La democrazia dimenticata

La democrazia dimenticata

Pubblicato il 5 aprile 2018 – da Dailycases

Su invito della giornalista Lorenza Foschini il grande giurista Giovanni Sartori accetta di tenere trenta lezioni di quindici minuti ciascuna sul canale RaiSat Extra con argomento la Democrazia.

di Manlio Lo Presti

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In tempi in cui fa furore il neoliberismo, la deregolamentazione selvaggia spacciata per libertà economica e d’impresa, con il progressivo esproprio di sovranità nazionale, le democrazie perdono terreno e contenuti. Un numero crescente di decisioni sono determinate da organismi sovranazionali gestiti da esponenti non eletti e che non rispondono a nessuno se non a se stessi, quindi fuori dai limiti di un qualsiasi mandato politico democraticamente votato dai cittadini!

Questa Tecnocrazia è solamente attenta all’ossessivo contenimento dei costi e ad un pertinace allineamento delle politiche di bilancio nazionali ai limiti stabiliti dai pretoriani di Bruxelles, anche a costo di aver creato ad oggi ben 50 milioni di disoccupati ed espulsi dai processi produttivi all’interno dell’Unione Europea.

Dentro questo quadro desolante, con l’Italia, afflitta da una crisi pilotata da oltre dodici anni, il contenuto della democrazia sta finendo sempre più in ombra, lasciando spazio all’odio sociale, al rancore, alla eterna recessione che chiude migliaia di negozi triturati dall’usura e provoca decine di suicidi al giorno.

Gli effetti negativi si abbattono sul tessuto produttivo inceppato, con un assetto sociale corroso da enormi disuguaglianze provocate anche dalla fine del cosiddetto “Stato sociale” e delle politiche redistributive di ispirazione keynesiana, producendo peraltro crepe alla tenuta della coesione sociale (definizione edulcorata di guerra civile) e quindi delle basi della Democrazia.

Mai come in questo momento questo agile volume, che il giurista Sartori ha scritto nel 2009, è di grande attualità per una riproposizione della Democrazia come forma più alta di civiltà.

Il testo diventa un valido strumento di informazione culturale e di riflessione sulla necessità per ciascuno di noi di esercitare in autonomia il proprio diritto/dovere di essere cittadini liberi. Un compito, questo, che tempo addietro, veniva garantito dallo studio di una materia a lungo dimenticata che si chiamava “Educazione civica”. Una “dimenticanza” pianificata dentro un sistema scolastico che è stato demolito scientificamente da una infausta sequenza di governi sottomessi ai diktat atlantici e anglotedeschi che tutti insieme vogliono che il nostro Paese sia in preda al caos e ad una eterna crisi economica che produce disuguaglianze e scollamento sociale.

Ben venga la lettura attenta di un bel libro scritto in modo semplice ma non banale e articolato su trenta argomenti ciascuno della lunghezza massima di due pagine.

Tra i vari temi trattati, spiccano per maggiore interesse: “Democrazia referendaria e direttismo”, “Democrazia verticale”, “Il pluralismo”, “Liberalismo e liberismo”, “Democrazia e sviluppo”, “I limiti di mercato”.

Il libro di Sartori è un una guida da leggere e rileggere, da portare sempre con se e da regalare.

Un testo che ci salva dalle pessime ricadute previste da Woody Allen che diceva: “Se tu non ti interessi di politica, sarà la politica ad interessarsi di te”!!!

Un libro da studiare per legittima difesa.

Giovanni Sartori, La democrazia in trenta lezioni, Mondadori, 2009, pag. 124, € 9,00

La democrazia dimenticata