Canfora, Gli antichi ci riguardano, Il Mulino, 2014, Pag. 104, € 10,00

Canfora, Gli antichi ci riguardano, Il Mulino, 2014, Pag. 104, € 10,00

Manlio Lo Presti – 17 luglio 2016

L’Autore è uno studioso di fama internazionale. Le sue ricerche sono orientate in gran parte sul mondo antico latino e greco, ma non disdegna di dare il proprio interessante contributo anche su temi di politica e di impegno civile. In questo testo breve e stampato con caratteri più larghi, Luciano Canfora tra motivazione e fondamento al suo impegno sociale – oltre che accademico – attraverso lo studio e l’interpretazione del pensiero antico come chiave di lettura per comprensione e soprattutto la ricerca di soluzioni dei problemi attuali. Gli studi degli Antichi devono configurarsi come “inutili”, contro l’appiattimento al duro e sterile paradigma del profitto. Stessa ricetta vale per gli studi moderni, contro il luogo comune dello “stare al passo con i tempi”. L’attuale struttura sociale ed economica che sta dominando l’Occidente, è particolarmente instabile a causa di una crescente velocità evolutiva. In presenza di una diffusa prassi tecnologica, ossessivamente innovativa, cosa significa intraprendere studi “pratici”, al passo con i tempi, legati peraltro a processi produttivi che invecchiano precocemente?

Di conseguenza questo sommovimento permanente rende rapidamente obsoleti i contenuti dei corsi di studio tecnici. L’Autore non condivide tuttavia il compiacimento “umanistico”, tracciando una interessante analisi filologica della parola con l’intento di riportarla alla sua giusta valenza conoscitiva. Lo studio del latino – fondamento dello studio degli Antichi – richiede un impegno continuo ed una disciplina personale che diventa uno strumento culturale efficace per comprendere i problemi attuali.

L’Autore asserisce con determinazione che le questioni sociali ed economiche presenti devono essere affrontate a viso aperto, senza la protezione della “via consolatoria” elaborata da secoli dal Cristianesimo per il quale “non si cambia la società sulla terra perché tanto c’è l’aldilà. Questa via consolatoria ha giocato una parte enorme nel corso dei millenni: gli Antichi ci insegnano che non è quella la via d’uscita”.

Ciò significa per tutti noi accantonare l’indifferenza, l’ipocrisia e l’inerzia per assumersi finalmente la propria responsabilità diretta nella società, senza scuse, senza infingimenti, senza scorciatoie.