UNO SCIOPERO PER AZZOPPARE IL GOVERNO?

UNO SCIOPERO PER AZZOPPARE IL GOVERNO?

Manlio Lo Presti (Esperto di banche e finanza)

Didascalia immagine: Il primo logo del marchio risale al 1954, quando l’architetto e pittore Erberto Carboni realizzò il primo logo ufficiale della RAI - Fonte: https://www.brandforum.it/logo_tales/rai-radiotelevisione-italiana/

Didascalia immagine: Il primo logo del marchio risale al 1954, quando l’architetto e pittore Erberto Carboni realizzò il primo logo ufficiale della RAI – Fonte: https://www.brandforum.it/logo_tales/rai-radiotelevisione-italiana/

Lo sciopero politico allestito dai giornalisti RAI offre informazioni preziose per coloro che intendono comprendere senza condizionamenti ideologici. Dalla consultazione delle pagine in rete emerge la morfologia degli schieramenti nel mondo dell’informazione nazionale. Abbiamo il gigantesco fronte di periodici governativi che plaude alla partecipazione allo sciopero con copertura dal 75 all’85%.

Qualche titolo della stampa coglie l’occasione per incolpare un altro sindacato che,  di fatto considerato di serie B. Al blocco della stampa “allineata al buonismo globalista” sfugge (volutamente?) che i sindacati sono organizzazioni pariteticamente riconosciute dalla Carta Costituzionale. Un requisito che, abilmente, sbandierano solamente quando conviene alle loro manovre. Incolpare la diffusione di alcune trasmissioni televisive ad un altro sindacato è un’operazione pericolosa, ma a questi importa solo il trituramento dei dissidenti. Essi non intendono né ora né mai iniziare un confronto veramente democratico. Scatta la solita “caccia all’uomo” mirata alla rapida individuazione dei nemici da inserire in liste di proscrizione e da sterminare quanto prima.

Nell’altro fronte, fortemente minoritario, si narra di adesioni scarse e di fallimento da parte del blocco che aveva l’intenzione di fermare l’azienda pubblica al 100%. Non sapremo mai la verità sui i numeri reali della partecipazione alla manifestazione caratterizzata da un forte carattere politico. Rimane il fatto che l’operazione messa in piedi per oscurare la comunicazione delle attività del governo in carica non è riuscita, almeno nella misura totalitaria sperata dai suoi promotori. Dal solito atteggiamento di arroganza e di supponenza, la presenza del dissenso è considerata un fastidio da estirpare e non un segnale di richiesta di apertura e di scambio di vedute. Nessun confronto: il fortino appartiene a “loro” punto e basta!

L’esame dei link presenti in Google dopo aver digitato la domanda:” Adesione allo sciopero della Rai” ha riportato una sproporzione enorme fra il numero dei periodici dichiaranti il successo dell’azione sindacale e quelli che hanno scritto di una iniziativa parzialmente fallita. L’esplorazione da me eseguita, solo sulle prime due pagine, mostra immediatamente un rapporto di 19 allineati contro 4 periodici di opposizione e 3 neutrali:

La lista indicativa, ma non esaustiva, qui:

OPPOSIZIONE

https://www.ilfaroonline.it/2024/05/07/rai-sciopero-a-meta-tg1-e-tg2-vanno-in-onda-ma-in-forma-ridotta/568891/

https://www.ilgiornale.it/news/attualit/non-ci-pieghiamo-occupa-rai-anni-flop-dello-sciopero-tv-2318412.html

www.laverità.it         Suicidio del sindacato rosso: in onda i tg Rai

https://www.lidentita.it/la-pretesa-che-il-diritto-di-sciopero-diventi-un-obbligo/

ATLANTISTI-BUONISTI-GLOBALISTI

https://www.ansa.it/friuliveneziagiulia/notizie/2024/05/06/rai-tgr-fvg-adesione-allo-sciopero-oltre-l80_b8898b2e-d24d-4241-ae35-25345b625e10.html

https://www.ansa.it/amp/friuliveneziagiulia/notizie/2024/05/06/rai-tgr-fvg-adesione-allo-sciopero-oltre-l80_b8898b2e-d24d-4241-ae35-25345b625e10.html

https://www.collettiva.it/archivio-storico/rassegnait/rai-adesione-sciopero-all85-i8fxk6dj                      Rai, adesione sciopero all’85%

