NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 20 LUGLIO 2018

NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 20 LUGLIO 2018

A cura di Manlio Lo Presti

Esergo

L’ignoto può apparire pericoloso, ma è indeterminato,

e la relativa paura la si può tenere sotto controllo

magari con qualche trucco.

Ma quando sai cosa ti aspetta,

la disciplina e i salti mortali psicologici servono poco.

ERICH M. REMARQUE, La notte a Lisbona, Mondadori,1966, pag. 98

 

http://www.dettiescritti.com/

https://www.facebook.com/Detti-e-Scritti-958631984255522/

 

Le opinioni degli autori citati possono non coincidere con la posizione del curatore della presente Rassegna.

 

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IN EVIDENZA

Il Pd si riunisce a Tor Bella Monaca. Residenti indifferenti o ostili: basta con le passerelle (video)

www.secoloditalia.it

di Francesco Severini – 19 luglio 2018

VIDEO QUI: https://youtu.be/Kjduvr-OIJo    (Da vedere ed ascoltare con MOLTA ATTENZIONE)

Prima riunione della nuova segreteria del Pd: si va a Tor Bella Monaca, nell’unica libreria del quartiere. Perché, quando si devono raccogliere i cocci, si fa sempre così: si riparte dalle periferie. A consigliare la passerella – così la giudicano gli abitanti di “Torbella” – fu lo scorso maggio la militante Pina Cocci, che all’assemblea del partito tuonò ai microfoni (come mostra il video) contro il gruppo dirigente lontano dai territori.

“Ma nelle periferie venitece… – disse in dialetto romano – ma chi ve c’ha mai visto?”.

Altro dogma della ripartenza è il “bagno di umiltà”. Se ne incarica Gianni Cuperlo che dice, appunto, “dobbiamo recuperare umiltà, queso è un passo nella direzione giusta”. Qualche ora nel cuore di una borgata, dunque, e il lavacro purificatore si compie.

Continua qui: http://www.secoloditalia.it/2018/07/il-pd-si-riunisce-a-tor-bella-monaca-residenti-indifferenti-o-ostili-basta-con-queste-passerelle/

 

ARTE MUSICA TEATRO CINEMA

Tasting Art, al via i talk con gli artisti al Sisal Art Place

Domani 19 luglio dalle18.30 alle 20 primo appuntamento con Stefania Galegati Shines, protagonista tra gli artisti della video mostra “Sguardi” in corso a Palazzo Drago di Palermo fino al 20 luglio

18/07/2018

Il Sisal Art Place, il concept artistico del Gruppo Sisal ambientato nello storico Palazzo Drago di Palermo, inaugura il ciclo di talk “Tasting Art” dedicati all’arte contemporanea Italiana: giovedì 19 luglio dalle ore 18.30 alle 20 primo appuntamento con Stefania Galegati Shines protagonista, tra gli artisti della video mostra “Sguardi”, intervistata sul suo percorso artistico dal co-curatore e gallerista Francesco Pantaleone.

Sguardi”, la rassegna di 27 video opere di 29 artisti italiani ideata e proposta da Francesco Pantaleone e Mario Gorni, presidente onorario e responsabile dell’Archivio Storico CAREOF – ricordiamo – è aperta gratuitamente al pubblico e a tutti gli appassionati presso il Sisal Art Place, in via Vittorio Emanuele II 382, fino al 20 luglio, dalle ore 18.00 alle 22.

Stefania Galegati Shines (Bagnacavallo, 1973) ha studiato Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Bologna e a Brera con Alberto Garutti. Ha fatto parte di Via Fiuggi, un gruppo di giovani artisti che vivevano insieme a Milano alla fine degli anni Novanta.

 

Continua qui: http://www.ilgiornale.it/news/cultura/tasting-art-i-talk-artisti-sisal-art-place-1555088.html

 

ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME

Libertà sessuale

Patrizia Stabile Fb 15 luglio 2018

 

Vorrei capire solo se la libertà sessuale per taluni deve coincidere per forza con la decadenza dei costumi e con l’imposizione all’accettazione di pratiche che nel migliore dei casi sono trasgressioni ma più spesso perversioni.

