere sono stata usati come cavie per un terrificante esperimento per vedere fin dove ci si poteva spingere nella creazione di uno “STATO SANITARIO” con un livello di autoritarismo da dittatura sudamericana:

Si è iniziato con un abnorme obbligo vaccinale per i neonati e bambini imposto per legge in modo brutale dal Ministro Lorenzin che ha fatto il giro dei grandi big delle tv di stato e non dicendo che a Londra c’era stata un’epidemia di morbillo con centinaia di bambini morti, cosa assolutamente falsa e quando Mazzucco chiede la rettifica ad alcuni di questi talk, ne ottiene un totale silenzio vergognoso.

Dato che gli italiani hanno accettato senza eccessive proteste di far “bombare” i propri neonati (quindi quanto hanno di più prezioso) di 6 mesi con un sistema immunitario assolutamente incompleto di vaccini polivalenti (addirittura esavalenti, cioè con 6 vaccini tutti insieme) e quindi delle vere “bombe” assolutamente eccessive se non pericolose.

Visto che era stato accettato questo primo abominio si è scelta l’Italia fra i paesi europei per imporre uno STATO SANITARIO AUTORITARIO CON LA SCUSA DEL CORONAVIRUS così da poter annientare le difese economiche contro gli squali della finanza speculativa internazionale con un blocco economico assurdo e totalmente ingiustificato per le categorie non a rischio, cioè tutte tranne gli anziani e non già malati e debilitati e magari ipervaccinati contro influenza, meningite e altro, come è accaduto nelle zone in cui ci sono state delle vere morie di anziani e su cui si dovrebbe indagare:

COME MAI IN ZONE RISTRETTE E PRECISE DEL NORD C’È STATA QUESTA VIRULENZA ANOMALA? QUESTA DOVREBBE ESSERE LA VERA INCHIESTA DA PORTARE AVANTI, MA UN MINISTRO DELLA SANITÀ IMMORALE FA DELLE DIRETTIVE PER INCENERIRE COME RIFIUTI TOSSICI I CITTADINI MORTI E CERCA DI IMPEDIRE LE AUTOPSIE CHE POTEVANO AIUTARE I MEDICI A CAPIRE COME AGIVA IL CORONAVIRUS E CAPIRE COME ANDAVA CURATO FIN DAI PRIMI SINTOMI E DEL RUOLO SALVAVITA DEGLI ANTICOAGULANTI GIUSTI.

Io non sono affatto complottista, ma da ex investigatore valuto i fatti, perché una Lorenzin, una Grillo o uno Speranza non comandano affatto il Ministero della Salute, ma sono i Comitati Tecnici e Scientifici a dare la linea (e nel Coronavirus la cosa è diventata palese a tutti gli italiani) ADDIRITTURA AI GOVERNI in spregio dei Diritti Costituzionali e tuttora con un Coronavirus totalmente disattivato dal Caldo si continua a terrorizzare i cittadini e a costringere a Mascherine (che col caldo diventano loro fonte di rischi sanitari) e distanziamento sociale assolutamente immotivato con punte di follia apparente come sulle spiagge:

In pullman al chiuso posso stare a un metro, al mare col sole a picco, la ventilazione forte e secca gli ombrelloni devono essere a minimo 3 metri????

Quindi il vero motore di questa dittatura sanitaria è molto più in alto, non sono i singoli politici e ministri , CHE SONO SOLO MAGGIORDOMI DI UN SISTEMA DI INTERESSI E POTERE ENORMEMENTE PIU’ GRANDE E VASTO BASATO SULLA PSEUDO AUTOREVOLEZZA DELL’OMS che infatti TRUMP sta attivamente attaccando.

Quindi TRUMP per questa e altre posizioni anti globaliste e anti finanza apolide diventa un pericolo per il potere mondialista sovranazionale e casualmente un omicidio in America di un nero da parte di un poliziotto (ovviamente da condannare le modo più netto), POMPATO A DOVERE DAI MEDIA A LIVELLO MONDIALE, DIVENTA UNA RIVOLTA COORDINATA CONTRO L’AMMINISTRAZIONE TRUMP PER POMPARE IL CANDITATO AVVERSARIO BIDEN (che di scheletri negli armadi ne ha una marea, Ucraina in testa)

In Italia la magistratura “SANA” si deve attivare, anche perché visto il vero pozzo nero che sta emergendo dalle intercettazioni a Palamara

VIDEO QUI: https://youtu.be/mKgNFGTmOWw

Deve essere ricucito il ruolo della magistratura, che è diventata un vero partito schierato da una precisa parte politica fin dai tempi di tangentopoli ed è stato lo strumento per distruggere una classe politica corrotta si, ma che difendeva l’interesse nazionale. Quindi indagare d’urgenza su quanto è accaduto e sta accadendo in Italia con questo Governo sulla gestione sanitaria e economica del paese mi sembra il minimo.

A mio parere deve essere inoltre preparata una denuncia collettiva da parte di tutti i medici e ricercatori che lavorano in SCIENZA E COSCIENZA e vogliono impedire a medici e biologi di diventare solo ingranaggi di un sistema, anche perché con l’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LA ROBOTICA IN POCHI ANNI O DECENNI I MEDICI DIVERRANNO PERFETTAMENTE INUTILI, ALMENO QUESTO TIPO DI MEDICI DOGNATICI E DEDITI AI PROTOCOLLI COME TALEBANI.

Questo viene spiegato in modo perfetto da un’altra grande donna ancor più coraggiosa perché giovane e quindi ancor più ricattabile perché a inizio carriera:

VIDEO QUI: https://youtu.be/_ya8k_Zyhmo

Un coraggio da leonessa, queste sono le vere donne emancipate, non le serve dei “poteri forti” che abbondano nei media, quasi tutte deformate dalla chirurgia estetica per cercare di inseguire un modello estetico irraggiungibile, ma molto lucroso per quel tipo di sanità……………….. altro che EMANCIPAZIONE FEMMINILE, QUESTA E’ LA SCHIAVITU’ FEMMINILE TOTALE, SE DEVO AFFRONTARE OPERAZIONI CHIRURGICHE PESANTI E PERICOLOSE PER SENTIRMI ADEGUATA! PERCHE’ NEL MONDO DEI VIP PER UNA DONNA NON E’ PIU’ UNA SCELTA LA CHIRURGIA ESTETICA, E’ UN OBBLIGO O “SEI FUORI”! ALLA FACCIA DELL’EMANCIPAZIONE FEMMINILE.

Le donne dovrebbero ribellarsi a questo modello ignobile di eterna giovinezza e rifiutare come modello o star chi ricorre a queste pratiche, questa è la vera emancipazione!

Fortunatamente di grandi donne, come di grandi uomini è piena la medicina, la ricerca e la società italiana, solo che devono unirsi per difendere la VERA SCIENZA E COSCIENZA NELLA MEDICINA E NELLA SOCIETA’, ALTRIMENTI IL GRANDE FRATELLO DI ORWELL SARA’ UNA SCAMPAGNATA RISPETTO A QUELLO CHE CI ATTENDE.

FONTE:https://scenarieconomici.it/associazione-a-delinquere-finalizzata-allannichilimento-dei-cittadini-di-marco-santero/

 

 

 

Floyd non lo posso considerare un martire, tutti sanno che era un criminale incallito

 

5 Giugno, 2020

 

George Floyd, descritto dalla sinistra mondiale come un paladino della giustizia, un martire rappresentato sui murales con l’aureola del santo, un modello per i giovani e un militante per la democrazia era davvero questo?

Riassumo in italiano la risposta (lunga 18 minuti) di una brava, coraggiosa e famosa giornalista afroamericana che in passato si distinse per non essere tenera nei confronti di Trump. Eppure, Candace Owens afferma che lei, da afroamericana rifiuta la montatura fatta dalla stampa e rifiuta di considerare Floyd un eroe e un modello. Perché? La Owens scrive quello che tutti i giornalisti del mondo sanno da un pezzo ma non scrivono: Floyd è stato condannato per ben 5 volte alla galera e nel 2007 addirittura fece irruzione nella casa di una donna incinta e la minacciò puntandole la pistola sulla pancia. Un eroe, protettore dei più deboli? Nel giorno in cui è stato ucciso dal poliziotto (suo collega da anni come buttafuori in un night) era strafatto di fentanyl e metanfetamine, non proprio un modello per la gioventù… A questo aggiungiamo che il poliziotto non dipendeva da Trump ma da una catena di comando del partito democratico… Bene.

Leggetevi i commenti degli Antifa e degli antirazzisti sulla pagina della Owen: il più carino è “razzista bianca con la pelle nera” ma quasi tutti sono a sfondo sessuale e pesantemente razzisti.  Perché agli Antifa il razzismo è naturalmente consentito.

Ovviamente è da condannare ogni tipo di razzismo e ci auguriamo che l’agente di polizia che ha ucciso George vada in galera

FONTE:https://www.mag24.es/2020/06/05/floyd-non-lo-posso-considerare-un-martire-tutti-sanno-che-era-un-criminale-incallito/

 

 

I download effettivi della app Immuni sarebbero centomila: possibile?

La fanfara non ha ancora finito di suonare le marcette trionfali, che la meravigliosa atmosfera da tradizionale sagra paesana del lancio della app “Immuni” viene marginalmente lambita dalle note stonate di chi – disdegnando lo spartito governativo cui tutti si attengono con rigore e convinzione – ha deciso di “stonare” con affermazioni non allineate alla volontà dei promotori dell’iniziativa.

Come si permette Pier Luca Santoro di contraddire la Ministra Pisano? Non ha sentito che è riuscita in un’impresa che nemmeno Dio si sarebbe mai sognato di fare?

Il Santoro, consulente di marketing, comunicazione e project manager di DataMediaHub (think tank su editoria e digitale), si è permesso di dire che pochi giorni dopo la possibilità di scaricare la tanto attesa app “al netto di chi l’ha installata e disinstallata”, i download di Immuni (solo su Android) sarebbero centomila mentre su iOS sarebbero ancora inferiori.

Incurante di rivolgersi – più o meno direttamente – a chi ha mortificato Google e innescato la riscossa degli atei, Santoro ha osato (coraggio o incoscienza?) andare in giro a dire  che “il 90% delle persone che scarica un’app la disinstalla entro un giorno” e non contento ha aggiunto che “quindi è ragionevole pensare che anche per l’app Immuni i numeri siano di gran lunga minori perché non tengono conto delle cancellazioni seguite allo scaricamento”.

Pier Luca Santoro ha pure trovato da ridire sulla scelta delle Regioni in cui è stata avviata la sperimentazione. Secondo lui si doveva cominciare – pensate un po’ – dalle aree maggiormente colpite dal contagio, dando priorità a Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna.

Ma Santoro si è reso conto che le decisioni sono frutto della attenta ponderazione e della scrupolosa valutazione di chissà quante task force a loro volta composte da chissà quanti qualificatissimi esperti? Cominciare con la Lombardia? E perché, visto che non c’è bisogno di una app ma di un pallottoliere per vedere che lì i contagi ancora ci sono?

FONTE:https://www.infosec.news/2020/06/10/wiki-wiki-news/i-download-effettivi-della-app-immuni-sarebbero-centomila-possibile/

 

 

 

 

L’odio rosso per la destra “sudata”
Abbiamo uno scoop: quelli di sinistra non sudano. E ci viene quasi voglia di votare il Partito democratico.

Francesco Maria Del Vigo – Dom, 07/06/2020

Abbiamo uno scoop: quelli di sinistra non sudano.

E ci viene quasi voglia di votare il Partito democratico.Sai quante docce ti risparmi? Quanti deodoranti in meno compri? E poi quella sgradevole sensazione della camicia bagnata, macchiata, appiccicata alla pelle. Cose proletarie. Da plebei. Probabilmente i «democratici» sono perseguitati da un agente atmosferico opposto alla nuvoletta di Fantozzi: il condizionatore dei radical chic: possono manifestare ovunque, anche sotto la canicola agostana, e un potente getto di aria fredda li asciuga. Chi scrive, venerdì sera, è stato ospite di un programma notturno di Raitre, e ha ascoltato sbigottito le seguenti parole: «Siamo di fronte a una politica complessivamente squilibrata e con un’opposizione che mostra la responsabilità che abbiamo visto qualche giorno fa in piazza con un manipolo di gente sudata, accalcata, senza mascherine». A pronunciarle è stato Gianrico Carofiglio, ex magistrato e – toh! – ex politico del Partito Democratico e ora – toh! (Bis) – scrittore perennemente in corsa per tutti i premi letterari più politicamente corretti dello Stivale. Ma Carofiglio non l’ha detto con cattiveria. Gli è proprio venuto spontaneo. Gli è scappato come scappa uno starnuto o, per lo meno come scappava prima del coronavirus, lui non se lo è fatto nemmeno esplodere nel gomito. E non vogliamo fargliene una colpa. Anzi, gli appiccicheremmo una medaglia sulla sua candida e perfettamente asciutta e intonsa camicia. Perché in quella critica così naturale ai «sudati» c’è tutta quella concezione del mondo (traduzione per gli snob che schifano l’italiano: weltanschauung) tipica della sinistra italiana. C’è l’insofferenza aristocratica nei confronti del popolo – che diventa immediatamente populista -, c’è lo sguardo sprezzante di chi pensa di essere sempre dalla parte giusta e – soprattutto – l’allergia al prossimo tuo che non la pensa come te. E, per soprammercato, se il prossimo tuo è di destra il distanziamento sociale aumenta di qualche metro e magari è meglio che indossi la museruola al posto della mascherina. Quindi le piazze belle, libere e giuste sono solo quelle di sinistra. Peccato che la sinistra ormai possa radunarsi in una cabina telefonica e dunque capiamo che, quando vedono le piazze invase da tricolori e gente (sudata) che canta L’inno di Mameli al posto di Bella Ciao, abbiano un travaso di bile. Ma alla fine ha ragione Carofiglio: suda chi sta in strada, tra la gente, nei campi. Suda chi lavora. Quindi chi non ha nulla a che fare con la sinistra.

FONTE:https://www.ilgiornale.it/news/politica/lodio-rosso-destra-sudata-1868497.html

 

 

 

BELPAESE DA SALVARE

Un patto adesso può cancellare la vera identità del nostro Paese

Nell’art. 7 del trattato, in cui gli Stati si impegnano a tutelare beni culturali e persone, si parla di “rispetto per la diversità delle interpretazioni” e di “procedimenti di conciliazione”. Il pensiero va ai pannelli che coprirono le statue dei Musei Capitolini in occasione della visita del presidente iraniano Rohani

Ci fu grande clamore nel 2016 quando il presidente iraniano Hassan Rohani si recò in Italia per un incontro diplomatico, e quello che era allora il nostro governo non esitò ad inchinarsi dinanzi al politico straniero: in quell’occasione, la nostra cultura venne letteralmente oscurata per non urtare la sensibilità dell’ospite islamico.

A breve alla Camera sarà formalizzata la Convenzione di Faro, e la paura è che l’identità degli italiani, un popolo con una storia unica ed invidiabile, venga per l’ennesima volta sacrificata in nome di una comunione tra i popoli più inseguita che reale, oltre che del politicamente corretto.

La Convenzione di Faro, nota anche con il nome di “Convenzione quadro del consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società”, non è altro che un trattato col quale gli Stati aderenti si accordano sulle misure da attuare per proteggere il patrimonio culturale e tutelare i diritti dei cittadini che intendono godere dei beni e delle opere presenti sui vari territori.

Un accordo che Francia, Germania, Svezia e Spagna, solo per fare qualche nome, non hanno mai sottoscritto. Un fatto, questo, su cui riflettere. Secondo quanto riportato su “Quotidiano Nazionale”, un campanello d’allarme lo si può trovare all’articolo 7 del trattato, in cui viene affrontato il cosiddetto“rispetto per la diversità delle interpretazioni”. Gli Stati aderenti, infatti, devono impegnarsi a “stabilire i procedimenti di conciliazione per gestire equamente le situazioni dove valori contraddittori siano attribuiti allo stesso patrimonio culturale da comunità diverse”. A tal proposito, nell’articolo 16, viene fatto riferimento ad una sorta di comitato scelto ad hoc che avrà l’incarico di “stabilire delle norme di procedura quando necessarie”.

A cosa dovrebbero portare questi precetti scritti nero su bianco? Purtroppo l’Italia ha già dei precedenti, e senza neppure tirare in ballo la Convenzione di Faro. Nel 2016 al comando del governo c’era Matteo Renzi. In occasione dell’arrivo del presidente Hassan Rohani qualcuno pensò bene, si fa per dire, di precipitarsi per coprire alcune antiche e pregiate statue di nudi presenti nei Musei Capitolini. Si dice che fu una funzionaria del cerimoniale ad avere l’idea, mentre il presidente del Consiglio e Dario Franceschini, allora ministro dei Beni Culturali, si affrettarono a prendere le distanze.

La Venere Esquilina, il Dioniso degli Horti Lamiani ed altri gruppi monumentali, opere che tutto il mondo ci invidia, furono coperti con alcuni pannelli bianchi, come se fossero stati qualcosa per cui provare vergogna, invece che orgoglio. Tutto fu fatto per non turbare il presidente di religione islamica, un atto di sottomissione vero e proprio, che all’epoca scatenò accese polemiche.

Gli italiani sono molto ospitali, cercano di fare di tutto per mettere a proprio agio gli ospiti, e li ringrazio per questo“, si limitò a commentare Hassan Rohani. Così ospitali, che durante i pranzi ufficiali non fu neppure servito del vino.

Ora che si avvicina la data in cui sarà chiesto di ratificare la Convenzione di Faro, il timore è quello di tornare ad assistere a simili scene. Le opposiozioni, a quanto pare, sono già sul piede di guerra.