https://roma.corriere.it/notizie/politica/24_maggio_06/il-nuovo-sindacato-unirai-contro-lo-sciopero-dei-giornalisti-rai-non-serve-insultarci-e-cambiato-il-vento-e-oggi-lo-vedranno-f14ff4a4-ef89-4f87-9596-1c08bde23xlk.shtml Il nuovo sindacato UniRai contro lo sciopero dei giornalisti Rai: «Non serve insultarci, è cambiato il vento e oggi lo vedranno»

https://www.fnsi.it/usigrai-ha-scioperato-oltre-il-75-dei-giornalisti-rai-la-mobilitazione-non-si-ferma                      Usigrai: «Ha scioperato oltre il 75% dei giornalisti Rai. La mobilitazione non si ferma»

https://futura.news/sciopero-usigrai-in-piemonte-l-adesione-supera-l-80-per-cento/                 Sciopero Usigrai, in Piemonte l’adesione supera l’80 per cento

https://www.huffingtonpost.it/politica/2024/05/03/news/krumirai_a_viale_mazzini_braccio_di_ferro_sullo_sciopero_di_lunedi-15788215/     Krumirai. A viale Mazzini braccio di ferro sullo sciopero di lunedì

https://www.ilmessaggero.it/televisione/rai_tg_sciopero_giornalisti_tg1_tg2_cosa_e_successo-8099980.html                     Rai, sciopero giornalisti Usigrai: ma Tg1 e Tg2 vanno lo stesso in onda

https://www.ilpost.it/2024/05/06/censura-rai-giornalisti-sciopero/                                 I molti tentativi di censura in Rai raccontati dai giornalisti in sciopero

https://www.ilsole24ore.com/art/rai-unirai-fa-breccia-sciopero-e-vanno-onda-edizioni-tg1-tg2-e-gr1-AF2R7EtD Il sindacato Unirai sfida lo sciopero e trasmette edizioni TG1, TG2 e GR1

https://www.lapresse.it/spettacoli/televisione/2024/05/07/sciopero-rai-usigrai-adesione-oltre-il-75-mobilitazione-non-si-ferma/

https://www.open.online/2024/05/07/sciopero-rai-adesioni-augias-vs-governo-meloni/     Lo sciopero Rai spacca le redazioni, la versione di Augias sulla politica nei Tg: «Così ora vogliono imporre una nuova visione del mondo»

https://www.primaonline.it/2021/12/30/341625/massiccia-adesione-allo-sciopero-dei-giornalisti-rai/                     Massiccia adesione allo sciopero dei giornalisti Rai

https://www.primaonline.it/2024/05/06/407701/giornalisti-rai-contro-giornalisti-rai-unirai-boicotta-lo-sciopero-usigrai/                 Giornalisti del Servizio pubblico contro giornalisti del servizio pubblico. Unirai boicotta Usigrai

https://www.quotidiano.net/politica/sciopero-giornalisti-rai-ma-due-tg-vanno-in-onda-621bf939               Sciopero giornalisti Rai. Ma due TG vanno in onda

https://www.repubblica.it/politica/2024/05/06/news/rai_sciopero_tg1_tg2_in_onda-422834141/              Unirai boicotta lo sciopero, in onda Tg1 e Tg2 grazie agli iscritti al sindacato di destra

https://www.triesteprima.it/cronaca/sciopero-rai-fvg.html             I giornalisti della Rai incrociano le braccia: adesioni sciopero all’80 per cento

https://www.usigrai.it/usigrai-ha-scioperato-oltre-il-75-delle-giornaliste-e-dei-giornalisti-rai/              Usigrai: ha scioperato oltre il 75% delle giornaliste e dei giornalisti Rai

https://www.virgilio.it/italia/firenze/notizielocali/grande_adesione_allo_sciopero_dei_giornalisti_della_tgr_toscana-73282394.html                    Grande adesione allo sciopero dei giornalisti della Tgr Toscana

NEUTRALI

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/06/giro-ditalia-la-terza-tappa-in-onda-su-rai-2-senza-commento-per-lo-sciopero-le-ragioni/7537633/

https://www.lastampa.it/politica/2024/05/07/news/rai_sciopero_a_meta_sconfitto_fortino_rosso-14281735/#google_vignette

https://www.rainews.it/tgr/lombardia/articoli/2023/11/sciopero-saltano-alcuni-programmi-rai-botta-e-risposta-tra-usigrai-e-azienda-d39662d3-d6d6-4d13-a31e-607019be08f7.html

Come era prevedibile, i dati sono contrastanti ma con titanica presenza di elogiatori del successo sindacale dei giornalisti Rai. Per evitare la solita polemica sui dati non bastava acquisire i dati dello sciopero elaborati dall’ufficio del personale della Rai che ha il compito di segnalare i dipendenti in sciopero? Non si tratta di segreto di Stato. Il fine, quindi, è quello di creare caos che si aggiunge al caos.