Voglio sapere se per manifestare e pretendere il giusto riconoscimento ai diritti negati si debba sdoganare il cattivo gusto (se non l’immoralità…).

 

Continua qui: https://www.facebook.com/100002634384880/posts/1694774570620339/

 

 

 

L’ordine è un obbligo sociale, ma per vivere abbiamo bisogno della disobbedienza

Lo dice anche la scienza: abbiamo bisogno del Caos per crescere. La disobbedienza è il sale della vita (mentre l’ordine è solo l’assenza di un rinnovamento). Da Prometeo a Icaro, da Adamo ed Eva alla Rivoluzione Francese: la storia dell’uomo è fatta di un’insaziabile ricerca di libertà

di Carlo Bordoni – 27 maggio 2018

 

Dopo Fine del mondo liquido, il Saggiatore offre ai lettori il nuovo libro del sociologo Carlo Bordoni, Il paradosso di Icaro: per riassegnare un valore al concetto di limite, rinunciando al nostro protagonismo assoluto; per ridimensionare il nostro ruolo divino, attenendoci a quello di ospiti del pianeta; per imparare la lezione senza rinunciare alle ali. Essere disobbedienti significa essere creativi. Essere Icaro significa volare alto, quasi fino al sole.

Di seguito, un estratto del libro.

Carlo Bordoni, Il paradosso di Icaro, Il Saggiatore, 2018, pp. 351. (21 euro)

 

Se il senso del limite è necessario per mantenere coesa la società, non è detto che le sue prescrizioni siano ineludibili. Fin dai tempi più remoti, l’inosservanza delle norme ha permesso di valicare i limiti entro i quali l’uomo aveva ristretto il suo campo d’azione per ignoranza, pigrizia o viltà. La storia dell’uomo, infatti, è una storia di superamento dei limiti: geografici, sensoriali, tecnologici, etici. Non un invito a sovvertire l’ordine costituito, ma una constatazione sulla scorta di fatti storici che, in questo caso, collimano con l’evidenza scientifica.

Non solo la disobbedienza è il sale della vita, ma è l’origine e la ragione stessa della vita. Così come il sapere è un gesto di ribellione nei confronti dell’autorità, che mantiene e rafforza il suo potere nell’ignoranza e nell’inconsapevole sottomissione

 

Continua qui: https://www.linkiesta.it/it/article/2018/05/27/lordine-e-un-obbligo-sociale-ma-per-vivere-abbiamo-bisogno-della-disob/38229/

 

Le nuove conquiste del Pensiero unico

Federica Francesconi Fb15 luglio 2018

 

  • far vergognare chi è bello o grazioso. Solo il brutto, il volgare e il rozzo è politicamente corretto;
  • imporre il multiculturalismo. Chi ama la propria cultura di appartenenza è considerato retrogrado e financo xenofobo;

 

Continua qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10214075954350630&id=1165264657

 

 

 

BELPAESE DA SALVARE

Allarme

Lisa Stanton – 19 luglio 2018

 

Allarme Immigrazione

Allarme Spread

Allarme Pensioni

Allarme Sistema bancario

Allarme Debito pubblico

Allarme Morbillo

Intanto, il Ministero dell’Interno ha comunicato che da aprile non aggiorna più i dati dei migranti irregolari assegnati ai Centri di accoglienza.

