RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 16 GIUGNO 2022

https://www.ilgiornale.it/news/mondo/non-solo-truppe-e-carri-armati-guerra-ibrida-anche-kiev-2010822.html

RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 16 GIUGNO 2022

A cura di Manlio Lo Presti

Esergo

Etica ed Estetica

Etica ed Estetica si muovono dentro un contatto misterioso e costante pur sembrando avere confini divisi. Ma se i nostri sensi restano aperti e liberi nel sondare la loro stretta appartenenza, riusciamo a penetrarle entrambe senza barriere e preconcetti. La voce dell’una e dell’altra si mescolano, dando la forma definita della loro unione. Ne nasce la rappresentazione pulsante della Storia di ogni tempo, dei punti di svolta cruciali del percorso umano.

Francesca Sifola
scrittrice
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SOMMARIO

LA CADUTA DELL’EUROPA COME LA CADUTA DI BERLINO.

Lo strano caso di Marine Le Pen, che circa 1 ora e 10 minuti dopo la fine delle elezioni francesi già concede la vittoria a Macron….

Marine Le Pen si è appena candidata all’assassinio

IL VOTO È ANCORA UN DIRITTO?

LA BUROCRAZIA 

L’analista militare americano #Scott_Ritter

ZELENSKY CHIEDE ALLA NATO UN ESERCITO COME MAI POTENTE NELLA STORIA DELL’OCCIDENTE

CRONACA DI UN AUTOLESIONISMO ITALIANO STORICAMENTE ANNUNCIATO

FINANZA E FISCO SERVI DI BLACKROCK

La Banca Centrale Svizzera aumenta i tassi dello 0,5% a sorpresa. Euro a parità sul Franco

MAGISTRATI CONTRO TAORMINA

Il disegno degli Usa in Ucraina: intervista all’analista geopolitico Federico Petroni 

Guerre ibride in Europa: economia, armi e finanza. Sesto incontro 23 giugno

“Clima di menzogne, menzogne sul clima”

AUTOVETTURE ELETTRICHE: LA PIU’ GRANDE TRUFFA CHE IL MONDO INTERO ABBIA MAI VISTO!

 

 

 

EDITORIALE

LA CADUTA DELL’EUROPA COME LA CADUTA DI BERLINO.

Lettera ad un caro amico.

Manlio Lo Presti 16 06 2022

La Bandiera della Vittoria sul Reichstag, celebre foto scattata da Evgenij Chaldej il 2 maggio 1945.

 

Caro Marco,

il tuo articolo, diligente e ben scritto sul possibile collasso economico e sul conseguente sterminio neomalthusiano dei luridi trinariciuti russi e soprattutto del bastardo zar Putin, è un tema che ricorre sempre più spesso. Ipotizzare la morte di un nemico difficile da abbattere è una pia speranza che solleva il cuore ma non risolve ed offusca la lucidità di analisi dei fatti.

A Putin vengono attribuiti tre cancri alla tiroide, un possibile ictus e, per giunta, è strettamente seguito da un agente che ha il compito di raccogliere le feci del bastardo trinatriciuto ex Kgb, per non lasciare elementi di valutazione sulla salute. Questa notizia da Nobel è stata battuta dalla seconda grande agenzia giornalistica italiana che, con questo articolo fecale, rappresenta un fulgido esempio di giornalismo da premio Pulitzer!!! Dal giornalismo d’inchiesta siamo passati alla filosofia “scatologica”!!!

Putin non è più zar e tiranno di quanto non lo siano i capi supremi delle massime dieci multinazionali planetarie che stanno portando ad un irreversibile incarognimento della guerra civile interna in corso negli USA sottoposta ad una progressiva demolizione controllata da oltre dieci anni. Si parla di oligarchi, ma nessuno cita i magnati prevalentemente anglosassoni in miliardi di dollari. Il giornalismo continua a nutrirsi di frasi fatte, di slogan. È più facile e non costa la notevole fatica di essere sopra le parti senza condizionamenti, di indagare, di raccogliere dati, di comprendere, di dare una significazione coerente a decine di eventi apparentemente slegati fra loro!

Vorrei sapere dove erano questi scribacchini delle agenzie di stampa, dei soliti giornaloni di regime globalisti neomaccartisti inclusivi green, delle reti di Stato, delle reti private e di un’altra tv privata molto allineata, a tutela delle donne violentate e ammazzate nella Ucraina del 2014? Dove erano le corifee grandi firme del femminismo de noantri?

Dove erano i partigiani, le sardine, le grandi firme maschili buoniste globaliste inclusive quando c’era la carneficina in Ucraina nel 2014 accuratamente organizzata dalla CIA e dai nazisti nipoti dei mercenari sterminatori Waffen SS, mentre adesso la sarabanda è organizzata non più dalla Cia ma dalla NATO finanziata dal ridetto manipolo di multinazionali?

Caro Marco, che ci piaccia o no, l’Europa è una realtà geopolitica collocata accanto alla Russia con la quale dovremo rapportarci. Gli USA e gli inglesi sono separati e protetti dall’Atlantico e fanno le guerre sul nostro sangue. La Russia se la caverà come ha storicamente fatto respingendo dapprima i Teutoni massacrati da Alexander Nevskij, poi gli svedesi due volte, poi i prussiani, poi i francesi, poi gli ucraini inglobati nelle divisioni WAFFEN SS nel corso dell’Operazione Barbarossa…

Aggredire la Russia ha sempre portato sfortuna. E questo accadrà anche con i guerrafondai della cia, nsa, dipartimento di stato, nato. Basta aspettare. E i Russi sanno aspettare e stritolare i loro nemici con calma, come il boa constrictor.

Infine, questa volta non perdoneranno gli italiani che tratteranno come i tedeschi e le donne tedesche che si suicidavano affogando nelle acque gelide del fiume Spree durante la caduta di Berlino, pur di non finire nelle mani di un nemico che, per colpa loro, aveva avuto 27.000.000 di morti!

Nessuna pietà! È solo questione di tempo …

 

 

 

 

IN EVIDENZA

Lo strano caso di Marine Le Pen, che circa 1 ora e 10 minuti dopo la fine delle elezioni francesi già concede la vittoria a Macron….

E con circa il 30% di spoglio avvenuto, poco oltre le 21 di domenica scorsa…. C’è poi da capire come sia possibile in un paese grande come la Francia che lo spoglio di fatto a livello conclusivo avvenga, là, in sole 2 ore…

Lo abbiamo detto in tempi non sospetti: quanto accaduto a Trump nel 2020 ha scoperchiato il vaso di pandora sui sistemi elettorali occidentali, tra voti postali, voti per procura (in Francia), Dominion e che dir si voglia. Il voto elettorale sembra vieppiù una variabile troppo importante per lasciarla alla volontà del popolo cd. sovrano

We the People” infatti è, pochi lo sanno in Europa, l’incipit della Costituzione Americana.

