NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 11 MAGGIO 2018

Presidents Hassan Rouhani of Iran, Tayyip Erdogan of Turkey and Vladimir Putin of Russia pose before their meeting in Ankara, Turkey April 4, 2018. Tolga Bozoglu/Pool via Reuters

NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 11 MAGGIO 2018

A cura di Manlio Lo Presti

http://www.dettiescritti.com/

https://www.facebook.com/Detti-e-Scritti-958631984255522/

 

Esergo

Autocompiacimento, autologoramento.

ELIAS CANETTI, La rapidità dello spirito, Adelphi, 1996, pag.69

 

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EVENTO

 

IN EVIDENZA

Il sangue di Moro sul destino dell’Italia

www.lettera43.it

ll sequestro e l’uccisione del leader Dc trasformarono radicalmente il nostro Paese, a tutti i livelli: politico, sociale, informativo, perfino terroristico. Quarant’anni dopo scontiamo ancora le conseguenze di via Fani e via Caetani. 

Nei 55 giorni che vanno da via Fani a via Caetani, nel ritrovamento del cadavere di Moro nella famigerata R4 rossa, non si consuma solo il sacrificio di un uomo, di uno statista, di un blocco di potere quanto di una serie di equilibri – politici, sociali, informativi – che avevano bene o male retto nell’intera fase del Dopoguerra democratico e repubblicano, nella rinascita economica e civile di un Paese uscito distrutto dal conflitto mondiale e passato in fretta al club delle nazioni ricche ed evolute.

Continua qui: http://www.lettera43.it/it/articoli/cultura-e-spettacolo/2018/05/09/moro-55-giorni-brigate-rosse-misteri-italia-repubblica/219947/

 

 

 

Chiamano “fake news” la perdita del monopolio della verità

Scritto il 11/5/18

Davvero poche persone riescono a trovare un senso nell’attuale isteria sulle “fake news” e quasi nessuno è disposto a inquadrarla nel contesto storico e a comprendere perché il problema sia sorto adesso. La ragione per cui si è diffusa l’isteria, e specialmente negli Stati Uniti, è perché si tratta di  una reazione (più o meno comprensibile) alla perdita del potere monopolistico globale esercitato dai media anglo-americani, in particolar modo dal 1989, ma praticamente dal 1945 in poi. Le ragioni del quasi-monopolio occidentale tra il 1949 e il 1989 (chiamiamola Fase 1) sono  molteplici: il grande flusso di notizie provenienti da canali di informazione come la “Bbc”, e più tardi la “Cnn”, molto maggiore rispetto a quelle fornite dalle agenzie nazionali in molti paesi; la portata molto più ampia dei grandi servizi informativi in lingua inglese: questi offrivano una copertura giornalistica di tutti i paesi, mentre i media nazionali potevano a malapena permettersi corrispondenti in due o tre delle maggiori capitali mondiali; la diffusione dell’inglese come seconda lingua; e ultimo, ma non meno importante, la migliore qualità delle notizie (ovvero la maggiore veridicità) rispetto a quelle reperibili nelle fonti nazionali.

 

Continua qui: http://www.libreidee.org/2018/05/chiamano-fake-news-la-perdita-del-monopolio-della-verita/

 

 

 

 

 

Sul web la censura Ue: ma oscurare la verità non è reato?

Scritto il 04/5/18

 

Solo in Italia ci sono 10 milioni di account Internet che corrispondono a persone ormai abituate a informarsi sul web, per avere lumi sui retroscena che i media mainstream non svelano. Basta questo, secondo Glauco Benigni (presidente di Wac, Web Activists Community) a spiegare la crescente voglia di bavaglio che pervade palazzi, ministeri e alte cariche pubbliche. Per mascherarla, l’establishment ricorre all’ennesimo inglesismo abusivo e infestante, “fake news”. Una propaganda martellante fatta di minacce, dietro al pretesto incarnato da un altro neologismo, quello che trasforma in “hater” (odiatore) anche chi esprime indignazione verso l’abuso politico di potere. Ora siamo alla vigilia di una censura grottesca e sistemica, presentata come definitiva dal Ministero della Verità di un’istituzione tra le meno democratiche al mondo, la Commissione Europea. L’inglese Julian King, commissario alla sicurezza, avverte: saremo inondati di “fact-checkers”, almeno ventimila, incaricati di organizzare una sorta di delazione di massa per criminalizzare qualsiasi fonte difforme da quelle istituzionali. Attenzione, però: l’oscuramento della libertà d’opinione non è solo un atto odioso e antidemocratico. Non è solo pericoloso per tutti, come la storia insegna. La lesione di un diritto fondamentale non è anche un reato?

