NOTIZIARIO  STAMPA DETTI E SCRITTI 5 MARZO 2020

https://www.globalist.it/intelligence/2020/03/04/l-inferno-siriano-un-milione-e-mezzo-di-sfollati-a-idlib-il-20-sono-bambini-2053988.html

NOTIZIARIO  STAMPA DETTI E SCRITTI

5 MARZO 2020

A cura di Manlio Lo Presti

Esergo

Quanto sono grandi i piaceri di cui godono

gli assassini,

gli scostumati,

i parricidi,

i tiranni.

MARCO AURELIO ANTONNO, Pensieri, Rizzoli, 1993, pag. 92

 

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La redazione provvederà doverosamente ed immediatamente alla loro rimozione dal blog.

 

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SOMMARIO

 

 

La grande peste holywoodiana

Montanari: non temete il virus, quello che vi dicono è falso

Minaccia Asimmetrica

Coprifuoco in Italia…attenti che stavolta ci siamo…

Virus, paura e soldi: con Ricciardi l’Oms commissaria l’Italia

VIVA L’ITALIA (NONOSTANTE TUTTO)

Erdogan ha aperto le carceri e ha detto: andate in Grecia

I profughi siriani e la Turchia

I combattimenti di Idlib in Siria

Ti ricordi di quando scrivevamo con la penna?

Pandemia del risentimento

Guerra senza limiti: breve compendio del conflitto non militare contro Russia e Cina

Coronavirus e “guerre senza limiti”

Amnesty International è uno dei più grandi ostacoli ai diritti umani in tutta la Terra

Idlib, catastrofe profughi: terroristi Nato, l’ultima vergogna

PANDEMIA BONDS

Siria, la Nato usa i terroristi: rubare all’Iran il gas del Golfo

San Marino: i soprusi conclamati su italiani da parte di Banca Centrale e dei Governi locali

Scuole chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo. I dubbi degli scienziati: non serve

Fabio Anselmo: «La norma sulle intercettazioni? La tomba del diritto alla difesa»

Amnesty: dal 2015 al 2018 le Ong hanno prelevato 118mila “migranti”

Geopolitica del Coronavirus

CON IL TROJAN A CACCIA DI UNTORI DEL CORONAVIRUS

Fusaro spiega chi è Soros, Myrta Merlino in tilt

La globalizzazione e le precarie catene distributive dei farmaci essenziali

 

 

EDITORIALE

La grande peste holywoodiana

Manlio Lo Presti – 5 marzo 2020

In materia di coronavirus, gli inviti, da poco ripetuti, ad abbassare i toni e l’intensità del bombardamento mediatico di terra, di mare, di aria continuano ad essere inascoltati.

La stampa, le catene tv, il web con intensità crescente continuano a cannoneggiare senza sosta. Stanno partendo per costoro denunce per procurato allarme.

Siamo di fronte ad un panorama a dir poco distopico, da film di fantascienza distruttiva.

Il resto del mondo ci isola. Un importante canale tv francese compie un atto di bullismo malavitoso, malato di mente, diffondendo un filmato dove il pizzaiolo scatarra una materia verde e collosa su una pizza ricevendo una blanda e SERVILE reazione italiana, ben altro rispetto alla muscolare tracotante convocazione e umiliazione del nostro ambasciatore italiano in Francia senza che NESSUNO DEI POLITICI DE NOANTRI AVESSE MOSSO UN DITO, COMPRESO L’EFFERVESCENTE AVATAR CHE SI AGGIRA CON PASSO FELPATISSIMO NEL COLLE il quale però ha il tempo di nominare commendatore della Repubblica un appartenente alla razza Rom!!!

Da dove viene questa insolita tolleranza da parte di un popolo tipicamente vendicativo e amate del coltello, come testimoniano le vittorie olimpioniche in tutte le specializzazioni olimpiche in cui si usa la lama? Viene dal fatto amaro che la classe politica italiana è costituita in massima parte da gangsters pedofili, antropofagi, ricattati individualmente che hanno un odio insano, ossessivo, continuativo, violento, brutale, cattivo e sadico contro la popolazione italiana.

NESSUN GOVERNO DEL MONDO

HA UN ODIO COSI’ MORTALE

CONTRO LA PROPRIA GENTE COME IN ITALIA

 

Questo atteggiamento da trattamento neuropsichiatrico, si fonda su un miserabile e omicida neomaccartismo antifa quadrisex globalista, la cui visione del mondo è lastricata da un percorso individuale-egoistico-meritocratico a punti, crediti ed esami da superare in tutto il mondo-Erasmus e in università costose e prestigiose, come non mancano puntualmente di farci spocchiosamente e sprezzantemente sapere i redattori dei giornaloni dem in ognuna delle 20 e più trasmissioni politiche dove vengono invitati!

Chi non ce la fa a reggere questi ritmi

né ha il reddito per frequentare università prestigiose

non merita aiuto: se l’è cercata e dunque deve affondare e morire,

mentre i poveri migranti-paganti devono essere aiutati,

salvo poi ricevere da costoro un enorme guadagno nei seguenti casi:

 

  • le ONG finanziate da miliardari “filantropi” che lavorano messianicamente “PER IL BENE DELL’UMANITÀ
  • I trafficanti di schiavi che incassano migliaia di euro pro-capite, con ricavi superiori alla cocaina
  • I bambini sono tutti violentati e forniscono organi a carissimo prezzo,
  • Le strutture di accoglienza private, spesso gestite irregolarmente
  • Le otto mafie che reclutano un esercito di scippatori, violentatori, spacciatori-geometri
  • Il vaticano che martella l’Italia intromettendosi illegalmente negli affari interni di un Paese autonomo senza che nessuno glielo faccia notare, anche nel caso del cardinale elettricista che non ha fatto pagare la bolletta agli abusivi del palazzo – paga la popolazione italiana demmerda!
  • Le associazioni religiose diventate delle corazzate dell’accoglienza che – guarda caso non hanno però nessuna filiale in territorio africano per i derelitti che non hanno potuto pagarsi il viaggio della speranza, da considerare spazzatura da eliminare!
  • Gli oltre 26 gruppi politici che – a vario titolo – si legittimano nel trattare la materia pro o contro!
  • I servizi segreti nostrani ed esteri
  • LA CIA, LA NSA, LA NATO, L’OCSE, I CAVALIERI DI COLOMBO, I LYONS, LA MASSONERIA, L’OPUS DEI, I GESUITI, I CASCHI BIANCHI, I PROTESTANTI INGLESI, GLI EVANGELICI, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc.

Di quelli che in gran parte non si sono potuti pagare il viaggio rimanendo nell’inferno africano, NON FOTTE NIENTE A NESSUNO:

non portano voti,

non portano guadagni,

non lavorano a tre euro al giorno

 

Molti punti di questa sedicente pandemia sono oscuri.

L’orchestrazione ha la magnitudine e la potenza di fuoco delle strutture hollywoodiane senza risparmio di mezzi.

Se ci pensiamo, le sequenze sembrano scene mozzafiato di un film horror tecnologico alla Cronenberg, Kubrick, Besson e, perché no, Lars Von Trier.

La popolazione viene tenuta all’oscuro di tutto e poi colpita in fronte da una gragnuola infernale di notizie che si contraddicono. Il governo è presente ma non troppo, arriva un esercito di sedicenti scienziati che litigano fra loro su un fenomeno che dovrebbe avere una interpretazione univoca, almeno nella sua individuazione.

La pandemia in pieno stile Kolossal cinematografico ha un regista.

È un oscuro funzionario della Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS. Si chiama Walter Ricciardi (1) ed è colui che sta dettando tassativamente, militarmente ed esecutivamente il copione all’attuale governo, alle opposizioni zittite con il c.d. “spirito di collaborazione” che è quindi più una minaccia che un invito.

Adesso il nome del regista hollywoodiano è stato fatto. Ha litigato frontalmente contro decine di scienziati che continuano a dire che questo è un volgare raffreddore minacciandoli nelle solite 30-40-50-60 trasmissioni de noantri a reti unificate di terra di mare di aria.

Anche in questo caso, l’Italia è l’unico Paese in cui i governi nazionali neomaccartisticamente devono sterminare i capi delle opposizioni che devono anche essere massacrati dalle cavallette, invece che approntare prioritariamente linee efficaci di difesa della propria economia, della propria nazionalità, della propria lingua sempre più ed impropriamente invasa da un inglese globale che non è neanche lui l’inglese britannico, del proprio territorio devastato dalle guerre di otto mafie e di stranieri che NON VOGLIONO INTEGRARSI PERCHE’ RITENGONO LA PROPRIA IDENTITA’ LA MIGLIORE!!!

L’Italia in ginocchio e ancora da finire di distruggere e di sterminare deve anche subire il coprifuoco che normalmente viene invocato dopo una dichiarazione ufficiale DEL Presidente della Repubblica dello STATO D’EMERGENZA, CON COPRIFUOCO (3), CON COSPENSIONE DEI DIRITTI CIVILI E DIVIETO DI CIRCOLAZIONE DOPO CERTI ORARI.