Il fatto che gli USA cedano oggi – nel caso – agli stessi metodi storici usati in Europa per secoli – ricordo che per l’EUropa ci sono ancora i sovrani e fino a relativamente pochi anni fa non c’erano nemmeno le elezioni, c’erano le elites, i vassalli, le Corti che si autorigenerano, alla faccia del popolo, … – farebbe cadere il presupposto di superiorità morale enunciato in tempi non sospetti da Alexis de Toqueville per gli States, grande autore che studiai a partire addirittura dalle scuole medie, quando la scuola italiana era un’ottima scuola.

Ossia il vantaggio USA, precisamente analizzato dal letterato francese, autore di un paese – la Francia – che ai tempi ancora aveva ambizioni coloniali nell’area di Nuova Orleans (dove ancora oggi si biascica il francese, o meglio negri prima schiavi dei francesi/piedi neri locali ancora ricordano tale lingua), stava precisamente nel fatto di premiare il merito, oltre a non avere sovrani di sangue tra i piedi a comandare, ma solo gente capace. Escludendo dunque, corti e nobiltà rapaci varie (cfr. oligarchi) che agivano per loro interesse e non per il paese ossia non per il popolo, fatta semplice.

Oltre, aggiungo, ad avere in USA l’addendo Adam Smith, che seppe coniugare l’aspetto economico, quasi calvinista, ma imperniato in una struttura politica e sociale rivoluzionaria per l’Europa, oltre che assolutamente meritocratica (lavora duro, impegnati a fondo e verrai premiato col successo, più o meno – in fondo l’essenza del sogno americano -)

Fino a far denunciare al de Toqueville, reminiscenze scolastiche, che gli USA sarebbero stati un avversario formidabile per i colonialisti Europei, di fatto.

Ricordo infatti che gli USA, diciamo fino a Reagan, furono sì imperialisti ma mai colonialisti nel senso europeo del termine. Un Impero si basa infatti sul supporto ideologico e strategico ma non necessariamente sul furto coloniale, spero questo sia chiaro; soprattutto nelle more di un paese-continente ricchissimo come gli USA.

Ovvero, le guerre USA storicamente furono portate avanti, prima per difendersi dagli attacchi degli europei (Inghilterra, Spagna, Francia) e poi per costruire il loro stato, ossia negando il colonialismo nei loro confronti (rivolta del The a Boston su tutte); successivamente ci furono guerre per neutralizzare i colonialisti storici nel mondo (Spagna prima, poi Francia, Gran Bretagna, Germania; l’Italia fu per secoli colonia, proprio di quelli sopra citati, quanto meno fino a Mussolini, ndr).

Infatti, dimenticando la seconda guerra mondiale che portò la pace in Europa, contro il di fatto colonialismo nazista che evolvette in EU, ossia in fasce (in conclusione del conflitto si chiamava asse di Vichy), le guerre post WWII furono di cd. aggiustamento dei confini e delle sfere di influenza.

Infatti, di pari passo al progressivo annullamento del colonialismo inglese post WWII, che fece quasi triplicare il numero dei paesi liberi, gli USA fecero la guerra in Korea, per mettere un cuscinetto alla Cina implosa pochi anni prima. Crollo cinese, lo ricordo,  a causa dell’aumento del prezzo dell’oro imposto da Roosevelt per tentare di uscire dalla Grande Depressione; che si portò dietro l’aumento della valuta cinese basata sull’argento rendendo anticompetitive le merci cinesi, dunque causando stampa di moneta incontrollata per cercare di dar fiato all’economia, con enorme inflazione al seguito e dunque con la salita al potere di Mao Tse Tung, con la fuga a Taiwan di Chiang Kai-shek, fatta semplice (ndr).

E poi la guerra in Vietnam (in cui il comunismo fu un paravento, in realtà serviva per eradicare l’ingerenza francese in zona, ossia per evitare che Parigi controllasse l’oppio che di lì a poco sarebbe fluito in Occidente; dunque spostando la base della raffinazione da Marsiglia, clan dei marsigliesi incluso, a Palermo, mafia-italoamericana); la presa dello Stretto di Suez da parte dell’alleato Egiziano, contro inglesi e francesi avvenne parimenti con supporto USA; idem la guerra tra Egitto ed Israele per creare in contraltare allo strapotere arabo-egiziano nell’area petrolifera per eccellenza.

In mezzo, la sfida americana di lungo termine con l’Iran, l’Impero storico dell’area mediorientale, da sempre legato ai nazisti (l’Iran è l’unico paese al mondo, di fatto un paese ariano, a non aver mai condannato le malefatte di Hitler pubblicamente, nemmeno oggi, infatti fu sempre assistito da ex gerarchi nazisti, con Mossadeq e poi post Khomeini, non a caso ndr).

La svolta neoliberista USA a tutto tondo, post eccessi pre- 1929, a guardar bene, avvenne solo con l’abolizione dello Steagall-Glass Act, con Bill Clinton, proprio mentre sua moglie Hillary era guarda caso del cda di Lafarge USA, lo stesso cementificio presente in Siria e bombardato alla fine dell’era Obama i maligni dicono per cancellare le collusioni con l’ISIS locale, (ndr).

*****

Questo per dire che esiste da sempre una sfida Europea coloniale a danno degli USA ed i suoi principi sociali ed economici, un vero e formidabile avversario per l’Europa sempre coloniale; principi anche etici assai diversi da quelli appunto europei, invece da sempre elitari.

Evidentemente dopo un’infiltrazione durata 70 anni, la sponda Europea piano piano sembra aver fatto il miracolo di indebolire dall’interno gli USA, facendoli apparire oggi – nei valori – come sodali dell’Europa, ossia del Vecchio Continente che non ha masi smesso – lo ripeto – di essere prevaricatore sia all’interno che all’esterno dei propri confini.

*****

Tornando al titolo, voremmo qui meditare sul fatto che le elezioni in un sistema suppostamente democratico sono davvero il fulcro del potere, quanto meno in una democrazia rappresentativa.

In Europa – quanto meno viene il dubbio – le elezioni potrebbero essere cd. taroccate, da tempo, soprattutto sulla scorta di quanto rilevato con Trump nel 2020.

Il caso di Marine Le Pen, domenica scorsa, che concede la vittoria dopo un’oretta dalla chiusura dei seggi francesi, con circa il 20% dei voti scrutinati, per altro annunciando che non si ritirerà nonostante la sconfitta (e questo va benissimo ai suoi avversari sulla carta, visto che ha dimostrato essere una perdente nata) dimostra che forse qualche dubbio sui tarocchi elettorali potrebbe essere lecito, anche in Europa…

Abbiamo infatti notato, in rete – e vi invito a verificare – casi di video in cui i voti a Marine Le Pen sarebbero andati scemando col tempo, ossia incredibilmente riducendosi durante la notte elettorale francese; ma ammetto di non aver voluto andare oltre con l’analisi, restando alla semplice constatazione di cui sopra. Dunque lascio a voi l’incombenza.