 

Continua qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1602086403142963&id=100000248554468

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

Boom di spese militari e moltiplicazioni di eserciti europei

Rachele Gonnelli

6 luglio 2018

Il 2018 si annuncia anno record di spesa militare in Europa. Oltre a Nato e PeSco è nato, su idea di Macron, lo IEI, “force de frappe” che coinvolge 9 paesi tra cui la Gran Bretagna post Brexit ma per ora non l’Italia

Con le avvisaglie delle ultime settimane è molto probabile che il 2018 sarà un anno record per le spese militari. La Gran Bretagna ha deciso nei giorni scorsi di portare al 3 per cento sul Pil le sue spese per il comparto Difesa e la Germania, al contrario della Spagna, ha accettato di adeguarsi al 2 per cento richiesto a gran voce dalla Nato ma il presidente americano Donald Trump non è soddisfatto e anzi, in previsione del vertice dell’11 e 12 luglio, tira le orecchie ad Angela Merkel dicendo che Berlino starebbe addirittura “minacciando la sicurezza atlantica” e che per quanto lo riguarda “la pazienza con la Germania sta finendo”.

Per avere dati abbastanza definitivi e comparati delle spese belliche nel 2018 bisognerà aspettare il rapporto dello Stockholm International Peace Research Institute (Sipri) disponibile all’inizio dell’anno prossimo. Del resto, non sappiamo ancora se il nuovo governo italiano vorrà confermare, come sembra, o meno il programma di acquisto dei caccia F35, dopo che questo impegno era già sparito nel programma con cui il M5S si è presentato alle elezioni del 4 marzo.

Continua qui: http://sbilanciamoci.info/12118-2/

 

Soros Georgie 

 

Arianna Editrice 4 maggio 2017

 

 

1) È condannato all’ergastolo in Indonesia e alla pena di morte in Malesia per speculazione sulle monete locali.

2) È stato condannato dallo Stato francese per insider trading a pagare una multa di 2,1 miliardi di dollari. Appellatosi alla Corte Europea dei diritti dell’uomo, la condanna è stata confermata.

3) Dopo varie condanne in mezzo globo, da alcuni anni “lavora” principalmente da Londra.

4) È il principale promotore della liberalizzazione della droga nel mondo, e attraverso l’Università di Harvard ha fatto raccomandare uno studio che propaganda la produzione ed il traffico di droga come rimedio agli eccessivi deficit di bilancio.

5) Secondo il Wall Street Journal, Soros è “la mano” dietro la quale negli ultimi anni si sono fatte massicce campagne di vendite allo scoperto da parte degli hedge fund (“fondi speculativi”) con l’obiettivo di portare l’euro alla parità 1:1 con il dollaro, mentre allo stesso tempo chiede di rafforzare il sistema di governo sovranazionale dell’euro attraverso gli Eurobond, ed è un fortissimo sostenitore del TTIP.

 

Continua qui: https://m.facebook.com/AriannaEditrice/photos/a.421474736203.212368.164160051203/10155324248571204/?type=3

 

CULTURA

Heidegger, la guerra (ideologica) tra eredi ed editori

Luigi Iannone – Gio, 19/07/2018

Sentieri mai interrotti e brume che non si diradano, ecco l’odioso destino dell’opera di Martin Heidegger.

L’ultima controversia, di questi giorni, forse potrà essere risolutiva dell’intera questione.

L’editore Bompiani aveva annunciato, a maggio, la pubblicazione del volume 97 dei Quaderni neri ma, come avevamo anticipato due anni fa su questo giornale, puntuale è arrivato lo stop dalla Germania. Di questa faccenda ha scritto ieri su il Fatto quotidiano Pietrangelo Buttafuoco, ripercorrendo la fase finale di una delicata vicenda che tocca le corde più sensibili della famiglia del filosofo, dato che al centro del contendere c’è il tema di sempre, vale a dire l’adesione o meno al nazionalsocialismo.

Ma non c’è solo quello, perché è evidente che siamo a un punto di svolta che, da qualunque parte lo si legga, non ammette più deroghe o giustificazioni. Nella vicenda vi è entrato anche il Corriere della Sera che, per ben due volte e in mesi differenti, ha annunciato l’uscita del volume senza tener conto del fatto che, su decisione della famiglia Heidegger, ogni scritto deve (e dovrà) avere il placet per la pubblicazione da una triade ben definita: Arnulf Heidegger, amministratore del lascito del filosofo, Friedrich-Wilhelm von Hermann, responsabile scientifico dell’archivio Heidegger e Francesco Alfieri, docente alla Pontificia Università Lateranense.