Ebbene, questo risultato è stato ottenuto con pandemia da circo equestre.

La popolazione non deve salutarsi, non deve toccarsi, non deve (forse) copulare, non deve fare assembramenti (legge Rocco n. 2).

Nessuno tuttavia dice qualcosa sulla eventuale infezione di qualcuno dei 2.500 cinesi ritornati dal Capodanno cinese. Nessun infettato e il governatore che dice che l’imposizione di esami diagnostici ai cinesi è razzismo e che basta una dichiarazione delle autorità consolari cinesi!!!!!!!!!!!!!!

 

Una eventualità di infettati in massa tenuta nascosta perché non sia messo in dubbio il modello neomaccartista di accoglienza dem poi chi vivrà vedrà, oppure tutto questo è una vergognosa farsa

per obbligare la popolazione a farsi il vaccino a pandemia calante e del costo unitario di almeno 70 euro che saranno prelevate in massa e forzosamente dai conti correnti!

Uno scenario che non è così lontano dalla realtà: vedremo!!!!

 

TUTTO CIO PREMESSO

 

Conferma che, dietro ogni evento umano, ci sono sempre e comunque i soldi.

Infine, il capolavoro non necessario della sospensione delle attività scolastiche di ogni ordine e grado. Un provvedimento che non fu preso dal passato regime nemmeno durante dal II Guerra mondiale!!!!!!

Attenzione: la sospensione potrà essere prorogata.

Continua inoltre il trituramento del tessuto commerciale ed industriale italiano soprattutto nel nord che costituiva nonostante tutto una forte concorrenza alla Francia alla Germania all’Inghilterra. Adesso finalmente la EX-ITALIA non rompe più perché debellata!

Dopo il silenziamento definitivo del potenziale produttivo del nostro martoriato Paese, mi aspetto che i cieli di Italia siano invasi da centinaia di aerei da trasporto anglo-franco.-tedeschi-USA

i cui equipaggi avranno il compito di smontare le infrastrutture industriali

per portarsele via, come avvenne nel 44-45.

 

Ridotto all’osso e desertificato, il territorio sarà usato per “accogliere” 2-3.000.000 di profughi dalla Siria attraverso il corridoio albanese che, guarda caso, è l’unico che non ha eretto muri. Chissà perché.

La Sicilia avrà un’altra onda d’urto di milioni di migranti-paganti urlanti dall’Africa, con il palese consenso delle mafie certe di avere il proprio titanico tornaconto.

Per neutralizzare qualsiasi residua resistenza, seguiranno in rapidissima successione le seguenti secessioni:

  • Nordest all’asse austro-germanico;
  • La Sardegna alla Francia;
  • La Sicilia agli USA-NSA-CIA-ECHELON per aumentare la guerra elettronica contro la Russia.

Eventuali sacche di resistenza civile della popolazione saranno soffocate con una stretta sequenza di violentissimi attentati di almeno 5-6000 morti ciascuno a ponti, ferrovie, strade, scuole, cinema, metropolitane, banche, discoteche, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc.

 

P.Q.M.

 

Il rimanente moncone territoriale della ex-italia sarà infine utilizzato come deposito razziale dell’Europa continentale a trazione Anglo-franco-germanico-USA.

Come disse Fidel Castro, la storia mi darà ragione.

Per ora appaio ai più un pazzo visionario innocuo,

dallo stile eccessivo e diretto,

affetto da manie persecutorie e da ignorare totalmente.

Ma di questo a me importa per un valore n. pari o minore a zero: continuo nel mio percorso…

Ne riparleremo!

 

 

 

NOTA

 

 

 

 

 

 

 

IN EVIDENZA

Montanari: non temete il virus, quello che vi dicono è falso

Scritto il 05/3/20

 

Non solo non sono un virologo, ma non sono neppure uno psicologo né un esperto di sociologia. Meno che mai sono uno psichiatra, e ancora meno sono un magistrato, perché è la magistratura che dovrebbe indagare su certi comportamenti. Ciò che posso dirle è che il coronavirus battezzato Sars-Cov-2 dopo aver portato per un po’ un nome provvisorio è uno dei non pochi virus fatti in laboratorio. Fatto apposta? Questo proprio non lo so e, nel caso specifico, a saperlo non sono in tanti. Ma mica ce lo vengono a raccontare. Ci sono virus che nascono senza volerlo, li classifichi tra gli incidenti, e altri che sono creati da modificazioni messe in atto per motivi di ricerca o per altri motivi su cui evito di entrare. Comunque sia nato questo virus, la cosa ha scarsa rilevanza se non dal punto di vista di investigazioni che nulla hanno a che fare con la salute. Sappiate, ma è cosa molto nota, che modificare un virus è tutto sommato semplice, ed esistono persino brevetti che proteggono certe metodiche per farlo; e per quello che c’interessa ora, proprio lavorando anche sui coronavirus.

Se ne conoscono diversi ceppi, alcuni dei quali possono provocare patologie negli esseri umani, da un volgare raffreddore a polmoniti, e il nuovo virus cinese condivide tantissime caratteristiche con i suoi fratelli. Si muore? Bisogna impegnarsi parecchio. Premesso che di quel virus in particolare sappiamo poco, stante la novità della sua comparsa, non esistono dati che indichino una mortalità significativamente diversa da quella di una qualunque influenza. È indispensabile aggiungere che i pochissimi che sono morti ad oggi non sono morti di coronavirus ma “con” il coronavirus, il che è molto diverso. Si trattava di pochissimi casi di persone molto avanti negli anni e già affette da patologie gravi. Per loro sarebbe bastato un normale raffreddore, per il tracollo. Indicare come responsabile della loro morte il coronavirus ha lo stesso grado di comicità che aveva incolpare il morbillo della manciata di morti sopravvenute in pazienti terminali. Se non fosse comicità, dovremmo tirare in ballo condizioni come l’ignoranza e la truffa (che non vogliamo tirare in ballo). E allora, fermiamoci alla comicità.

Una comicità piuttosto costosa: questo è uno degli aspetti curiosi su cui ho solo domande e nessuna risposta. Cominciamo dall’inizio, e sono certo di dimenticare qualche passaggio. Almeno da mesi io sto vedendo delle strane forme influenzali con polmoniti che faticano a rispondere non solo ai farmaci ma all’omeostasi, cioè alla capacità di autoguarigione che, in maggiore o minor misura, abbiamo tutti. Piano piano quei pazienti sono guariti e diventano difficilmente indagabili, anche perché non sono rintracciabili. Dunque,

 

Continua qui: https://www.libreidee.org/2020/03/montanari-non-temete-il-virus-quello-che-vi-dicono-e-falso/

 

 

 

 

 

Minaccia Asimmetrica

4 Marzo 2020 DI PANAGIOTIS GRIGORIOU

 

greekcrisis.fr

Gli avvenimenti si susseguono velocemente, al confine tra Grecia e Turchia e il post dà conto della reazione dei greci, in gran parte a fianco dei propri soldati, oltre che dei molteplici e convergenti indizi della artificiosità del racconto sui “poveri migranti” ancora così in voga sui nostri media. Non sono migranti, non sono siriani, coloro che premono al confine con l’Europa. E non è la prima volta che accade [come chi ha letto Kelly Greenhill sa bene] e la vicenda del Sahara spagnolo, tuttora irrisolta, è l’esempio più simile e recente, di migrazione “civile” che si tramuta in una presa di possesso del territorio. Forse sta succedendo qualcosa di notevole per la storia d’Europa, ancora una volta in Grecia, ancora una volta con manipoli di coraggiosi a lottare per tutti, come alle Termopili, dice Panagiotis… e c’è da credergli.

 

Alla fine, i media mainstream [sono costretti a] parlare della guerra e del tentativo di invasione per quello che sono. Il “governo” parla di una minaccia asimmetrica e mette l’esercito in allerta, tutti i permessi militari vengono cancellati. “Tutti coloro che a sinistra credono che la nostra patria non debba più essere abitata dai greci ma dagli invasori, che ce lo dicano apertamente”, radio 90.1, fascia di grande ascolto, 2 marzo mattina. Nel bel mezzo del carnevale… le maschere cadono.

Da questa mattina, 2 marzo, il Quarto Corpo d’Armata è schierato lungo tutta la linea di confine con la Turchia in Tracia, da dove sta effettuando importanti esercitazioni per [le prossime] 24 ore, annunciando che la zona diventerà pericolosa e, di conseguenza, vietata, a causa delle manovre e dell’uso di armi di qualsiasi calibro, tra fucili automatici e blindati, il raggio d’azione è ampio.