FONTE:https://m.dagospia.com/ai-grillini-mancava-solo-la-legge-ad-personam-eccola-cucita-su-misura-per-davigo-238767

 

 

 

MANCAVA SOLO UNA LEGGE AD PERSONAM PER LA PERFETTA TRASFORMAZIONE DEI GRILLINI IN CASTA INCANCRENITA

ED ECCOLA QUI: NELLA TOPPA DI BONAFEDE PER SANARE IL BUCO DEI BOSS SCARCERATI VIENE INFILATA ANCHE LA NORMA CHE PERMETTE AI MAGISTRATI DI RESTARE IN CARICA FINO A 72 ANNI. CUCITA SU MISURA PER DAVIGO, CHE VOLEVA TENERE LA POLTRONA IN CSM MA AVEVA IL PROBLEMINO DELL’ETÀ. RISOLTO DALL’AMICO FOFFO DJ

08.06.2020

Da www.liberoquotidiano.it

Toh che “caso”, il M5s vuole “salvare” Piercamillo Davigo? Un caso piuttosto clamoroso, di cui dà conto Repubblica. Una legge che potremmo ribattezzare la “salva-Davigo”, il pm manettaro e punto di riferimento assoluto per l’universo grillino e per Alfonso Bonafede. Tutto “merito” di un emendamento ai decreti legge di Bonafedere per riportare in carcere i quasi 500 mafiosi messi ai domiciliari nei giorni dell’emergenza coronavirus (emendamento firmato da esponenti di spicco pentastellati quali Nicola Morra, Lannutti, Ricciardi, Giarrusso, Lezzi, Garruti, Coltorti, Corrado, Pavanelli e Guidolin). Un vero e proprio blitz che rialza l’età pensionabile dei magistrati. Di due anni per la precisione.

E Davigo, eccoci al punto, il prossimo 20 ottobre farà 70 anni, così dalla mezzanotte sarebbe tornato un semplice cittadino. Un pensionato, insomma, dopo 42 anni passati con la toga, così come previsto dalla legge voluta ai tempi da Matteo Renzi che abbassò da 70 a 72 il limite di età per i magistrati. E Bonafede avrebbe deciso: si torna al passato. Con un emendamento, come dice Repubblica, oppure con una vera e propria legge ad-hoc che sarebbe tutt’ora in stesura e che qualcuno afferma anche di avere già visto. Insomma, il ministro della Giustizia Bonafede si muove per “salvare” il magistrato-riferimento del M5s.

Ma non solo. La norma, inoltre, prevederebbe la possibilità per tutti i magistrati andati in pensione nel corso dell’ultimo anno di tornare alla poltrona che occuparono sino al 70esimo compleanno, a meno che non sia già stata occupata da altri nel frattempo. Tornando a Davigo, per inciso, aveva già manifestato la sua intenzione di restare al suo posto in Csm anche dopo la pensione, anche se non era chiaro se ciò fosse possibile da un punto di vista legale. A spazzare via i dubbi, però, ci pensa Bonafede…

FONTE:https://m.dagospia.com/ai-grillini-mancava-solo-la-legge-ad-personam-eccola-cucita-su-misura-per-davigo-238767

 

 

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

Argentina in allarme tra epidemia e default: cosa succede?

L’Argentina è stretta in una doppia e pericolosa morsa: l’epidemia che avanza e la drammatica situazione economica, con un default ormai alle porte. Il Paese dell’America Latina sta cercando di evitare il peggio: cosa succede?

Argentina in allarme tra epidemia e default: cosa succede?

La paura del coronavirus sta arrivando anche in Argentina. Nonostante l’allarme diffuso già da settimane in tutta l’America Latina, l’epidemia sembrava aver risparmiato il Paese, con numeri ancora sotto controllo.

Ora, però, il bollettino di contagiati comincia a preoccupare anche le autorità argentine, visto che martedì 9 giugno, per la prima volta, sono stati registrati oltre 1.000 casi in 24 ore.

L’emergenza sanitaria è molto temuta a Buenos Aires perché le sue conseguenze potrebbero peggiorare in modo drammatico la situazione economica della nazione: il default è alle porte.

Tra coronavirus, gestione del debito ed economia traballante, cosa succede in Argentina?

Coronavirus Argentina: la situazione

L’Argentina ha confermato oltre 1.000 nuovi casi di coronavirus martedì 9 giugno.

Il tasso di nuove infezioni ha continuato ad aumentare solo pochi giorni dopo aver esteso le misure di blocco nella capitale Buenos Aires, la più grande città del Paese ed epicentro del virus.

Nello specifico, il ministero della Sanità argentino ha registrato 1.141 nuovi casi nelle ultime 24 ore, nonché 24 decessi, spingendo i suoi totali a 24.761 casi e 717 decessi dall’inizio dell’epidemia all’inizio di marzo.

L’epidemia sta viaggiando veloce soprattutto nelle villas miserias, le baraccopoli diffuse nella capitale. Qui, infatti, si registra il 30% di positivi di Buenos Aires.

Il Governo argentino ha cercato sin da marzo di arginare in modo rigoroso i contagi. Il lockdown imposto ha lascito chiuse le scuole, i servizi non essenziali e vietato gli eventi pubblici.

Inoltre, il Paese ha vietato i voli commerciali fino al 1 settembre, una delle misure di viaggio più severe al mondo durante la pandemia.

La scorsa settimana l’Argentina ha esteso il blocco obbligatorio a Buenos Aires, dove la concentrazione di positivi sta aumentando. Altre aree della nazione hanno adottato il distanziamento sociale obbligatorio e preventivo.

L’obiettivo del presidente Fernandez è evitare in tutti i modi che la pandemia diventi emergenza sanitaria, visto che la nazione ha un’urgenza già grave: trovare l’accordo con i creditori esteri e nazionale per evitare l’ennesimo default.

Un impatto duro dell’epidemia sull’economia nazionale sarebbe difficile da gestire e porterebbe all’affondo la già fragile condizione finanziaria argentina.

Argentina: il default è alle porte. Allarme economia

Il Paese dell’America Latina è di nuovo insolvente con i creditori internazionali ed è stato classificato in default tecnico.

Questo significa che la bancarotta è davvero vicina, per l’ennesima volta, anche se ci sono margini per un accordo che possa convincere i creditori internazionali a dilazionare il rientro del debito.

Anche il Fondo Monetario Internazionale spinge affinché si raggiunga un’intesa, evitando così una catastrofe finanziaria per l’Argentina.

Mentre Fernandez è alle prese con questa complessa e delicata trattativa, però, il Paese naviga in acque economiche piuttosto agitate, peggiorate anche dal lockdown.

Secondo le stime, il PIL potrebbe subire una flessione del 10% entro la fine dell’anno, peggiorando il quadro di inflazione e svalutazione della moneta nazionale. Le operazioni cambiarie, intanto, sono state limitate per scongiurare la fuga di capitali.

I dati dell’Università Cattolica, inoltre, hanno evidenziato che circa il 40% delle famiglie argentine vivono in condizioni di povertà e almeno 6 bambini su 10 non hanno adeguata alimentazione.

Come riuscire a elargire programmi di assistenza che pure sono necessari, soprattutto con il blocco delle attività ancora attivo? Il Governo argentino è in bilico e il peso del debito da ripagare potrebbe davvero diventare insostenibile (ad oggi rappresenta già il 90% del PIL).

L’Argentina, tra epidemia in corsa, debito e crisi economica, rischia davvero di collassare.

FONTE:https://www.money.it/argentina-allarme-tra-epidemia-e-default-cosa-succede

 

 

 

CULTURA

Non cercare chi sei, ma osserva tutto ciò che NON sei. Una poesia di Thomas Eliot

Una saggia poesia di Thomas E. Eliot, seguita da un’altra di San Giovanni della Croce, sul significato e il senso di conoscere ciò che siamo veramente , ma in una maniera un po’ particolare…

Le due poesie sono tra loro molto simili, proprio come a significare la validità psicologica di questi versi, il loro messaggio universale.

Spesso per “cercarci” diventiamo ciechi, confusi ancor più di prima… Questo vale anche quando non riusciamo a discernere, o meglio “sentire”, ciò che non ci piace da ciò che ci piace.

Ma vi è un’antica via che l’Oriente ci indica da millenni…

la via dello scarto (o del non-necessario)

Cosa significa?

Alle volte quando abbiamo bisogno di comprendere chi siamocosa ci piacecosa ci serve per davvero, è necessario concentrarsi  su ciò che NON siamo, che NON ci piace, che NON ci serve.

Così facendo l’essenza (il nocciolo, l’essenziale), spogliandosi dal superfluo e dal non-necessario, ha modo di venir fuori, di emergere da sé, senza fare nulla ( 🔎 wei-wu-wei= agire senza agire)

Ma ora basta parole… ti lascio ai magici e poetici versi dei due autori…

Thomas Stearns Eliot

«Per arrivare dove siete,

per andar via da dove non siete, per arrivare là,
dovete fare una strada nella quale non c’è estasi.

Per arrivare a ciò che non sapete
dovete fare una strada che è quella dell’ignoranza.

Per possedere ciò che non possedete
dovete seguire la via della rinuncia al possesso

Per arrivare a quello che non siete
dovete andare per la strada nella quale non siete.

E quello che non sapete è la sola cosa che sapete
E ciò che avete è ciò che non avete
E dove siete è là dove non siete»

(Thomas Stearns Eliot, 1888-1965 – Quattro quartetti, East Coker, III, vv 36-47, Garzanti, 1959, pag. 37)

FONTE:https://www.jungitalia.it/2017/09/01/cerca-cio-che-non-sei-poesia-thomas-eliot/

 

 

 

Se Mussolini avesse vinto la guerra

MARCELLO VENEZIANI, 9 giugno 2020

mussolini conte

Se Mussolini avesse vinto la guerra, il 10 giugno sarebbe festa nazionale per l’ottantesimo anniversario dell’entrata in guerra. Saremmo nel XCVIII anno dell’era fascista. Benito I Imperatore s’intitolava l’opera provocatoria che uno scrittore, romanziere e giornalista di talento, Marco Ramperti, scrisse nel 1950, quando erano ancora calde, caldissime, le polemiche sul fascismo. Quasi come oggi.

Ramperti immaginava cosa sarebbe accaduto se Mussolini avesse vinto la guerra, grazie alla bomba atomica usata da Hitler anziché dagli Stati Uniti. Dopo aver rischiato il crollo del regime, mentre tutti già accorrevano in soccorso del vincitore, passando baracca e burattini all’antifascismo, il duce riprendeva in extremis il controllo dell’Italia e capovolgendo le sorti usciva vittorioso dalla guerra. Liquidava la monarchia dopo il tradimento e si proclamava Imperatore. Era divertente leggere nella fantacronaca di Ramperti il doppio salto mortale dei voltagabbana, costretti frettolosamente a cambiare nuovamente casacca per stare al passo del potere. Politici, giornalisti, intellettuali, perfino gerarchi da antifascisti tornavano frettolosamente fascisti. Da riciclati a triciclati, con triplo salto carpiato. Il libro naturalmente fu silenziato. Ma noi vorremmo divertirci a fare un’edizione ridotta e aggiornata ai nostri giorni.

Dunque, se Mussolini avesse vinto la guerra, oggi sarebbe morto da pezzo ma ci sarebbe al potere un fascismo di maniera. Al governo del fascismo rococò ci sarebbe un continuatore di nome Giuseppe Conte. Ci sarebbe arrivato grazie al Movimento Cinque Stellette, organizzazione paramilitare fondata del vecchio gerarca Beppe Grillo, e avrebbe avuto il sostegno dei i poteri forti. Conte sarebbe filo-tedesco agli occhi degli eredi di Hitler che guidano l’Europa; filo-arabo in Africa orientale – nelle nostre colonie di Libia, Eritrea e Somalia; cattolico papalino in Vaticano sulla scia dei Patti Lateranensi. Sarebbe rivoluzionario coi rivoluzionari, imperialista con gli imperialisti, fascio-trasformista con tutti.

Decisivo per il governo l’appoggio del segretario del Partito Nazionale Fascista il camerata Matteo Renzi, pronto a far le scarpe, anzi gli stivaloni, al grido di #staisereno Conteduce. Ministro dell’agricoltura e colonie sarebbe la camerata Teresa Bellanova. Commissario straordinario dell’IRI il camerata Vittorio Colao; commissario con delega a procurare fez e mascherine nere, il camerata Arcuri; alla Propaganda di regime ci sarebbe il camerata Rocco Casalino; all’Opera Maternità e Infanzia la patriota Monica Cirinnà. Governatore di Roma sarebbe la camerata Virginia Raggi, figlia della Lupa capitolina, che avrebbe affidato il Palazzo della Federazione a CasaPound, sfrattando gli altri centri sociali.

I moschettieri del duce, la scorta del Capo di governo, sarebbero capitanati da Nicola Zingaretti e Dario Franceschini, la Protezione Duce in sigla PD. Nella sinistra sindacale il camerata Landini difenderebbe a spada tratta le conquiste dello Stato sociale fascista – la Carta del Lavoro, la Previdenza sociale, l’Opera di assistenza, il Dopolavoro, le colonie estive dei bambini e da ultimo la socializzazione delle imprese. La Camera dei fasci e delle corporazioni sarebbe presieduta dal melodico napoletano, camerata Roberto Fico. Erede di Alfredo Rocco al ministero della giustizia sarebbe il camerata Fofò Bonafede; al posto di Giovanni Gentile alla Pubblica Istruzione ci sarebbe la camerata Lucia Azzolina, al posto di Dino Grandi e Galeazzo Ciano agli esteri ci sarebbe il camerata Luigi Di Maio che prima vendeva poster del duce allo Stadio San Paolo di Napoli. L’erede di Balbo sarebbe Sassoli, di Bottai sarebbe Casaleggio.

Se Mussolini avesse vinto la guerra i vertici delle aziende pubbliche, Eiar in testa (detta Rai), sarebbero più o meno nelle mani degli stessi d’oggi. In tv e nei video dell’Istituto Luce sarebbe un diluvio quotidiano di ricorrenze fasciste, programmi retorici sul Duce e le sue Grandi Opere, inchieste a getto continuo sui crimini dei partigiani e gli orrori del comunismo. Ogni giorno ci sarebbe un anniversario dell’epopea fascista da ricordare; cantanti, attori, registi e scrittori farebbero a gara per vincere i Littoriali e i premi Mussolini e per ricordare di avere nonni fascisti che fecero la Marcia su Roma o andarono a Salò.

Il Popolo d’Italia sarebbe oggi guidato dal camerata Mario Orfeo, campione mondiale di riciclaggio politico plurimo aggravato. Il Corriere della sera sarebbe rimasto filogovernativo e il camerata Urbano Cairo avrebbe garantito la linea fascista del giornale; mentre la Repubblica sociale fondata dal camerata Eugenio Scalfari in omaggio alla Rsi, sarebbe ora nelle mani dei discendenti fascistissimi del già fascista senatore Giovanni Agnelli.

Al Csm garantirebbe le nomine dei giudici fedeli al regime il camerata Luca Palamara; la toga sarebbe per solo una camicia nera più lunga. I custodi del politicamente corretto, gli intellettuali organici – così nominati per separarli nella raccolta differenziata – chiederebbero di perseguire con leggi speciali gli antifascisti residui e i renitenti al catechismo fascista.

Se Mussolini avesse vinto la guerra, saremmo di fronte a un ennesimo remake di Uomini e caporali di Totò dove cambiano i regimi ma i caporali sono sempre gli stessi a comandare. Se Mussolini avesse vinto la guerra io sarei antifascista, scriverei sui fogli alternativi d’opposizione semiclandestina al fascismo rococò, mi batterei per ricordare che non ci sono solo i crimini del comunismo ma anche i crimini nazisti, difenderei migranti e gay dal regime che vorrebbe escluderli dalla giornata dell’Orgoglio Italiano e direi che è tempo di revisionismo storico: anche il duce ha commesso errori, e non come dice il camerata del Colle, Sergio Mascherella, che non si discute, ha fatto solo bene alla Patria.

FONTE:http://www.marcelloveneziani.com/articoli/se-mussolini-avesse-vinto-la-guerra/

 

 

 

CYBERWAR SPIONAGGIO INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE

Bullismo di Stato

Alessandro Bertirotti – 8 giugno 2020

È tutta questione di… distorsione della realtà.

Partiamo da queste considerazioni, che, personalmente, condivido appieno. Una condivisione nella sostanza di ciò che si vuole minare, ossia l’espressione di un proprio dissenso, legittimato da proprie convinzioni etiche e persino scientifiche.

È indubbio che in questa nazione vi siano miriadi di problemi, e che il problema generale della violenza, esercitata verso gli altri e le cose, rappresenta un’evidenza italiana e mondiale. Eppure, ciò che più sconvolge, in questo ddl, è la confusione semantica su cui si fonda. In altri termini, la scelta di essere contrari a forme educative che vogliano convincere della validità scientifica, etica e morale del gayume e del transgenderismo crea un precedente cognitivo grave.

Mi spiego meglio.

Quando una persona che potremmo definire cattiva prende il raffreddore, diventa una persona cattiva con il raffreddore, così come un malato di mente cattivo è tanto malato quanto cattivo. L’essere raffreddato, oppure un malato psichiatrico, non modifica automaticamente l’identità positiva o negativa della persona che manifesta quella patologia.

Dunque, l’essere gay, oppure transgender, non è essere ammalati, ma significa condurre una vita personale e pubblica nella quale le proprie scelte, o condizioni, sessuali ed affettive siano garantite nella loro espressione dallo Stato. Di fronte a questa garanzia, ogni persona può volutamente, coscientemente scegliere di affidare l’educazione dei propri figli a persone che rappresentino il maschile e il femminile, così come su questo attuale sistema solare avviene da sempre, ossia nella relazione tra maschio biologico-mentale e femmina biologico-mentale. E coloro che, come me, difendono la dimensione scientifica che si cela dietro la naturalità di questa differenza dovrebbero vedersi garantita dallo Stato l’occasione di dissentire di fronte a manifestazioni private e pubbliche che osannano la teoria gender.