 

Continua qui: http://www.libreidee.org/2018/05/sul-web-la-censura-ue-ma-oscurare-la-verita-non-e-reato/

 

 

 

 

 

 

 

Irlmaier parlava del nostro tempo?

Maurizio Blondet 16 agosto 2015 13 commenti

Cercare di risalire alle vere previsioni di Alois Irlmaier (1894-1959), il contadino che visse a Freisslassing in Baviera, è difficile. Bisogna (soprattutto non sapendo il tedesco) affidarsi a traduzioni e resoconti su discutibili pubblicazioni e siti che non si sa come definire (“profetistici”?) dove alcune frasi del contadino bavarese sono messe a confortare quartine di Nostradamus, profezie della Madonna di Anguera, visioni di Hezra e di Rasputin, che temo siano “entità” evocate in sedute spiritiche; difficile, in quei guazzabuglio, sceverare le sue frasi reali.

Tuttavia mi arrischio, e si capirà il perché.

Oltre che fare il contadino, Alois aiutava i compaesani come rabdomante, e dopo la seconda guerra mondiale molti chiesero le sue doti di chiaroveggenza per ritrovare familiari che la tragedia aveva disperso. Nel 1947 fu denunciato per esercizio abusivo della ciarlataneria; egli disse al giudice distrettuale di Salzachper alcuni particolari della sua vita che solo il giudice poteva sapere, e fu non solo assolto, ma ebbe un attestato giudiziario delle sue capacità.

Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/irlmaier-parlava-del-nosto-tempo/

 

 

 

 

 

ARTE MUSICA TEATRO CINEMA

Champagne di mattina, punch e lavoro di notte: altro che veleno, così si logorò Mozart

Tradotta in italiano la prima biografia ufficiale: scritta dal secondo marito della vedova Costanze

Sandro Cappelletto

«Secondo l’uso corrente, il suo compenso per Le nozze di Figaro fu il guadagno della terza rappresentazione, che dev’essere stato scarso, giacché all’epoca l’opera piacque poco». Ma perché il capolavoro di Mozart al debutto a Vienna non ebbe successo? Perché «il poeta italiano [Lorenzo Da Ponte, ndr] non gli avrebbe dovuto presentare un libretto così spregiudicato, intessuto di parecchie indecenze e scurrilità».

Chi scrive è Georg Nikolaus Nissen, incaricato d’affari del re di Danimarca, secondo marito di Costanze Weber vedova Mozart e autore della prima biografia «ufficiale» di Wolfgang, ora finalmente tradotta in italiano, a cura di Marco Murara (Zecchini editore, pp. 699, € 59).

 

tedeschi delle opere, poi l’impresa gigantesca dell’epistolario integrale, ora questa biografia.

 

Continua qui: http://www.lastampa.it/2018/05/08/cultura/champagne-di-mattina-punch-e-lavoro-di-notte-altro-che-veleno-cos-si-logor-mozart-zglVENje9L1W0hfLAUI9EI/pagina.html

 

 

 

 

 

 

ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME

«UN MEDICO CI SEPPELLIRÀ», CAMPAGNA SHOCK DALL’ORDINE DEI BECCHINI
Marcello Pamio – 4 aprile 2018

Dalla rivista “Pediatrics” – punto di riferimento della pediatria a livello mondiale – arrivano delucidazioni importantissime che cambieranno in meglio la nostra storia.
Si sono occupati questa volta dell’allattamento al seno, ma da un nuovo punto di vista. Un punto di vista più moderno e liberale.
Secondo i ricercatori infatti sarebbe «eticamente inappropriato» – per i governi e le organizzazioni mediche – descrivere l’allattamento al seno come «naturale», perché cozzerebbe contro l’ideologia di genere…

«Associare la natura alla maternità (…) può inavvertitamente sostenere argomentazioni biologicamente deterministiche sul ruolo
degli uomini e delle donne nella famiglia (per esempio, che dovrebbero essere principalmente le donne a prendersi cura dei bambini)».

