RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 25 AGOSTO 2020

https://www.rassegnastampa.eu/estero/biden-imporre-obbligo-di-mascherina-negli-usa/

RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI

25 AGOSTO 2020

A cura di Manlio Lo Presti

Esergo

Diffido di tutti i sistematici e per la strada li evito.

La volontà di sistema è una mancanza d’onestà.

FRIEDRICH NIETZSCHE, Crepuscolo degli idoli. Sentenze e  frecce, OPERE, VOL. VI,  Tomo III, Adelphi, 1986, pag. 59

 

http://www.dettiescritti.com/

https://www.facebook.com/manlio.presti

https://www.facebook.com/dettiescritti

Le opinioni degli autori citati possono non coincidere con la posizione del curatore della presente Rassegna. 

Tutti i numeri della Rassegna sono disponibili sul sito www.dettiescritti.com

 

 Precisazioni

 www.dettiescritti.com è un blog intestato a Manlio Lo Presti, e-mail: redazionedettiescritti@gmail.com 

 Il blog non effettua alcun controllo preventivo in relazione al contenuto, alla natura, alla veridicità e alla correttezza di materiali, dati e informazioni pubblicati, né delle opinioni che in essi vengono espresse.

Nulla su questo blog è pensato e pubblicato per essere creduto acriticamente o essere accettato senza farsi domande e fare valutazioni personali. 

 Le immagini e le foto presenti nel Notiziario, pubblicati con cadenza pressoché giornaliera, sono raccolte dalla rete internet e quindi di pubblico dominio. Le persone interessate o gli autori che dovessero avere qualcosa in contrario alla pubblicazione delle immagini e delle foto, possono segnalarlo alla redazione scrivendo alla e-mail redazionedettiescritti@gmail.com 

La redazione provvederà doverosamente ed immediatamente alla loro rimozione dal blog.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

SOMMARIO

ESSI … gli animalisti doppiopesisti
Chi è Naval’nij?
APPELLO ALLA PIAZZA: CONTRO CONTE
Verona e il fascismo antifascista
Membri Italiani della commissione italiana a Giugno 2020
BURIONI MINACCIA I NOVAX? TUTTI VACCINATI E CHI NON È D’ACCORDO SARÀ MESSO IN CONDIZIONI DI NON NUOCERE
Essi Vivono: 30 anni per il capolavoro anti-consumista di John Carpenter [recensione]
Il dito medio di Vasco rossi
Monopattini: nuova strategia, così ci si fa male
Dottor Restani ci scrive in privato: “La gente non sa cosa sta per accadere”
Tarro: «Non credo all’ignoranza, queste sono cose fatte in malafede» 
Lukashenko e le doppie verità dell’Europa
Il governo ci mente coi numeri per restare a depredarci. E accontentare gli amici
QAnon non solo teorie complottiste la verità emerge e i media si stanno allineando
Voto per Coerenza…
Matteo Salvini e Nello Musumeci denunciati
Musumeci vieta gli sbarchi ma Ong tedesca punta l’Italia con 200 clandestini a bordo
Musumeci: Hotspot di Pozzallo si svuota, ma governo omissivo
Puglia, le priorità di Emiliano: soldi per il “turismo islamico”
Migranti in Sicilia, Lamorgese: “Li trasferiremo su tutto il territorio nazionale”
Giornalista italo-arabo: “Perché la Sicilia non può essere invasa dai migranti?”
BIDEN: “IMPORRE OBBLIGO DI MASCHERINA NEGLI USA”
Notizia incredibile ! dagli USA preparano intervento in Italia! 
Donald junior: “Biden e la sinistra radicale vogliono toglierci il diritto alla parola”
Obamagate e Nuova Tangentopoli in arrivo – Intervista all’avvocato Marco Della Luna
JORGE BERGOGLIO NELLA DITTATURA IN ARGENTINA
La scusa del Covid per rimandare le elezioni
Bill Gates, l’Oracolo di Seattle: “milioni di morti per la pandemia”
Su cosa tacciono i media occidentali: il Lend-Lease era un programma commerciale degli USA

 

 

EDITORIALE

ESSI … gli animalisti doppiopesisti

http://www.anonimacinefili.it/2018/11/04/essi-vivono/

Manlio Lo Presti – 25 agosto 2020

Ho avuto nel corso del tempo cani, gattoni siamesi, un Giaco cenerino del Congo, una tartaruga. Ma in questo caso si evidenzia la ripugnanza della DOPPIA MORALE BUONISTA NEOMACCARTISTA QUARISEX DEM che si scatena con odio violaceo ogni volta che è possibile contro Salvini da sterminare e da far divorare dalle cavallette, dopo lunga e sanguinolenta messe di scudisciate.

Moralismo ad intermittenza quando TACE SUI MIGRANTI CHE SI MANGIANO CANI, GATTI E DISSANGUANO CARCASSE DI ANIMALI LUNGO I MARCIAPIEDI DELLA STRADA….  Può darsi che la notizia dei c.d. immigrati che si mangiano i gatti sia falsa o, peggio ancora, parzialmente vera.

Rimane il fatto che le abitudini alimentari africane e orientali sono troppo cruente per gli occidentali.

E’ certo che spesso la macellazione avviene fuori dalle regole igieniche occidentali e, se costoro vivono in Occidente, sono tenuti a rispettare le regole dei Paesi ospitanti.

Da notare il silenzio assordante delle associazioni animaliste che sulle infrazioni dei c.d. migranti tacciono, ma con solerzia ossessiva, sparano a zero contro l’uso del calesse per portare i bambini a scuola (https://www.italiaoggi.it/news/rivolta-contro-il-calesse-che-porta-i-bimbi-a-scuola-2417714 ).

Le ridette associazioni tacciono sulla importazione online di carne di impala, una specie africana protetta (https://www.italiaoggi.it/news/premiata-macelleria-safari-2470760 ).

L’elenco delle imbarazzanti e furbesche omissioni degli animalisti è lunghissimo, ma nessuno ne parla: meglio essere allineati don il BISPENSIERO DOMINANTE.

Cosa accade invece? Accade che i c.d. immigrati non sono sanzionati per evitare la critica di razzismo e perché costoro appartengono ad una cultura diversa: una scusa che agisce come foglia di fico universale che copre le malefatte e le violenze fisiche che i c.d. MIGRANTI perpetrano contro i “RESTANTI” che sono la stragrande maggioranza della quale non frega una BEATA a nessuno perché, peraltro, non portano soldi come la titanica catena affaristica della c.d. immigrazione…

Questo DOPPOPPESISMO È VERAMENTE IGNOBILE.

ESSI, I BUONISTI GLOBALISTI possono farlo senza freni né vergogna.

ESSI hanno una missione autoassegnata da compiere!

ESSI, gli animalisti-buonisti-della-parte-giusta, intraprendono solerti ed occhiuti interventi contro coloro che sono dalla parte sbagliata, qualsiasi cosa facciano!!!

ESSI sono gli ONUSTI (http://www.treccani.it/vocabolario/onusto/) DELLA VERITA’ RIVELATA mentre gli altri BIFOLCHI TERRAPIATTISTI DEMMERDA che dissentono sono da rinchiudere IN APPOSITI CENTRI DI RICONDIZIONAMENTO MENTALE (Padellaro dixit in una puntata di OTTOEMEZZO condotta  dalla ben nota CONDUTTRICE FILOFRANCESE SCHIERATISSIMA GLOBALISTA DEM NEOMACCARTISTA QUADRISEX ANTIFA).

ESSI, I BUONISTI DEM GLOBALISTI AUTORAZZISTI lo fanno sempre NELL’INTERESSE DEGLI ITALIANI CONTINUAMENTE CONTROLLATI, MULTATI MINACCIATI, TERRORIZZATI, IMPOVERITI, PRECARIZZATI, OFFESI, UMILIATI…  ovviamente!!!

 

 

 

IN EVIDENZA

APPELLO ALLA PIAZZA: CONTRO CONTE, MONTI E COLAO, COMBATTERE LA TIRANNIA SANITARIA E FINANZIARIA

La sensazione è che questi esponenti del Deep State intendano usare l’emergenza Covid-19 per garantire la grande spoliazione del Belpaese, il saccheggio dei patrimoni italiani da parte di multinazionali e grandi speculatori (…)

(…) E tra tutti questi motivi sfido chiunque a non trovarne uno buono e giusto per andare il 5 settembre in piazza.

di Ruggiero Capone

La manifestazione di piazza del 5 settembre vedrà la partecipazione di tutti gli italiani liberi. Deve essere considerato come primo appuntamento per il dissenso contro un governo ed un sistema avverso al popolo.

La recente nomina di Monti all’Organizzazione mondiale della Sanità ha preceduto di soli pochi mesi quella di Vittorio Colao a capo della “task force”: due uomini oggi graditi a Giuseppe Conte e 5Stelle, ma per prendere il potere i grillini si dicevano lontani dai mondi di Colao e Monti.

Invece oggi li considerano riferimenti, amici del governo ma non degli italiani.

La sensazione è che questi esponenti del Deep State intendano usare l’emergenza Covid-19 per garantire la grande spoliazione del Belpaese, il saccheggio dei patrimoni italiani da parte di multinazionali e grandi speculatori.

E, come in tutte le truffe degli ultimi anni, indorano la pillola amara infondendo nel Paese, tramite la stampa di regime, il senso d’ottimismo da calo dello spread.

Sappiate che si tratta d’una valanga sovrumana di chiacchiere fritte (e fossero almeno quelle di carnevale con su lo zucchero a velo), l’Italia è già sul tavolo della spartizioni internazionali.

E solo un combinato disposto di cacciata dell’attuale governo, uscita dal sistema Euro, abolizione delle norme Ue sulle produzioni artigianali ed agricole, fine dello “stato d’emergenza” ed azzeramento dei debiti degli italiani può far tornare l’Italia nel novero degli stati liberi e democratici.

Diversamente Giuseppe Conte ci sta conducendo ad una sorta di libanizzazione e venezuelizzazione del Paese.

L’esame d’un campione di dieci imprenditori di medie e piccole dimensioni rivela la condizione economica dell’Italia: un risposta unanime e priva del benché minimo appiglio a malintesi, ovvero “non ci sono le condizioni per assumere e contrattualizzare qualsivoglia prestazione d’opera, in questa situazione mancano i margini d’impresa per remunerare il lavoro”.

Infatti è in arrivo una nuova ondata di licenziamenti, che dovrebbe far aumentare la disoccupazione di altri tre punti percentuali entro l’autunno: e il governo non ha più risorse per scongiurare la chiusura d’attività e licenziamenti.

E questo perché dall’Ue dicono che, causa Covid, l’Italia non può assolutamente più abbandonare la politica del rigore.

Parole che l’ex ministro tedesco delle finanze, Wolfgang Schäuble, aveva già pronunciato circa otto anni fa.

Ed ecco che torna Mario Monti per coniugare sanità e stretta finanziaria, l’uomo che Jens Weidmann (presidente della Bundesbank) aveva definito nel 2013 “utile a non permettere che l’Italia aggiri i paletti tedeschi sul debito sovrano”.

E siccome i frugali dicono che “Bruxelles non ha mai promesso flessibilità sui conti ed elasticità nell’ottemperare ai tanti obblighi dell’Ue”, Mario Monti garantirà la giusta pressione sulle politiche italiane affinché l’Italia venga bloccata economicamente e mantenuta in “stato d’emergenza” sino a terminata spoliazione patrimoniale.

Monti ha già detto che necessiterà pigiare su “ulteriori sacrifici da parte del popolo italiano”. “Sacrifici e riforme”, la ricetta Colao. Con Mario Monti nuovamente in sella, l’Ue ormai è certa che non si potrà chiudere un occhio sulle regole pur di consentire una ripresa economica dell’Italia.