Allo stesso modo e per 24 ore, analoghe esercitazioni con uso di armi su larga scala si svolgeranno in mare, con fuoco diretto in una vasta area vicino alle isole greche di fronte alla Turchia, lungo la linea nord-sud del Mar Egeo. Lunedì sera, si annuncia che queste esercitazioni con uso di armi continueranno per altre 24 ore il martedì.

I convogli dell’esercito greco stanno convergendo sul confine con la Turchia, e altre truppe vengono inviate nelle nostre isole in barca e in aereo, mentre tutti gli alberghi delle città vicino al confine sono occupati dalla polizia e dal personale militare inviato lì (news radio del 2 marzo). Al passaggio dei camion dell’esercito, gli abitanti applaudono, mentre altri cittadini volontari, spesso ex membri delle forze speciali, si organizzano per convergere anche loro verso il confine.

“Siamo stati sotto lo stivale tedesco per dieci anni durante la cosiddetta crisi e ora la Merkel e la sua Germania sostengono ancora Erdogan; sì, voi tedeschi siete i responsabili di ciò che sta diventando l’Unione Europea, cioè inesistente, ormai destinata a scomparire. Perché sappiamo che i funzionari tedeschi hanno dichiarato proprio ieri che non è necessario essere troppo severi nei confronti della Turchia, senza dimenticare in questo gioco di inganni questi orgogliosi profittatori di migranti appoggiati dall’ONU”, (2 marzo, mattino, radio, 90.1 FM). Media mainstream che finiscono per evocare la guerra per quello che è.

 

Si noti che Deutsche Welle ha riferito che la Germania evita di criticare la Turchia per aver aperto le sue frontiere permettendo

 

Continua qui: https://comedonchisciotte.org/minaccia-asimmetrica/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Coprifuoco in Italia…attenti che stavolta ci siamo…

Giambo – 3 marzo 2020

Lo ha detto Mentana a La7…si sta valutando un provvedimento per il quale saranno vietate TUTTE LE MANIFESTAZIONI, quindi anche quelle sportive, ma in generale qualsiasi assembramento organizzato che preveda una distanza di meno di un metro fra i partecipanti

Ora, premesso che gli anzianotti hanno anche qualche buona possibilità di rimanerci secchi…al di là di questo, se il provvedimento sarà effettivamente messo in vigore, ci saranno delle ricadute economiche pesantissime…e non solo in Italia perché il virus si sta diffondendo ovunque…

In altre parole, magari moriranno solo i vecchietti, ma le conseguenze economico politiche saranno terrificanti…per esempio, se cade la borsa partono i margin call e stavolta, con i valori azionari a livelli senza precedenti nella storia e privi di alcun riscontro nell’economia reale, va a finire molto ma molto peggio che nel 2007/8…

Naturalmente voi sapete che io ve l’avevo detto da anni che saremmo arrivati al

Continua qui: https://comedonchisciotte.org/forum-cdc/#/discussion/103163/coprifuoco-in-italia…attenti-che-stavolta-ci-siamo…

 

 

 

 

 

BELPAESE DA SALVARE

Virus, paura e soldi: con Ricciardi l’Oms commissaria l’Italia

Scritto il 05/3/20

 

Un bel servizio della Televisione Svizzera mette bene in evidenza la manovra dei poteri mondialisti attraverso l’Oms e i governi. Con lo sfruttamento terroristico ripetuto negli anni del fenomeno montato delle pandemie, in gran parte artificioso.

 

Anche il nostro governo è stato “commissariato” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha messo improvvisamente al fianco del presidente del Consiglio, a dirigere la gestione della crisi, un uomo dell’Oms, un certo professor Walter Ricciardi.

 

Ci aveva colpito in questi giorni nei dibattiti televisivi sul coronavirus la presenza continua e molto critica e terrorizzante di questo signore.

 

Litigava puntualmente con i nostri migliori virologi che parlavano realisticamente di un virus non mortale, di un qualcosa poco più di una influenza.

 

Si dichiara amico di Burioni, il vaccinista di massa, come da indicazioni dell’Oms, e questo la dice lunga… E puntualmente, dopo qualche giorno, viene nominato consigliere del governo sulla questione coronavirus, e per

 

Continua qui: https://www.libreidee.org/2020/03/virus-paura-e-soldi-con-ricciardi-loms-commissaria-litalia/

 

 

 

 

 

 

VIVA L’ITALIA (NONOSTANTE TUTTO)

di Vito Massimano – 04 marzo 2020

 

Nonostante tutto la nostra nazione è la migliore del mondo: nonostante noi si abbia un dj al Ministero della Giustizia, un bibitaro agli Esteri e una pletora di “roccocasalino” sparsi in maniera omogenea per i palazzi che contano. Nonostante la comunità scientifica si sia divisa in “allarmisti” e “tranquillisti” sembrando voler strizzare l’occhio alla politica, nonostante la comunicazione istituzionale sia stata più perniciosa del Covid-19, nonostante le misure siano state improvvisate e a volte piene di falle.

Nonostante tutto rimaniamo un popolo civile perché il Servizio Sanitario nazionale è gratuito per tutti e non si devono pagare 1500 dollari per un tampone come negli Stati Uniti, la nazione che con becero provincialismo non esitiamo a prendere a modello salvo poi ringraziare il cielo di essere nati in Italia nel momento in cui necessitiamo di assistenza sanitaria.

Dovremmo smetterla una buona volta di lamentarci: l’Italia in termini di assistenza (e non solo) è un posto migliore degli altri perché tutti possono ricevere servizi più che adeguati, nessuno escluso. Chiaramente ci sono delle storture, degli scandali, delle inefficienze ed è inutile negarlo. Ma, se con una certa invidia in molti ci ricordano che il nostro sistema sanitario costa troppo e non ce lo possiamo permettere, dovremmo farcela qualche domanda deducendo che in “cruccolandia” rosicano non poco perché ci vorrebbero falliti ma invece rimaniamo la culla della civiltà sotto molti punti di vista.

Già, “cruccolandia”, quel sistema che, sotto le mentite spoglie mitteleuropee, ha cercato di fare il “pacco napoletano” tacendo moltissime notizie sul contagio e dando così l’impressione di voler nascondere la polvere sotto

Continua qui: http://www.opinione.it/politica/2020/03/04/massimano_politica-coronavirus-servizio-sanitario-nazionale-germania/

 

 

 

 

 

 

 

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

Erdogan ha aperto le carceri e ha detto: andate in Grecia

domenica, 1, marzo, 2020

 

Non sono migranti e non sono profughi, ma ex galeotti.

 

Intervistato da https://halktv.com.tr (VIDEO), un uomo in viaggio verso la Grecia ha detto che Erdogan ha fatto aprire le carceri ed ai detenuti liberati è stato detto di pentirsi e di andare in Europa.

 

Immigrato al confine: “ero in prigione, ci hanno liberati e hanno detto ‘Vattene’. Andrò in Europa e mi salverò”

 

#Turchia#Erdogan ha aperto le prigioni ai criminali per mandarli

 

Continua qui: http://www.imolaoggi.it/2020/03/01/erdogan-ha-aperto-le-carceri-e-ha-detto-andate-in-grecia/

 

 

 

 

 

 

 

 

I profughi siriani e la Turchia

Lisa Stanton – 3 marzo 2020

Dietro la nuova ondata di profughi verso la Grecia (50.000 sinora) c’è la feroce battaglia in corso a Idlib tra la Turchia e l’alleato Al Qaeda contro Siriani e Russi. Erdogan prende di mira Damasco e l’Europa usando l’unica arma in suo possesso, voluta e pagata coi miliardi de l’Europa. Il gas della Russia ha reso la Turchia il principale hub energetico del Mediterraneo e ad Ankara non conviene litigare con Mosca.

Per far sentire le sue ragioni alla Nato, Erdogan costringe migliaia di jihadisti siriani (e turchi indesiderati) verso i confini, gli stessi che ha voluto per fare la guerra ad Assad e cacciare i curdi siriani dai loro territori: fu una precisa strategia di pulizia etnica. Ed oggi l’Iran, incapace di contenere l’epidemia, ha liberato ed espulso 54mila detenuti per evitare contagi nelle carceri. Se fossero in viaggio verso la Turchia, certo sarebbero accompagnati al confine greco.

Ma in Turchia la popolazione è sempre più irritata nei confronti delle avventure militari del sultano, che vorrebbe mantenere la sua presenza a Idlib per scaricare una parte dei rifugiati che finora gli hanno fruttato ben 6 miliardi: né i siriani di Damasco, né i russi né gli iraniani, alleati di Assad, hanno intenzione di concederglielo, perché Erdogan ha violato i patti di 2 anni fa con Mosca e Teheran. Si era impegnato a disarmare i ribelli, le milizie jihadiste e di Al Qaeda ma non l’ha mai fatto perché voleva continuare a controllare la provincia e i collegamenti autostradali verso Damasco. Insomma, voleva prendersi un altro pezzo strategico di Siria dopo quello strappato ai curdi.