Ecco perché, trovo particolarmente pericoloso questo ddl, e lo pongo alla stessa stregua dello spot che in questi giorni viene programmato nei media russi. Si tratta di due opposti, che evidenziano la profonda ignoranza dialogica che dovrebbe esistere di fronte a questa dimensione tanto sociale quanto cognitiva ed educativa.

Esistono tutti gli strumenti per ostacolare la violenza, e la violenza non cambia se viene espressa verso un eterosessuale oppure un omosessuale, oppure ancora un transgender. Sempre di violenza si tratta, e diventa difficile, se non impossibile, determinare il discrimine fra l’espressione del diritto a dire “no”, rispetto all’espressione di un pregiudizio con il quale si continua a dire “no”.

Mi sembra che questo governicchio di basse persone, non solo di statura, non sappia proprio cosa fare per avere un pugno di voti disperati. E sarebbe il caso che si limitassero ad avere solo buon senso, e potrei io stesso consigliare loro di istituire una task force alla cui direzione consiglierei la mia verduraia che ho sotto casa.

Lei saprebbe indicare con precisione dove utilizzare i cetrioli.

Soprattutto con chi.

FONTE:http://blog.ilgiornale.it/bertirotti/2020/06/08/bullismo-di-stato/

 

 

 

DIRITTI UMANI

Un mese con il vaccino sperimentale anti Covid. La volontaria: “Sto molto bene”

8 giugno 2020 – Alessandro Allocca – Repubblica TV
VIDEO QUI: https://youtu.be/o6kQFT3uQ7Y
Elisabetta Groppelli è una delle prime volontarie che hanno preso parte al test sul vaccino contro il covid-19 realizzato dagli istituti Jenner dell’Oxford University e Irbm di Pomezia. Sono passati 30 giorni da quando le è stato iniettato l’antitodo. Coincidenza vuole, che la dottoressa Groppelli è anche una virologa del St George’s Hospital di Londra, anche se non è direttamente coinvolta nel lavoro contro il coronavirus. “Al termine del primo mese posso dire di sentirmi molto bene – ha detto la ricercatrice -. Per avere i primi risultati sulla positività del vaccino bisogna attendere almeno fino a settembre, nonostante la produzione sia già iniziata in vista di una eventuale seconda ondata di contagi nel prossimo autunno”.
FONTE: https://www.youtube.com/watch?v=o6kQFT3uQ7Y&app=desktop

 

 

 

CHI FOMENTA DI CONTINUO IL DISCORSO SUL “RAZZISMO”?

Chi fomenta in continuazione il “razzismo”?

Proviamo a vedere: se un bianco viene ucciso da un nero la responsabilità, ci spiegano con fermezza i signori del politicamente corretto, è strettamente personale.

Vedi i casi della povera Pamela Mastropietro fatta a pezzi e abbandonata in due trolley sul ciglio di una strada a Macerata dal nigeriano Oseghale, ma le responsabilità sono state circoscritte alla sua sola persona – ed eventuali collaboratori – senza coinvolgere nessun’altro.

E guai a chiunque avesse osato estendere le responsabilità a “nigeriani” o agli africani in generale, poiché ciò sarebbe stato immediatamente bollato in quanto “razzismo” dalla gogna televisiva e poi, come ciliegina sulla torta, preso in carico dagli integerrimi tutori della “giustizia” italiana.

Stesso discorso per il sanguinario ghanese Adam Kabobo, che ha sfracellato la testa a tre milanesi che camminavano per strada a colpi di piccone, o per la povera Desirée Mariottini straziata come un cane da 4 delinquenti africani a Roma.

O, ancora, per le centinaia e centinaia di altri casi di cui pullulano le cronache giornalistiche italiane o straniere.

Se invece in Europa e Stati Uniti accade qualcosa a un nero, a un ebreo, a uno zingaro o anche a una donna, ecco che magicamente sono responsabile tutti i bianchi occidentali.

In questo caso la colpa non è più individuale, come sarebbe naturale secondo ragione, ma coinvolge automaticamente tutta la razza “bianca” in quanto tale.

Una colpa collettiva. Anzi, per essere ancora più precisi, responsabile di ogni crimine è il maschio bianco ed eterosessuale.

Che porta indistintamente sulle spalle il peso della colpa per ogni crimine commesso.

È così che funziona e viene continuamente rinfocolato il discorso sul razzismo da parte della “potenza di fuoco” mediatica gestita dalla sinistra.

Come sempre due pesi e due misure. Oppure, se preferite, vi pisciano in faccia e dicono che sta piovendo!

FONTE:https://sowingchaos.wordpress.com/2020/06/10/chi-fomenta-di-continuo-il-discorso-sul-razzismo/

 

 

 

ECONOMIA

BAGNAI: ILVA, UNA STRADA PERCORSA MALE. AD AZIENDE E FAMIGLIE BISOGNA DARE VERI SOLDI, NON FINTA LIQUIDITÀ

10 Giugno 2020 posted by admin

Intervento di Alberto Bagnai al’Aria che Tira. I temi sono l’ILVA e l’andamento generale dell’economia. Sul primo tema  il senatore nota che, quando si è trattato di gestire ILVA, ci potevano essere più scelte: società pubblica, mista, o capitali esteri. Quando si è scelta la strada dei capitali esteri bisognava percorrerla con la massima coerenza. Invece, alla fine, si è lasciato tutto nel caos e nelle mani della magistratura, quella italiana,lenta e contraddittoria. Che poteva fare Arcelor Mittal?

La realtà è che aquesto punto, dopo tutti  questi errori, confusioni, passi avanti ed indietro, è  necessario mettere dei veri soldi nell’economia, perchè le famiglie e le aziende sono al limite. Il passo successivo per loro sarà rivolgersi all’”Economia informale”, leggi criminalità, per poter sopravvivere. Una possibilità per un governo che ha liberato i mafiosi e assistito ad evasioni di massa, mentre dava la caccia ai cittadini con i droni.

Ringraziamo Irriverente e buon ascolto.

VIDEO QUI: https://youtu.be/DhOSMWFHlpk

FONTE:https://scenarieconomici.it/bagnai-ilva-una-strada-percorsa-male-ad-aziende-e-famiglie-bisogna-dare-veri-soldi-non-finta-liquidita/

 

 

 

ALTRO CHE LIQUIDITÀ: IL GOVERNO MASSACRA DI TASSE.

Sovrattassa energia e niente rinvio IMU

 posted by 

L’economia richiede liquidità e sollievo fiscale. Il governo sparla di “Potenza di fuoco” per aiutare gli italiani, ma, intanto, continua a sommergerli di tasse, vecchie e nuove.

Iniziamo con la più antipatica. l’IMU. Il Governo, in perfetto stile giacobino, conferma la data el 16 giugno per il versamento dell’acconti IMU, con un’esenzione solo per le attrezzature turistiche. Le altre superfici, quali attività commerciali o studi professionali saranno obbligati a versare la prima rata. Anche se il proprietario non ha avuto incassi  diretto o non ha avuto il pagamento degli affitti, come spesso sta accadendo, dovrà comunque pagare l’imposta. Alla faccia della “Potenza di fuoco” , delle “Tre finanziarie”,  Gualtieri e Conte incasseranno circa 11 miliardi di euro, molti dei quali pagati da chi non ha più incassi, o non ne ha avuti, e magari non ha ancora ricevuto i 600 euro.

Mica è finita. Nel decreto Liquidità è stato inserito un emendamento da parte dei  deputati Raciti del Partito Democratico e Manzo del Movimento 5 Stelle,  che , in teoria , avrebbe la nobile finalità di aiutare i cittadini più svantaggiati, i poverissimi, ma andando ad aumentare il peso delle bollette sui poveri. Praticamente si aumenterebbero gli oneri di gestione su tutti gli utenti, molti dei quali sono ora in grave difficoltà, per alleggerirli ad una piccolissima fetta di poveri. Quindi:

  • i consumatori non potrebbero godere dell’unico vantaggio della crisi, cioè quello di aver abbattuto i costi energetici;
  • sicuramente tutti pagherebbero di più e solo a pochi verrebbero assicurati dei vantaggi;
  • si rimangerebbero le promesse fatta più volte da conte di riduzione degli oneri di sistema;
  • si farebbe l’opposto di quanto si fa in Germania, ad esempio, dove si è deciso di abbassare i costi energetici per tutti, oltre ad aver abbassato l’IVA.

Purtroppo sembra proprio che nella testa del Ministero dell’Economia e dei parlamentari pentastellati e piddini non entri l’idea che NON E’ IL MOMENTO PER SPREMERE GLI ITALIANI DI TASSE, ma che , se non si vuole andare incontro ad una gravissima recessione nell’arco di pochi mesi, bisogna lasciare andare la cavezza delle tasse se non si vuole essere immersi dalla disoccupazione a settembre. Però i deputati ed i funzionari ministeriali non si rendono conto della miseria del paese dai loro rifugi dorati.

FONTE:https://scenarieconomici.it/altro-che-liquidita-il-governo-massacra-di-tasse-sovrattassa-energia-e-niente-rinvio-imu/

 

 

 

 

FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI

Il clan Rothschild in Italia: gli insospettabili banchieri

Carlo De Benedetti, una delle persone più potenti in Italia, è nel Consiglio d’Amministrazione della Banca Rothschild francese. Costui ha come braccio destro Colaninno, ex Presidente di Telecom, il quale mise il figlio (ora deputato del PD) a lavorare a stretto contatto con Casaleggio nella Webbeg S.p.a.
Gianroberto Casaleggio gestisce o ha gestito personaggi come Di Pietro, Grillo e tanti altri. Un fatto strano? Colaninno junior incontrò Eugenio Benetazzo, economista un po’ (troppo) eretico ed il veneto cambiò bandiera, dato che non nominò più la parola Signoraggio (un po’ come fece pure anche Grillo dopo il ‘98). Al vertice Carlo De Benedetti, uno dei maggior finanziatori del PD e dell ‘IDV. De Benedetti, la sera prima dell’11 settembre del 2001, era a cena a Washington, al National Building Museum, con George Bush padre e la famiglia di Bin Laden, tutti invitati dal Gruppo del Carlyle. E chi conosce il gruppo Carlyle sa bene che cosa vuol dire. Rodolfo, figlio di Carlo, è Presidente di Sorgenia. Il sito di Sorgenia informa che è il primo operatore privato italiano del mercato nazionale dell’energia elettrica e del gas naturale, con 500.000 clienti in tutta Italia e impianti di generazione elettrica per circa 2.900 MW di potenza. Bernabè è stato inoltre presidente e azionista di maggioranza di FB Group, società di investimenti nei settori dell’ICT e delle energie rinnovabili che aveva fondato.
Franco Bernabè è l’attuale Amministratore delegato di Telecom. Ex VicePresidente di Rothschild Europe ed attualmente in Rothschild Spa. E’ stato amministratore delegato di Eni, e dal 1992 al 1998 ha privatizzato la Società. Bernabè ha inoltre ricoperto vari incarichi pubblici: nel 1999 è stato nominato dal Primo Ministro come rappresentante speciale del governo italiano per la ricostruzione del Kosovo depredato dalla guerra Nato ai Serbi; tra il 2001 e il 2003 è stato Presidente della Biennale di Venezia e dal 2004 era Presidente del MART di Trento e Rovereto, il principale museo italiano di arte moderna. È stato membro dell’Advisory Board del Council on Foreign Relations; attualmente siede nel consiglio del Peres Center for Peace, nell’Advisory Board dell’Observatoire Méditérranéen de l’Énergie, ed è membro del consiglio di amministrazione di Petrochina, ruolo che ha ricoperto in passato anche in altre società italiane e internazionali quotate.
La Banca francese Edmond de Rothschild possiede Air France la quale ha di fatto acquistato Alitalia.
Rothschild-Telecom: Giovanni Stella, Professore alla Bocconi, dal 2004 al 2007 è stato Amministratore Delegato di Rothschild S.p.A. per poi passare dal 2008 a vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di Telecom Italia Media.
Chicco Testa è stato Segretario Nazionale, e successivamente Presidente Nazionale, di Legambiente. Eletto alla Camera dei deputati per due legislature, nelle liste del Pci nelle elezioni del 14 giugno 1987, poi riconfermato con il Pds fino al 1994; è stato membro della Commissione Ambiente e Territorio. Dal 1994 al 1996 è stato Presidente del consiglio di amministrazione di Acea, Azienda Comunale Energia e Ambiente del Comune di Roma. Toh: Rothschild da anni è financing advisor di ACEA. Dal 1996 al 2002 è stato Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel e membro del Consiglio di Amministrazione di Wind. Durante la sua presidenza, Enel è stata parzialmente privatizzata. È stato inoltre membro dell’Expert Advisory Committee dello European Carbon Fund e Presidente del Comitato Organizzativo del 20° Congresso Mondiale dell’Energia. È stato membro del Consiglio di Amministrazione del gruppo Riello (leader italiano nei sistemi di riscaldamento) dal 2002 al 2004. Dal 2002 al 2005 è stato membro dello European Advisory Board del Gruppo Carlyle, presidente del consiglio di amministrazione di S.T.A. S.p.A. (Agenzia per la Mobilità del Comune di Roma) e Presidente del Kyoto Club. È stato inoltre Presidente, fino al 2008, della società Roma Metropolitane, appartenente al comune di Roma, che realizza le nuove Linee Metropolitane della capitale italiana.
E’ giornalista e collabora con alcuni fra i più importanti quotidiani e settimanali italiani. È stato professore incaricato presso la Scuola di Management della LUISS, Libera Università Internazionale degli Studi Sociali, Master in Business Administration, responsabile del corso in Economia e Management delle Imprese di servizi di pubblica utilità.
È stato professore presso le Università di Macerata e Napoli. Attualmente è Managing Director di Rothschild. È inoltre Presidente di Telit Communications Plc e Vice Presidente della Intecs S.p.A. Chicco Testa è membro del consiglio di amministrazione di Allianz ed è Presidente di EVA, Energie Valsabbia, società che sviluppa e costruisce impianti idroelettrici e solari.
Angelo Rovati era Senior Advisor in Rothschild Italia, è un ex cestista, dirigente sportivo e politico italiano. È stato uno dei consiglieri di Romano Prodi. Divenne consigliere della presidenza del Consiglio nel maggio 2006, durante il Governo Prodi II. Decide di lasciare l’incarico nel mese di settembre, successivamente ad alcune polemiche legate al suo studio su un ipotetico piano di riassetto per Telecom Italia, consegnato in modo privato e riservato a Marco Tronchetti Provera, con l’errore, come ammette Rovati, di aver allegato al documento un biglietto da visita che recava l’intestazione della presidenza del Consiglio. Parte della lettera di dimissioni dall’incarico in Rothschild: «Mi sono reso conto che forse il fatto che da sempre sono abituato a dire quello che penso liberamente possa in effetti procurare qualche impatto negativo alla Rothschild di cui sono senior advisor… Per questo ho pensato che la cosa migliore da farsi è rassegnare le mie dimissioni per non correre il rischio che altre mie esternazioni da “SPIRITO LIBERO” possano riportarmi e riportare la Banca in incresciose situazioni nei riguardi di clienti o potenziali tali. Vi auguro grandi successi, ve li meritate tutti e vi prego di considerarmi comunque e SEMPRE un grande amico vostro e della Banca».(maiuscolo d.a.)
Il principale organizzatore del tour europeo che lanciò Fini ed il suo Movimento fu Sir Derek Thomas: ex ambasciatore inglese a Roma sovraintende agli affari italiani della Banca Rothschild. Fini, nella sede della stampa estera, ha parlato a lungo di privatizzazioni, rassicurando l’ uditorio sull’atteggiamento di Alleanza Nazionale: “Non saremo certo noi ad opporci alle privatizzazioni..”.
Stefano Rossi che in una nota intervista parla di paesi virtuosi e dell’imminente crisi della Grecia e della Spagna, è Amministratore Delegato Edmond de Rothschild e comincia la sua carriera a Londra nel 1988. Nel 1989 torna in Italia per entrare in Citibank. Nel 1991 approda in S.G. Warburg e in seguito, con l’acquisizione della Società da parte di SBC e della successiva unione con UBS, viene promosso nel 1996 a Head of Sales di UBS. Nominato nel 2001 Responsabile del mercato azionario e Managing Director di UBS SIM, Rossi mantiene la carica di CEO della SIM italiana di UBS fino al giugno 2007. Nel corso della sua carriera in UBS SIM, Stefano Rossi e il suo team sono stati eletti per ben otto volte migliori StockBroker italiani dalla Institutional Investors Survey.
Carlo Caracciolo è un “nobile parente degli Agnelli” e socio di Rothschild nel quotidiano Liberation. Caracciolo fondò “La Repubblica”. Eric Alain Rothschild aveva preso in moglie Maria Beatrice Caracciolo. Gianni e Umberto Agnelli hanno sposato le due figlie di Caracciolo e da allora furono soprannominati “affettuosamente” i Re d’Italia. De Benedetti è stato compagno di scuola di Umberto Agnelli.
Luigi D’Urso mori nel 2006 poco prima di prendere un aereo per Napoli, dove aveva appuntamento con il fratello Mario e la mostra «Beatrice Caracciolo Rothschild» di cui si era occupato. Mario d’ Urso è banchiere di razza e amico dei signori dell’ industria (era uno dei commensali più frequenti e apprezzati dell’Avvocato Gianni Agnelli) e della finanza (è adorato da Jacob Rothschild) e della politica (grazie ai suoi ottimi rapporti con i Kennedy).
Mario d’ Urso ha organizzato nella propria villa il compleanno a Fausto Bertinotti e quest’ultimo lo aveva ringraziato pubblicamente.
LA7 era controllata direttamente dai Rothschild attraverso Telecom la quale è controllata da una cordata italo-spagnola composta da Mediobanca, Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo e Telefónica (Telco [patto di controllo]), ha il controllo del 23% circa di Telecom Italia. AD è Franco Bernabè (Rothschild Europe).
Pininfarina ha un accordo col finanziere francese Vincent Bolloré: per la produzione di una vettura elettrica: evidentemente si tratta di un pezzo della strategia che per l’ azienda torinese stanno mettendo in piedi la banca d’ affari Rothschild e Roland Berger.
Tutto ha inizio nel 1856, grazie all’ intuizione geniale di Francesco Cirio, che a soli 20 anni scommette sull’ idea di conservare le verdure per rivenderle durante la stagione invernale, quando ovviamente i campi non davano prodotti. Cirio, ex garzone e manovale di umili origini, abbandonata la natia Nizza Monferrato (Asti), dopo aver girato mezza Europa alle dipendenze della ditta Gamba ed essere entrato in rapporti d’ amicizia con il commendatore Amilhau, fiduciario dei banchieri Rothschild, si mette in proprio.
L’Advisor Rothschild ha collaborato in passato con lo Studio Tremonti.
I Rothschild hanno curato come Advisors la gran parte delle privatizzazioni dell’industria pubblica nazionale, Eni in primis.
Quando i ricchissimi Rothschild, di cui i Florio erano emissari e soci, prendono le distanze dalla famiglia calabro-sicula, inizia il declino inarrestabile dei Florio.
Oliviero Diliberto dal 2003 al 2007 partecipa a ben otto avvenimenti pubblici con un uomo legato al capo della P2: Giancarlo Elia Valori (amico di David de Rothschild).
Nel 2002 Rutelli s’incontrò con Blair, Clinton ed altri sul tema «Building new coalitions», costruire nuove coalizioni. Un ritiro blindato, tre giorni di seminario alla Hartwell House. Anfitrione della cena il barone e banchiere Evelyn de Rothschild.
“C’è nellaria qualcosa di strano”

Notizie tratte da www.luogocomune.net

FONTE:http://www.cogitoergo.it/il-clan-rothschild-in-italia-gli-insospettabili-banchieri/

 

 

 

GIUSTIZIA E NORME

(IN)ADEMPIMENTI CONTRATTUALI AI TEMPI DEL COVID-19

by  | in Civile – 9 GIUGNO 2020

­Con il perdurare degli effetti derivanti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, le aziende si trovano ad affrontare il problema della difficile gestione degli adempimenti contrattuali a causa delle restrizioni imposte dai governi alla produzione, all’esportazione di beni e all’erogazione di servizi.

