Nessuno ha mai raccontato il cinema così

Nessuno ha mai raccontato il cinema così

Manlio Lo Presti – 18 luglio 2020

Il libro è la descrizione del mondo del cinema raccontato da “dietro le quinte”. Riesce a svilupparsi con un felice equilibrio fra prove testimoniali, cronaca quotidiana e giudiziaria, storia delle opere cinematografiche salvate dalla scure della censura e dei rispettivi contenuti. Lo stile è asciutto. Niente retorica ma descrizione attenta dei fatti. Talvolta traspare un garbato moto di indignazione e una onnipresente ironia sulla ipocrisia e la testardaggine di certi censori seriali e spietati che non si preoccupavano di cadere nel ridicolo o di perdere in partenza le loro crociate.

Ma la stupidità non è neutrale. Per scansare tempestivamente o limitare i danni provocati dalla ritardata diffusione delle opere cinematografiche, i produttori, gli attori e i registi si sono avvalsi della efficace difesa legale dell’avvocato Gianni Massaro per scongiurare effetti giudiziari. Un professionista abilissimo benvoluto e temuto che ha creato una nuova branca del diritto. Un uomo che è presente direttamente o indirettamente in tutta la trama del libro.

L’Autrice, figlia dell’avvocato degli artisti, degli organizzatori, dei produttori e dei registi di volta in volta bersagli della pertinace e spesso ottusa censura, racconta le vicende artistiche e giudiziarie di venti pellicole censurate e poi riabilitate. Parliamo Alcune di queste opere sono state: Il Decameron, Arancia Meccanica, Il portiere di notte, Lenny, C’era una volta in America.  I retroscena sono ricchi di personaggi che sono diventati celebrità mondiali. Il libro si fa leggere con curiosità. L’intervista-dialogo fa emergere la spontaneità e l’umanità dei personaggi. Il libro è ricco di aneddoti che vengono elevati al rango di prove documentali conservando la loro immediatezza e freschezza descrittiva. Il testo comprende tredici interviste a uomini di spettacolo, registi, produttori, organizzatori. I politici e i magistrati sono tenuti a debita distanza.

Ne esce una interessante galleria di personaggi che hanno costruito la storia della settima arte. Parliamo, di Franca Bettoja Tognazzi, di Yvon Thiec, di Ina Massaro, di Ricky Tognazzi, di Enrico Vanzina, per citarne alcuni trattati nel libro.

Lo sfondo più rilevante è l’Italia dagli anni ’60 in poi, con rimbalzi negli USA e in Francia. Ogni film o personaggio sono descritti con attenzione senza pregiudizi o moralismi. Le idee dell’Autrice appaiono a tratti, con una discrezione oggi rarissima. Il rimando documentale ben si coordina con la lettura e la comprensione del testo. Sono disponibili venti agili e sintetiche schede di film.

Il libro può avere due livelli di lettura. Il primo con l’occhio dello specialista del settore che comunque troverà notizie utili.  Il secondo con l’occhio del lettore inesperto desideroso di immergersi in un mondo complesso e ricco di spunti di riflessione da esplorare con divertita partecipazione.

L’Autrice ha il merito di aver salvato dall’oblio eventi cinematografici lasciando una preziosa memoria storica di un mondo che ha acceso dibattiti conflittuali, che ha creato opinioni, che è ancora oggi la storia del costume in continua evoluzione e, soprattutto, che crea cultura, sentimenti, passione.

Un libro rigoroso ma scorrevole. Si legge in un fiato e non lascia indifferenti!

 

Francesca Romana Massaro, Il cinema come nessuno ve l’ha mai raccontato, Maria Margherita Bulgarini, 2013, 335 pagine, € 20,00