Mi basta l’incredibile circostanza per cui la Francia riesce a fare uno scrutinio praticamente conclusivo dei voti di un intero paese in meno di due ore. Ripeto,  in un Paese più grande dell’Italia: d’ogni modo ho sempre saputo che Mandrake di tanto in tanto soggiorna spesso a Parigi per inciso, diciamo dai tempi di Umberto Eco e del Pendolo di Focault (…).

Se poi volete avere altri esempi, molti simili a quanto successo con elezione notturna di Trump nel 2020, andate a vedere l’evoluzione notturna dei voti nell’elezione italiana del 2006.

O, agli albori, cosa successe nel referendum monarchia/costituzione, a fine WWII, quando gli inglesi colonialisti ancora imperversavano in Italia.

Vi lascio dunque alle meditazioni in riguardo, sull’argomento.

Specificando che sono faccende davvero importanti, anche e soprattutto per voi che leggete.

 

FONTE: https://www.mittdolcino.com/2022/04/26/lo-strano-caso-di-marine-le-pen-che-circa-1-ora-e-10-minuti-dopo-la-fine-delle-elezioni-francesi-gia-concede-la-vittoria-a-macron/

 

 

 

Marine Le Pen si è appena candidata all’assassinio

Marine Le Pen si è appena candidata all’assassinio

La candidata al National Rally Marine Le Pen ha affermato che se vincerà le elezioni presidenziali, intende ritirare la Francia dal comando militare unificato della NATO.

“Voglio che la Francia lasci il comando militare unificato della NATO. Non sarò mai d’accordo sul fatto che le nostre truppe siano subordinate al comando NATO o al comando europeo. La Francia dovrebbe tornare allo status nell’alleanza che aveva dal 1966 al 2009″, ha affermato il candidato alla presidenza francese.

Le Pen ha affermato che, se verrà eletta, intende offrire alla NATO un riavvicinamento strategico con la Russia dopo la fine del conflitto in Ucraina.

“Quando le ostilità saranno finite, proporrò un riavvicinamento strategico tra NATO e Russia”, ha detto Le Pen.

Ha aggiunto che i principi chiave della sua politica estera saranno “indipendenza, equidistanza e costanza”.

Marine Le Pen offre il residuo della leadership francese della nazione francese che la Francia non ha avuto dai tempi di de Gaulle.   La Francia è governata da Washington.   Gli stupidi francesi si sono costantemente rifiutati di eleggere un presidente che rappresentasse la Francia.

Dubito che i francesi eleggeranno un leader francese nelle prossime elezioni.   Se lo fanno, Marine Le Pen sarà assassinata dalla CIA o dai servizi segreti francesi.

FONTE: https://www.paulcraigroberts.org/2022/04/15/marine-le-pen-just-made-herself-a-candidate-for-assassination/

 

 

 

BELPAESE DA SALVARE

IL VOTO È ANCORA UN DIRITTO?

Il voto è ancora un diritto?Fiumi di inchiostro sono stati utilizzati per commentare il mancato raggiungimento del quorum per i referendum sulla giustizia. Ancora di più ce ne saranno per i risultati delle amministrative. Ma non è di questo che vogliamo parlare. L’attenzione si volge all’estero, negli Stati Uniti: Paese pieno di nostri connazionali, i quali in moltissimi casi hanno raggiunto livelli di eccellenza che si riverberano positivamente sul nostro Bel Paese. Ecco, i cittadini italiani residenti all’estero sono tutelati nel loro diritto di voto? O meglio, per i cittadini italiani residenti all’estero il voto è ancora un diritto? A quanto pare no. E non perché non abbiano voglia di compiere questo atto democratico teoricamente tutelato dalla Costituzione (l’articolo 48 che sancisce tale diritto, lo definisce anche come un dovere civico). Ma semplicemente perché non hanno ricevuto le schede elettorali.

È quanto denuncia Andrea Di Giuseppe, presidente del Com.It.Es (Comitato Italiani all’Estero) di Miami: “Ho ricevuto almeno un centinaio di segnalazioni di cittadini ai quali non sono stati proprio consegnati i plichi per poter votare. Al di là dell’interesse dei singoli per il referendum, se si cominciano a mettere in discussione dei diritti fondamentali come il voto, la situazione diventa preoccupante e grave”.

Di Giuseppe ha anche cercato delucidazioni dal console generale a Miami, ma ormai il danno è fatto. Ma una democrazia che boicotta il diritto/dovere del voto, si può ancora definire tale?

E il fatto che si tratti di cittadini residenti all’estero non rende la questione meno grave, anzi. Queste persone, anche se fisicamente vivono in un altro Paese (e chissà cosa li ha spinti a prendere questa decisione niente affatto semplice), sono a tutti gli effetti italiani. Se non si sentissero più tali, dopo anni all’estero avrebbero diritto di chiedere una nuova cittadinanza. Se non lo hanno fatto è perché si sentono italiani (e forse sperano di poter tornare un giorno in quello che fu un gran Bel Paese). Parafrasando il celebre testo del pastore luterano e teologo tedesco Martin Niemöller, dobbiamo tutti protestare per il voto negato perché potrebbe arrivare un momento nel quale non ci sarà più nessuno a poterlo fare.

FONTE: https://www.opinione.it/politica/2022/06/15/claudia-diaconale_voto-italiani-estero-di-giuseppe-diritti-doveri-costituzione-giustizia/

 

 

 

LA BUROCRAZIA 

Antropologia da bar 15 06 2022

 

“Dimostrami sino in fondo chi sei e, forse, ti concederò ciò che ti hanno convinto di dovermi chiedere”.

La burocrazia è organizzata in modo tale da scompaginare gli angoli più nascosti della nostra auto-percezione.

È in gioco la nostra identità.

Gli operatori della macchina burocratica ne sono sostanzialmente inconsapevoli ma intuiscono il diabolico potere che esercitano sugli utenti e se ne avvalgono con malvagia indolenza; ai loro occhi, infatti, la tua documentazione è sempre, arbitrariamente, lacunosa: “vede…lei, allo stato attuale, è quasi lei, ma non propriamente lei; perché non sia, definitivamente, qualcun altro è necessario un piccolo passo ulteriore”.

Da qui la rabbia incontenibile che pervade i cosiddetti “uffici”: personalità vacillanti alzano e ingrossano la voce, cercano soccorso nei propri simili, condivisione, rivendicazione dell’ovvio, volano parole grosse il cui sottotesto è: “voi mi vedete, io sono io, chi altro potrei mai essere?”.

Dentro ognuno di noi, in quei frangenti si consuma, infatti, la sorda tragedia dell’essere.

Il piacere, l’improvvisa pace interiore che pervade anche i più ribelli tra noi una volta in possesso del documento di identificazione, è la prova che la posta in gioco sopravanzava la mera contingenza ma affondava negli oscuri recessi dell’anima.