Continua qui: http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/heidegger-guerra-ideologica-eredi-ed-editori-1555196.html

 

ECONOMIA

Che cosa unisce Adriano Olivetti e Steve Jobs

–di Paolo Bricco  – 10 luglio 2018

I negozi non sono soltanto i negozi. I negozi sono anche lo specchio dell’anima di una impresa. Il parallelismo fra Adriano Olivetti e Steve Jobs si costruisce nelle affinità e nelle differenze e si alimenta nella capacità di entrambe le personalità di travalicare la Storia sconfinando nell’immaginario – Jobs – e trascendendo nel mito, nel caso di Olivetti.

10 luglio 2018

Da Olivetti a Steve Jobs. L’Apple store? Nato nel ’54 dal genio di Adriano

Iniziamo dalle affinità e dalle differenze. Fra i due industriali – e fra le due imprese, la Olivetti e la Apple – corre mezzo secolo che, nel turbinio del Novecento, sembra quasi mezzo millennio. La Olivetti di Adriano era una impresa fordista pura. Metallo, metallo e ancora metallo. Taylorismo applicato alla vita aziendale. La durezza dei cronometristi. La fabbrica meccanica nella sua accezione più classica, per quanto resa eterodossa e radicalmente ammorbidita dal modello sociale e “politico” della utopia adrianea, con i servizi sociali che rendevano i redditi reali degli operai, degli impiegati e dei dirigenti di un terzo superiori rispetto al resto dell’industria italiana, moltiplicando e rendendo un unicum nel panorama internazionale

Continua qui:

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2018-07-10/olivetti-e-steve-jobs-uniti-passione-l-estetica—-124933.shtml?uuid=AEqL3FIF&refresh_ce=1

 

 

Recessione sociale

Lisa Stanton – 16 luglio 2018

 

In piena recessione sociale ed in piena perdita di consensi da parte del PD, il mainstream nazionale e leuropeo foraggiato dall’internazionale capitalista insiste nelle prime pagine con la notizia che nel 2050 la popolazione africana raddoppierà, raggiungendo i 2,5 miliardi. Il boom demografico in atto è confermato dal dato che tra i paesi che procreano di più al mondo, i primi 15 sono tutti africani.

E poiché il fenomeno non si arresta, per limitarlo è iniziata una sconvolgente propaganda, nella quale la Commissione ed il Parlamento U€ hanno investito milioni di euro, avente ad oggetto la difesa dell’ambiente ed il trasferimento dei maschi africani. Secondo le ricerche commissionate dalla UE, per ridurre l’effetto serra i cittadini europei dovrebbero diventare vegetariani e rinunciare ai figli: solo così si possono ridurre le emissioni di CO2.

Quanto al trasferimento di soli maschi (i richiedenti asilo giunti in Leuropa sono per il 90% di sesso maschile), l’ONU starebbe cercando di impedire ai maschi rimasti nei paesi subsahariani di avere molte mogli (alcuni addirittura 50) e quindi molti figli. Ma non è facile dare una risposta perchè la castrazione chimica non è stata accettata dai governi.

 

Continua qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1598680600150210&id=100000248554468

 

 

Contro l’ignoranza dei nostri politici: ecco cosa dice davvero il Ceta

L’accordo di libero scambio tra Ue e Canada è in vigore da 10 mesi e le esportazioni sono cresciute. Ma ora alcuni ministri (compreso Di Maio) minacciano di non volerlo ratificare: eppure gli spauracchi agitati (favori alle multinazionali, sicurezza e made in Italy in pericolo) non sono veri

di David Doninotti – 18 LUGLIO 2018

Le recenti dichiarazioni di alcuni Ministri del Governo italiano in merito alla volontà di non procedere alla ratifica del CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) – l’accordo tra UE e Canada per favorire gli scambi commerciali e gli investimenti – sono molto preoccupanti in quanto denotano un alto livello di imprudenza, superficialità e incompetenza.