Continua qui: https://www.disinformazione.it/Campagna_shock_medicina.htm

 

 

 

 

 

Troppi diritti. L’Italia tradita dalla libertà. Di Alessandro Barbano

Mercoledì, 9 maggio 2018

 

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di Alessandra Peluso

 

Un’analisi dettagliata e spaventosamente autentica quella di Alessandro Barbano con “Troppi diritti. L’Italia tradita dalla libertà” (Mondadori). Un titolo che può apparire paradossale, mentre, dichiara apertamente l’attuale condizione dell’Italia e degli italiani.

Una società di soli diritti e nessun dovere comporta una delega al potere, all’interno del quale ahimè, i diritti diventano meri poteri. “I diritti sono diventati una forza fuori controllo delle democrazie” (p. 17) e da qui, ha inizio una pungente e reale, poco variopinta, purtroppo, immagine della nostra Nazione, della nostra Patria, una definizione poco consona ad un’Italia divisa, ad un Nord che tenta di rendere tutto nord, pensando unicamente in direzione nord, dimentica un Sud che non è e non deve essere una ruota di scorta, ma una forza vettoriale, come in passato, il cui Meridione ha diretto un mondo che ora vira solo a Nord, mancando di direzioni.

Continua qui: http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/troppi-diritti-l-italia-tradita-dalla-liberta-539270.html?refresh_ce

 

 

 

 

 

BELPAESE DA SALVARE

Una nazione in via di decimazione?

Nunzio La Fauci

Alla luce delle tendenze attuali, tra meno di cinquanta anni, potrebbero esserci oltre sei milioni di italiani e di italiane in meno. Dice questo la proiezione sul futuro demografico nazionale che l’Istat ha reso pubblica qualche giorno fa. In questo momento, poco importa se indigene o no, “le genti | del bel paese là dove il sì suona” superano di poco il numero di sessanta milioni. Da qui a cinquanta anni, tale numero potrebbe ridursi a circa cinquantaquattro milioni.

La comunicazione pubblica ha trovato spazio, in questi giorni, per la predizione che dà lo spunto a queste righe. Lo ha fatto con una varietà di accenti preoccupati. La vicenda a venire è stata inquadrata nella prospettiva economica, in quella etnica, in quella della gestione dell’assistenza di una popolazione sempre più vecchia. Sono questioni della massima rilevanza.

 

Continua qui: http://www.doppiozero.com/materiali/una-nazione-in-di-decimazione

 

 

 

 

 

 

 

 

Quei governi nati sotto l’ombrellone: tanti e duraturi…

Con i tempi che corrono, i presunti vincitori delle elezioni continuano a trattare più o meno dietro le quinte ma sono anche tentati dalle elezioni anticipate a luglio

Francesco Damato 10 Maggio 2018

Si, lo so. Con i tempi che corrono, mentre in questa primavera inoltrata e alquanto capricciosa, in tutti i sensi, i presunti vincitori delle elezioni del 4 marzo scorso continuano a trattare più o meno dietro le quinte ma sono anche tentati dalle elezioni anticipate a luglio, può sembrare patetico il rimpianto delle vecchie estati quasi felici di un vecchio cronista politico. Patetico e un po’ anche da scansafatiche. Eppure le estati politiche che ho vissute e raccontate non sono state per niente da pelandrone.

Continua qui: http://ildubbio.news/ildubbio/2018/05/10/quei-governi-nati-lombrellone-tanti-duraturi/

 

 

 

 

 

 

 

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

Cari coloni, scusate se abbiamo ferito i vostri sentimenti

9 maggio 2018  – GIDEON LEVY

haaretz.com

Nessuno statista israeliano intende scusarsi per la Nabka, né per la pulizia etnica, né per l’esilio. Ma Abbas non aveva altra scelta che scusarsi per la sua osservazione circa l’Olocausto.

 

È difficile immaginare uno scenario più assurdo di questo: il leader palestinese costretto a scusarsi col popolo ebraico. Praticamente è come se il derubato si scusasse col ladro.

D’altra parte, però, gli occupanti sono così sensibili – ed i loro sentimenti, solo i loro, devono essere presi in considerazione. Un paese che non ha mai smesso di occupare, distruggere ed uccidere – senza peraltro mai scusarsi – chiede alle sue vittime di scusarsi per una semplice frase del loro leader. Il resto è noto: “scuse non accettate”. Cosa pensavate che sarebbe successo? Che le avrebbero “accettate”?

Continua qui: https://comedonchisciotte.org/cari-coloni-scusate-se-abbiamo-ferito-i-vostri-sentimenti/

 

 

 

 

A chi giova distruggere il Medio Oriente?