FONTE: https://www.facebook.com/100071133677220/posts/187501506964304/

 

 

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

L’analista militare americano #Scott_Ritter

Rosanna Spadini 13 06 2022

✔️La Russia non negozia in anticipo. Non durante la guerra. I negoziati saranno proprio alla fine e, se sei in guerra contro la Russia, i negoziati di solito sembrano una resa incondizionata. Ma se sei dalla parte della Russia, i negoziati per te significano come trasformare la vittoria in una pace sostenibile.

✔️La Russia ha pochi affari con la Romania o la Moldova se decidono di inviare truppe a Odessa e in Transnistria. La Russia distruggerà tutti i soldati rumeni o moldavi di cui avrà bisogno se osano fare tali scommesse. Sia la Romania che la Moldavia lo sanno, sanno che i loro eserciti sono insignificanti.

✔️Credo che la Russia prenderà Odessa. Questa è la città dove, nel maggio 2014, i nazisti hanno portato 150 russi nella Camera dei sindacati, l’hanno data alle fiamme e ne hanno uccisi circa 50. La Russia non dimentica. E lei non perdona! Odessa è un simbolo e i russi rispettano i simboli. Se non capisci questo, semplicemente non conosci la Russia.

✔️Un altro motivo è che gli ucraini hanno utilizzato la costa di Odessa per attaccare l’ammiraglia russa. E hanno ricevuto aiuto dall’intelligence americana con la designazione del bersaglio. Ecco perché gli Stati Uniti sono andati nel panico. Ora gli ucraini affermano di aver ricevuto missili Harpoon e di poter colpire le navi a lungo raggio. In questo caso, la Russia perderà la profondità strategica del Mar Nero, e questo è inaccettabile per lei. Pertanto, questa guerra non finirà fino a quando la bandiera russa non sventolerà su Odessa.

✔️C’è anche la Transnistria. Se la Russia non lo raggiunge, allora otterrà un punto di vulnerabilità, la NATO avrà un campo di addestramento per l’aggressione. E per la Russia, anche questo è inaccettabile. Non organizzi un’operazione di tale portata da fermare immediatamente tutto. Pertanto, la Russia è obbligata a unirsi alla Transnistria, quindi riceverà sicurezza. E le vittime del 2014 saranno vendicate e l’Ucraina non potrà più minacciare.

✔️Non affonderai l’ammiraglia, per poi rimanere impunito. L’Ucraina pagherà il suo prezzo, credetemi! Conosco i russi, non piangono in pubblico. Ma a porte chiuse, i marinai russi chiedono: “Odessa!” E Putin risponderà: “Bene! Ti ho sentito.” Questo non finirà senza Odessa come parte della Russia.

Fonte: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=5823837947644330&id=100000545483769

 

 

 

ZELENSKY CHIEDE ALLA NATO UN ESERCITO COME MAI POTENTE NELLA STORIA DELL’OCCIDENTE

MA BASTA!!!!!! IO NON VOGLIO MORIRE PER KIEV. QUESTA GUERRA FATEVELA DA SOLI

Antonio De Pascali 15 06 2022

 

A seguito della disfatta in Donbass e dell’avanzata russa l’Ucraina dichiara di non volere ancora nessuna trattativa fin quando non avranno ricacciato i Russi fuori da casa.

Ieri l’Ucraina ha presentato all’Occidente le sue richieste:

per combattere contro la Russia serve parità delle armi quindi ecco quanto vogliono:

– 1000 cannoni a lunga gittata

– 300 lanciarazzi multipli

– 500 carri armati

– 2000 veicoli corazzati

– 1000 droni. !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ed aumentate le sanzioni contro Putin, dice pure Zelesky.

Ma pure una fetta di culo con limone no?

Insomma:

– visto che fino a ieri papa Francesco era l’Oracolo dell’Occidente del Pensiero Unico, io mi attengo alle parole di Bergoglio: 

“A Putin la Nato ha rotto le scatole ogni santo giorno e poi la Nato ha causato questo conflitto perchè vuole la guerra”.

Questo è quanto ha dichiarato il Papa ed a questo io mi attengo.

Detto ciò:

l’Occidente ha imposto “severe sanzioni” alla Russia ma al momento Putin se la ride e noi invece paghiamo le conseguenze di quelle sanzioni: 

– la svalutazione è zompata verso l’altissimo

– le bollette dell’energia sono triplicate

– tutti i prezzi di tutti i prodotti, soprattutto dei beni alimentari, sono raddoppiati se non quadruplicati per alcuni comparti. Chi va a fare la spesa lo sa.

– lo spread è aumentato come mai negli ultimi dieci anni

Ci aspetta un autunno duro, durissimo, come mai dal ’45 ad oggi, con la paura di un’altra pandemia all’orizzonte. la gente non sa più come mangiare, ci accolliamo al momento 150mila profughi ucraini (arriveranno a 700mila)

E che fa l’irresponsabile Ucraina?

dIce:

– Col cacchio che la vogliamo finire questa guerra, anzi.

– ci dovete dare tanti soldi

– dovete aumentare le sanzioni a Putin (che vuol dire poi aumentarle solo per voi perchè lui se la ride)

– E SOPRATTUTTO CI DOVETE REGALARE TANTE ARMI, TANTISSIME!!!!!!

1000 CANNONI A LUNGA GITTATA!!!!!

500 CARRI ARMATI!!!!!

300 LANCIARAZZI MULTIPLI!!!!

1000 DRONI!!!!

2000 VEICOLI CORAZZATI!!!!!

Insomma il mondo è sull’orlo della terza guerra mondiale, il Papa dice che è stata la Nato, utilizzando l’Ucraina, e questo Zelesky lo ha sempre saputo sin dal primo giorno, a causare la guerra, siamo di fronte ad una crisi economica ed alimentare come mai nell’età contemporanea e che fanno questi?

Non dicono “Ragazzi, gli abbiamo rotto il cazzo ed ora ce le stanno suonando quindi veniamo a calmarci un attimo e trattiamo”. No, non lo dicono.

Dicono: “Noi vogliamo continuare a giocare a Risiko. Dateci tante, tantissime, armi!!!”

Allora: l’Ucraina è in una situazione disperata per colpa di Zelesky e della Nato. O venite a più miti consigli o questa guerra fatevela da soli, ragazzi miei. Stiamo già dando. Ed abbastanza, pure. Tanto, tantissimo. Ma continuare questo sterminio economico da parte nostra e darvi pure 1000 carri armati, etc etc etc NO!

A questo punto continuate a giocare per fatti vostri perchè noi vi possiamo pure aiutare, e lo stiamo facendo con piacere e generosità, ma voi dovete essere realistici, dire “abbiamo perso” e finirla lì.

All’inizio del conflitto gli pseudo-colti, copiando la frase “Morire per Danzica?” della seconda guerra, citavano sempre “Morire per Kiev?”.

No. Io non voglio morire per Kiev.