Va anche detto, con questo assetto emergenziale a nessun presidente del consiglio di qualsivoglia paese povero dell’Ue sarebbe mai consentita una flessibilità sulle regole europee in materia di bilancio e sanità.

L’obiettivo di Monti-Colao-Conte è una spending review nello stato come nei bilanci delle famiglie: ovvero “povertà sostenibile” per tutti, mettendo il Pil italiano sullo stesso livello di Albania, Cipro e Portogallo.

Così, con la scusa del Covid, l’austerità viene necessariamente mantenuta se non aumentata.

In materia d’ordine pubblico, al ministro Lamorgese (Interni) viene permesso di consigliare la rassegnazione a disoccupati e nuovi poveri, onde evitare che polizia ed esercito applichino regole da coprifuoco.

In questa sintesi la gravità d’un situazione che trova paragoni storici solo in quel ‘500 che vedeva l’Italia saccheggiata e difesa solo dai vari Alberico da Barbiano, Giovanni Acuto, Angelo Tartaglia, Braccio da Montone, Muzio Attendolo, Francesco Sforza, Federico da Montefeltro, Bartolomeo Colleoni, Giovanni delle Bande Nere, Vespasiano Colonna, Piero da Correggio, Scaramuccia da Forlì, Guidoriccio da Fogliano… condottieri e comandanti di ventura che cinque secoli prima di Fabrizio Quattrocchi ebbero a dirci “vi faccio vedere come muore un italiano”.

E perché, a cospetto della codardia istituzionale, solo nella gente può sbocciare il germoglio del riscatto, della ventura, d’una novella storia.

E tra tutti questi motivi sfido chiunque a non trovarne uno buono e giusto per andare il 5 settembre in piazza.

FONTE:https://www.litaliamensile.it/post/appello-alla-piazza-contro-conte-colai-e-monti

Chi è Naval’nij?

Luca Leonardo D’Agostini – 16 aprile 2018

FONTE: http://www.madrerussia.com/chi-e-navalnij/

 

 

 

Verona e il fascismo antifascista

Un collega (si fa per dire) di Repubblica, tale Paolo Berizzi, ieri ha scritto che il nubifragio di Verona è una giusta punizione divina per una città ad alto tasso di fascisti

L’assoluta irrilevanza professionale del Berizzi, non nuovo a questo tipo di cretinate, non meriterebbe attenzione se non fosse la spia di che aria davvero gira nel quotidiano che si picca di essere il tempio del riformismo italiano. Si potrebbe obiettare al Berizzi che lavora nel giornale fondato e plasmato dal più fascista dei fascisti dei giornalisti italiani, quell’Eugenio Scalfari che nel suo recente libro di memorie ricorda, con la libertà che hanno solo gli ultranovantenni, che lui fu convintamente fascista e che a un certo punto prese le distanze dal regime perché lo riteneva diventato meno fascista di quanto lui desiderasse.

Povero Berizzi, che si deve fare per avere un po’ di notorietà e pure una scorta in quanto «antifascista» che gli tocca giustificare e provare a rinnovare dando del fascista a chiunque gli passi a tiro. Odiare per essere odiati è una tecnica che funziona quando si è mediocri e non si hanno idee o valori da proporre. È quello che fanno gli estremisti di destra e di sinistra, ma anche giornalisti e pseudo intellettuali. Qualcuno deve spiegarmi che cosa vuol dire: «Verona è fascista» e quindi da punire. Forse che la grandine distingue tra fascisti e non fascisti? E poi perché mai un fascista dovrebbe morire sotto un diluvio divino?

Secondo me a Dio gli stanno più sulle palle quei cretini alla Berizzi che i fascisti tutti e quelli veronesi in particolare. E se i fascisti veronesi non si offendessero direi che l’unico fascista di questa storia è il piccolo führer Berizzi con il suo sogno di punire, forse sterminare, la razza veronese in quanto impura.

Ma non cadiamo nella trappola del Berizzi, al cui cospetto il più stupido e invasato di CasaPound è un sincero democratico. Il problema è il fascismo dell’antifascismo, la violenza di chi si proclama antiviolento, l’immoralità di chi si professa morale.

In altre parole è il virus della peggiore cultura di sinistra che la Repubblica, Berizzi dopo Berizzi, diffonde da oltre quarant’anni in questo Paese. Urgono mascherine e distanziamento.

FONTE: https://www.ilgiornale.it/news/cronache/verona-e-fascismo-antifascista-1885426.html

 

Membri Italiani della commissione italiana a Giugno 2020

FONTE: https://telegra.ph/Membri-Italiani-della-commissione-italiana-a-Giugno-2020-08-12

 

 

BURIONI MINACCIA I NOVAX? TUTTI VACCINATI E CHI NON È D’ACCORDO SARÀ MESSO IN CONDIZIONI DI NON NUOCERE

La scienza non è democratica e chi non concorda deve essere messo nelle condizioni di non nuocere. Sono queste le incredibili affermazioni di Roberto Burioni, che qualche mese fa gli sono valse segnalazioni all’ordine dei medici. Un medico che è convinto che chi non è d’accordo con le sue opinioni deve essere neutralizzato (magari in maniera definitiva…) oltre a suscitare dei seri dubbi sulla sua attendibilità, anche scientifica, inquietano poiché non è ammissibile che un medico, il quale dovrebbe avere come obiettivo la cura della salute, ritenga o sia convinto che le sue conoscenze scientifiche non debbano o possano essere messe in discussione. Tutto ciò fa rabbrividire, a ben vedere e richiama tristi epoche storiche

FONTE: https://www.rassegnastampa.eu/vaccini/burioni-minaccia-i-novax-tutti-vaccinati-e-chi-non-e-daccordo-sara-messo-in-condizioni-di-non-nuocere/

 

 

 

ARTE MUSICA TEATRO CINEMA

Essi Vivono: 30 anni per il capolavoro anti-consumista di John Carpenter [recensione]

Essi Vivono

Una delle scene più memorabili di Essi Vivono, capolavoro di John Carpenter, arriva dopo appena mezz’ora di film, in modo totalmente inaspettato e sorprendente. Il protagonista John Nada (Roddy Piper) indossa un paio di occhiali da sole e scopre che il mondo che lo circonda non è altro che un involucro in bianco e nero invaso da messaggi subliminali. Sui cartelli pubblicitari e fra le pagine dei quotidiani campeggiano imperativi economici, sociali e culturali: OBBEDISCI, CONSUMA, SPOSATI E RIPRODUCITI. Una mazzetta di banconote suggerisce invece IO SONO IL TUO DIO. Pochi altri film nella storia del cinema riescono a produrre un effetto così alienante, svoltando improvvisamente da un impianto che fino a quel momento viaggiava nei dintorni del thriller fantascientifico. Da qui in poi la fantascienza diventa solo un pretesto per rappresentare una visione politica radicale e paranoica. Carpenter non si limita a suggerire la distopia politica, come fa ad esempio Paul Verhoeven in Robocop, ma la palesa in maniera evidente, spogliandola da ogni sovrastruttura per mostrarla nuda e cruda per parlare più allo spettatore che al protagonista del suo lungometraggio. È un pugno allo stomaco fulmineo e inatteso, tanto che il saggista Jonathan Lethem ha definito quella sequenza come “10 minuti di sublime dissonanza cognitiva“.

GLI ALIENI SONO GLI YUPPIES

Per arrivare a capire la portata rivoluzionaria di quelle immagini dobbiamo contestualizzare il periodo storico durante il quale fa la sua comparsa nei cinema Essi Vivono. Siamo nel 1988, in piena Reaganomics, l’invasione dei carrieristi yuppies e la competitività sociale sono al loro apice. Gli Stati Uniti sono percossi da un’ondata di consumismo e conformismo che ricorda il maccartismo degli anni Cinquanta, compreso un ritorno nel dibattito pubblico dello spauracchio comunista e della sua natura di male assoluto. In questo scenario sociale ed economico Carpenter non le manda a dire e recupera un vecchio racconto di fantascienza di Ray Nelson datato 1963 (Alle Otto Del Mattino) che racconta un’occupazione aliena della Terra realizzata attraverso l’ipnosi della razza umana. Il racconto di Nelson ha tutti quegli elementi lovecraftiani cari al cineasta statunitense, in particolare l’esistenza di mondi nascosti, sottostanti, impercettibili: l’autore se ne innamora subito e decide di metterlo in scena. Ma all’impianto sci-fi un po’ orwelliano del racconto di Nelson, Carpenter aggiunge proprio la sua avversione politica nei confronti di quel decennio reaganiano che aveva cambiato per sempre la società americana. Il mix che ne esce è semplicemente sovversivo: gli alieni diventano gli yuppies e l’ideologia politica ed economica di Reagan diventa il vero mezzo per soggiogare, corrompere e infine “invadere” il paese.

L’AMERICA AI MARGINI

Non è un caso che fin dalle prime immagini Carpenter ridisegna la società americana di fine anni ‘80 guardandola dal punto di vista della classe operaia, con il protagonista Nada che vagabondeggia in una Los Angeles classista in cerca di un lavoro, fra cantieri edili, zone suburbane e comunità disagiate di un’America lasciata ai margini dal reaganismo e dalla sua corsa iperliberista. Da lì, la scoperta del grande complotto ai danni dell’uomo e della sua libertà il passo è breve. Nada diventa cosciente che una razza aliena si sta nascondendo fra gli esseri umani utilizzando il capitalismo come forma di controllo sociale. E oltre alla già citata scena dell’epifania, Carpenter realizza un’altra sequenza passata alla storia sia per la sua durata estenuante e surreale sia per il suo significato narrativo: la scazzottata fra Nada e Frank (Keith David), con il primo che cerca di convincere il collega di colore ad indossare quegli occhiali da sole per scoprire la vera realtà del mondo in cui vive. Quasi sei minuti interminabili di botte, che da una parte sono un omaggio quasi dovuto al wrestler Roddy “Rowdy” Piper ma dall’altra rappresentano il rifiuto di Frank di inforcare gli occhiali per “vedere la dittatura in democrazia e l’ordine invisibile che sostiene l’apparente libertà” (così come descritto dal filosofo Slavoj Žižek nella sua Guida Perversa All’Ideologia). Dopotutto, è una scelta difficile quella di indossare gli occhiali per rendersi conto di vivere in una menzogna: è l’autoconsapevolezza di una verità dolorosa che Frank preferirebbe non scoprire perché capovolge la stessa utopia del sogno americano.

L’EREDITÀ DI ESSI VIVONO

Certo, Essi Vivono non è un’opera sempre perfetta: non lo è quando scivola in uno script troppo satirico e grottesco, quando si riduce (soprattutto nel finale) in uno sparatutto duro e puro e quando notiamo tutto lo spaesamento un po’ amatoriale di Roddy Piper (che attore non lo è mai stato). Ma la sua importanza sta proprio nel coraggio di diventare, ancora prima che racconto filmico pulito e coerente, un manifesto politico chiaro e netto attraverso una metafora che non lascia spazio a dubbi: “essi vivono, noi dormiamo”. L’inequivocabilità di questa dicotomia lo ha reso un film spesso tirato per la giacca anche da ambienti estranei alle sensibilità di Carpenter: nel 2008 alcuni gruppi di neonazisti e di suprematisti bianchi iniziarono ad elogiare sul web la pellicola perché in grado di mettere a nudo la propaganda dei poteri e dei media ebraici ai danni dei cittadini americani, costringendo lo stesso regista lo scorso anno a smentire una tale chiave di interpretazione antisemita (“Essi Vivono parla di yuppies e di capitalismo incontrollatoNon ha nulla a che vedere con il controllo del mondo da parte degli ebrei, che è una calunnia e una menzogna. ” scrisse Carpenter in un tweet) . E se il rischio ancora oggi, nell’epoca dei sovranismi e dei complottismi al potere, è quello che il significato di Essi Vivono venga nuovamente mistificato nel suo contrario, è ugualmente vero che la sua eredità politica e culturale nella società 2.0 di fake news, algoritmi e false verità rimane viva e profondamente attuale. Perché al di là delle epoche, dei governi e delle ideologie, quella falsa coscienza di cui parla Essi Vivono è una minaccia sempre dietro l’angolo.