Di Paolo Sensini – 28 novembre 2015

 

ATTENTA RILETTURA
“Posso intravedere un futuro dove la Siria sarà divisa in due o tre parti“, così ha sentenziato il direttore della DIA Vincent R. Stewart, fresco di nomina della principale agenzia militare statunitense d’intelligente per l’estero, che ha poi seccamente aggiunto: “l’Iraq e la Siria non sopravvivranno come paesi”.

Alle sue parole ha fatto eco il direttore della CIA, John Brennan, il quale si è affrettato a dichiarare che “gli iracheni e i siriani s’identificano con le sette religiose o con le tribù, più che per loro nazionalità: penso che il Medio Oriente avrà un radicale cambiamento nei prossimi tempi”.

Il 24 novembre 2015, non appena le agenzie avevano diffuso questi pronunciamenti di un certo “peso”, il progetto di smembrare Siria e Iraq è stato riproposto sulle pagine del “New York Times” dall’influente neocon John Bolton e poi rilanciato dai media di mezzo mondo – per l’Italia se ne sono fatti cassa di risonanza Maurizio Molinari sulla “Stampa” e Massimo Gaggi sul “Corriere della Sera”.

Continua qui: http://www.affaritaliani.it/esteri/medio-oriente-siria-smembrata-395239.html

 

 

 

CULTURA

Il Pessoa “detective” indaga sulla morte del satanista Crowley

Un incontro reale, un finto suicidio tra gli scogli di Cascais e un romanzo poliziesco sull’intera vicenda: in un libro tutti gli inediti

Fernando Pessoa – Ven, 11/05/2018 – 08:19

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di Fernando Pessoa

La linea ferroviaria che parte dal confine meridionale di Lisbona e prosegue a ovest lungo le rive settentrionali del Tago, corre attraverso i piccoli lidi che costeggiano il fiume, raggiungendo infine le magnifiche spiagge sabbiose della Costa del Sole a Estoril.

Il suo capolinea si trova a Cascais, una località a 18 miglia da Lisbona che forma di fatto un tutt’uno con Estoril.

Cascais combina le attrazioni di un piccolo villaggio di pescatori con quelle di un’aristocratica destinazione balneare. Il secondo aspetto risale al tempo in cui re Carlo aveva l’abitudine di trascorrervi quella parte dell’anno in cui l’estate si trasforma in autunno. A un chilometro e mezzo circa a ovest di Cascais, proprio sulla costa atlantica, c’è una località rocciosa di grande bellezza chiamata la Bocca dell’Inferno (Boca do Inferno).

Continua qui: http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/pessoa-detective-indaga-sulla-morte-satanista-crowley-1525142.html

 

 

 

 

 

Democrazia? Macché, la società globalizzata è un’oligarchia di miliardari

La neolingua del pensiero unico la chiama “democrazia”, quando in verità la nuova società globalizzata è un’oligarchia

di Diego Fusaro – Venerdì, 11 maggio 2018

 

La neolingua del pensiero unico la chiama “democrazia”, quando in verità la nuova società globalizzata si presenta come una blindatissima oligarchia di miliardari dell’upper class apolide delle global cities di Nuova York e di San Francisco, avallata elettoralmente da plebisciti composti da cittadini dimidiati (e ridefiniti come consumatori),

Continua qui: http://www.affaritaliani.it/blog/lampi-del-pensiero/democrazia-globalizzazione-oligarchia-539642.html

 

 

 

 

ECONOMIA

Lo spread torna a far paura Piazza Affari unica in rosso

Segnali di insofferenza da parte dei mercati che vorrebbero garanzie su programmi e ministri

Rodolfo Parietti – Ven, 11/05/2018

A desso la tensione comincia a essere palpabile. I quasi otto punti in più accumulati ieri, in poche ore, dallo spread tra i nostri Btp e il Bund tedesco, con una chiusura a quota 139 che è la peggiore degli ultimi tre mesi, sono la cartina di tornasole dell’insofferenza crescente dei mercati.

Va così da lunedì scorso, quando il differenziale di rendimento galleggiava ancora a 124 punti, ma il consolidarsi dell’ipotesi di un governo bipolare Lega-Movimento 5 stelle sta amplificando il fenomeno in modo rapido. Inoltre, il binario dell’alto «sgradimento» è doppio, visto il nuovo impallinamento subìto da Piazza Affari (-0,96%, con una scivolata temporanea dell’indice Ftse-Mib sotto la soglia dei 24mila punti), la sola Borsa a chiudere in ribasso. Insomma, un affaire tutto italiano, senza nessun condizionamento esogeno tipo dazi, tassi americani o petrolio.