 

FONTE: https://www.facebook.com/100015824534248/posts/1231715747365898/

 

 

ECONOMIA

CRONACA DI UN AUTOLESIONISMO ITALIANO STORICAMENTE ANNUNCIATO

Cronaca di un autolesionismo italiano storicamente annunciatoNiccolò Machiavelli usava affermare che la storia è maestra di vita (historia magistra vitae). E questa considerazione è tanto valida e veritiera per ciò che concerne il passato e, ahimè, il presente dell’Italia. Il reiterato autolesionismo italiano a vantaggio di interessi stranieri si ripete senza alcuna soluzione di continuità, grazie alla propaganda politica e mediatica improntata sull’impostazione manichea di combattere una “guerra santa” contro un presunto nemico demonizzato e sempre contro i propri interessi.

Come volevasi dimostrare, i corsi e ricorsi storici di matrice viciana si ripetono inesorabilmente per le sorti dell’Italia. Infatti, mentre la nostrana demagogica propaganda di regime a senso unico condanna in modo manicheo Vladimir Putin, fomentando ogni forma sanzionatoria e discriminatoria nei confronti della Russia, emerge un dato tanto sconcertante quanto scontato, ossia che mentre l’Italia sceglie una politica nei rapporti con Mosca autolesionista, che ha indotto la società fornitrice di gas russo “Gazprom” a ridurre del 15 per cento i flussi di gas in arrivo in Italia, altre nazioni – come la solita Francia – aumentano le importazioni di gas liquido dalla Russia.

La vera motivazione della succitata riduzione di fornitura di gas all’Italia è da ricercare, proprio, nella politica sanzionatoria che ha promosso e sostenuto nei confronti della Russia a causa della guerra in Ucraina. La conferma che ciò non sia causato da un problema amministrativo è dimostrata dal fatto che il gruppo Eni, acquirente per l’Italia del gas russo, si è già adeguato al nuovo meccanismo di pagamento imposto dalla Russia con l’apertura dei conti K: il gas viene pagato in euro, che successivamente viene convertito in rubli e trasferito su un secondo conto, allo scopo di essere poi girato a Gazprom Export tramite la Gazprombank. L’Eni non ha fatto altro che portare avanti una procedura che hanno seguito tutti gli altri gruppi europei, a dimostrazione di quanto sia inutile e grottescamente banale la decisione della Commissione europea di impedire alle compagnie continentali di pagare la Gazprom in rubli.

Prima di tutto è bene evidenziare che, nei primi cento giorni da quando è iniziata la guerra in Ucraina, la Russia ha aumentato le esportazioni di combustibili fossili, arrivando a toccare la cifra di 93 miliardi di euro, secondo quanto riporta lo studio svolto da Crea (Center for research on energy and clean air), la società di consulenza che ha la sede in Finlandia. Infatti, esportazioni di petrolio hanno fatto segnare un controvalore di 46 miliardi di euro. Per il gas esportato attraverso il gasdotto sono stati raggiunti i 24 miliardi di euro e 13 miliardi di euro per i prodotti petroliferi raffinati, mentre per quanto riguarda il gas liquido (Lng) sono stati raggiunti i 5,1 miliardi di euro. E infine, per il carbone, sono stati raggiunti i 4,8 miliardi di euro. Entro dicembre del 2022, con la sola eccezione dell’Ungheria, l’Unione europea, con il sesto pacchetto di sanzioni, ha stabilito che dovranno terminare le importazioni di petrolio e derivati dalla Russia. Inoltre, l’Unione europea si è impegnata, tramite il pacchetto RePowerEu, a ridurre di due terzi la propria dipendenza dal gas russo sempre entro la fine del 2022, sostituendo la fornitura di quasi 100 miliardi di metro cubi di gas da parte della Russia con la fornitura di altre nazioni, al costo anche di modificare la composizione dei consumi.

Ma queste decisioni rimangono solo buone aspirazioni e nulla più. Infatti la Francia, che storicamente ha sempre fatto prevalere i propri interessi a qualsiasi accordo e “buona intenzione” di matrice europea, ha aumentato le importazioni di Lng dalla Russia, grazie allo sfruttamento dei due terminali di Montoir-de-Bretagne e di Dunkirk. Dallo scorso dicembre la Francia ha progressivamente aumentato le proprie importazioni, arrivando a sfiorare il miliardo di metri cubi al mese. Da marzo, poi, la Francia importa oltre 3 miliardi di metri cubi di Lng al mese, grazie all’utilizzo dell’impianto di estrazione e liquefazione della penisola siberiana sul mare di KaraYamal, con cui la Russia eroga il gas liquido in Francia.

Così, mentre la Francia – scaltra e sempre attenta ai propri interessi nazionali – incrementa il proprio approvvigionamento di gas liquido russo al di là di ogni circostanziata e prevalente posizione ideologica contingente, l’Italia si sforza in tutte le maniere di auto-penalizzarsi, cercando di scovare delle alternative, siglando sterili accordi di fornitura con nazioni che non hanno ancora estratto alcun metro cubo di gas. A riprova del fatto che, volente o nolente, la classe dirigenziale e governativa italiana non sia in grado di fare gli interessi nazionali e, quindi, dei propri connazionali. Ma si presti, piuttosto, ad applicare delle politiche economiche che avvantaggiano interessi di altri poteri.

Quod erat demonstrandum

FONTE: http://www.opinione.it/politica/2022/06/16/fabrizio-valerio-bonanni-saraceno_autolesionismo-gas-russo-italia-francia-ue-gazprom/

 

 

 

FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI

FINANZA E FISCO SERVI DI BLACKROCK

Finanza e fisco servi di BlackRockL’economia tradizionale ha subito gli effetti di due anni di pandemia e, con molta probabilità, dovrebbe pagare anche per i prossimi due che andranno prevedibilmente sacrificati per la guerra. Le crisi sono come l’Iva che viene pagata tutta dall’ultimo gradino, e senza possibilità di recuperare nulla. Del resto, le crisi da almeno un secolo vengono progettate dai colossi finanziari internazionali per sottrarre ricchezze alle classi medio-basse e implementare la disponibilità di risorse in poche mani, è noto questi fenomeni si consumino con la collaborazione fiscale dei governi. Per questo motivo il sistema finanziario globale è il rovescio della stessa medaglia del sistema fiscale globale. Così capita che i grandi giocatori, ovvero quei pochi che hanno in pugno le borse e decidono dove scommettere, assurgono a intoccabili con la forza di offrire in pasto al fisco occidentale le persone normali, e non abbastanza ricche.

È quello che possiamo riscontrare anche nel nostro piccolo orizzonte, osservando la politica di Agenzia delle Entrate, banche e grandi gruppi, tutti uniti legalmente nel saccheggio dei beni dell’uomo di strada. Attualmente Larry Fink tira le fila del sistema finanziario occidentale. È il fondatore e ceo di BlackRock: decide chi sono le aziende e gli Stati da salvare. Larry Fink è il proprietario del robot che amministra il sistema finanziario: ovvero la macchina che analizza e controlla i guadagni di aziende e singoli cittadini. Fink sa tutto del signor Gino e della signora Maria, perché controlla l’intelligenza artificiale della finanza planetaria. Il robot di Fink si chiama Aladdin: acronimo di Asset, Liability and Debt and Derivative Investment Network.