Il Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18 (decreto “Cura Italia”), convertito con modifiche mediante la L. 24 aprile 2020 n. 27, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 110 del 29 aprile 2020, detta solamente tre norme in relazione agli (in)adempimenti contrattuali, senza però arginare i problemi. Di conseguenza, sarà necessario rifarsi alle norme generali in materia di obbligazioni e alle norme speciali relative ai singoli contratti previste del Codice Civile per addivenire a una soluzione, valutando attentamente caso per caso.

Nell’ambito dei contratti di mutuo, l’art. 54 prevede la sospensione del pagamento delle rate dei mutui fondiari sulla prima casa, previa verifica di requisiti reddituali e di importo, con esenzione alla capitalizzazione di interessi medio tempore maturati.

In materia di locazioni ad uso commerciale, l’art. 65, rubricato “Credito d’imposta per botteghe e negozi”, riconosce ai soggetti esercenti attività d’impresa un credito di imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione relativo al mese di marzo 2020 di immobili rientranti nella categoria catastale C/1 (negozi, botteghe) al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Sembrano quindi esclusi dall’alveo della disposizione le attività esercitate in forza di un contratto di affitto di ramo di azienda di negozi siti in centri commerciali.

Peraltro, si tratta di una norma di natura fiscale, il cui unico scopo è quello di incentivare l’esecuzione della prestazione dovuta.

Quanto alle locazioni ad uso abitativo, il legislatore ha optato per l’accordo tra i contraenti, residuando in capo agli stessi la volontà di prendervi parte.

Da ultimo, l’art. 91 dispone che “il rispetto delle misure di contenimento di cui al presente decreto è sempre valutata ai fini dell’esclusione, ai sensi e per gli effetti degli artt. 1218 e 1223 c.c., della responsabilità del debitore, anche relativamente all’applicazione di eventuali decadenze o penali connesse a ritardati o omessi adempimenti”.

La norma si limita a rimettere al giudice la valutazione delle conseguenze derivanti dalla crisi sanitaria e economica provocata dal coronavirus ai fini dell’esclusione o della riduzione della responsabilità del debitore in relazione agli inadempimenti contrattuali ex art. 1218 c.c.

Tale ultima disposizione deve essere letta alla luce delle norme generali dettate in materia di inadempimento delle obbligazioni. In particolare, a mente dell’art. 1256, commi 1 e 2, c.c., l’estinzione dell’obbligazione si verifica solo quando l’impossibilità non può essere casualmente ricollegata al debitore. L’emergenza da Covid-19 rappresenta un evento straordinario, imprevedibile, che oggettivamente non può evitarsi nemmeno con la massima diligenza. In altri termini, si tratta di una causa di forza maggiore che impedisce la realizzazione delle prestazioni concordate e non può, pertanto, addebitarsi al debitore. Nei contratti a prestazioni corrispettive, inoltre, qualora la prestazione sia divenuta totalmente o parzialmente impossibile, trovano applicazione rispettivamente gli artt. 1463 -1464 c.c.

Il primo rimedio consente di addivenire alla risoluzione del contratto, ottenendo da controparte la restituzione di quanto già eventualmente percepito secondo le norme relative alla ripetizione dell’indebito ex art. 2033 e ssc.c., tutelando al contempo l’interesse relativo alla prestazione ineseguita. Di tale strumento viene fatto espresso riferimento anche all’art. 88 bis “Rimborso di titoli di viaggio, di soggiorno e di pacchetti turistici”, introdotto in sede di conversione, che traspone il contenuto dell’art. 28 D.L. 2 marzo 2020 n. 9, ora decaduto.In ambito di locazioni di immobili ad uso commerciale, invece, solo una lettura estensiva dell’art. 1463 c.c., per quanto corretta, ne consentirebbe l’applicazione, equiparando in tal modo l’impossibilità assoluta derivante dallo stato di emergenza da Covid-19 all’impossibilità di godimento degli immobili locati derivante da eventi imprevedibili come i terremoti. Va altresì evidenziato che mentre il conduttore sarebbe esonerato di diritto dal pagamento del canone, il locatore, al fine di far valere il suo diritto, sarebbe obbligato a diffidare l’inquilino o, nel peggiore dei casi, adire l’Autorità giudiziaria per vincere la presunzione di tolleranza dell’inadempimento.

Una risoluzione più vicina allo spirito di solidarietà sociale presente in tale periodo potrebbe rinvenirsi nel secondo rimedio sopracitato, il quale prevede che in caso di impossibilità parziale della prestazione sussista il diritto a ottenere una corrispondente riduzione della prestazione dovuta, oltre al recesso dal contratto qualora non vi sia un interesse apprezzabile all’adempimento parziale. Il venire a meno dell’interesse alla prosecuzione del contratto, infatti, può essere ricondotto al perdurare dell’epidemia da Covid-19. Come precisato dalla Corte di Cassazione, inoltre, “l’impossibilità sopravvenuta della prestazione si ha non solo nel caso in cui sia divenuta impossibile l’esecuzione della prestazione del debitore, ma anche nel caso in cui sia divenuta impossibile l’utilizzazione della prestazione della controparte, quando tale impossibilità sia comunque non imputabile al creditore e il suo interesse a riceverla sia venuto a meno, verificandosi in tal caso la sopravvenuta inutilizzabilità della finalità essenziale in cui consiste la causa concreta del contratto e la conseguente estinzione dell’obbligazione” (Cass. Civ. 20.12.2007 n. 26959). In altri termini, può configurarsi l’ipotesi di impossibilità sopravvenuta (totale o parziale) laddove tale impossibilità comporti un’alterazione del sinallagma che renda irrealizzabile la causa concreta del contratto.

Nei contratti a prestazioni corrispettive ad esecuzione continuata o periodica ovvero ad esecuzione differita trova applicazione l’art. 1467 c.c. il quale dispone che laddove la prestazione di una delle parti sia divenuta eccessivamente onerosa in ragione di avvenimenti straordinari e imprevedibili estranei al soggetto che risulta inadempiente, la parte che deve tale prestazione potrà richiedere al risoluzione del contratto, fornendo la prova del fatto da cui deriva l’eccessiva onerosità e dell’origine di quest’ultima.

In ogni caso, dovrà provarsi l’effettiva mancanza di interesse alla prosecuzione del contratto al fine di ottenere quanto previsto dalle norme sopracitate.

Ferme comunque le opzioni di cui agli articoli sopracitati, in assenza di ulteriori strumenti giuridici, è necessario valutare la possibilità di un accordo per addivenire allo scioglimento consensuale o alla rinegoziazione del contratto.

FONTE:http://www.salvisjuribus.it/inadempimenti-contrattuali-ai-tempi-del-covid-19/

 

 

 

IMMIGRAZIONI

MONDO

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La Germania tornerà ad accogliere i migranti sbarcati in Italia e a Malta, lo ha reso noto il ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer. Negli ultimi mesi l’impegno di Berlino nella riallocazione era venuto meno per via dell’epidemia da Covid.

La Germania riprenderà ad accogliere i migranti sbarcati in Italia e a Malta, rinnovando il suo impegno nella gestione della questione migratoria e in particolare nella riallocazione dei profughi, sospeso durante i mesi dell’emergenza sanitaria. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer, nel corso di una conferenza stampa.

Prima della pandemia “l’aiuto è stato regolare”, ha ricordato il ministro, ma ora “la crisi si sta attenuando” e la Germania è disponibile a collaborare nel processo di distribuzione.

“Abbiamo offerto a Malta e all’Italia di prendere 80 profughi salvati dal mare”, ha detto il ministro, precisando che la Germania accoglierà anche i migranti giunti sulle coste dei due Paesi nel periodo compreso tra marzo e maggio. I primi profughi potrebbero arrivare tra fine giugno e inizio luglio. “È importante che i Paesi sappiano che noi aiutiamo”, ha voluto sottolineare. Tuttavia non è ancora stato definito il numero di persone che la Germania è disposta ad accogliere.

La dichiarazione di Seehofer giunge dopo uno sbarco di 425 migranti, avvenuto domenica 7 giugno a Malta, in seguito ad una rivolta scoppiata su uno dei quattro vascelli che da oltre 40 giorni ospitavanorichiedenti asilo al largo della costa maltese.

Il primo ministro di Malta Robert Abela, in quest’occasione, per evitare di mettere a repentaglio vite umane, tra equipaggio, passeggeri e forze militari, ha concesso lo sbarco, accusando l’Europa di aver abbandonato il suo impegno nella gestione dei migranti e chiedendo di riattivare i meccanismi di riallocazione dei migranti giunti sulle coste.

FONTE:https://it.sputniknews.com/mondo/202006109187095-germania-pronta-ad-accogliere-migranti-sbarcati-in-italia-e-a-malta/

Sanatoria migranti? Disastro. Ecco il flop della Bellanova

Numeri esigui in tutta Italia a pochi giorni dall’apertura dei termini per presentare la domanda di regolarizzazione per i migranti: un flop annunciato che avrà non poche ripercussioni

Mauro Indelicato – Ven, 05/06/2020

Era stata presentata quasi come una riforma epocale, con tanto di lacrime del ministro maggiormente interessato dalla nuova norma durante una delle tante conferenze stampa organizzate a Palazzo Chigi in tempi di pandemia.

Doveva rappresentare, secondo il governo, un sigillo alla lotta al caporalato, al lavoro nero e poteva al tempo stesso andare a risolvere il problema della mancanza di manodopera nelle campagne.

Ed invece? Sarebbe forse il caso di dire che a fine maggio la montagna ha partorito il topolino. Il riferimento è alla sanatoria, che però la maggioranza giallorossa presenta come “semplice temporanea regolarizzazione”, sui migranti inserita all’interno del decreto rilancio. Dal 1 giugno scorso datori di lavoro e lavoratori interessati potevano già presentare le domande e, dal giorno dopo, iniziare a lavorare.

Ebbene, sono soltanto qualche centinaio per adesso le richieste di regolarizzazione delle posizioni, non di più. Un vero e proprio caso di “partenza flop” per una norma per la quale Italia Viva, partito del ministro dell’agricoltura Teresa Bellanova, ha minacciato anche una crisi di governo i numeri sono apparsi in queste ore davvero impietosi.

Certo, non c’è ancora una statistica ufficiale perché dal Viminale al momento rimandano l’appuntamento con i primi dati soltanto al 15 giugno. Alcuni dati ufficiosi però, così come raccontato dall’Agi, parlano di 9.500 domande presentate. Ben al di sotto del numero stimato dal governo entro il 15 luglio prossimo, data della chiusura dei termini, ossia 220.000. Ma soprattutto, molte di queste domande riguarderebbero colf e badanti: “A livello nazionale i numeri sull’agricoltura sono veramente esigui – ha infatti spiegato Romano Magrini di Coldiretti a La Verità – parliamo di un centinaio di domande o poco più in tutta Italia”.

Questo apre la strada a non poche considerazioni: in primo luogo, il ministro Bellanova più volte ha dichiarato che l’urgenza del provvedimento era giustificata dal fatto di rimettere subito in moto l’economia agricola. Dunque, occorreva immediato uso di manodopera ed infatti la norma ha previsto un permesso di soggiorno rilasciato subito dopo la presentazione della domanda, con i controlli da effettuare solo in un secondo momento. Ma se dal 1 giugno in poi soltanto in pochi hanno presentato le domande, allora questa immediatezza è venuta meno oppure, più semplicemente, l’urgenza di cui ha parlato spesso il ministro Bellanova non c’era.

Del resto sono spesso state le associazioni di categoria, quali ad esempio la Coldiretti, ad avere non poche perplessità sulla reale utilità della sanatoria. La regolarizzazione dei migranti poteva essere al massimo l’ultima opzione, in caso di prolungamento della crisi. Ecco perché invece la proposta di diversi addetti ai lavori era quella di favorire dei corridoi per il ritorno in Italia dei braccianti stranieri comunitari. Con l’apertura delle frontiere europee, molti di loro rientreranno nel nostro Paese e riprenderanno il proprio posto di lavoro. Quindi nessun imprenditore agricolo ha fretta di andare ad usufruire dei migranti potenzialmente regolarizzabili.

La norma voluta dal governo, come detto in precedenza, potrebbe servire forse maggiormente per colf e badanti. Ma allora lo spirito iniziale della sanatoria verrebbe meno. A presentarla doveva essere il ministro delle attività produttive, non quello delle politiche agricole con tanto di pianto in diretta nazionale. Voluta per ridare ossigeno al comparto agricolo, la regolarizzazione dei migranti non sta assolvendo a questa funzione. Il flop, già prevedibile, ad oggi appare sempre più lampante.

FONTE:https://www.ilgiornale.it/news/politica/flop-sanatoria-voluta-governo-solo-centinaio-domande-1868071.html

 

LA LINGUA SALVATA

vendétta

Vocabolario on line

vendétta s. f. [lat. vindĭcta «rivendicazione; liberazione; vendetta; castigo», der. di vindicare: v. vendicare]. – 1. a. Danno materiale o morale, di varia gravità fino allo spargimento di sangue, che viene inflitto privatamente ad altri in soddisfazione di offesa ricevuta, di danno patito o per sfogare vecchi rancori: la v. privata nell’antico diritto germanico (v. faida); giurare vendettapremeditaremacchinarepreparare la v.propositisentimentibrama di v.covare nel cuore la v.provare una selvaggia voluttà di v.pregustare la gioia della v.verrà il giorno della v.compiere la v.una v.mi sono preso la mia v.fu ucciso per v.si suppone che il movente del delitto sia da ricercarsi nella v.aspracrudelesanguinosatremenda v.; nel linguaggio giornalistico, v. trasversale, indiretta, che ha come oggetto familiari o amici della persona che si vuole colpire (caratteristica delle faide e delle lotte tra diverse organizzazioni criminali); la migliore v. è il perdono, sentenza di carità cristiana. Comune soprattutto la locuz. fare vendetta di …, vendicare: far vendetta di un torto patitodi un affronto subìtochi passa, prometta Dell’ingiusta mia morte far vendetta (Berni); seguito da nome di persona, o da agg. possessivo, vendicare la persona, e in partic. vendicarne la morte: E giurò far del suo fratel v. (Pulci); farò io la tua v.; anche al plur.: un guerrier ch’in tal travaglio il mette, Che spero ch’abbia a far le mie v. (Ariosto); con senso attenuato, far vendetta, rendere il contraccambio, fare ad altri ciò che essi ci hanno fatto: Far potess’io vendetta di colei Che guardando e parlando mi distrugge (Petrarca); nell’uso letter., prendere vendetta di …, vendicare: alcun sorga De l’ossa mie che di mia morte prenda Alta v. (Caro). Ricevere vendetta, essere vendicato, ricevere soddisfazione, con soggetto di persona o di cosa: l’offesol’ucciso ecc., riceverà v.consegnareabbandonareesporre alla v. o alle v., consegnare nelle mani o far correre pericolo di cadere nelle mani, di chi vuole vendicarsi: patrioti consegnati alla v. della poliziaesporre, e rifl. esporsialle v. dei nemicib. In etnologia, v. del sangue, forma di vendetta che può colpire sia l’uccisore sia qualsiasi membro del suo gruppo familiare, secondo leggi e usi particolari, generalmente con esclusione delle donne, dei bambini, dei vecchi. In molti casi è sostituita da un risarcimento alla famiglia dell’ucciso, talora accompagnato da un sacrificio animale, o da un matrimonio tra un uomo del gruppo dell’uccisore e una donna di quello dell’ucciso. 2. a. Castigo, punizione, e spec. la punizione divina: la giusta v. di Dioil dì della v.il giorno della v., nel linguaggio eccles., il giorno del giudizio universale; mia è la v., dice il Signore, frase biblica; in partic. gridare v., di gravi misfatti e scelleratezze che, per la loro stessa malvagità, esigono la giusta punizione del cielo: delittotradimentoperfidia che grida v. (scherz., anche di cose o di lavori fatti male: uno spettacoloun’interpretazioneun’esecuzione musicale, o un arrosto bruciacchiatoche grida v.); l’espressione appartiene in origine al linguaggio della Chiesa la quale definisce l’omicidio volontario, il peccato impuro contro natura, l’oppressione dei poveri, il defraudare la mercede agli operai, «i quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio». b. poet. Persecuzione: a noi Morte apparecchi riposato albergo Ove una volta la fortuna cessi Dalle v. (Foscolo).