Continua qui: http://www.ilgiornale.it/news/economia/spread-torna-far-paura-piazza-affari-unica-rosso-1525191.html

 

 

 

 

 

 

Quest’Italia terra di razzie: blindare il ruolo europeo e gli ultimi gioielli di famiglia

Le ansie predatorie di francesi e tedeschi, il prezioso lavoro di Minniti, gli stop a brutto muso di Calenda: possiamo e dobbiamo difenderci

Carlo Fusi 10 Maggio 2018

Più che un libro, è un mare pescoso nel quale basta immergere una mano per tirare su tante specie: dai predatori con i denti in bella mostra, ai silenziosi (e produttivi) frequentatori delle acque profonde. Perciò ci sono molte cose da leggere nelle oltre 500 pagine del libro di Roberto Napoletano, ex direttore del Messaggero e del Sole24ore, intitolato Il Cigno nero e il Cavaliere bianco, giunto alla terza edizione e da mesi in classifica. Una, tuttavia, è più importante delle altre. Avverte che l’Italia, terra ricchissima di ingegni e capacità, ha pericolosamente e sciaguratamente abbassato le sue difese diventando così perimetro di scorribande e accaparramenti nei quali si distinguono i cugini francesi; e questo, tra l’altro, perchè continua a sorvolare sulla sua vera palla al piede: l’enorme debito pubblico che divora risorse e possibilità di crescita.Dunque oltre al racconto fatto, per così dire, in viva voce dai protagonisti economico-politici del nostro Paese, c’è un ammonimento che dal libro traspare e che in queste settimane in cui il presidente Sergio Mattarella si dibatte inutilmente nei meandri di una crisi post-voto sempre più indecifrabile, diventa di primissimo interesse.

Continua qui: http://ildubbio.news/ildubbio/2018/05/10/questitalia-terra-razzie-blindare-ruolo-europeo-gli-ultimi-gioielli-famiglia/

 

 

 

 

Un mondo più equo e giusto è possibile. Parola di Amartya Sen

Gianluca Zapponini

La lectio magistralis del filosofo ed economista premio Nobel organizzata dalla Treccani

Un mondo davvero globale è possibile? Anzi, solidale o ancora meglio privo di diseguaglianze. Forse, la prima risposta che viene in mente è no. Troppe le differenze tra Paese industrializzati e non, tra economie produttive e invece quelle che non producono sufficiente Pil per soddisfare la domanda di benessere nazionale. Eppure per Amartya Sen (nella foto), una via ci sarebbe.

L’economista e filosofo indiano, classe 1933, premio Nobel 1998 e tra gli ultimi grandi critici del capitalismo ha tenuto una lectio magistralis a Roma, organizzata dall’Enciclopedia Treccani presso Via Veneto in occasione del convegno Globalizzazione, eguaglianza e democrazia. Tra i partecipanti al dibattito, il presidente della Treccani, Giuliano Amato e l’economista-banchiere Pier Luigi Ciocca, oltre all’ex presidente della Corte costituzionale, Franco Gallo.

Punto primo, l’istruzione. Per Sen è essenziale “il concetto di servizio pubblico, inteso come beneficio dello Stato ai suoi cittadini. In questo senso penso che il primo vero servizio pubblico che può evitare distorsione sociale è l’istruzione di tutti i livelli ed estesa a tutta la popolazione”.

 

Continua qui: http://formiche.net/2018/05/amartya-sen-lectio-magistralis-economia-nobel-globalizzazione-genere-diseguaglianze-treccani/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’Iran usa l’Euro al posto del Dollaro

11 maggio 2018  DI SAEED JALILI

Al Jazeera.com

L’Iran sostituirà il dollaro USA con l’euro nelle relazioni finanziarie.

 

Nel mezzo della crisi valutaria, con questo cambiamento si tenta di eludere le restrizioni sull’accessibilità al dollaro USA e di prevenire instabilità di mercato.

Il Rial Iraniano ha perso quasi due terzi del suo valore in dollari USA negli ultimi tre anni [Thaier al-Sudani/Reuters]

Teheran, Iran – Il governo Iraniano ha presentato un progetto per sostituire il  Dollaro USA  con L’Euro nelle relazioni finanziarie ufficiali, secondo quanto riportano organi di stampa governativi.