Finito il Califfato e ucciso Al Baghadi è lui il vero capo dei jihadisti in Siria, che manovra per i suoi obiettivi: li usa contro i curdi, nostri alleati nella guerra all’Isis, contro il regime di Damasco, contro i russi e da qualche tempo anche in Libia.

L’Europa ha avuto un ruolo e una grande responsabilità: quando Erdogan nell’ottobre scorso ha massacrato i curdi siriani, provocando un’ondata interna alla Siria di oltre 200mila profughi, la causa immediata fu il vergognoso ritiro degli USA dal Rojava, la regione autonoma curda dove Trump avrebbe dovuto contenere la Turchia per aiutare i suoi alleati contro il Califfato. Ma anche l’Europa si comportò vergognosamente, promettendo sanzioni sulla vendita di armi alla Turchia che in realtà non attuò mai.

Oggi l’Europa vorrebbe fare lo stesso in Libia, una missione per far rispettare l’embargo: ma com’è possibile fermare le armi della Turchia, paese Nato che noi stessi riforniamo? Forse diMario ignora che gli elicotteri d’attacco Agusta (Leonardo-Finmeccanica) che colpirono i curdi li assembliamo direttamente in Turchia.

Non dimenticate com’è nata la guerra siriana: una rivolta contro il regime di Bashar Assad nel 2011 che si è trasformata ben presto in una guerra per procura. L’Europa, spinta del segretario di stato Hillary Clinton, si allineò alla strategia del “guidare da dietro” la rivolta contro Assad accreditando un’opposizione manovrata dalla Turchia che ha fatto affluire dal suo confine migliaia di jihadisti e terroristi provenienti da tutto il mondo musulmano. L’Europa ed Usa hanno permesso l’espansionismo ottomano, l’hanno incoraggiato e poi accettato dopo il fallito golpe del 2016. Oggi sperano che sia Putin a fermarlo.

Forse la Grecia, che stavolta pare determinata, riuscirà a contenere l’arrivo di jihadisti nel continente, ma Erdogan può usare contro l’Italia l’arma dei profughi anche in Libia: sostiene militarmente Sarraj ed ha inviato sul campo militari turchi e centinaia di mercenari jihadisti reclutati proprio in Siria.
Intanto, mentre l’ONU ordina alla Grecia di accettare “i richiedenti asilo”, la CEDU dichiara legittimi i respingimenti spagnoli dei marocchini a Melilla

 

https://www.facebook.com/lisa.stanton111/posts/3026066304078292

 

 

 

 

 

 

 

 

I combattimenti di Idlib in Siria

Lisa Stanton – 2 marzo 2020

Durante la maggiore escalation della guerra in Siria, il triangolo turco-russo/siriano dei combattimenti in Idlib mostra una Russia preoccupata di uno scontro armato con la Turchia, una Russia che vuole evitare una guerra diretta e che procede con cautela coi suoi concorrenti o partner regionali in MO. Una posizione neutra o passiva, come emerge dal mancato utilizzo degli S300 siriani. I jet russi non hanno affondato colpi mortali alle truppe turche e Lavrov ha dichiarato che “non appena i russi hanno saputo di attacchi all’esercito turco, ha chiesto alle forze governative siriane di fermare l’offensiva”.
I militari turchi attraverso l’artiglieria e i droni NATO hanno preso di mira con successo centinaia di postazioni siriane e sostenuto la riconquista di Saraqib, arrecando più danni alla SAA che in 5 anni di combattimenti. L’esercito siriano non ha la capacità di affrontare i droni turchi, che causano carneficine tra i soldati e perdite di attrezzature, e le immagini mostrano che i russi non hanno fornito assistenza. La Russia potrebbe riaffermare il suo dominio, ma non ha alcun desiderio di uno scontro con la Turchia per Idlib perché i suoi principali interessi in Siria sono stati garantiti. Sosterrà l’esercito siriano con attacchi aerei ma non farà nient’altro, essendole garantito il controllo del gas siriano e dei fosfati.

Se i jet russi non voleranno sopra Idlib, l’esercito siriano sarà paralizzato e perderà gran parte del territorio guadagnato in questo mese, anche perché la Turchia ha colpito aree lontane, le fabbriche della difesa ad Aleppo e le basi aeree di Nairab e Kwaires.

La NATO e gli USA hanno deciso di appoggiare la Turchia dopo la notizia dei 24 soldati uccisi, Erdogan ha assunto una posizione intransigente su Idlib e non può permettersi un passo indietro, ha annunciato l’operazione “Spring Shield”, sul territorio siriano, contro la SAA e suoi alleati, una dichiarazione di guerra alla Siria in violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. L’escalation turca pone fine a qualsiasi ulteriore offensiva ad Idlib e l’esercito siriano deve fermarsi, ma la Turchia non può spingersi oltre senza sbattere il muso con la Russia. Ricordiamo che pattuglie turche e russe svolgono attività comuni in Siria, e che la Turchia ha diversi punti di osservazione nelle aree controllate dall’esercito governativo ma circondate dalla Turchia, che può rifornirli sotto la supervisione russa. La Turchia ha anche gradualmente introdotto Manpads abbattendo due elicotteri siriani mentre i jet russi sono riusciti a sfuggirgli a malapena in tre occasioni; ha ucciso membri di Hezbollah e gruppi sostenuti dall’Iran, il “Center in Syria” iraniano ha affermato di essere in grado di vendicarsi.

I combattimenti continueranno prima che Russia e Turchia negozino un accordo, ma per ora l’offensiva SAA ad Idlib, che è oggi la più grande e potente enclave di Al Qaeda al mondo, è rinviata. Dopo questa escalation, la Turchia ha una posizione forte per un accordo di cessate il fuoco e se la Russia vuole finire favorevolmente, per farlo dovrà salvaguardare alcune azioni militari sul terreno. Ma occorre che il volume e la mortalità degli attacchi turchi diminuiscano, altrimenti la Russia sarà messa all’angolo e costretta ad agire. Il MOD russo ha annunciato che “non può garantire la sicurezza degli aerei turchi che sorvolano la Siria settentrionale dopo che Damasco ha chiuso lo spazio aereo su Idlib”. Sembra la prima ‘velata’ minaccia per la Turchia in questi giorni, cui Erdogan ha risposto spingendo al confine greco migliaia di ex combattenti siriani e centinaia di detenuti turchi appena scarcerati. Con questa mossa (finanziata da Open Society) vuole costringere l’Europa a schierarsi apertamente in suo favore in un possibile conflitto con Russia ed Iran.

 

https://www.facebook.com/lisa.stanton111/posts/3022891087729147

 

 

 

 

 

CULTURA

Ti ricordi di quando scrivevamo con la penna?

Il mondo digitale e l’oblio del corsivo. La gran parte degli studenti americani non è in grado di scrivere o leggere una lettera in caratteri minuscoli. Una mutazione culturale e cognitiva dagli effetti incalcolabili

Qual è l’equivalente tipografico dello scarabocchio?

Difficilmente i modernisti che hanno liquidato l’apprendimento del corsivo nelle scuole per sostituire penne e matite con tastiere elettroniche e altri devices potrebbero rispondere a questa domanda.

La scrittura manuale non è soltanto una sofisticata funzione dell’intelletto ma anche lo specchio distintivo della nostra personalità: non esistono due scritture umane identiche, il tratto non mente al di là del positivismo farlocco di molti grafologi, negli intrichi stilosi dell’inchiostro si annida la voce travisata dell’io che può rendersi illeggibile o presentarsi in modo sfacciato.

E a differenza delle impronte digitali la scrittura manuale è evolutiva, dall’infanzia alla vecchiaia accompagna le mutazioni di una vita modificandosi nel corso del tempo, prima incerta, poi sempre più definita fino a diventare rarefatta, quando non abbiamo più le forze.

Un’abilità preziosa che gli esseri umani rischiano di perdere per sempre. La proliferazione di pc, tablet, smartphone e altri dispositivi e la possibilità di connettersi in ogni luogo tramite le reti wi fi sta infatti rendendo obsoleta la stesura di un testo a mano, attività sempre più eccentrica e riservata alle vecchie generazioni o ai giovani cultori di una pratica un tempo essenziale e oggi sempre più relegata nel girone delle arti laterali, delle curiosità storiche.

La gran parte degli studenti americani, ad esempio, ha serie difficoltà nello scrivere una lettera in corsivo: un tempo questa condizione era definita semi-analfabetismo, oggi è la conseguenza di una evoluzione pilotata in modo ideologico e burocratico dai tanti esperti dei dipartimenti di pedagogia Di fronte a questa dissipazione iniziano ad alzarsi voci preoccupate, non solo tra intellettuali e scienziati.