Al netto del contesto in cui le dichiarazioni sono state rilasciate e considerando legittime, seppur non condivisibili, le posizioni di alcune categorie produttive che, anche se in modo miope, pensano di tutelare le aziende da esse stesse rappresentate, non è accettabile che il Ministro dello Sviluppo

 

Continua qui: https://www.linkiesta.it/it/article/2018/07/18/contro-lignoranza-dei-nostri-politici-ecco-cosa-dice-davvero-il-ceta/38846/

 

LAVORO PENSIONI DIRITTI SOCIALI

Pensioni in modica quantità*

13.07.18

Emiliano Mandrone

Qual è la giusta distanza tra pensione minima e massima? Per gli italiani il rapporto dovrebbe essere pari a 3,7 volte, con assegni tra 900 e 3.100 euro. Ma prima di tutto dovremmo decidere qual è il compito che il sistema previdenziale deve assolvere.

 

Cosa pensano gli italiani delle pensioni

All’arrivo di ogni nuovo governo si riaccende il dibattito su qualche dettaglio da rivedere o da aggiornare su scuola, lavoro, giustizia o pensioni.

Anche l’esecutivo Lega-Movimento 5 stelle pare voler affrontare il tema della previdenza da vari punti di vista: abolire vitalizi, rivedere la riforma Fornero, cancellare le pensioni d’oro. Intervenendo sui dettagli si perde di vista l’adeguatezza – non solo finanziaria – del sistema e progressivamente si trasforma l’istituzione in qualcos’altro. In più le continue correzioni creano posizioni concorrenti: anziani contro giovani, poveri verso ricchi, autonomi contro dipendenti. Dovremmo riconsiderare cosa vogliamo dalla previdenza prima di riformarla ulteriormente.

 

Continua qui: http://www.lavoce.info/archives/54169/pensioni-in-giusta-misura/

 

 

LA LINGUA SALVATA

ANTROPOFAGIA

www.treccani.itdi Raffaele Corso – Enciclopedia Italiana (1929)

(dal gr. ἀνϑρωποϕαγία). – Il cibarsi di carne umana. Gli scrittori antichi avevano già raccolto notizia di tale usanza fra alcuni popoli lontani: Erodoto (IV, 18, 106; VI, 26) per l’Asia interna, Strabone (XV, 710) per l’India, Tolomeo (VI, 16, 4) per l’Africa orientale (Αἰϑίοπες ἀνϑρωποϕάγοι, IV, 8, 3) e Plinio (VI, 195) per le regioni dell’alto Nilo. Ma la scoperta dell’America portò gli Europei a contatto diretto con popolazioni che ne facevano una pratica normale, primi fra queste i Caribi, incontrati da Colombo quando, nel secondo suo viaggio, toccò la Guadalupa. Dal nome dei Caribi derivò e venne in uso corrente il termine di cannibali.

Gli studiosi hanno molto discusso intorno alla diffusione del cannibalismo, alla sua storia e ai suoi caratteri; perché, mentre ȧlcuni propendono a farne un attributo dell’uomo selvaggio senza limitazione di spazio o di tempo, altri inclinano a restringere la costumanza a pochi gruppi umani, tra i più barbari e feroci del mondo primitivo. Che l’uomo, sotto l’influenza di particolari condizioni geografiche, economiche, ecc., possa diventare cannibale, è un fatto più volte provato, non solo per i popoli incivili e semicivili, ma anche per le nazioni evolute, soprattutto quando concorrano circostanze eccezionali, come la carestia, la miseria, la fame.

 

Continua qui: http://www.treccani.it/enciclopedia/antropofagia_%28Enciclopedia-Italiana%29/

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

Quando la finirete di parlare solo di migranti, un occhio alla Spagna

19/07/2018 Massimo Bordin

 

Olè! Mucho mierda!

La Spagna ha un governo europeista e globalista e bim bum bam, ma dice che farà un deficit pubblico del -2,7% del PIL.