 

Continua qui: https://comedonchisciotte.org/liran-usa-leuro-al-posto-del-dollaro/

 

 

 

 

 

 

FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI

Mps: torna a utile nel primo trimestre a 188 milioni

Venerdì, 11 maggio 2018

 

Mps: torna a utile nel primo trimestre a 188 milioni di euro

Il Monte dei Paschi di Siena è tornato all’utile nel primo trimestre del 2018, chiuso con un risultato positivo pari a 188 milioni di euro, a fronte di una perdita di 169 milioni accusata nello stesso periodo del 2017. In aumento di 900 milioni di euro anche gli impieghi commerciali da fine dicembre 2017, grazie alla crescita del 20% delle nuove erogazioni di mutui.

Mps: completa maxi cartolarizzazione sofferenze per 24,1 miliardi

Il gruppo Monte Paschi di Siena ha completato il processo di cartolarizzazione per la cessione di un portafoglio di 24,1 miliardi di sofferenze e ottenuto il rating investment grade per la tranche senior. E’ quanto comunica l’istituto in una nota spiegando che si tratta della piu’ grande cartolarizzazione di sofferenze a livello europeo.

Continua qui: http://www.affaritaliani.it/economia/mps-torna-a-utile-nel-primo-trimestre-a-188-milioni-539643.html

 

 

 

LA LINGUA SALVATA

Ciurmatore

ciur-ma-tó-re

SignImbroglione, ciarlatano

derivato di ciurmare, dal francese charmer ‘incantare’.

Va da sé pensare che il ciurmatore sia un elemento della ciurma, dell’equipaggio di basso rango della nave. Ma curiosamente non è così.

Il termine ‘ciurmatore’ nasce dal verbo ‘ciurmare’, che è dal francese charmer, ‘incantare’ – il che è naturale, visto che sua volta charmer viene dal latino carminare ‘fare incantesimi‘. Ma va detto che sulla forma che ha assunto ‘ciurmare’ in italiano, l’avere popolarmente nell’orecchio il termine ‘ciurma’ ha pesato.

 

Continua qui: https://unaparolaalgiorno.it/significato/C/ciurmatore

 

 

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

Nucleare, le bugie dette da Trump nel lasciare l’accordo con l’Iran

Incolpa gli sciiti di finanziare il terrorismo. Lancia falsi allarmi su bombe contro gli Usa. Accusa Teheran di aver ucciso americani. E sforna scorrettezze su missili e Ue.

 

10 maggio 2018

 

 

 

 

N-TV: Putin e i suoi successi politici hanno dato alla Russia potere e influenza mondiali

10.05.2018

Putin negli ultimi anni ha ottenuto importanti successi in politica estera, come l’intervento in Siria e l’unificazione della Crimea. Ne ha parlato il canale televisivo tedesco N-TV.

Vladimir Putin è ora all’apice del potere, afferma N-TV sul suo sito web. Ha 65 anni e nel suo paese è leader politico indiscusso da 18 anni. Dai tempi di Stalin, nessun politico sovietico o russo è stato al potere per tanto tempo. L’emittente osserva che Putin è “sopravvissuto” a tutti i suoi colleghi: Clinton, Bush, Obama “e sopravviverà anche a Trump e alla Merkel”.

Continua qui: https://it.sputniknews.com/mondo/201805105991903-putin-politica-successo-potenza/?utm_source=https://l.facebook.com/&utm_medium=short_url&utm_content=h3W2&utm_campaign=URL_shortening

 

 

Guerra Civile 2.0: più una “Rivoluzione Francese” che una Guerra Civile n°1

8 maggio 2018 DI JAMES HOWARD KUNSTLER

clusterfuck-nation

Arriva la mosca cavallina

Si può vedere dove sta andando tutta questa faccenda su Mueller: al punto in cui il Grande Golem di Magnificenza schiaccerà finalmente quel tafano politico che ha orbitato per un anno intero intorno al suo cranio scintillante, dicendo “Ecco fatto! L’ho preso.”

Tutto questo implica che la Guerra Civile n°2, alla fine, assomiglierà molto di più alla Rivoluzione Francese che alla Guerra Civile n°1… Quest’ultima si rivelò una grande tragedia, mentre l’altra (potrebbe rivelarsi) un bagno di sangue alla maniera dell’opera buffa dei fratelli Cohen.

Continua qui: https://comedonchisciotte.org/guerra-civile-2-0-piu-una-rivoluzione-francese-che-una-guerra-civile-n1/

 

 

 

L’attività diplomatica cinese nella penisola coreana suscita invidie e gelosie in Occidente

© AP Photo

10.05.2018

Il presidente cinese Xi Jinping e il leader nordcoreano Kim Jong-un si sono incontrati in gran segreto a Dalian in Cina.