FONTE: http://www.anonimacinefili.it/2018/11/04/essi-vivono/

 

 

ATTUALITÁ SOCIETÀ COSTUME

Il dito medio di Vasco rossi

Ilaria Bifarini – 23 08 2020

Sono cresciuta anche io col mito di Vasco Rossi, come tanti miei coetanei e non. Vedere il suo video di oggi in cui, con occhiali specchiati con insegna luminosa che riporta il suo nome (elogio al narcisismo) e il suo solito stile da fattone, inveisce a caso contro “negazionisti e terrappiatisti” mi delude molto. Era già chiaro da parecchio quale fosse il suo orientamento politico, lui della rossa Bologna, più volte condannato per droga e per spaccio. Ma vederlo prono al sistema, che in questi giorni sta cercando disperatamente di tenere viva una narrazione catastrofista ormai infranta dalla realtà, lo trovo davvero desolante. Con quale vita spericolata ci ha illuso? Quella di chi non rispetta se stesso ma si inginocchia ai diktat di chi lo ha portato al successo?

FONTE: https://www.facebook.com/729905041/posts/10158324140035042/

 

 

Monopattini: nuova strategia, così ci si fa male

di Geronimo la Russa, presidente di Aci Milano

Stiamo vivendo una situazione delicata e preoccupante a causa dei tanti incidenti che hanno visto coinvolti, a Milano, i monopattini.

Come affermiamo da tempo, è necessario porre in essere interventi di prevenzione e repressione per evitare che incidenti, oggi gravi, si trasformino in tragedie.

Occorre una nuova strategia che coinvolga tutti gli attori interessati per porre in essere azioni mirate a implementare la sicurezza stradale per chi usa il monopattino (che non è un gioco!), ma anche per chi si muove in auto, in bicicletta o a piedi.

One response to “Monopattini: nuova strategia, così ci si fa male”

  1. maximilien1791

    Caro Geronimo, e due parole sulle demenziali piste ciclabili tracciate con la vernice bianca che tolgono una delle carreggiate nelle vie milanesi ?
    Corso Venezia, via Pola, la circonvallazione esterna ?

    Sala ed i suoi accoliti sono nemici giurati degli automobilisti e fanno di tutti per aumentare la congestione del traffico sempre più in diminuzione in città cosi da giustificare l’infame Area C.

    L’ACI dovrebbe fare qualcosa perché chi tace , acconsente.

BELPAESE DA SALVARE

Dottor Restani ci scrive in privato: “La gente non sa cosa sta per accadere”

 

dottor restani

Il dottor Stefano Restani è un medico con trent’anni di esperienza che ha scritto in privato a Oltre Tv. Data l’importanza delle sue osservazioni, abbiamo deciso di pubblicare l’email.

Da sempre la mia professione mi impone eticamente di seguire varie regole. Le due che ritengo imprescindibili sono: primum non nocere (per prima cosa non nuocere) e desiderare che le persone godano di buona salute.

Ecco perché ciò che stiamo vivendo con la “pandemia” mi amareggia oltremodo. Vedo calpestare entrambe le regole da parte di persone sotto l’egida della “Scienza”.

Si sta puntando al vaccino, ce ne siamo accorti tutti. Premetto che non sono no-vax a prescindere ma ho molti dubbi che devono essere chiariti su questo vaccino.

Non credo che la gente abbia perfettamente compreso cosa sta per accadere. Per la prima volta a livello globale sarà consentito l’impiego di un vaccino totalmente diverso da quelli che conoscevamo fino ad ora.

Il vaccino tradizionale, quello che abbiamo sempre utilizzato, nasce da questo meccanismo: individuo l’agente patogeno, di questo individuo la parte che maggiormente è capace di sollecitare una buona ed efficace risposta immunitaria, faccio studi sulla sicurezza ed efficacia e alla fine lo inietto nella popolazione.

L’organismo comincerà a produrre anticorpi che, nel momento in cui dovesse incontrare davvero il virus o il batterio specifico, avrà già armi (gli anticorpi) per reagire efficacemente all’attacco.

Quindi non ho alterato le cellule del corpo, ho solo accentuato la normale funzione delle cellule del sistema immunitario a produrre anticorpi specifici. Questi vaccini hanno dato risultati anche strepitosi, in passato, basti pensare all’eradicazione del vaiolo.

Il dottor Restani descrive i vari vaccini contro la Covid

Gli approcci vaccinali convenzionali non sono stati altrettanto efficaci contro agenti patogeni in rapida evoluzione e mutazione come l’influenza o come le malattie da virus Ebola o Zika e potrebbero non esserlo verso il Sars CoV-2.

Il vaccino che avremo sul mercato per il Sars CoV-2 sarà molto probabilmente un vaccino a vettore virale. La ditta AstraZeneca è già stata incaricata di fornire agli stati membri della UE centinaia di milioni di dosi.

Esistono anche altre ditte in corsa per il podio per il vaccino migliore (o il più venduto), come il vaccino Pfizer/BioNTech BNT162b1 e Moderna mRNA-1273, vaccini definiti a “mRNA” e che probabilmente saranno venduti oltre Oceano.

I vaccini a RNA funzionano introducendo una sequenza di mRNA, la molecola che dice alle cellule cosa costruire che è codificata per un antigene specifico della malattia. La produzione dell’antigene avviene quindi all’interno del corpo, non è iniettato dall’esterno come nei tradizionali vaccini.

Torniamo ai vaccini a vettore virale. In pratica si prende un virus utile allo scopo (per esempio quello utilizzato nella sperimentazione dell’Università di Oxford è un virus della famiglia degli Adenovirus, come il virus del comune raffreddore), reso meno aggressivo e incapace di replicarsi (per non rischiare di causare un’infezione nell’individuo vaccinato), che funge da cavallo di Troia a cui vengono inserite “informazioni genetiche”. Dopo la vaccinazione aumenta la risposta immunitaria nel soggetto inoculato con produzione di anticorpi specifici.

Ma qui sta il punto cruciale che i non addetti ai lavori potrebbero non cogliere. Le “informazioni genetiche” non creano da sole l’aumento della risposta immunitaria. Per farlo queste informazioni (software) devono interagire con le nostre cellule (hardware), devono modificare la cosiddetta espressione genica della cellula. Sono impartite informazioni che modificano la normale vita e metabolismo delle cellule.

I dubbi sulla manipolazione delle informazioni genetiche

La domanda sorge spontanea: ci potrebbe essere qualche danno in questa sorta di manipolazione da parte di informazioni genetiche?

Una parziale risposta ce la dà l’articolo “mRNA vaccines – a new era in vaccinology” pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature. I numeri tra parentesi sono alcuni dei riferimenti bibliografici citati nell’articolo.

«I potenziali problemi di sicurezza che potrebbero essere valutati in futuri studi preclinici e clinici includono l’infiammazione locale e sistemica, la biodistribuzione e la persistenza dell’immunogeno espresso (cioè della sostanza capace di stimolare le reazioni immunitarie), la stimolazione di anticorpi auto-reattivi (auto-immunità) e potenziali effetti tossici di eventuali nucleotidi non nativi (ciò che non è facente parte dell’organismo e che è stato iniettato dall’esterno) e dei componenti del sistema di rilascio (gli eccipienti della fiala del vaccino).

Una possibile preoccupazione potrebbe essere che alcune piattaforme vaccinali basate su mRNA (54,166) inducano potenti risposte all’interferone di tipo I, che sono state associate non solo all’infiammazione ma anche potenzialmente all’autoimmunità (167,168). Pertanto, l’identificazione di individui a maggior rischio di reazioni autoimmuni prima della vaccinazione con mRNA può consentire l’adozione di precauzioni ragionevoli.

Un altro potenziale problema di sicurezza potrebbe derivare dalla presenza di RNA extracellulare durante la vaccinazione con mRNA. È stato dimostrato che l’RNA extracellulare “nudo” (RNA che non arriva a “un bersaglio” e che rimane fuori dalla cellula) aumenta la permeabilità delle cellule endoteliali e può quindi contribuire all’edema (169).

Un altro studio ha mostrato che l’RNA extracellulare promuove la coagulazione del sangue e la formazione di trombi patologici (170)».

Qui si potrebbe obiettare che in Italia sarà usato il vaccino a vettore virale. Ma il succo è sempre che con entrambi i metodi (a vettore virale o a mRNA) si agisce fornendo dall’esterno informazioni genetiche.

Dottor Restani sul vaccino mRNA Moderna

Un altro importante articolo è “An mRNA Vaccine against SARS-CoV-2 – Preliminary Report“, uno studio sul vaccino Moderna RNA-1273.

45 soggetti volontari sani testati sono stati suddivisi in tre gruppi. Hanno sottoposto ogni gruppo a una determinata dose di vaccino: bassa (25 μg gruppo 1), media (100 μg gruppo 2), alta (250 μg gruppo3). Due dosi di vaccino distanziate di 28 giorni l’una dall’altra.

«Gli eventi avversi che si sono verificati in più della metà dei partecipanti includevano affaticamento, brividi, mal di testa, mialgia e dolore al sito di iniezione (nota mia: sono in definitiva effetti trascurabili).

Gli eventi avversi sistemici erano più comuni dopo la seconda vaccinazione, in particolare con la dose più alta, e tre partecipanti (21%) nel gruppo con dose da 250 μg hanno riportato uno o più eventi avversi gravi.

Il vaccino mRNA-1273 ha indotto risposte immunitarie anti-SARS-CoV-2 in tutti i partecipanti e non sono stati identificati problemi di sicurezza limitanti lo studio. Questi risultati supportano l’ulteriore sviluppo di questo vaccino».

Qualche dubbio sulla veridicità delle righe appena lette io ce l’ho. E c’è un altro punto su cui vorrei attirare l’attenzione. I soggetti volontari sani sono stati selezionati secondo criteri di esclusione (se il soggetto era idoneo per poter essere arruolato nello studio).

È corretto porre criteri di esclusione negli studi. Ma un domani che il vaccino sarà sul mercato, ogni persona sarà sottoposta ad attenta anamnesi?

Risvolti economici e le parole di Bill Gates

E se una donna fosse in stato di gravidanza precoce, senza ancora saperlo? Un criterio di esclusione è la gravidanza e le donne in età fertile devono avere un test di gravidanza su siero o urine negativo entro 24 ore prima di ogni vaccinazione. Si escluderanno gli obesi?

Prima di sottoporre una persona a vaccinazione si controlleranno ogni volta gli esami del sangue recenti, datati con meno di 90 giorni prima dell’inoculazione? Valutazioni di laboratorio di screening clinico: globuli bianchi (WBC), emoglobina (Hgb), piastrine (PLT), alanina transaminasi (ALT), aspartato transaminasi (AST), creatinina (Cr), fosfatasi alcalina (ALP), bilirubina totale, lipasi, tempo di protrombina (PT) e tempo di tromboplastina parziale (PTT).

Tutto ciò comporta importanti aumenti di tempo e costi sanitari e non vorrei che per “risparmiare” si saltassero alcuni passaggi.

C’è anche un risvolto economico in tutto ciò. In un’intervista rilasciata a CNBC, Bill Gates ha affermato: «I governi dovranno essere coinvolti perché ci sarà qualche rischio (danni post vaccinazione) e saranno necessari dei risarcimenti prima che si possa prendere una decisione».