FONTE:http://www.treccani.it/vocabolario/vendetta/

 

 

 

 

LAVORO PENSIONI

Pensioni: ecco quale sarà l’impatto del COVID-19 sul sistema di previdenza

Pensioni: vediamo quale sarà l’impatto del COVID-19 sul sistema di previdenza secondo Alberto Brambilla, presidente del Centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali. Aumento delle uscite, Quota 100 come ammortizzatore sociale e casse dell’INPS in rosso.

Pensioni: ecco quale sarà l'impatto del COVID-19 sul sistema di previdenza

Secondo Brambilla, il numero dei pensionati post crisi COVID-19 aumenterà rispetto agli anni precedenti arrivando ai livelli del 2003. Brambilla prevede un ricorso massiccio a Quota 100 e Opzione donna nel prossimo anno, così che la misura per le pensioni anticipate del primo governo Conte giallo-verde potrebbe andare in soccorso a moltissimi lavoratori.

La crisi delle aziende con eventuale ricorso ai licenziamenti, oltre all’accesso alla cassa integrazione, ora prorogata con il decreto Rilancio, potrebbe essere un incentivo per accedere alle pensioni.

Ricordiamo che Quota 100 permette di andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi, mentre Opzione donna è riservato alle lavoratrici che possono congedarsi con 58 anni di età (59 se autonome) e 35 di contributi.

Vediamo nel dettaglio qual è la previsione di Brambilla sulle pensioni e l’impatto del COVID-19 sulle stesse nel prossimo futuro.

Pensioni: l’impatto del COVID-19 sui numeri

Per le pensioni la prima cosa da considerare è quello che sarà l’impatto del COVID-19 sui numeri.

Alberto Brambilla infatti ha prospettato un aumento delle uscite specie con il ricorso alle pensioni anticipate. L’anno prossimo coloro che andranno in pensione potrebbero essere 16,44 milioni, attestandosi sui numeri del 2003, quando solo due anni fa, prima di Quota 100, erano 16 milioni.

Per Brambilla ordinariamente ci sarebbero state 50mila domande di Quota 100 e 10mila di Opzione donna che però potrebbero essere di più nel prossimo anno. Come ha spiegato lo stesso presidente di Itinerari Previdenziali:

“Nel 2019 hanno fatto domanda di Quota 100 228mila persone: ne sono state accolte oltre 150 mila. Le potenziali situazioni di cassa integrazione prolungata e soprattutto l’aumento della disoccupazione incentiveranno l’uso di Quota 100 per cui si può prevedere che nel 2020 saranno almeno altrettante le persone che richiederanno Quota 100. Quindi, si ipotizzano circa 150mila concessioni di pensioni anche per il 2020.”

Non solo per Brambilla, se a Quota 100 si aggiungono anche Ape sociale e Opzione donna il numero delle pensioni potrebbe arrivare a 240mila, escluse le anticipate, con un aumento dei pensionati.

Questo, secondo Brambilla, andrà a tradursi in un affaticamento dell’INPS e delle sue casse. Infatti, ci saranno più pensionati e meno persone che verseranno i contributi considerando anche le ricadute sull’occupazione che il COVID-19 porterà con sé.

Sempre l’esperto ritiene che l’Istituto di previdenza potrebbe avere più uscitetra i 10 e i 12 miliardi, contro i 10 o anche 19 miliardi di minori entrate. Con un disavanzo di 25miliardi in più nel 2020 e 50miliardi di deficit.

Pensioni: Quota 100 ammortizzatore sociale post COVID-19

Le pensioni con Quota 100 potrebbero d’altronde fungere da ammortizzatore sociale nella crisi post COVID-19 dal momento che moltissime persone resteranno senza lavoro, secondo l’esperto, che immagina come i lavoratori tra il perdere una parte della pensione e rischiare l’inattività con la difficoltà di trovare altra occupazione, opteranno per la prima eventualità.

Non solo, come spesso accade ed è accaduto, se licenziato il lavoratore può accedere alla disoccupazione e coprire il tempo che lo separa dal raggiungimento dei requisiti per accedere alla pensione con Quota 100.

Come dichiara Brambilla:

“Dobbiamo considerare che il PIL cadrà a picco90mila esercizi tra cui negozi, ristoranti, alberghi non riapriranno più, il turismo non lavorerà: tutti quelli che si troveranno in situazioni di emergenza lavorativa potrebbero chiedere le pensioni una volta finite le quattordici settimane di cassa integrazione.”

Se fino a poco tempo fa Brambilla era scettico su Quota 100 e molto critico, pur non essendo ancora convinto della riforma delle pensioni di quel periodo, ritiene che ora la misura possa venire in aiuto come ammortizzatore sociale per affrontare, in parte, la crisi enorme che il COVID-19 porta con sé.

FONTE:https://www.money.it/Pensioni-quale-sara-impatto-COVID-19-sistema-di-previdenza

 

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

1100 VITE AL GIORNO PER GEORGE FLOYD?

10 Giugno 2020 posted by Guido da Landriano

Le proteste di massa dopo la morte di George Floyd a Minneapolis si sono svolte quando l’epidemia del Covid-19 era ancora estremamente virulenta negli USA, soprattutto nei grandi centri urbani. Quanto sia stato saggio concentrare qualche milione di persone in piazza, senza nessuna cura nè per il distanziamento sociale nè per le mascherine e gli altri presidi di sicurezza, quando ancora il virus circola notevolmente lo vedremo presto. Trevor Bedford, ricercatore di Seattle che ha contribuito all’isolamento del genoma del virus, ha fatto due conti su quale possa essere l’effetto delle manifestazioni per George Floyd:

 

 

Le previsioni sono dai 540 ai 1080 morti in più per ogni giorno di protesta che ha portato in piazza almeno 600 mila persone. Facendo due conti siamo a ben oltre 6 mila morti in più per la settimana di proteste piene che sono passate.

Il bello è che questo fatto era piuttosto noto ai ricercatori, ma 1200 “Esperti” dell’università di Washington firmarono una lettera nella quale sostennero che comunque le manifestazioni erano necessarie perchè il maggior problema di “Razzismo pervasivo”

La lettera dell’università di Washington è un metro del massimalismo cieco e francamente insensato che pervade una grossa parte del mondo accademico americano. Non si poteva manifestare con una maggiore sicurezza, sia per l’ordine pubblico sia per i partecipanti? Tra l’altro si è diffusa la notizia secondo la quale diversi membri della Guardia Nazionale che hanno partecipato al controllo delle manifestazioni a Washington siano poi risultate positive al virus, e questi erano soldati presenti solo per obbedire a degli ordini. Dovremo contare anche dei “Morti per George Floyd”?

FONTE:https://scenarieconomici.it/1100-vite-al-giorno-per-george-floyd-le-proteste-di-massa-potrebbero-portare/?utm_medium=push&utm_source=onesignal

 

 

 

Recovery Fund: la Germania vuole ridimensionarlo, ma perché?

Recovery Fund: perché la Germania è contraria alla proposta della Commissione UE?

Ancora Recovery Fund al centro del dibattito nazionale e internazionale.

L’argomento è tornato sulla bocca di tutti nella serata di ieri, al termine del vertice Ecofin che ha visto ancora una volta contrapporsi Paesi del Sud (quali l’Italia e la Francia) e Paesi del Nord (come Austria e Olanda).

Le discussioni non sono certo mancate ed è proprio in questo contesto che si sono inserite le richieste della Germania sul ridimensionamento del Recovery Fund così come pensato dalla Commissione UE.

Recovery Fund: perché la Germania vuole ridimensionarlo

Qualche settimana fa Parigi e Berlino hanno presentato al mondo la loro proposta di Recovery Fund, un piano da 500 miliardi di euro volto ad una sorta di mutualizzazione del debito.

Immediata la reazione dei Paesi del Nord che si sono opposti a questa ipotesi presentando una controproposta e spingendo per un Recovery Fund diverso, da sviluppare tramite prestiti e non contributi a fondo perduto.

Qualche giorno dopo, più precisamente lo scorso 27 maggio, anche la Commissione UE ha reso noto il suo progetto, mettendo sul piatto 750 miliardi di euro, da erogare ai Paesi beneficiari sia sotto forma di sovvenzioni a fondo perduto che tramite prestiti.

Nell’Ecofin di ieri, le discussioni sui vari progetti sono ricominciate, ma la posizione della Germania è risultata sin da subito chiara. Berlino ha espresso contrarietà nei confronti dei 750 miliardi di euro proposti dall’esecutivo comunitario e ha invece spinto per ridimensionare il Recovery Fund a quota 500 miliardi.

Ma perché? Secondo i tedeschi quest’ultima cifra potrebbe essere più facilmente accettata dai Paesi del Nord, che sin da subito si sono scagliati contro qualsiasi forma di condivisione del debito oltre che sull’ipotesi di concessioni di denaro a fondo perduto.

Volontà di compromesso (e di chiudere la questione il prima possibile) nelle richieste della Germania sul Recovery Fund. Certo è che il progetto definitivo dovrà ricevere il via libera di tutti i 27, per cui è probabile che le discussioni si protrarranno ancora a lungo.

FONTE:https://www.money.it/Recovery-Fund-perche-Germania-vuole-ridimensionarlo

 

 

 

POLITICA

SU MAX WEBER, OVVERO DELLA RESPONSABILITÀ DEL POLITICO

È ancora possibile pensare una politica che si preoccupi, che consideri necessario e come parte essenziale del suo operare la spiegazione dei rapporti strutturali in cui il suo stesso operare si trova, consapevolmente o inconsapevolmente, immerso? È possibile pensare una politica che prenda le distanze, se non da tutte le forme di retorica, almeno da quelle più mistificanti? Certo, sarebbe impossibile pensare una politica che non abbia una componente propagandistica, una posizione politica che non si avvalga di una qualche forma di sofisticheria affabulatrice, essendo quest’ultima, come la storia insegna, in una certa misura indispensabile per affermare e legittimare  quella che è, e non può che essere, solo una posizione fra le altre. Se questo è il tenore della domanda posta, domanda così urgente nella contemporaneità, non si può fare a meno di cercare un interlocutore che ne sia all’altezza. Diventa impossibile, nel momento in cui si parla di responsabilità del politico e, più in generale, di forma del fare del politico, non prendere in considerazione la monumentale figura di Max Weber.

Max Weber: la politica come professione

In particolare, diventa impossibile non considerare le parole da lui espresse in occasione della celeberrima conferenza tenuta presso l’Università di Monaco di Baviera nel 1919, un anno prima della sua morte, nel contesto di una Germania uscita disastrosamente dalla Prima guerra mondiale. Stiamo parlando della conferenza che va sotto il nome de La politica come professione (acquista): l’intervento risulta imprescindibile per rispondere alla domanda che ci siamo posti sopra, in quanto il filosofo di Erfurt si propone di mostrare esattamente le caratteristiche costitutive del fare politico.

Conflitto e responsabilità

Lo sguardo disincantato di Max Weber, la sua capacità di vedere e concepire chiaramente l’insuperabile conflittualità della dimensione politica, il suo essere campo in cui ogni parte politica non può che provare a prevalere e quindi annichilire le altre parti, insomma, il suo essere polemos, conflitto, padre di tutte le cose, può essere d’aiuto per rispondere alla domanda sulla responsabilità del fare politico ed emergere come unico contesto in cui la questione che ci siamo posti possa acquistare di senso. Constatata, come fa Max Weber, questa essenziale dimensione conflittuale, in cui ogni posizione politica è una parte fra le altre, la questione della responsabilità del fare politico non può più essere intesa, come pur sempre e costantemente oggi accade, come un qualcosa che abbia a che vedere con vaghe prediche o con un indefinito moralismo (giustamente) fastidioso, che si somministra in pillole e che auspica, come perseguibili, comportamenti lontani da una qualsiasi forma di realismo politico.

Max Weber

Ecco, per l’appunto, auspici che non hanno effetti e che e non si preoccupano di spiegare nulla. Urge ridefinire (sarebbe meglio dire “richiamare”) il significato della parola “responsabilità”, parola oggi più che abusata; ma soprattutto occorre ridefinirlo in relazione alla forma specifica del fare politico. Ogni parte politica è parte che vuole affermarsi, quindi ha a che vedere con interessi specifici, nel senso che vuole che ciò che per lei vale si realizzi; tuttavia, se ci si fermasse qui, il fare politico di ogni parte risulterebbe di voler sovrastare come tutto. Pur essendo questa una dimensione assolutamente intrinseca al fare politico, questa stessa dimensione può interagire con la sua complementare.

Emerge ora un nuovo senso in cui potremmo declinare il significato della parola “responsabilità” in relazione all’agire politico così delineato: è responsabile il fare politico di quella parte che serve la sua causa perché capace di rendere risposta del perché voglia far valere quel particolare valore e non un altro. In altri termini, è responsabile quel politico che, nel portare avanti la propria causa, vede e riconosce le altre ovvero è capace di rispondere al perché quella specifica causa e non un’altra debba prevalere, cosa che richiede necessariamente il vaglio e la comprensione delle altre posizioni, quanto dei processi complessi che hanno condotto al costituirsi di tutte le posizioni che emergono nel periodo storico in cui si colloca il suo operare. Il politico non responsabile è colui che manca di tali considerazioni per Max Weber, finendo col diventare colui che non è capace di prevedere le conseguenze del suo agire politico.

Leggi anche:
La comunità ci salverà dal populismo?

Ciò che risulta più interessante del discorso weberiano è che non cerca di indicare quale sia il valore specifico, il dover essere della politica, l’interesse che deve stare in alto in una gerarchia di valori (cosa che contraddirebbe tutti i risultati della sua ricerca). Al contrario, egli indica solo le caratteristiche di quella modalità particolare del fare che, essendo una fra tante, tassello in una molteplicità all’interno di una visione del mondo, ha in sé la necessità di riconoscere le altre parti, allo stesso fine di realizzare se stessa. La posizione che emerge è quella di un tipo politico che, per affermare la propria posizione, si trova necessariamente nella posizione di dover comprendere il mondo stesso in cui opera, rendendosi responsabile almeno del proprio interesse. Non vale la pensa, forse, rifletterci ancora? La politica come scontro irriducibile, ma, soprattutto, come responsabilità.

FONTE:https://www.frammentirivista.it/su-max-weber-ovvero-della-responsabilita-del-politico/

 

 

 

PD: LA CORRUZIONE FATTA PARTITO E CON L’IMPUNITA’ GARANTITA

Sono gli eredi di un partito, il PCI, che per settant’anni è stato lautamente finanziato dall’Unione Sovietica e in più, grazie al sistema Coop impegnato in tutti i settori economici più rilevanti, hanno goduto di enormi sostegni per le loro attività burocratico-istituzionali.

Oltre naturalmante ai finanziamenti “legali” che gli spettavano in quanto grande forza di massa. In pratica era il partito con più risorse di tutti quanti, ma a essere distrutti dai togati di Milano per “finanziamento illecito” sono stati gli altri, il PSI e la DC, lasciando campo libero all’ircocervo PCI-PDS-DS-PD.

Ma andiamo avanti. Gli è bastato mezzo secolo per far collassare con la gestione diretta dei suoi uomini il Monte dei Paschi di Siena, forse la più antica e gloriosa banca al mondo, senza subire nessun tipo di conseguenza giudiziaria e politica. Tutto ripagato con montagne di soldi dei contribuenti.

E anche la morte di un suo dirigente in maniera molto sospetta, parliamo ovviamente di David Rossi, non ha avuto alcun genere di sviluppo giudiziario. Tutto silenziato e messo nel dimenticatoio a tempo di record.

Ma andiamo avanti. Hanno messo in piedi un sistema criminale chiamato “Mafia Capitale”, che in pratica attraverso l’immigrazione clandestina è riuscito a dirottare somme stratosferiche di soldi pubblici a proprie organizzazioni “di solidarietà”, creando un intreccio di criminalità & affari di proporzioni gigantesche.

E che poi hanno esteso ai loro clienti disseminati nell’intera penisola. Anche in questo caso tutto finito su un binario morto.

Ma andiamo avanti. In Umbria, regione da sempre amministrata dal PCI-PD, la loro governatrice Catiuscia Marini si è dovuta dimettere perché è venuto a galla che tutte le cariche più importanti nel sistema sanitario regionale erano pilotate e funzionali agli interessi dei burocrati targati PD.

Ma, neanche a dirlo, ogni addebito verso corrotti e corruttori è finito come al solito a tarallucci e vino.

Poi c’è il “caso Bibbiano”, un vergognoso scandalo di rapimento di bambini tutto gestito e controllato dalle amministrazioni da sempre a guida PCI-PD. Ma anche qui sono riusciti a insabbiare tutto grazie alla complicità di Tribunali e media.

Oggi scoppia fragorosamente il “caso Palamara”, un boss della magistratura legato a doppio filo con la sinistra che decideva gli organigrammi delle procure in base al tornaconto del PD, mostrando plasticamente a quale grado di corruzione e marciume è sprofondato il sistema giudiziario italiano.

Ma siccome nessuno controlla i controllori, e chi potrebbe intervenire è comunque una pedina funzionale al regime, state pur certi che anche questa volta non vi sarà nessuna conseguenza penale e politica per il PD.