Aladdin emette i primi vagiti nel 1988, anno in cui Fink (allievo degli edge found di George Soros e banchiere di Wall Street) fonda BlackRock intorno all’idea di sviluppare il software che valuti gli investimenti di tutte le economie planetarie: un sistema rapidamente assurto ad aguzzino dei meno ricchi, esclusivamente redditizio per i potenti della Terra. BlackRock lo hanno fatto crescere il sistema bancario, le multinazionali e le privatizzazioni di asset pubblici (esempi italiani e francesi) grazie alla valutazione dei nostri dati, che vengono raccolti in barba alla privacy e forniti a questo dio Moloch.

Così, in meno di tre decenni, le analisi dei modelli (originariamente creati solo per scopi interni alle grandi aziende) sono assurte a prodotto per due tipi di clienti: speculatori e fisco. A partire dal 2001, Aladdin è stato offerto non solo ai grandi colossi privati, ma anche ai sistemi pubblici, al neonato “sistema euro”. Così le istituzioni finanziarie di tutto il mondo in un breve periodo di tempo sono diventate suddite di Aladdin: solo per citarne alcune, Deutsche Bank, le principali banche svizzere Ubs e Credit Suisse, i grandi fondi obbligazionari statunitensi e persino i sistemi fiscali e le banche centrali si fidano solo di Aladdin. Quest’ultimo adatta individualmente le esigenze di ogni istituzione o azienda, e tutti riconoscono commissioni milionarie (anche miliardarie) per il servizio offerto da BlackRock.

In pratica pagano per consigli sugli investimenti, per valutazioni del rischio finanziario ma anche per tanare la grande evasione fiscale. Gli stress test possono anche simulare improvvisi cambiamenti di governi, terremoti, pandemie globali, esplosioni di guerre, fallimenti bancari. È tutto un gioco, una scommessa che calcola in anticipo gli effetti benefici per i grandi portafogli privati come per i gruppi politici appoggiati dai poteri Usa. Aladdin ha permesso enormi arricchimenti nella crisi finanziaria mondiale del 2008: l’anno in cui le banche centrali dovettero intervenire per salvare il sistema finanziario occidentale dal collasso. Lavoro e consulenza che si fa solo avendo in pancia i dati economici di tutti gli umani, Aladdin sa tutto di noi.

Per la sua bravura Aladdin e in collaborazione con tutte le banche centrali, la Federal Reserve, la Bce, la Banca d’Inghilterra, le Agenzie delle Entrate di tutto l’Occidente. Per tutti BlackRock ha un consulente giusto. Questo significa che le decisioni sulla nostra vita economica dipendono ormai dai dati analizzati da Aladdin.

La tortura per gli europei è arrivata col sistema euro e con la derivata fiscalità. Con i dati forniti ad Aladdin sono state organizzate le fusioni delle diciotto banche greche, confluite nelle quattro grandi banche gradite alla Bce, nonché il nuovo regolamento europeo sulle sofferenze bancarie.

Nel 2017, il volume delle attività attraverso Aladdin ha superato per la prima volta il prodotto interno lordo degli Stati Uniti: venti trilioni di dollari. I partiti europei d’opposizione chiedono limitazioni legali per i poteri di Aladdin. Ma il vertice di BlackRock ha gangli nel Pentagono, nella Nato e nell’Onu. BlackRock è il padrone del software unico che ci gestisce e ci controlla economicamente, può anche calcolare l’evasione fiscale preventiva. Nell’aprile 2020 Aladdin è stato caricato sul cloud di Microsoft: di fatto la collaborazione col gruppo di Bill Gates ha ottimizzato la gestione globale dei dati.

Il sistema viene continuamente adattato alle tendenze politiche del nostro tempo, e attraverso la collaborazione con Clarity Ai: un fornitore di servizi di analisi basato sull’intelligenza artificiale nel campo dei rischi per la sostenibilità. Aladdin è stato candidato dall’Onu a gestire la “povertà sostenibile globale”, il reddito universale di cittadinanza che escluderà dal lavoro metà dell’umanità.

FONTE: https://www.opinione.it/economia/2022/06/16/ruggiero-capone_larry-fink-blackrock-aladdin-soros/

La Banca Centrale Svizzera aumenta i tassi dello 0,5% a sorpresa. Euro a parità sul Franco

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Con una decisione che ha sconvolto il mercato, questa mattina la Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha alzato il tasso di riferimento di 50 pb, portandolo a -0,25%, il primo rialzo dei tassi in 15 anni, a fronte di un consenso unanime per l’assenza di variazioni, e con una mossa drammatica che ha fatto schizzare il franco di oltre il 2% rispetto all’euro, portando alla parità tra le due valute.

Prima di tutto vediamo i tassi di interessi, che comunque rimangono negativi a -0,25%

Quindi vediamo la secca rivalutazione del franco rispetto all’Euro

Mentre Goldman aveva segnalato una forte possibilità di rialzo,  l’entità del rialzo – 50 pb anziché 25 pb – ha sorpreso le aspettative del mercato. La vera notizia interessante è che, nell’ambito della decisione, la BNS ha anche modificato il suo linguaggio sul potenziale intervento valutario, abbandonando l’impegno unilaterale a proteggersi dall’eccessiva rivalutazione della valuta, segnalando implicitamente la possibilità di vendite di attività estere per rafforzare ulteriormente il franco. Questo è un problema per le azioni statunitensi perché, come mostra l’ultimo deposito 13F della banca (sì, la BNS deposita le sue partecipazioni azionarie come qualsiasi altro hedge fund), possiede circa 177 miliardi di dollari in azioni statunitensi (e centinaia di miliardi in altri titoli), che ora potrebbe procedere a vendere per mantenere il franco svizzero più forte. Nelle sue osservazioni introduttive alla conferenza stampa, il presidente Jordan ha anche invertito la precedente posizione sulla valuta, affermando che “il franco svizzero non è più altamente valutato”.

“Non escludiamo ulteriori rialzi dei tassi, ma non ci occupiamo nemmeno di forward guidance”, ha dichiarato Jordan a Bloomberg quando gli è stato chiesto quale sarà il percorso dei tassi. “Non dovremmo sottovalutare il rischio di un’inflazione elevata”.

Tornando alla dichiarazione, la previsione di inflazione è stata rivista significativamente al rialzo per l’intero orizzonte di previsione, mentre le prospettive di crescita della BNS per quest’anno sono rimaste invariate.

Data la sorpresa odierna della BNS, Goldman prevede ora tre ulteriori rialzi di 50 pb a settembre, dicembre e marzo del prossimo anno, seguiti da un ulteriore rialzo di 25 pb a giugno del prossimo anno, per un tasso finale dell’1,50%.

L’apprezzamento del franco lo ha messo sulla strada del più grande rally dal gennaio 2015, quando la BNS ha rimosso il suo tetto alla valuta. Come la sorpresa di giovedì, anche questa è stata una decisione shock.