Già ora con la legge 210/1992 e successive modifiche è lo Stato a dover risarcire per i danni documentati e creati dai vaccini. I produttori non hanno alcuna responsabilità per lesioni, salvo in caso di dimostrazione certa di lotto difettoso di fiale di vaccino. In pratica: paga lo Stato e non la ditta che produce vaccini.

Voglio anche riportare una frase detta da Bill Gates, visto che le cose dette dal filantropo si sono puntualmente avverate e lascio a voi le considerazioni:

«La mia speranza è che il vaccino che avremo tra 18 mesi sia il più vicino possibile al perfetto. Anche se non lo sarà, continueremo a lavorare per migliorarlo. Ottenuto ciò, suppongo che il vaccino COVID-19 diventerà parte del programma di vaccinazione neonatale di routine».

Considerazioni conclusive del dottor Restani

In Italia la legislazione ostacola l’utilizzo sul territorio nazionale di alimenti che abbiano subito tecnica OGM sostenendo che possano essere pericolosi (e non vi è certezza unanime riconosciuta su questo) ma un vaccino che va in qualche modo direttamente a interagire sulla cellula impartendole di produrre qualcosa va bene?

Io, come medico, considero molto meno rischioso incontrare il virus per strada che farmi iniettare qualcosa che ancora non conosciamo a sufficienza come potenziale pericolo nel lungo periodo. Non mi preoccupano il dolore nel punto di iniezione, un po’ di mal di testa, questi si supererebbero o, mal che vada, si gestirebbero con un farmaco sintomatico. Ma una potenziale auto-immunità, o forse altro, no grazie, passo.

Non è che “aspetto e spero”. Lavoro costantemente per cercare di mantenere in buono stato il sistema immunitario e la letteratura è ricca di articoli che dimostrano che è possibile fare ciò, ricordando, come disse Claude Bernard, coevo di Pasteur, che «il terreno (il nostro organismo) è tutto, il microbo (l’agente eziologico, microbo, virus o altro) è nulla».

Se mi dovessi ammalare, sceglierò le terapie che riterrò più performanti e mi affiderò a colleghi preparati, per fortuna ancora tanti nel nostro Paese.

Chimica appassionata di rimedi naturali e tutto quello che riguarda la salute in generale. Interessata ai metodi educativi dolci che lasciano libertà al bambino. Amante della cucina.
Fare buona informazione è il suo scopo primario.
E-mail: baldidenise1982@gmail.com

FONTE: https://www.oltre.tv/dottor-restani-scrive-privato-gente-accadere/

 

 

Tarro: «Non credo all’ignoranza, queste sono cose fatte in malafede» 

 

Tarro sul virus

Giulio Tarro, dopo gli interventi in Parlamento, ha continuato a pubblicare aggiornamenti sulla pandemia e sulle informazioni che ogni giorno vengono date in pasto agli italiani.

La scorsa settimana il professor Tarro ha scritto«Ormai i decessi si contano sulle dita di una mano, i contagi sono naturali, le terapie intensive vuote e invece di guardare le cose con ottimismo si sta rovinando anche il mese di agosto con allarmismi ingiustificati».

Il 12 agosto ha pubblicato un tweet in cui accusava le autorità di limitare sempre più le libertà dei cittadini attraverso un terrorismo mediatico senza alcuna base scientifica.

Anche nel messaggio di ieri non lascia spazio a interpretazioni. «Ci terrorizzano senza alcuna tesi scientifica! Dietro l’emergenza solo interessi politici. Ignoranza e malafede sarebbero gli elementi alla base di questo comportamento che ruota intorno all’informazione sulla diffusione del virus».

 

L’altro ieri il virologo è stato ospite in radio di Stefano Molinari e Fabio Duranti con cui ha parlato dei media, della seconda ondata e del governo.

Giulio Tarro e le menzogne sul virus

Hanno iniziato l’intervista commentando la proroga dello stato di emergenza e i diversi modi di affrontare il virus in Europa.

Secondo il professor Tarro la scelta della Svezia su come gestire il virus è stata la migliore: «Isolare gli anziani e far circolare il virus tra i giovani».

Anche gli altri stati Europei, come Francia e Germania, dopo il picco hanno riaperto il Paese. Invece per il virologo la scelta italiana non è comprensibile e ha portato a un crollo dell’economia.

Tarro ha spiegato che la gestione del virus in Italia è stata del tutto diversa, basata solo su questioni politiche. Infatti ha rimarcato il fatto che non siano stati seguiti neanche i consigli degli esperti del Comitato tecnico scientifico.

Sulla proroga ha commentato: «Parlare di una seconda fase autunnale è inutile. Abbiamo prolungato la nostra fase di emergenza fino a ottobre senza un solo motivo scientifico».

Ha continuato contro il governo: «Questi soggetti che hanno governato male fino adesso sono gli stessi che hanno detto bugie a morire. Sono ignoranti, nel senso buono del termine, perché non sono all’altezza della situazione, dei posti che ricoprono».

Giulio Tarro ha infine commentato l’operato della stampa: «Io non lascio credito e adito all’ignoranza. Queste sono cose fatte in malafede. Informazione fatta con una malafede proprio radicata». Foto: YouTube

Chimica appassionata di rimedi naturali e tutto quello che riguarda la salute in generale. Interessata ai metodi educativi dolci che lasciano libertà al bambino. Amante della cucina.
Fare buona informazione è il suo scopo primario.
E-mail: baldidenise1982@gmail.com

FONTE: https://www.oltre.tv/tarro-credo-ignoranza-fatte-malafede-video/

 

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

Di 

Quando in piena campagna elettorale sbatteva in galera i rivali – tra cui il marito della candidata Svetlana Tikhanovskaya – accusandoli di essere al soldo di Mosca Bruxelles taceva.

Ora che il presidente bielorusso, minacciato dalle proteste di piazza, tenta di tornare nel naturale alveo russo e chiede la protezione di Mosca l’Ue lo dipinge come un suddito del Cremlino.

Per l’Europa e l’Occidente i “dittatori” sono come il pane. Buoni e fragranti se accettano di farsi portare al loro tavolo. Secchi e da buttare quando il pranzo è finito. Così sta andando anche con Alexander Lukashenko.

 

Alla vigilia delle elezioni presidenziali dello scorso 9 agosto, destinate nelle previsioni a concludersi con la sesta scontata riconferma di un presidente in sella da 26 anni l’Europa, sembrava pronto ad assolverlo da ogni peccato. O perlomeno a considerarlo un male minore. L’apparente disponibilità delle democrazie europee era il frutto dei segnali anti-russi lanciati dal presidente della Bielorussia durante la campagna elettorale. Tra questi anche l’arresto di Serghey Tikhanovski, il blogger candidato alla presidenza il cui posto – all’indomani dell’incarcerazione – è stato preso dalla moglie Svetlana Tikhanovskaya.

Fuggita in Lituania dopo aver accusato Lukashenko di averla sconfitta grazie a brogli e scrutini manipolati Svetlana è diventata la nuova icona dell’opposizione. Un’icona rappresentata dai media europei come l’indomita Giovanna d’Arco di una rivolta capace di sottrarre la Bielorussia all’influenza russa. Una narrazione quanto meno discutibile se si analizzano i complessi retroscena dell’arresto di Serghey Tikhanovski.

La principale accusa rivolta al marito di Svetlana subito dopo il suo fermo era infatti quella d’essere un falso candidato manipolato da un oligarca vicino al Cremlino. Un’accusa subito corroborata dalla notizia del ritrovamento nel divano di casa di un milione di dollari provenienti da Mosca. Nello stesso periodo, come rivelato dal New York Times, i diplomatici di Minsk accreditati in Europa giustificavano l’arresto del candidato-blogger e di altri dissidenti con la necessità di fermare le interferenze di Mosca. Il tentativo di Lukashenko di prendere le distanze dal Cremlino e guadagnarsi se non i favori almeno l’indifferenza dell’Europa e dell’Occidente è confermato il 18 giugno dall’arresto di Viktor Babariko, l’ex direttore di una banca controllatata dal gruppo russo di Gazprom. Anche in questo caso la principale colpa di Babariko è quella d’essersi proposto come candidato dell’opposizione. Stavolta ad alludere ad un complotto di Mosca è lo stesso presidente. “Abbiamo fatto cadere le maschere delle marionette che stanno qua e quelle dei burattinai che stanno fuori da qua” – spiega Lukashenko in un discorso tenuto solo 24 ore dopo aver sbattuto in galera Babariko.

 

Dietro quelle accuse c’è – oltre al tentativo d’ingraziarsi l’Occidente – anche il desiderio di rivalsa nei confronti di Gazprom e di Mosca colpevoli d’aver interrotto, dopo il crollo del greggio, le forniture di petrolio a prezzi di favore. Quel “niet” ha inasprito ed evidenziato le difficoltà di Minsk sul fronte economico contribuendo a incrinare i consensi di Lukashenko. Ma il tentativo di scaricare le colpe su Mosca non è stata una grande idea. Prendendo le distanze da una Russia che rappresenta il suo naturale alveo geopolitico della Bielorussia senza nel contempo poter contare sul pieno appoggio di Europa e Stati Uniti Lukashenko ha offerto l’immagine di un sovrano isolato e solitario incoraggiando un’opposizione, fin lì debole e divisa, a vincere la paura e a scendere in piazza. Consapevole dell’errore Lukashenko cerca ora di riparare correndo a Canossa e pregando il Cremlino di salvarlo. Mosca fin qui non gli ha detto di no. Ma non gli ha neppure garantito quell’esplicito sostegno politico e militare che l’uomo forte di Minsk sostiene di aver ricevuto nel corso dei due colloqui telefonici intercorsi con il presidente russo. E non solo perchè Putin non si fidi di lui, ma piuttosto per il timore che “Babbo Lukashenko” – come lo chiamano i suoi sostenitori – abbia perduto la fiducia del proprio popolo.

FONTE: https://it.sputniknews.com/opinioni/202008179434042-lukashenko-e-le-doppie-verita-delleuropa/

 

 

CULTURA

 

CYBERWAR SPIONAGGIO INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE

Il governo ci mente coi numeri per restare a depredarci. E accontentare gli amici

Numeri passati ad arte, per farci paura. Per soggiogarci

Eccoli, i numeri. Quelli che non hanno bisogno di commenti, quelli che ci tengono furbescamente nascosti.

Data Positivi Tamponi Percentuale
11 ago 412 40642 1,01
12 ago 481 52658 0,91
13 ago 528 51188 1,03
14 ago 574 46723 1,23
15 ago 629 53123 1,18
16 ago 479 36807 1,30
17 ago 320 30666 1,04
18 ago 403 43976 0,92
19 ago 643 71095 0,90

Che cosa da questi numeri? Per prima cosa che il virus esiste, non c’è dubbio. Poi vediamo quello che loro vogliono farci credere: che i contagi siano in aumento.

Poi, se apriamo gli occhi, che i nuovi contagi in relazione al numero dei tamponi fatti, è immobile. Siamo sempre intorno all’1%. Non stanno aumentando i nuovi positivi, stanno aumentando i tamponi, con la percentuale di nuovi positivi invariata.

Di conseguenza NON c’è un’impennata dei contagi. E i due numeri più importanti, decessi e ricoverati in terapia intensiva, sono sempre gli stessi. 5-8 morti al giorno, aggravati da altre patologie, non sono una cifra da allarme bomba.

Ma così facendo, con la connivenza dei giornalisti quelli veri, il governo ci ha già imposto di metterci nuovamente il bavaglio (loro lo chiamano mascherina), tra poco aggiungeranno qualche altra restrizione, fino alla chiusura delle scuole per poi rimandare le elezioni.

I 5S non resisterebbero alle elezioni e sparirebbero nell’oblio. Le camere, se Mattarella facesse il suo lavoro, dovrebbero essere sciolte.

