La distinzione fra banche e industriali e l’offerta di lavoro.

La distinzione fra banche e industriali e l’offerta di lavoro.

Manlio Lo Presti 1 08 2022

Fonte immagine: http://www.leggimionline.it/2016/07/14/al-centro-per-limpiego-di-catania-una-giornata-non-basta-trafile-e-super-file-si-fanno-anche-in-notturna/
Il settore reale di offerta di beni e di servizi in Italia non crea da tempo sufficiente occupazione. La sociologa Saskia Sassen da anni sta studiando il crescente fenomeno delle espulsioni dai cicli produttivi di milioni di lavoratori che in Europa si aggiungono ai disoccupati a causa della robotizzazione e del trasferimento delle produzioni all’estero dove i salari medi sono circa di 100-200 € mensili.
Il numero di inattivi totali in Europa raggiunge oltre il 180.000.000 di persone! Nel frattempo, arrivano ondate di c.d. immigrati che vengono fermati in Italia, nonostante le false promesse di ripartizione degli altri Paesi UE!
Migranti di cui si enfatizza il contributo Inps. Furbescamente, per non inficiare la narrazione della propaganda ossessiva immigrazionista globalista, dall’importo totale di tale contributo non vengono sottratti:
1) l’importo totale di centinaia di migliaia di cosiddetti migranti che hanno percepito il reddito di cittadinanza e pochi giorni dopo sono rientrati nei Paesi di provenienza! Un calcolo sarebbe interessante, a dispetto delle malriuscite intenzioni del PD di farne propri elettori;
2) il costo totale delle contribuzioni erogate dallo Stato per ogni c.d. immigrato a ben note e tentacolari “Comunità” e ad altre numerose strutture similari a trazione “volontaristica” e che costituiscono la “filiera dell’accoglienza” dove agiscono pesantemente forti pressioni dello Stato Vaticano e tutti i corifei ad essa collegati. Nessuno che ha esaminato l’ipotesi di induzione allo stato di schiavitù per queste strutture: sarà perché il giro d’affari collegato oltrepassa di gran lunga il 1.000.000.000 di euro mensili scatenando appetiti feroci. Non a caso ai vertici di molte Ong e di strutture similari si è sovente notata la presenza di parenti di politici, industriali, finanzieri, ecc. ecc. ecc..
Sappiamo che gli squali accorrono dove c’è il sangue …
I fornitori di beni e di servizi hanno abilmente diffuso la fiaba della mancanza di personale da assumere dando la colpa al reddito di cittadinanza. In parte è forse vero. A questa narrazione ripetuta a martello va aggiunto che essi offrono un miserabile livello retributivo, così miserabile da rendere deserte le loro ricerche. Nessuna forza di polizia indaga seriamente sui profitti di costoro riciclati e trasferiti nei soliti paradisi fiscali.
È necessario che si sappia che lo spostamento di tali fondi frutta agli intermediari dal 20 al 30 percento della cifra esportata! Questo è il motivo per il quale potenti gruppi di interesse non fermeranno mai questo dissanguamento clandestino che affligge la ex-italia e molti altri Paesi.
Si è notata la crescente estensione strisciante del lavoro gratuito travestito da volontariato. Dilaga la cultura del lavoro gratis con la scusa inculcata ai giovani che devono “farsi le ossa”. Il precariato artificiale diventa eterno quando essi ricorrono al rinnovo continuo dei contratti per non oltrepassare la loro durata limite che trasforma il lavoro a tempo indeterminato.
Non appena il sindacato tenta di formare un tavolo di confronto sui livelli salariali, gli industriali rispondono incrementando le esternalizzazioni e, soprattutto, le delocalizzazioni nei Paesi dell’est o in Asia!
Di fronte a questo comportamento predatorio dei livelli datoriali, nessun partito – ripeto NESSUNO – procede a creare interrogazioni parlamentari o a convocare platealmente la stampa, le televisioni, la rete.
Quali interessi e scambi economici incestuosi ci sono dietro a tale inerzia? E poi, i partiti sono attualmente impegnati ad indignarsi e ad azzuffarsi per le guerre ad portas, per il grano, per il gas che non arriva, per la siccità esistente nonostante il pianeta sia coperto di acqua per l’ottante percento della sua intera superficie e per vedere risolto tutto per incanto con le privatizzazioni delle fonti idriche?
La scarsità di personale tecnico specializzato da assumere è un’altra favola circolante da tempo!  Il numero insufficienti di possessori di tale  qualifica è la risultante della trentennale e totale assenza di un coordinato mercato del lavoro nazionale da parte di un ministero assente, e nonostante la tanto proclamata BUONA SCUOLA che ha fallito totalmente!!!
NIENTE È COME SEMBRA – SAREMO SEPPELLITI DA UN OCEANO DI CHIACCHIERE!