Le azioni della BNS hanno anticipato un rialzo nella vicina area dell’euro. La Banca Centrale Europea – di cui la BNS ha tendenzialmente seguito l’orientamento – inizierà solo il mese prossimo, e un altro seguirà a settembre. Dopo la mossa della BNS, gli operatori hanno aumentato le scommesse su un aumento dei tassi della BCE, facendo crollare i titoli dell’area dell’euro. Questo è un problema per la BCE, che è già stata costretta a tenere una riunione d’emergenza mercoledì a causa dell’aumento dei rendimenti in alcuni paesi dell’area dell’euro.

La BNS ha lottato a lungo contro un eccessivo rafforzamento del franco visto come valuta rifugio, ma le ultime azioni segnano una svolta importante. Pur rimanendo “attiva” sul mercato valutario, la banca centrale non ha ripetuto la sua lunga descrizione del franco come “altamente valutato”. La BNS ha inoltre fornito un’opzione bidirezionale per gli interventi. Non solo è pronta a intervenire contro un eccessivo apprezzamento, ma ha anche minacciato di vendere il franco se si indebolisce, cosa che, per ora, comunque, appare fuori dalle possibili prospettive.

FONTE: https://scenarieconomici.it/la-banca-centrale-svizzera-aumenta-i-tassi-dello-05-a-sorpresa-euro-a-parita-sul-franco/

 

 

 

GIUSTIZIA E NORME

MAGISTRATI CONTRO TAORMINA

Carlo Taormina 13 06 2022

 

E’ molto triste entrare oggi in tribunale e farsi aggredire dai magistrati che ti rimproverano di aver sostenuto  i referendum e ti sbattono in faccia addirittura la mancanza del quorum. La cosa  ancor più grave e’ che avvocati scendiletto dei magistrati si mettono dalla loro parte e ti ridicolizzano,sperando così di ottenere qualche cosa per la causa che stanno facendo. Noi parliamo sempre criticamente della magistratura ed è giusto e sacrosanto perché chi detiene il potere di decidere è sicuramente il massimo protagonista della amministrazione della giustizia ma grandi sono le responsabilità di noi avvocati che non facciamo il nostro dovere perché non esercitiamo una assoluta opera di contrasto degli abusi e non utilizziamo tutti gli strumenti che la legge offre,puntando piuttosto a elargizioni di favori vestendoci dei panni dei buffoni di corte,tradendo il mandato difensivo  che e’ quello di tutelare fino allo spasimo i diritti dei cittadini. Ad esempio,anche rispetto al referendum,importanti articolazioni della vita associativa della avvocatura non hanno fatto  campagna referendaria e hanno ritenuto di votare per il mantenimento di questa vergognosa criminale gestione della giustizia in Italia.                              

Come avete visto, il SI ha vinto e avrebbe vinto a cura di più se avessimo avuto i voti che avrebbero consentito di raggiungere il quorum perché molti degli astenuti, che dovrebbero vergognarsi per essere non cittadini ma sudditi, non hanno votato per rispondere ai partiti dediti alla sistematica pratica della corruzione e del massacro della povera gente, ma molti altri non hanno votato perché privo di senso sociale e di consapevolezze sulla importanza degli strumenti della democrazia. Mi rivolgo a tutti, ma soprattutto a questi ultimi per risvegliare le loro coscienze perché sono i responsabili del fatto  che da oggi continuiamo ad essere governati da una magistratura ignorante, corrotta e politicizzata, forte con i deboli e debole con i forti e che induce al silenzio e alla sottomissione sbattendo in galera la gente, privandola del lavoro e della possibilità di sostentamento della famiglia, confiscando patrimoni e applicando misure di prevenzione da stato di polizia, ma lasciando i ladri di stato al loro posto. Se il referendum fosse passato con il SI, oggi sarebbe iniziata una nuova era per la giustizia italiana non solo per il venir meno di molte norme liberticide ma per l’indotto riformistico che dalla abrogazione delle norme oggetto di referendum, sarebbe derivato. Per colpa di questa massa di sudditi che non possono essere chiamati cittadini, continueremo a vedere il pubblico ministero che decide la causa col giudice ed entrambi che prendono a calci gli avvocati difensori degli imputati, la gente che va in galera perdendo lavoro e non potendo più mantenere le famiglie anche per reati di poco conto, i pubblici amministratori che vengono bloccati nonostante non siano stati condannati con sentenza definitiva contro la costituzionale presunzione di innocenza, un Consiglio Superiore della Magistratura che nomina i magistrati a seconda  che siano disposti a decidere cause nel modo che vuole la politica o non lo siamo, magistrati che si danni giudizi tra di loro se siano meritevoli di promozione o meno senza alcun controllo estrinseco.

Ringraziamo questi sudditi che non si saranno mai vergognati abbastanza! ITALEXIT

FONTE: https://www.facebook.com/100044349283129/posts/568477327973905/ 

 

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

Il disegno degli Usa in Ucraina: intervista all’analista geopolitico Federico Petroni 

 

FONTE: https://www.istitutostudipolitici.it/2022/06/14/guerre-ibride-in-europa-economia-armi-e-finanza-incontro-23-giugno/

 

 

 

 

SCIENZE TECNOLOGIE

“Clima di menzogne, menzogne sul clima”

16 maggio 2022 Il Simplicissimus

 

Non c’è dubbio che siamo di fronte a un cambiamento climatico come del resto ogni anno da circa 3 miliardi anni: il cambiamento è l’essenza stessa del clima, anche se adesso questa ovvietà viene spacciata come nuovo allarme planetario.  E tuttavia fare del catastrofismo su un ipotetico riscaldamento globale di origine antropica che dovrebbe distruggere il pianeta, se non si risparmia Co2, è la terza grande narrazione dopo la pandemia artificialmente esaltata e la guerra  lucidamente voluta a ogni costo: si tratta del completamento del grande reset destinato a rendere virtuoso l’impoverimento e la disoccupazione per salvare il pianeta. Naturalmente niente di tutto questo è vero, corrisponde solo a una ideologia catastrofista che i temi ambientali hanno assunto fin dall’esordio negli anni ’60 e per una buona ragione: il catastrofismo può essere gestito in maniera ottimale sia per rendere marginali le sue tesi come è stato per molti decenni ,sia per trasformarlo in un arma di persuasione di massa. Ce ne siamo accorti con la pandemia e ce ne accorgeremo anche di più con le questione climatiche che alla fine non sono altro che un modello di business. Se ci sono molte buone ragioni per temere l’inquinamento degli oceani e dei terreni , ci sono un’enormità di ragioni per dubitare concretamente di un influsso catastrofico delle attività umane sul clima: di certo la quantità di Co2 di origine antropica non può giustificare un riscaldamento globale che peraltro non è nemmeno arrivato ai picchi storici già conosciuti di etò romana e medioevale e forse è assai inferiore a quello che si fa credere  visto che la metà delle temperature che vengono raccolte ogni giorno non sono reali, ma “interpretate” e che ci troviamo ormai alla terza revisione generale delle temperature dopo che le curve tendenziali non hanno dato i risultati attesi.