Giuseppi è scaltro: manteniamo alto il livello del terrore, così possiamo perpetuare lo stato di emergenza. Per i comodacci loro.

Stato di Emergenza, e spreco del NOSTRO denaro

Evitando di parlare dei banchi a rotelle, che bisognerebbe vedere chi andrebbero a ingrassare, sono velenose le righe che compongono il decreto 104. Tutta roba che all’Italia fa male e che questo governo riesce a fare passare come emergenza. Con numeri taroccati.

Assunzioni dirette, aumenti contributivi, un nuovo ente per la Laguna di Venezia (come se mancasse qualche ente in Italia). Il diritto di dare incarichi individuali a tempo senza bisogno di concorso! Basta solo essere di “comprovata esperienza”… E io pago, diceva Totò.

Il governo di certo non si vergogna. Ingrassa che è un piacere. E gli italiani rincoglioniti da numeri sparati ad arte, si mettono il bavaglio anti covid e fanno come San Gaudenzio. Che lo prese nel c… e fece silenzio.

La “dittatura democratica” che ha bisogno dei complici della carta stampata. Che ci mette il bavaglio delle mascherine, che ci rendono tutti uguali, ci spersonalizzano, ci demoralizzano e ci rendono più facili da soggiogare.

 

Leggi anche: La scusa del Covid per rimandare le elezioni

www.facebook.com/adhocnewsitalia

www.youtube.com/adhoc

Tweet di ‎@adhoc_news

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

FONTE: https://www.adhocnews.it/il-governo-ci-mente-coi-numeri-per-restare-a-depredarci-e-accontentare-gli-amici/

 

 

 

QAnon non solo teorie complottiste la verità emerge e i media si stanno allineando

1.134 visualizzazioni
2 ago 2020
VIDEO QUI: https://youtu.be/YGq8Cga3bDI

FONTE: https://www.youtube.com/watch?v=YGq8Cga3bDI&feature=youtu.be

 

 

GIUSTIZIA E NORME

Voto per Coerenza…

 | 

 

Si è aperta la campagna elettorale per il 20 settembre – significativa questa data – con il referendum costituzionale, le regionali e le comunali. In Veneto stanno accadendo cose molto importanti: il filosofo-politico-democratico M.Cacciari è giunto alla conclusione, leggendo i quattro articoletti della riforma costituzionale, che non è una riforma, è solo un taglio, per giunta fatto male, mentre i sondaggi stimano i Grillini intorno al 4,7% per le regionali venete. Il primo partito nell’attuale Parlamento ha già provveduto a tagliarsi i voti. A sinistra – Anpi, Arci ecc..-sembrano avere aperto gli occhi su una Riforma che contiene tanti e tali errori formali e sostanziali, che appare quasi impossibile che sia arrivata fino a questo punto, senza che qualcuno abbia tirato fuori la penna rossa e corretto lo striminzito componimento sostenuto dai Grillini.

Una parola che si sente spesso rimbalzare riguardo il referendum è “coerenza”. La Repubblica riporta che in settimana al Meeting di Rimini Di Maio, ha provato a rassicurare: “È solo l’inizio di un percorso. Seguiranno le modifiche ai regolamenti parlamentari, una legge elettorale approvata a larga maggioranza“, ha spiegato. “Non dobbiamo fossilizzarci sul taglio, non guardare ai numeri, non alla quantità ma alla qualità“. Appunto, la qualità è pessima come abbiamo già scritto, anche in passato qui; Felice Besostri nei ricorsi alla Corte costituzionale l’ha dimostrato ampiamente, per cui alcuni giudici, per coerenza politica con il governo, hanno dovuto inventare una nuova giurisprudenza per bloccare l’ammissibilità dei ricorsi.

Va detto che il M5S non ha la pseudo-riforma nel programma elettorale presentato nel 2018 agli elettori. Si trova, invece, in quelli della Lega, FI e FdI. I partiti di centro destra hanno il taglio dei parlamentari nel programma di governo 2018, quindi complimenti per la promessa mantenuta. Il leader della Lega, Matteo Salvini, conferma “SI” al referendum, rivendicando la sua coerenza, per aver sostenuto e votato in Parlamento la riforma per quattro volte e attacca Zingaretti Renzi per il cambio di posizione dei loro partiti.
Anche la leader di FdI Giorgia Meloni rivendica la coerenza:Non mi sfugge che un eventuale successo del No potrebbe mettere in difficoltà la maggioranza, ma non baratto una cosa in cui credo con l’utilità di un momento“.

Aveva ragione Oscar Wilde quando diceva che “La coerenza è l’ultimo rifugio delle persone prive di immaginazione”. Se ti accorgi che stai andando fuori strada con quel modo di guidare, come ora, non ti appelli alla coerenza, bensì al buon senso o alla fantasia, per cambiare guida ed evitare guai peggiori.

DVC

 

FONTE: http://www.civica.one/voto-per-coerenza/

 

 

 

Matteo Salvini e Nello Musumeci denunciati

“Tre accuse gravissime”, il gioco sporco della sinistra sui migranti

“Non mi bastavano i processi per sequestro di persona: la sinistra mi ha denunciato, insieme al governatore Nello Musumeci, per procurato allarme, abuso d’ufficio e diffamazione”. Matteo Salvini prende le tre denunce e se le mette al petto come se fossero medaglie: il capogruppo di Italia Viva al Senato lo ha denunciato insieme al presidente della Regione Sicilia. “Noi abbiamo detto basta agli sbarchi – ha dichiarato il segretario della Lega – con il traffico degli esseri umani e con il virus che arriva dall’altra parte del mondo. E cosa succede? Un’altra denuncia. Renzi sta bene? Conte e Lamorgese dove sono? Invece Di Maio non va disturbato perché domani ospita in pompa magna il ministro degli Esteri cinese, chissà che non porti qualche monopattino elettrico per Toninelli e qualche banco a rotelle per la Azzolina”. Salvini dovrà già andare a processo a Catania il 3 ottobre per sequestro di persona: “Adesso grazie a questo governo raccolto altre tre denunce. Io ho semplicemente difeso i confini, la sicurezza, la salute, le leggi e l’orgoglio del mio paese. E continuerò a farlo”.

FONTE: https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/24313442/matteo-salvini-nello-musumeci-denunciati-tre-accuse-gravi-gioco-sporco-sinistra-migranti.html

 

 

IMMIGRAZIONI

Musumeci vieta gli sbarchi ma Ong tedesca punta l’Italia con 200 clandestini a bordo

Musumeci dice stop all’invasione per difendere l’isola e l’Italia: “Il governo ci rispetti”. L’Ong tedesca se ne infischia, la Sea Watch 4 carica 200 clandestini e fa rotta verso l’Italia. “Il governo vieterà l’ingresso nelle acque territoriali a Sea Watch 4 o pensa di concedere l’ennesimo sbarco?”. Così Matteo Salvini mette pressione all’esecutivo presieduto da Giuseppe Conte e in particolare alla ministra Luciana Lamorgese dopo l’annuncio della Ong che si avvicina con oltre 200 immigrati a bordo.

“Il Viminale – aggiunge il segretario della Lega – è stato rapidissimo a trasformare la Sicilia in un campo profughi e in un lazzaretto, ma tace sui ricatti delle ong. Perfino i sindaci siciliani di Pd e 5 Stelle chiedono la chiusura dei porti. Ci sono notizie della redistribuzione negli altri paesi europei? L’accordo di Malta che fine ha fatto? Questo governo minaccia la Sicilia e mette in pericolo tutta Italia”.

Poi Salvini chiede al governo di avere almeno un sussulto di responsabilità: “Vieti l’ingresso delle Ong nelle nostre acque, applicando il decreto sicurezza, e dimostri agli italiani che il tanto celebrato accordo di Malta funziona davvero”. Infine l’affondo a Conte ed ai giallorossi: “Raccontano di essere credibili, allora ci aspettiamo la notizia dell’immediata redistribuzione dei presunti profughi in altri paesi europei. La verità è che questo governo mette in pericolo l’Italia”. Lo scrive l’Adnkronos.

FONTE: https://stopcensura.org/musumeci-vieta-gli-sbarchi-ma-ong-tedesca-punta-litalia-con-200-clandestini-a-bordo/

Musuemci annuncia che l’hotspot di Pozzallo è in fase di sgombero, e intervistato da Sky TG24 annuncia che presto la Regione Siciliana si rivolgerà alla magistratura.

“Da stamattina, a quanto apprendo, si è iniziato a svuotare l’HotSpot di Pozzallo, dove alle 11 arriverà il nostro team per esaminare l’idoneità dei locali. I ricorsi notificati a mezzo stampa non producono effetti. Ma alzare la voce, a tutela della salute pubblica, evidentemente sì. Vedremo se in qualche giorno si ristabilirà la legalità.”

Lo ha scritto questa mattina Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana in merito all’ordinanza con cui ha disposto la chiusura degli hotspot e dei Centri di accoglienza nell’isola.

“Il governo centrale, che ha avuto notificato il provvedimento, non ha ritenuto di dover dare disposizioni alle forze dell’ordine e alle Prefetture per poter sgombrare i centri d’accoglienza in Sicilia, ma al tempo stesso entro le 48 ore non ha provveduto a impugnare l’ordinanza.”

Ha detto Musumeci poco fa durante l’intervista rilasciata a Sky Tg24, ed aggiungendo che “ci troviamo davanti a una palese omissione” perché, spiega, le precedenti ordinanze le prefetture le avevano rispettate.

L’immigrazione riguarda solo la Sicilia

Il nostro non era un ultimatum, spiega Musumeci a Sky Tg24, una ordinanza deve avere un tempo di attuazione e abbiamo dato 48 ore per poter liberare “quei luoghi squallidi e poter ricollocare quegli esseri umani che ci sono dentro, circa 2.000”.

E poi se la prende anche con l’Europa e vorrebbe che i 2mila migranti venissero ridistribuiti “in Stati membri che in questo momento si girano dall’altra parte, perché sembra che il problema dell’immigrazione debba riguardare soltanto la Sicilia”.

Ci rivolgeremo alla magistratura

Musumeci annuncia a Sky Tg24 che a breve la Regione Puglia si rivolgerà alla magistratura per far rispettare l’ordinanza emanata.

“Ed è triste e disarmante – dice – constatare come due articolazioni dello Stato, governo centrale e governo regionale, debbano ricorrere alla magistratura per riaffermare un diritto sacrosanto che è il diritto alla salute.”

Musumeci ribadisce che non vuole occuparsi del tema migranti, di cui è consapevole si tratta di una materia di competenza dello Stato. Ribadisce che lui è “l’autorità sanitaria in Sicilia” ed è il “soggetto attuatore dell’emergenza Covid”.

Siamo sempre stati collaborativi

E non ci sta il governatore della Sicilia a passare per poco collaborativo. “Abbiamo operato oltre 11mila interventi sui migranti”, ricorda, ed offerto “ampia disponibilità”.

Ma se i migranti scappano io non li posso fermare e allo stesso tempo i siciliani hanno paura perché nei fatti non conosciamo “lo stato di salute” di questi soggetti fuggitivi, spiega Musumeci.

Infine rivolge ancora un appello al governo.

“Spero nel buonsenso del governo centrale. Speriamo che non ci siano né vinti né vincitori”.

FONTE: https://it.sputniknews.com/politica/202008259458138-musumeci-hotspot-di-pozzallo-sgomberato-ma-governo-omissivo/

Puglia, le priorità di Emiliano: soldi per il “turismo islamico”

La Regione Puglia di Emiliano (Pd) ha pubblicato un bando per finanziare le strutture turistiche “che tolgono i simboli cristiani” e diventano Muslim friendly: “Così ci facciamo islamizzare”

Una serie di iniziative per permettere al territorio pugliese di aprirsi alle opportunità offerte dal turismo vicino al mondo islamico: questo l’intento del progetto “Muslim friendly“, promosso dalla Regione Puglia nell’ambito del programma Destinazione Puglia e realizzato con Teatro Pubblico Pugliese e Pugliapromozione.