L’Italia ha un governo rossobruno, populista, veterofascista e nazionalpopolare anti Ue, ma il suo Ministro di punta, al secolo Giovanni Tria, dice che come deficit starà all’1,8% massimo. Per i tanti NON-capenti del web ciò significa solo che l’Italia non crescerà, la Spagna si.

Eh già, perché se qualche stordito ancora non l’avesse capito (che fa pure rima), la Spagna cresce perché fa deficit, non perché sono diventati austeri

 

la Spagna cresce perché fa deficit

la Spagna cresce perché fa deficit

la Spagna cresce perché fa deficit

la Spagna cresce perché fa deficit

la Spagna cresce perché fa deficit

 

Questa frase è da recitare ogni mattina davanti alla gigantografia di Milton Friedman e prima delle abluzioni.

 

Continua qui: http://micidial.it/2018/07/quando-la-finirete-di-parlare-solo-di-migranti-unocchio-alla-spagna/

 

 

POLITICA

IL CORAGGIO DI ANDARE SINO IN FONDO

 

ENRICO MICHETTI *

Condiviso da Leonardo Peruzzi Fb 14 luglio 2018

 

C’era una volta la sinistra, quella di Antonio Gramsci che riteneva che l’uomo fosse un frutto “attivo”, il riassunto della sua storia, ove pensiero ed azione, teoria e prassi, avessero il compito di costruire una realtà in costante evoluzione, attraverso un interscambio continuo tra gli esseri umani nel contesto in cui vivevano.

Il nuovo intellettuale di sinistra ha trasformato nel tempo la propria ideologia in uno schema puramente esteriore, in cui una burocrazia dirigente eletta nei gazebo detta ed interpreta il verbo (la verità) a cui una massa ormai passiva dovrebbe uniformarsi.

Un verbo che si ammanta di puri concetti esteriori, teorici, astratti, insindacabili (Giustizia, Umanità, Solidarietà, …) da perseguire acriticamente e senza alcun riscontro con il continuo mutamento della realtà storica (l’anti Gramsci per intendersi, detto peraltro da uno come lo scrivente che ha sempre rispettato tutti, a sinistra, al centro, a destra, ma che oggi vota scheda bianca).

 

Continua qui: https://www.facebook.com/100000163204938/posts/2358305384184879/

 

STORIA

Holodomor, il ricordo dello sterminio “per fame” consumato da Stalin in Ucraina

www.secoloditalia.it|

 

di Lino Lavorgna – 19 novembre 2016

Che la storia del mondo debba essere riscritta, è un dato di fatto. Da un lato vanno corrette con un metro più obiettivo le pagine ben note, tramandate con una mistificazione che dura, nei casi più estremi, da millenni; dall’altro vanno rivelate le pagine oscure, quelle antiche e quelle recenti, occultate per i più svariati motivi, non ultimi quelli ancorati alla cinica “ragion di stato”, che sempre privilegia gli equilibri malsani.

E’ quanto accaduto, per esempio, con le “foibe”, artatamente dimenticate per non urtare Tito; con il “genocidio armeno”, del quale non si parla come si dovrebbe per non far arrabbiare i turchi e in particolare il suo attuale leader; con il massacro della classe dirigente polacca, occultato per non far dispiacere il prezioso alleato russo nella lotta al nazi-fascismo; con le tante repressioni dei dittatorelli del Sud America, che essendo stati “amici” degli “amici” vanno lasciati in pace, nonostante si fossero macchiati di crimini orrendi. (Provate a trovare, per esempio, il film “La rivoluzione delle farfalle” e il romanzo da cui è tratto, “Il tempo delle farfalle”, e poi ditemi se vi siete riusciti: si narrano le vicende delle vittime di Trujllo, dittatore della Repubblica Dominicana e fantoccio degli USA).

Continua qui: http://www.secoloditalia.it/2016/11/holodomor-il-ricordo-dellorribile-sterminio-per-fame-consumato-da-stalin-in-ucraina/

 

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