Si tratta ovviamente di cose molto complesse che avrebbero bisogno di almeno una decina di post solo per essere delineate, ma il compito che mi sono dato è solo quello di demistificare la radice della credibilità del riscaldamento globale tendenzialmente infinto che è davvero un’ipotesi priva di costrutto: essa si fonda sostanzialmente sull’affermazione che il 97% degli scienziati concorda sul fatto che il cambiamento climatico è causato dall’uomo. Questo di per sé potrebbe non significare nulla: dopotutto nel 1904 un anno prima dell’uscita delle relatività ristretta il 100 per cento dei fisici credeva che spazio e e tempo fossero assoluti, ma non c’è dubbio che tanta unanimità, peraltro spesso citata, abbia un  suo ruolo nel cancellare i dubbi e per indurre anche il più scettico a farsi delle domande. Se non fosse che questa quasi unanimità è un clamoroso falso.

La cifra di consenso del 97% proviene da un meta-studio del 2013 e da allora ci è stata presentata come una verità indiscutibile. In questo meta-studio, un certo John Cook del Center for Climate Change Communication, un vero agit prop più che un vero scienziato ha esaminato quasi 12.000 documenti di ricerca sui temi del clima e dell’ambiente per vedere se incolpano o meno gli esseri umani per il cambiamento climatico. E secondo Cook il 97 per cento degli studi e dei documenti sarebbe d’accordo sul fatto che il riscaldamento ha una causa antropica. Si tratta di una bugia di indescrivibile audacia perché in realtà come vedremo solo  lo 0,54% dei lavori è dell’opinione che gli esseri umani siano all’origine di almeno il 50% del cambiamento climatico. Come è stata possibile questa vera e propria truffa che immagino sarà stata adeguatamente compensata? Un po’ utilizzando gli stessi sistemi che servono a truccare i sondaggi e fidandosi del fatto che pochi vanno a controllare una tesi ampiamente pubblicizzata ha fatto sì che una simile castroneria sia passata indenne attraverso un decennio. Dunque Cook aveva classificato i quasi 12 mila documenti in sette categorie, francamente arbitrarie e non sempre deducibili dalle ricerche studiate, ma ad ogni buon conto erano queste:

La categoria 1 prevede che gli esseri umani sono responsabili di oltre il 50% del cambiamento
La categoria 2 rende gli  umani responsabili, ma non specifica in che misura.
La categoria 3  vede l’uomo almeno un po’ responsabile.
La categoria 4 non commenta l’influenza umana sul clima.
La categoria 5 è più contraria che favorevole all’influenza umana.
La categoria 6  raccoglie chi è ancora più contrario più contrario all’influenza umana.
La categoria 7 si oppone all’influenza umana, affermando che tale influenza è inferiore al 50%.

Come si può vedere  le categorie reali in questa suddivisione sono solo tre: Categoria 1: Gli esseri umani sono responsabili per più del 50%, Categoria 2: Nessuna informazione sull’influenza umana, Categoria 3: Gli esseri umani sono responsabili per meno del 50%. Le altre quattro categorie senza percentuali chiare si sovrappongono inevitabilmente e questo apre la porta alla manipolazione, perché si può orientare il giudizio nella direzione più opportuna per i propri scopi. Ma basta scaricare i dati grezzi per accorgersi che le varie categorie contengono diverse percentuali di documenti e precisamente:

Categoria 1 : 64 opere, ovvero 0,54%
Categoria 2 : 922 opere, ovvero 7,72%
Categoria 3 : 2.910 opere, ovvero 24,36%
Categoria 4 : 7.970 opere, ovvero 66,73%
Categoria 5 : 54 opere, ovvero 0,45%
Categoria 6 : 15 opere , ovvero 0,13%
Categoria 7 : 9 opere, ovvero 0,08%

In realtà solo lo 0, 54 per cento delle ricerche climatologiche dice che l’influsso antropico sul clima supera il 50% ed è decisivo. Ma allora da dove salta fuori l’accordo del 97 percento sul cambiamento climatico causato dall’uomo? E’ abbastanza semplice e totalmente truffaldino: prima si calcolano le 7.790 opere della categoria 4, ovvero quelle che non si esprimono sul ruolo antropico e vengono quindi messe da parte come se fossero schede bianche in una votazione, nonostante rappresentino la assoluta maggioranza degli studi. Siccome solo 64 dei 3.974 studi rimanenti sono dell’opinione che gli esseri umani siano responsabili di oltre il 50 per cento del cambiamento climatico i fa finta che anche le categorie 2 e 3 .che in realtà ipotizzano solo un ruolo marginale e comunque indefinito siano assimilabili alla categoria 1 portando il totale a 3896 studi , cui  si oppongono sole le 78 ricerche che escludono un ruolo antropico.

Insomma un trucchetto per non  dire che solo una infima parte degli scienziati climatici crede davvero a un ruolo antropico così importante come è quello presupposto dalle varie misure anti Co2  formulati dalla Ue, dai suoi incalliti truffatori., dai suoi registi sociali, dalle sue vergini di ferro.

FONTE: https://ilsimplicissimus2.com/2022/05/16/clima-di-menzogne-menzogne-sul-clima/

 

 

 

AUTOVETTURE ELETTRICHE: LA PIU’ GRANDE TRUFFA CHE IL MONDO INTERO ABBIA MAI VISTO!

Sisto Ceci 14 06 2022

 

Qualcuno ci ha mai pensato?

“Se tutte le auto fossero elettriche…

E se fossimo bloccati in un ingorgo di tre ore al freddo di una tempesta, le batterie si scaricherebbero completamente.

Perché le auto elettriche praticamente non hanno il riscaldamento.

Ed essere bloccato per strada tutta la notte, senza batteria, senza riscaldamento, senza tergicristalli, senza radio, senza GPS, la batteria è morta da un pezzo.

Puoi provare a chiamare l’ambulanza e proteggere donne e bambini ma non possono venire ad aiutare perché tutte le strade sono chiuse e probabilmente tutte le auto della polizia saranno elettriche.

E quando le strade saranno bloccate da migliaia di auto cariche, nessuno potrà procedere. Come caricare le batterie sul posto?

Lo stesso problema durante le vacanze estive sono gli ingorghi chilometrici.

La possibilità di accendere l’aria condizionata in un’auto elettrica non sarebbe disponibile solo per un breve periodo. Le tue batterie morirebbero in un istante!

Certo, nessun politico o giornalista ne parla, ma questo succederà.

Ed inoltre, nessuno parla del futuro problema dello smaltimento delle batterie fuori uso! Già già!

Un’altra truffa bella e buona al pari dell’ “Obsolescenza Programmata”…

FONTE: https://www.facebook.com/100003155916615/posts/5543120102469799/

 

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