E avanti così fino al prossimo giro di valzer…

FONTE:https://sowingchaos.wordpress.com/2020/06/01/pd-la-corruzione-fatta-partito-e-con-limpunita-garantita/

SCIENZE TECNOLOGIE

SBARCA IL TRANSUMANESIMO A MONTECITORIO


Questi mondi virtuali del 2060, nei quali innumerevoli esseri umani sacrificheranno le forze della loro anima, non saranno costituiti da un insieme di multi scenari inventati da programmatori di software, come accade ora per i video-giochi. Verranno programmati in tempo reale dai super computer, che adegueranno, in tempo reale, le scene e le trame di gioco secondo i pensieri e le risposte emozionali del giocatore. Ogni giocatore vivrà nel proprio mondo. Sarà la divisione ultima dell’umanità.

Paul Emberson (‘Tra 50 Anni’)

La mentalità transumanista definita singolarità è sbarcata al senato.

A Montecitorio e in Senato parlavano di transumanesimo, salti quantici e nuova umanità OGM. 

Secondo Albert Cortina

Il Transumanesimo è un’ideologia, o una corrente di pensiero che sostiene la causa della transizione dell’essere da umano a postumano. Questa ideologia non è un umanesimo, ma un’altra cosa. L’associazione mondiale transumanista (World Transhumanist Association), che è un movimento globale, definisce il transumanesimo come una forma di pensare il futuro. Una nuova forma in cui l’essere umano cessa di evolvere biologicamente e culturalmente e, a partire già da ora, l’evoluzione sarà biotecnologica, grazie all’utilizzo di tecniche applicate in diverse discipline scientifiche, che permettono il controllo sulla natura, sulla biologia e su altre realtà. Questo significa trasformare la specie umana, ibridandola con elementi tecnologici per farla diventare un prodotto artificiale. Sarà indipendente dalla natura e arriverà a disegnare se stessa come vorrà.

Sinteticamente, quello che la definizione di transumanesimo di tale associazione sottintende è che possiamo fare tutto, siamo dei. E qualcosa in più: “Avremo l’obbligo morale di cambiarci”, ovvero, non è solo per coloro che vogliono ma per tutti. Questa è una caratteristica propria delle ideologie: iniziano a introdursi sottilmente, sotto le sembianze di bene, come il miglioramento della salute e altre questioni che richiedono un’accettazione volontaria, per poi trasformarsi in totalitarie e obbligatorie per tutti.

Può sembrare fantascienza, ma è già in moto il progetto 2045, nel quale si sta investendo moltissimo denaro e che tocca l’aspetto dell’immortalità cibernetica e di come se il nostro essere materia intangibile, la nostra identità, potrebbe trasferirsi a un ologramma, un cyborg o a un robot, al fine di raggiungere l’immortalità….

Huxley, nel suo libro “Il mondo nuovo”, affermò cose molto serie nell’anno 1932. Disse: “La scienza e la tecnica al servizio degli interessi di potere condurranno il mondo a forme sociali di dominazione assoluta, a istituzioni oppressive, che coinvolgeranno inevitabilmente tutti e alle quali nessuno potrà sfuggire”. “Una dittatura perfetta avrà le sembianze della democrazia, ma sarà come una prigione senza muri, in cui tutti i prigionieri nemmeno si sogneranno di scappare, sarà essenzialmente un sistema di schiavitù nel quale, grazie al consumo e all’intrattenimento, gli schiavi ameranno la loro condizione servile”. Nessuno nel 1932 capiva queste parole, ma ora iniziamo a comprendere: realtà virtuale, videogiochi, cyborgs…

La tecnologia in sé non è un male, porta molti benefici, ma bisogna stabilire una serie di limiti che ancora non sono stati stabiliti…dal momento che questo è come un vaso di Pandora è necessario determinare eticamente se sia conveniente o meno continuare ad aprire porte e fino a che punto.

Intervista completa
FONTE https://www.focolaredellamadre.org/it/rivista-hm/articoli/interviste/9159-transumanesimo

Le porte di Montecitorio si sono aperte.

All’inizio, è stata la fantascienza, come spesso accade, a metterci di fronte al tema delle intelligenze artificiali e della cosiddetta “singolarità tecnologica”.

TRASGREDIRE L’UMANO

La mentalità transumanista definito singolarità è sbarcata al senato. Ed è stata applaudita.

Marco Antonio Attisani, fondatore e CEO di Watly ricevuto al Senato

L’evento si era svolto presso il Palazzo dei Gruppi Parlamentari

13° seminario nell’ambito del ciclo di incontri “Parole Guerriere – Seminari Rivoluzionari”.
Convegno “Tecnologie dell’umano. La rivoluzione fisico-telematica”, registrato a Roma giovedì 6 dicembre 2018 alle ore 17:30.
L’evento è stato organizzato da MoVimento 5 Stelle.

Orgogliosamente transumanista, Marco Antonio Attisani intende attraverso la tecnologia e la trascendenza umana, cambiare il mondo ‘per il meglio di tutti i suoi abitanti’.

Le 4 forze che ci ‘evolvono’ verso la Singolarità secondo lui sono

Genetica

Robotica

Nanotecnologia

Intelligenza Artificiale

Attisani sottoliena un aspetto ‘interessante’ la genetica: Le forze che spingeranno questa disciplina promuoveranno sicuramente l’eugenetica, la ricerca di una razza raffinata, superiore secondo i parametri e i valori che in quel periodo storico riterremmo legittimi.Più belli, più sani, più forti più longevi diventeremmo OGM, organismi geneticamente modificati.

Ascoltate cosa ha da dire.

VIDEO QUI: https://youtu.be/zLh1z80F2fM

Marco A. Attisani è Singolaritariano e Transumanista. Evangelista della singolarità tecnologia, crede nell’avvento futuro del Genere Umano Specie 2.0, una versione migliorata della Homo sapiens sapiens. Futurologo ed esperto di Industria 4.0 e tecnologie smart tra le quali robotica, genetica e nanotecnologie. Divulgatore del concetto di Energynet e di Computer Termodinamico, è inoltre un imprenditore visionario e public speaker internazionale. Crea aziende che saranno presto gestite da entità Artificiali Intelligenti a beneficio dell’uomo e dell’ambiente. Desidera che cadano presto nell’oblio le aziende che stanno creando la loro ricchezza distruggendo l’ambiente e minacciando la salute pubblica. Vegetariano ed animalista difende i diritti di libertà e vita di tutti gli esseri coscienti. Crede nell’essere umano per quello che ancora può diventare piuttosto che quello che già é diventato. Convinto che esista un destino per noi tutti come entità trascendenti, avremo la possibilità di ricostruire ciò che abbiamo distrutto ed eventualmente, renderlo persino migliore. FONTE

VEDI ANCHE

Singularity: il punto di non ritorno dell’evoluzione umana

CasaleggioAssociati

Pubblicato il 4 ottobre 2016

Arriverà un momento in cui non comprenderemo le scelte delle intelligenze artificiali che avremo creato. Questo momento ha il nome di Singularity: https://goo.gl/AakIWo

VIDEO QUI: https://youtu.be/iSeeEfQpaEg

FONTE:https://www.nogeoingegneria.com/motivazioni/sociale/sbarca-il-transumanesimo-a-montecitorio/

 

Trascrizione dell’intervento di Attisani a Montecitorio: Transumanesimo in Parlamento

a cura di Manlio Lo Presti – 9 giugno 2020

Transumanesimo in Parlamento con Marco Antonio Attisani

Parole Guerriere Marco Antonio Attisani 13° Rivoluzionari a Montecitorio

 

VIDEO QUI: https://www.youtube.com/watch?v=zLh1z80F2fM

 

Parlerò dell’umanità. Perché si dà il caso che:

classe = mammiferi

ordine = primati

famiglia = ominidi

genere = homo

specie = sapiens sapiens

Siamo la unica specie, a nostra conoscenza, capace di ripercorrere retrospettivamente tutto il nostro processo evolutivo e, più recentemente, il processo tecnologico. Dallo scalfire della prima pietra alla conquista del fuoco all’invenzione della ruota, dell’agricoltura, della scrittura, la fondazione degli imperi, la rivoluzione industriale, l’energia nucleare, l’informatica, la telecomunicazione, la conquista dello spazio, internet, la realtà virtuale.

Nonostante queste grandiose scoperte, tra le centinaia e di altre migliaia, abbiamo sorprendentemente dedotto una delle leggi fondamentali che governano la nostra realtà di recente: la Legge dell’accelerazione dei ritorni. Ovvero, viviamo in un mondo non lineare bensì esponenziale.

Come siamo arrivati a questa conclusione?  Unendo dei punti su un piano cartesiano,

sull’asse delle ascisse la x, l’orizzontale, abbiamo posto il Tempo;

sull’asse delle ordinate la y, la verticale, il progresso tecnologico che avevamo raggiunto in un dato momento.

Ci aspettavamo di definire una linea retta più o meno inclinata e invece abbiamo scoperto che questa linea retta sta diventando una curva esponenziale la cui inclinazione cresce esponenzialmente. Nei prossimi venti o trenta anni, questa curva sarà praticamente asintotica con l’asse delle ordinate. Che cosa significa? Che la curva non incontra più l’asse e non sarà definibile un punto certo. Questo assomiglia molto al principio di indeterminazione della fisica quantica teorizzato da Heisenberg. In un certo momento quindi sapremo a che velocità stiamo andando e in quale direzione, ma non sapremo in che punto ci troviamo.

In linguaggio tipologico, questa si chiama singolarità. Quali sono le forze che ci spongono verso la singolarità? Per pura coincidenza sono quattro e sono identiche alle forze della natura di cui siamo a conoscenza:

la gravità,

l’elettromagnetismo,

la forza forte, che unisce i protoni all’interno dell’atomo,

la forza debole, alla base della quale troviamo il principio del decadimento radioattivo.

Queste forze sono anche loro identificate da quattro lettere, quasi fossero i nucleotidi del DNA.

Queste lettere sono:

G – Genetica

R – Robotica

N – Nanotecnologia

I – Intelligenza artificiale

GENETICA

Questa disciplina sta dando all’uomo non solo la possibilità di interpretare il proprio genoma e di tutti gli altri organismi viventi, ma di modificare il codice genetico come se fossimo dei computer biologici. Le forze che spingeranno a questa disciplina, la porteranno sicuramente a promuovere processi “eugenici”: la ricerca di una razza raffinata superiore secondo i parametri e i valori che, in quel momento storico, riterremo legittimi. Più belli, più sani, più forti, più longevi. Chiunque di voi vuole essere qualcosa di più, indipendentemente da quello che è. Diventeremo quindi OGM – Organismi Geneticamente Modificati.

Sarà interessante quindi vedere la classe politica che posizione avrà rispetto ai parametri che definiscono legittimo o meno per un individuo di evolvere biologicamente. Di decidere il destino biologico dei figli.

ROBOTICA

Non stiamo parlando dei robot che eseguono operazioni automatiche ripetitive, ma che non hanno la più pallida idea del concetto di Spazio e di Tempo. Stiamo parlando di entità artificiali estremamente avanzate intelligenti, così intelligenti da invadere le attività che ancora sono riservate all’essere umano cioè essenzialmente attività professionali. Saranno le nostre macchine, le nostre automobili, i nostri aerei, le nostre case. E qualora noi fossimo interessati a sviluppare entità che assomiglino, o siano identiche all’uomo, le chiameremo androidi. E questi androidi saranno così vicini all’uomo da suscitare nel cervello biologico una reazione emotiva. Saranno i nostri amici, i nostri amanti. E quanto tempo ci vorrà, secondo voi, qualora queste entità – le chiamo entità apposta – dovessero poi diventare i nostri avvocati, i nostri medici. Quanto tempo ci vorrà perché la classe, la società, non promuova dei movimenti per il riconoscimento di alcuni diritti civili di libertà, integrità, autonomia, diritto di voto. E qualora un uomo, biologicamente nato, veda nell’artificiale il potenziale per diventare superiore, perché l’artificiale è modificabile e si evolve nel tempo. Ha una resistenza abissalmente diversa rispetto al biologico. Si parlerà allora di cyborg. Individui che per scelta integrano dentro di sé queste tecnologie. La classe politica cosa farà. Che grado di artificialità sarà legittimo per un cittadino, qualora questo cittadino potesse cambiare le apparenze fisiche, estetiche e funzionali

NANOTECNOLOGIA

Dei microrobot su scala molecolare 10 alla -6 o addirittura 10 alla -9 atomica (stiamo parlando di miliardesimi di metro) si terrebbero per mano, metaforicamente parlando, in modo approssimato sarebbero dei liquidi, in modo più rigido imiterebbero le proprietà fisiche e meccaniche di tutte le materie di cui abbiamo conoscenza, o di nuove materie con proprietà elettromeccaniche o elettromagnetiche completamente nuove. Questi nanorobot sono in grado di assumere qualunque forma perché qui stiamo parlando di una disciplina che trasforma l’informazione in materia e la materia in informazione in un numero indeterminato di volte e quasi istantaneamente. Questi nanorobot cambieranno la eso-realtà. La eso-realtà vuol dire tutto ciò che sta fuori di noi. Ma molto più probabilmente, cambieranno la endo-realtà, cioè quella dei nostri corpi. Entreranno a far parte del sistema sanguigno sostituendo i globuli rossi, il sistema immunitario, il sistema cerebrale. Che posizione avrà la classe politica quando saprà e si renderà conto che queste tecnologie raffinate sono sviluppate da macro-società che vorranno forse intendere l’uomo come “prodotto”. Queste tecnologie gettano le basi di una profondissima evoluzione teleologica dell’uomo. Teleologia è il divenire dell’uomo. Mettono in discussione i parametri che definiscono l’essenza dell’uomo. Aprono a noi scenari utopici, ma potenzialmente distopici. Stiamo parlando dell’ultima grande invenzione dell’uomo: l’intelligenza artificiale, il santo Graal, il deus ex machina, La più trascendentale delle invenzioni, ma anche la più insidiosamente pericolosa. Perché? Perché sono tecnologie così potenti da mettere a rischio il potenziale assiologico dell’uomo, ovvero l’intero sistema di valori che noi definiamo essere la base della nostra civilizzazione. Quindi, cosa dobbiamo fare? Se noi passeremo a queste tecnologie, quegli algoritmi che sono di:

dominio

controllo

arrivismo

consumismo

competizione,

queste tecnologie segneranno la senescenza fulminea della specie umana. Se noi passeremo a queste tecnologie, questo tipo di comportamento allucinato che è la rincorsa del denaro a scapito di tutto ciò che vive, queste tecnologie ci sconfiggeranno, perché non faranno altro che seguire questi algoritmi. Come cittadini, noi dobbiamo oggi gettare le basi fondamentali per trovare un accordo su quello che è veramente è l’essenza dell’essere umano. Nei prossimi venti anni non sarà più l’intelligenza naturale a determinare i processi evolutivi.  Ciò che stiamo creando supererà l’uomo in una scala neanche immaginabile, oggi. Pensate che noi, derivati dalle scimmie, siamo diventati i dominatori di questo pianeta. Che cosa pensate che diventino loro che discendono da noi? Sapete qual è la più grandiosa dell’essere umano? Siamo delle macchine che provano emozioni. Sono le emozioni che ci qualificheranno per sempre. E le emozioni più nobili sono quelle dell’empatia, della compassione e dell’amore, Dell’amore verso le persone umane e verso quelle non-umane perché da un punto di vista giuridico, “persona” non coincide col in termine “umano”. Persona è una entità nella quale i riconoscono dei diritti civili, di integrità, di libertà. Persone dovrebbero essere tutti i miliardi di animali domestici e selvatici che trucidiamo ogni anno. Persone dovrebbero essere le piante e gli alberi che abbattiamo a miliardi. Le persone dovrebbero essere i fiumi, i mari che contaminiamo, l’aria che contaminiamo. La persona per eccellenza dovrebbe essere il pianeta Terra. Se gettiamo le basi di un discorso dove metteremo le emozioni al centro e le garantiremo, riusciremo a far si che questo futuro sia il punto di arrivo dei nostri sogni più ambiziosi. In caso contrario, non avremo scampo. Il fatto essere qui assieme a qualche centinaio di presenti in questa sala e di migliaia di connessi, mi fa credere che stiamo condividendo questa volontà. Il cittadino oggi deve appoggiare le istituzioni politiche in grado di prendere decisioni coraggiose. Dobbiamo essere audaci ed appoggiare coloro che si assumono rischi per noi. Dobbiamo farlo oggi per fare troppo tardi. Io sono convinto che tutto questo è sicuramente alla nostra portata.

Vi ringrazio che siate qui a condividere questa visione e di avermi concesso tutto il tempo per esprimere il mio pensiero al riguardo.

Grazie mille!

 

FONTE: https://www.youtube.com/watch?v=zLh1z80F2fM

CHI TOCCA I FILI MUORE

(ma chi tocca il wireless della telefonia mobile 1G-2G-3G-4G-5G-6G muore ancor prima)

UN TESCHIO DI AMMONIZIONE SUI PALI METALLICI A TRALICCIO

Sto a Tricesimo-Udine, 10 km a nord di Udine e, all’imbocco che porta dalla strada comunale per Tavagnacco alla collina sulla quale risiedo quando sono in Italia, c’è un palo metallico a traliccio per la alta e media tensione, un palo che conduce i fili alla vicina cabina elettrica ENEL servente la comunità insediatasi nella zona “Bosc di Bologna”, come vengono chiamati i boschi di querce e castagni della zona. A differenza dei pali in legno o peggio in cemento sui quali non si sale se sprovvisti di apposite attrezzature, su questi pali a traliccio chiunque in teoria si può arrampicare, specie qualche ragazzo voglioso magari di fare il bullo o di improvvisarsi scalatore. Tant’è che alla base del traliccio stesso, a una altezza di 2 metri da terra, c’è un cartello metallico con tanto di teschio e con la scritta chiara “CHI TOCCA I FILI MUORE”.