L’avviso pubblico prevede un budget complessivo di ben 90mila euro Iva inclusa, per progetti di promozione che devono realizzarsi tra il primo ottobre e il 18 novembre 2020; contestualmente dovranno includere pernottamenti, visite guidate, pacchetti turistici e ristorazione. Alt, però. C’è una condizione principale da rispettare: bisognerà tenere conto “delle particolari esigenze dei turisti musulmani, che da recenti ricerche di settore risultano numericamente in costante crescita, oltre ad avere delle peculiarità che li rendono anche qualitativamente molto interessanti per il territorio pugliese“.

“Ci facciamo islamizzare”

Il tutto è stato denunciato da Giorgia Meloni, che sui propri profili social ha reso noto il bando (clicca qui per leggerlo) con il quale vengono finanziate le strutture turistiche “che tolgono i simboli cristiani“, diventano “Muslim friendly” e si rendono più accoglienti nei confronti dei musulmani. “Tra le prescrizioni, piscine separate tra uomini e donne (ma il genere sessuale non era stato abolito dalla sinistra?), babysitter e personale vestito in modo consono (niente minigonna, meglio il burqa), e una serie di altre regole imbarazzanti. Insomma, ora paghiamo pure con risorse pubbliche per farci islamizzare“, è stato il duro commento del leader di Fratelli d’Italia.

Ciascuna proposta progettuale inclusa all’interno del Piano di promozione Puglia “Muslim friendly” sarà acquisita dal TPP per un corrispettivo minimo pari a 3mila euro (incluso Iva) fino a un massimo di 10mila euro (incluso Iva). La notizia ha provocato la reazione anche di Matteo Salvini: il leader della Lega ha fornito una spiegazione ironica prendendo in considerazione la raffica di sbarchi che continua a interessare l’Italia. “Effettivamente una priorità… Vista la moltiplicazione di sbarchi di barchini, barconi e persino velieri sulle coste più belle del Salento direi che sono sulla buona strada… Povera Puglia, questa sinistra è una disgrazia: il 20 e 21 settembre li mandiamo a casa, ci state?“, ha scritto l’ex ministro dell’Interno. In serata, dopo le polemiche, il Teatro Pubblico pugliese ha deciso di ritirare il bando Puglia Muslim Friendly spiegando che il bando “è necessario sottoporlo a valutazione della Giunta regionale”.

FONTE: https://www.ilgiornale.it/news/politica/adesso-sinistra-investe-sul-turismo-islamico-i-simboli-1885402.html

 

Migranti in Sicilia, Lamorgese: “Li trasferiremo su tutto il territorio nazionale”

 

 

 

Giornalista italo-arabo: “Perché la Sicilia non può essere invasa dai migranti?”
25 Ago 2020 Redazione

“Un giornalista italo-arabo che scrive per il Fatto Quotidiano, Hamady Shadi, afferma stamane: “La Sicilia non può essere invasa dai migranti ma dai mafiosi sì. È evidente che il Coronavirus non sia solo un virus ma uno strumento utilizzato per fini politici. L’ultimo ad adoperare il virus è Musumeci”. È quanto scrive Francesca Totolo sul suo profilo Twitter.

“La #Sicilia non può essere invasa dai #migranti ma dai mafiosi sì. È evidente che il #COVID19 non sia solo un virus ma uno strumento utilizzato per fini politici. L’ultimo ad adoperare il virus è @Musumeci_Staff” afferma @HamadiShady. https://t.co/o3dNQBzM1v

— Francesca Totolo (@francescatotolo) August 25, 2020
La reazione degli utenti: “Sono clandestini. In Italia si entra in modo legale. Punto”. “È davvero vergognoso. Ma chi cavolo è adesso questo cretino?”. “Ah ecco ora cominciano ad affermare che il Coronavirus è uno strumento utile per fini politici. Quindi il Governo sta abusando di questo strumento, limitando le libertà personali!”. “Scusa chi sarebbe Hamadi Shady? Il mio presidente Musumeci è una persona di grande correttezza e competenza amministrativa. Qui la Sanità funziona molto bene grazie al nostro personale sanitario eccellente. Al contrario, il numero degli immigrati irregolari infetti è ingestibile”.

FONTE: https://stopcensura.org/giornalista-italo-arabo-perche-la-sicilia-non-puo-essere-invasa-dai-migranti/

 

 

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

BIDEN: “IMPORRE OBBLIGO DI MASCHERINA NEGLI USA”

Joe Biden ha lanciato un appello per un obbligo nazionale ad usare la mascherina contro il coronavirus. “Ogni americano dovrebbe indossare una mascherina quando è fuori per i prossimi tre mesi come minimo”, ha dichiarato il candidato dei democratici alla Casa Bianca. “Ogni governatore dovrebbe renderla obbligatoria”, ha aggiunto. “Siate patrioti, proteggete i vostri concittadini, fate la cosa giusta”, ha esortato.

FONTE: https://www.rassegnastampa.eu/estero/biden-imporre-obbligo-di-mascherina-negli-usa/

Notizia incredibile ! dagli USA preparano intervento in Italia! 

#GiuliaeMarco

1.531 visualizzazioni
23 ago 2020
VIDEO QUI: https://youtu.be/ztickLnOqt0
FONTE: https://youtu.be/ztickLnOqt0

Donald junior: “Biden e la sinistra radicale vogliono toglierci il diritto alla parola”

dalla nostra inviata ANNA LOMBARDI –

(afp)
Il figlio del presidente difende le politiche del padre ma soprattutto attacca il candidato democratico e la sinistra. Sul movimento Black Lives Matter: “Dobbiamo mettere fine al razzismo, ma i poliziotti sono eroi americani. Non toglieremo fondi alla polizia”

NEW YORK – “Joe Biden è il mostro di Loch Ness della Palude”. Il “First Son” Donald Trump Jr., sì, il figlio maggiore del presidente, definisce proprio così l’avversario politico del padre, in un discorso apocalittico e accalorato.

D’altronde non esita a chiamare il candidato democratico pure con un altro nomignolo caro al padre: “Beijing Baiden”, il signor Pechino, pronto a “distruggerci con una piattaforma economica che ci farà dire addio alle fabbriche. Vuol far entrare milioni di clandestini. Vuole aumentare le tasse”.

Contrariamente agli altri interventi, Don Jr. apre la parata dei Trump – che nei prossimi tre giorni continueranno a decantare le lodi del loro congiunto – parlando in diretta. Intervenendo poco dopo la sua fidanzata: la latina Kimberly Guilfoyle che aveva messo in guardia il pubblico dalla “agenda socialista di Biden e Harris”.

È un’appassionata difesa delle politiche del padre, quella pronunciata da Don: “Avevamo registrato ili tasso di disoccupazione più basso di sempre prima che arrivasse il virus cinese”, proclama. “Ma quando mio padre ha chiuso i voli con la Cina, Biden lo ha definito “xenofobo”, preoccupandosi più del politicamente corretto che della situazione reale”.

FONTE: https://www.repubblica.it/dossier/esteri/elezioni-usa-2020-presidenziali-biden-trump/2020/08/25/news/donald_junior_biden_e_la_sinistra_radicale_vogliono_toglierci_il_diritto_alla_parola_-265415736/

 

 

 

Obamagate e Nuova Tangentopoli in arrivo – Intervista all’avvocato Marco Della Luna

25.250 visualizzazioni
24 ago 2020
Nella fase due dopo la conoscenza, c’è l’azione. Non dimentichiamoci che la cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento è la verità. Le informazioni che ascolterai in questa diretta non le troverai nel mainstream, quindi ascolta attentamente. La verità ci rende liberi, la dobbiamo ricercare e condividere quando la troviamo. Nel mio salotto parleremo di questo argomento dibattuto: “Obama Gate e nuova tangentopoli in arrivo” con l’avvocato Marco della Luna. Laureato anche in psicologia, studioso e saggista nel campo del controllo sociale, economico e psicologico, autore di saggi. Ha scoperto e spiegato meccanismi sistematici di evasione fiscale da parte delle banche nella creazione monetaria. Intervista a cura di Leonardo Leone

VIDEO QUI: https://youtu.be/FrkGpB0c8AI

FONTE: https://www.youtube.com/watch?v=FrkGpB0c8AI&feature=youtu.be

 

 

JORGE BERGOGLIO NELLA DITTATURA IN ARGENTINA

DI

HORACIO VERBITSKY
rebelion.org

 

Il ruolo del Cardinale Bergoglio nella scomparsa dei sacerdoti e nell’appoggio dato al regime dittatoriale è confermato da cinque nuovi testimoni. Parlano un sacerdote e un ex sacerdote, un teologo, un laico di una fraternità laica che denunciò al Vaticano quello che succedeva in Argentina nel 1976 e un laico che fu sequestrato insieme a due sacerdoti che non ritornarono. La  reazione rabbiosa di Bergoglio, che incolpa il governo per aver spulciato i suoi documenti.
Cinque nuove testimonianze, si sono presentate spontaneamente a seguito dell’articolo “Su pasado lo condena”, e confermano il ruolo del cardinale Jorge Bergoglio nella repressione del governo militare sui ranghi della Chiesa cattolica che oggi presiede, tra cui la scomparsa di sacerdoti . Chi sta parlando sono  una teologa che per decenni ha insegnato catechismo nelle scuole della diocesi di Morón,l’  ex Superiore di una Confraternità sacerdotale che è stata decimata dalle sparizioni forzate e  un laico della stessa Confraternità, che denunciò i casi in Vaticano, un sacerdote e un laico  che furono entrambi rapiti e torturati.
Teologa in minigonna

Due mesi dopo il colpo di stato militare del 1976, il Vescovo di Morón, Miguel Raspanti, ha cercato di proteggere i sacerdoti Orlando Yorio e Francisco Jalics perché temeva che fossero sequestrati, ma Bergoglio si oppose. Questo è quanto dichiara l’ex insegnante  di catechismo  della scuola della Diocesi di Morón, Marina Rubino, che in quel periodo stava studiando teologia al Colegio  Maximo de San Miguel, dove viveva Bergoglio. Per questo fatto li conosceva tutti e due. Inoltre era stata un’ allieva di Yorio e di Jalics e conosceva il rischio che correvano entrambi. Marina ha deciso  di testimoniare dopo aver letto un articolo sul libro che  scarica da qualsiasi responsabilità  Bergoglio.
Marina Rubino vive a Morón da sempre. Nel Collegio del Sacro Cuore di Castelar  insegnava  catechismo ai ragazzi e formava i genitori, cosa che le sembrava ancora più importante. “Una volta al mese ci incontravamo con loro. Era un bel lavoro. Questa esperienza durò quindici anni. ” Inoltre tenne corsi di introduzione alla Bibbia in tutti i luoghi non-turistici dell’ Argentina. Preparavamo un foglietto con i commenti sulle letture della domenica e volevamo che in questo modo le comunità trovassero cose su cui riflettere “. Da quando è andata in pensione, insegna tessitura nei centri culturali, nei centri di recupero  o nellecase.
Non volle entrare nel seminario di Villa Devoto, perché non le  interessavano le letture, ma solo la Bibbia. Nel 1972 iniziò  a studiare teologia presso la Universidad del Salvador e fece la sua carriera scolastica al Colegio  Maximo de San Miguel. Nel primo anno studiò con il Professor  Francisco Jalics e nel secondo con Orlando Yorio. Mentre studiava, coordinava il  catechismo nel Collegio del Sacro Cuore di Castelar, dove viveva anche la religiosa francese Suor Leonie Duquet .