“Insieme, hanno fatto una passeggiata e presenziato a un pranzo. In un’atmosfera cordiale e amichevole, i leader dei due Paesi hanno avuto una scambio di vedute ad ampio raggio e profondo sulle relazioni tra Cina e Corea del Nord e e sulle maggiori questioni di comune preoccupazione”, scrive la Nuova Cina.

La preparazione della visita del presidente cinese Xi Jinping in Corea del Nord e la possibilità di ripristinare la cooperazione economica fra i due Paesi erano gli obiettivi principali della missione del ministro degli affari esteri cinese Wang Yi a Pyongyang. Questa è l’opinione espressa dall’esperto dell’Istituto dell’Estremo oriente Konstantin Asmolov in un’intervista a Sputnik.

Continua qui: https://it.sputniknews.com/politica/201805105989349-corea-cina-relazioni-diplomatiche-gelosia-occidente/

 

 

 

 

Mai un cardinale prima ha parlato di Grande Apostasia. Conseguenze geopolitiche.

www.maurizioblondet.it

Il cardinale di Utrecht, Willem Ejik. “Il Papa ha l’obbligo di chiarire”.

Il mondo cattolico è a rumore per l’affermazione del cardinale di  Utrecht, Willem Ejik: “Quando vedo che  i vescovi e soprattutto il successore di Pietro mancano nel mantenere e trasmettere fedelmente e in unità il deposito della fede e penso alla prova finale che dovrà attraversare la Chiesa». Di fatto il cardinale  s’è chiesto se non stiamo assistendo, nel nostro tempo e sotto “Francesco”, alla grande apostasia e alla persecuzione finale che dovranno affrontare i cattolici fedeli, quando “sulla terra si   svelerà il «mistero di iniquità» sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità”.

Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/mai-un-cardinale-prima-ha-parlato-di-grande-apostasia-conseguenze-geopolitiche/

 

 

 

 

POLITICA

Mattarella ora dà la linea e s’improvvisa premier «Sovranismo inattuabile»

I paletti su Europa e spesa pubblica. E vaglierà con attenzione i nomi dei ministri chiave

Massimiliano Scafi – Ven, 11/05/2018

Un paio di frasi buttate là, come avviso ai naviganti. La prima è piuttosto fredda: «Pensare in Europa di potercela fare da soli è inganno consapevole delle pubbliche opinioni».

E la seconda è ancora più dura: «Bisogna sottrarsi ai particolarismi e alle narrative sovraniste capaci di proporre soluzioni tanto seducenti quanto inattuabili». Dunque non ha perso tempo Sergio Mattarella a fissare i suoi paletti. Il governo giallo-verde, se davvero nascerà, verrà prima passato al setaccio dal Quirinale, che vorrà concordare i ministri-chiave, il programma di politica estera e vigilare sul contenimento della spesa pubblica. Niente follie di bilancio e nessun deragliamento filo-Putin dalle alleanze storiche, Nato e Ue, questa è la linea e non si scherza.

Continua qui: http://www.ilgiornale.it/news/politica/mattarella-ora-d-linea-e-simprovvisa-premier-sovranismo-1525107.html

 

 

 

 

Dopo la democrazia, la governance?

Oliviero Ponte Di Pino

Gli antichi greci distinguevano tra democrazia, oligarchia e tirannia. Per Platone e Aristotele la democrazia non era la migliore forma di governo possibile e nemmeno lo sbocco inevitabile dell’evoluzione politica. Per loro il passaggio da una forma di governo all’altra era una degenerazione inevitabile (sul tema vedi Stefano Petrucciani, Democrazia, Einaudi, Torino, 2014, alle pp.17-26).

 

Si sta ora affermando quella che si presenta come una quarta forma di governo, la “governance” che dà il titolo al saggio del canadese Alain Deneault (Governance. Il management totalitario, Neri Pozza, Milano, 2018). L’autore – che nel precedente La mediocrazia (Neri Pozza Milano 2017) se l’era presa con i mediocri al potere – discuterà del tema al Salone di Torino giovedì 10 maggio con Gustavo Zagrebelsky.
Governance” è una di quelle parole magiche dal significato abbastanza vago, che funzionano da grimaldello per immaginare soluzioni innovative, ma possono anche occultare i reali rapporti di potere e per questo rischiano di avere grande successo. Infatti la governance imperversa oggi in ambito aziendale, politico, universitario, ma anche nelle varie articolazioni del terzo settore e nelle relazioni internazionali anche perché in una società sempre più complessa promette di conciliare le esigenze soggetti con storia, caratteristiche e obiettivi diversi.