La senatrice repubblicana dello Stato della Louisiana Beth Mizell è riuscita a far approvare un progetto di legge per reintrodurre l’apprendimento del corsivo nelle scuole: migliaia di neodiplomati nei licei della sua circoscrizione appena assunti da imprese locali non sono stati in grado di leggere documenti manoscritti in corsivo: «È inammissibile che i giovani sappiano scrivere a malapena la propria firma perché non ricevono più l’insegnamento elementare da anni».

Come fanno notare da tempo i neuroscienziati, il progressivo oblio della scrittura

Continua qui: https://www.ildubbio.news/2020/03/02/ti-ricordi-di-quando-scrivevamo-con-la-penna/

 

 

 

 

Pandemia del risentimento

 

di Pierfranco Pellizzetti

 

«Gli uomini (dice un’antica sentenza greca) sono

tormentati dalle opinioni che hanno delle cose non
dalle cose stesse. […] se ciò che chiamiamo male e
tormento non è né male né tormento in sé, ma solo
in quanto la nostra immaginazione gli dà questa
qualità, sta a noi cambiarla»[1].
Montaigne

 

«La malafede è al tempo stesso un crimine e
na nevrosi, perché lede la lealtà dei rapporti
e compromette il funzionamento dell’Io»[2].
Simona Argentieri

Nicoletta GosioNemici miei, Einaudi, Torino 2020

Futili motivi, grandi lacerazioni

Il viaggio a cui ci invita questo recentissimo saggio della valorosa e amabilissima psicoterapeuta bolognese, inizia sulle note pop della canzone di John Paul Young Love is in the air, colonna sonora di un’epoca ben diversa dall’attuale. O – almeno – così veniva percepita ancora a quel tempo (sia chiaro: a Londra o dalle mie parti, non a Bandung 1955 o nel Quarto Mondo).

Stanti le primavere che affardellano le mie vecchie spalle (e una scarsissima anglofilia), rispondo sempre in chiave musicale alla nostra autrice con una canzone del 1952; scritta e cantata dal poetico/disperato Jacques Brel, che si direbbe aver letto in anticipo il testo di cui parliamo: La Haine, la rabbia. Con quel suo refrain terribile e inconsciamente profetico: “l’amour est mort, vive la haine”.

In questo tempo che ha sdoganato troppi personaggi ignobili, in primis la Cattiveria. Quell’atteggiamento aggressivo e risentito da odiatore seriale alla ricerca di uno sfogo, che verifichiamo quotidianamente in autobus o sui social; di cui la nostra compagna di viaggio ci fornisce un numero esaustivo di esempi: dalle violenze fisiche per futili motivi alla modifica della personalità una volta saliti alla guida di un’automobile (con relativa metamorfosi nell’autista assassino ma invisibile del film Duel di Steven Spielberg). Nient’altro che sfoghi alla ricerca di un bersaglio. Possibilmente contiguo. E se Nicoletta Gosio segnala la «continua crescita di minacce e aggressioni al personale sanitario» (pag. 85), reazione inconsulta di «una cultura fobica della relazione con il mondo»[3], posso confermare che per ragioni professionali sto registrando anch’io il dilagare inarrestabile delle violenze contro medici e paramedici nel sistema ospedaliero pubblico ligure. Vittima in larga misura innocente delle dinamiche psichiche di proiezione, per cui «che la colpa sia sistematicamente di altri, con i quali perciò posso prendermela, è già facilmente verificabile» (pag. 4). Certo. Ma non voglio – altresì – dimenticare che negli ultimi anni l’intera struttura nazionale ha subito la

Continua qui: http://temi.repubblica.it/micromega-online/pandemia-del-risentimento/

 

 

 

 

 

 

Guerra senza limiti: breve compendio del conflitto non militare contro Russia e Cina

Scritto il 29 Aprile 2016

Twitter: @FedericoDezzani

“Guerra senza limiti” è il famoso libro di strategia militare pubblicato nel 1999 da due ufficiali politici dell’Aeronautica militare cinese: si tratta di uno sforzo sistemico per immaginare la guerra del futuro, ipotizzata come una combinazione di attacchi speculativi, commerciali, terroristici, campagne mediatiche e circoscritte operazioni militari. Il contributo dell’opera in termini d’innovazione non è in realtà così eclatante, dato che simili conflitti non guerreggiati si combattono da almeno due secoli, durante i periodi definiti di “pace”: tuttavia, “Guerra senza limiti” ha il merito di affrontare con metodo il tema dei conflitti non convenzionali ed è utile per analizzare l’attuale scontro tra l’impero angloamericano da un lato e Mosca e Pechino dall’altro.

Guerra senza limiti: futuro o costante dell’arte bellica?

Usciva nel 1999 il libro “Guerra senza limiti”, scritto a due mani dagli ufficiali politici dell’Aeronautica militare cinese Qiao Liang e Wang Xiansgui: pubblicato da una casa editrice delle forze armate cinese e destinato ad uso interno, il testo è subito tradotto in inglese dall’ambasciata statunitense di Pechino e poi dalla CIA, per apparire infine in italiano nel 2001 (edizioni Libreria Editrice Goriziana).

L’opera di strategia militare prende forma in una fase di profonda ristrutturazione delle forze armate cinesi, dettata dall’archiviazione della Guerra Fredda, dal crescente peso economico e politico della Cina e dalla necessità di fronteggiare le nuove sfide dell’economia globalizzata: la Guerra del Golfo del 1991, il primo intervento militare su larga scala dove è sfoggiata la tecnologia americana di ultima generazione, gli assalti speculativi di George Soros alle valute asiatiche nel 1997 e la comparsa del “terrorismo islamico” sulla scena internazionale, obbligano Pechino a ridisegnare ex-novo le forze armate, ferme all’obsoleta guerra rivoluzionaria di Mao Tse-tung.

I due ufficiali si propongono quindi di aggiornare l’Arte della Guerra di Sun Tzu (V secolo a.C.), sforzandosi di immaginare i conflitti del futuro e le loro implicazioni: ne esce un libro ricco di citazioni letterarie, richiami alla storia occidentale e cinese, con un particolare focus sulle “novità” di allora che più impressionano i due autori (l’operazione Desert Storm, la crisi finanziaria asiatica, l’attentato all’ambasciata statunitense di Nairobi del 1998).

Il mondo globalizzato, si legge nel libro, non ha reso obsoleta la guerra: questa, al contrario, ha semplicemente mutato pelle. Archiviata l’epoca del dispiegamento di enormi masse di soldati e dei conflitti convenzionali, il dio Marte si

Continua qui: http://federicodezzani.altervista.org/coronavirus-e-guerre-senza-limiti/

 

 

 

 

 

CYBERWAR SPIONAGGIO INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE

Coronavirus e “guerre senza limiti”

Scritto 1 febbraio 2020

 

Twitter: @FedericoDezzani

La Cina è alle prese con l’emergenza Coronavirus, che ha obbligato le autorità ad adottare misure straordinarie per impedire il propagarsi dell’epidemia con epicentro a Wuhan. Benché la mortalità della malattia sia bassa, i suoi effetti collaterali sono ben più rilevanti: oltre  a causare l’annullamento delle festività per il Capodanno cinese, una delle più importanti feste nazionali, il Coronavirus ha già indotto alcune delle principali aziende occidentali a bloccare le produzioni in loco e le compagnie aeree a sospendere i voli. La “quarantena” occidentale attorno alla Cina sta già assumendo connotati economici e persino politici. Inserendosi in un quadro di crescenti tensioni tra USA e Cina, il coronavirus può essere considerato un classico esempio di guerra asimmetrica o, per usare il titolo di una famosa opera cinese di strategia militare, di “guerra senza limiti”.

Senza esclusione di colpi

Circa quattro anni fa pubblicavamo un bell’articolo, “Guerra senza limiti: breve compendio del conflitto non militare contro Russia e Cina”, oggi più attuale che mai. Partendo dalla traduzione in italiano dell’opera di Qiao Liang e Wang Xiangsui, due alti ufficiali politici delle forze armate cinesi, ci eravamo cimentati nell’impresa di tradurre nella realtà il libro, studiando come si svolgesse effettivamente “l’arte della guerra asimmetrica tra terrorismo e globalizzazione”: e così avevamo elencato tutti i vari attacchi non convenzionali sferrati dagli angloamericani contro Russa e Cina, dalla speculazione finanziaria alle rivoluzioni colorate, dalle sanzioni alle campagna mediatiche diffamatorie, dal terrorismo tradizionale a quello ecologico. Ci sia concesso di dire che il libro di Qiao Liang e Wang Xiangsui non è particolarmente originale (almeno per chi, come noi, si interessa da tempo dell’argomento), ma ha sicuramente il merito di esporre in maniera sintetica e organica le modalità della guerra asimmetrica, ossia quella combattuta dalle potenze marittime contro gli avversari giorno per giorno, quando cioè non scelgono la più costosa via del conflitto convenzionale. In fondo tutte le grandi opere sono tali non tanto per l’originalità, quanto per la loro capacità di esporre linearmente ciò che normalmente si avverte ma non si è ancora concettualizzato: “Guerra senza limiti” è quindi un libro che certamente ha fatto scuola.