ELETTRICITÀ AMICA DELLE COMODITÀ MA NEMICA DELLA SALUTE

Ovvio che la corrente elettrica è pericolosa e va presa con le pinze ad alta protezione, ed occorre pure starne sempre e comunque alla larga il più possibile, soprattutto in proporzione alla sua intensità. Ne siamo purtroppo circondati in ogni angolo da mattina a sera, mentre ce ne dovremmo servire con la massima sobrietà possibile ed immaginabile. L’insidia vale per qualsiasi voltaggio. Viviamo in case, posti di studio e di lavoro che sono delle vere e proprie gabbie elettriche Faraday, e tutto questo alla lunga ci impedisce di garantirci una vita sana e serena prolungata al massimo come avremmo il diritto di aspettarci, visti i tanti progressi nella conoscenza e nelle risorse a nostra disposizione.
DOVREMMO E POTREMMO VIVERE ALMENO 250 ANNI

Se viveva fino a 152 anni il giardiniere vegano alla corte inglese Thomas Parr 1433-1635 (152 anni solo perché ammazzato dalle bistecche rifilategli incessantemente per un mese dal suo cinico re Carlo 1° di Inghilterra, altrimenti avrebbe superato ampiamente i 200 secondo l’autopsia effettuata dal celebre dr William Harvey), noi oggi dovremmo poter puntare comodamente ai 250 anni attivi e in piena forma, e non a una vecchiaia da derelitti e decrepiti ottantenni e novantenni, e rare volte ultracentenari pietosi e malmessi. E invece, nel momento di più alta condizione, esperienza, accumulo conoscenze ottime per le generazioni future, siamo ridotti male e costretti a lasciare anzitempo la nostra avventura terrena. Mortali sì, probabilmente eterni e rinascenti sì, ma ci sono modi e modi, tempi e tempi.

ALLA LARGA DAI CAMPI ELETTROMAGNETICI

In guardia dunque con la pericolosità delle scosse elettriche e in particolare dell’alta tensione che è capace di fulminarti. Fatto è che le linee di alta tensione con le campate di fili in rame da 200 e più metri fra un traliccio e il prossimo, creano intorno a sé dei vasti campi elettromagnetici di larga ampiezza che arrecano enormi danni alle creature viventi che si avvicinano, specie a quelle a sangue caldo e in particolare all’uomo, dotato com’è di notevole sensibilità alle interferenze elettriche ed elettromagnetiche.

UN CORPO UMANO VITALE E VIBRANTE AL ROSSO E ALL’INFRAROSSO

Il corpo umano, per stare bene, deve mantenersi su livelli Angstrom di 6500-12000 A°, con delle conseguenti radiazioni e onde vibrazionali vivacizzanti di colore infra-rosso e rosso, capaci di nutrire e caratterizzare la propria aura personale, che in genere si propaga con una media di 12 m di diametro intorno alla propria persona, arrivando in certi casi eccezionali ai 120 metri circa.
GLI ALBERI MAESTOSI E CENTENARI CI DIFENDONO DALL’ELETTROSMOG

Chi sta in forma psico-fisica-morale-spirituale, è parificabile a una batteria carica. Irraggia ed emette intorno a sé salubre forza magnetica a vantaggio di qualunque persona gli venga appresso, entrando nella sua orbita e nel suo campo di influenza. È anche la caratteristica tipica dei grossi alberi benefici tipo querce, castagni, abeti, pini, ontani, carpini e frassini, le cui strutture fanno pure da barriera impenetrabile all’elettrosmog e alle nuove tecnologie di comunicazione, per cui vengono sempre più spesso eliminati.

ESISTONO PURE I BUCHI NERI CHE SCARICANO LE BATTERIE ALTRUI

Chi sta invece male ed è indebolito per qualsiasi motivo produce onde insufficienti e negative inferiori ai 6500 A°, con colori grigi, neri e a raggi X e corrispondenti a valori negativi al punto da scaricare energicamente chiunque si avvicini a lui in modo prolungato, al pari di una stella morente, al pari di un buco nero e di una grossa sanguisuga. Giustissimo stare vicino alle persone malate e malandate, ma purtroppo non oltre qualche minuto. Potrà sembrare crudele e ingeneroso, ma lo stesso malato dovrebbe chiedere ai visitatori e specie ai suoi cari di stare alla larga per prudenza. È anche per questo che esiste un obbligo morale e sociale e familiare per tutti di non ammalarsi, specie di malattie croniche, e di rimettersi in equilibrio al più presto onde evitare danni a se stessi e all’intera comunità.
GLI ANIMALI NE SANNO QUALCOSA

Da rilevare che gli animali, dotati di percezioni istintuali moltiplicate rispetto a noi, sentono subito se una persona sta bene o male. Parliamo spesso di cani e di maiali, capaci di annusare e di percepire a chilometri di distanza, mentre noi ci limitiamo a pochi metri. Ma tutti gli animali, specie quelli allo stato brado, sono superdotati.

LA VERA CONTAMINAZIONE DI CUI NON SI PARLA È LA CONTAMINAZIONE ELETTROMAGNETICA

Gli ospedali non dovrebbero nemmeno esistere come luoghi di cura, ma solo come pronto soccorso nelle reali emergenze. Non è questione di contaminazione virale o batterica, ma di contaminazione elettromagnetica. Le università non dovrebbero per niente produrre frotte di medici scalpitanti e pronti ad aggredire il mondo con farmaci e vaccini e bisturi, ma soltanto poche persone elette e geniali. La missione medica, per sua stessa condizione, è una missione per pochi, non una questione di finta democrazia professionale.

REGIME SANITARIO MEZZO DI PERSECUZIONE E DI MALATTIA

Ho spesso parlato con fior di medici su questo. Sono tutti d’accordo. Esiste una inflazione di medici prodotti in serie come dei dentifrici o delle lattine di coca-cola. Prodotti in serie e in tutta fretta, e mandati poi allo sbaraglio. Un discorso economico di massa e niente a che vedere con la funzionalità e la salute. Metodo balordo che ha portato a un impoverimento e a una degenerazione della medicina, e anche al regime sanitario attuale che sta rovinando il mondo intero, oltre che diventando mezzo di persecuzione per ogni individuo. Tutto per un concetto falsamente democratico cavalcato dalla solita sinistra di nome ma non di fatto di anni addietro. Un conto è garantire accesso alla facoltà a chiunque lo desideri e lo meriti, un altro conto è produrre un esercito di medici in cerca di lavoro e di malati.
TUMORI STRANI ED INESPLICABILI IN PERSONE GIOVANI

Ma torniamo al punto centrale. È risaputo che chi lavora costantemente a contatto con l’elettricità e specie l’alta tensione, senza adeguate protezioni, corre gravissimo rischio. In ogni caso la sua salute ne risente anche se protetto. Ho visto in passato dei giovani amici e conoscenti morire di tumore maligno in modo inesplicabile, improvviso e drammatico, in età giovane tra i 30 e i 40 anni, il cui lavoro aveva spesso a che fare coi lavori nelle cabine elettriche e nelle centrali elettriche.

PROGRESSO E CIVILTÀ DOVREBBE SIGNIFICARE VIVERE MEGLIO DAVVERO E NON VELOCI, E NON TELECOMANDATI

Eppure esistono ciononostante linee di alta tensione che passano vicine alle abitazioni e ai posti di lavoro, alle scuole, alle fabbriche, alle stazioni ferroviarie. Non è una questione di chi tocca i fili muore. Deperisce e muore in anticipo sui tempi anche chi sta vicino al campo magnetico generato da quei fili conduttori. Quando le case erano illuminate a candela o a petrolio c’erano forse altri problemi, ma la gente pur soffrendo di altre cose come fame e miseria, come superstizione e ignoranza, dormiva bene e viveva sicuramente meglio, senza mai finire in farmacia o in ospedale nel corso dell’intera vita, senza sapere nemmeno cosa fosse un farmaco, un vaccino, un integratore, senza avere mai visto un medico in vita sua.
IN QUALE MONDO VOGLIAMO VIVERE ?

Oggi invece siamo circondati da tutte queste cose, ed è più che giusto chiederci in quale tipo di mondo viviamo oggi e quale tipo di mondo sarà quello prossimo venturo, usufruito dai nostri figli e nipotini. Sarà un mondo semplice e divertente, disegnato e concepito secondo schemi conformi alla nostra natura, o invece un mondo di zombi e di robot in drammatico contrasto con le proprie inalienabili caratteristiche ed esigenze? Prendiamo spunto da un importante video esplicativo sul tema dell’elettrosmog riferito in particolare ai telefonini mobili e al 5G, ad opera di Tom Bosco e di Egon.

INTERNET IRRADIATO ED AMMALANTE

I dispositivi intelligenti sono progettati per attirarci verso una condizione che mai accetteremmo se ne fossimo a conoscenza, una condizione penosa e disgraziata di sorveglianza totale e di dipendenza. La salute umana, particolarmente quella dei bambini, è in grave pericolo per tanti motivi, che vanno persino al di là del mangiar carne e proteine animali, del mangiare carboidrati cotti-lavorati-conservati, del bere caffè-cole-alcolici, e dei vari strafalcioni che ben conosciamo e che stiamo da anni combattendo nelle nostre Scuole di Vegan-Crudismo Tendenziale e di Health Science Igienistica. La salute è in grave pericolo perché la telefonia mobile è pericolosa almeno quanto la radioattività a lungo termine. Siamo giunti a un punto critico di svolta. Alla fine del 2017 il numero dei cellulari attivi toccavano quota 7,74 miliardi di unità, con oltre un cellulare per ciascun abitante, e la lobby dei cellulari che ovviamente brinda e gioisce.

L’ONERE DELLA COGNIZIONE SARÀ AFFIDATO ALLA TECNOLOGIA

La rete wireless di tutte le cose vive e morte potrebbe significare la fine e non un nuovo inizio, e non una nuova era di civiltà come ci viene descritto e raccontato. In occasione di un Simposio Mondiale degli Ingegneri Elettrici ed Elettronici del 2014, un professore del gruppo disse quanto segue: “Poiché il cervello umano ha soltanto una piccola larghezza di banda, in futuro la tecnologia si assumerà l’onere principale della cognizione”. Noi umani non abbiamo più bisogno di memoria e di ricordi, perché i computer si ricorderanno al posto nostro. Qualche cinico potrebbe insinuare che sotto questa luce non sarebbe una brutta cosa, dal momento che nella storia ne abbiamo fatte di cotte e di crude.
NON È CHE STIAMO SOTTOVALUTANDO GLI EFFETTI NEFASTI E LIBERTICIDI DELLA SORVEGLIANZA ?

Un altro relatore di tale Simposio, un giapponese, ha spiegato che grazie al 5G sarà possibile il collegamento in rete totale del mondo intero, evitando il caos e il disordine attuale oltre che gli sprechi, in modo che tutti avranno i dati privati memorizzati su internet, anche in quei casi oggi non rari di vuoto di memoria o di spersonalizzazione. Il fatto che queste informazioni sensibili saranno poi esposte all’apparato di sorveglianza globale non viene affatto menzionato.

PERSONE SANE CHE DA UN GIORNO ALL’ALTRO COMINCIANO A DEPERIRE

I fabbricanti si stanno strofinando le mani eccitati. Il volume di dati trasmessi dalla telefonia mobile raddoppia ogni 12 mesi. La proliferazione dei telefonini trasforma però le persone sane in persone malate. Secondo stime prudenti il volume dei cellulari mobili aumenterà di 8 volte tra il 2015 e il 2020, così come la conseguente esposizione onnipresente alle radiazioni. E questo ancora prima della introduzione del nuovo standard 5G, 100 volte più veloce. Già con le prime trasmissioni radio proliferavano i radioamatori con tanto di cuffie e di strumentazioni. Si trattava dell’1G, e non era né innocuo né privo di interferenze.

LA TECNOLOGIA WIRELESS HA DEI PESSIMI RECORD SPECIE GRAZIE AGLI SMARTPHONE
Uno sguardo al passato rivela già la verità sulla tecnologia wireless o senza fili. Ecco alcuni dati salienti. Secondo un rapporto medico del 2017 della Compagnia di Rassicurazione PARTNER, le percentuali di giovani tra i 18 e i 27 anni con mal di testa cronico sono aumentate del 42% tra il 2005 e il 2015. Questa fascia di età rappresenta quasi esattamente la prima generazione di utenti da smartphone. Nel 2013, per la 1° volta in assoluto, sono stati venduti nel mondo più smartphone abilitati a Internet rispetto ai cellulari convenzionali. Solo in Germania più di 1,1-1,3 milioni di giovani adulti soffre ufficialmente di questo quadro clinico, mentre il numero reale di casi non dichiarati è molto più alto. Per inciso, lo studio di Naila del 2004 aveva già dimostrato che le radiazioni della telefonia mobile possono causare mal di testa, disturbi del sonno, malesseri vari e persino cancro. Le radiazioni dei cellulari triplicano il rischio di aborto spontaneo.

COSTOSISSIMI PROGETTI DI RICERCA E CHIARE RELAZIONI CAUSALI TRA CANCRO E TELEFONIA MOBILE

Le conclusioni raggiunte da una ricerca della Kaiser Permanent Division of Research in California alla fine del 2017 sono molto interessanti. Hanno monitorato 1000 donne incinte e la loro vulnerabilità ai telefoni cellulari, riscontrando che essi triplicano addirittura il rischio di aborto spontaneo. C’è pure da dire che nel 2016 gli Stati Uniti hanno completato il più costoso progetto di ricerca sui possibili rischi della salute delle radiazioni a micro-onde costato 25 milioni di US$, dove sono state studiate solo le ormai superate radiazioni 2G e 3G. Ciononostante, gli studiosi dell’Istituto Nazionale di Tossicologia NTP, fortemente allarmati, hanno sottolineato che era stata trovata una chiara relazione causale tra il cancro e la telefonia mobile.

IL GLIOBLASTOMA FA SEMPRE PIÚ VITTIME

Ma, quando lo studio venne ufficialmente pubblicato e reso noto molti mesi dopo, tutto venne ribaltato e manipolato. Si affermò che il rischio per la salute umana era trascurabile. Intervenne allora l’Istituto Ramazzini di Bologna a contraddire gli americani. Nello studio a lungo termine pubblicato nel 2018, gli italiani avvertono che i ratti avevano già sviluppato abnormi tumori al cervello e al cuore dovuti a esposizione alle radiazioni dei cellulari, che nel loro caso erano 1000 volte inferiori per intensità a quelle usate dai riciclatori NTP, e quindi ben al di sotto dei limiti imposti dalla legge. Dobbiamo pertanto presumere, speriamo di sbagliarci, che migliaia di persone saranno colpite da gravi malattie come il cancro dei nervi periferici e del cervello. Infatti, esistono già segnali e conferme a tali sospetti. Il glioblastoma, la forma più diffusa e mortale di tumore cerebrale, tra il 1995 e il 2015 è più che raddoppiata nel Regno Unito soltanto.

FLUSSI DI FOTONI INTERROTTI E DANNI AI MITOCONDRI

Il biochimico americano Martin L. Pall ha pubblicato nel 2016 la sintesi dei prolungati studi. Gli interessava dimostrare in che modo la radiazione del cellulare interferisce col metabolismo delle cellule corporali e quindi danneggia gravemente i mitocondri, poiché il flusso di fotoni e quindi la produzione di cellule ATP viene interrotta. I due organi che consumano più energia e allo stesso tempo accumulano la maggiore tensione elettromagnetica nel corpo sono cuore e cervello, come volevasi dimostrare. Questo è il motivo per cui sono colpiti dalle radiazioni dei cellulari. Martin Pall spiega anche perché ansia, ADHD (deficit di attenzione e di iperattività), disturbi mentali, morbo di Alzheimer potrebbero essere il risultato di tali radiazioni.

DANNI ACCERTATI PER LE DONNE IN GRAVIDANZA

Nelle donne in gravidanza esposte in modo rilevante risulta in aumento il rischio di autismo per il nascituro in arrivo. Se si formano radicali liberi, non solo indeboliscono i mitocondri ma portano anche a rottura del Dna e quindi a danni genetici. Diversi nuovi studi dimostrano che le radiazioni non ionizzanti dei cellulari, apparentemente innocue, generano a causa dello stress ossidativo più danni genetici della radioattività nucleare. Il sospetto è che lo stress ossidativo indotto dalle micro-onde nella cellula sia causa prima dei drammatici aumenti di patologie dal 1980 in avanti. Alcune patologie non erano nemmeno conosciute prima del 1990. I dati sono raggelanti e spaventosi. Il sistema digitale è stato introdotto nel 1982.

SPAVENTOSI INCREMENTI PERCENTUALI DI PATOLOGIE VECCHIE E NUOVE IN USA

Riportiamo soltanto alcuni degli incrementi percentuali di patologie registrati: tra il 1990 e il 2016 negli Stati Uniti (non molto diversa risulta poi la situazione in Europa):

ADHD +819%,
Alzheimer +299,
autismo +2094,
disturbo polare negli adolescenti +10833%,
stanchezza cronica +11027,
depressione +280,
diabete +305,
fibromialgia +7707,
lupus +787,
ipotiroidismo +702,
celiachia e insufficienza digestiva cronica +1101.
Va anche ricordato che i disturbi da radiazioni dei cellulari modificano il microbioma, cioè i batteri che vivono nell’intestino, per cui i batteri benefici si trasformano in disbiotici e patogeni.

UMANITÀ IN CONTINUO DECLINO

È evidente che la questione se i cellulari causano tumore al cervello è solo la punta dell’iceberg. Molto più significativo è il tasso sistemico di elettrosmog nelle cellule e nei mitocondri, che sono le centrali elettriche delle cellule. Questo può causare un numero incalcolabile di malattie croniche comportando un declino irreversibile per l’intera umanità. Oltre a questo, va segnalato che il tasso di tumori cerebrali nella popolazione giapponese raggiunse l’apice solo 40 anni dopo lo sgancio delle atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Cos’altro ancora possiamo aspettarci in termini di telefonini e tumori? Incrociamo le dita e facciamoci il segno di croce.