“I tempi erano duri. Per aver  fatto, nel collegio,  una scelta per i poveri perché avevamo preso sul serio il Concilio Vaticano II e la riunione del CELAM di Medellin , avevamo perso la metà degli studenti. Ma continuammo  per questa strada per educare le persone  ad avere una mente più aperta alla realtà e all’impegno per i più bisognosi, sostenevamo che la fede deve rafforzare questi atteggiamenti e non il contrario. ”

Il Vescovo era Miguel Raspanti, che allora aveva 68 anni ed era stato ordinato nel 1957, negli ultimi anni del papato di Pio XII. Era un uomo ben intenzionato che fece ogni sforzo per adattarsi ai cambiamenti del Consiglio, a cui partecipò. Dopo il movimento di protesta del 1969, il “Cordobazo”  cominciò a ripudiare le strutture ingiuste del capitalismo e a chiedere l’impegno per “la liberazione dei nostri fratelli che hanno bisogno.”

Ma il problema più grave che vidi a Morón era l’aumento delle tasse sulle piccole imprese e sui proprietari della classe media. “Molte volte abbiamo dovuto discuterne e parlare di questi problemi nella diocesi e il vescovo Raspanti di solito alla fine dell’incontro ci chiedeva se ci avessimo pensato bene, che dovevamo fare questo o quello e che, se fossimo convinti di quello che volevamo fare,  lui ci avrebbe sostenuto”, dice Marina. Le sue parole sono seguite con attenzione dal marito, Joe Godino, un ex sacerdote di Santa María,  a Córdoba, uno di quelli che hanno aderito al Movimento dei Sacerdoti per il Terzo Mondo.
Marina stava studiando teologia al San Miguel dalle 8.30 alle 12.30. Non aveva preso una borsa di studio perché donna, ma perché  coordinatrice della catechesi in una scuola del vescovato, Raspanti intercedette e riuscì a far  sobbarcare i costi dei suoi studi ad un ente tedesco . Nemmeno vollero darle il diploma quando finì gli studi nel 1977. Il direttore del teologado, José Luis Lazzarini, disse che c’era un problema, non si erano resi conto che era una donna. Allora Marina andò a cercare chi l’aveva ricevuta quando era entrata, il gesuita Victor Marangoni:
La prima volta che mi ha visto, non si è accorto che ero una donna?
– Sì, certo, perché? Rispose imbarazzato il rettore a quella furia  in minigonna.
-Perché Lazzarini non mi vuole dare il diploma.

Marangoni si occupò di risolvere queste sciocchezze. Marina ha un diploma ma nessuno glielo ha mai consegnato ufficialmente.
La De-protezione

Un pomeriggio, alla fine delle lezioni, “Incontrai  Monsignor Raspanti  in piedi, da solo, in mezzo all’atrio. Non so perché stava aspettando lì. Era in silenzio e gli chiesi se stesse aspettando qualcuno e lui disse sì, che aspettava il Padre  provinciale Bergoglio. Aveva un volto tirato, pallido, ho pensato che fosse indisposto. L’ho salutato, gli ho chiesto se si sentiva bene, poi l’ho invitato a sedersi nel salotto accanto al corridoio. ”
-No, non mi sento male, ma sono molto preoccupato – rispose Raspanti.
Marina dice di avere quel giorno stampato nella memoria, parla con voce calma, ma si vede tutto il suo coinvolgimento nei suoi occhi grandi ed espressivi. Pepe la guarda teneramente.
“Sono rimasta scioccata nel vedere Raspanti da solo, di solito era sempre accompagnato dal suo segretario,” dice.

Marina sapeva che i suoi insegnanti  Jalics e Yorio con un terzo gesuita , Luis  Dourron, che lavorava con lei nel Collegio di Castelar, avevano chiesto il trasferimento alla Diocesi di Morón. Yorio, Jalics, Dourron ed Enrique Rastellini,  che era anche lui  gesuita, avevano vissuto insieme  nella comunità fin dal 1970, prima a Ituzaingó e poi a Quarter Rivadavia, vicino  alla Gran Villa di Bajo Flores,  e questo lo sapevano e  l’avevano approvato tutti i padri provinciali della Compagna del Gesù che si erano succeduti,  Ricardo-Dick O’Farrell e Bergoglio.

“Gli dissi che sia Orlando che Francisco erano stati miei insegnanti e che Luis lavorava con noi nella diocesi, che erano irreprensibili e che non dubitavo che li avrebbero accettati. Tutti erano in attesa di sapere che sarebbe successo a Morón. Nessuno che conosceva la situazione aveva mai avuto qualcosa da ridire. Raspanti disse che era venuto a parlare con Bergoglio proprio di questo. Luis era già stato accettato, ma gli serviva una lettera di Bergoglio che autorizzasse il trasferimento di  Yorio e Jalics. ”
Marina comprese che si trattava di una mera formalità, ma Raspanti le spiegò che la situazione era più complicata. “Con le pessime referenze che gli aveva mandato  Bergoglio non potevano essere  accettati nella diocesi. Era molto preoccupato perché in quel momento né Orlando né Francisco  dipendevano  da nessuna autorità ecclesiastica :
– Non posso lasciare che due sacerdoti in questa situazione e  non posso nemmeno accettarli con la relazione che mi ha mandato. Vengo a chiedergli  che semplicemente li autorizzi e che ritiri questa relazione che dice cose molto gravi.
Chiunque aiutasse a pensare era un guerrigliero, dice Marina. Accompagnò il suo vescovo da Bergoglio che lo ricevette e poi se ne andò.  Quando uscì vide che nel  parcheggio non c’era nemmeno l’auto di Raspanti. “Deve essere venuto in autobus, per non essere seguito. Voleva che la cosa restasse  tra loro due. Stava facendo tutto il possibile per dare loro rifugio. ”
La teologa dice di essere stata colpita dall’angoscia di Raspanti, “che anche se non potrebbe essere definito un vescovo progressista, ci aveva sempre difeso, aveva difeso i sacerdoti della diocesi, si portava a dormire nella casa episcopale tutte le persone che correvano un rischio e non ci proibì di fare o dire qualsiasi cosa che consideravamo frutto del nostro impegno cristiano. Come un buon salesiano si comportava come una chioccia con i suoi sacerdoti e con i laici, li metteva al riparo e li curava anche se non era d’accordo con loro. C’erano diversi punti di vista, ma lui sapeva ascoltare e accettare molte cose. ” Uno di questi sacerdoti era  Luis Piguillem, che era stato minacciato. Tornava in bicicletta quando si imbatté in un blocco  di polizia che impediva il passaggio. Insistette che voleva passare, perché la sua casa era dentro il barrio e un poliziotto gli disse:
– Bisogna  aspettare perché stiamo facendo un’operazione in casa del prete –
Piguillem girò la bicicletta e se ne andò senza voltarsi indietro. Da lì se ne andò al vescovado di Moron dove Raspanti gli diede rifugio. L’esercito disse che si era nascosto sotto le gonne del vescovo. Ma non osarono cercarlo lì.
– Raspanti era consapevole del rischio che correvano  Yorio e Jalics?
-Sì. Disse che aveva paura che scomparissero.  Due sacerdoti non possono restare sospesi in aria, senza un responsabile gerarchico che li protegga. Qualche giorno dopo abbiamo saputo che li avevano portati via.

Da Cordoba a Cleveland

Un’altra testimonianza presa in seguito alla pubblicazione di domenica è il sacerdote Alejandro Dausa, che è stato rapito il 3 agosto 1976 a Cordova quando era seminarista nell’Ordine dei Missionari di Nostra Signora de La Salette. Dopo sei mesi in cui di torture della polizia nel Dipartimento dell’Intelligence Cordoba D2 ha potuto partire per gli Stati Uniti, dove era già arrivato il responsabile del seminario, il  sacerdote statunitense  James Weeks, per il quale si era interessato il governo del suo paese. Quest’anno si terrà a Cordoba il processo per quell’episodio, il cui principale imputato è il generale Luciano Menendez. Adesso  Dausa vive in Bolivia e racconta che sia Yorio che Jalics gli dissero  che Bergoglio li aveva consegnati.
All’arrivo negli Stati Uniti, apprese da organizzazioni per i diritti umani che Jalics si trovava a Cleveland, a casa di una sorella. Dausa e altri seminaristi che stavano iniziando il noviziato, fu invitato a condurre due ritiri. Entrambi furono tenuti nel 1977, uno a Altamont (stato di New York) e l’altro a Ipswich (Massachusetts). Ricorda Dausa: “Naturalmente, abbiamo discusso sui rispettivi rapimenti, dettagli, caratteristiche,  storia,  segnali precedenti, persone coinvolte, ecc. In quelle conversazioni ci disse che Bergoglio li aveva consegnati o denunciati. ”
Nel decennio successivo,  Dausa ha lavorato come sacerdote in Bolivia e ha partecipato al ritiro annuale di La Salette in Argentina. In uno di essi gli organizzatori invitarono  Orlando Yorio, che a quel tempo lavorava a Quilmes. “Il ritiro fu a Carlos Paz, a Córdoba, e anche in quel caso si parlò della esperienza del sequestro. Orlando disse la stessa cosa di  Jalics sulle responsabilità di Bergoglio. ”
Gli Assunzionisti

Yorio e Jalics furono rapiti il ​​23 maggio 1976 e portati alla ESMA, dove li interrogò uno  specialista in affari ecclesiastici che conosceva l’opera teologica di Yorio. In uno degli interrogatori gli chiese dei seminaristi Assunzionisti Carlos Antonio Di Pietro e Raul Eduardo Rodriguez. Entrambi erano compagni di Marina Rubino al Teologato di San Miguel  e svolgevano un  lavoro sociale nel famoso quartiere La Manuelita di San Miguel, dove vivevano e curavano la cappella di Gesù Obrero. Da lì furono sequestrati  dieci giorni dopo i due gesuiti, il 4 giugno 1976, e portati nella stessa casa  operativa di Yorio e Jalics. A metà mattina Di Pietro telefonò al Superiore Assunzionista Roberto Favre e gli chiese del sacerdote Jorge Adur, che viveva con loro nella Manuelita.
-Abbiamo ricevuto un telegramma per lui e dobbiamo consgnarglielo – disse.
In questo modo riuscì a  mettere in moto l’Ordine. Il Superiore Roberto Favre presentò un ricorso per  habeas corpus, che non ebbe risposta. Adur  riuscì a lasciare il paese con l’assistenza del Nunzio Pio Laghi, e andò in esilio in Francia. Tornò clandestinamente nel 1980, come un sedicente cappellano dell’  ” Ejército Montonero “:  fu catturato e scomparve mentre andava verso il Brasile, dove voleva incontrare Papa Giovanni Paolo II.

La stessa strada per l’esilio seguì uno degli  arrestati durante la razzia nel barrio La Manuelita, l’allora studente di medicina e oggi medico Lorenzo Riquelme. Quando tornò in libertà la confraternità dei Piccoli Fratelli del Vangelo lo ospitò nella casa porteña della calle Malabia. Nelle comunicazioni dalla Francia con chi era allora il superiore dei Piccoli Fratelli del Vangelo, Patrick Rice,  Riquelme disse che chi lo aveva denunciato era un gesuita del  Collegio di San Miguel, che era al tempo stesso il cappellano militare. E’ convinto che questo sacerdote abbia assistito alle sue torture che crede avvennero a  Campo de Mayo.
L’ammorbidente

Anche a seguito della nota di domenica ha accettato di raccontare quello che conosce sul caso uno dei fondatori della Fraternità secolare dei Piccoli Fratelli del Vangelo Charles de Foucauld, Roberto Scordato.

Tra fine ottobre e inizio novembre 1976, Scordato si riunì a Roma con il cardinale Eduardo Pironio, che era prefetto della Congregazione vaticana per i Religiosi, e gli disse il nome e cognome di un sacerdote della comunità dei Gesuiti di San Miguel  che partecipava alle sessioni di tortura a Campo de Mayo con il ruolo di “ammorbidire spiritualmente ” i detenuti.