Un dislivello di tali proporzioni certifica che la Rai non è stata fascistizzata e che, anzi, continua ad essere il fortino di certa cultura di progressismo al caviale. Continua ad essere il punto di riferimento egemonico dei padroni del discorso di parte atlantista e globalista. Una parte continua a fingere di tutelare 1) una popolazione italiana che nei fatti è stata abbandonata a sé stessa, e meno male che la ex-italia è stata definita un “Paese di media potenza”; 2) di non aver minimamente pensato in modo coordinato ad una dignitosa collocazione lavorativa della marea di immigrati.

Il fronte atlantista presente nell’azienda pubblica continua a svolgere la sua attività nella stessa misura presente nei governi precedenti. Altro che patriarcato, altro che censura fascista, altro che blocco delle opinioni, altro che “imporre una nuova visione del mondo” a detta di un noto giornalista ora passato ad altra rete non certo buonista globalista e con quali vere motivazioni…

È risaputo che le roccaforti delle sinistre allo champagne sono presenti nella magistratura, nel sistema scolastico in permanente collasso e nell’industria dell’informazione, ma appaiono crepe sempre più numerose al loro monolitismo. Un segnale da non ignorare. Perseguitare il dissenso con insulti e minacce, come si può leggere in alcuni titoli sopra elencati, inasprisce i toni, fa dilagare la propaganda che non viene valutata falsa informazione perché irrogata dall’alto dai “padroni del discorso”. Non è più un mistero per nessuno che, in questi casi, i verificatori (fact checkers) pagati da strutture di oltre Atlantico e da certi giornali del nord Italia non muovono un dito, inerti.

Esaspera il conflitto continuare a descrivere il mondo con la lente puramente conflittuale ed ideologica della doppia verità, del bis-pensiero, della gestione dei diritti ad orologeria, dell’uso del martello giudiziario, del bastone mediatico ben saldo in certe mani. Uno scambio fruttuoso non è previsto. Siamo in piena guerra ibrida che da decenni affligge il nostro Paese che non deve avere il diritto di progettare una propria via alla democrazia.

Lo sciopero Rai rientra in questa strategia di stritolamento delle opinioni-non-conformi, con il palese scopo di oscurare la visibilità dell’attuale governo. Notare la data: casualmente a ridosso del confronto elettorale europeo, con la previsione di una sua ripetizione ad oltranza.

Per gli stessi motivi aziendali, ancora irrisolti, nel passato le organizzazioni sindacali de’ noantri sono rimaste inerti. Conosciamo questo copione. Le maggiori organizzazioni confederali saranno ricordate per il loro totale silenzio durante i massacri sociali pre e post covid realizzati dai governi tecnici sponsorizzati dal Colle e in appalto alle compagini buoniste-globaliste-ecologiste-con-le-treccine-elettriche. In pieno collateralismo politico, nessun sindacato – prima di questo governo – si è mai mosso per opporsi duramente ai titanici finanziamenti in miliardi di euro destinati al conflitto ucraino ponendo in secondo piano le priorità del lavoro, dell’impoverimento degli italiani, di cinque milioni di bambini che non riescono a cenare la sera, di edifici scolastici che stanno crollando sulla testa degli studenti, degli ospedali che sembrano quartieri di Beirut, dei terremotati ancora nel fango da un decennio.  Infine, nessuna reazione dei confederali a questa operazione puramente corporativa delle strutture sindacali dell’azienda pubblica: tutti zitti perché questa manovra va bene.

Gli ideologi globalisti-buonisti non intendono fare prigionieri. Frenare i danni enormi della loro dittatura è la vera Resistenza …

Fonte: https://www.lapekoranera.it/2024/05/08/uno-sciopero-per-azzoppare-il-governo/

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