Secondo i due autori la guerra ha assunto (ma, in realtà, non ha sempre avuto?) un carattere multiforme: alla guerra militare (convenzionale, atomica, biochimica, ecologica, spaziale, elettronica, di guerriglia, terroristica) si è affiancata una guerra trans-militare (diplomatica, di network, di intelligence, psicologica, tattica, di contrabbando, di droga, virtuale) ed una non-militare (finanziaria, commerciale, di risorse, di aiuto economico, normativa, di sanzioni, ideologica). La suprema arte della guerra consisterebbe nel sapere scegliere la giusta combinazione per raggiungere il consueto obiettivo che si pone ogni stratega: piegare, cioè, l’avversario alla propria volontà. La guerra dell’Iraq del 1991 (il libro è dato alle stampe nel 1999, presso la casa editrice dell’Esercito Popolare di Liberazione) è stata, ad esempio, un mix di guerra convenzionale + guerra diplomatica + guerra di sanzioni + guerra dei media + guerra psicologica + guerra di intelligence. Sono considerazioni,

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DIRITTI UMANI

Amnesty International è uno dei più grandi ostacoli ai diritti umani in tutta la Terra

5 giugno, 2014

 

Cos’è Amnesty International? Potrebbe destare sorpresa sapere che Amnesty International, erroneamente considerata da molti come la voce finale in materia di diritti umani nel mondo, è, nei fatti, uno dei più grandi ostacoli alla causa di tali diritti in tutta la Terra.

 

 

 

Nel suo rapporto annuale del 2012, Amnesty afferma una delle più grandi falsità, sistematicamente ripetuta: «Amnesty International è finanziata principalmente dai suoi membri e da donazioni pubbliche. Nessun fondo viene domandato ai governi, oppure accettato da essi, per l’opera di investigazione e la campagna contro gli abusi dei diritti umani. Amnesty International è indipendente da ogni governo, ideologia politica, interesse economico o religione».

 

In realtà, Amnesty International è finanziata e condotta non soltanto da alcuni governi, ma vieppiù da enormi interessi di finanziatori d’impresa;

inoltre, è intrecciata con ideologie politiche e interessi economici.

Amnesty è uno strumento essenziale, utilizzato esclusivamente per perpetrare tali interessi.

 

Il finanziamento di Amnesty International – Il reperimento delle informazioni relative ai finanziamenti di Amnesty International è reso deliberatamente difficile; questo, chiaramente, per proteggere il mito di “indipendenza” dell’organizzazione. Con modalità simili a quelle di qualsiasi attività criminosa, Amnesty tiene da parte, separati, i legami finanziari compromettenti attraverso una serie di manovre legali e di organizzazioni ombra. Sul sito web di Amnesty si legge: «Il lavoro portato avanti dal Segretariato Internazionale di Amnesty International è organizzato in due entità legali, in conformità alla legge del Regno Unito: Amnesty International Limited (AIL) e Amnesty International Charity Limited (AICL).

Amnesty International Limited prende in appalto le attività caritatevoli per conto di Amnesty International Charity Limited, istituzione benefica registrata». Ed è lì, presso la Amnesty International Limited, il luogo in cui sono mantenuti i legami con i governi e i finanziatori d’impresa. A p.11 del Rapporto e Rendiconto Finanziario del 2011 di Amnesty International Limited è riportato: «I Direttori sono lieti di ringraziare per il loro supporto la John D. e Catherine T. MacArthur Foundation, l’Oak Foundation, l’Open Society Georgia Foundation, il Vanguard Charitable Endowment Programme, Mauro Tunes e l’American Jewish World Service. L’UK Department for International Development (Governance and Transparency Fund) ha prorogato il finanziamento per un progetto quadriennale a favore

 

Continua qui: http://www.imolaoggi.it/2014/06/05/amnesty-international-e-uno-dei-piu-grandi-ostacoli-ai-diritti-umani-in-tutta-la-terra/

 

 

 

 

Idlib, catastrofe profughi: terroristi Nato, l’ultima vergogna

Scritto il 04/3/20

 

La parola vergogna probabilmente non basta, per descrivere il martirio della popolazione siriana aggredita dalle milizie terroristiche jihadiste, protette sottobanco dalle forze Nato con l’appoggio di Israele. L’ultimo atto – l’invasione dei profughi, spinti da Erdogan verso l’Ue attraverso la frontiera greca – qualifica anche l’epilogo della crisi, cominciata nel 2011 con un unico obiettivo: far cadere il governo sovrano di Bashar Assad, alleato della Russia e schierato dalla parte dei palestinesi, contro l’apartheid inflitto ai non-ebrei dal regime di Tel Aviv. Se all’inizio dei disordini le manifestazioni antigovernative in Siria avevano assunto la ben nota fisionomia delle rivoluzioni colorate (abbondanti manipolazioni anche violente, alle spalle di frange genuine di protesta spontanea), in breve tempo i manovratori hanno gettato la maschera: i “ribelli siriani” altro non erano che la galassia mercenaria del terrorismo sunnita (Al Qaeda, Isis), alimentata invariabilmente dall’intelligence di paesi come gli Usa, la Francia e la Gran Bretagna, insieme a potenze regionali: Turchia, Arabia Saudita e Israele.

 

 

Culmine della falsificazione: i ripetuti tentativi di addossare al governo siriano la responsabilità delle stragi condotte con gas nervini (responsabilità regolarmente smentita dall’Onu, nel silenzio imbarazzato dei media

Continua qui: https://www.libreidee.org/2020/03/idlib-catastrofe-profughi-terroristi-nato-lultima-vergogna/

 

 

 

 

ECONOMIA

PANDEMIA BONDS

RES – 4 MARZO 2020

 

Per comodità copio incollo una mail spedita ad un amico.
Anche qui se interessa per pensare e far girare se si ritiene opportuno
Link a PandoraTV.

Ascolta con attenzione

VIDEO QUI: https://www.youtube.com/watch?v=jkJxAjmAkao

riascolta e pensa bene a quello che è stato detto

poi, ma poi leggi quanto segue

importante non voglio influenzare le tue considerazioni qualsiasi siano prima che ti sia fatto un’idea con un pensiero abbastanza ponderato.

ti ho dato un informazione, dati indiscutibili.

Questione:

Questione di discussione a domande si arriva al punto TRE.

1) Quindi prima cosa due robe come l’Oms e la banca mondiale emettono una

Continua qui: https://comedonchisciotte.org/forum-cdc/#/discussion/103164/pandemia-bonds

 

 

 

 

 

Siria, la Nato usa i terroristi: rubare all’Iran il gas del Golfo

Scritto il 19/4/18                  RILETTURA PER CAPIRE BENE

Sveliamo la verità sulla guerra in Siria per amore di chiarezza, perché la gente è confusa. I media presentano la situazione in maniera distorta, facendo apparire tutto il contesto come un grande caos (contro l’Isis combatterebbero gli Usa e i curdi, più i “ribelli” siriani, la Turchia e alcuni paesi arabi del Golfo, mentre Assad e Putin sarebbero in secondo piano, insieme all’Iran e ai libanesi di Hezbollah). Ma il problema è semplice: è solo questione di petrolio e di gas. Nel Golfo Persico c’è il North Gas Field: è il giacimento di gas più grande al mondo. Oggi il Qatar ne possiede una parte. Ne parlò con la Turchia nel 2009, due anni prima che cominciasse la guerra in Siria. Il Qatar avrebbe voluto vendere quel gas attraverso un condotto, attraversando Arabia Saudita, Siria e Turchia, fino a raggiungere il mercato europeo. Il problema è che, per far passare il gasdotto attraverso la Siria,  avrebbero dovuto chiedere l’autorizzazione ad Assad, che disse di no. Ovviamente il Qatar non ha gradito la risposta, anche perché la proprietà dell’altra metà del giacimento è rivendicata dall’Iran. Si tratta di un giacimento molto speciale: date le sue dimensioni, può avere accesso sia dal Qatar che dall’Iran. Chi riuscirà a pompare il gas più velocemente avrà un vantaggio concorrenziale.

