L’Italia cerca altre strade

L’Italia cerca altre strade

Manlio Lo Presti – 25 ottobre 2018

Le agenzie di stampa hanno diffuso la notizia che la Russia comprerebbe buona parte del debito pubblico italiano.

Se così fosse, si aprirebbero scenari molto interessanti in ambito comunitario europeo. L’operazione di sottoscrizione esterna sarebbe la certificazione di uno scacco gravissimo a carico dei piani alti di Bruxelles. Un gruppo di pretoriani non eletti da nessuno che hanno da sempre percorso la via delle politiche monetaristiche anticicliche e depressive per la tutela della stabilità dell’euro che – facciamolo presente – non è una moneta, ma una unità di conto, non assolvendo al compito specifico di promuovere e consolidare lo sviluppo economico e sociale dell’Unione.

L’operazione russa, i dubbi dei francesi che scrivono:

Budget: “Et si on écoutait l’Italie?”

“Bilancio: e se si ascoltasse l’Italia?”

https://lexpansion.lexpress.fr/actualite-economique/budget-et-si-on-ecoutait-l-italie_2043731.amp.html?__twitter_impression=true

il silenzio piuttosto sospetto della Germania con una Merkel piuttosto anguillosa sul tema, sono i segnali che il fronte rigorista monetarista che è responsabile, assieme agli USA:

  1. di oltre 50.000.000 di disoccupati, che prossimamente diventeranno 75.000.000 con le automazioni dei robot;
  2. di 43.000 morti in Grecia per le politiche monetaristiche FMI (fa bene ricordare che capo delle operazioni all’epoca era un italiano che è stato ministro del precedente governo “democratico”);
  3. di oltre 17.000 suicidi in Italia;
  4. della demolizione del Portogallo,
  5. della disintegrazione dell’Irlanda
  6. della frammentazione sanguinaria della ex Jugoslavia con centinaia di migliaia di morti, soprattutto fra i civili;
  7. del sommovimento delle guerre ucraine, con altre centinaia di migliaia di morti, soprattutto fra i civili;
  8. dei terremoti geopolitici dei Paesi nordafricani, con oltre 12.000.00 di morti, soprattutto fra la popolazione civile.

morta qualche crepa.

Il “caso Italia” sta obbligando i non-eletti-da-nessuno ad assumere atteggiamenti che evitino la certificazione del loro fallimento nella gestione del continente.

Già gli USA avevano percepito la magnitudine della pressione del tutto preventiva e pregiudiziale di Bruxelles contro l’Italia e contro tutti gli italiani che hanno votato questo governo! Gli americani erano pronti a sottoscrivere il debito italiano, anche contro il parere delle conterranee agenzie di rating controllate da mani private che a nulla importa dei destini delle nazioni colpite, dietro le quali c’è in blocco l’intero apparato globale-finanziario-neomaccartista-antifa-immigrazionista, detto DEEP STATE capeggiato dai fratelli Koch, da Soros, da Bill Gates, da Zuckerberg, dall’immarcescibile Kissinger, da Potesta, dai Clinton, da Obama, dall’attuale pontefice nominato da loro.

Qualcuno sagacemente ha affermato che la battaglia per sterminare l’Italia per farla diventare la SACCA CONCENTRAZIONARIA RAZZIALE DELL’EUROPA, si sviluppa da tempo su due motivi, secondo lo schema Goldman (si, il banchiere fondatore della Goldman Sachs):

  1. Il motivo apparente dello spread (invenzione arbitraria che l’apparato anglofrancotedescoUSA ci ha imposto grazie alla inerzia di una classe politica italiana fra le più corrotte e screditate del pianeta);
  2. Il motivo vero è quello di A) rapinare il nostro Paese dei suoi risparmi la cui massa è da sola superiore al totale dei risparmi di tutta l’Europa. Spallando le banche con spread alto, si realizzerebbe il trasferimento delle masse di risparmi italiani verso le banche estere, soprattutto tedesche, con le quali si ripianerebbero gli immensi e nascosti deficit dei loro colossi bancari; B) declassare la qualità del debito pubblico per far rialzare gli interessi i cui proventi andrebbero in cassa ai soliti noti.

Tutto ciò premesso

L’asse anglofrancotedescoUSA non ha nessun interesse ad un risanamento dell’Italia che porterebbe ad un rating più alto e interessi bassi; allo sviluppo economico e alla occupazione. L’Italia diventerebbe il quarto concorrente in Europa. PERCHE’ FARLO?

Meglio che l’Italia rimanga un Paese ridotto in coma farmacologico, ma non al punto di far esplodere rivolte sociali, che la il compito di:

–         Pagare gli altissimi interessi al ben noto asse infernale;

–         Diventare la sacca razziale dell’Unione quando arriveranno le imminenti ondate di 100-200.000 africani ogni mese.

L’ingresso di un contendente delle dimensioni della Russia può rendere più difficile questo disegno distruttivo nei confronti della ex-italia.

Ne riparleremo!