 

Continua qui: http://www.doppiozero.com/materiali/dopo-la-democrazia-la-governance

 

 

 

Ma il referendum serve a restare nell’Eurozona per sempre

Scritto il 10/5/18

Ancora? Ancora con questa storia del referendum? Ma non ne avevamo già parlato? (“Radio Popolare”, 17 agosto 2012). Scusate, sono in viaggio e non mi perdo in dettagli. Mi sembra assolutamente ovvio che chi propone oggi un referendum sull’euro, da qualsiasi parte lo faccia, è un demagogo, alla ricerca di una tardiva legittimazione democratica, e un incosciente. Cominciamo dalla fine. Tutto quello che sappiamo circa l’uscita dall’euro ci indica che allo stato uscite consensuali non sono possibili, ma che se anche lo fossero andrebbero ovviamente gestite in segreto. Tanto più in segreto andranno gestite uscite unilaterali.

 

Continua qui: http://www.libreidee.org/2018/05/bellidea-il-referendum-serve-a-tenerci-leuro-per-leternita/

 

 

 

09 maggio 2018

I senatori M5s a “lezione” dallo psicologo amico di Casaleggio

Francesca Buonfiglioli  – Venerdì, 11 maggio 2018

 

Nelle ore decisive per un possibile accordo di governo M5s-Lega, i senatori pentastellati sono impegnati a Palazzo Madama in un seminario su comunicazione interna e motivazione tenuto dallo psicologo Roberto Giacomelli nell’aula della commissione Difesa.

Continua qui: http://www.lettera43.it/it/articoli/politica/2018/05/09/m5s-psicanalista-seminario-senato-giacomelli/220029/

 

 

 

 

SCIENZE TECNOLOGIE

«Rivedo i bagliori del mondo. Così vivo con l’occhio bionico»

Vent’anni fa Nicola Sfregola aveva perso totalmente la vista: «È una rinascita». Sfregola «vede» grazie a una minitelecamera montata su occhiali e collegata a un piccolo computer che indossa. La felicità dei suoi figli: «Papà, ora ci vedi?»

 

di Elena Tebano

La differenza tra la seconda e la terza vita di Nicola Sfregola sta in un fuoco di artificio. «Era in bianco e nero, un bagliore — dice — che potevo inseguire con lo sguardo: tornare a vederlo è stata un’emozione indescrivibile». Sfregola, 53 anni, di Cologno Monzese, non pensava che ci sarebbe più riuscito perché vent’anni fa ha perso la vista a causa di una malattia degenerativa ereditaria, la retinite pigmentosa. «La mia prima vita è finita così, ho iniziato la seconda con una diagnosi che pensavo sarebbe stata una condanna». Oggi, invece è uno dei circa 300 pazienti al mondo a cui è stato impiantato un occhio bionico capace di sostituire i fotoricettori della retina, le cellule cioè che si collegano al nervo ottico per trasmettere le immagini al cervello.

 

Continua qui: https://www.corriere.it/cronache/18_maggio_10/rivedo-bagliori-mondo-sfregola-occhio-bionico-1712b326-53c9-11e8-aaec-4e7a7b6da69d.shtml

 

 

 

STORIA

Boniver: «Ci linciarono perché Craxi provò a salvare Moro»

Margherita Boniver racconta i giorni di prigionia di Aldo Moro, vissuti dalla sede del Psi

10 maggio 2018

«Aldo Moro fu l’unico cittadino italiano per il quale lo Stato non trattò la liberazione. Noi socialisti fummo gli unici a mettere in campo un tentativo concreto per cercare di salvarlo e lo Stato ha molte colpe in questa tragedia». Margherita Boniver, presidente della fondazione Craxi e membro del Psi all’epoca del sequestro Moro, ricostruisce i lunghi giorni del sequestro e l’affanno di Bettino Craxi nel cercare una strada di dialogo tra Istituzioni e brigatisti.

Lei parlò con Bettino Craxi durante il sequestro Moro?

Continua qui: http://ildubbio.news/ildubbio/2018/05/10/boniver-ci-linciarono-perche-craxi-provo-salvare-moro/

 

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