Anche l’Iran, chiaramente, avrebbe intenzione di vendere quel gas all’Europa, attraverso un proprio condotto. Ha chiesto a sua volta il permesso ad Assad, e questa volta il presidente siriano ha detto sì. Quindi le cose sono più chiare, adesso: Arabia Saudita, Qatar, Kuwait e gli altri paesi arabi sunniti – insieme a Stati Uniti, Francia, Inghilterra e Turchia (almeno fin quando Ankara ha collaborato con la Nato, dato che adesso la Turchia si è rappacificata con la Russia) – non vogliono che Assad resti suo posto. Viceversa, gli sciiti (l’Iran, Hezbollah) sono alleati con la Russia per mantenere Assad al potere. La Russia ha due basi militari, in Siria, e possiede Gazprom, che già da molti anni vende gas all’Europa, e a cui certo vorrebbe continuare a venderne. Alcune cose sembrano complicate, ma solo perché i media ci inducono in errore. E’ solo geopolitica: da una parte c’è una coalizione che vuole cambiare i vertici in Siria, e dall’altra c’è una coalizione che non lo vuole. Questa guerra sta durando ormai da quattro anni e mezzo, con più di 500.000 morti tra civili, donne e bambini.

media ci dicono che Assad è il cattivo, il boia di Damasco. Nessuno ci dice niente, a proposito del petrolio e del gas. I media ci dicono che Usa e Nato non sono intervenuti per molto tempo, ci raccontano che sono entrati in azione solo quando Assad avrebbe iniziato a massacrare il suo popolo. Sotto l’egida della Nato, Arabia Saudita e Turchia hanno deliberatamente inviato jihadisti radicali in Siria. Il loro fine era quello di destabilizzare il tessuto sociale siriano, e ci sono riusciti. Fornendo armi letali a jihadisti radicali, è possibile destabilizzare qualsiasi paese – come l’Iraq di Saddam e la Libia di Gheddafi. I paesi Nato come Usa, Gran Bretagna e Francia appoggiano i ribelli, i jihadisti. E quando la gente capirà cosa sta succedendo davvero, da quelle parti, ci sarà un putiferio. I media ci dicono che la Nato combatte il terrorismo, ma alla fine questa storia si è rivelata solo un mucchio di bugie. Il meccanismo si ripete. Ricordate Colin Powell che mostra platealmente una fialetta e dice che Saddam ha le armi chimiche? Oggi tutti sappiamo che non era vero niente, ma loro continuano a “venderci” la stessa roba, guidandoci verso la disinformazione attraverso i mass media.

(“La verità dietro alla guerra in Siria: perché America, Inghilterra, Israele e Francia mentono

Continua qui: https://www.libreidee.org/2018/04/siria-la-nato-usa-i-terroristi-rubare-alliran-il-gas-del-golfo/

 

 

 

FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI

San Marino: i soprusi conclamati su italiani da parte di Banca Centrale e dei Governi locali

2 marzo, 2020

 

“Evidenzio, in particolare, i bilanci di tutti gli enti creditizi coinvolti, compresa Banca Centrale, certificati da una unica società di revisione (BDO ITALIA SpA), nonché la falsificazione del Bollettino Ufficiale della RSM del maggio 2018.” Marino Federico Fattori Avvocato in San Marino

segretidibanca.wordpress.com

 

Ed ecco che ogni parola scritta sulla nostra pagina diventa improvvisamente verità vera ed esplode in faccia ai responsabili.

http://www.libertas.sm/notizie/2020/02/28/san-marino-cittadina-italiana-da-15-anni-tenta-di-recuperare-i-propri-soldi.html

 

“Il sottoscritto Avv. Marino Federico Fattori si vede costretto a ricorrere nuovamente allo strumento del comunicato stampa per stigmatizzare l’assordante silenzio anche di questa nuova compagine governativa sul caso della signora G.M.M.C”.

Si apre così la missiva inviata dall’avvocato Fattori, che prosegue: “Dopo il comunicato stampa del 4 dicembre 2019, l’invio all’attuale Congresso di Stato della documentazione comprovante i soprusi subiti dalla mia cliente ed una richiesta di un incontro con l’attuale Segretario agli Esteri, a tutt’oggi, nulla si è mosso per cui la mia cliente, suo malgrado, così come preannunciato, oltre a coltivare le azioni giudiziarie intraprese, sta predisponendo il ricorso alla C.E.D.U. in considerazione delle numerose violazioni perpetrate

 

Continua qui: https://www.imolaoggi.it/2020/03/02/san-marino-i-soprusi-conclamati-su-italiani-da-parte-di-banca-centrale-e-dei-governi-locali/

 

 

 

 

 

 

 

GIUSTIZIA E NORME

Scuole chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo. I dubbi degli scienziati: non serve

Il nuovo decreto non convince il comitato degli esperti

4 Mar 2020

Il governo ha deciso di ricorrere alla più forte delle misure attese per fermare il diffondersi del Coronavirus in Italia. E lo ha fatto dopo una lunga riflessione e dopo aver investito il Comitato di esperti che affianca l’esecutivo. Sono stati gli scienziati a consigliare di tenere i bambini a casa. ma non solo. Fra le misure del decreto del Presidente del Consiglio c’è la chiusura degli stadi di calcio al pubblico. Le partite si svolgeranno regolarmente, ma rigorosamente a porte chiuse.

E ancora: stop agli eventi pubblici anche in teatri e cinema, niente accompagnatori nelle sale d’aspetto dei pronto soccorso, evitare abbracci e strette di mano, rinvio dei convegni che riguardano il personale medico. “Siamo concentrati ad adottare tutte le misure per ottenere l’effetto di contenimento diretto del virus o di ritardo della diffusione perché il sistema sanitario, per quanto efficiente, rischia di andare in sovraccarico”, spiega il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Abbiamo il problema con la terapia intensiva e sub intensiva se la crisi dovesse proseguire”. Conte ha voluto poi rivolgere un appello a tutti i cittadini: “Questa sfida non ha colore politico, va

Continua qui: https://www.ildubbio.news/2020/03/04/coronavirus-scuole-e-universita-chiuse-tutta-italia-fino-al-15-marzo/

 

 

 

 

 

 

 

Fabio Anselmo: «La norma sulle intercettazioni? La tomba del diritto alla difesa»

Parla il legale della famiglia Cucchi: «Tutto il processo si baserà sul materiale scelto dal Pm. Siamo all’autoritarismo»

Simona Musco – 20 Febbraio 2020

«Questa norma apre la porta all’autoritarismo, è la tomba del diritto di difesa, perché relega l’avvocato a mera comparsa. Penso sia la peggiore riforma del peggiore ministro della Giustizia della storia italiana». È infuriato l’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi. E spera ancora, senza crederci troppo, che la riforma sulle intercettazioni possa arenarsi alla Camera, denunciando l’inadeguatezza di una norma a suo dire sbilanciata sul pubblico ministero, la cui selezione del materiale probatorio sarà, in ogni caso, «la base esclusiva su cui si instaurerà tutto il processo, senza che le difese abbiano mai potuto verificare davvero l’intero contenuto delle conversazioni intercettate».

Avvocato, il Decreto di legge è passato al Senato. Cosa cambia per voi difensori?

Trovo sia inquietante, in quanto non consentirà realmente agli avvocati l’esame di tutto materiale intercettato del quale, fin dall’inizio, non avrà conoscenza integrale. Con questa norma si è abbandonata l’idea di vietare alla stampa la pubblicazione delle intercettazioni, perché c’è stata una levata di scudi da parte della categoria. Però non ci si è accorti che si è risolto il problema eliminando il diritto di difesa dell’imputato: ai difensori viene impedito di avere cognizione piena del materiale, conosciuto integralmente solo dal Pm, apponendo una cesura unilaterale anticipata. Io mi auguro che qualcuno ci ripensi.

In che modo sarete penalizzati?

Il pm mette a disposizione della difesa le registrazioni, che vengono depositate in un archivio gestito dalla Procura, fissando un termine entro cui è possibile consultarlo. Ma gli avvocati potranno solo ascoltare tale materiale nell’archivio, rimanendo vincolati agli orari e alla disponibilità di personale, nei giorni prestabiliti e davanti ad un ufficiale di pg. Eppure, in alcuni casi si tratta di una quantità di atti imponente e sarà impossibile analizzare tutto. Così, nella maggior parte di casi, la cosa non porterà a nulla. È semplicemente impossibile acquisire cognizione di ogni elemento senza avere copia digitale del materiale.

Non è possibile estrarne copia?

Solo delle registrazioni indicate come rilevanti dal pubblico ministero. Così, solo chi avrà i mezzi economici e la possibilità di mettere in campo una squadra corposa di avvocati potrà difendersi davvero. Questa riforma parte dalla resa di un

Continua qui: https://www.ildubbio.news/2020/02/20/fabio-anselmo-la-norma-sulle-intercettazioni-la-tomba-del-diritto-alla-difesa/

 

 

 

 

 

 

IMMIGRAZIONI

Amnesty: dal 2015 al 2018 le Ong hanno prelevato 118mila “migranti”

4 marzo, 2020

 

 

Tra il 2015 e il 2018, le navi delle Ong hanno salvato oltre 118.000 persone in difficoltà nel Mediterraneo centrale. Sono i dati contenuti nel rapporto “Punire la compassione: solidarietà sotto processo nella Fortezza europea”, promosso da Amnesty International e presentato alla Stampa estera.