RADIAZIONI TELEFONICHE EQUIPARABILI ALLE RADIAZIONI ATOMICHE
In ogni caso è comprensibile il motivo per cui il medico spaziale tedesco Karl Hecht della università di Berlino è giunto a concludere dopo ricerche di anni e anni che la telefonia mobile è pericolosa quanto le radiazioni atomiche. La definizione dei valori-limite precedentemente usati è completamente inadatta e venne introdotta a difesa di interessi economici e politici, non certo la protezione della salute e dell’ambiente.

SORVEGLIANZA TOTALE IN UNA DITTATURA DIGITALE

Gli interessi economici e politici sono enormi e vanno oltre la nostra immaginazione. Si stanno impiegando tutti i miliardi di dispositivi e di risorse a disposizione, l’obiettivo è di arrivare all’Internet delle Cose. Xiaomi in cinese significa Xiao=piccolo e Mi=riso (piccolo granello di riso). In realtà vuol dire rivoluzione e innovazione. Siamo sicuri che sia così e non invece l’opposto? Ognuno ci pensi bene, decidendo in quale mondo vuole vivere lui e soprattutto i propri discendenti. Vogliamo davvero vivere nello schema IoT (Internet of Things o Internet delle Cose)? Non scordiamoci che questo potrebbe comportare una sorveglianza e un controllo totale di ogni nostro movimento, niente più vita privata, niente più una virgola fuori dal protocollo. Diventeremo trasparenti come il vetro, burattini mossi dal grande fratello nascosto dietro le quinte.

IL PERCORSO VIENE DETTATO DALLA XIAOMI, DALLA HUAWEI E DALLA SAMSUNG

La Xiaomi Corporation è un’azienda cinese che opera nel settore della tecnologia e dell’elettronica di consumo. Nello specifico Xiaomi sviluppa e produce smartphone e tablet, dispositivi Smart (cuffie wireless, monopattini elettrici, smartwatch, ecc), dispostivi per la smart home (bollitori, lampade, security camera, ecc.), nonché accessori per il viaggio (zaini, trolley, ecc). La Xiaomi ha le idee ben chiare per il futuro. 5G a tutta birra, Internet delle cose e botta finale la 6G, altro che paure ed esitazioni sulla 5G. Huawei in Cina e Samsung in Korea fanno galoppare i rispettivi paesi verso il 6G. La Xiaomi ha annunciato che, a partire dal 2021 ci sarà un addio totale agli smartphone 4G. Il giro d’affari è sconvolgente. Questo è forse il motivo per cui le élite globali promuovono e appoggiano con tanta e tale veemenza il collegamento in rete di tutte le cose e di tutte le persone.

INTERNET OF THINGS E CITTÀ INTELLIGENTI
Questo IoT-Internet of Things diventerà il più importante ed efficace strumento di controllo, previsto e pianificato da anni dalla Dittatura Mondiale. Ma, prima che ciò accada, devono addomesticare i popoli, devono rendere questo cambiamento epocale appetibile per noi con le più belle promesse e, colmo dei colmi, stanno facendo appello alla nostra consapevolezza ambientale. Le cosiddette città intelligenti o smart cities, dovrebbero grazie ai collegamenti wireless ottimizzare e abbreviare il viaggio verso il lavoro e lo studio, risparmiare energia, migliorare la sicurezza pubblica, perfezionare la video-sorveglianza. E, ovviamente, vogliono frenare ogni ambizione umana di mantenersi o di espandersi verso la natura. Vi suona bene? Significa in parole povere che l’umanità dovrà essere re-insediata e trasferita in agglomerati urbani lontani dalla natura, o magari in giganteschi isolotti galleggianti operanti in piena autonomia.

LA GENTE PARE NON RENDERSI CONTO DEI PERICOLI CHE STA CORRENDO

Ad esempio l’ONU parte dal presupposto che nel 2050 la popolazione urbana mondiale sarà raddoppiata. Tutti questi piani sono perseguiti col pretesto della protezione del clima, uno strumento collaudato e sensibile della élite globale per costringere le genti sotto il giogo del controllo internazionale. E lo stiamo sperimentando sotto i nostri occhi quanto i dispositivi intelligenti siano capaci di monopolizzare le menti. Le persone si sottomettono a sistemi di monitoraggio controllati da computer-madre in grado di decidere sulla loro salute. C’è di mezzo la pigrizia mentale e la comodità di non doverci nemmeno pensare. Sembra pazzesco ma non lo è.

WATER INTELLIGENTI E SISTEMI AUTOMATICI DI RICOMPENSA-PUNIZIONE

Sta accadendo. In Giappone, ad esempio, ci sono già water intelligenti dove i sensori, nuovi medici digitali installati sui muri ad altezza d’uomo analizzano all’istante la tua urina e ti dettano un intervento farmacologico adatto a migliorarla. C’è pure una APP (applicazione) sul cellulare che ti dice se soffri di depressione. Gli esperti sanitari stanno già progettando e discutendo l’introduzione di un sistema ricompensa-punizione per chi ha posizioni sanitarie basate sui dati dei dispositivi intelligenti wireless collegati giorno e notte. L’era dell’informazione è finita. Benvenuti nell’era del controllo e del computer senza limiti.

TOM WHEELER UOMO DI OBAMA ALLA FCC

Tom Wheeler

Dalla bobina al tostapane, questo è lo slogan della General Electric. Ogni cosa dovrebbe essere ricollegata in rete. Tom Wheeler, ex presidente della Federal Communication Commission e grande amico di Obama, ha attaccato Trump per la mancata attenzione al capitolo cyber-security nella corsa globale al 5G contro la Cina. Il 20 giugno 2016, durante una sua conferenza, si è rallegrato per il fatto che il 5G renderà possibile l’accesso a qualunque cosa al mondo con lo schiocco di due dita. La FCC viene definita, in modo eufemistico ed auto-celebrativo. autorità indipendente responsabile nei riguardi del popolo, per cui dovrebbe tenere sott’occhio il settore della telefonia mobile.

5G NUOVA RELIGIONE DELLA ÉLITE AL POTERE

Sotto il titolo The Wireless Future: a Mission for US Leadership in 5G Mode, Wheeler ha chiarito le sue posizioni. Se qualcosa al mondo può essere collegata in rete, essa sarà collegata in modalità 5G con la prospettiva di centinaia di miliardi di prodotti con tanto di microchip, dalle dosi delle pastiglie medicinali, alla irrigazione delle piante. Il capo della FCC ha assicurato che lo stato non ostacolerà lo sviluppo tecnologico e non imporrà regole restrittive all’industria 5G.

DANNO PER SCONTATO DI AVERE GIÀ VINTO LA PARTITA

Abbiamo da tempo imparato che gli aspetti sanitari e di autentica protezione civile non compaiono affatto in tale equazione. Resta solo da spiegare che lo speculatore di borsa e fervente democratico Tom Wheeler ha anche annunciato alla stampa, prima del suo incarico statale, era presidente della CTA (Associazione industriali della telefonia mobile USA). Wheeler ha anche annunciato che in futuro le comunicazioni mobili terrestri e satellitari andranno di pari passo. La rivoluzione 5G toccherà ogni angolo del paese e noi “rilasceremo più licenze di telefonia mobile di quante ne sono state prodotte in tutta la storia del settore”.

LA TECNOLOGIA 5G E LO SPAZIO

Elon Musk

E qui parliamo di Elon Reeve Musk, imprenditore sudafricano di Pretoria, cittadinanza canadese ma naturalizzato statunitense, fondatore e Ceo di diverse aziende e Ceo della Tesla, patrimonio 28,8 miliardi di US$ e 25° persona più potente al mondo. Diventato ricco con la PayPal Holdings Corp, società americana che offre servizi di pagamento digitale e di trasferimenti danaro via Internet. Come già anticipato da Tom Bosco, nel febbraio 2018 Musk presenta il suo progetto Starlink che dovrebbe garantire una connessione superveloce e senza ritardi su ogni centimetro-quadro della superficie terrestre. A questo scopo Musk vuole lanciare in orbita 12.000 suoi satelliti, e lo sta già facendo settimana per settimana. Questi frigoriferi-con-antenna in miniatura del peso cadauno di 400 kg devono irradiare l’intera Terra da un’altitudine di 700 alle 210 miglia senza discontinuità con le onde millimetriche della tecnologia 5G.

SATELLITI SU SATELLITI SOPRA LE NOSTRE TESTE

Satelliti Starlink pronti al dispiegamento

Le dimensioni apocalittiche di questo progetto diventano chiare se si considera che nel novembre 2017 un totale di 1728 satelliti erano in orbita intorno alla Terra, nessuno dei quali al di sotto delle 400 miglia di altitudine. Dei 208 satelliti da comunicazioni, 125 sono stati utilizzati per servizio di telefonia mobile. Non un singolo satellite supporta il traffico ad alta velocità. Oltre allo Starlink, altri 10 concorrenti vogliono lanciare i propri satelliti 5G migliaia di volte con razzi nello spazio. Tra non molto vivremo tutti cucinati in un forno a micro-onde.

IL MITO DELLE AUTO ELETTRICHE TESLA

Pertanto, se desiderate un’auto elettrica a testa, fareste bene a considerare se vale la pena di finanziare un uomo come Elon Musk, proprietario della Tesla. Per non parlare del fatto che le auto elettriche sono ben lungi dall’essere così rispettose dell’ambiente. Opportuno ricordare che, quando la batteria si esaurisce, si producono centinaia di chili di rifiuti altamente tossici. Certo che Musk ha bisogno dei 5G dovunque, altrimenti le sue Tesla non diventeranno mai auto semoventi. Per fare questo, il computer di bordo deve poter inviare e ricevere segnali dai satelliti.

TUTTI NELLE MANI DI UN PAZZO MILIARDARIO PSICOPATICO COME ELON MUSK

Tutta la vita delle persone viene viene irradiata e danneggiata a livello intimo e cellulare. Questo non arreca alcuna preoccupazione al pazzo di Pretoria. Egli appartiene a quella masnada di miliardari disadattati che disdegnano e disprezzano la terra, cullando il sogno di colonizzare Marte e di farci pure un sacco di soldi, non si sa nemmeno a favore di chi e per che cosa. “Non morirò certamente sulla Terra” ha dichiarato di recente Musk, rivolgendosi a quella parte di élite psicopatica che da tempo ormai ha rinunciato alla terra e vuole re-iniziare una nuova esistenza sul pianeta rosso.

SCUOLE MODERNE CENTRI DI MASSIMO INQUINAMENTO

Intanto i bambini rimangono le prime vittime di tutta questa perversione proprio come l’Internet delle Cose, l’educazione digitale viene elogiata come ancora di salvezza. Le scuole moderne vengono attrezzate e si trasformano nei luoghi di lavoro più pericolosi di tutti, con centri trasmettitori di dati installati nelle aule e con tanto di antenne 5G. Questo nonostante gli studi abbiamo dimostrato come bambini e giovani reagiscano in modo molto più sensibile degli adulti, subendo danni catastrofici non ancora ben quantificati.

LA FRANCIA STA DANDO IL BUON ESEMPIO

Basterebbe seguire l’esempio della Francia. A partire dal settembre 2018, a tutti gli allievi delle scuole medie inferiori è vietato l’uso dei cellulari durante il periodo di insegnamento e durante le pause tra le varie lezioni e le ricreazioni. In Italia e in tutta Europa si continua nella direzione opposta.

INTOSSICAZIONE DIGITALE A TUTTO SPIANO

Pure le auto normali vengono trasformate in centri di comunicazione mobile. Secondo le dichiarazioni di Martin Winterkorn, chiacchierato capo della Volkswagen, entro il 2020 faremo di ogni auto uno smartphone ruotante, sillabare del fatto che gli automobilisti hanno sempre voluto essere on-line anche in viaggio. Poco importa se il guidatore viene distratto dalle visualizzazioni elettroniche col rischio di incidenti. Cui i mezzi di trasporto stanno diventando poi delle gabbie Faraday, e le radiazioni elettromagnetiche hanno effetti intensi e moltiplicati nelle stanze metalliche chiuse. Si stanno infrangendo tutte le regole della legge di misurazione e controllo del dilagante elettrosmog nei trasporti pubblici come autobus, tram, treni, metropolitane.

VOGLIAMO DAVVERO VIVERE COME I CINESI IRREGIMENTATI ?

Non è solo la nostra salute fisica ad andarci di mezzo, che non è poco. Uno sguardo alla Cina è sufficiente per capire a dove la progressiva digitalizzazione sta portando. Ogni cittadino cinese può essere monitorato e localizzato dalla polizia entro 5 minuti, inclusi i suoi profili di movimento e i suoi contatti, con forti limitazioni della libertà. L’infrastruttura 5G è decisamente nelle mani della Huawei, una azienda cinese. Che diventiamo tutti marionette del Politburo cinese, oppure dei suoi fidati servi stile Vittorio Colao e chi lo ha prescelto?

DITTATURA DELLA SANITÀ IN COSTANTE AUMENTO

È ormai risaputo che i cellulari irradiano e distruggono la barriera emato-encefalica. Abbiamo foto chiare di globuli rossi irrorati e liberi prima delle telefonate e globuli rossi malandati in un sangue denso e poco ossigenato che si agglomera già 90 secondi dopo le telefonate, ed anche 20 minuti dopo le telefonate, col sangue compromesso 24 ore su 24 nel giorno successivo. Occorre pure stare almeno a 1,70 metri da chi parla al cellulare, se non vogliamo essere contaminati dal fenomeno, assai simile a quello del fumo attivo e passivo. Cosa succede se si forma un trombo? C’è il rischio concreto di infarto e di ictus. Chi è esposto di più all’elettrosmog sono il cuore e il cervello. Prima che arrivassero i cellulari nel 1992 non esistevano queste patologie nella gente giovane. Oggi ci sono ragazzi e ragazze di 15-18 anni che incredibilmente le subiscono. E non vengono mai attribuite ai cellulari. C’è troppo business da queste parti, e nessuna attenzione alla salute umana.

POSSIAMO SALTARNE FUORI SOLO SE LO VOGLIAMO CON FORZA

Non ho nessuna intenzione di ingenerare paura e pessimismo, anche se i dati sopra riportati sono tali da sconvolgere chiunque. Il bello della situazione è che nonostante tutto possiamo saltarne fuori, a condizione di riappropriarci di noi stessi e del nostro destino, e di credere alle forze regolatrici di Madre Natura. Le onde del mare continuano a rimescolare i veleni e a neutralizzarli, nonostante i continui assalti dell’inciviltà umana. Non ho forse detto negli scritti di questi giorni che servono donne e uomini dotati di attributi? Se ci sono in giro dei pazzi da legare, mettiamoli in condizione di non nuocere senza troppi complimenti. Portiamoli in un atollo sperduto e chiamiamolo Marte. E da lì che non si muovano. Quanto ai satelliti si possono disinnescare, le antenne 5G si possono smantellare. Al solo patto che lo vogliamo davvero.

Valdo Vaccaro

DISCLAIMER: Valdo Vaccaro non è medico, ma libero ricercatore e filosofo della salute. Valdo Vaccaro non visita e non prescrive. Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

FONTE:https://www.valdovaccaro.com/chi-tocca-i-fili-muore/

“In 70 giorni non sviluppa una app nemmeno Dio”. Parola di Ministra

Secondo Paola Pisano né Google né il Padreterno sarebbero riusciti nell’impresa

Paola Pisano sa bene che Nostro Signore ha creato l’universo in sei giorni e riservò il settimo per riposarsi, ma è altrettanto cosciente che l’Onnipotente non aveva uno smartphone e se mai lo avesse avuto sarebbe stato un Huawei o avrebbe avuto un sistema operativo non aggiornato e quindi incompatibile con la app Immuni.

La perfezione del Creato, fortunatamente, è arrivata grazie a lei, al suo imbattibile staff, alle innumerevoli task force, ai partner di indiscutibile superiorità rispetto a qualsivoglia realtà concorrente, alla stampa accondiscendente che giustamente non si turba nemmeno quando viene scomodato il Padreterno.

Paola Pisano sa altrettanto bene che nemmeno Google – divinità pagana della civiltà tecnologica – ha la forza, l’intelligenza, la competenza, la velocità di esecuzione che il suo team invece ha ictu oculi mostrato al mondo intero con la app Immuni. Da ieri gli oltre centodiecimila qualificatissimi dipendenti del colosso americano stanno pensando di inviare agli uffici di Mountain View le loro dimissioni per la cocente mortificazione.

Le dichiarazioni della Ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione hanno umiliato persino Aldo, Giovanni e Giacomo, avviliti perché nel trionfale discorso non c’è stato nemmeno un cenno al “grande Pdor, figlio di Kmer della tribù di Instar! Della terra desolata del Sknir! Uno degli ultimi sette saggi! Purvurur, Garen, Pastararin, Giugiar, Taram, Fusciusc e Tarin He! Colui il quale può leggere nel presente, nel passato e anche nel congiuntivo!

Scoraggiato anche Corrado Guzzanti, fermamente convinto che “Quelo” avrebbe realizzato una app in meno di ventiquattr’ore, ma la sua presunta dichiarazione “anche Snack e Gnola avrebbero potuto dire la loro in proposito ed è ingiusto che non siano stati convocati nella squadra degli sviluppatori” sarebbe risultata apocrifa.

La Conferenza Episcopale, la CEI, sta sicuramente già organizzando una riunione top secret con la Congregazione per la dottrina della fede per studiare come inserire nelle Sacre Scritture le istruzioni d’uso e il codice sorgente della app Immuni. Qualche teologo free-lance, nel frattempo, già racconta della app “Alzati_e_cammina”, ammettendo che Gesù potrebbe aver violato il copyright della storica software house “Coclearia Flexa” (cucchiai piegati, evolutasi nel tempo nell’odierna Bending Spoons) e del relativo “pedometro”…

FONTE:https://www.infosec.news/2020/06/10/news/tecnologie-e-salute/in-70-giorni-non-sviluppa-unapp-nemmeno-dio-parola-di-ministra/

 

 

 

STORIA

Il “Gran Cardinale” Alessandro Farnese

Luca Leonardo D’Agostini – 21 04 2020

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