Le crisi economiche e sociali europee pilotate

da: www.Il sole24ore.com

Le crisi economiche e sociali europee pilotate

Manlio Lo Presti – 23 maggio 2018

Non appena l’attuale presidente Trump – avversario da abbattere ad ogni costo da parte del cosiddetto “Deep State”, un mondo astioso ed oscuro, legato alle precedenti amministrazioni capeggiate da Bill Clinton e Barack Obama – prese l’incarico, si apprestò a modificare i rapporti con l’Unione Europea affermando che non intendeva trattare con una area politica che ha oltre il 10 percento di disoccupati. Si riferiva ad un agglomerato disarticolato costituito da 28 Nazionalità con un totale di 500 milioni di abitanti.

Quindi, i disoccupati nell’area UE sarebbero oltre 50.000.000 (dicasi: cinquantamilioni). Una drammatica cifra che si sta dilatando vertiginosamente. Questo drammatico e pericoloso dato continua ad aumentare, specialmente nella parte sud dell’UE.

I superpretoriani che governano la macchina titanica dell’UE e non sono eletti da nessuno, scrivono sui numerosi patinati siti web istituzionali che esiste un certo pericolo per la “tenuta sociale” dell’area. Tenuta sociale: una espressione al cloroformio che molto poco descrive la drammaticità socioeconomica di oltre 50.000.000 di disoccupati.

I superpretoriani la chiamano “tenuta sociale” di cui a loro non importa nulla, essendo incaricati di rivestire il ruolo di Grandi Sacerdoti del pareggio del bilancio e di perseguire un ossessivo e delirante contenimento dei costi delle spese sociali nei vari Stati. Poco importa che il crollo della spesa sociale generi disordini, suicidi, chiusure di imprese, rancore sociale, violenza crescente nelle metropoli, denatalità, precarietà per far accettare “lavoretti a tre soldi”, immigrazioni che, a fronte della motivazione umanitaria buonista che appare in superficie, sono utilizzate per far saltare equilibri sociali, oltre ad essere una immensa fonte di guadagno per le strutture che le gestiscono. Strutture di cui in gran parte non conosciamo l’origine, la struttura, la forza lavoro (i c.d. volontari).

Il Sinedrio di Bruxelles svolge il suo compito anche a costo di perpetuare una dolorosa prima guerra civile europea, attualmente in corso e che tutti i responsabili di tale disastro fanno finta di non vedere. Una Unione Europea del tutto prona ai diktat degli USA che impongo all’UE disastrosi embarghi contro una “pericolosa” Russia circondata da oltre 25 basi NATO, mentre non ci sono oltre 25 basi russe intorno agli Stati Uniti. Una pseudounione massacrata dal potere finanziario e bancario di pochi colossi – tutti del nord Europa – che lucrano immensi profitti

1)   dall’attuale caos istituzionale,

2)   dai differenti regimi fiscali,

3)   dalle politiche bancarie sottomesse al meccanismo, folle, spietato e antisociale, del rating determinato da società di valutazione private, esclusivamente angloamericane. Un rating che ha relazione inversa con i tassi sui prestiti sovrani, come determinato dai principi di Basilea e successive numerose modificazioni,

4)   dalle diverse politiche di tutela sociale spostando lavorazioni in Paesi dove tali tutele sono quasi inesistenti,

5)   dallo stato di crisi economica dei Paesi che chiedono prestiti (più è bassa la loro valutazione, più è alto il tasso di interesse da pagare alle banche del nord, ovviamente,

6)   dalle immigrazioni prossime venture. Aspettiamoci in Europa un collasso sociale biblico provocato da uno smottamento gigantesco di oltre 200.000.000 (dicasi: duecentomilioni) di africani sospinti dalla feroce politica coloniale imperialistica della Cina che nel continente ha costruito ben 22 città, perfettamente funzionanti, dove far arrivare oltre 400.000.000 (dicasi: quattrocentomilioni) di cinesi, probabilmente portati da un titanico ponte aereo che durerà mesi.

Come dare torto a Trump quando evidenziò che era difficile trattare con un’area che sta per far saltare per aria la “tenuta sociale”, in barba ai tanto conclamati diritti umani che sono strombazzati a gran voce dai buonisti antifa, clintoniani, obamiani, sorosiani,  a favore di tutti i popoli, tranne per gli europei che – per ordini superiori – devono crepare con atroce digrignare di denti?

P.Q.M.

Finché esiste tale situazione, la ex-italia, la Grecia ed altre piccole nazionalità – contro le quali la UE fa facilmente la voce grossa per intimidire gli altri Paesi europei –  non hanno scampo.

Il loro ruolo geopolitico è quello di essere sottomessi, di pagare interessi altissimi (per basso rating determinato dalla Banda Bassotti), e raccogliere immigrati come forza lavoro a basso costo e per sostituzione etnica di un continente precarizzato, la cui incertezza sociale ha provocato una denatalità (sostenuta da ideologie distruttive pilotate da Spin Doctors strapagati e veicolate dalle solite note reti informative).

La immane tragedia appena descritta continuerà a dispiegare i suoi effetti distruttivi finché sarà assente una classe politica capace e soprattutto eletta dai popoli dell’Unione che finalmente si ponga alla guida dell’Europa. Solamente la guida politica sarà in grado di realizzare scopi di medio e lungo periodo, di fare investimenti senza considerarli solo un costo ma un beneficio.

La devastazione provocata da una ossessiva e stupida guerra ai costi e non alla ricerca dei benefici da investimenti, è ben illustrata dalla Relazione Nobel conferito all’economista Gary Becker nel 1992. Un acuto pensatore oggi furbescamente dimenticato da tutti i Soloni del pensiero economico.

Per coloro che vogliono saperne di più, suggerisco vivamente di leggere con attenzione la sua acutissima Relazione che troverete qui:

https://chicagounbound.uchicago.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1509&context=law_and_economics

Cominciamo a rifiutare il bombardamento mediatico, spegniamo le televisioni, leggiamo di più – per legittima difesa !

Ne riparleremo…