 

“Le navi delle Ong che salvano rifugiati e migranti – afferma il Rapporto – sono probabilmente diventate il simbolo più visibile della solidarietà verso le persone in fuga da guerre, persecuzioni e povertà. Visto il loro successo nel salvare vite umane e la visibilità e le potenti immagini delle loro operazioni, sono state oggetto di tentativi da parte delle autorità di limitare e punire le loro attività nonché oggetto di aggressive campagne di diffamazione e di denigrazione da parte di politici, rappresentanti delle istituzioni, commentatori e gruppi anti-immigrazione”.

Alla fine del 2016, 13 navi e un paio di velivoli di sorveglianza erano stati messi a disposizione da alcune Ong, tra cui Medici Senza Frontiere (MSF), Save the Children, l’organizzazione spagnola Proactiva Open Arms,

Continua qui: https://www.imolaoggi.it/2020/03/04/amnesty-dal-2015-al-2018-le-ong-hanno-prelevato-118mila-migranti/

 

 

 

 

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

Geopolitica del Coronavirus

Scritto il4 MARZO 2020

Twitter: @FedericoDezzani

Mentre in Italia il Coronavirus produce i suoi pesanti e scontati effetti economici/finanziari, nell’ottica di una più ampia destabilizzazione dell’Europa, altri Paesi risultano essere particolarmente investiti dal virus: in primis Corea del Sud e Iran. Il diffondersi della malattia segue dunque criteri squisitamente geopolitici e si inserisce nella più ampia strategia delle potenze marittime anglosassoni contro la massa continentale afro-euro-asiatica.

Virus lungo la Via della Seta

Sono trascorsi poco più di sette giorni dalla nostra ultima analisi sul diffondersi del Coronavirus in Italia e gli avvenimenti intercorsi ne mostrano la validità: a fronte di un numero relativamente basso di vittime (circa 80 su 2.500 casi) ed una mortalità di poco superiore alla normale influenza, questa acuta forma di polmonite ha prodotto, produce e produrrà enormi danni economici e finanziari, vero obiettivo dell’attacco asimmetrico di cui è vittima l’Italia. Le regioni più produttive d’Italia sono soggette a misure che restringono la circolazione delle persone e delle merci; il clima di incertezza ha congelato gli investimenti e le assunzioni; i voli aerei da/per l’Italia sono stati oggetto di limitazioni; il turismo, una voce che vale il 5% del PIL, ha incassato forse il colpo più dura, grazie anche al clima d’emergenza creato ad hoc attorno all’Italia dai media esteri. Ci sono volute poche ore perché la crisi si trasmettesse ai titoli di Stato italiani ed è molto

Continua qui: http://federicodezzani.altervista.org/geopolitica-del-coronavirus/

 

 

 

 

POLITICA

CON IL TROJAN A CACCIA DI UNTORI DEL CORONAVIRUS

di Dimitri Buffa – 02 marzo 2020

 

La apposizione e l’ottenimento della fiducia governativa sul decreto intercettazioni in concomitanza coi provvedimenti vagamente apocalittici per contenere la presunta epidemia dell’ennesima super influenza cinese ha messo in grado gli “united forcaioli of Italy” di andare con il “trojan” a caccia di futuri “untori” del “coronavirus”. Infatti – come nei B movies dell’orrore tra cui spicca ad esempio proprio il nomen omen Virus – non è difficile immaginare una popolazione recalcitrante ad auto denunciarsi alle autorità sanitarie dopo averlo contratto e a subire le conseguenti terribili deprivazioni sensoriali delle varie quarantene.

O potremmo chiamarle “quarantene bis”

in omaggio alla legislazione d’emergenza antimafia?

 

Ecco quindi che con la legittimazione palesemente anticostituzionale della pesca a strascico dell’intercettazione telefonica e ambientale – per cui si procede per il reato A ma magari intercettando si scopre che il reato è quello B e allora si corregge o si integra in corso l’imputazione, nel segno di “qualcosa comunque avrà fatto di male” – potremmo arrivare al paradosso dei pubblici ministeri, quelli che stanno sempre in tivù a magnificare le proprie inchieste, a caccia di untori influenzali che non si autodenunciano.

Spiando le vite degli altri, cioè le nostre, se ne potrebbero scoprire delle belle. Gusti sessuali non dichiarati, vizi e stravizi prudentemente celati e naturalmente omissioni di tipo sanitario. Che mettono in dubbio il grande fronte della nuova unità nazionale: la lotta senza tregua al corona virus. Con tanto di auto ambulanze blindate scortate da uomini armati – e dalle

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http://www.opinione.it/politica/2020/03/02/dimitri-buffa_coronavirus-trojan-untori-decreto-intercettazioni-anticostituzionale-cina-m5s-dimaio-governo-conte-bis/

 

 

 

 

 

 

Fusaro spiega chi è Soros, Myrta Merlino in tilt

giovedì, 5, marzo, 2020

 

VIDEO QUI: https://youtu.be/WKzS-2Q0Waw

 

Diego Fusaro parla di Soros e lo studio di Rai3 va letteralmente nel panico!

 

Se spieghi chi è cosa fa lo speculatore, sicario economico, arrivano pure le accuse di antisemitismo.

 

https://www.imolaoggi.it/2020/03/05/fusaro-spiega-chi-e-soros-myrta-merlino-in-tilt/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCIENZE TECNOLOGIE

La globalizzazione e le precarie catene distributive dei farmaci essenziali

3 Marzo 2020 – F. William Engdahl

journal-neo.org

I gravi rischi e pericoli insiti nel processo di delocalizzazione mondiale e nella cosiddetta globalizzazione degli ultimi 30 anni o giù di lì stanno diventando sempre più evidenti, mentre l’emergenza sanitaria in corso in Cina minaccia le catene della distribuzione globale dalla Cina verso il resto del mondo. Anche se gran parte dell’attenzione è focalizzata sui rischi per la componentistica degli smartphone o sulla produzione automobilistica in crisi per i mancati arrivi di parti essenziali dalla Cina o sulle interruzioni delle consegne di petrolio delle ultime settimane, c’è un pericolo con cui presto dovremo confrontarci a livello di sistema sanitario globale.

Se l’arresto forzato della produzione cinese continuerà ancora per molte settimane, il mondo potrà iniziare a trovarsi di fronte a carenze di medicinali e di presidi medici. Il motivo è che, negli ultimi vent’anni, gran parte della produzione di medicinali e di forniture sanitarie, come le maschere chirurgiche, è stata esternalizzata in Cina o viene semplicemente realizzata in Cina da aziende cinesi a prezzi molto più economici, cosa che ha costretto le aziende occidentali a chiudere.

L’unica fonte è la Cina

Secondo i dati della ricerca e le audizioni del Congresso degli Stati Uniti, qualcosa come l’80% dei farmaci attualmente consumati negli USA viene prodotto in Cina. Questo comprende sia le società cinesi che le aziende farmaceutiche straniere che avevano esternalizzato la loro produzione farmaceutica in joint venture con partner cinesi. Secondo Rosemary Gibson, dell’Istituto di Ricerca di Bioetica dell’Hastings Center e che nel 2018 aveva scritto un libro sul tema, questa dipendenza è molto più che allarmante.

La Gibson cita alcune newsletter mediche, secondo cui, attualmente, circa l’80% di tutti i principi attivi farmaceutici utilizzati negli Stati Uniti sono prodotti in Cina. “Non si tratta solo dei principi attivi. Stiamo parlando anche dei precursori chimici, i mattoni utilizzati per produrre i principi attivi. Dipendiamo dalla Cina per i precursori chimici che servono a sintetizzare un’intera categoria di antibiotici … noti come cefalosporine. Vengono utilizzati negli Stati Uniti migliaia di volte al giorno in pazienti con infezioni molto gravi.”

I farmaci attualmente prodotti in Cina comprendono la maggior parte degli antibiotici, le pillole anticoncezionali, i medicinali antiipertensivi come il Valsartan, gli anticoagulanti come l’eparina e vari farmaci antitumorali. Ci sono poi medicinali comuni, come la penicillina, l’acido ascorbico (vitamina C) e l’aspirina. L’elenco include anche i farmaci per il trattamento dell’HIV, della malattia di Alzheimer, del disturbo bipolare, della schizofrenia, del cancro, della depressione, dell’epilessia, e molti altri. Un recente studio del Dipartimento del Commercio ha scoperto che il 97% di tutti gli antibiotici negli Stati Uniti proveniva dalla Cina.

Pochi di questi farmaci sono etichettati “made in China” perché le aziende farmaceutiche statunitensi non sono tenute a rivelare le loro fonti di approvvigionamento. Rosemary Gibson afferma che la dipendenza dalla Cina per i medicinali e gli altri prodotti sanitari

 

 

Continua qui: https://comedonchisciotte.org/la-globalizzazione-e-le-precarie-catene-distributive-dei-farmaci-essenziali/

 

 

 

 

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