Scordato gli chiese di dirlo al Superiore Generale Pedro Arrupe, ma non sa quello che fece, se fece qualcosa.  Consultato per questo articolo, Rice che anche lui fu rapito e torturato quell’anno, ha detto che questo non sarebbe stato possibile senza l’approvazione del padre provinciale. Rise e il  gesuita Scordato credono che il nome di quel gesuita fosse  Gonzalez , ma a 34 anni di distanza, ma non lo ricordano con certezza.
Irascibilità

Come ogni volta che il suo passato lo raggiunge,  Bergoglio attribuisce la divulgazione dei suoi atti al governo nazionale. Questa settimana ha reagito furiosamente, durante la sua omelia a una Messa per gli studenti. In quello che il suo portavoce ha descritto come “un messaggio al potere politico”, ha detto che “non abbiamo il diritto di cambiare l’identità e l’orientamento alla patria“, se non per  “proiettarla nel futuro in una utopia che sia la continuità con ciò che ci fu dato “, che i bambini non hanno nessun altra prospettiva se non comprarsi una cartina di bruscolini all’angolo della scuola e che i capi cerchino di arrampicarsi, di riempire la cassa e di promuovere gli amici.

Horacio Verbitsky
Fonte:http://www.rebelion.org
http://www.rebelion.org/noticia.php?id=165295

FONTE: https://www.altrainformazione.it/wp/2013/03/18/jorge-bergoglio-nella-dittatura-in-argentina/

 

 

 

POLITICA

La scusa del Covid per rimandare le elezioni

La paura di perdere è alta. Ci manderanno a votare? Io credo proprio di no

Rimandare le elezioni – Siete pronti? L’ora che volge al desio è quasi arrivata. Finalmente tra un mesetto si va a votare. Finalmente la cabina elettorale e la matita appuntita. E invece mi sa di no.

Qualcosa mi dice che il governo giocherà nuovamente la carta del rimandare le elezioni. Causa ufficiale: motivi di sicurezza sanitaria Covid-19. Causa ufficiosa: se si va a votare PD e 5S prendono una legnata e poi il governo crolla.

E questo i capoccioni che dovrebbero gestirci non se lo possono permettere. La caduta del governo è una non opzione. Sarebbe la rovina e la potenziale ascesa dei fascioleghisti (per dirla con Enrico Rossi).

Questi signori hanno talmente tanta paura di finire nell’oblio dell’anonimato che sono capaci di chiudere nuovamente tutta l’Italia con lo spauracchio della malattia, pur di non perdere le elezioni. E la cosa sembra molto probabile, specialmente in Puglia, Veneto e Liguria. Ma anche in Toscana le certezze stanno cominciando a scricchiolare.

E si sa, perdere la Toscana per il PD equivarrebbe ad una crisi senza precedenti e Mattarella dovrebbe fare il Presidente della Repubblica per davvero, una volta tanto.

I numeri fondamentali del Covid che ci vengono nascosti

Ogni giorno infatti veniamo bombardati di notizie di nuovi contagi. Ma del fatto che i decessi sono sempre intorno ai 5, o che le terapie intensive siano vuote, nessuno ne parla.

I contagi sono numericamente in crescita, così come i tamponi effettuati. Ieri ad esempio sono stati 71.000. Ma nessuno, nuovamente, ne parla. Sarebbe bello sapere qual’è la percentuale tra tamponi fatti e risultati positivi. E qual’è pure l’andamento rispetto a aprile e maggio. Ma mi sa che non lo sapremo mai. Altrimenti non potremmo stare silenziosi sotto il giogo.

Poi aggiungiamo pure che tra i positivi, vengono conteggiati anche i migranti, che vengono fatti scappare dai centri. Tutto fa brodo.

Gli italiani, finché avranno il loro assegnuccio dallo Stato staranno buoni, ma la coperta è corta. L’elastico è ormai logoro, e alla fine si spezzerà. E non sarà una cosa piacevole, per nessuno.

 

Leggi anche: Il ritorno dei fascioleghisti

www.facebook.com/adhocnewsitalia

www.youtube.com/adhoc

Tweet di ‎@adhoc_news

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

FONTE: https://www.adhocnews.it/la-scusa-del-covid-per-rimandare-le-elezioni/

 

 

 

SCIENZE TECNOLOGIE

Bill Gates, l’Oracolo di Seattle: “milioni di morti per la pandemia”

William Henry Gates III

L’oracolo di Seattle ha dato l’ennesimo responso, ovviamente nefasto!
Ci saranno ancora milioni di morti, prima della fine della pandemia di Covid-19”, ha detto Bill Gates in un’intervista al The Economist, settimanale di proprietà dell’Impero dei Rothschild, quindi non un giornaletto qualunque.
Il diversamente-filantropo ha devoluto più di 350 milioni di dollari alla lotta contro la pandemia (anche se ha incamerato diversi miliardi), però specifica che “la maggior parte di quelle morti non sarebbe causata dalla malattia in quanto tale, ma dal sovraccarico dei sistemi sanitari, e di economie già stressate e soprattutto nei Paesi poveri e in via di sviluppo”.

Quindi la colpa del prossimo olocausto non sarà del SarsCov-2 ma dei sistemi sanitari nazionali.
Sistemi sanitari che sono stati devastati prima da tagli e poi da una gestione assurda dell’emergenza.
Se qualcuno non ha ancora compreso che Gates è un filantropo alla rovescia, ricordiamo che a giugno 2020 il GAVI (Global Alliance for Vaccines and Immunization organizzazione creata da Bill Gates nel 2000) ha racimolato grazie a donazioni ben 8,8 miliardi di dollari per il Covid.

Incassare 9 miliardi e investirne 350 milioni non è proprio filantropia…

La seconda Centuria di NostraGates però è ancora più interessante: “per la fine del 2021 sarà avviata la produzione di massa di un vaccino abbastanza efficace, rendendo immune una quota dell’umanità sufficiente a bloccare la pandemia. Ma non basta: dobbiamo tutti spendere miliardi per ottenere il vaccino, per evitare i trilioni di danni che la pandemia sta facendo all’economia”.

Qui le cose si mettono maluccio.
Bill Gates è assatanato di denaro e ogni occasione è buona per reclamare soldi, e lo fa minacciando e paventando trilioni di danni. Dimenticando però che i danni all’economia sono stati creati da governi fantoccio che hanno gestito un virus influenzale come fosse ebola ingegnerizzato!
Preoccupa infine la previsione del vaccino per fine 2021 che sarà secondo lui “abbastanza efficace”. Significa per caso che i vaccini che stanno sfornando in questo periodo non sono efficaci per nulla? Ma allora a cosa servono?
Gates sta profetizzando che il mondo avrà a che fare con la pandemia per molti anni e non solo nel 2020 o 2021…

Fonte intervista
https://www.economist.com/international/2020/08/18/the-covid-19-pandemic-will-be-over-by-the-end-of-2021-says-bill-gates

FONTE: https://disinformazione.it/2020/08/20/bill-gates-loracolo-di-seattle-milioni-di-morti-per-la-pandemia/

 

 

 

STORIA

Su cosa tacciono i media occidentali: il Lend-Lease era un programma commerciale degli USA

Stalker Zone, 23 agosto 2020

Spesso nei media anglofoni e persino nelle pubblicazioni scientifiche, s’incontra l’opinione che la vittoria degli alleati nella seconda guerra mondiale fu possibile solo grazie agli Stati Uniti, i cui soldati e ufficiali cambiarono il corso della guerra con lo sbarco in Normandia. Qui ci troviamo di fronte a un giudizio sull’importanza della cosiddetta assistenza lend-lease, che “permise all’Unione Sovietica di resistere” nella lotta agli invasori fascisti tedeschi. Naturalmente questo è lontano dalla verità: quindi quasi tutti gli studenti dell’ex-Unione Sovietica sanno chi sconfisse la Germania nazista, chi liberò l’Europa e prese Berlino. Tuttavia, pochi anche in Russia pensano alle condizioni con cui gli alleati aiutarono l’Unione Sovietica ed effettuarono le forniture di cibo, armi e attrezzature. Probabilmente è una questione di mentalità. Un russo (sovietico) non può nemmeno immaginare che denaro sia chiesto per gli aiuti umanitari, esattamente come Washington pensò lend-lease; i cittadini statunitensi, al contrario, hanno una visione diametralmente opposta: è difficile per un normale nordamericano spiegare perché una persona o un Paese non abboa il diritto di chiedere un risarcimento per il trasferimento di certi beni. Questo spiega anche la puntualità con cui le autorità nordamericane mantennero i registri delle merci consegnate. Ad esempio, grazie ai resoconti del dopoguerra emessi da Washington, si apprende che durante la guerra 257723498 bottoni furono consegnati all’esercito sovietico. Ritornando alla questione del ruolo del lend-lease nella vittoria sul nazismo, gli storici moderni ritengono che abbia solo leggermente accelerato l’avanzata dell’esercito sovietico verso ovest. Inoltre, secondo Mikhail Mjagkov, dottore in scienze storiche, la fornitura di armi e materiale avrebbe potuto non essere affatto necessaria se Stati Uniti e Gran Bretagna avessero aperto il secondo fronte tempestivamente.
Quanto costò questa “azione umanitaria” al governo sovietico?! Già nei primi anni di guerra, l’Unione Sovietica iniziò a pagare regolarmente le bollette dovute agli alleati, trasferendo manganese, oro e legno in cambio di cibo… Durante la guerra, la leadership sovietica non ritenne importante valutare le merci fornite agli alleati, comprendendo chiaramente che nel 1942 era molto più importante nutrire l’esercito in guerra che riempire i magazzini di lingotti d’oro. Questo era solito per gli affaristi nordamericani, alcuni definirono direttamente la seconda guerra mondiale “guerra buona” : in un momento in cui l’Armata Rossa combatteva disinteressatamente contro gli occupanti fascisti tedeschi, gli industriali statunitensi aumentarono le fortune di più volte e le autorità nordamericane sconfissero disoccupazione e crisi socio-economica scoppiata nel Paese nel 1929. Nonostante le regolari forniture di risorse naturali, pietre preziose e metalli dall’URSS, subito dopo la guerra, il 21 agosto 1945 Washington chiese alla leadership sovietica di compensare le spese degli Stati Uniti, pagando, tra le altre cose, i famigerati bottoni. L’importo totale da pagare dell’URSS superò i 2,6 miliardi di dollari.
Il capo di Stato sovietico Josif Stalin respinse nettamente le pretese delle autorità nordamericane, affermando che “l’Unione Sovietica ha pagato cil sangue i debiti del lend-lease”. Tuttavia, Washington non rinunciò a chiedere alcun risarcimento all’URSS per le “azioni umanitarie” rese in futuro. Nel 1972, Mosca e Washington decisero un importo di 722 milioni di dollari, che avrebbero dovuto essere ricevuti dagli Stati Uniti entro il 2001. Dopo un’altra crisi nelle relazioni sovietico-statunitensi, connessa all’adozione dell’emendamento discriminatorio Jackson-Vanik che limitava il commercio coll’URSS, Mosca sospese i pagamenti, ripresi solo da Mikhail Gorbaciov nel 1990. In conclusione, va notata una sfumatura interessante: per la prima volta in forma di ultimatum, Washington chiese al governo sovietico di pagare il lend-lease nel 1945, quando il paese che sconfisse il nazismo sperava nella sincerità degli alleati e nel loro aiuto nella ricostruzione del Paese, e poi gli Stati Uniti chiesero soldi all’URSS nel 1990, in un momento in cui la popolazione sovietica viveva, per usare un eufemismo, un periodo storico difficile…

FONTE: http://aurorasito.altervista.org/?p=13427

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°